....: Scrittura del Giorno :....

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Pagine: 1, 2, 3, 4, 5, 6, [7], 8, 9, 10, 11, 12, 13
Argo.50
00giovedì 25 giugno 2020 00:14
Giovedì 25 giugno
Com’è buono e com’è piacevole che i fratelli dimorino insieme in unità! (Sal. 133:1)
Rafforzando l’unità della congregazione, possiamo avere un effetto positivo sui nostri fratelli. Se lo stiamo già facendo, siamo davvero da lodare. Ma potremmo ‘allargarci’ stando più spesso insieme ai fratelli, e non sempre con i soliti? (2 Cor. 6:11-13, nt.). Possiamo far risplendere la nostra luce anche nel vicinato. Parole e gesti gentili potrebbero invogliare un vicino a conoscere la verità. Chiediamoci: “Cosa pensano i miei vicini di me? Tengo la casa pulita e ordinata? La mia proprietà contribuisce al decoro del quartiere? Cerco di aiutare i miei vicini?” Potremmo anche farci dire da altri Testimoni in che modo la loro gentilezza e il loro buon esempio hanno influito su parenti, vicini, colleghi di lavoro o compagni di scuola. Molto probabilmente ci racconteranno delle belle esperienze (Efes. 5:9). w18.06 24 parr. 13-14
Argo.50
00venerdì 26 giugno 2020 00:16
Venerdì 26 giugno
Verrà il tempo in cui chi vi ucciderà penserà di aver reso sacro servizio a Dio (Giov. 16:2)
Quelli che uccisero il discepolo Stefano pensavano proprio questo (Atti 6:8, 12; 7:54-60). Nel corso della storia molti fanatici religiosi hanno commesso crimini terribili, ad esempio uccidendo altri, e hanno dichiarato di averlo fatto in nome di Dio. Che assurdità! Agendo così, in realtà sono andati contro le leggi del Dio che dicevano di adorare (Eso. 20:13). È chiaro che la loro coscienza è stata una guida inaffidabile. Come possiamo impedire che la nostra coscienza smetta di funzionare correttamente? Le leggi e i princìpi contenuti nella Parola di Dio sono utili “per insegnare, per riprendere, per correggere e per disciplinare nella giustizia” (2 Tim. 3:16). Quindi se studiamo attentamente la Bibbia, riflettiamo su quello che abbiamo imparato e lo mettiamo in pratica nella nostra vita, riusciremo sempre di più a pensare come pensa Geova. Così la nostra coscienza sarà una guida affidabile. w18.06 16-17 parr. 3-4
Argo.50
00sabato 27 giugno 2020 00:07
Sabato 27 giugno
Prendete la spada dello spirito, cioè la parola di Dio (Efes. 6:17)
Nel periodo in cui Paolo scrisse la sua lettera, le spade usate dalla fanteria romana erano lunghe circa 50 centimetri. I soldati erano molto abili nell’uso della spada perché si allenavano tutti i giorni. Paolo paragona la Parola di Dio a una spada. Geova ce l’ha data, ma noi dobbiamo imparare a usarla bene per difendere la nostra fede o correggere un nostro modo di pensare (2 Cor. 10:4, 5; 2 Tim. 2:15). Non c’è nessun motivo di avere paura di Satana e dei demòni. Sono potenti, ma non imbattibili. E in più, sono mortali. Presto non potranno fare del male a nessuno, perché durante il Regno millenario di Cristo verranno imprigionati; dopodiché saranno distrutti (Riv. 20:1-3, 7-10). Sappiamo chi è il nostro nemico, e conosciamo le sue tattiche e i suoi obiettivi. Con l’aiuto di Geova possiamo rimanere saldi contro il Diavolo! w18.05 30 par. 15; 31 parr. 19-21

Argo.50
00domenica 28 giugno 2020 00:09
Domenica 28 giugno
Il serpente disse alla donna: “Sicuramente non morirete” (Gen. 3:4)
Adamo sapeva che i serpenti non possono parlare. Avrà quindi immaginato che era stata una creatura spirituale a parlare con Eva tramite un serpente (Gen. 3:1-6). Adamo ed Eva non sapevano praticamente nulla di questa creatura. Nonostante tutto, Adamo decise intenzionalmente di voltare le spalle al suo Padre celeste e di ribellarsi a lui seguendo quell’estraneo (1 Tim. 2:14). Geova iniziò subito a rivelare informazioni su questo malvagio nemico che aveva corrotto Adamo ed Eva, e promise che alla fine sarebbe stato distrutto. Però disse anche che per un certo periodo questa creatura spirituale che aveva parlato tramite un serpente avrebbe avuto il potere di ostacolare quelli che amano Dio (Gen. 3:15). Saggiamente Geova non ci ha mai detto qual è il nome proprio dell’angelo che si è ribellato a lui. Rivelò un suo appellativo solo più di 2.500 anni dopo quella prima ribellione (Giob. 1:6). w18.05 22 parr. 1-2

