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Lao Tse / Lao Tsu e l'insegnamento di Gesu'

Ultimo Aggiornamento: 15/11/2017 05:53
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12/11/2017 15:52
 
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Paralleli e differenze
Cari foristi tutti,
Su suggerimento di Zarzaco avvio questo 3D di discussione sul taoismo, o meglio sul solo Tao The Ging per non allargarsi troppo, in relazione alle parole di Gesu'.

Qualche volta si trovano paralleli interessanti, altre volte differenze inconciliabili.

Avete degli esempi? cosa ne pensate?

Simon
12/11/2017 17:33
 
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Re: Paralleli e differenze
(SimonLeBon), 12/11/2017 15:52:

Cari foristi tutti,
Su suggerimento di Zarzaco avvio questo 3D di discussione sul taoismo, o meglio sul solo Tao The Ging per non allargarsi troppo, in relazione alle parole di Gesu'.

Qualche volta si trovano paralleli interessanti, altre volte differenze inconciliabili.

Avete degli esempi? cosa ne pensate?

Simon


:...........



Ringrazio l'amico La Bon per l'apertura. A queste latitudini è, di fatto, uno spiraglio verso la comprensione di altre religioni che deve necessariamente non sfociare nella becera ierocrazia. Lo studio di altre religioni non inficia è non può far rinnegare (abiurando) in nessun modo un proprio intimo credo già raggiunto, ma porta a capire il PERCHE' un proprio simile ha fatto le sue scelte e in che contesto, storico o meno che sia. Scelte che, in ogni caso risultano sincere e, per la loro affinità, convergono anche loro verso il divino e, per tale ragione sempre rispettabili.

Il Taoismo come altre dottrine, non è che un'opportunità diretta da uno dei rari maestri che in ogni tempo si presentano su questo granello di senape chiamato Terra insegnando alti concetti mistici che (ahinoi...) a volte si respingono come i poli uguali di una calamita. Nelle divergenze rimangono però le note basilari sovrapponibili, e queste sono sempre di alto valore morale ed etico-spirituale. In tal senso il Taoismo non si discosta molto da altri movimenti, cristianesimo incluso. Questa filosofia-mistica cinese fu fondata da Lao Tze, 6 sec. prima di Cristo, elaborata in seguito (e te pareva...) da Chuang Tze. La vita umana per il Tao è un complesso di illusioni creata dai desideri (punto di partenza e di arrivo questo anche per il buddismo), dalle passioni e dalle azioni degli uomini che vogliono imporre la propria volontà alla natura (in parallelo quindi con il movimento Wicca ma, direi, con tutto il buon senso che può uscire dalla capoccia umana).

Il Taoismo dunque (letteralmente "LA VIA") coincide con la natura stessa, con l'ordine e l'armonia che la governano (l'entità suprema, Dio). Seguendone la scia, si determina che il Tao è per sè stesso l'ARMONIA UNIVERSALE, l'assoluta pace della natura. L'uomo (includo ANCHE la donna... [SM=g7255] ) non deve turbare con la sua volontà questa armonia: di qui l'insegnamento di Lao Tze: "conosci la virilità (yang) e preserva la femminilità (Yin)... conosci il bianco e sopporta il nero, diventa un modello del mondo". Questa frase caro Le Bon, si riconnette al tuo stupore precedente, quando affermavi che quando è troppo è troppo. Non è poi, caro amico, tanto diverso dal modello delle filosofie occidentale che si avvicinano al microcosmo, ossia all'uomo che rispecchia in sè l'ordine dell'Universo o macrocosmo.Il Tao vede in questa "comunione spirituale" con lo spirito del cielo e della terra la VERA saggezza, come una contemplazione dell'ordine eterno, degno di essere seguito nelle sue leggi.

