Adamo vedeva gli animali morire

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DUEL.
00sabato 23 aprile 2011 14:38


Prima di peccare, diceva un oratore al Suo discorso.

Ma da quale passo della Bibbia si comprende?

saluti
Seabiscuit
00sabato 23 aprile 2011 14:42
Re:
DUEL., 23.04.2011 14:38:



Prima di peccare, diceva un oratore al Suo discorso.

Ma da quale passo della Bibbia si comprende?

saluti



puoi spiegare meglio? Prima che Adamo peccasse li vedeva morire e dopo il peccato non più?

non ho capito


DUEL.
00sabato 23 aprile 2011 14:49
Re: Re:
Seabiscuit, 23/04/2011 14.42:



puoi spiegare meglio? Prima che Adamo peccasse li vedeva morire e dopo il peccato non più?

non ho capito






L'oratore disse che Adamo era consapevole della morte perché vedeva gli animali morire nel paradiso prima del peccato ovviamente.

Ma non ho trovato il passo dove si riesce a dedurre ciò

saluti
Seabiscuit
00sabato 23 aprile 2011 14:51
Re: Re: Re:
DUEL., 23.04.2011 14:49:




L'oratore disse che Adamo era consapevole della morte perché vedeva gli animali morire nel paradiso prima del peccato ovviamente.

Ma non ho trovato il passo dove si riesce a dedurre ciò

saluti



ovviamente dalla logica stessa. Gli animali non rientrano di certo nel proposito di Dio per l'umanità. La vita eterna è un dono agli esseri umani che, peccando hanno perso al momento.

Oggi le bestie muoiono. Non muoiono perchè hanno peccato, non potendo ovviamente peccare, ma perchè create per vivere un certo periodo e poi morire.

Mica serve una scrittura per capire questo


DUEL.
00sabato 23 aprile 2011 14:57
Re: Re: Re: Re:
Seabiscuit, 23/04/2011 14.51:



ovviamente dalla logica stessa. Gli animali non rientrano di certo nel proposito di Dio per l'umanità. La vita eterna è un dono agli esseri umani che, peccando hanno perso al momento.

Oggi le bestie muoiono. Non muoiono perchè hanno peccato, non potendo ovviamente peccare, ma perchè create per vivere un certo periodo e poi morire.

Mica serve una scrittura per capire questo





Dunque non c'è un passo in merito, quello che mi interessava,

un pò come la questione se prima del Diluvio pioveva,

la Logica a volte gioca brutti scherzi, meglio andarci cauti

Amalia 52
00sabato 23 aprile 2011 15:19
QUANDO un cane muore, dopo aver vissuto 10 o 20 anni, probabilmente ha fatto gran parte delle cose che in genere fanno i cani. Forse ha allevato dei cuccioli, ha dato la caccia ai gatti, ha sotterrato delle ossa e ha difeso il suo padrone. Ma quando un uomo muore, dopo aver vissuto 70 o 80 anni, ha sviluppato solo una piccola parte del suo potenziale. Se era un tipo sportivo, probabilmente ha praticato bene solo una o due discipline. Se gli piaceva la musica, forse ha imparato a suonare solo uno o due strumenti musicali. Se amava rivolgersi alle persone nella loro lingua, può darsi che abbia imparato a parlare correntemente solo due o tre lingue. Avrebbe potuto fare ancora tante altre cose, conoscere più persone, fare nuove scoperte e avvicinarsi di più a Dio, se solo avesse vissuto più a lungo.


Dicendo che la morte “entrò nel mondo”, la Bibbia indica che in origine l’umanità non avrebbe dovuto subire la morte. Nel caso dell’uomo, la vecchiaia e la morte sono la conseguenza della ribellione del primo uomo contro Dio. Gli animali, invece, non sono stati creati per vivere per sempre. — Genesi 3:21; 4:4; 9:3, 4.
Il progetto dell’uomo era diverso da quello degli animali. Noi siamo una forma di vita superiore agli animali, proprio come gli angeli sono una forma di vita superiore agli uomini. (Ebrei 2:7) A differenza degli animali, l’uomo è stato fatto “a immagine di Dio”. (Genesi 1:27) Inoltre, al contrario degli animali, nella Bibbia Adamo è chiamato “figlio di Dio”. (Luca 3:38) Abbiamo quindi validi motivi per credere che l’uomo non doveva invecchiare e morire. Dio non muore, e nemmeno i suoi figli furono creati per morire. — Abacuc 1:12; Romani 8:20, 21.