Argo.50
00lunedì 29 giugno 2020 00:42
Lunedì 29 giugno
Questi sono coloro che, perseverando, portano frutto (Luca 8:15)
Ci siamo mai sentiti scoraggiati perché nel territorio in cui predichiamo pochi ascoltano? Se sì, riusciamo a capire come si sentiva l’apostolo Paolo. Durante il suo ministero, durato circa 30 anni, aiutò molti a diventare discepoli di Cristo (Atti 14:21; 2 Cor. 3:2, 3). Non riuscì però a raggiungere lo stesso risultato con i giudei. Anzi, la maggioranza di loro lo respinse aspramente e alcuni addirittura lo perseguitarono (Atti 14:19; 17:1, 4, 5, 13). Come si sentiva Paolo di fronte alla reazione dei giudei? Ammise: “Dico la verità in Cristo [...]: ho nel cuore un grande dolore e una sofferenza continua” (Rom. 9:1-3). Come mai Paolo provava questi sentimenti? Perché ci metteva il cuore nell’opera di predicazione; predicava ai giudei perché era davvero interessato al loro bene. Per questo soffriva vedendo che rifiutavano la misericordia di Dio. Come Paolo, anche noi predichiamo alle persone perché siamo sinceramente interessati al loro bene (Matt. 22:39; 1 Cor. 11:1). w18.05 13 parr. 4-5

Argo.50
00martedì 30 giugno 2020 00:19
Martedì 30 giugno
L’ansia opprime il cuore dell’uomo, ma una parola buona lo fa rallegrare (Prov. 12:25)
Paolo indicò che anche chi ha la responsabilità di incoraggiare gli altri ha bisogno di essere incoraggiato. Infatti ai cristiani di Roma disse: “Desidero moltissimo vedervi per trasmettervi qualche dono spirituale che vi renda saldi, anzi, affinché possiamo incoraggiarci a vicenda mediante la nostra fede, tanto la vostra quanto la mia” (Rom. 1:11, 12). Questo dimostra che anche lui, pur facendo molto per incoraggiare gli altri, a volte aveva bisogno di essere edificato (Rom. 15:30-32). Tutti i fratelli che fanno molti sacrifici per Geova meritano di essere lodati. Chi altro merita di essere incoraggiato? Per esempio, i fratelli e le sorelle che rimangono single perché desiderano ubbidire alla vigorosa esortazione di sposarsi “solo nel Signore” (1 Cor. 7:39). Hanno bisogno di incoraggiamento anche i cristiani che restano fedeli nonostante malattie o persecuzione (2 Tess. 1:3-5). w18.04 21 parr. 3-5
Argo.50
00mercoledì 1 luglio 2020 00:23
Mercoledì 1° luglio
Comprendete qual è la volontà di Geova (Efes. 5:17)
Viviamo in “tempi difficili” (2 Tim. 3:1). E prima che Geova distrugga questo mondo malvagio e porti vera pace sulla terra la vita si farà ancora più difficile. Per questo è importante che ci chiediamo: “A chi rivolgo il mio sguardo in cerca di aiuto e guida?” Secoli fa un salmista riconobbe l’importanza di alzare gli occhi a Geova quando abbiamo bisogno di aiuto (Sal. 123:1-4). Disse che quando rivolgiamo il nostro sguardo a Geova siamo come un servitore che rivolge il suo sguardo al padrone. Cosa intendeva dire? Un servitore non si rivolge al suo padrone solo per ottenere cibo e protezione; lo osserva costantemente anche per capire cosa desidera e poi comportarsi di conseguenza. In modo simile, ogni giorno dobbiamo esaminare la Bibbia per capire qual è la volontà di Geova per noi e poi seguire la sua guida. Solo a quel punto possiamo essere sicuri che Geova ci aiuterà nel momento del bisogno. w18.07 12 parr. 1-2
Argo.50
00giovedì 2 luglio 2020 00:12
Giovedì 2 luglio
Se il Figlio vi renderà liberi, sarete davvero liberi (Giov. 8:36)
Gesù si stava riferendo alla liberazione dalla peggiore forma di schiavitù e oppressione a cui l’uomo sia mai stato sottoposto: la schiavitù del peccato (Giov. 8:34). Oltre a spingerci a fare il male, il peccato può impedirci di fare il bene, anche quando sappiamo che una cosa è giusta o è nelle nostre possibilità. In questo senso siamo schiavi del peccato. I risultati sono frustrazione, sofferenze, dolore e infine la morte (Rom. 6:23). Solo quando saremo liberi dal peccato potremo godere della vera libertà che avevano i nostri primogenitori. Con l’espressione “se rimanete nella mia parola”, Gesù intendeva sottolineare il fatto che se desideriamo essere liberati da lui dobbiamo soddisfare certi requisiti e rispettare certi limiti (Giov. 8:31). Essendo cristiani dedicati, abbiamo rinnegato noi stessi e abbiamo scelto di vivere all’interno dei confini tracciati dagli insegnamenti di Cristo (Matt. 16:24). Come promesso da Gesù, saremo veramente liberi solo quando godremo pienamente dei benefìci del sacrificio di riscatto. w18.04 7 parr. 14-16