Un saluto Le Bon y gracias
P.S. Ti è andata bene caro Le Bon, pensa se avessi promulgato il Tantrismo che raggruppa il Shivaitismo, Vishnuitismo, Jainismo, Buddismo, ecc. ecc...
12/11/2017 17:45
 
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Chi sa perché mi fanno venire mal di testa le filosofie umane ? [SM=g2037509]
12/11/2017 17:57
 
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Re:
Gioconda smail, 12/11/2017 17:45:



Chi sa perché mi fanno venire mal di testa le filosofie umane ? [SM=g2037509]


:......
Di solito certe filosofie non dovrebbero far venire il mal di capoccia se questa ...non c'è...

Chiedo venia. Mi si passi la battuta, mi è venuta così senza astio predisposto. Sono pronto a subirne le conseguenze, nel frattempo per penitenza userò lo schiaccianoci sui...POLLICI.
Un salutone Gioconda [SM=g28002]

12/11/2017 17:58
 
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Re: Re:



(senza parole)









[Modificato da Aquila-58 12/11/2017 18:00]
12/11/2017 18:20
 
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Re: Re: Paralleli e differenze
ZarzacoDranae, 12/11/2017 17:33:


:...........

Ringrazio l'amico La Bon per l'apertura. A queste latitudini è, di fatto, uno spiraglio verso la comprensione di altre religioni che deve necessariamente non sfociare nella becera ierocrazia. Lo studio di altre religioni non inficia è non può far rinnegare (abiurando) in nessun modo un proprio intimo credo già raggiunto, ma porta a capire il PERCHE' un proprio simile ha fatto le sue scelte e in che contesto, storico o meno che sia. Scelte che, in ogni caso risultano sincere e, per la loro affinità, convergono anche loro verso il divino e, per tale ragione sempre rispettabili.

...

Un saluto Le Bon y gracias
P.S. Ti è andata bene caro Le Bon, pensa se avessi promulgato il Tantrismo che raggruppa il Shivaitismo, Vishnuitismo, Jainismo, Buddismo, ecc. ecc...



De nada, ma ti devo correggere: Lao Tse non ha scritto un libro (sempre prendendo per buono che l'abbia scritto lui) per fondare una propria religione. Il "Tao" non è una religione, anche se noi occidentali lo inquadriamo facilmente in quella casella.

Il nostro libro "L'uomo alla ricerca di Dio" ne parla in modo informativo.

Noi tdG stessi non amiamo definirci "religione".

Simon
[Modificato da (SimonLeBon) 12/11/2017 18:21]
12/11/2017 18:25
 
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Re: Re: Re: Paralleli e differenze
Dal nostro libro "Ricerca":

*** sh cap. 7 pp. 164-165 Taoismo e confucianesimo: Ricerca della via del cielo ***
Il taoismo: un inizio filosofico
6 Ai suoi esordi il taoismo era più una filosofia che una religione. Il suo fondatore, Lao-tzu, era scontento del caos e delle agitazioni sociali che caratterizzavano la sua epoca e cercò sollievo ritirandosi dalla società e tornando alla natura. Di lui come persona non si sa molto; si dice sia vissuto nel VI secolo a.E.V., ma anche questa informazione non è sicura. Era abitualmente chiamato Lao-tzu, o Lao-tse, che significa “Vecchio Maestro” o “Vecchio”, perché, come narra la leggenda, sua madre lo portò in grembo così a lungo che quando nacque aveva già i capelli bianchi.

Siamo a livello di inizi leggendari, ma io mi concentrerei sul solo testo.

Simon
12/11/2017 21:56
 
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Ciao Le Bon. In verità il vostro libro a cui fai riferimento non lo conosco. Da dove trae le presunte verità che citi? -Anche per Lao Tzù (come per Buddha, l'illuminato) è valida la "questione storica", idem per Omero, per il fatto che non si hanno verifiche di precisi ricordi, va da sè che è giusto chiedersi se siano veramente esistiti o restano vivi solo come personaggi leggendari (ma questo vale ancor più per gli autori biblici), anche i nomi loro attribuiti erano diversi. Con questa metodologia però c'è chi mette in discussione l'esistenza di Gesù. Rinnegando magari di avere avuto una nonna... Ovviamente rimangono gli insegnamenti (i loro?), al di là delle figure storiche.

