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Analisi della storia del rapporto mondiale

Ultimo Aggiornamento: 27/07/2019 00:51
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27/07/2019 00:47
 
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Rapporto dei paesi dove l’opera è al bando: differenza tra Asia e Africa
Il rapporto mondiale pubblicato sull’annuario ha sempre riportato il rapporto dei singoli paesi e il totale di tali rapporti. Per i paesi in cui l’opera è al bando il rapporto è sempre stato riportato in forma aggregata.
Solo nel periodo 2002 al 2016 l’annuario ha anche riportato inoltre un rapporto parziale aggregato dei cinque continenti:
AFRICA
AMERICHE
ASIA
EUROPA
OCEANIA

Venivano forniti i totali di:
NUMERO DI STATI IN CUI SI PREDICA
POPOLAZIONE
MEDIA PROCLAMATORI
STUDI BIBLICI

Nel caso di America, Europa e Oceania, essendo l’opera libera in ogni stato, sommando i rapporti indicati nell’annuario dei singoli paesi appartenenti a ognuno di questi 3 continenti si ottiene ovviamente il totale della relativa area.
In caso di Africa e Asia invece, per avere il totale del continente occorre sommare anche il rapporto degli stati in cui l’opera è vietata.
Facendo il ragionamento inverso, sottraendo cioè al totale del rapporto “continentale” di Asia e Africa quello degli stati di queste aree presenti nel rapporto, otteniamo il rapporto complessivo degli stati in cui l’opera è al bando in ognuna di queste due aree.
In questo modo il totale del rapporto degli stati in cui l’opera è al bando, il cui numero in questo periodo varia da 28 a 31, può essere diviso in due parti: Asia e Africa.
Ho fatto questi calcoli e ve li propongo anche sottoforma di grafici.
[Modificato da Saroj 27/07/2019 00:56]
27/07/2019 00:48
 
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[Modificato da Saroj 27/07/2019 00:57]
27/07/2019 00:49
 
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AFRICA
* Fino al 2004 il Sudan faceva parte del gruppo di stati in cui l’opera è al bando. Dal 2005 il suo rapporto compare nell’annuario e non si somma quindi più a quello del rapporto degli stati in cui l’opera e soggetta a restizioni.
Per questo motivo il totale del rapporto di questi 11 stati subisce un brusco calo. Nel 2004 in Sudan c’erano 1212 proclamatori. Nel 2005 c’erano 2612 studi biblici. La differenza di studi e proclamatori negli 11 stati tra il 2004 e il 2005 è infatti all’incirca pari al rapporto del Sudan, fatto salvo l’aumento degli altri stati nel frattempo.
Il numero totale degli stati africani in cui l’opera è al bando rimane comunque 11 in quanto dal 2004 il rapporto delle Comore non compare più nell’annuario ma si somma a quello degli stati in cui l’opera è soggetta a restrizioni.
Questo influsce però minimamente sul totale dei proclamatori e degli studi perché in questo stato, fino al 2003, c’erano solo 10 proclamatori e 14 studi biblici.
Non si può dire con certezza ma probabilmente il Sahara Occidentale dal 2006 viene considerato come stato autonomo rispetto al Marocco. Questo non influisce sul numero di proclamatori e di studi ma solo sul numero totale degli stati del continente. Questo aspetto verrà preso in considerazione in una prossima analisi.
[Modificato da Saroj 27/07/2019 00:56]
27/07/2019 00:50
 
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[Modificato da Saroj 27/07/2019 00:57]
27/07/2019 00:50
 
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ASIA
* Dal 2007 in Tagikistan entra a far parte dei paesi in cui l’opera è soggetta a restrizioni. Il suo ultimo rapporto, nel 2006, è di 487 proclamatori e 599 studi. L’aggiunta del rapporto di questo stato influisce quindi solo per il 3% circa sul totale del rapporto di questo gruppo di stati, che in quell’anno era già di 13.795 proclamatori e 18.244 studi.
[Modificato da Saroj 27/07/2019 00:58]
27/07/2019 00:51
 
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CONSIDERAZIONI
Un aspetto che balza all’occhio è la diffenza tra il rapporto dell’Africa e quello dell’Asia. Gli 11 stati aficani sommano un migliaio di proclamatori e poco più di studi mentre gli stati asiatici arrivano nel 2016 a quasi 40.000 proclamatori e oltre 70.000 studi.
Un secondo aspetto è la percentuale di crescita. Quella degli stati africani è in linea con la crescita mondiale: circa il 2,5 % annuo. Gli stati asiatici crescono invece di circa il 27% annuo e in 14 anni il numero dei proclamatori diventa il quintuplo, passando da 8.000 a quasi 40.000.
[Modificato da Saroj 27/07/2019 00:58]
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