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Confutazione trasmissione radio Maria del GRIS di maggio 2020...

Ultimo Aggiornamento: 28/05/2020 12:37
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27/05/2020 22:59
 
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...redenzione per tutti i popoli?
27/05/2020 23:00
 
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Dopo il preambolo di don Fiorino, il conduttore, prende la parola Rocco Politi. Circa l'attendilita' delle critiche dei fuoriusciti rimandiamo, come di consueto, al seguente articolo del nostro sito TdGOnline:

I FUORIUSCITI DEI TESTIMONI DI GEOVA: TRA FENOMENOLOGIA E STATISTICA – Cosa dicono gli esperti
27/05/2020 23:12
 
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Il successivo e ultimo intervento è a cura di Don Battista Cadei che affronta il tema

Redenzione per tutti i popoli dicendo:


Segni dei tempi: I tdG non mancano di presentare l'attuale pandemia di «coronavirus» come dimostrazione che siamo negli “ultimi tempi” profetizzati da Gesù, citando: Lc 21,11: «Ci saranno grandi terremoti e in ogni luogo dopo l'altro carestie ed epidemie». A chi gli dice che lo ripetono dal 1870, rispondono che come adesso non è mai stato: vedi Mt 24,21: «Una grande tribolazione, quale non c’è stata dal principio del mondo fino ad ora, né ci sarà mai più.

Tutto questo è il contrario dell'ottimismo di Giovanni XXIII, che aprendo il Concilio (1962), riguardo agli eterni pessimisti disse: «Vanno dicendo che la nostra età, in confronto con quelle passate, è andata peggiorando... A Noi sembra di dover dissentire da cotesti profeti di sventura, che annunziano eventi sempre infausti, quasi che incombesse la fine del mondo».

Apertura a tutte le genti: Secondo papa Giovanni, nell'uomo d'oggi si riscontra un senso di “mondialità” prima sconosciuto: «I singoli esseri umani, mentre partecipano sempre più attivamente alla vita pubblica delle proprie comunità politiche, mostrano un crescente interessamento alle vicende di tutti i popoli, e avvertono con maggiore consapevolezza di essere membra vive di una comunità mondiale» (Pacem in terris 75).
Già l'Antico Testamento, dalla Genesi, ai salmi, ai profeti, rivela che Dio «ha creato il cielo e la terra e tutt ciò che contiene» e ama tutta l'umanità: «la sua misericordia è per sempre». Il Nuovo Testamento seleziona una serie di dettagli per evidenziare la misericordia di Dio verso i pagani. Si veda la fede dalla siro-fenicia e di diversi centurioni, fino al ladrone pentito. E nella parabola Gesù presenta il samaritano compassionevole (= “eretico”) come modello di “prossimo” da imitare: «Va’ e anche tu fa’ così» (Lc 29-37). Dobbiamo riconoscere che la Chiesa ha sì curato il “gregge” ma non molto gli “altri”. Chiediamoci se tale apertura non sarà compito della Chiesa per il terzo millennio.

I pronunciamenti del Concilio (1962-1965). – Oltre 2000 vescovi, dopo aspre dicussioni, hanno votato documenti innovatori. Lo dice Giovanni Paolo II in Tertio millennio adveniente 19: «Il Concilio si è aperto ai cristiani delle altre Confessioni, agli aderenti ad altre religioni, a tutti gli uomini del nostro tempo. In nessun altro Concilio si è parlato con altrettanta chiarezza dell'unità dei cristiani, del dialogo con le religioni non cristiane». I successivi pontefici hanno continuato su questa linea. Solo un esempio, Giovanni Paolo II in Ut unum sint 76: «Nel 1986, ad Assisi, durante la Giornata Mondiale di preghiera per la pace, i cristiani delle varie Chiese e Comunità ecclesiali hanno invocato con una sola voce il Signore della storia per la pace nel mondo. In quel giorno, in modo distinto ma parallelo, hanno pregato per la pace anche gli Ebrei e i rappresentanti delle religioni non cristiane, in una sintonia di sentimenti che hanno fatto vibrare le corde più profonde dello spirito umano».
La veggente S. Faustina Kowalska, ci ha insegnato a dire: «Abbi isericordia di noi e del mondo intero».