La vita di Lao Tzù (o tzè Lao, Lao Tze), ovvero "Vecchio Maestro" non ci è stata tramandata dagli storici cinesi se non con poche notizie leggendarie. Tra queste si dice che abbia scritto il celebre libro "Tao Tè Ching", del quale, caro Le Bon non ho, come tu alludi, precedentemente fatto menzione... C'è chi sostiene che visse 200 anni e più, e vi è chi sostiene che l'autore del "Tao" in realtà non sia mai vissuto. Tuttavia ci sono notizie che meritano di essere ricordate. Si dice che CONFUCIO, allora probabilmente molto giovane, si fosse recato nella capitale di Chou per conoscere da lui, più anziano, i costumi degli antenati .

Lao Tzù gli avrebbe risposto "QUASI" come fece Gesù ad un proprio pseudo discepolo a cui era morto il padre: "lascia che i morti seppelliscano i loro morti", e cioè: "tutti coloro, di cui vuoi sapere, sono morti, non parlarne dunque, ma "ascoltali" solamente, liberati dell'orgoglio , dal desiderio, dall'ambizione e da tutto ciò che ti rende un debole, sono qualità che non ti si addicono". La sapienza di questi grandi uomini è sconvolgente.
Quando Confucio tornò dai suoi discepoli, paragonò Lao Tse come un drago.

Lao era considerato in vita un mostro di sapienza, la sua vita era ritirata, al punto che quando la dinastia del suo tempo decadde, si allontanò definitivamente dalla città incamminandosi verso il Passo di Han-Ku-Kuan non dando più sue notizie. Ma le tradizioni sono diverse, sfociando di conseguenza nelle leggende. Si parla di una scuola, di discepoli. Tutte però parlano del suo grande amore per la natura, del suo pensiero filosofico profondo, dei suoi insegnamenti per comprendere la nascita, la vita e la morte. Esortava a scambiare l'odio per l'amore, come del resto Gesù quando diceva di offrire l'altra guancia a chi veniva percosso, di perdonare e addirittura d'amare chi ci fa del male.
Un saluto
12/11/2017 22:09
 
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Re:
ZarzacoDranae, 12/11/2017 21:56:



Ciao Le Bon. In verità il vostro libro a cui fai riferimento non lo conosco. Da dove trae le presunte verità che citi? -Anche per Lao Tzù (come per Buddha, l'illuminato) è valida la "questione storica", idem per Omero, per il fatto che non si hanno verifiche di precisi ricordi, va da sè che è giusto chiedersi se siano veramente esistiti o restano vivi solo come personaggi leggendari (ma questo vale ancor più per gli autori biblici), anche i nomi loro attribuiti erano diversi. Con questa metodologia però c'è chi mette in discussione l'esistenza di Gesù. Rinnegando magari di avere avuto una nonna... Ovviamente rimangono gli insegnamenti (i loro?), al di là delle figure storiche.

La vita di Lao Tzù (o tzè Lao, Lao Tze), ovvero "Vecchio Maestro" non ci è stata tramandata dagli storici cinesi se non con poche notizie leggendarie. Tra queste si dice che abbia scritto il celebre libro "Tao Tè Ching", del quale, caro Le Bon non ho, come tu alludi, precedentemente fatto menzione... C'è chi sostiene che visse 200 anni e più, e vi è chi sostiene che l'autore del "Tao" in realtà non sia mai vissuto. Tuttavia ci sono notizie che meritano di essere ricordate. Si dice che CONFUCIO, allora probabilmente molto giovane, si fosse recato nella capitale di Chou per conoscere da lui, più anziano, i costumi degli antenati .

