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La profezia delle “settanta settimane” e la nascità del Messia

Ultimo Aggiornamento: 03/01/2012 16:36
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16/11/2011 13:26
 
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La venuta di Cristo venne annunciata in modo preciso oltre cento anni prima?

secondo la profezia delle “settanta settimane” contenuta nell’Antico Testamento, in particolare nel Libro di Daniele, è così.

cito la conclusione di un articolo che analiza la profezia delle “settanta settimane” e che potete leggere per intero
QUI

Conclusione:
"Abbiamo dunque visto come l’unica interpretazione che risponda pianamente alle richieste della profezia di Daniele sia quella che vede compiersi il vaticinio con la morte di Gesù, la distruzione di Gerusalemme e del Tempio nel 70 d.C., la fine del culto antico e anche la fine delle profezie. Questa profezia delle “Settanta settimane” venne scritta ufficialmente e conosciuta da tutti sicuramente dal 164 a.C. in poi, ma comunque tramandata oralmente o in altre forme scritte da almeno 200 anni prima. I dettagli di questa profezia sono così incredibili, che, chi non è credente, potrebbe persino supporre che essa sia stata scritta dopo la distruzione di Gerusalemme del 70 d.C. Nessuno osa tanto, per fortuna, anche perché l’antichità e l’autenticità del libro biblico sono assolutamente confermate anche dai ritrovamenti di Qumran. Lì è stato rinvenuto l’intero libro di Daniele come noi lo conosciamo ed in particolare, alcuni fra i manoscritti che lo tramandano sono addirittura risalenti al II secolo a.C., quasi due secoli prima della nascita di Gesù e della rovina portata dai romani[39]. L’esistenza di questa profezia è una delle prove dell’ispirazione divina della Bibbia, proprio questo giustifica i numerosi tentativi di screditarne l’autenticità da parte del razionalismo e l’eccessivo timore e desiderio di neutralità da parte dell’esegesi postconciliare. Tuttavia, come abbiamo visto, tutte le alternative all’interpretazione tradizionale non sono sostenute da una base razionale."

un utente mette in discussione la profezia scrivendo:


Gesù è nato fra il 7 e il 4 A.C.
Cartastraccia. Se Gesù non è nato nell'anno 1 non può essere morto nel 32 D.C. E quindi la profezia va a farsi benedire. E di conseguenza anche l'ispirazione divina.



e aggiunge il seguente articolo:

"IN CHE ANNO E' NATO GESU' DI NAZARETH? FRA IL 7 E IL 4 A.C.