Fonte:g 5/06
TANO65
00sabato 23 aprile 2011 15:40
adamo era pienamente consapevole del significato della parola morte proprio perche vedeva gli animali morire
DUEL.
00sabato 23 aprile 2011 15:41
Re:
TANO65, 23/04/2011 15.40:

adamo era pienamente consapevole del significato della parola morte proprio perche vedeva gli animali morire




ma è una deduzione, più o meno logica, ma la certezza non mi sembra che ci sia, o no?!?!
Seabiscuit
00sabato 23 aprile 2011 15:43
Re: Re:
DUEL., 23.04.2011 15:41:




ma è una deduzione, più o meno logica, ma la certezza non mi sembra che ci sia, o no?!?!



la certezza ce l'hai proprio perchè vedi morire gli animali

cosa non capisci in questo fatto?


Grattamacco '67
00sabato 23 aprile 2011 16:10
In Genesi leggiamo che prima di essere cacciati dal Giardino,Adamo ed Eva si coprivano con "lunghe vesti di pelle".

Le scritture non dicono come Geova abbia fornito tali vesti alla prima coppia,ma difficilmente possiamo pensare che abbia prima ucciso degli animali per ricoprire Adamo ed Eva,anche perchè al riguardo il contesto non riporta un fatto così rilevante che sarebbe degno di nota.

Più avanti parlando del sacrificio di Isacco sempre Genesi dice che Geova fa "impigliare un montone per le corna" affinchè serva ad Abraamo come olocausto.

Quindi se Geova avesse ucciso un animale per ricavarne la pelle per l'uomo presumibilmente sarebbe stato dovutamente riportato nel racconto.

Molto più verosimilmente queste vesti di pelle potrebbero essere state ricavate da animali recentemente morti per cause naturali non estranee ad Adamo ed Eva.
Giandujotta.50
00sabato 23 aprile 2011 16:26
Non sottovaluterei del tutto le prove deduttive [SM=g27985]
La condanna a morte è stata comminata agli uomini: vediamo tutti gli uomini morire.
Gli animali non agiscono per coscienza ma per istinto genetico, ciascuno secondo la propria specie. Se nonostante questo li vediamo morire non è certo perchè abbiano commesso peccato: la lunghezza della loro vita è predisposta geneticamente, quindi Adamo deve averne visti morire.

Close55
00sabato 23 aprile 2011 17:09
la causa della morte dell'uomo.Il primo riferimento alla morte nelle Scritture è quello di Genesi 2:16, 17, dove è riportato il comando dato da Dio al primo uomo circa il mangiare dell’albero della conoscenza del bene e del male, comando la cui violazione avrebbe comportato la morte. invece per gli animali evidentemente la morte era gia' un processo naturale, poiché la Bibbia non li menziona affatto quando affronta l’argomento dell’introduzione della morte nella famiglia umana. (Cfr. 2Pt 2:12). La gravità dell’avvertimento di Dio riguardante la pena di morte per la disubbidienza sarebbe dunque stata ben compresa dal suo figlio umano, Adamo. La disubbidienza al Creatore fu la causa della morte di Adamo. (Ge 3:19; Gc 1:14, 15) In seguito il peccato di Adamo con la sua conseguenza, la morte, si estese a tutti gli uomini. — Ro 5:12; 6:23.perspicacia 2 pag 90

dom@
00sabato 23 aprile 2011 18:07
Re: Re:
Seabiscuit, 4/23/2011 2:42 PM:



puoi spiegare meglio? Prima che Adamo peccasse li vedeva morire e dopo il peccato non più?

non ho capito





E dopo che pecco'.... indossava uno di loro [SM=g10765] (animale)

dispensa.
00sabato 23 aprile 2011 19:07
Re: Re: Re:
dom@, 23/04/2011 18.07:



E dopo che pecco'.... indossava uno di loro [SM=g10765] (animale)




Ma guarda la coincidenza.