Lao Tzù gli avrebbe risposto "QUASI" come fece Gesù ad un proprio pseudo discepolo a cui era morto il padre: "lascia che i morti seppelliscano i loro morti", e cioè: "tutti coloro, di cui vuoi sapere, sono morti, non parlarne dunque, ma "ascoltali" solamente, liberati dell'orgoglio , dal desiderio, dall'ambizione e da tutto ciò che ti rende un debole, sono qualità che non ti si addicono". La sapienza di questi grandi uomini è sconvolgente.
Quando Confucio tornò dai suoi discepoli, paragonò Lao Tse come un drago.

Lao era considerato in vita un mostro di sapienza, la sua vita era ritirata, al punto che quando la dinastia del suo tempo decadde, si allontanò definitivamente dalla città incamminandosi verso il Passo di Han-Ku-Kuan non dando più sue notizie. Ma le tradizioni sono diverse, sfociando di conseguenza nelle leggende. Si parla di una scuola, di discepoli. Tutte però parlano del suo grande amore per la natura, del suo pensiero filosofico profondo, dei suoi insegnamenti per comprendere la nascita, la vita e la morte. Esortava a scambiare l'odio per l'amore, come del resto Gesù quando diceva di offrire l'altra guancia a chi veniva percosso, di perdonare e addirittura d'amare chi ci fa del male.
Un saluto



Caro Zarzaco,
Aveo letto che parlavi di "Taoismo" e della "Via" (nota bene "la via" è il "Tao" non il taoismo) come di una "religione", per questo ho corretto.

Ho dato un esame sul Taoismo, quindi traggo le informazioni da piu' testi. Quello che ti ho citato è "nostro" e dice cose generalmente corrette.

Facendo il confronto mi limiterei a Tao The Ging, lasciando da parte il taoismo storico e moderno. Ce n'è già abbastanza per fare diversi ragionamenti, almeno questa era la mia intenziona.

Simon

Simon
13/11/2017 10:52
 
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Ciao. Non è facile restringere certe figure dalla grande visione interiore ad un solo libro (in questo caso il Tao The Ging) perchè si ridurrebbe il contesto storico in cui fu scritto, la dignitosa solitudine dell' eremitaggio del suo autore, i suoi discepoli, l'evidenza di un incommensurabile mistero che lui pensò di aver trovato, al punto che fin d'allora, i suoi contemporanei lo consideravano un illuminato, un essere immortale. Se quindi lasciamo da parte il Taoismo storico e alla sua funzione rinunciamo al suo stesso concetto di base.

Poi tu caro Le Bon, proponi riferimenti, ma se alla fin fine li pongo solo io, vedi bene che il mio diventa un monologo, un soliloquio. Un tuo intervento sarebbe ben accetto, la tua tesi attinente è sempre una tesi, non si pretende da te una paginazza di retorica aristotelica. Per non entrare più di tanto (famo notte famo) nel merito della dottrina del Dr. Lao ci si può limitare alla simbiosi cristica, ovvero, in una sola parola: AMORE. Amore verso tutti e tutto. Questa è il VERO parallelismo Lao Tzù-Gesù, tutto il resto fa da corollario. Altre analogie? I loro promulgatori. Da una parte abbiamo l'apostolato di Paolo che assomiglia per alcuni versi al discepolo di Lao, Chung Tze.

Se proprio vogliamo attenerci ai frequenti parallelismi di queste grandi figure orientali, possiamo reintegrare pure il conterraneo di Lao, Confucio, la cui dottrina lascia intravedere la credenza di "una continua sorveglianza divina" sull'uomo, di un Dio-persona cosciente e invisibile, proprio come più tardi lo intenderanno ed adoreranno Ebrei e Cristiani.

