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Confutazione trasmissione radio Maria del GRIS di dicembre 2017...

Ultimo Aggiornamento: 19/12/2017 19:44
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13/12/2017 10:25
 
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...il natale non è una festa pagana
13/12/2017 10:27
 
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Dopo il preambolo di don Fiorino, il conduttore, prende la parola Rocco Politi. Circa l'attendilita' delle critiche dei fuoriusciti rimandiamo, come di consueto, al seguente articolo del nostro sito TdGOnline:

I FUORIUSCITI DEI TESTIMONI DI GEOVA: TRA FENOMENOLOGIA E STATISTICA – Cosa dicono gli esperti?
13/12/2017 10:31
 
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Il successivo e ultimo intervento è a cura di don Battista Cadei che affronta il tema: IL NATALE NON È UNA FESTA PAGANA dicendo:



In prossimità del Natale, vogliamo parlare di ‪questa festa come è vista dai tdG e i motivi per cui noi non siamo d’accordo. Per la verità storicamente i tdG, riguardo al Natale, hanno avuto un comportamento contraddittorio. All'inizio essi celebravano regolarmente la nascita di Gesù il 25 dicembre, anche con la distribuzione di regali. Verso gli anni 1930, i dirigenti hanno stabilito che il Natale è una festa pagana che offende Dio (Annuario tdG 1976, p. 146). Ma quali sono i loro argomenti contro il Natale, e che cosa possiamo rispondere?

1) I tdG dicono che mentre è giusto commemorare la morte redentrice di Gesù, guerriero vincitore, non c’è motivo per festeggiare Gesù bambino. Rispondiamo che secondo il Vangelo un angelo del cielo dice ai pastori che il natale è una grande gioia: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore (Lc ,10-11).

2) La ‪Bibbia non indica la data di nascita di Gesù.( Ascoltate il grande Insegnante, p. 126.) Rispondiamo: è vero che il Vangelo non dice il giorno, anzi neppure l’anno della nascita di Gesù. Ma il Natale non vuole essere il "compleanno", bensì il ricordo del "fatto" che Gesù è veramente nato circa 2000 anni fa, e che la sua venuta segna l'inizio della nuova ed eterna alleanza.

3) Altro argomento: il 25 dicembre era la festa pagana del dio sole (La Torre di Guardia, 15.3.99, 25.). Perciò il Natale è una festa pagana, che certamente non piace a Dio. Rispondiamo: anticamente i pagani festeggiavano la nascita del dio sole; invece i cristiani celebrano la nascita di Gesù Cristo. Rimproverano a noi cattolici di celebrare una festa pagana. Ma nessun ex cattolico ha sentito predicare che il 25 dicembre si festeggia la nascita de dio Sole. Il culto del dio sole dispiaceva a Dio? La celebrazione del Natale è un'altra cosa: è una festa cristiana . I Padri della Chiesa hanno intenzionalmente sostituito la festa pagana, facendo ai cristiani il seguente ragionamento: voi da pagani adoravate il sole; ora che siete cristiani, dovete adorare colui che è il vero Sole di giustizia e la vera luce.

Il simbolo della luce e del sole è usato dalla Bibbia in riferimento a Gesù:

─ In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l'hanno accolta (Gv 1,4-5).

─ Di nuovo Gesù parlò loro: «Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita» (Gv 8,12).

─ [Gesù] nella destra teneva sette stelle, dalla bocca gli usciva una spada affilata a doppio taglio e il suo volto somigliava al sole quando splende in tutta la sua forza (Ap 1,16).

─ Non vidi alcun tempio in essa perché il Signore Dio, l'Onnipotente, e l'Agnello sono il suo tempio. La città non ha bisogno della luce del sole, né della luce della luna perché la gloria di Dio la illumina e la sua lampada è l'Agnello (Ap 21,22-23).

Quindi, nella Gerusalemme celeste Dio e l'Agnello sostituiscono il sole. Ma è lecito prendere spunto da un concetto pagano, per esprimere una realtà cristiana? Noi rispondiamo che, una volta escluso qualsiasi equivoco o ambiguità, la Bibbia stessa usa simboli o immagini pagane per esprimere realtà cristiane. Forse non tutti sanno che l'apostolo Paolo, parlando di Dio ai pagani di Atene, cita un l'inno di un poeta greco a Zeus, cioè Giove (dio pagano!):

«In lui infatti viviamo, ci muoviamo ed esistiamo, come anche alcuni dei vostri poeti hanno detto: "Poiché di lui stirpe noi siamo"» (At 17,28).