di Vitaliano Mattioli

Il 25 dicembre è ormai il giorno consacrato alla nascita di Cristo.
Secondo Ippolito Romano Gesù nacque proprio il 25 dicembre. (...)
Per quanto riguarda l'anno il problema è più complesso.
Come si fa a determinarlo con esattezza?
Abbiamo due avvenimenti come punti di riferimento: la morte di Erode il Grande ed il censimento di Quirinio.
All'inizio la datazione storica si faceva partire dalla presunta data della fondazione di Roma. Si chiamava 'anno zero'. Per questo si usava sempre aggiungere: Ab Urbe Condida (a. U. c., dalla fondazione di Roma).
Il monaco scita Dionigi il Piccolo (chiamato così per la sua umiltà, morto nel 526 d.C.) pensò invece di rapportare il computo della datazione sulla nascita di Cristo, distinguendo così la cronologia in due grandi periodi: Ante Christum Natum (a. C. n., prima della nascita di Cristo - a.C.) e Post Christum Natum (p. C. n., dopo la nascita di Cristo - d.C.).
Con questa nuova numerazione la fondazione di Roma sarebbe avvenuta nel 754 a C., mentre Cristo sarebbe nato nell'anno zero, cioè 754 anni dopo la fondazione di Roma. Però questo dotto monaco sbagliò i suoi calcoli di alcuni anni.
Punto di partenza è la certezza della data della morte di Erode l'anno 750 dalla fondazione di Roma, corrispondente al 4 a.C., ed esattamente tra il 13 marzo e l'11 aprile.
La nascita di Gesù avvenne certamente prima di questa morte, dato che Erode voleva uccidere il Bambino. Per cui è impossibile che Gesù sia nato nell'anno zero ma qualche anno prima. Quando precisamente? Nel 6, 5, 4 a. C. n.?
L'altro elemento che ci viene in aiuto è il censimento di Quirinio.
Prima leggiamo il testo evangelico che ne parla: "Avvenne poi in quei giorni che uscì un editto da parte di Cesare Augusto che ordinava il censimento di tutto l'impero. Questo primo censimento fu fatto mentre Quirinio era governatore della Siria. Tutti andavano a farsi registrare, ciascuno nella propria città. Anche Giuseppe, dunque, dalla Galilea, dalla città di Nazaret, salì verso la Giudea, alla città di Davide che si chiamava Bethlemme, perché egli apparteneva alla casa e famiglia di Davide, per farsi registrare con Maria, sua sposa, la quale era incinta. Ora accade che. Mentr'essi erano là, si compì il tempo in cui Maria doveva partorire; e diede alla luce il suo figlio primogenito" (Luca, 2, 1-7).
Nel 63 a.C. con la presa di Gerusalemme da parte di Pompeo, la Palestina divenne provincia romana. Per questo vi si riscontra la presenza di autorità romane. Il senatore Publio Sulpicio Quirinio (morto nel 21 d.C.) fu governatore della Siria una prima volta dal 12-8 a.C. ed una seconda nel 6-7 d.C. In questo secondo mandato fece un nuovo censimento che certamente non è quello a cui Luca accenna in quanto Gesù a quel tempo aveva circa 11 anni. Del resto a questo censimento lo stesso Luca si riferisce in una diversa situazione storica nell'altra sua opera: Atti degli Apostoli (5, 37).
Scartato questo secondo, si deve vedere la datazione del primo, quello che ha motivato il viaggio di Maria e Giuseppe a Bethlemme dove è nato Gesù.
Il primo mandato di Quirinio terminò nell' 8 a.C. Gli successe Senzio Saturnino.
L'evangelista Luca era un medico, scrupoloso e preciso nelle notizie che riferisce. Lo si riscontra dalle sue stesse parole all'inizio del Vangelo che invia a Teofilo: "Poiché molti han posto mano a comporre un racconto degli avvenimenti che si sono compiuti tra noi, come ce li hanno trasmessi coloro che furono fin dall'inizio testimoni oculari e ministri della Parola; è parso anche a me, che fin dall'inizio ho accuratamente investigato ogni cosa, di scriverne con ordine, illustre Teofilo" (Luca, 1, 1-3). Luca attribuisce il primo censimento a Quirinio. La sua scrupolosità invoglia alla attendibilità.
Tuttavia uno scrittore cristiano romano, Tertulliano, giurista e molto preciso, questo stesso censimento in Giudea lo attribuisce a Saturnino. Tertulliano non dipende da Luca ma attinge la notizia da documenti dell'Impero.
Due menti storiche degne di fede, che ci portano sullo stesso argomento notizie diverse.
Se a prima vista emergono contrasti, probabilmente la differenza è solo apparente. Così il Ricciotti tenta di armonizzare tra loro le due opinioni: Quirinio sul finire del suo mandato, 8 a.C., "indisse il censimento, il quale appunto perché primo incontrò difficoltà in Giudea, e si protrasse così a lungo da essere condotto a termine dal successore Senzio Saturnino. Presso i Giudei, ch'erano rimasti fortemente impressionati da questo primo censimento, esso passò alla storia sotto il nome di Quirinio che l'aveva iniziato, e Luca segue questa denominazione giudaica; presso i Romani lo stesso censimento passò sotto il nome di Saturnino che l'aveva terminato, e Tertulliano segue questa denominazione romana. Può darsi anche che Saturnino da principio fosse il subordinato cooperatore di Quirinio nell'esecuzione del censimento".
In tal modo verrebbe a coincidere la nascita di Gesù nel periodo del primo censimento di cui Luca parla nel suo Vangelo, quindi anticipata sull' anno Zero, nel 747 di Roma (= 7 a. C. n.) o nel 748 di Roma (= 6 a. C. n.).
Per cui abbiamo due date per stabilire la nascita di Gesù: il censimento di Quirinio e la morte di Erode. La nascita non poté avvenire dopo il 750 di Roma, ma almeno un anno e mezzo prima, quindi verso il 748, intervallo tra la nascita di Gesù e la morte di Erode; l'altra data è la missione di Quirinio in Siria: la nascita non dové avvenire prima del 746 di Roma (= 8 a.C.). Quindi le due date sono: tra il 746 ed il 750 a.C. (cioè tra l'8 ed il 4 a.C.; presumibilmente come abbiamo detto tra il 7 od il 6 a.C.).
Questo però non significa che tra gli studiosi ci sia accordo completo.
Per concludere sulla datazione dell'anno: "Oggi tuttavia, considerando tutte le fonti a disposizione, si è propensi a fissare la nascita di Gesù fra il 7 e il 4 a.C.".
Mi sono un po' dilungato sulla datazione perché è importante considerare Cristo anche nella sua dimensione umana, e collocare nel tempo la sua esistenza terrena.
Tuttavia non è fondamentale sapere se Gesù è nato un anno prima o dopo, o in quel determinato giorno piuttosto che un altro. L'importante è che Lui sia nato.
E' anche affascinante il tentativo di Dionigi il Piccolo, seppur non del tutto esatto, di porre il Cristo al centro della storia cosmica, da classificare lo stesso tempo in due grandi epoche: prima della nascita di Cristo e dopo. Lui è veramente lo spartiacque della storia umana, il punto di riferimento, l'Alfa e l'Omega. "