Argo.50
00venerdì 3 luglio 2020 00:11
Venerdì 3 luglio
Solo tu conosci veramente il cuore degli uomini (2 Cron. 6:30)
Geova tiene conto dei sentimenti dei suoi servitori anche quando il loro modo di pensare è sbagliato. Prendiamo il caso di Giona. Dio lo aveva incaricato di proclamare un messaggio di giudizio contro i niniviti. Quando questi si pentirono, Dio decise di non distruggerli. A Giona però quella decisione non piacque per niente, infatti “si infuriò” perché la sua profezia non si era avverata. Ma Geova lo aiutò con pazienza a correggere il suo punto di vista (Giona 3:10–4:11). Alla fine Giona imparò la lezione e fu perfino incaricato da Geova di mettere per iscritto questo episodio, da cui impariamo molto anche noi (Rom. 15:4). Il modo in cui Geova si comportò con il suo popolo ci dà la certezza che prova empatia per i suoi servitori. Sa bene come ci sentiamo quando soffriamo. Capisce i nostri pensieri più intimi, le nostre emozioni e i nostri limiti. E ‘non lascerà che siamo tentati oltre ciò che possiamo sopportare’ (1 Cor. 10:13). Questa promessa è davvero rassicurante! w19.03 16 parr. 6-7

Argo.50
00sabato 4 luglio 2020 00:02
Sabato 4 luglio
Tutte le cose sono nude ed esposte agli occhi di colui al quale dobbiamo rendere conto (Ebr. 4:13)
Sotto la Legge mosaica, anziani nominati avevano la responsabilità di occuparsi non solo di questioni spirituali, ma anche di cause civili e penali. Vediamo alcuni esempi. Se un israelita uccideva qualcuno, non veniva condannato automaticamente. Prima di decidere se meritava la pena di morte, gli anziani della sua città dovevano fare delle indagini (Deut. 19:2-7, 11-13). Gli anziani facevano da giudici anche in molte questioni legate alla vita quotidiana, dalle controversie sulla proprietà dei beni a quelle matrimoniali (Eso. 21:35; Deut. 22:13-19). Quando gli anziani erano imparziali e gli israeliti ubbidivano alla Legge, i risultati erano positivi per tutti e la nazione onorava Geova (Lev. 20:7, 8; Isa. 48:17, 18). Da questo capiamo che Geova presta attenzione a ogni ambito della nostra vita. Vuole che trattiamo gli altri in modo giusto e con amore. Inoltre è attento a quello che diciamo e facciamo, anche quando siamo soli a casa. w19.02 23 parr. 16-18
Argo.50
00domenica 5 luglio 2020 00:07
Domenica 5 luglio
Si è lasciato umiliare, e non ha aperto bocca (Isa. 53:7)
Quando siamo sotto pressione, è difficile essere mansueti. Potremmo iniziare a dire cose poco gentili o a trattare gli altri in maniera sgarbata. Se ci è capitato di sentirci così, sarà utile considerare l’esempio di Gesù. Durante i suoi ultimi mesi di vita sulla terra, Gesù dovette sopportare una pressione enorme. Sapeva che sarebbe stato messo a morte e che avrebbe sofferto terribilmente (Giov. 3:14, 15; Gal. 3:13). Alcuni mesi prima di morire, Gesù ammise di essere angosciato (Luca 12:50). E pochi giorni prima della sua morte, disse: “Sono profondamente turbato”. La sentita preghiera che rivolse a Dio rivela la sua umiltà e la sua sottomissione a lui (Giov. 12:27, 28). Al momento stabilito, Gesù si consegnò coraggiosamente ai nemici di Dio, che lo uccisero dopo averlo sottoposto alle peggiori torture e umiliazioni. Nonostante l’enorme pressione e la sofferenza, Gesù non perse la sua mansuetudine e fece la volontà di Dio. Possiamo dire senza ombra di dubbio che Gesù ha dato il più grande esempio di mansuetudine (Isa. 53:10). w19.02 11 parr. 14-15

