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Dal Big Bang al Gesù storico: quando la scienza diventa alleata della fede

Ultimo Aggiornamento: 17/03/2024 16:08
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10/03/2024 08:51
 
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Due libri appena usciti sfatano il mito dell'inconciliabilità tra Cristianesimo e prove scientifiche, riaprendo il dibattito sull'esistenza di Dio


Fede e scienza sono davvero due realtà inconciliabili che si escludono a vicenda? Buona parte della cultura dominante ne appare sempre più convinta, ma nelle librerie italiane sono da poco arrivati due saggi che si propongono di smentire questa vulgata. Per Edizioni Sonda è uscito “Dio. La scienza, le prove. L'alba di una rivoluzione” scritto da Michel-Yves Bolloré e Olivier Bonnaisses e che conta sulle prefazioni del premio Nobel per la fisica Robert W. Wilson e di Antonino Zichichi. Si tratta di un'opera che ha già avuto un grande successo in Francia e che si pone l'ambizioso scopo di dimostrare la plausibilità dell'esistenza di un Dio creatore sulla base non di dogmi ma delle acquisizioni scientifiche del XX secolo che la confermano.

Il Big Bang

Il Nobel Wilson, nella prefazione dell'edizione originaria, lo scrive apertamente: "se (...) come suggerisce la teoria del Big Bang, l’Universo ha avuto un inizio, allora non possiamo evitare la questione della creazione". Il XX è il secolo della teoria del Big Bang. Gli autori, dati alla mano, fanno notare come la scoperta nel 1964 della radiazione cosmica di fondo con gli studi di George Gamow finisca per mettere in difficoltà gli scienziati sostenitori dell'eternità dell'universo. C'è una convergenza, dunque, tra i risultati della cosmologia contemporanea che Bolloré e Bonnaisses riepilogano e il pensiero di san Tommaso d'Aquino. Il Dottore Angelico, di cui pochi giorni fa risaliva il 750° anniversario della morte, che sosteneva come l'universo fosse stato creato da Dio dal nulla, scriveva: "Rispondo che non è solo la fede a sostenere la creazione, ma lo dimostra anche la ragione". Nella seconda parte il libro mette in discussione le presunte certezze del materialismo e cerca di procedere ad un'analisi logica di materie quali le vicende della Bibbia, l'esistenza storica di Gesù, il miracolo di Fatima. Il libro non pretende di dare una risposta alla domanda delle domande sull'esistenza di Dio, ma punta a sfatare la convinzione diffusa di una scienza "nemica" della fede presentando, al contrario, le più recenti scoperte scientifiche come supporto sorprendente all'ipotesi di un Dio creatore.

Gesù vero uomo e vero Dio

Oltre al libro di Michel-Yves Bolloré e Olivier Bonnaisses uscito ora in italiano grazie ad Edizioni Sonda, da poco si può trovare in libreria anche un'altra opera che presenta la scienza come alleata della fede. Pubblicato da Ares, "Gesù di Nazaret: una storia vera? I Vangeli alla prova della scienza" di Marco Fasol è un'indagine scientifica dei Vangeli che punta a dimostrare l'esistenza storica di Gesù Cristo. Lo scopo che muove Fasol viene reso esplicito in un passaggio del libro, dove ammette che "il credente potrebbe ritenere superflua la ricerca storica, dicendo che gli basta aver fede in Gesù Cristo e quindi nei Vangeli. Anzi può ritenere che questa indagine critica sia un indizio di scarsa fede".

Tuttavia, l'autore precisa che "la fede in Cristo è tale solo in quanto ritiene che Gesù sia veramente entrato nella storia umana e non sia un mito leggendario" aggiungendo che "le argomentazioni storiche, quindi, rafforzano le convinzioni del credente e gli permettono di rispondere a tutti quei laicisti che lo accusano di fidarsi di leggende e miti, di essere insomma un credulone". Non ci può essere alcuna scissione o, peggio ancora, contraddizione tra il Gesù storico e il Cristo della fede. Ribadirlo è stata una delle priorità del pontificato di Benedetto XVI, determinato a presentare "il Gesù dei Vangeli come il Gesù reale, il Gesù storico, una figura storicamente sensata e convincente".

Sia "Dio. La scienza, le prove. L'alba di una rivoluzione" (Edizioni Sonda) che "Gesù di Nazaret: una storia vera? I Vangeli alla prova della scienza" (Edizioni Ares) si prongono come due utili strumenti per il credente che intende calarsi nel terreno del confronto "laico" portando a sostegno delle proprie convinzioni prove scientifiche e storiche. Sono opere pensate, in particolare, per chi è consapevole di far parte di quelle "minoranze creative" dell'Occidente postcristiano o comunque secolarizzato, essendo funzionali sia a generare il dibattito tra i non credenti non ostili che a confutare le argomentazioni meno solide e più pregiudiziali degli scettici. La scienza, dunque, può aiutare a dimostrare che è ragionevole credere.

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10/03/2024 14:44
 
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Re:
La ricerca sul Gesù storico non può mancare tra le nostre letture.

Simon
14/03/2024 10:26
 
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Re:
Amalia 52, 10/03/2024 08:51:


Il Dottore Angelico, di cui pochi giorni fa risaliva il 750° anniversario della morte, che sosteneva come l'universo fosse stato creato da Dio dal nulla, scriveva: "Rispondo che non è solo la fede a sostenere la creazione, ma lo dimostra anche la ragione".
...
Il libro non pretende di dare una risposta alla domanda delle domande sull'esistenza di Dio


Se non c'è risposta sull'esistenza di Dio, diventa opinabile anche una
creazione dimostrata dalla ragione.