Fonte


cosa pensate del articolo di Vitaliano Mattioli ?



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Testimoni di Geova Online Forum

www.TdGonline.it
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"Perché il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione" - Edmund Burke
16/11/2011 15:39
 
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Io voglio solo dire chi è Vitaliano Mattioli:

Vitaliano Mattioli è nato a Roma. Dopo aver frequentato gli studi classici, ha studiato filosofia e diritto canonico presso la Pontificia Università Lateranense, dove ha conseguito anche il dottorato in Teologia. E’ professore presso la Pontificia Università Urbaniana, Tiene conferenze nella Pontificia Università Cattolica “Rainha do Sertão” a Quixadá e nella Università Federale de Minas Gerais a Belo Horizonte (Brasile). A suo attivo ha 15 libri su argomenti di storia e bioetica. Inoltre ha scritto circa 30 saggi su riviste italiane e brasiliane. Redattore della rivista “palestra del clero”.

E' considerato un "cattolico di destra". Un suo libro del 97 "Gli ebrei e la chiesa" edito da Mursia fu ritirato dopo pochi mesi a seguito delle proteste della comunità ebraica italiana, che accusarono l'autore di revisionismo.

"Il fatto e' - dice Tullia Zevi - che accanto a queste argomentazioni Mattioli attribuisce agli stessi ebrei parte della responsabilita' della Shoah, facendo un'opera di revisionismo storico parallelo a quello di certa destra europea". In che modo? Le pagine incriminate sono quelle in cui Mattioli ripercorre la storia degli oltre diciannove secoli della diaspora, sostenendo che, se gli ebrei si sono attirati tante antipatie, e' anche per la loro indisponibilita' a rispettare le regole dei Paesi in cui erano andati a vivere. "In sostanza, la solita storia: se li hanno perseguitati, e' colpa loro", dice Tullia Zevi. E poi le pagine in cui Mattioli scrive che, per diversi anni, furono alcuni grandi banchieri ebrei a finanziare il partito nazionalsocialista; e quelle in cui afferma che gran parte dei capi della rivoluzione bolscevica erano ebrei. Quest'ultimo fatto, scrive in particolare Mattioli, convinse molti tedeschi che gli ebrei volevano importare il comunismo in Germania." (16 luglio 1997) - Corriere della Sera

Il commento dell'editore:
"sapevamo che quella di Mattioli e' la posizione di una destra cattolica minoritaria, ma ci sembrava un libro molto documentato. E poi l'autore e' un docente universitario", aggiunge Sergio Bollani, direttore delle relazioni esterne della Mursia. E allora perche' il ritiro? "Le critiche arrivano da fonti tali che non si puo' pensare che non siano motivate" (16 luglio 1997) - Corriere della Sera
[SM=g2037509]

16/11/2011 15:53
 
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Il problema della nascita di Gesù (anche se la profezia riguarda più che altro il suo battesimo e unzione) dipende dalla data di morte di Erode. In genere per gli storici essa si situa verso il 4 aEV e di conseguenza Gesù dovrebbe essere nato prima di quella data, sebbene vi siano altre tesi, come riportano le nostre pubblicazioni (ma vedi anche il lavoro di Gérard Gertoux).

