ANTI-TRINITARI PRIMA DEL XV SECOLO

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roberto.testimonidigeova
00giovedì 11 agosto 2011 16:45
E' una discussione che ho già aperto nel forum di Felice Buon Spirito. Si sa veramente poco degli anti-trinitari del periodo compreso tra il VII ed il XV secolo, cioè PRIMA DELLA RIFORMA. Metto a disposizione qualcosa delle mie ricerche, magari qualcun altro può fare lo stesso.
roberto.testimonidigeova
00giovedì 11 agosto 2011 16:47
Passagini (XII- XIII secolo)
Citati in uno statuto del 1220 dell'imperatore Federico
II di Svevia (1220-1250), i passagini furono una setta,
diffusa in Lombardia, un concetto geografico che all'epoca si riferiva a buona
parte dell'Italia settentrionale.
La setta, di cui non si conoscono i nomi dei relativi capi, manteneva alcune
usanze derivate dall'Antico Testamento e dall'ebraismo, come la circoncisione, il
consumo di cibo kosher e la santificazione del Sabato: il loro stesso nome
derivava dalla Pasqua ebraica, il Passaggio di Dio, che risparmiò gli ebrei e colpì
gli egiziani (Esodo 12,11).
Inoltre i p. credevano in una forma di subordinazianismo, in altre parole che
Cristo era un essere creato e inferiore al Padre.
Tutte le informazioni sulla setta derivarono dalla Summa contra haereticos del
teologo e liturgista Prepositano di Cremona (c.1140- c.1210).
roberto.testimonidigeova
00giovedì 11 agosto 2011 16:58
Orléans, canonici di Santa Croce (1022)
Lasciando stare strane accuse di orge sataniche con sacrifici di bambini neonati,
un leitmotiv costante in questi tipi di processi, l'interrogatorio verté sulle dottrine
eterodosse dei prelati. I canonici facevano riferimento ad una diretta ispirazione
proveniente dallo Spirito Santo, negavano la Trinità, il valore dei sacramenti,
e la verginità della Madre di Cristo.
Il processo ebbe un epilogo drammatico. Fu respinto un tentativo di linciaggio da
parte della folla, ma nulla difese i canonici dall'ira della regina di francia, specialmente
quando ella si accorse che la sua guida spirituale, Stefano, faceva parte degli
arrestati: in un attacco di collera la regina gli cavò un occhio con la punta del suo
bastone.
Dei canonici, solo un prete ed una suora abiurarono, mentre gli altri (tra 10 e 14)
furono bruciati sul rogo il 28 Dicembre 1022. E questa fu la prima volta che si
bruciavano in Occidente degli eretici sul rogo, un'usanza purtroppo destinata a
divenire alquanto popolare nei secoli a seguire.
roberto.testimonidigeova
00giovedì 11 agosto 2011 17:47
Gli Ostrogoti in Italia (489 - 553 E.V) Cristiani ariani (Anti-trinitari)
In numero forse di 250.000 tra uomini, donne e bambini, condotti da Teodorico loro re, scese in Italia nel 489 e la conquistò definitivamente nel 493. Costituirono un nuovo regno romano-barbarico in Italia, che si estendeva fino alla Pannonia a nord est e alla Prouincia (l'odierna Provenza) a nord ovest. Il regno sopravvisse fino all'intervento diretto in Italia dell'imperatore d'Oriente Giustiniano I e alla susseguente guerra goto-bizantina. Cessò di esistere nel 553.
La popolazione Ostrogota di circa 250.000 persone, era cristiana ma ariana, cioè non credevano nella trinità. Durante il periodo della loro dominazione rappresentavano circa il 3-4 % della popolazione italiana. Dopo la “riconquista” Bizantina furono assorbiti dalla popolazione locale. Divennero cattolici? Possiamo ragionevolmente supporre che non ebbero il tempo di diventarlo perché già nel 568 la penisola fu nuovamente invasa, questa volta dai longobardi anch’essi ariani anti-trinitari. Le due popolazioni affini per razza, lingua e cultura dovettero trovare nella religione un ulteriore motivo di distinguo rispetto alla popolazione romana e rappresentare ad un certo punto una minoranza religiosa che raggiungeva il 10 % della popolazione che viveva in Italia. Ma questo lo vedremo nei prossimi giorni, quando parlerò proprio dei longobardi.
Faxino
00venerdì 12 agosto 2011 12:07
Roby... posto il tuo post anche sul mio profilo... posso?
gordon62
00venerdì 12 agosto 2011 13:12
Anche i Catari (XII-XIII secolo) non credevano nella trinità.
Sterminati dalla chiesa cattolica nella "crociata albigese".
roberto.testimonidigeova
00venerdì 12 agosto 2011 15:08
Per Faxino.
Certo che puoi