Ancor più evidenti appaiono però certe similitudini che si rilevano confrontando la vita di certi fondatori di dottrine, mi riferisco al Buddha, a Mithra, a Zaratustra (o Zoroastro), Dionisio, Horus. Ancor più a mio modo di vedere la figura di Krishna, se presa pari pari risulta emblematica. Rimango solo per un attimo al confronto fra Buddha e Cristo, le cui evidenze si riscontrano confrontando la vita di Siddharta Gotama e Gesù. Risultano comuni ad ambedue: un'annunciazione soprasensibile di una nascita virginale, un lungo digiuno, la tentazione demoniaca, le guarigioni miracolose, la trasfigurazione, i dodici seguaci e il terremoto alla loro morte. Gotama (semper lù, il Buddha, neh...) inoltre sfamò cinquecento persone con una piccola focaccia e uno dei suoi discepoli camminò sulle acque. Parallelismi ancora più evidenti, come già detto, si rilevano in Krishna.
Un saluto

13/11/2017 11:09
 
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Re:
ZarzacoDranae, 13/11/2017 10.52:



Parallelismi ancora più evidenti, come già detto, si

rilevano in Krishna.



Un saluto






Correggimi se sbaglio, ma per quanto riguarda Krishna a me risulta che:

"Nato da una vergine"- Falso - Krishna era l'ottavo figlio di sua madre, che quindi non era vergine.


"Annunciato da una stella cometa"- Falso - Nella storia della nascita di Krishna non è menzionata alcuna stella cometa.


"Faceva miracoli" - Come la maggior parte delle divinità, Krishna fece molti miracoli.


"Era chiamato figlio di Dio"- Falso - Benché figlio del dio Vishnu, nel mito Krishna non viene mai chiamato "figlio di Dio".

L'espressione "figlio divino" compare nel '900 in un libro E. Shurè sull'esistenza di una "religione universale".


"Figlio di un falegname"- Falso - Non vi è alcune fonte in cui si dice che il padre di Krishna era un falegname, infatti la famiglia di Krishna era una famiglia nobile e ricca del tempo e Krishna era l'ottavo avatar (reincarnazione) del dio Visnu.


"Risuscitò"- Falso - Krishna morì colpito al piede da una freccia avvelenata. Alla morte, il suo spirito divino lasciò il suo cadavere (mentre Gesù è risorto in spirito, assumendo un corpo spirituale, 1 Pietro 3:18 ; Filippesi 3:21).

Ciao



[Modificato da Aquila-58 13/11/2017 11:10]
13/11/2017 17:04
 
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Ciao Aquila. L'amico Le Bon accennava a similitudini, attinenze, parallelismi, NON di assolute verità accertate. Da queste a quelle ce ne corre, anche se...
Quello che a te risulta io non ci provo neanche a rovesciarlo, altrimenti i tuoi mastodontici scritti in neretto mi escono dal monitor... [SM=g27987] Posso però ricordarti che dalla Bhagavad-Gita (ovvero "Canto del Signore"), nonchè nel poemone detto Mahabharata, le similitudini e parallelismi Gesù-Krishna si sprecano:
Dèvaki, la madre sua, risulta essere una vergine (io non ho controllato, mi devo fidare...), quando partorì, gli anacoreti presenti le comunicarono che il volere di Dio è compiuto: "tu hai concepito nella purezza del tuo cuore e nell'amore divino. Vergine madre, noi ti salutiamo, da te è nato un figlio che sarà il salvatore del mondo".

Non mancano altresì riferimenti ad Erode che cerca di uccidere l'infante (vedi il re Kamsa).
Vi è pure l'apostolo Pietro... -vedi Ardjuna- che esclama: "Signore, tu sei il nostro maestro, il figlio di Mahadèva (ovvero Dio).
Anche Krishna non si fece mancare i discepoli, qui rappresentati da pastori, mentre per Gesù erano pescatori. Almeno i primi.
Vi si descrive pure la pesca miracolosa.
Krishna ha come discepole le pie donne.
Non manca la prostituta Maddalena che si inginocchia davanti a lui in lacrime.
Krishna entra con i discepoli nella città santa, Madura= Gerusalemme.
Vi è pure chi lo tradisce, Ardjuna= Giuda.
I soldati lo arrestano come nell'uliveto di Gesù, ma a differenza di questi sono sconvolti dalla sua parola, lasciano le armi e lo seguono.
Potevano mancare i due ladroni? Manco per sogno...ci sono anche loro.
La sua morte assomiglia (forse troppo...) a Quella di Gesù, non tanto per il mezzo, freccia, ma per il suo "dono", infatti egli dice di se: "Perchè il mondo creda alla sua parola,è necessario che il figlio di Mahadèva (Dio) muoia trafitto da una freccia".
Altri parallelismi non mancano,alcuni altrettanto intriganti, altri più blandi.