Shalom

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17/11/2011 09:32
 
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Re:

barnabino, 16/11/2011 15.53:

Il problema della nascita di Gesù (anche se la profezia riguarda più che altro il suo battesimo e unzione) dipende dalla data di morte di Erode. In genere per gli storici essa si situa verso il 4 aEV e di conseguenza Gesù dovrebbe essere nato prima di quella data, sebbene vi siano altre tesi, come riportano le nostre pubblicazioni (ma vedi anche il lavoro di Gérard Gertoux).

Shalom




La nascita di Gesù è in accordo con i tempi biblici.

L'eclisse di luna citata da Giuseppe Flavio, non specifica di quale si tratti; ce ne fu una anche nel Gennaio del 1 a.e.v, che potrebbe corrispondere in circostanza di una festività pasquale.
Dice soltanto che morì poco dopo (se ricordo bene, sto andando a memoria [SM=g10765] ).

La particolare circostanza di tre congiunzioni fra Venere e Giove occorsa prima verso la fine del 3 a.e.v, davanti alla costellazione del Leone (davanti alla stella Regolo); una successiva, la più luminosa, il giugno del 2 a.e.v, (massima casualità di luminosità, che può aver raggiunto addirittura una magnitudo di -7 (la Luna ha magnitudo -12, il sole magnitudo -24, occorsa dietro alla stella Regolo (sempre nella costellazione del Leone); praticamente visibile pure di giorno, e una terza, meno eclatante, nella costellazione della Vergine occorsa verso Ottobre/Novembre del 2 a.e.v, assieme alla presenza contemporanea di due comete, visibili da Gerusalemme (una che stava allontanandosi, nella costellazione del Leone) e l'altra che ebbe il suo massimo sorgendo appunto al punto cardinale Est, sono per me interessanti indicatori che potrebbero giustificare in termini astronomici il racconto degli astrologi che vennero a Gerusalemme.
I tempi delle congiunzioni corrispondo, almeno come mese, con la Nacita del Battista, quella di Gesù e della visita degli astrologi.

Attualmente, per confermare con una congiunzione l'anno della nascita di Gesù, intorno al 7 a.e.v, sarebbe indicata una scarsamente luminosa congiunzione fra Saturno e Giove nella costellazione dei Pesci, e nulla di più.

Fra le due ipotesi, opterei certamente per la triplice congiunzione Giove - Venere e la presenza contemporanea di DUE comete, anche se tutto questo potrebbe lasciare il tempo che trova.

Mi pare che fu un anno fa che feci una ricerca astronomica al riguardo, ma temo che il file sia andato distrutto assieme ai 100 Gigabaytes che ho cancellato recentemente; a meno che non ne trovi una copia di riserva nel mio Terabytes archivio di dati.

monseppe2

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Ricercatore indipendente.
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La verità viene da Geova mediante la sua parola scritta.
Per comprenderla, occorre "luce".
La luce, se illumina un solo lato, lascia zone di ombra che restano nascoste. La verità resta la stessa, ma sarà incompleta.
Solo Geova può fare "luce" su "tutti" i suoi lati della Sua Verità.
Ascoltarlo, è vitale. Cercarlo, è saggio. Amarlo, è giusto.
17/11/2011 11:06
 
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Caro Monseppe,

Mi pare che anche Gertoux concordi con la stessa ipotesi che fai tu, non credo che però abbia pubblicato nulla, anche perché a quanto ho capito l'accademia considera questa tesi "eretica".