Perché i tdG sono così severi nel giudicare negativamente il natale? Lo comprendiamo se ci rendiamo conto che i tdG demonizzano tutto ciò che è fuori dalla loro religione, specialmente la Chiesa Cattolica.

Ma per noi la festa del Natale non è una festa pagana, bensì la festa cristiana di Gesù, il vero sole, la vera luce che illumina ogni uomo. Che cosa deve significare il Natale per noi cristiani? Dobbiamo sinceramente riconoscere che ci sono cristiani che con un consumismo paganeggiante non prendono più sul serio il loro essere cristiani: è un giorno in cui si fanno gli auguri, ma non ci si ricorda di Gesù, che deve essere il vero festeggiato. Il Natale deve essere il tempo di approfondire la propria fede in Dio, che ha assunto la natura umana come piccolo bimbo nel grembo di una umile mamma, per essere vicino a noi uomini, per mostrarci in maniera visibile il suo amore.



Lascio la parola a chi desidera replicare...
15/12/2017 10:50
 
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Il Natale è una festa cristiana?


La nascita di Gesù è l' evento centrale del cristianesimo?


Gesù ha comandato di celebrarla ogni anno?


Gli apostoli e i discepoli di I secolo celebravano la nascita del Signore Gesù?







a presto per la risposta a Radio Maria......





[Modificato da Aquila-58 15/12/2017 10:50]
15/12/2017 18:30
 
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Grazie Admin,


viceadmintdg1, 12/12/2017 15.32:


Il successivo e ultimo intervento è a cura di don Battista Cadei che affronta il tema: IL NATALE NON È UNA FESTA PAGANA dicendo:

All'inizio essi celebravano regolarmente la nascita di Gesù il 25 dicembre, anche con la distribuzione di regali. Verso gli anni 1930, i dirigenti hanno stabilito che il Natale è una festa pagana che offende Dio (Annuario tdG 1976, p. 146). Ma quali sono i loro argomenti contro il Natale, e che cosa possiamo rispondere?



Siamo alle solite, dove sarebbe il problema?
Farsi correggere è segno di grande umiltà da parte del popolo di Geova come lo fu per i cristiani del I secolo, che furono perfezionati su tante cose (come per esempio sulla questione della circoncisione..).

Solo i superbi non si lasciamo mai correggere....

Lo spirito divino aiuta – gradualmente – la Congregazione Cristiana a abbandonare credenze e celebrazioni a- scritturali (o anti-scritturali) e ad avere una maggiore comprensione della Sacra Scrittura e una sempre maggiore aderenza alla stessa…


viceadmintdg1, 12/12/2017 15.32:


I tdG dicono che mentre è giusto commemorare la morte redentrice di Gesù, guerriero vincitore, non c’è motivo per festeggiare Gesù bambino. Rispondiamo che secondo il Vangelo un angelo del cielo dice ai pastori che il natale è una grande gioia: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore (Lc ,10-11).



E’ giusto commemorare la morte redentrice di Gesù, guerriero vincitore” ??

Che c’ entra il “guerriero vincitore”, mi domando!

Intanto Gesù ci ha lasciato un solo comando, che è quello di commemorare il Pasto serale del Signore e la sua morte salvifica, avvenuta il giorno stesso (Luca 22:19 ; 1 Corinti 11:23-26).

Il sacrificio di riscatto di Gesù, quindi la morte di Gesù e la sua risurrezione costituiscono l’ evento centrale e fondamentale del cristianesimo, basta leggere alcuni passi neotestamentari per rendersene facilmente conto:

23 perché tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio, 24 ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, per mezzo della redenzione che è in Cristo Gesù. 25 È lui che Dio ha stabilito apertamente come strumento di espiazione, per mezzo della fede, nel suo sangue, a manifestazione della sua giustizia per la remissione dei peccati passati “ (Romani 3:23-25 CEI)

9 In questo si è manifestato l'amore di Dio in noi: Dio ha mandato nel mondo il suo Figlio unigenito, perché noi avessimo la vita per mezzo di lui. 10 In questo sta l'amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati. “ (1 Giovanni 4:9-10 CEI)

7 In lui, mediante il suo sangue,
abbiamo la redenzione, il perdono delle colpe
,
secondo la ricchezza della sua grazia.
“ (Efesini 1:7 CEI)

Luca 2:8-20 è una ovviamente una narrazione stupenda della nascita del Salvatore e della grande gioia che ne sarebbe derivata per tutto il popolo (a partire da quegli umili pastori a cui, per primi, fu fatto l’ annuncio angelico) e per gli angeli del cielo che si misero a lodare Dio...
La gioia è naturalmente di tutti gli uomini per la nascita del Salvatore, Cristo il Signore.