Ciao.
14/03/2024 19:47
 
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Re: Re:
Luciano_59, 14/03/2024 10:26:


Se non c'è risposta sull'esistenza di Dio, diventa opinabile anche una
creazione dimostrata dalla ragione.

Ciao.

Caro Luciano,
sono due temi che risiedono su piani logici diversi, uno attiene alla teologia l'altro alle scienze.
La ragione certo non li pone in conflitto, come speravano alcuni pensatori del passato.
Mai sentito parlare di Intelligent Design?
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15/03/2024 00:39
 
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Re: Re: Re:
M71, 14/03/2024 19:47:

Caro Luciano,
sono due temi che risiedono su piani logici diversi, uno attiene alla teologia l'altro alle scienze.
La ragione certo non li pone in conflitto, come speravano alcuni pensatori del passato.
Mai sentito parlare di Intelligent Design?


Come fai a costruire uno stabile castello, (la creazione da parte di un dio),
se mancano le fondamenta del castello stesso, (la dimostrazione che
esiste questo dio)?

Ciao.
15/03/2024 07:30
 
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Re: Re: Re: Re:
Luciano_59, 15/03/2024 00:39:


Come fai a costruire uno stabile castello, (la creazione da parte di un dio),
se mancano le fondamenta del castello stesso, (la dimostrazione che
esiste questo dio)?

Ciao.

Ripeto, Luciano, stai facendo un errore concettuale.
Una cosa è voler dimostrare l'esistenza di Dio, e questo attiene alla sfera delle filosofia e, indirettamente, della teologia.

Altra cosa è spiegare la creazione ammettendo o meno un Creatore, e questo attiene alle scienze.

Non puoi confrontare due entità, l'una immanente l'altra trascendente, e pensare che una possa escludere l'altra.

O discuti dell'esistenza di Dio in campo filosofico, oppure discuti della Sua impronta nella creazione in ambito scientifico (vedi ID).

Posso sostenere che il tuo pensiero o il tuo cervello non esistono perché non li "vedo" ?
La questione è mal posta, come vedi.
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15/03/2024 13:16
 
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Re: Re: Re: Re: Re:
M71, 15/03/2024 07:30:


Una cosa è voler dimostrare l'esistenza di Dio, e questo attiene alla sfera delle filosofia e, indirettamente, della teologia.

Altra cosa è spiegare la creazione ammettendo o meno un Creatore, e questo attiene alle scienze.
...
La questione è mal posta, come vedi.


Non so se sia una questione mal posta: la mia è una considerazione
sulla base di quanto scritto nell'articolo:

Per Edizioni Sonda è uscito “Dio. La scienza, le prove. L'alba di una rivoluzione” scritto da Michel-Yves Bolloré e Olivier Bonnaisses e che conta sulle prefazioni del premio Nobel per la fisica Robert W. Wilson e di Antonino Zichichi. Si tratta di un'opera che ha già avuto un grande successo in Francia e che si pone l'ambizioso scopo di dimostrare la plausibilità dell'esistenza di un Dio creatore sulla base non di dogmi ma delle acquisizioni scientifiche del XX secolo che la confermano.
...
Il libro non pretende di dare una risposta alla domanda delle domande sull'esistenza di Dio, ma punta a sfatare la convinzione diffusa di una scienza "nemica" della fede presentando, al contrario, le più recenti scoperte scientifiche come supporto sorprendente all'ipotesi di un Dio creatore.


Io leggo che il libro si pone lo scopo di dimostrare l'accettabilità
logica dell'esistenza di Dio
, sulla base di acquisizioni scientifiche,
ma poi si legge che lo stesso libro non ha pretesa di definire l'esistenza
di Dio, ma di usare le scoperte scientifiche come supporto per l'ipotesi
dell'esistenza di Dio
.
E' una descrizione sulle motivazioni del libro perlomeno ambigua.
Allora vorrei capire; queste acquisizioni scientifiche del XX secolo,
soddisfano lo scopo di dimostrare l'esistenza di Dio?
Se sì, come sembrerebbe dalla prima parte dell'articolo, allora non
ha senso specificare la seconda parte dell'articolo, sulla mancata
risposta sull'esistenza di Dio.
Viceversa, se non c'è risposta sull'esistenza di Dio, diventa implicito
che le acquisizioni scientifiche non possono confermarne l'esistenza.

...Ma non voglio nemmeno prolungare la discussione, perchè, di
questo se ne è già discusso, ampiamente, nel passato.

Ciao.
15/03/2024 15:05
 
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Luciano_59:

..Ma non voglio nemmeno prolungare la discussione, perchè, di questo se ne è già discusso, ampiamente, nel passato.


Caro Luciano,
neanche noi, in realtà, abbiamo voglia di ripetere sempre i soliti discorsi.

Sai almeno cos'è l'Intelligent Design?
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17/03/2024 01:05
 
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Re:
M71, 15/03/2024 15:05:


Sai almeno cos'è l'Intelligent Design?


Nemmeno "l'intelligent design" è in grado di dare risposte
sull'esistenza "dell'intelligent designer".

...Ma come ti ho già detto, proseguire questa discussione
porterebbe a ripetere concetti già espressi in passato.

Ciao.
17/03/2024 16:08
 
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Re: Re:
Luciano_59, 17/03/2024 01:05:


Nemmeno "l'intelligent design" è in grado di dare risposte
sull'esistenza "dell'intelligent designer".

...Ma come ti ho già detto, proseguire questa discussione
porterebbe a ripetere concetti già espressi in passato.

Ciao.

Resta dunque aperto il tema del thread.
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