"Tracce della particella di Dio"

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Amalia 52
00martedì 13 dicembre 2011 18:58

Diffusi i risultati degli esperimenti Atlas e Cms condotti nell'acceleratore Lhc: i ricercatori credono di aver osservato un'impronta del bosone di Higgs, l'ultimo elemento mancante per spiegare la struttura dell'universo.

"Tracce della particella di Dio" L'impronta fotografata al Cern Il tunnel del Large Hadron Collider (Lhc)
GINEVRA - Inseguita da quasi 50 anni, un'impronta della "particella di Dio" è stata finalmente osservata dagli esperimenti del Cern di Ginevra. A produrla è stato il Large Hadron Collider (Lhc) il più potente acceleratore di particelle del mondo, un anello sotterraneo di 27 chilometri di diametro capace di far scontrare protoni a velocità prossime a quelle della luce. E a "fotografare" le sue tracce sono stati due degli enormi rilevatori piazzati nei punti di collisione fra i protoni: Atlas e Cms, guidati dagli italiani Fabiola Gianotti e Guido Tonelli.


"Abbiamo iniziato a notare il segnale alla fine dell'estate. Ma analisi così complesse hanno richiesto mesi di lavoro e la collaborazione di migliaia di fisici in tutto il mondo", racconta Sergio Bertolucci, che al Cern è direttore della ricerca. Dei circa 10mila fisici del Cern impegnati nella ricerca della particella di Dio, circa mille sono italiani. La presenza del nostro paese nel Centro di Ginevra è coordinata dall'Istituto nazionale di fisica nucleare. Il bosone di Higgs (il cui soprannome di "particella di Dio" nasce dal titolo di un libro del Nobel americano Leon Lederman) si sarebbe dunque affacciato nei rivelatori del Cern contemporaneamente alla misurazione dei neutrini più veloci della luce 3.

"Anche se i risultati sono significativi, i dati non bastano ancora a confermare con assoluta certezza l'esistenza del bosone di Higgs", mette in guardia il direttore del Centro, il fisico tedesco Rolf Heuer. Nella scala che i fisici chiamano "sigma" o "deviazione standard" siamo ancora al livello 3: per dichiarare con certezza una scoperta si richiede un livello minimo di 5. Ma Lhc continuerà ad accumulare dati. "Ed entro il 2012 saremo certamente in grado di dare una risposta definitiva" assicura Heuer.

Nel puzzle delle 17 particelle elementari che compongono la materia così come la conosciamo, il bosone di Higgs era l'ultimo pezzo mancante. La sua esistenza era stata ipotizzata nel 1964 dal fisico teorico inglese Peter Higgs. Come una chiave di volta, la "particella di Dio" ha il compito di tenere in piedi il Modello Standard della fisica moderna. Il compendio di teorie sul funzionamento dell'universo comunemente accettato dagli scienziati, senza questo bosone si trovava a descrivere un mondo fatto esclusivamente di particelle elementari senza massa, libere di schizzare via nell'universo alla velocità della luce e incapaci di formare stelle, pianeti ed esseri viventi.

Paradossalmente, il bosone di Higgs ha il compito di spiegare come mai la materia abbia un peso, ma la sua massa era proprio il parametro che mancava per descriverne l'identità. Gli esperimenti di Ginevra ora hanno fissato questo valore in 125 Gev (pari a oltre cento volte la massa di un protone), ma con un margine di incertezza che ancora impedisce al Cern di gridare alla scoperta definitiva. Per confermare il risultato serviranno almeno altri sei mesi di collisioni fra protoni al 99,9 per cento della velocità della luce oltre ai 400 trilioni avvenuti dal marzo del 2010 a oggi.

Fino all'annuncio ufficiale di oggi pomeriggio, i gruppi di ricerca di Cms e di Atlas erano stati tenuti all'oscuro l'uno dei dati dell'altro affinché i due risultati non si influenzassero a vicenda. Il Cern ha evitato così anche fughe di notizie e annunci prematuri di scoperta.

