Undici fermi della polizia: promettendo denaro approfittavano di tossicodipendenti, persone con problemi mentali, dipendenti dall’alcol e in difficolt
Pubblicato il 08/08/2018
Ultima modifica il 08/08/2018 alle ore 15:10
riccardo arena
palermo
Una storia di disperazione e miseria, gente disposta a farsi fratturare una gamba o un braccio, in qualche caso a farsi anche procurare danni irreversibili, con l’amputazione di un arto. Tutto per un tozzo di pane, 3-400 euro e la promessa di altri soldi, che però non arrivavano mai. Mentre le assicurazioni pagavano risarcimenti cospicui per incidenti del tutto inventati.
La banda sgominata oggi dalla Squadra mobile di Palermo reclutava le proprie vittime tra i disperati della città: disoccupati, gente che aveva perso il lavoro, tossicodipendenti, alcolisti, migranti. “Vi diamo l’opportunità di guadagnare qualcosa”, dicevano gli uomini del clan, ma in cambio pretendevano di procurare danni fisici pesantissimi, provocati anche con l’urto dei dischi di ghisa o di ferro che si applicano ai bilancieri delle palestre. C’era così chi doveva camminare per mesi con l’aiuto delle stampelle e chi finiva sulla sedia a rotelle per mesi. E chi, come Hadry Yakoub, un giovane tunisino di 22 anni, perse la vita.
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