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L’importanza delle parole giuste quando si descrivono gli “altri”

Ultimo Aggiornamento: 10/03/2020 10:00
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09/03/2020 23:05
 
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Di recente l’Enciclopedia online De Agostini alla voce “Testimoni di Geova” ha eliminato nella definizione il termine “setta” in quanto evidentemente discriminante e ambiguo, sostituendolo semplicemente con “confessione religiosa”.

Alla dottrina dei Testimoni di Geova – secondo l’Enciclopedia – viene riconosciuta “una convinta neutralità politica, alti valori morali e un contributo determinante al riconoscimento dell’obiezione di coscienza in molti paesi del mondo”. Non è un fatto di poco conto visto che la “definizione” abbraccia per cosi dire, decine di migliaia di cittadini italiani e stranieri residenti nel nostro Paese.

La confessione dei Testimoni di Geova, la seconda tra quelle cristiane in Italia numericamente, non è il risultato di una scisma religioso (fatto negativo o positivo a seconda delle angolazioni), ma l’aggregazione volontaria di donne e uomini provenienti da diversi contesti culturali e sociali. Si tratta tra l’altro, di una confessione che ha ricevuto il riconoscimento giuridico dallo Stato Italiano il 31 ottobre 1986.

A proposito del lemma sostituito nel testo della descrizione nell’enciclopedia, la dottoressa Raffaella Di Marzio direttrice del Centro Studi sulla Libertà di Religione Credo e Coscienza afferma: “Ritengo particolarmente importante e significativo il fatto che non venga più utilizzato il termine “setta” per indicare la Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova che in effetti è una confessione religiosa. Il termine “setta” – prosegue la Di Marzio – è peraltro inadatto a definire qualsivoglia confessione religiosa o gruppo spirituale perché ormai in uso solo come stigma discriminatorio e criminalizzante. Come tale è stato ed è fortemente sconsigliato anche da importanti istituzioni nazionali e internazionali”.

Anche Massimo Introvigne e Pier luigi Zoccatelli del Cesnur nella loro recente indagine “Le Religioni in Italia”, rifiutano di usare in generale “il concetto di “setta”, che è ambiguo, impreciso e si presta facilmente a un uso valutativo e discriminatorio”.


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Angelo Serafino53, 09/03/2020 23:05:



Di recente l’Enciclopedia online De Agostini alla voce “Testimoni di Geova” ha eliminato nella definizione il termine “setta” in quanto evidentemente discriminante e ambiguo, sostituendolo semplicemente con “confessione religiosa”.


La confessione dei Testimoni di Geova, la seconda tra quelle cristiane in Italia numericamente, non è il risultato di una scisma religioso (fatto negativo o positivo a seconda delle angolazioni), ma l’aggregazione volontaria di donne e uomini provenienti da diversi contesti culturali e sociali. Si tratta tra l’altro, di una confessione che ha ricevuto il riconoscimento giuridico dallo Stato Italiano il 31 ottobre 1986.

A proposito del lemma sostituito nel testo della descrizione nell’enciclopedia, la dottoressa Raffaella Di Marzio direttrice del Centro Studi sulla Libertà di Religione Credo e Coscienza afferma: “Ritengo particolarmente importante e significativo il fatto che non venga più utilizzato il termine “setta” per indicare la Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova che in effetti è una confessione religiosa. Il termine “setta” – prosegue la Di Marzio – è peraltro inadatto a definire qualsivoglia confessione religiosa o gruppo spirituale perché ormai in uso solo come stigma discriminatorio e criminalizzante. Come tale è stato ed è fortemente sconsigliato anche da importanti istituzioni nazionali e internazionali”.

Anche Massimo Introvigne e Pier luigi Zoccatelli del Cesnur nella loro recente indagine “Le Religioni in Italia”, rifiutano di usare in generale “il concetto di “setta”, che è ambiguo, impreciso e si presta facilmente a un uso valutativo e discriminatorio”.


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Lo capiranno i nostri oppositori?
io penso che il lessico discriminatorio continuerà , nella mente chiusa e discriminatoria e inguaribile di questa gente, numericamente di "quattro gatti".
[Modificato da Angelo Serafino53 10/03/2020 10:06]
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