Il valore di 125 Gev, per quanto ampiamente atteso, apre però un nuovo problema ai fisici teorici che cercano di spiegare la struttura dell'universo. Il bosone di Higgs sarebbe infatti troppo leggero per assicurare l'equilibrio della materia alle altre energie. L'ipotesi che subentra ora è che per ogni particella nota ne esista un'altra, detta supersimmetrica, molto più pesante. Trovare questi nuovi ingredienti del mondo che ci circonda, e capire se possono anche spiegare il mistero della massa mancante dell'universo - la cosiddetta materia oscura - saranno le prossime missioni della macchina per l'esplorazione scientifica più grande del mondo, soprannominata "le piramidi del XXI secolo" per le sue dimensioni e la sua complessità.

www.repubblica.it/scienze/2011/12/13/news/cern_trovato_bosone_higgs_particella_di_dio-2...
monseppe2
00martedì 13 dicembre 2011 21:19
Re:
Amalia 52, 13/12/2011 18.58:


Diffusi i risultati degli esperimenti Atlas e Cms condotti nell'acceleratore Lhc: i ricercatori credono di aver osservato un'impronta del bosone di Higgs, l'ultimo elemento mancante per spiegare la struttura dell'universo.

"Tracce della particella di Dio" L'impronta fotografata al Cern Il tunnel del Large Hadron Collider (Lhc)
GINEVRA - Inseguita da quasi 50 anni, un'impronta della "particella di Dio" è stata finalmente osservata dagli esperimenti del Cern di Ginevra. A produrla è stato il Large Hadron Collider (Lhc) il più potente acceleratore di particelle del mondo, un anello sotterraneo di 27 chilometri di diametro capace di far scontrare protoni a velocità prossime a quelle della luce. E a "fotografare" le sue tracce sono stati due degli enormi rilevatori piazzati nei punti di collisione fra i protoni: Atlas e Cms, guidati dagli italiani Fabiola Gianotti e Guido Tonelli.


"Abbiamo iniziato a notare il segnale alla fine dell'estate. Ma analisi così complesse hanno richiesto mesi di lavoro e la collaborazione di migliaia di fisici in tutto il mondo", racconta Sergio Bertolucci, che al Cern è direttore della ricerca. Dei circa 10mila fisici del Cern impegnati nella ricerca della particella di Dio, circa mille sono italiani. La presenza del nostro paese nel Centro di Ginevra è coordinata dall'Istituto nazionale di fisica nucleare. Il bosone di Higgs (il cui soprannome di "particella di Dio" nasce dal titolo di un libro del Nobel americano Leon Lederman) si sarebbe dunque affacciato nei rivelatori del Cern contemporaneamente alla misurazione dei neutrini più veloci della luce 3.

"Anche se i risultati sono significativi, i dati non bastano ancora a confermare con assoluta certezza l'esistenza del bosone di Higgs", mette in guardia il direttore del Centro, il fisico tedesco Rolf Heuer. Nella scala che i fisici chiamano "sigma" o "deviazione standard" siamo ancora al livello 3: per dichiarare con certezza una scoperta si richiede un livello minimo di 5. Ma Lhc continuerà ad accumulare dati. "Ed entro il 2012 saremo certamente in grado di dare una risposta definitiva" assicura Heuer.

Nel puzzle delle 17 particelle elementari che compongono la materia così come la conosciamo, il bosone di Higgs era l'ultimo pezzo mancante. La sua esistenza era stata ipotizzata nel 1964 dal fisico teorico inglese Peter Higgs. Come una chiave di volta, la "particella di Dio" ha il compito di tenere in piedi il Modello Standard della fisica moderna. Il compendio di teorie sul funzionamento dell'universo comunemente accettato dagli scienziati, senza questo bosone si trovava a descrivere un mondo fatto esclusivamente di particelle elementari senza massa, libere di schizzare via nell'universo alla velocità della luce e incapaci di formare stelle, pianeti ed esseri viventi.

Paradossalmente, il bosone di Higgs ha il compito di spiegare come mai la materia abbia un peso, ma la sua massa era proprio il parametro che mancava per descriverne l'identità. Gli esperimenti di Ginevra ora hanno fissato questo valore in 125 Gev (pari a oltre cento volte la massa di un protone), ma con un margine di incertezza che ancora impedisce al Cern di gridare alla scoperta definitiva. Per confermare il risultato serviranno almeno altri sei mesi di collisioni fra protoni al 99,9 per cento della velocità della luce oltre ai 400 trilioni avvenuti dal marzo del 2010 a oggi.

Fino all'annuncio ufficiale di oggi pomeriggio, i gruppi di ricerca di Cms e di Atlas erano stati tenuti all'oscuro l'uno dei dati dell'altro affinché i due risultati non si influenzassero a vicenda. Il Cern ha evitato così anche fughe di notizie e annunci prematuri di scoperta.