Shalom
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17/11/2011 11:25
 
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Re:
barnabino, 17/11/2011 11.06:

Caro Monseppe,

Mi pare che anche Gertoux concordi con la stessa ipotesi che fai tu, non credo che però abbia pubblicato nulla, anche perché a quanto ho capito l'accademia considera questa tesi "eretica".

Shalom




Caro Barnabino,
ricordo che tu avevi trovato uno studioso critico della ricostruzione apologetica cattolica sulla data del natale al 25 dicembre che tra le altre cose sosteneva che Gesù fosse nato nel 1/2 aev: mi sbaglio? O hai capito a chi mi riferisco?

Grazie, Leo

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17/11/2011 11:27
 
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Non ricordo, forse era Dario Bazec? Purtroppo ai cattolici anche in ambito accademico si perdonano certi sconfinamenti nell'apologia, ma quando un testimone di Geova prova ad andare contro qualche dogma storico viene immediatamente punito.

Shalom
[Modificato da barnabino 17/11/2011 11:29]
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17/11/2011 12:01
 
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Re:
barnabino, 17/11/2011 11.27:

Non ricordo, forse era Dario Bazec? Purtroppo ai cattolici anche in ambito accademico si perdonano certi sconfinamenti nell'apologia, ma quando un testimone di Geova prova ad andare contro qualche dogma storico viene immediatamente punito.

Shalom




Sì è lui che contesta la ricostruzione storico/biblica di alcuni apologeti cattolici che arrivano a sostenere che Gesù sia realmente nato il 25 dicembre, ma lui non nega che questo sia possibile ma per farlo sostiene che Gesù sia nato il 2 aev!

Grazie, Leo

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17/11/2011 12:05
 
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Qui c'è un suo articolo con una cronologia:

www.foroexegesis.com.ar/Seminarios/NASCITA_DI_GESU.htm

Shalom
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17/11/2011 12:13
 
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Per quanto riguarda la profezia delle 70 settimane linkata è interessante ma non è la stessa nostra ricostruzione anche perchè per noi Artaserse emanò l'editto di ricostruire le mura di Gerusalemmme nel 455 aev e non nel 445 come dice l'articolo.


Ancora mi appello a te Barnabino.

Diversi anni fa forse in un forum avventista ci trovammo a dialogare con uno di loro che aveva un modo di calcolare le 70 settimane in modo diverso da noi e forse uguale a quello riportato sopra da Sea. Aveva anche un bel sito dove di poteva leggere la sua tesi: hai qualche ricordo?

Leo

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17/11/2011 20:40
 
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Aveva anche un bel sito dove di poteva leggere la sua tesi: hai qualche ricordo?



No, non ricordo... un cosa è certa, che approssimativamente l'epoca era comunque segnata. Non saprei, ma forse i profeti non erano poi tanto interessati a dare date precisissime (anche perché forse all'epoca la misura del tempo era un po' più approssimativa della nostra e con calendari diversi) ma certamente ad indicare un "periodo di tempo" a cui poi fare riferimento. Per questo che a me non turba molto una decina di anni in più o in meno...

Shalom [SM=g27985]
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17/11/2011 21:15
 
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Re:
barnabino, 17/11/2011 20.40:


Aveva anche un bel sito dove di poteva leggere la sua tesi: hai qualche ricordo?



No, non ricordo... un cosa è certa, che approssimativamente l'epoca era comunque segnata. Non saprei, ma forse i profeti non erano poi tanto interessati a dare date precisissime (anche perché forse all'epoca la misura del tempo era un po' più approssimativa della nostra e con calendari diversi) ma certamente ad indicare un "periodo di tempo" a cui poi fare riferimento. Per questo che a me non turba molto una decina di anni in più o in meno...

Shalom [SM=g27985]



[SM=g27988]

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30/11/2011 15:37
 
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Re:
barnabino, 17/11/2011 20.40:


Aveva anche un bel sito dove di poteva leggere la sua tesi: hai qualche ricordo?



No, non ricordo... un cosa è certa, che approssimativamente l'epoca era comunque segnata. Non saprei, ma forse i profeti non erano poi tanto interessati a dare date precisissime (anche perché forse all'epoca la misura del tempo era un po' più approssimativa della nostra e con calendari diversi) ma certamente ad indicare un "periodo di tempo" a cui poi fare riferimento. Per questo che a me non turba molto una decina di anni in più o in meno...

