Il Museo dell'Ebraismo a Ferrara, una storia italiana

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(SimonLeBon)
00giovedì 14 dicembre 2017 14:45
Mattarella e Franceschini all'inaugurazione
FERRARA - Un grande edificio, nel cuore di Ferrara, che fino al 1992 ospitava le carceri cittadine - il luogo di reclusione ed esclusione per antonomasia - e che torna a nuova vita come museo - il luogo più aperto e inclusivo per definizione - dedicato alla storia e alla vita ebraica. Si alza il sipario, nella città estense, sul Meis, il Museo Nazionale dell'Ebraismo Italiano e della Shoah, pensato per raccontare l'esperienza degli ebrei italiani, da ventidue secoli parte viva del tessuto del Paese.

Ad alzare il velo sulla struttura di Via Piangipane il ministro della Cultura e 'padrone di casa', visti i natali ferraresi, Dario Franceschini e il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella - che ha visitato le sale espositive senza rilasciare alcun commento - a nobilitare lo spazio museale, istituito dal Parlamento nel 2003 e finanziato dal Mibact con 47 milioni di euro, per narrare gli oltre due millenni di presenza ebraica in Italia e l'apporto dato da questa comunità allo sviluppo del Paese attraverso un percorso scientifico culturale di ampio respiro. E che verrà completato, nel 2020, con la creazione di cinque edifici moderni a richiamare i cinque libri della Torah.

Questo, ha osservato Franceschini, "è un luogo importante perché ricorda la presenza ebraica nel Paese, e sarà un luogo molto importante per i ragazzi, per le persone che sanno poco della storia millenaria dell'ebraismo italiano. Inoltre - ha aggiunto - sarà un luogo di interesse per il turismo internazionale: lo abbiamo presentato a New York e a Gerusalemme e abbiamo avuto manifestazioni di grandissimo interesse". Il museo ferrarese, nato grazie a una legge votata dalla Camera e dal Senato unanimemente, ha argomentato ancora il ministro di beni culturali e turismo, punterà anche "sul turismo scolastico, sul portare i ragazzi dall'Italia e dall'estero" a conoscere capire, "perché investire in conoscenza significa offrire l'antidoto più forte a tutti i rischi e le paure di questo tempo".

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www.ansa.it/sito/notizie/cultura/arte/2017/12/13/muse-inaugurato-a-ferrara-il-meis_e03616a3-f897-48da-8e23-7939ae76a...
(SimonLeBon)
00giovedì 14 dicembre 2017 14:45
Re: Mattarella e Franceschini all'inaugurazione
E' sempre una nota di cultura, anche se le strade tra cristianesimo ed ebraismo si sono separate molto presto.

Simon
barnabino
00giovedì 14 dicembre 2017 17:34
L'esposizione in programma "Ebrei, una storia italiana. I primi mille anni" pare interessante, gli ebrei in effetti erano in Italia prima dei cristiani e la comunità di Roma è probabilmente una delle più antiche del mondo.

www.meisweb.it/mostra/ebrei_una_storia_italiana_primi_mi...

Shalom
(SimonLeBon)
00giovedì 14 dicembre 2017 23:23
Re:
D'altra parte se l'imperatore Claudio nel 49 espelleva ebrei e cristiani bellamente insieme, voleva dire che la differenza non doveva essere cosi' ovvia, almeno a quei tempi.

Simon
barnabino
00giovedì 14 dicembre 2017 23:59

D'altra parte se l'imperatore Claudio nel 49 espelleva ebrei e cristiani bellamente insieme, voleva dire che la differenza non doveva essere cosi' ovvia, almeno a quei tempi



Non credo che i romani badassero troppo alle dispute teologiche tra setta giudaiche, di fatto fino al 70 il cristianesimo era ancora una setta ebraica che faceva proselitismo tra i pagani, come d'altronde anche i farisei ("Guai a voi, scribi e farisei, ipocriti! perché attraversate mare e terra per fare un proselito"). La mostra può essere interessante anche per questo, di fatto i reperti del I secolo potrebbero rispecchiare la vita delle prime generazioni di cristiani...

Shalom
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