Il valore di 125 Gev, per quanto ampiamente atteso, apre però un nuovo problema ai fisici teorici che cercano di spiegare la struttura dell'universo. Il bosone di Higgs sarebbe infatti troppo leggero per assicurare l'equilibrio della materia alle altre energie. L'ipotesi che subentra ora è che per ogni particella nota ne esista un'altra, detta supersimmetrica, molto più pesante. Trovare questi nuovi ingredienti del mondo che ci circonda, e capire se possono anche spiegare il mistero della massa mancante dell'universo - la cosiddetta materia oscura - saranno le prossime missioni della macchina per l'esplorazione scientifica più grande del mondo, soprannominata "le piramidi del XXI secolo" per le sue dimensioni e la sua complessità.

www.repubblica.it/scienze/2011/12/13/news/cern_trovato_bosone_higgs_particella_di_dio-2...




[SM=g7350] nella mia ignoranza in materia, lo chiamerei l'elemento che costringe le stringhe energetiche (lineari e prive di massa) a curvarsi per formare la massa.

Forse Antonetti saprà spiegare meglio-- [SM=x1408427] io vado a "intuito", seppure forse cognitivo dal punto di vista scentifico..

sabrina.valenti
00martedì 14 febbraio 2012 00:00
Re:
Secondo Zichicchi e la prova che i neutrini sono più veloci della luce quindi oltre il nostro mondo esiste un'altra dimensione spazio temporale se non più di una, più potente di noi ....... [SM=g1871116] Geova! [SM=g8878]
anto_netti
00martedì 14 febbraio 2012 08:56
Re: Re:
sabrina.valenti, 14/02/2012 00.00:

Secondo Zichicchi e la prova che i neutrini sono più veloci della luce quindi oltre il nostro mondo esiste un'altra dimensione spazio temporale se non più di una, più potente di noi ....... [SM=g1871116] Geova! [SM=g8878]



E' da quando mi sono iscritto a questo forum che dico sempre questa cosa. Ne ho parlato in varie discussioni. Esistono senz'altro altre realtà. Come dice la Bibbia sono le cose a noi invisibili. Ma la realtà più potente è quella dove dimora Geova. Quella realtà che fa funzionare tutte le altre realtà. Compreso il nostro mondo fatto di materia.

Gli scienziati si sono scontrati con il vuoto quantistico che a noi risulta essere come il nulla, ma non è affatto il nulla, è soltanto che a noi risulta invisibile perché non soggetto alle leggi fisiche a noi conosciute. Questo vuoto lo troviamo nei buchi neri e nell'infinitamente piccolo. Un mondo governato dalle leggi della meccanica quantistica, dove la velocità della luce può essere superata.

Il bosone di Higgs, la particella di Dio, per me non esiste. Sarebbe solo una particella da aggiungere al grande elenco di particelle. Non può spiegare il problema dell'origine della massa. O per lo meno se esiste non è la sola responsabile della massa delle particelle. Forse è solo una particella intermediaria come del resto è la caratteristica dei bosoni. Deve esserci qualcosa di più complesso. Quello che hanno trovato molto probabilmente, se veramente l'hanno trovato, è il segnale della presenza di qualcosa di molto più complesso che dà origine alla materia e quindi alla massa.

Ha ragione Monseppe, sicuramente la teoria delle stringhe può spiegarci qualcosa di più e raggiungere così una conoscenza migliore di come operano le stringhe, le sole che danno caratteristica alle varie particelle. Inoltre essa potrà farci capire meglio come opera il vuoto quantistico e come opera la gravità con la teoria M delle brane cosmiche.

Ciao
anto_netti
dispensa.
00martedì 14 febbraio 2012 22:35
Re: Re: Re:
anto_netti, 14/02/2012 08.56:



E' da quando mi sono iscritto a questo forum che dico sempre questa cosa. Ne ho parlato in varie discussioni. Esistono senz'altro altre realtà. Come dice la Bibbia sono le cose a noi invisibili. Ma la realtà più potente è quella dove dimora Geova. Quella realtà che fa funzionare tutte le altre realtà. Compreso il nostro mondo fatto di materia.

Gli scienziati si sono scontrati con il vuoto quantistico che a noi risulta essere come il nulla, ma non è affatto il nulla, è soltanto che a noi risulta invisibile perché non soggetto alle leggi fisiche a noi conosciute. Questo vuoto lo troviamo nei buchi neri e nell'infinitamente piccolo. Un mondo governato dalle leggi della meccanica quantistica, dove la velocità della luce può essere superata.