Il senso, il concetto di un Dio si trova per la prima volta con Krishna, qui Dio appare Verità e Bontà infinite. Vi è il concetto di redenzione tramite la forza dell'amore e del sacrificio estremo. Concetti questi che risultano primizie per il mondo antico. Con l'avvento di Gesù tutto questo sarà in seguito più evidente e non solo ristretto in una parte dell'India, ma espanso per l'intero pianeta.
Un saluto [SM=g28002]


13/11/2017 17:47
 
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Re:
ZarzacoDranae, 13/11/2017 17.04:



Ciao Aquila. L'amico Le Bon accennava a similitudini, attinenze, parallelismi, NON di assolute verità accertate. Da queste a quelle ce ne corre, anche se...






ah, ecco.
Quello che tu proponi, nell'ambiente accademico si chiama "comparativismo selvaggio".

In realta' trovare analogie non dimostra in alcun modo che un culto abbia copiato un altro, basti pensare alla teoria degli archetipi di Jung che mostra perché si ritrovano forme identiche in diverse culture che non sono mai state in contatto, o si pensi anche allo strutturalismo di Levi-Strauss.....

Ciao.

13/11/2017 20:25
 
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ZarzacoDranae, 13/11/2017 10:52:



Ciao. Non è facile restringere certe figure dalla grande visione interiore ad un solo libro (in questo caso il Tao The Ging) perchè si ridurrebbe il contesto storico in cui fu scritto, la dignitosa solitudine dell' eremitaggio del suo autore, i suoi discepoli, l'evidenza di un incommensurabile mistero che lui pensò di aver trovato, al punto che fin d'allora, i suoi contemporanei lo consideravano un illuminato, un essere immortale. Se quindi lasciamo da parte il Taoismo storico e alla sua funzione rinunciamo al suo stesso concetto di base.

Poi tu caro Le Bon, proponi riferimenti, ma se alla fin fine li pongo solo io, vedi bene che il mio diventa un monologo, un soliloquio. Un tuo intervento sarebbe ben accetto, la tua tesi attinente è sempre una tesi, non si pretende da te una paginazza di retorica aristotelica.

...

Un saluto





Suvvia Zarzaco, non ti abbattere, che stiamo appena iniziando.

Lao Tse non ebbe seguaci diretti, che io sappia, ma spari' dalla scena.

Propongo io non ti preoccupare, non ti lascio solo:

"Per questo il santo
permane nel mestiere del non agire
e attua l'insegnamento non detto." (TTG, 2)

Gesu' invece insegno' come segue:

(Luca 6:31) “...“E come volete che gli uomini facciano a voi, così fate a loro.”

Dunque Lao Tse inneggia piuttosto al "non fare", la meditazione, mentre Gesu' incoraggia l'attività, il fare.

13/11/2017 20:27
 
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Re:
ZarzacoDranae, 13/11/2017 17:04:



Ciao Aquila. L'amico Le Bon accennava a similitudini, attinenze, parallelismi, NON di assolute verità accertate. Da queste a quelle ce ne corre, anche se...
Quello che a te risulta io non ci provo neanche a rovesciarlo, altrimenti i tuoi mastodontici scritti in neretto mi escono dal monitor... [SM=g27987] Posso però ricordarti che dalla Bhagavad-Gita (ovvero "Canto del Signore"), nonchè nel poemone detto Mahabharata, le similitudini e parallelismi Gesù-Krishna si sprecano: ...