C' è da chiedersi se il consumismo sfrenato, la corsa al regalo, l’ opulenza (e lo spreco) dei pranzi natalizi, non sviliscano tutto ciò…..

In ogni caso Gesù non ci ha lasciato alcun comando di celebrare annualmente o, comunque, ricordare la Sua nascita, nè dalla Rivelazione ispirata neotestamentaria, abbiamo cenno che questa fosse una pratica seguita dai cristiani dell' epoca apostolica.

Io dico che un motivo per questa "lacuna" da parte di Gesù e questa questa "assenza" apostolica dovrà pur esserci, cosa ne pensate cari amici di Radio Maria?



(segue, a presto........)


[Modificato da Aquila-58 15/12/2017 18:34]
16/12/2017 19:10
 
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viceadmintdg1, 12/12/2017 15.32:




2) La ‪Bibbia non indica la data di nascita di Gesù.( Ascoltate il grande Insegnante, p. 126.) Rispondiamo: è vero che il Vangelo non dice il giorno, anzi neppure l’anno della nascita di Gesù. Ma il Natale non vuole essere il "compleanno", bensì il ricordo del "fatto" che Gesù è veramente nato circa 2000 anni fa, e che la sua venuta segna l'inizio della nuova ed eterna alleanza.




La nuova alleanza è in virtù del sangue di Gesù, non della sua nascita:

“"Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue, che è versato per voi". “ (Luca 22:20 CEI)

"20 Il Dio della pace, che ha ricondotto dai morti il Pastore grande delle pecore, in virtù del sangue di un'alleanza eterna, il Signore nostro Gesù" (Ebrei 13:20 CEI)


Che Gesù sia nato 2000 anni fa non ci piove, ma dato che parliamo della nuova alleanza, non è certo un caso che il Signore non ci abbia lasciato alcun comando di ricordare la sua nascita né che gli apostoli e i primi cristiani siano mai stati intenti a celebrarla!



viceadmintdg1, 12/12/2017 15.32:



3) Altro argomento: il 25 dicembre era la festa pagana del dio sole (La Torre di Guardia, 15.3.99, 25.). Perciò il Natale è una festa pagana, che certamente non piace a Dio. Rispondiamo: anticamente i pagani festeggiavano la nascita del dio sole; invece i cristiani celebrano la nascita di Gesù Cristo. Rimproverano a noi cattolici di celebrare una festa pagana. Ma nessun ex cattolico ha sentito predicare che il 25 dicembre si festeggia la nascita de dio Sole. Il culto del dio sole dispiaceva a Dio? La celebrazione del Natale è un'altra cosa: è una festa cristiana . I Padri della Chiesa hanno intenzionalmente sostituito la festa pagana, facendo ai cristiani il seguente ragionamento: voi da pagani adoravate il sole; ora che siete cristiani, dovete adorare colui che è il vero Sole di giustizia e la vera luce.




Il punto è: chi autorizzò i padri della chiesa a farlo?

Cari amici di Radio Maria, il modo migliore per “annullare” una festa pagana è:

1) Non prenderne parte

15 Quale intesa fra Cristo e Bèliar, o quale collaborazione fra credente e non credente? 16 Quale accordo fra tempio di Dio e idoli? Noi siamo infatti il tempio del Dio vivente, come Dio stesso ha detto:
Abiterò in mezzo a loro e con loro camminerò
e sarò il loro Dio,
ed essi saranno il mio popolo.
17 Perciò uscite di mezzo a loro
e separatevi, dice il Signore ,
non toccate nulla d'impuro.
E io vi accoglierò
18 e sarò per voi un padre
e voi sarete per me figli e figlie,
dice il Signore onnipotente .
“ (2 Corinzi 6:15-18 CEI);

2) Non “sostituirla” con una festa “cristiana”, giacchè Gesù, benchè sia ovviamente la luce che Dio ha mandato nel mondo per la salvezza (Giovanni 3:19), non ci ha lasciato alcun comando in tal senso.

Sarà il caso di rammentare le parole di Gesù stesso:

"10 Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. " (Giovanni 15:10 CEI)

e quello che è scritto nell' Epistola agli Ebrei:

"9 reso perfetto, divenne causa di salvezza eterna per tutti coloro che gli obbediscono " (Ebrei 5:9 CEI)




(segue, a presto...)


[Modificato da Aquila-58 16/12/2017 19:13]
17/12/2017 18:01
 
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viceadmintdg1, 12/12/2017 15.32:



Il simbolo della luce e del sole è usato dalla Bibbia in riferimento a Gesù:

(Gv 1,4-5).