Il bosone di Higgs, la particella di Dio, per me non esiste. Sarebbe solo una particella da aggiungere al grande elenco di particelle. Non può spiegare il problema dell'origine della massa. O per lo meno se esiste non è la sola responsabile della massa delle particelle. Forse è solo una particella intermediaria come del resto è la caratteristica dei bosoni. Deve esserci qualcosa di più complesso. Quello che hanno trovato molto probabilmente, se veramente l'hanno trovato, è il segnale della presenza di qualcosa di molto più complesso che dà origine alla materia e quindi alla massa.

Ha ragione Monseppe, sicuramente la teoria delle stringhe può spiegarci qualcosa di più e raggiungere così una conoscenza migliore di come operano le stringhe, le sole che danno caratteristica alle varie particelle. Inoltre essa potrà farci capire meglio come opera il vuoto quantistico e come opera la gravità con la teoria M delle brane cosmiche.

Ciao
anto_netti



Daccordo, ma per me esiste la particella( seme ) di Cristo come principale principio generatore di trasformazione fisica e spirituale che dà vita al mondo fisico e del genere umano. [SM=g1944981]


anto_netti
00mercoledì 15 febbraio 2012 08:38
Re: Re: Re: Re:
dispensa., 14/02/2012 22.35:



Daccordo, ma per me esiste la particella( seme ) di Cristo come principale principio generatore di trasformazione fisica e spirituale che dà vita al mondo fisico e del genere umano. [SM=g1944981]





Beh! Si! Diciamo che dal punto di vista biblico, le cose stanno così. Ma dal punto di vista scientifico è probabile che la chiave di tutto sta nel vuoto e nelle stringhe e non nella supersimmetria. Qualche ricerca ha rilevato che forse la supersimmetria è improbabile che esista. Inoltre per cercare le particelle supersimmetriche servirebbero energie molto elevate negli acceleratori di particelle per poterle rilevare, perché trattasi di particelle molto pesanti secondo la teoria.

Ciao
anto_netti
DUEL.
00mercoledì 15 febbraio 2012 11:47
Messaggio in attesa della convalida dei moderatori
dispensa.
00venerdì 17 febbraio 2012 18:46
Re: Re: Re: Re: Re:
anto_netti, 15/02/2012 08.38:



Beh! Si! Diciamo che dal punto di vista biblico, le cose stanno così. Ma dal punto di vista scientifico è probabile che la chiave di tutto sta nel vuoto e nelle stringhe e non nella supersimmetria. Qualche ricerca ha rilevato che forse la supersimmetria è improbabile che esista. Inoltre per cercare le particelle supersimmetriche servirebbero energie molto elevate negli acceleratori di particelle per poterle rilevare, perché trattasi di particelle molto pesanti secondo la teoria.

Ciao
anto_netti



[SM=g27987] In realtà stavo facendo riferimento al bosone di Sonia. ( discussione : fossili)[SM=g27987] .che traduce la realtà della fisica nella realtà umana..come trama spirituale...per rivelarti che l'universo è simile al grembo di una donna, e amare la realtà materiale senza la sua anima che è presente fin dal primo concepimento primordiale, equivarrebbe ad amare una prostituta deliziandosene delle forme o strutture...matematiche, logiche .

Ma Dio non vuole essere amato per questo soltanto, poichè non è una forza impersonale, ne un oggetto di adorazione a uso e consumo secondo la propria avidità e capriccio, come si pretende fare a propria rovina già a livello fisico.

L'umanità ( in senso figurato) di Dio non è soltanto una questione tecnica, già ad iniziare dove appare la tecnica, poichè lì inizia la rivelazione della sua stessa anima, cosa che l'empio preferisce ignorare per anteporre la sua generata dal caos evolutivo contraddittorio dei suoi errati folli desideri egoistici, credendoli espressione di vita, quando in realtà sono infine espressione di morte, poichè per comprenderci , un uomo che non vive l'anima della sua compagna, ma solo il suo corpo, è già un omicida; lo stesso dicasi di tutti quelli che come Adamo mettono Dio sul palo della " Natura".

la percezione che hanno di se stessi e del loro prossimo e di Dio non è diversa di quella di una macchina sensoria, o macchina biologica, e quindi così pure traducono il resto .

[SM=g1944981]


anto_netti
00sabato 18 febbraio 2012 11:08
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
dispensa., 17/02/2012 18.46:



per rivelarti che l'universo è simile al grembo di una donna




Non a caso la scrittura dice che Dio creò l'universo "come con dolori di parto".

[SM=g27988]

Ciao
anto_netti

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