Caro Zarzaco,
ma perchè non resti in tema e non ti limiti al TTG?
Se vuoi parlare del Bhagavad Gita apri un altro 3D, siamo nella cartella giusta...

Simon
14/11/2017 18:14
 
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Re: Re:
(SimonLeBon), 13/11/2017 20:25:




Suvvia Zarzaco, non ti abbattere, che stiamo appena iniziando.

Lao Tse non ebbe seguaci diretti, che io sappia, ma spari' dalla scena.

Propongo io non ti preoccupare, non ti lascio solo:

"Per questo il santo
permane nel mestiere del non agire
e attua l'insegnamento non detto." (TTG, 2)

Gesu' invece insegno' come segue:

(Luca 6:31) “...“E come volete che gli uomini facciano a voi, così fate a loro.”

Dunque Lao Tse inneggia piuttosto al "non fare", la meditazione, mentre Gesu' incoraggia l'attività, il fare.



:............

Ciao Le Bon. Eccoti. Finalmente! EffettivamenDe mi sentivo abbandonato, ma ora che sei qui... I miei calcagni ti ringraziano, nell'attesa spasmodica di un tuo nuovo intervento li stavo bellamente SBRANANDO. NON che questo in verità superi gli altri tuoi brevi e circoscritti interventi. Debbo vieppiù ripetermi per questo: NON si possono tracciare confini e mettere staccionate al carisma di certi maestri dell'umanità. Lasciate dunque (o voi che entrate...disse colui il quale...) che i polpastrelli battano sulla tastiera in piena libertà. Per esempio, adesso mi verrebbe il pallino di introdurre nel contesto anche il neoplatonismo, ma non vorrei rischiare la fustigazione...anche se, andrebbe detto che, di fatto, esiste un anello di congiunzione Lao Tzù-Confucio con tanto di orientamento filosofico che sfocia nel pitagorismo e che, più tardi, comprende il sistema platonico con tanto di scuola detta Accademia.

Allora, caro Le Bon, pur ritenendomi ancora di fatto abbandonato (posso sempre sfogarmi con i calcagni...) con i surrogati dei tuoi interventi, rimaniamo nel libero arbitrio di giudizio e di comprensione su quanto il mio amico di merende Lao Tzù voleva effettivamente dire e far comprendere. Tra una partita di ruba mazzetto e l'altra, Lao mi faceva osservare che (badaben badaben, caro Le Bon, è importante) per lo stoico scetticismo occidentale la sua dottrina viene considerata inerte, un'inazione, ma NON è fondamentalmente così.

In realtà sorseggiando i nostri tè, l'amico Lao giunse a dirmi che la sua non-azione dottrinale, era in realtà la conseguenza di un adattamento alle circostanze, alla cultura e ai riti del suo tempo, il suo NON agire aveva in realtà lo scopo di raggiungere l'assoluta pace interiore. Con questo NON è che la filosofia mistica del taoismo non abbia azione nè forma ma (in realtà), NON HA LIMITI. Caro Le Bon, mettersi in rapporto con l'ARMONIA che tutto permea, includendo l'Universo (gli Universi?) non mi sembra proprio una forma formale, inerte, inespressa.

Questo "STATUS" va raggiunto e, che io sappia, non può essere indotto per grazia ricevuta. C'è SEMPRE da lavorare insomma, su SE STESSI. Come? La formula principale, senza voler entrare nelle specifiche dello yoga, è la contemplazione tramite la meditazione che (a mio avviso) può, NEL TEMPO, far confluire verso la divinità. L'inerzia del Taoismo, visto in maniera monocolare, è esattamente il contrario di quanto si dice, usufruendo con l'uso, anche fisiologico, della meditazione, la quale estremizza al massimo il sè interiore, la propria capacità di discernimento, liberando lo spirito e, di conseguenza, offuscando la materia. I 40 giorni IN SOLITARIA di Gesù nel deserto ne sono l'emblema.
Un saluto

14/11/2017 18:22
 
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Re: Re: Re:
ZarzacoDranae, 14/11/2017 18:14:


:............

