L'incredibile storia di Lotoro che salva la musica dei lager è un film. CLIP esclusiva

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(SimonLeBon)
00venerdì 20 gennaio 2017 08:34
Maestro, in sala per il Giorno della Memoria, il documentario di Alexander Valenti
(di Marzia Apice) In oltre 20 anni di attività instancabile, è riuscito a recuperare migliaia di spartiti, facendo risuonare tante melodie che tra il 1933 e il 1945 i prigionieri composero nei lager nazisti come un insopprimibile inno alla vita: è Francesco Lotoro, 52enne pianista e compositore di Barletta, il protagonista di Maestro, il documentario di Alexander Valenti, prodotto da DocLab e INTERGEA e supportato da Last Musik, in uscita il 23 gennaio con Istituto Luce-Cinecittà in occasione del Giorno della Memoria. "L'ingiustizia subita dal compositore non deve subirla la musica", dice il musicista nel film: per 'liberare' queste musiche, Lotoro ha viaggiato alla ricerca di ogni partitura scritta nei campi. Dopo ogni ritrovamento, il musicista ha fatto poi eseguire gli spartiti dalla sua Orchestra di Musica Concentrazionaria. Il film, che per il Giorno della Memoria verrà proiettato anche in alcune scuole, documenta questo archivio musicale, nato per dar vita alla prima enciclopedia di musica concentrazionaria. Qui una clip in esclusiva

Di trasferta in trasferta, ha incontrato i superstiti e i loro discendenti, in una febbrile e continua ripartenza verso ogni possibile nuova traccia. Dopo ogni ritrovamento, e dopo la necessaria trascrizione e interpretazione, il musicista ha fatto poi eseguire gli spartiti dalla sua Orchestra di Musica Concentrazionaria, a Roma e Los Angeles, New York e Milano, Dachau e Bruxelles, non solo per restituire la dignità alle vittime e combattere l'oblio, ma per dimostrare che nulla, nemmeno l'Olocausto, può spegnere la creatività e la vitalità dell'uomo. Attraverso documenti e musiche d'epoca, e filmati di alcuni degli ultimi incontri di Lotoro con i sopravvissuti. Il valore del lavoro di Lotoro è inestimabile: non solo perché gli autori sono di tantissime nazionalità (donne e uomini ebrei, rom, prigionieri politici, soldati e ufficiali francesi, russi, polacchi, olandesi, belgi, inglesi italiani, e perfino militari americani bianchi e neri) e di tutti i campi di concentramento (anche dei gulag siberiani) ma perché essi si trovarono a scrivere gli spartiti su qualsiasi supporto, dai sacchi di juta alla carta igienica ai ritagli di stoffa. Molte di queste melodie sono giunte fino a noi soltanto perché impresse e poi custodite per anni nella memoria dei sopravvissuti, il cui numero è sempre più esiguo: per questo Lotoro è in guerra contro il tempo. Il film, un vero road movie della memoria, racconta la sua storia e il suo coraggio, le conquiste e le delusioni, a partire da quella prima composizione recuperata nel 1990, un pezzo del pianista ceco Gideon Klein. "Prima del film avevo salvato 4000 spartiti, ora dopo 2 anni di lavorazione, siamo a oltre 8000 partiture e 12000 documenti, ma c'è da fare ancora molto", prosegue, "ci sono tanti viaggi da fare e alcuni sono più urgenti di altri: grazie al film ho dimostrato che se non avessi l'incubo dei problemi economici potrei fare molto di più". Per sostenere il lavoro di Lotoro, nel 2015 è nata Last Musik, una onlus registrata presso il governo italiano: l'ultimissima iniziativa è la campagna di crowdfunding in cui è possibile acquistare i chilometri di viaggio che separano il Maestro da nuovi spartiti. Tra i prossimi progetti sostenuti dalla onlus la nascita nel 2020 di una cittadella della musica concentrazionaria a Barletta e nel 2022 la pubblicazione dell'Enciclopedia musicale curata dal compositore.
(SimonLeBon)
00venerdì 20 gennaio 2017 08:37
Re: Maestro, in sala per il Giorno della Memoria, il documentario di Alexander Valenti
Sono storie toccanti e progetti che lasciano un po' stupiti, visto il tempo che è passato.

Qui un famoso pezzo, composto sull'emozione degli stessi eventi:



Simon
Giandujotta.50
00venerdì 20 gennaio 2017 09:13
E' incredibile come l'uomo sia capace di toccare gli estremi dei comportamenti possibili, la ferocia e la benignità...

L'influenza del governante di questo mondo è sempre piu pesante.
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