Argo.50
00lunedì 6 luglio 2020 00:02
Lunedì 6 luglio
Interessiamoci gli uni degli altri per spronarci all’amore e alle opere eccellenti (Ebr. 10:24)
Abbiamo bisogno di coraggio per essere regolarmente presenti alle adunanze quando a motivo delle circostanze ci è difficile farlo. Ci sono fratelli e sorelle che vanno alle adunanze anche se stanno affrontando scoraggiamento, problemi di salute o un lutto. Altri mostrano coraggio essendo presenti nonostante la forte opposizione di familiari o delle autorità governative. Pensiamo anche all’effetto che il nostro esempio ha sui fratelli che sono in prigione a motivo della loro fede (Ebr. 13:3). Quando sentono che stiamo continuando a servire Geova nonostante le difficoltà, la loro fede viene rafforzata e sono ancora più decisi a essere coraggiosi e integri. Quando Paolo era agli arresti domiciliari a Roma, ogni volta che veniva a sapere che i fratelli continuavano fedelmente a servire Dio ne era molto felice (Filip. 1:3-5, 12-14). Poco prima o poco dopo il suo rilascio, Paolo scrisse la sua lettera agli ebrei, nella quale li esortò a non trascurare mai di riunirsi insieme (Ebr. 10:25). w19.01 28 par. 9

Argo.50
00martedì 7 luglio 2020 00:06
Martedì 7 luglio
Tutto il mondo è in potere del Malvagio (1 Giov. 5:19)
Satana vorrebbe che ognuno di noi fosse come lui: un ribelle che non tiene conto delle norme di Geova e che agisce per egoismo. Ci fa stare in mezzo a persone che è già riuscito a corrompere e spera che queste corrompano i nostri pensieri e le nostre azioni (1 Cor. 15:33). Satana cerca di contaminare il nostro cuore anche spingendoci a fidarci di quello che dicono gli uomini e non di quello che dice Geova (Col. 2:8). Una delle idee promosse da Satana è che diventare ricchi sia l’obiettivo principale della vita. Chi la pensa in questo modo è in pericolo. Infatti, sia che riesca ad arricchirsi oppure no, si concentra così tanto sul fare soldi che finisce per sacrificare la salute, la famiglia e perfino la sua amicizia con Dio (1 Tim. 6:10). Siamo davvero contenti che il nostro saggio Padre celeste ci aiuti ad avere un concetto equilibrato del denaro (Eccl. 7:12; Luca 12:15). w19.01 15 par. 6; 17 par. 9

Argo.50
00mercoledì 8 luglio 2020 00:08
Mercoledì 8 luglio
Bravo, schiavo buono e fedele! Ti sei mostrato fedele in relazione a poche cose. Ti costituirò su molte cose. Partecipa alla gioia del tuo padrone (Matt. 25:21)
Già prima che Gesù venisse sulla terra e desse l’esempio perfetto di come incoraggiare altri, i fedeli servitori di Geova riconoscevano l’importanza di essere incoraggianti. Quando gli assiri stavano per attaccare Gerusalemme, il re Ezechia convocò i capi militari e il popolo per incoraggiarli. “E il popolo fu rafforzato dalle parole di Ezechia” (2 Cron. 32:6-8). Pur avendo bisogno lui stesso di conforto, Giobbe diede una lezione in quanto a incoraggiare altri. Ai tre uomini che lo tormentavano invece di confortarlo disse: “Se foste al mio posto, [...] io vi rafforzerei con le parole della mia bocca, e il conforto delle mie labbra vi darebbe sollievo” (Giob. 16:1-5). Comunque, alla fine Giobbe fu incoraggiato da Eliu e da Geova stesso (Giob. 33:24, 25; 36:1, 11; 42:7, 10). w18.04 16 par. 6; 17 parr. 8-9
Argo.50
00giovedì 9 luglio 2020 00:15
Giovedì 9 luglio
Ti rafforzerò, ti aiuterò (Isa. 41:10)
Isaia aveva già descritto il modo in cui Geova avrebbe rafforzato il suo popolo, dicendo: “Geova verrà con potenza, e il suo braccio dominerà per lui” (Isa. 40:10). Nella Bibbia il termine “braccio” spesso viene usato in senso figurato per indicare potenza. Quindi l’espressione “il suo braccio dominerà” ci ricorda che Geova è un Re potente. Nel passato ha usato la sua straordinaria forza per sostenere e difendere i suoi servitori e continua a fare lo stesso oggi con chi confida in lui (Deut. 1:30, 31; Isa. 43:10, nt.). Soprattutto quando veniamo perseguitati possiamo fare affidamento sulla promessa di Geova di ‘rafforzarci’. In alcune parti del mondo i nostri nemici stanno facendo di tutto per fermare l’opera di predicazione o vietare le attività della nostra organizzazione. Questi attacchi, però, non ci creano un’ansia eccessiva. Geova ci ha dato una garanzia che ci rende forti e fiduciosi. Ha promesso: “Nessun’arma fabbricata contro di te avrà successo” (Isa. 54:17). w19.01 5-6 parr. 12-13