Ciao Le Bon. Eccoti. Finalmente! EffettivamenDe mi sentivo abbandonato, ma ora che sei qui... ...

In realtà sorseggiando i nostri tè, l'amico Lao giunse a dirmi che la sua non-azione dottrinale, era in realtà la conseguenza di un adattamento alle circostanze, alla cultura e ai riti del suo tempo, il suo NON agire aveva in realtà lo scopo di raggiungere l'assoluta pace interiore. Con questo NON è che la filosofia mistica del taoismo non abbia azione nè forma ma (in realtà), NON HA LIMITI. Caro Le Bon, mettersi in rapporto con l'ARMONIA che tutto permea, includendo l'Universo (gli Universi?) non mi sembra proprio una forma formale, inerte, inespressa.

...
Un saluto



Ciao Zarzaco,

Mi sembra che tu stia mettendo il carro davanti ai proverbiali buoi.
Sei già al processo delle intenzioni del Lao e di Gesu', prima ancora di avere rilevato le somiglianze/differenze.

Se il Lao, facevo notare io, invita all'inazione, Gesu' quando mai invita all'ascetismo o all'imitarlo rifugiandosi nel deserto?
Non che ci sia niente di male, ma temo che già dopo il terzo giorno ti verrebbe spontaneo invocare l'aiuto angelico della biona cassiera della Coop del paese, magari per farti allungare un saporito embutido?
[SM=g2410191]

Simon
14/11/2017 21:16
 
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Re: Re: Re: Re:
(SimonLeBon), 14/11/2017 18:22:



Ciao Zarzaco,

Mi sembra che tu stia mettendo il carro davanti ai proverbiali buoi.
Sei già al processo delle intenzioni del Lao e di Gesu', prima ancora di avere rilevato le somiglianze/differenze.

Se il Lao, facevo notare io, invita all'inazione, Gesu' quando mai invita all'ascetismo o all'imitarlo rifugiandosi nel deserto?
Non che ci sia niente di male, ma temo che già dopo il terzo giorno ti verrebbe spontaneo invocare l'aiuto angelico della biona cassiera della Coop del paese, magari per farti allungare un saporito embutido?
[SM=g2410191]

Simon


:............

Huella... EMBUTIDO ??
Hola queridìsimo, veo tambien que en la sapidez culinaria los gustos no concuerdan, yo soy vegetariano, y los EMBUTIDOS elaborados con cadaveres animales los dejo con satisfaccìon a otros. Hoy tenemos esa posibilidad de alimentarnos sin suprimer la vida a pobres e indefensos animales.
Un saludo vegetal con una sonrisa sin hastìo... [SM=g28002]

14/11/2017 21:52
 
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Re: Re: Re: Re: Re:
ZarzacoDranae, 14/11/2017 21.16:


:............

Huella... EMBUTIDO ??
Hola queridìsimo, veo tambien que en la sapidez culinaria los gustos no concuerdan, yo soy vegetariano, y los EMBUTIDOS elaborados con cadaveres animales los dejo con satisfaccìon a otros. Hoy tenemos esa posibilidad de alimentarnos sin suprimer la vida a pobres e indefensos animales.
Un saludo vegetal con una sonrisa sin hastìo... [SM=g28002]





spagnolo maccheronico?


14/11/2017 22:15
 
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Re:
ZarzacoDranae, 14/11/2017 21:16:


:............

Huella... EMBUTIDO ??
Hola queridìsimo, veo tambien que en la sapidez culinaria los gustos no concuerdan, yo soy vegetariano, y los EMBUTIDOS elaborados con cadaveres animales los dejo con satisfaccìon a otros. Hoy tenemos esa posibilidad de alimentarnos sin suprimer la vida a pobres e indefensos animales.
Un saludo vegetal con una sonrisa sin hastìo... [SM=g28002]




Que dices: embutido de queso manchebo y ensalada! [SM=g10765]

Simon
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