(Gv 8,12).

(Ap 1,16).

(Ap 21,22-23).




E in che modo questi passi biblici autorizzerebbero a sostituire la festività pagana del dio sole?

Per esempio, Lei cita Giovanni 8:12.
Gesù era stato già profetizzato come il Servo che sarebbe stato, tra le altre cose, la luce delle nazioni (Isaia 42:6 ; 49:6), gli abitanti della Galilea avrebbero visto una gran luce (Isaia 9:1 CEI; 9:2 TNM), ma il passo di Isaia 49:6 è applicato anche ai discepoli di Cristo:

"46 Allora Paolo e Bàrnaba con franchezza dichiararono: «Era necessario che fosse proclamata prima di tutto a voi la parola di Dio, ma poiché la respingete e non vi giudicate degni della vita eterna, ecco: noi ci rivolgiamo ai pagani. 47 Così infatti ci ha ordinato il Signore:
Io ti ho posto per essere luce delle genti,
perché tu porti la salvezza sino all'estremità della terra
».

48 Nell'udire ciò, i pagani si rallegravano e glorificavano la parola del Signore, e tutti quelli che erano destinati alla vita eterna credettero. " (Atti 13:46-48 CEI),

Paolo e Barnaba non pensarono minimamente di dover "sostituire" o "annullare" qualche festa pagana, semplicemente si rivolsero ai pagani affinchè riponessero fede in quella luce, che Dio aveva mandato nel mondo (Gv. 3:19) e quelli "destinati alla vita eterna credettero"......


viceadmintdg1, 12/12/2017 15.32:




Quindi, nella Gerusalemme celeste Dio e l'Agnello sostituiscono il sole.




Banalmente perché i componenti della Nuova Gerusalemme non hanno amato le tenebre ma la luce dell’ Agnello di Dio (Gv. 1:29 ; 3:19), quindi l’ espressione “La città non ha bisogno della luce del sole, né della luce della luna perché la gloria di Dio la illumina e la sua lampada è l'Agnello” non è da intendersi in senso letterale come non è una città letterale la Nuova Gerusalemme, o davvero pensate che una città scenderà letteralmente dal cielo? (Apoc. 21:2)

Apocalisse 21:23 va intesa quindi in senso spirituale. Sono delle espressioni semitiche che erano già state usate dai profeti dell' antichità:

18 Non si sentirà più parlare di prepotenza nella tua terra,
di devastazione e di distruzione entro i tuoi confini.
Tu chiamerai salvezza le tue mura
e gloria le tue porte.
19 Il sole non sarà più la tua luce di giorno,
né ti illuminerà più
lo splendore della luna.
Ma il Signore sarà per te luce eterna,
il tuo Dio sarà il tuo splendore.
20 Il tuo sole non tramonterà più
né la tua luna si dileguerà,
perché il Signore sarà per te luce eterna
;

saranno finiti i giorni del tuo lutto.
21 Il tuo popolo sarà tutto di giusti,
per sempre avranno in eredità la terra,
germogli delle piantagioni del Signore,
lavoro delle sue mani per mostrare la sua gloria.
22 Il più piccolo diventerà un migliaio,
il più insignificante un'immensa nazione;
io sono il Signore:
a suo tempo, lo farò rapidamente.
“ (Isaia 60:18-22 CEI)



(segue, a presto....)



18/12/2017 18:57
 
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viceadmintdg1, 12/12/2017 15.32:



Ma è lecito prendere spunto da un concetto pagano, per esprimere una realtà cristiana? Noi rispondiamo che, una volta escluso qualsiasi equivoco o ambiguità, la Bibbia stessa usa simboli o immagini pagane per esprimere realtà cristiane. Forse non tutti sanno che l'apostolo Paolo, parlando di Dio ai pagani di Atene, cita un l'inno di un poeta greco a Zeus, cioè Giove (dio pagano!):

«In lui infatti viviamo, ci muoviamo ed esistiamo, come anche alcuni dei vostri poeti hanno detto: "Poiché di lui stirpe noi siamo"» (At 17,28).





E con questo?

Qui Paolo cercò di indurre gli ateniesi ad ascoltarlo citando poeti che essi conoscevano e accettavano.
Cercò di stabilire una base comune ragionando su ciò che i suoi ascoltatori accettavano, infatti fece anche riferimento a “un dio ignoto". Ebbene, colui che, senza conoscerlo, voi adorate, io ve lo annuncio” (Atti 17:23 CEI).