Argo.50
00venerdì 10 luglio 2020 00:13
Venerdì 10 luglio
Felici quelli che sono consapevoli del loro bisogno spirituale (Matt. 5:3)
A differenza degli animali, gli esseri umani hanno un bisogno spirituale, e solo il Creatore può soddisfarlo (Matt. 4:4). Quindi seguendo la sua guida possiamo essere perspicaci, saggi e felici. Dio soddisfa il nostro bisogno spirituale attraverso la sua Parola e usa “lo schiavo fedele e saggio” per farci avere tutto il cibo spirituale necessario per rafforzare la nostra fede e la nostra amicizia con lui (Matt. 24:45). Abbiamo davvero tanto cibo spirituale a nostra disposizione! (Isa. 65:13, 14). Il cibo spirituale ci permette di essere saggi e migliora la nostra capacità di riflettere. Questo ci protegge in molti modi (Prov. 2:10-14). Per esempio, riusciremo a riconoscere falsi insegnamenti, come l’idea che non esista un Creatore o che i soldi portino alla felicità. Sapremo anche riconoscere e contrastare desideri e comportamenti che ci danneggerebbero. Quindi fai tutto il possibile per diventare saggio e migliorare la tua capacità di riflettere! w18.12 20 parr. 6-7

Argo.50
00sabato 11 luglio 2020 00:15
Sabato 11 luglio
I giorni del mio popolo saranno come i giorni dell’albero (Isa. 65:22)
Verrà il tempo in cui i nostri giorni “saranno come i giorni dell’albero”? Alcuni alberi vivono migliaia di anni, quindi per vivere così a lungo gli esseri umani dovrebbero godere di ottima salute. E se vivessero in un contesto meraviglioso come quello predetto da Isaia, per loro sarebbe come essere in un paradiso. La profezia di Isaia si adempirebbe in ogni suo dettaglio! Le promesse in essa contenute dimostrano che in futuro ci sarà un paradiso e che gli abitanti di tutta la terra verranno benedetti da Dio. Nessuno dovrà temere di essere aggredito da animali o da persone violente. Ciechi, sordi e zoppi verranno guariti. Le persone potranno costruire la propria casa, coltivare la terra e gustarne i prodotti. Vivranno più a lungo degli alberi. È chiaro che la Bibbia fornisce valide ragioni per credere in un paradiso futuro. Eppure qualcuno potrebbe accusarci di far dire a questi versetti più di quello che in realtà dicono. Il più grande uomo che sia mai esistito ci ha dato però un ottimo motivo per sperare che sulla terra ci sarà un paradiso (Luca 23:43). w18.12 5 parr. 13-15

Argo.50
00domenica 12 luglio 2020 00:04
Domenica 12 luglio
Siate trasformati rinnovando la vostra mente (Rom. 12:2)

La nostra mente è elastica, quindi in grado di continuare a cambiare. E cambierà perlopiù in base a quello su cui scegliamo di concentrarci. Meditando sui pensieri di Geova, ci convinceremo che il suo modo di vedere le cose è sempre quello giusto. A quel punto ci verrà spontaneo desiderare di mettere i nostri pensieri in armonia con i suoi. Per riuscire a trasformare la nostra mente e adottare il modo di pensare di Geova, dobbiamo ‘smettere di farci modellare da questo sistema’. Questo significa smettere di guardare, leggere o ascoltare qualsiasi cosa che promuova idee contrarie a quelle di Dio. Per capire l’importanza di questo passo, facciamo un esempio. Per stare meglio una persona potrebbe decidere di mangiare cibo sano. Ma tutti i suoi sforzi sarebbero inutili se mangiasse anche cibo avariato. Allo stesso modo, gli sforzi che facciamo per imparare a pensare come Geova saranno inutili se permettiamo alle idee del mondo di corrompere la nostra mente. w18.11 21 parr. 14-15
Argo.50
00lunedì 13 luglio 2020 00:04
Lunedì 13 luglio
Rimanete saldi, con la cintura della verità stretta intorno alla vita (Efes. 6:14)
Dobbiamo essere assolutamente determinati a mettere in pratica la verità in ogni aspetto della nostra vita. La Bibbia paragona la verità alla cintura che indossava un soldato. La cintura proteggeva i fianchi e gli organi interni del soldato. Doveva però essere ben stretta, altrimenti serviva a poco. In che senso “la cintura della verità” ci protegge? Se la teniamo ben stretta, sempre presente nella nostra vita, la verità ci proteggerà da ragionamenti sbagliati e ci aiuterà a prendere decisioni sagge. Quando ci troviamo di fronte a tentazioni o prove, le verità della Bibbia ci renderanno ancora più decisi a fare ciò che è giusto. A un soldato non sarebbe mai venuto in mente di andare in battaglia senza la sua cintura. In modo simile anche noi non vorremo mai allentare o togliere “la cintura della verità”, ma ci sforzeremo di seguire i princìpi biblici in ogni situazione in cui ci troviamo. w18.11 12 par. 15