Per Gordon62
Si è vero, erano antitrinitari. Però la loro religione era un mix di credenze più "orientaleggianti" che cristiane. La Torre di Guardia 1/9/95 pp.27-30 dice di loro: "I catari erano tutt’altro che veri cristiani. Ma le loro critiche alla Chiesa Cattolica ne giustificarono forse lo spietato sterminio da parte di cosiddetti cristiani? Torturando e massacrando quelle decine di migliaia di dissidenti, i loro persecutori e carnefici cattolici infangarono il nome di Dio e di Cristo e misero in cattiva luce il vero cristianesimo."
E' probabile che nell'Europa medievale l'anti-trinitarismo in qualche forma sia rimasto latente fra quelle popolazioni che ufficialmente lo erano state fino al VII VIII secolo (Ostrogoti e Longobardi in Italia, Svevi e Visigoti in Spagna, Visigoti e Burgundi in Francia e Svizzera, più un considerevole numero di altri in Germania), e che il catarismo, di origine orientale, si sia semplicemente inserito in quei territori (Lombardia e Linguadoca) già di per sé riluttanti ad accettare l'ortodossia cattolica. Sempre negli stessi territori in momenti diversi ritroviamo i Valdesi (che però erano trinitari), i Passagini, ed infine al tempo della riforma tutta una serie di aderenti alla riforma che rigettarono la trinità.

gordon62
00venerdì 12 agosto 2011 15:36
Re:
roberto.testimonidigeova, 12/08/2011 15.08:

Per Faxino.
Certo che puoi

Per Gordon62
Si è vero, erano antitrinitari. Però la loro religione era un mix di credenze più "orientaleggianti" che cristiane. La Torre di Guardia 1/9/95 pp.27-30 dice di loro: "I catari erano tutt’altro che veri cristiani.



E' vero, ma dal titolo del thread avevo inteso che la tua ricerca storica era rivolta agli anti-trinitari in senso ampio e generale...

[SM=g27988]


roberto.testimonidigeova
00venerdì 12 agosto 2011 17:57
Per Gordon 62
Si in effetti hai ragione. I Catari, non erano veri cristiani ma non lo erano neppure i Passagini, i canonici d'Orleans, gli ariani, ed altri da me menzionati. Tutti quanti erano semplicemente anti-trinitari.
Condivido la tua corretta osservazione.
roberto.testimonidigeova
00mercoledì 31 agosto 2011 18:52
Prima di parlare dell'anti-trinitarismo dei longobardi vorrei spendere due parole sul cattolico Clodoveo che fu re dei Franchi dal 481 al 511 E.V. sul territorio che corrisponde grossomodo all'attuale Francia e l'ariano anti-trinitario Teodorico (454-526), che fu re degli Ostrogoti dal 474 e re d'Italia dal 493 al 526

La violenta intolleranza dei trinitari quale efficace arma contro gli ariani anti-trinitari è attestata dalle contrastanti dichiarazioni fatte da questi due governanti ‘barbari’ germanici.

Clodoveo, re dei Franchi, che abbracciò l’ortodossia cattolica romana e perciò il trinitarismo, mosse contro i Visigoti ariani (e perciò anti-trinitari come gli Ostrogoti) in Gallia, dicendo: “Sono afflitto che questi ariani occupino parte della Gallia. Marciamo, con l’aiuto di Dio, e assoggettiamoli”. E li assoggettarono. Fu una storia di crudeltà, di avarizia e di perfidia, di re dissoluti e di regine vendicative, che [papa] Gregorio cercò di scusare a motivo della loro difesa dell’ortodossia cattolica.

