COSA NE PENSIAMO DELLA MODA ACCADEMICA (MODA “DI NICCHIA”, MENO MALE) CIRCA IL MAI RITROVATO VANGELO QQ? O VANGELO “FONTE Q”?
Estratto da: *** w08 1/10 pp. 12-14 I Vangeli sono attendibili? ***
I critici hanno inoltre
ipotizzato che Matteo e Luca usassero il libro di Marco per redigere i loro Vangeli e che consultassero
una fonte supplementare, che gli studiosi chiamano Q (dal tedesco Quelle, che significa “fonte”). Secondo il biblista Albertus F. J. Klijn, questa popolare ipotesi “declassò gli evangelisti a compilatori di racconti non collegati fra loro”. In pratica un’idea del genere rende gli evangelisti dei plagiari e creatori di miti. Questa teoria ha minato la fede nell’ispirazione divina della Bibbia. — 2 Timoteo 3:16.
Non sorprende che in più casi gli evangelisti ricordassero e riportassero gli stessi avvenimenti. È senz’altro possibile che alcuni scrittori della Bibbia abbiano letto l’opera di altri scrittori biblici e vi abbiano fatto riferimento, ma questo sarebbe indice di attenta ricerca, non di plagio. (2 Pietro 3:15) Luca scrisse di aver parlato con molti testimoni oculari e di aver “seguito con accuratezza ogni cosa dall’inizio”. (Luca 1:1-4) Sembrano le parole di un plagiario o di un creatore di miti? Tutt’altro! Dopo aver fatto un’attenta analisi degli scritti di Luca, l’archeologo William Ramsay concluse:
“Luca è uno storico di prim’ordine: non solo è affidabile nelle sue affermazioni, ma possiede il vero senso storico… Questo scrittore dovrebbe essere annoverato tra i più grandi storici”.
La testimonianza dei primi Padri della Chiesa, tra cui Origene, teologo del III secolo, indica che l’apostolo Matteo fu il primo a scrivere un Vangelo. Origene scrisse: “Per primo fu scritto quello Secondo Matteo, il quale era stato un tempo esattore di tasse, poi apostolo di Gesù Cristo, e lo pubblicò per i fedeli provenienti dal giudaismo”. Ovviamente
Matteo, apostolo e testimone oculare, non aveva bisogno di plagiare gli scritti di Marco, il quale non era stato un testimone oculare. La teoria secondo cui il Vangelo di Marco fu scritto per primo e servì da fonte per Matteo e Luca
non si basa su “un argomento inoppugnabile dal punto di vista logico”, ammette il già citato dizionario biblico. — The Anchor Bible Dictionary.
Cosa si può dire della fonte Q dalla quale, a detta di alcuni, attinsero Matteo e Luca? James M. Robinson, professore di scienze religiose, ha dichiarato: “Q è certamente il più importante testo cristiano che abbiamo”.
Questa dichiarazione è sorprendente perché la fonte Q non esiste oggi e, in realtà, nessuno può dimostrare che sia mai esistita! La sua completa scomparsa è ancor più degna di nota poiché gli studiosi asseriscono che ci fossero in circolazione diverse copie di questo documento. Oltretutto, la fonte Q non viene mai citata dai Padri della Chiesa.
Riflettete.
Si suppone che la fonte Q sia esistita e che sostenesse l’ipotesi secondo cui il Vangelo di Marco fu scritto per primo. Non si tratta forse di un’ipotesi formulata sulla base di un’altra ipotesi? Di fronte a simili teorie è bene ricordare questo proverbio: “L’ingenuo crede a tutto quel che si dice, chi è prudente guarda dove mette i piedi”. — Proverbi 14:15, traduzione Parola del Signore.
A proposito della controversia incentrata sulle ipotesi che il Vangelo di Marco sia stato scritto per primo e che esista una fantomatica fonte Q, George W. Buchanan, professore di teologia, ha detto:
“Concentrarsi sulle ipotesi relative alle origini distoglie chi studia la Bibbia dallo studio del contenuto del testo”. Questo pensiero è in armonia con il consiglio che l’apostolo Paolo diede a Timoteo di “non prestare attenzione a false storie e a genealogie, che finiscono nel nulla, ma che forniscono motivi di ricerca anziché la dispensazione di alcuna cosa da Dio riguardo alla fede”. — 1 Timoteo 1:4.
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