L'animale continua a vivere mediante la sua prole, poichè la sua anima è sempre la stessa .Nel caso dell'uomo no, l'uomo può diventare un serpente farisaico, una colomba, un corvo.

La sua è una individualità, personalità, un io che è immagine di D-io.

Pertanto la sua morte non spiega la sua esistenza come tale, cioè come mortale.
Tanto è che se un fanciullo cresce privato dei genitori, e di ogni contatto umano, a questo è più capace un gatto di sopravvivere..i miei gattini checrescendo per istinto andavano a cacciare.

mentre il figlio dell'uomo non saprebbe distinguere una mela da una bacca velenosa.

saluti




.Piero:
00sabato 23 aprile 2011 19:11
Adamo era stato creato mortale secondo l'AT, infatti quando Dio gli dice che se disubbidiscono "certamente morrete", questo non si verifica, e Adamo anzi continua a vivere per un periodo lunghissimo.
Dio si riferiva alla morte spirituale.
Un'altra prova è che nel giardino dell'Eden è descritto, nella Bibbia, un albero della vita, che dà la vita eterna, l'immortalità. Adamo non sembra saperlo e certamente non ne mangia. Dopo la cacciata, Dio impedisce il ritorno all'Eden ad Adamo, per evitare anche che si cibi dell'albero della vita e diventi immortale, perchè, evidentemente, prima non lo era. Mi pare molto chiaro, e il Nuovo Testamento non può contraddire il Vecchio Testamento.
Seabiscuit
00sabato 23 aprile 2011 19:21
Re:
.Piero:, 23.04.2011 19:11:

Adamo era stato creato mortale secondo l'AT, infatti quando Dio gli dice che se disubbidiscono "certamente morrete", questo non si verifica, e Adamo anzi continua a vivere per un periodo lunghissimo.
Dio si riferiva alla morte spirituale.
Un'altra prova è che nel giardino dell'Eden è descritto, nella Bibbia, un albero della vita, che dà la vita eterna, l'immortalità. Adamo non sembra saperlo e certamente non ne mangia. Dopo la cacciata, Dio impedisce il ritorno all'Eden ad Adamo, per evitare anche che si cibi dell'albero della vita e diventi immortale, perchè, evidentemente, prima non lo era. Mi pare molto chiaro, e il Nuovo Testamento non può contraddire il Vecchio Testamento.



hai le idee molto confuse su cosa sia l'immortalità e di certo Adamo non lo era nè lo sarebbe mai stato

studia un pò di piû prima di venire a dare lezioni


dispensa.
00sabato 23 aprile 2011 19:24
Re:
.Piero:, 23/04/2011 19.11:

Adamo era stato creato mortale secondo l'AT, infatti quando Dio gli dice che se disubbidiscono "certamente morrete", questo non si verifica, e Adamo anzi continua a vivere per un periodo lunghissimo.
Dio si riferiva alla morte spirituale.
Un'altra prova è che nel giardino dell'Eden è descritto, nella Bibbia, un albero della vita, che dà la vita eterna, l'immortalità. Adamo non sembra saperlo e certamente non ne mangia. Dopo la cacciata, Dio impedisce il ritorno all'Eden ad Adamo, per evitare anche che si cibi dell'albero della vita e diventi immortale, perchè, evidentemente, prima non lo era. Mi pare molto chiaro, e il Nuovo Testamento non può contraddire il Vecchio Testamento.




Mi sa che hai fatto un pò di confusione..se Adamo non lo sapeva chi glielo disse dopo aver peccato??

Non certo Dio, che invece gli impedisce di andare a tale albero.

Se adamo moriva in quello stesso giorno, e non un giorno di mille anni 2Pietro 3:8;
sai quanto gliene poteva mai importare a satana di portare Adamo dalla sua parte.

Polvere sei e polvere tornerai..Altro che morte spirituale.

Che se pur vero che Adamo morì come figlio di Dio, questo di per se avrebbe comportato soprattutto la morte fisica.

ciao
.Piero:
00sabato 23 aprile 2011 19:41
Re: Re:
dispensa., 4/23/2011 7:24 PM:




Mi sa che hai fatto un pò di confusione..se Adamo non lo sapeva chi glielo disse dopo aver peccato??

Non certo Dio, che invece gli impedisce di andare a tale albero.