Argo.50
00martedì 14 luglio 2020 00:08
Martedì 14 luglio
Acquista la verità e non venderla mai (Prov. 23:23)
Non è possibile trovare la verità della Parola di Dio senza fare alcuno sforzo. Dobbiamo quindi essere disposti a fare qualunque sacrificio pur di ottenerla. Come ci fa notare il libro di Proverbi, una volta che ‘abbiamo acquistato la verità’ dobbiamo stare attenti a non “venderla”, cioè a non perderla. Il fatto che una cosa sia gratis non significa che non costi nulla. Il termine ebraico tradotto “acquista” in Proverbi 23:23 racchiude l’idea di fare uno sforzo o uno scambio per ottenere qualcosa di prezioso. Non è implicato necessariamente il denaro. Facciamo un esempio. Immaginiamo di ricevere un buono che ci dà diritto a un elettrodomestico gratis. Non per questo l’elettrodomestico comparirà miracolosamente a casa nostra. Dovremo fare lo sforzo di andare al negozio e portarlo a casa. Quindi anche se l’elettrodomestico è gratis, averlo richiederà sforzi e tempo. Allo stesso modo, per ottenere la verità non sono necessari i soldi, ma dobbiamo comunque fare uno sforzo. w18.11 4 parr. 4-5

Argo.50
00mercoledì 15 luglio 2020 00:05
Mercoledì 15 luglio
Il suo volto risplendé come il sole e le sue vesti diventarono brillanti (Matt. 17:2)
Gesù aveva invitato Pietro, Giacomo e Giovanni ad accompagnarlo su un alto monte. Lì ricevettero una visione straordinaria. Il volto di Gesù diventò sfolgorante come il sole e le sue vesti brillarono. Apparvero due figure che rappresentavano Mosè ed Elia; i due personaggi iniziarono a parlare con Gesù della sua futura morte e risurrezione (Luca 9:29-32). Subito dopo una nube luminosa li coprì, e dalla nube udirono una voce, la voce di Dio. Quella visione diede un’anticipazione della gloria e del potere che Gesù avrebbe avuto come Re del Regno di Dio. E sicuramente servì a incoraggiare e fortificare Cristo in vista delle sofferenze e della morte atroce a cui sarebbe andato incontro. Edificò anche la fede dei discepoli e li rafforzò per le prove e gli anni di intensa attività che li attendevano. Circa 30 anni dopo, l’apostolo Pietro menzionò la trasfigurazione, a indicare che il ricordo di quella visione era ancora nitido nella sua memoria (2 Piet. 1:16-18). w19.03 10 parr. 7-8