Se leggiamo 1 Corinti 9:22, comprendiamo il tutto:

22 Mi sono fatto debole per i deboli, per guadagnare i deboli; mi sono fatto tutto per tutti, per salvare a ogni costo qualcuno. “ (1 Corinti 9:22 CEI) !

Non si tratta di prendere spunti da concetti pagani o sostituire le loro ricorrenze, ma di farsi “servo di tutti per guadagnarne il maggior numero” (1 Corinti 9:19 CEI)


viceadmintdg1, 12/12/2017 15.32:



Perché i tdG sono così severi nel giudicare negativamente il natale? Lo comprendiamo se ci rendiamo conto che i tdG demonizzano tutto ciò che è fuori dalla loro religione, specialmente la Chiesa Cattolica.




I cristiani testimoni di Geova non demonizzano nulla, ma devono gioco forza prendere atto, come è stato già più volte detto, che Gesù non ci ha lasciato alcun comando di celebrare annualmente o, comunque, ricordare la Sua nascita, nè dalla Rivelazione ispirata neotestamentaria, abbiamo uno straccio di cenno che questa fosse una pratica seguita dai cristiani dell' epoca apostolica.

Chiedo di nuovo agli amici di Radio Maria: come mai?

Converrà riflettere su questo, amici di Radio Maria?



(segue la conclusione, a presto....)




19/12/2017 19:20
 
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Per concludere.....







19/12/2017 19:44
 
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viceadmintdg1, 12/12/2017 15.32:



Ma per noi la festa del Natale non è una festa pagana, bensì la festa cristiana di Gesù, il vero sole, la vera luce che illumina ogni uomo. Che cosa deve significare il Natale per noi cristiani? Dobbiamo sinceramente riconoscere che ci sono cristiani che con un consumismo paganeggiante non prendono più sul serio il loro essere cristiani: è un giorno in cui si fanno gli auguri, ma non ci si ricorda di Gesù, che deve essere il vero festeggiato. Il Natale deve essere il tempo di approfondire la propria fede in Dio, che ha assunto la natura umana come piccolo bimbo nel grembo di una umile mamma, per essere vicino a noi uomini, per mostrarci in maniera visibile il suo amore.

Lascio la parola a chi desidera replicare...




Soltanto a Natale è il “tempo di approfondire la propria fede”?

La nascita di Gesù è un evento narrato nei Vangeli, ma ciò che conta, per i Vangeli medesimi, è il motivo di giubilo per l' umanità intera per l' atto di amore divino di aver “mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati” e non solo dei nostri, “ma anche per quelli di tutto il mondo.” (1 Giovanni 2:2 CEI).

Se viviamo costantemente col pensiero che Dio ci ha amato a tal punto da mandarci il Salvatore per amore dell' uomo (quando noi non abbiamo amato affatto Dio, 1 Giovanni 4:9-10...), in realtà celebriamo/ricordiamo (ogni giorno) non la nascita di Gesù in se, cosa che non ci viene richiesta, ma il significato di quel gesto di amore sublime del solo Dio, il Padre (Giovanni 17:3 ; Giovanni 5:43-45) e del Figlio Unigenito (Giovanni 15:13).

Allora, il cristiano ogni giorno ringrazierà Dio per quello che ha fatto per noi, ma quanti ringraziano veramente Dio a Natale per ciò che Egli ha fatto, oltre che abbuffarsi, gozzovigliare e partecipare a un consumismo sfrenato che offende Dio?


La realtà è un’ altra, diciamola tutta.


Il 25 dicembre la durata del giorno rispetto alla notte ricomincia a crescere in modo evidente.

Ovvio che per le popolazioni antiche tale evento astronomico fosse visto come un rinnovamento della speranza, una festa della luce, una possibilità di sopravvivenza, pertanto fu mitizzato come nascita del Dio-Sole, partorito dalla Dea-Vergine (personificazione della notte).

Tale mito prese varie forme religiose: Horus partorito da Iside in Egitto, Thammuz partorito da Mylitta, o Ishtar, nelle religioni iranico-caldee, ecc.

La tradizione giunse fino a Roma nella forma del culto di Mitra ed entrò nelle abitudini dei romani.

Quando il cristianesimo iniziò a diffondersi, dovette venire a patti con queste tradizioni molto radicate, per cui la Chiesa tentò, con successo, di "appropriarsi" della festa del Natale, proponendo Gesù Cristo come "vero sole divino" che nasce di notte da una perpetua vergine.

Questo accomodamento contribuì in modo determinante alla progressiva divinizzazione in senso ontologico e immanente di Gesù Cristo.....






[Modificato da Aquila-58 19/12/2017 19:46]
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