Se adamo moriva in quello stesso giorno, e non un giorno di mille anni 2Pietro 3:8;
sai quanto gliene poteva mai importare a satana di portare Adamo dalla sua parte.

Polvere sei e polvere tornerai..Altro che morte spirituale.

Che se pur vero che Adamo morì come figlio di Dio, questo di per se avrebbe comportato soprattutto la morte fisica.

ciao



Innanzitutto preciso che io non dò lezioni a nessuno, non mi permetterei mai. Le mie sono semplici constatazioni, evidenti a tutti.

per rispondere all'amico dispensa direi che Adamo non ha saputo nè prima nè dopo il peccato che esisteva l'albero della vita, quindi perchè dispensa mi chiede "chi glielo ha detto?": nessuno glielo ha detto, mortale era prima del peccato e mortale resta dopo il peccato.
Il peccato originale provoca la morte spirituale, non quella corporale, se no nasceremmo tutti già morti. Adamo visse, nonostante Dio gli avesse detto che peccando sarebbe morto.
L'albero della vita è ancora là.


(garoma)
00sabato 23 aprile 2011 19:45
Re:
DUEL., 23/04/2011 14.38:



Prima di peccare, diceva un oratore al Suo discorso.

Ma da quale passo della Bibbia si comprende?

saluti


la Bibbia paragona chi non è degno di essere risuscitato agli “animali irragionevoli nati secondo natura per essere presi e distrutti”. — 2 Pietro 2:12. Ma questi [uomini], come animali irragionevoli nati secondo natura per essere presi e distrutti,

Questo dimostra che essi non sono stati creati per vivere per sempre. Solo all'uomo Geova disse che se non peccava sarebbe vissuto per sempre ma non lo disse agli animali.

Scusa dove hai ascoltato questo oratore?

Riguardo alla morte dell'uomo e alla sua durata ti consiglirei di aprire altro 3D, svari troppo da argomento ad argomento, questo crea solo confusione.

dispensa.
00sabato 23 aprile 2011 20:04
Re: Re: Re:
.Piero:, 23/04/2011 19.41:



Innanzitutto preciso che io non dò lezioni a nessuno, non mi permetterei mai. Le mie sono semplici constatazioni, evidenti a tutti.

per rispondere all'amico dispensa direi che Adamo non ha saputo nè prima nè dopo il peccato che esisteva l'albero della vita, quindi perchè dispensa mi chiede "chi glielo ha detto?": nessuno glielo ha detto, mortale era prima del peccato e mortale resta dopo il peccato.
Il peccato originale provoca la morte spirituale, non quella corporale, se no nasceremmo tutti già morti. Adamo visse, nonostante Dio gli avesse detto che peccando sarebbe morto.
L'albero della vita è ancora là.





scusami la domanda, ma tu la leggi la bibbia?
Ad Adamo fu impedito di andare a prendere il frutto dell'albero della vita, per questo motivo Dio vi mise a guardia due angeli con la loro spada, proprio per evitare che Adamo si comportasse da ladro, come aveva già fatto con il precedente albero.

Il tuo ragionamento quindi non riesco a seguirlo, perchè ignoro su cosa ti stai basando.

Se era come dici tu Cristo doveva morire in termini spiritali, peccando.

Ascolta leggiti attentamente cosa scrive Paolo ai (1) Corinti 15:20.26; e nonmi venire a dire che si tratta dii morte spirituale, altrimenti dovremopensare che quei che asppartengono a Cristo sono tutti morti spiritualmente, cioè peccatori priva di vita spirituale.ciao


DUEL.
00domenica 24 aprile 2011 10:10

Io non sarei sicuro al 100% che morissero gli animali prima del peccato di Adamo.

Supponiamo in un paradiso uno ha degli animali come un cagnolino a cui si affeziona, poi muore, ciò crea molto dolore anche in condizioni paradisiache, anzi sopratutto!

ciò mi sembra che poco si concilia con una pace paradisiaca.

Poi anche gli animali non sono Robot tutti uguali, ognuno ha la sua personalità ed individualità.
(garoma)
00domenica 24 aprile 2011 13:10
Re:
DUEL., 24/04/2011 10.10:


Io non sarei sicuro al 100% che morissero gli animali prima del peccato di Adamo.


Da dove trai questa tua supposizione?