Ma c'è chi non è d'accordo! – Anzitutto i tdG, per i quali tutte le chiese – quella cattolica in testa – sono dominate da Satana. Ma anche i cattolici nostalgici di “come si è sempre fatto”, sono turbati da aperture secondo loro eretiche. Eresia di “indifferentismo” = non distinguere i “cristiani” dagli “altri”; i non battezzati, dicono, non sono “figli” Dio”, da non chiamare “nostri fratelli”. Gli interventi papali – dicono – non sono cristiani, ma semplicemente umanitari, come quelli delle ong.

Invece Dio ama senza discriminazioni tutta l'umanità. Gesù è molto chiaro: Mt 5,45: «Affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti». La salvezza è per tutti. Anche per chi non conosce Gesù? Paolo VI in Evangelii nuntiandi, 80: «Questa salvezza Dio la può compiere in chi egli vuole attraverso vie straordinarie che solo lui conosce». Gesù si identifica con ogni bisognoso: «L'avete fatto a me»: Mt 25,31-32: «Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederà sul trono della sua gloria. Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli».

“Parroco del mondo”. Così fu definito Giovanni XXIII, che indirizzò «a tutti gli uomini di buona volontà» la enc. Pacem in terris (1963) sulla «pace tra le genti». Possiamo chiamare così anche papa Francesco, autore della enc. Laudato siʼ (2015) sulla «cura della Casa comune».
Poi dopo l'arrivo del «coronavirus» che sta bloccando tutto il mondo, ribadisce che serve un’umanità nuova, fraterna, solidale, condivisa: è tempo di remare insieme, perché “Su questa barca ci siamo tutti”. Già da ora domandiamoci, se e quando – come speriamo – l'invasione sarà passata, “e nulla più sarà come prima”, avremo appreso la lezione. Che ci impegna tutti, ricchi e poveri.



Lascio la parola a chi desidera replicare...
[Modificato da viceadmintdg1 27/05/2020 23:14]
28/05/2020 12:37
 
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Re:
viceadmintdg1, 27/05/2020 23:12:

Il successivo e ultimo intervento è a cura di Don Battista Cadei che affronta il tema

Redenzione per tutti i popoli dicendo:

Segni dei tempi: I tdG non mancano di presentare l'attuale pandemia di «coronavirus» come dimostrazione che siamo negli “ultimi tempi” profetizzati da Gesù, citando: Lc 21,11: «Ci saranno grandi terremoti e in ogni luogo dopo l'altro carestie ed epidemie». A chi gli dice che lo ripetono dal 1870, rispondono che come adesso non è mai stato: vedi Mt 24,21: «Una grande tribolazione, quale non c’è stata dal principio del mondo fino ad ora, né ci sarà mai più.




Scrittura citata a sproposito, direi. Luca 21:11 parla chiaro, mi sembra, circa il segno della parousìa di Cristo. Ma i cristiani testimoni di Geova non rispondono - se non nelle sue fantasie - "come adesso non è mai stato: vedi Mt 24,21" per il banale motivo che i cristiani testimoni di Geova - è risaputo - non pensano affatto che la grande tribolazione sia già in atto...



viceadmintdg1, 27/05/2020 23:12:


Tutto questo è il contrario dell'ottimismo di Giovanni XXIII, che aprendo il Concilio (1962), riguardo agli eterni pessimisti disse: «Vanno dicendo che la nostra età, in confronto con quelle passate, è andata peggiorando... A Noi sembra di dover dissentire da cotesti profeti di sventura, che annunziano eventi sempre infausti, quasi che incombesse la fine del mondo».




i cristiani testimoni di Geova non sono "profeti di sventura", essi infatti portano alle persone la buona notizia del Regno di Dio, altroché "sventura".
Piuttosto voi assomigliate moltissimo ai falsi profeti dei tempi di Geremia, che dicevano che non sarebbe accaduto nulla:

"13 Allora ho soggiunto: "Ahimè, Signore Dio! Dicono i profeti: "Non vedrete la spada, non soffrirete la fame, ma vi concederò una pace autentica in questo luogo""" (Geremia 14:13 CEI)

Sappiamo come finì, di lì a poco. Il "cantico di Geremia":

"18 Se esco in aperta campagna,
ecco le vittime della spada;
se entro nella città,
ecco chi muore di fame.
Anche il profeta e il sacerdote
si aggirano per la regione senza comprendere
". " (Geremia 14:18 CEI)

Converrà riflettere?



viceadmintdg1, 27/05/2020 23:12:



Apertura a tutte le genti: Già l'Antico Testamento, dalla Genesi, ai salmi, ai profeti, rivela che Dio «ha creato il cielo e la terra e tutt ciò che contiene» e ama tutta l'umanità: «la sua misericordia è per sempre». Il Nuovo Testamento seleziona una serie di dettagli per evidenziare la misericordia di Dio verso i pagani. Si veda la fede dalla siro-fenicia e di diversi centurioni, fino al ladrone pentito. E nella parabola Gesù presenta il samaritano compassionevole (= “eretico”) come modello di “prossimo” da imitare: «Va’ e anche tu fa’ così» (Lc 29-37).




Mi pare ovvio. Non dice la Scrittura che "Questa è cosa bella e gradita al cospetto di Dio, nostro salvatore, 4 il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e giungano alla conoscenza della verità" (1 Timoteo 2:3-4 CEI)? Ecco quindi l' apertura a tutte le genti, Gesù non è forse "l'agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo!"?

viceadmintdg1, 27/05/2020 23:12:



Ma c'è chi non è d'accordo! – Anzitutto i tdG, per i quali tutte le chiese – quella cattolica in testa – sono dominate da Satana.




Non siamo d' accordo con l' ecumenismo.
Noi non adoriamo una trinità immanente, per cui non possiamo parlare di unità "cristiana" con chi adora un dio trino in barba a quello che dice Paolo in 1 Corinti 8:6 a proposito del (solo) Dio dei cristiani...

viceadmintdg1, 27/05/2020 23:12:


Gesù si identifica con ogni bisognoso: «L'avete fatto a me»: Mt 25,31-32: «Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederà sul trono della sua gloria. Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli».




Gesù non parla di "bisognosi" ma dei suoi fratelli. Non mi pare che nella Bibbia i fratelli di Cristo siano descritti come dei mendicanti:

"29 Poiché quelli che egli da sempre ha conosciuto, li ha anche predestinati a essere conformi all'immagine del Figlio suo, perché egli sia il primogenito tra molti fratelli;
30 quelli poi che ha predestinato, li ha anche chiamati; quelli che ha chiamato, li ha anche giustificati; quelli che ha giustificato, li ha anche glorificati
. " (Romani 8:29-30 CEI)

"Perciò, fratelli santi, voi che siete partecipi di una vocazione celeste, prestate attenzione a Gesù, l'apostolo e sommo sacerdote della fede che noi professiamo " (Ebrei 3:1 CEI)



viceadmintdg1, 27/05/2020 23:12:



Poi dopo l'arrivo del «coronavirus» che sta bloccando tutto il mondo, ribadisce che serve un’umanità nuova, fraterna, solidale, condivisa: è tempo di remare insieme, perché “Su questa barca ci siamo tutti”. Già da ora domandiamoci, se e quando – come speriamo – l'invasione sarà passata, “e nulla più sarà come prima”, avremo appreso la lezione. Che ci impegna tutti, ricchi e poveri.

Lascio la parola a chi desidera replicare...



L' uomo potrà davvero portare "un’umanità nuova, fraterna, solidale, condivisa"?
Nobile sforzo, ma temiamo che solo il Regno di Dio potrà fare una cosa del genere, l' uomo non ne ha la possibilità:

"23 "Lo so, Signore:
l'uomo non è padrone della sua via,
chi cammina non è in grado di dirigere i suoi passi
. " (Geremia 10:23 CEI)

Alla prossima trasmissione di Radio Maria..


[Modificato da Aquila-58 28/05/2020 12:39]
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