1 Timoteo 3:16

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jonas(89)
00mercoledì 29 aprile 2020 15:27
1 Timoteo 3:16 (Nuova Diodati) E, senza alcun dubbio, grande è il mistero della pietà: DIO è stato manifestato in carne, è stato giustificato nello Spirito, è apparso agli angeli, è stato predicato tra i gentili, è stato creduto nel mondo, è stato elevato in gloria.

E' traducibile con Dio questo passo? Cos'è il mistero della pietà? Cos'ha di misterioso la manifestazione di Gesù in carne?
Aquila-58
00mercoledì 29 aprile 2020 15:37
Re:
jonas(89), 29/04/2020 15:27:

1 Timoteo 3:16 (Nuova Diodati) E, senza alcun dubbio, grande è il mistero della pietà: DIO è stato manifestato in carne, è stato giustificato nello Spirito, è apparso agli angeli, è stato predicato tra i gentili, è stato creduto nel mondo, è stato elevato in gloria.

E' traducibile con Dio questo passo? Cos'è il mistero della pietà? Cos'ha di misterioso la manifestazione di Gesù in carne?



"pietà" qui traduce (malamente) il sostantivo greco eusebeia, che significa "timore reverenziale, profondo rispetto"

la maggioranza assoluta dei codici ha Hos efanerothe en sarki,cioè a dire "colui che fu manifestato nella carne" e così traduce la maggioranza delle Bibbie.
Altri codici hanno theos, ma va preferita la lezione hos, perchè difficilior


barnabino
00mercoledì 29 aprile 2020 16:00
La Nuova Diodati per il NT continua ad usare un testo base superato e impreciso rispetto ai mss più antichi e accurati. Questa variante testuale è assente da decenni in quasi tutte le versioni moderne. Quel theos non è attestato in nessun mss anteriore al VIII-IX né in alcuna citazione patristica prima del IV secolo, forse deriva da una confusione accidentale (o deliberata) tra OΣ e il nomen sacrum ΘΣ.

Shalom
jwfelix
00mercoledì 29 aprile 2020 16:07
Per esempio, il riferimento a 1 Timoteo 3:16 nel Sinaitico dice: "Egli fu reso manifesto nella carne". È quindi evidente che in quel punto il testo era stato alterato in un tempo successivo, evidentemente per sostenere la dottrina della Trinità.
Come è nata questa variante? Ebbene, nei codici più antichi la parola "Colui" era scritta "OC"; la parola "Dio" era molto simile in quanto poteva essere scritta allo stesso modo, con una linea nella lettera "O" () e una su entrambe le lettere (OC). Evidentemente, alcuni scribi poco onesti avevano alterato il "colui" in modo che si potesse leggere "Dio" e così poter sostenere la dottrina della trinità.
Ci vollero diversi secoli e la scoperta di manoscritti antichi per confermare la correttezza della versione "Egli", o "Colui". Un noto commentario del Nuovo Testamento afferma: "La lettura che, sulla base di evidenze esterne e probabilità trascrizionali, meglio spiegata da altre fonti è . Questa è sostenuta dai primi e migliori onciali (* A* vid C* Ggr) come pure da 33 365 442 2127 sirhmg, pal goth etnpp Origenelat Epifanio Gerolamo Teodoro Euterioacc. To Theodoreto Cirillo Cirilloacc. To Ps-Oecumenius Liberato…nessun onciale (di prima mano) precedente all'VIII o al IX secolo () sostiene ; tutte le antiche versioni presuppongono  oppure ; e nessuno scrittore della letteratura patristica precedente all'ultimo terzo del IV secolo attesta la lezione ". (A Textual Commentary on the Greek New Testament by Bruce M. Metzger. Copyright 1971 by United Bible Societies. Corrected Edition, 1975. Pag. 641)
Un altro autore afferma che "nei manoscritti i nomina sacra sono spesso abbreviati, e così sembra essere anche in questo caso, dove la parola theos, "Dio" (QEOS in caratteri greci) viene abbreviata con due lettere, theta e sigma (QS), con una linea tracciata al di sopra per indicare che si tratta di un'abbreviazione. Esaminando il Codex Alexandrinus Wettstein si accorse che la linea sovrastante era tracciata con un inchiostro diverso da quello delle parole circostanti e sembrava quindi dovuta a una mano posteriore (ossia apposta da uno scriba in un secondo momento). Inoltre, la lineetta orizzontale a metà della theta, Q, non era in realtà parte della lettera, bensì era filtrata dall'altro lato della vecchia cartapecora. In altri termini, invece di essere l'abbreviazione per "Dio" (QS), la parola era composta da un omicron e da un sigma (OS), ed era quindi un vocabolo del tutto diverso, che significa soltanto "chi" (il quale). La lezione originale del manoscritto non tratta dunque di Cristo come di "Dio reso manifesto nella carne", bensì di Cristo <>. Secondo l'antica testimonianza del Codex Alexandrinus, in questo passo Cristo non è chiamato in modo esplicito Dio. (Gesù non l'ha mai detto (2007) Bart D. Ehrman, Mondadori; pagg. 131, 132)
Ad ogni modo è chiaro che è "Gesù" che "si manifesta nella carne ma è giustificato nello spirito (1Tm 3,16)" (Dizionario Biblico (1981) J. L. McKenzie), in quanto "Il "mistero" è Cristo stesso". (Grande Commentario Biblico, Raymond E. Brown, Joseph Fitzmyer, Roland E. Murphy (edd.), Editrice Queriniana, Brescia 1973)
Per questo, alcune traduzioni, pur non attenendosi all'originale greco riconoscono ciò. Vediamo come alcuni hanno tradotto questo passo:

Egli TNM – CEI
Cristo TILC – Una Parola una Vita – Il Nuovo Testamento a
cura di F. Montixi (1972) LDC – Il Nuovo Testamento
da "La Bibbia in Lingua Moderna" (1991) – VP – BD –
ABV
Gesù Bibbia per la Gioventù (1960) LDC
Christ CEV – NLT – New Testament in Modern Speech by
R. F. Weymouth (1909) – LB – New Life Study Testament (1978) G. H. Ledyard – Nouveau Testament et Psaumes. Traduction Liturgique de la Bible (1993)
Who [Christ Jesus v. 13] The New Testament – An Expanded
Translation (1961) Kenneth S. Wuest
el Hijo de Dio PTA

Comunque, per concludere, devo dire che oggi la quasi totalità delle traduzioni concorda nell'omettere ogni riferimento alla parola "Dio" in questo versetto. Perciò, la stragrande maggioranza delle traduzioni più recenti e non, traducono così: "Egli fu reso manifesto nella carne". Non fu quindi Dio ad essere reso manifesto "nella carne", ma il suo diletto Figlio, riguardo al quale l'apostolo Giovanni scrisse: "E la Parola è divenuta carne" (Giovanni 1:14), e noi l'abbiamo visto, mentre "Dio nessuno l'ha mai visto". (Giovanni 1:18; CEI)
Angelo Serafino53
00mercoledì 29 aprile 2020 18:09


Troppo buono e moderato Barnabino
quando pensa all'inchiostro che è caduto involontariamente proprio al centro della "o" formando un segno orizzontale facendola diventare un a "TH" DI THEOS abbreviazione DI DIO "THS" nei caratteri onciali
trasformando con quel tocco da "Egli" a "DIO"

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