Shalom [SM=g27985]



Resta il fatto che mi pare ragionevole anche la nostra posizione che si attesta sul 455 aev [SM=g27988] ... per restate in tema è uscito il libro di Michele Laconsole [SM=g27985]

www.antennasud.com/sezioni/news/cultura-spettacolo/quando-e-nato-gesu-michele-loconsole-al-petr...

Chiassà cosa direbbe o dirà Dario Bazec? [SM=g27987]

Ciao, Leo

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30/11/2011 16:13
 
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Il calcolo è stato possibile sulla base di una data di partenza: l’entrata nel tempio di Zaccaria, padre di Giovanni Battista, il 23 settembre. Ma se con assoluta certezza è possibile affermare che Gesù sia venuto al mondo il 25 dicembre, con altrettanta sicurezza si può ormai dire che non siamo nel 2011 ma nel 2018. Cristo, infatti, è nato 7 anni prima.



Mah... Loconsole per il 25 dicembre darebbe per scontato che nei vangeli si segua il calendario "di Qumran" e non quello lunare tradizionale, non si capisce bene in base a quale ragionamento. Per l'anno parla della congiunzione di Giove e Saturno che si sarebbe verificata proprio nel 7 a.C. producendo una luminosità tale da essere scambiato per un stella cometa.

Sarebbe poi da capire come mai i giorni di gestazioni sarebbero così precisi... voglio dire, nove mesi esatti per il battista, la differenza esattamente di sei mesi, ecc... Al massimo si potrebbe dire che è nato nella seconda metà di dicembre prima metà di gennaio, affermare con "assoluta certezza" che sia il 25 dicembre a me pare ridicolo!

A me pare che Loconsole sia un buon venditore di se stesso, ho letto il libro sulla croce che è uno studio apologetico ammantato di pretese scientifiche... non credo che conosca il testo di Bazec, sarebbe da vedere la bibliografia.

Shalom
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30/11/2011 16:42
 
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30/11/2011 17:24
 
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Monseppe dice che la congiunzione Saturno Giove intorno al 7 a.e.v, sarebbe indicata come "scarsamente luminosa" mentre Loconsole, citando Keplero, dice che era 20 volte più luminosa della Luna... a me sembra una scemenza, 20 volte più luminosa della Luna?

Shalom [SM=g27993]
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Re:
barnabino, 30/11/2011 17.24:

Monseppe dice che la congiunzione Saturno Giove intorno al 7 a.e.v, sarebbe indicata come "scarsamente luminosa" mentre Loconsole, citando Keplero, dice che era 20 volte più luminosa della Luna... a me sembra una scemenza, 20 volte più luminosa della Luna?

Shalom [SM=g27993]




Hai comprato e letto il suo ultimo libro?

HO trovato interessante questo articolo su avvenire:


Ma Gesù potrebbe essere nato davvero nell'anno 0

«Quando è nato Gesù?»: la domanda dà il titolo allo studio di Michele Loconsole, insegnante di religione e giornalista, pubblicato dalla San Paolo (pp. 96, euro 10), con presentazione di monsignor Francesco Cacucci, arcivescovo di Bari-Bitonto. La questione è intrigante assai. Com'è noto, il computo degli anni a partire dalla nascita di Cristo è stato deciso da papa Giovanni I nel 525, sulla base di un calcolo elaborato dal monaco Dionigi il Piccolo. È voce comune che il calcolo di Dionigi sia sbagliato di qualche anno, per cui Gesù sarebbe invece nato intorno al 7 a.C. L'argomento principale degli obiettori è che, con il computo di Dionigi, la morte di Erode il Grande (quello della strage degli Innocenti) sarebbe avvenuta il 4 a.C., con manifesta incongruenza. Ma Loconsole, sulla base di studi recenti, ipotizza che il 4 a.C. non sarebbe l'anno della morte di Erode, bensì quello in cui avrebbe associato al governo i suoi figli, sopravvivendo per alcuni anni. E così i conti tornerebbero anche con la strage. La fonte per la data di morte di Erode è Giuseppe Flavio, lo storico giudeo del I secolo d.C., autore delle celebri Antichità giudaiche e della Guerra giudaica. Ma non tutto quello che ha scritto Giuseppe Flavio va preso per oro colato, e a proposito di Erode può benissimo aver confuso «morte« con «abdicazione», nel senso sopra ricordato. Non va dimenticato, inoltre, che al tempo di Gesù erano in vigore diversi calendari: il calendario ebraico, il calendario che partiva dai lavori di ampliamento del Tempio di Gerusalemme, il calendario delle Olimpiadi, il calendario dalla fondazione di Roma, e altri calendari minori, per cui un rigoroso studio di comparazione è difficile e non è ancora stato fatto. Ma Loconsole porta altra acqua al mulino di Dionigi interrogando a fondo i Vangeli, soprattutto per quanto riguarda le date del censimento per il quale Giuseppe e Maria si recarono a Betlemme; inoltre, il conteggio secondo i restauri del Tempio, pur riportato da Giuseppe Flavio, darebbe torto allo storico giudeo e ragione a Dionigi. Insomma: andiamoci piano a sostenere che Dionigi avrebbe sbagliato; le sue ragioni sono almeno equivalenti a quelle di Giuseppe Flavio, preferito dagli storici del primo Novecento. Ma non basta: Loconsole smonta l'altro luogo comune secondo cui la data del 25 dicembre sarebbe stata scelta per far coincidere il Natale con la festa romana del Sole Invitto (solstizio d'inverno). Innanzitutto i romani festeggiavano tale ricorrenza anche in date diverse dal 25 dicembre, e inoltre il Natale cristiano al 25 dicembre era noto a Ippolito di Roma che lo attestava già nel 204, mentre la festa del Sole Invitto fu sancita il 25 dicembre dall'imperatore Aureliano soltanto nel 274. Dunque, furono piuttosto i pagani a tentare di appropriarsi di una festa cristiana. Molti altri argomenti porta Loconsole a sostegno della sua tesi e l'unico appunto che gli si può rivolgere è il non aver spiegato chiaramente, forse per eccesso di sintesi, il procedimento seguito da Dionigi per stabilire la nascita di Cristo nel 754 dalla fondazione di Roma, partendo dalla data delle persecuzioni di Diocleziano (c'è un 284+248 non ben chiaro). Ma non era questo il punto, perché il computo di Dionigi va preso come un dato di fatto, in qualunque modo sia stato ricavato. Da valutare erano le obiezioni contro Dionigi. Valorizziamo dunque il lavoro del monaco astronomo che era soprannominato «il Piccolo» non per la statura, bensì per la sua umiltà, virtù così consona al Natale che la tradizione cristiana ha fissato, ormai da secoli, il 25 dicembre dell'anno zero, secondo i calcoli di Dionigi. Dunque, buon Natale, auguri a tutti.

Sono interessanti le critiche alle dichiarazioni di Giuseppe Flavio (che Chris abbia ragione anche sull'anima immortale ed i farisei? [SM=g27987] ) che ho grassettato e che non fanno altro andare verso la nostra interpretazione sull'anno di nascita di Gesù al di là dell'impropria, o non precisato significato, espressione anno zero dell'autore dell'articolo!

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Il "mistero" non permette lo scontro, ma favorisce l'unità tra ricerca e offerta della verità!
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03/01/2012 16:33
 
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Re:
barnabino, 30/11/2011 16.13:


Sarebbe poi da capire come mai i giorni di gestazioni sarebbero così precisi... voglio dire, nove mesi esatti per il battista, la differenza esattamente di sei mesi, ecc... Al massimo si potrebbe dire che è nato nella seconda metà di dicembre prima metà di gennaio, affermare con "assoluta certezza" che sia il 25 dicembre a me pare ridicolo!

Shalom




Qualsiasi donna che abbia partorito potrebbe spiegare a Loconsole che la data di nascita è nei tempi da 15 giorni prima a 15 giorni dopo la scadenza delle 40 settimane dal primo giorno dell'ultima mestruazione [SM=g27987]
[Modificato da LeonardoN 03/01/2012 16:36]

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