In netto contrasto con l’intolleranza dell’ortodosso Clodoveo fu l’ariano (anti-trinitario)Teodorico, re degli Ostrogoti. Zenone, imperatore romano d’Oriente, gli affidò l’incarico di prendere la penisola italiana, retta a quel tempo da un re che non riconosceva il dominio di Zenone sia sulla parte orientale che su quella occidentale dell’Impero Romano. Teodorico conquistò l’Italia, ma, riguardo alla religione, la sua norma fu: “La religione è una cosa che il re non può comandare, perché nessun uomo può esser costretto a credere contro la propria volontà”.
roberto.testimonidigeova
00mercoledì 31 agosto 2011 22:38
I Longobardi
I longobardi forse in numero di 300.000 calarono in Italia nel 568, erano per lo più cristiani ariani, e fino al 700 lo furono gran parte dei sovrani, i potentissimi duchi e la popolazione.
L'intero popolo divenne nominalmente cattolico solo sul finire del regno del re cattolico Cuniperto (morto nel 700). Da allora ci furono solo re longobardi cattolici e una lenta conversione verso il cattolicesimo.
Si può ipotizzare che la coesione interna della gens longobarda (inclusa l’adesione all'arianesimo) sopravvivesse pressoché intatta fintantoché i matrimoni con i romani rimasero sconosciuti (sono considerati un’eccezione ancora sotto le leggi di Liutprando, nell’anno 731);
Ancora nella prima metà dell'VIII secolo (poco prima del 750), il vescovo di Milano Natale scriveva un sermone contro gli ariani e agli ariani allude l'epigrafe di Filatteria, databile fra il 749 ed il 756. Segni che l’arianesimo era ancora presente fra buona parte dei longobardi.
Sappiamo per certo che gli ultimi esponenti del clero ariano furono epurati soltanto dopo la sconfitta di re Desiderio da parte di Carlo Magno nel 774. Ciò vorrebbe dire che pur minoritario l’arianesimo era ancora praticato e per qualche tempo sopravvisse alla scomparsa del regno longobardo.
I longobardi ebbero il proprio clero rigorosamente ariano. Ebbero anche vescovi ariani, l'ultimo di cui si ha notizia fu Anastasio vescovo di Pavia che si convertì al cattolicesimo tra il 653 ed il 658.
A differenza da quanto dipinto a fosche tinte dalla storiografia cattolica, i longobardi ariani furono estremamente tolleranti verso le altre religioni. Non poteva essere diversamente dato che fra di loro vi erano anche cattolici, tricapitolini e pagani.
Inoltre diversi sovrani longobardi di fede ariana ebbero cura di avere consorti cattoliche, il che favorì un clima di tolleranza sconosciuto nell'Italia non soggetta alla loro autorità.

roberto.testimonidigeova
00mercoledì 7 settembre 2011 09:10
Lorenzo Valla (1405 – 1457)

Nel 1431 scrisse il suo primo trattato (De voluptate), che lo mise nei guai per alcuni dubbi espressi sulla verginità della Madonna. Per uscirne fuori scrisse De vero falsoque bono in cui confermava la sua fede nella verginità di Maria.

Nel 1440, durante il pontificato di Eugenio IV, scrisse un breve testo (pubblicato solo nel 1517), il De falso credita et ementita Constantini donatione. In esso Valla, con argomentazioni storiche e filologiche, dimostrò la falsità della Donazione di Costantino

Nel 1442 scrisse De professione religiosorum, dove denunciò la corruzione del clero.

Nel 1444 pubblicò il suo capolavoro Elegantiarum latinae linguae, (in sei volumi), un trattato sistematico sulla lingua latina classica, che denunziò la cattiva abitudine, diffusa tra gli autori del suo tempo, di usare espressioni appartenenti al latino tardo-medievale. Introdusse inoltre l’importanza dello studio filologico delle parole, cioè il desiderio di conoscerne esattamente il significato per non essere sviati da pregiudizi o da tradizioni. Polemizzò con il pensiero di Boezio che aveva sostenuto che Dio fosse formato da tre persone. Valla fece notare che il termine greco “persona” significa maschera e che non può essere usato per definire Iddio. Si dovrebbe parlare di qualitates Dei e non di personae Dei. Nella concezione di Valla, la Trinità va intesa come triplex qualitates Dei. Neanche il termine substantia sarebbe per lui appropriato per definire la Trinità, poiché indica quel che l’apparenza nasconde e non è adatto a definire Dio.

Quest’opera fece infuriare gli studiosi dell'epoca che diedero luogo ad una vera e propria campagna denigratoria nei confronti di Valla. Nonostante ciò ottenne nel 1448 dal Papa Niccolò V il posto di Segretario Apostolico, che mantenne anche durante il pontificato di Callisto III
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