Argo.50
00giovedì 16 luglio 2020 00:05
Giovedì 16 luglio
Ci raccomandiamo come ministri di Dio, con parole veritiere (2 Cor. 6:4, 7)
Qual è un modo in cui i veri cristiani si distinguono dai membri delle false religioni? ‘Dicono la verità’ (Zacc. 8:16, 17). Dicono la verità su questioni grandi e piccole, agli estranei, ai colleghi, agli amici e alle persone a cui vogliono bene. Per i ragazzi è normale voler essere accettati dai coetanei. Stai attento però a non avere una doppia vita fingendo di seguire certi valori morali quando stai con i familiari o i fratelli, ma comportandoti in modo completamente diverso sui social o quando sei con persone che non servono Geova. Questo significherebbe mentire ai tuoi genitori, ai fratelli e a Dio (Sal. 26:4, 5). Geova sa bene quando lo ‘onoriamo solo con le labbra, ma il nostro cuore è molto lontano da lui’ (Mar. 7:6). È meglio seguire il consiglio di questo proverbio: “Il tuo cuore non sia invidioso dei peccatori, ma abbi timore di Geova tutto il giorno” (Prov. 23:17). w18.10 9 parr. 14-15
https://wol.jw.org/it/wol/h/r6/lp-i
Argo.50
00venerdì 17 luglio 2020 00:32
Venerdì 17 luglio
Dio è amore, e chi rimane nell’amore rimane unito a Dio, e Dio rimane unito a lui (1 Giov. 4:16)
I servitori di Dio fanno parte di una famiglia spirituale caratterizzata dall’amore (1 Giov. 4:21). Questo amore viene mostrato più che altro con tanti piccoli gesti, come parole e azioni gentili, e non con qualche atto eroico. Quando trattiamo gli altri in modo premuroso e gentile ‘imitiamo l’esempio di Dio, quali figli amati’ (Efes. 5:1). Gesù imitò suo Padre alla perfezione. “Venite da me, voi tutti che siete stanchi e oppressi”, disse, “e io vi ristorerò [...], perché io sono mite e modesto di cuore” (Matt. 11:28, 29). Quando “[mostriamo] considerazione al misero” come fece Gesù, rendiamo felice il nostro Padre celeste e siamo felici anche noi (Sal. 41:1). Diamo dunque prova di amore continuando a mostrare considerazione ai nostri familiari, ai fratelli della congregazione e alle persone a cui predichiamo. w18.09 28 parr. 1-2
Argo.50
00sabato 18 luglio 2020 00:12
Sabato 18 luglio
Siamo collaboratori di Dio (1 Cor. 3:9)
In casi di calamità i servitori di Dio hanno la possibilità di collaborare con lui aiutando i fratelli in modi pratici. Per esempio possono dare loro un sostegno economico (Giov. 13:34, 35; Atti 11:27-30). Oppure possono dare una mano a ripulire o a riparare i danni. Durante un’alluvione la casa di Gabriela, una sorella polacca, fu praticamente distrutta. Fu un vero sollievo per lei quando fratelli di congregazioni vicine andarono ad aiutarla. “Non voglio parlare delle cose che ho perso, sono solo oggetti”, racconta. “Voglio parlare di quanto ho ricevuto. Quello che ho vissuto mi ha confermato che far parte della congregazione cristiana è un privilegio unico, oltre che una fonte di gioia e felicità”. Molti che dopo un disastro sono stati aiutati dicono che questa esperienza li ha arricchiti. E chi collabora con Geova per provvedere aiuto sente di aver ricevuto più di quanto abbia dato (Atti 20:35; 2 Cor. 9:6, 7). w18.08 26 par. 12
Argo.50
00domenica 19 luglio 2020 00:17
Domenica 19 luglio
Salvaguarda il tuo cuore (Prov. 4:23)
Per salvaguardare il nostro cuore, dobbiamo essere in grado di riconoscere i pericoli e agire rapidamente per proteggerci. Questo ci ricorda quello che facevano le sentinelle nell’antichità: stavano di guardia sulle mura di una città e lanciavano l’allarme se avvistavano un pericolo. Questa immagine mentale ci aiuta a capire cosa dobbiamo fare per impedire a Satana di contaminare il nostro modo di pensare. Le sentinelle collaboravano strettamente con i guardiani delle porte (2 Sam. 18:24-26). Insieme proteggevano la città assicurandosi che le porte fossero chiuse quando un nemico si avvicinava (Nee. 7:1-3). Come una sentinella, la nostra coscienza educata secondo la Bibbia può avvertirci quando Satana cerca di attaccare il nostro cuore, cioè quando cerca di influenzare i nostri pensieri, sentimenti, motivi e desideri. Ogni volta che la nostra coscienza lancia l’allarme dobbiamo ascoltarla e “chiudere le porte”. w19.01 17 parr. 10-11
Argo.50
00lunedì 20 luglio 2020 00:06
Lunedì 20 luglio
Se sono liberi da accuse, servano come ministri (1 Tim. 3:10)
I fratelli più giovani devono essere valutati tenendo conto non di opinioni personali o abitudini locali, ma delle norme contenute nella Parola di Dio (2 Tim. 3:16, 17). Valutazioni basate su criteri non scritturali impedirebbero a fratelli qualificati di essere nominati servitori di ministero o anziani. In un paese, per esempio, a un giovane servitore di ministero furono affidati incarichi importanti. Gli anziani della sua congregazione erano tutti dell’idea che soddisfacesse in misura ragionevole i requisiti scritturali previsti per gli anziani. Eppure non lo raccomandavano. Alcuni anziani più grandi, infatti, insistevano nel dire che aveva un aspetto troppo giovane per essere considerato un anziano. Purtroppo fu solo per il suo giovane aspetto che il fratello non venne nominato. Dai rapporti provenienti da diverse parti del mondo sembra che questo modo di pensare sia molto comune. È davvero importante, quindi, che ci facciamo guidare dalle Scritture e non da opinioni personali. Solo così riusciremo a ubbidire a Gesù e a smettere di giudicare in base alle apparenze (Giov. 7:24). w18.08 12 parr. 16-17

Argo.50
00martedì 21 luglio 2020 00:14
Martedì 21 luglio
Rispondere a una questione prima di aver ascoltato i fatti è stolto e umiliante (Prov. 18:13)
Inviare messaggi o e-mail senza riflettere può essere pericoloso. In alcuni paesi la nostra opera è soggetta a restrizioni o è addirittura vietata. In quelle zone i nostri oppositori potrebbero diffondere di proposito certe notizie per spaventare i fratelli o spingerli a non fidarsi gli uni degli altri. Per esempio, nell’ex Unione Sovietica, il KGB mise in giro voci secondo cui vari fratelli con incarichi di responsabilità avevano tradito i servitori di Geova. Tristemente molti credettero a quelle false notizie e decisero di lasciare l’organizzazione di Geova. Per fortuna diversi in seguito ritornarono; altri invece lasciarono che la loro fede naufragasse e non ritornarono più (1 Tim. 1:19). Un disastro del genere può essere evitato. Rifiutiamoci di far circolare notizie negative o infondate. Invece di essere ingenui e creduloni, accertiamoci di conoscere bene i fatti. w18.08 4 par. 8
Argo.50
00mercoledì 22 luglio 2020 00:07
Mercoledì 22 luglio
In verità ti dico oggi: tu sarai con me nel Paradiso (Luca 23:43)
Nei manoscritti greci più antichi non sempre veniva inserita la punteggiatura. Perciò ci si potrebbe chiedere se Gesù disse “ti dico: oggi tu sarai con me nel Paradiso” oppure “ti dico oggi: tu sarai con me nel Paradiso”. In precedenza Gesù aveva detto ai suoi discepoli: “Il Figlio dell’uomo rimarrà nel cuore della terra per tre giorni e tre notti” (Matt. 12:40; 16:21; 17:22, 23; Mar. 10:34; Atti 10:39, 40). Quindi Gesù non andò in nessun paradiso quando lui e il criminale morirono. Rimase invece “nella Tomba [o “Ades”]” per alcuni giorni, finché Dio non lo risuscitò (Atti 2:31, 32; nt.). Quell’uomo non sapeva del patto tra Gesù e i suoi apostoli fedeli, patto che avrebbe permesso loro di regnare con lui in cielo (Luca 22:29). Inoltre, il criminale non era nemmeno stato battezzato (Giov. 3:3-6, 12). Perciò la promessa di Gesù si riferiva al futuro Paradiso sulla terra. w18.12 6 parr. 17-18, 20-21
Argo.50
00giovedì 23 luglio 2020 00:16
Giovedì 23 luglio
Facci un dio che ci guidi, perché non sappiamo cosa sia successo a questo Mosè (Eso. 32:1)
Gli israeliti non ci misero molto ad adorare un vitello d’oro! Nonostante questa palese mancanza di ubbidienza, per qualche motivo erano convinti di essere ancora dalla parte di Geova. Addirittura Aronne definì l’adorazione di quel vitello “una festa in onore di Geova”! Come reagì Geova? Si sentì offeso. Disse a Mosè che il popolo ‘si era sviato’ e ‘allontanato dalla via che lui aveva comandato di seguire’. Nella sua “ira ardente” prese perfino in considerazione la possibilità di sterminare l’intera nazione di Israele (Eso. 32:5-10). Geova comunque decise di non distruggere gli israeliti (Eso. 32:14). Quanto ad Aronne, è vero che era stato lui a fare il vitello d’oro, ma poi si pentì e si unì agli altri leviti che avevano deciso di schierarsi dalla parte di Geova. Quel giorno migliaia di persone persero la vita a causa dell’idolatria. A chi si era schierato con Geova, invece, fu promessa una benedizione (Eso. 32:26-29). w18.07 20 parr. 13-16

Argo.50
00venerdì 24 luglio 2020 00:12
Venerdì 24 luglio
Guardatevi dagli scribi a cui piace essere salutati nelle piazze e occupare i posti più importanti alle cene (Luca 20:46)
Molti cercano di farsi conoscere nel mondo del lavoro, dell’istruzione, dello spettacolo o dello sport. Paolo invece suggerì qualcosa di diverso quando scrisse: “Ora che avete conosciuto Dio, anzi, ora che siete stati conosciuti da Dio, come mai vi volgete di nuovo a quei deboli e miseri princìpi basilari e volete tornare a esserne schiavi?” (Gal. 4:9). Quello di essere “conosciuti da Dio”, il Sovrano dell’universo, è il più grande onore che possiamo avere! Geova ci apprezza per quello che siamo e desidera essere nostro Amico. Quando Geova ci considera suoi amici, raggiungiamo lo scopo stesso della nostra esistenza (Eccl. 12:13, 14). w18.07 7-8 parr. 3-4
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 02:46.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com