Supponiamo in un paradiso uno ha degli animali come un cagnolino a cui si affeziona, poi muore, ciò crea molto dolore anche in condizioni paradisiache, anzi sopratutto!

ciò mi sembra che poco si concilia con una pace paradisiaca.


Tutti ci affezioniamo a certi animali e oggi ragioniamo con la nostra natura imperfetta ma puoi dire quale sarà il nostro pensiero nel paradiso? Questo ragionamento porterebbe a pensare che nel paradiso al tempo di Adamo gli animali non morivano poichè, come tu sai vi sono alcuni animali che partoriscono decine di cuccioli, immagina in poco tempo cosa sarebbe succeso nel paradiso. E un certo tempo lo ebbero nel paradiso visto che Adamo dovette dare i nomi a tutti gli animali, inoltre, quando Dio creò Eva egli usò l'espressione "questa è finalmente" ciò lascia intendere che passò del tempo nel paradiso.


Poi anche gli animali non sono Robot tutti uguali, ognuno ha la sua personalità ed individualità.


Personalità è attribuibile all'uomo alla persona, come dice la stessa parola e non all'animale esso ha l'istinto.
Sergio_Tdg
00domenica 24 aprile 2011 14:11
Io credo che gli animali non morivano in eden anche perchè:

15 E Geova Dio prendeva l’uomo e lo poneva nel giardino di Eden perché lo coltivasse e ne avesse cura. 16 E Geova Dio impose all’uomo anche questo comando: “Di ogni albero del giardino puoi mangiare a sazietà. 17 Ma in quanto all’albero della conoscenza del bene e del male non ne devi mangiare, poiché nel giorno in cui ne mangerai positivamente morirai”.

se adamo avesse visto gli animali morire certamente sapeva bene cosa era la morte,invece geova gli dice positivamente perchè loro avevano sempre vissuto in felicità e le cose negative non le conosceva.

poi non credo che geova avrebbe contaminato la terra paradisiaca con la morte se pur animale,se mi trovate un KM oppure un altra rivista che lo spiega come dite voi ve ne sarei grato.
.Piero:
00domenica 24 aprile 2011 14:32
Scusate, ma prima di Adamo ci sono stati i dinosauri, che forse non vivevano nell'Eden (o forse sì?), e che sono morti milioni di anni fa: non vedo perchè erano mortali solo i dinosauri e simili.
Sergio_Tdg
00domenica 24 aprile 2011 14:39
Re:
.Piero:, 24/04/2011 14.32:

Scusate, ma prima di Adamo ci sono stati i dinosauri, che forse non vivevano nell'Eden (o forse sì?), e che sono morti milioni di anni fa: non vedo perchè erano mortali solo i dinosauri e simili.




Il racconto di Genesi e i dinosauri
Sebbene il metodo di datazione basato sulla radioattività sia innovativo, si fonda ancora su congetture e supposizioni. Invece il racconto biblico contenuto nel primo capitolo di Genesi enuncia semplicemente l’ordine generale della creazione. Ammette la possibilità che ci siano voluti forse miliardi di anni per la formazione della terra e molti millenni in sei “giorni”, o ere creative, per preparare la terra come dimora dell’uomo.
Alcuni dinosauri (e pterosauri) possono essere stati veramente creati nella quinta era elencata in Genesi quando, come dice la Bibbia, Dio fece le “creature volatili” e i “grandi mostri marini”. Forse altri tipi di dinosauri furono creati nella sesta epoca. La grande varietà di dinosauri con il loro enorme appetito sarebbe stata appropriata data l’abbondante vegetazione che esisteva evidentemente nel loro tempo. — Genesi 1:20-24.
Quando i dinosauri ebbero adempiuto il loro scopo, Dio pose fine alla loro esistenza. Ma la Bibbia tace in merito a come o a quando lo fece. Possiamo essere certi che i dinosauri furono creati da Geova per uno scopo, anche se al presente non comprendiamo perfettamente quale fu. Non furono uno sbaglio, un frutto dell’evoluzione. Il fatto che compaiano all’improvviso nella documentazione fossile senza presentare alcun legame con antenati fossili, e anche che scompaiano senza lasciare nessun fossile di collegamento, testimonia contro l’idea che tali animali si siano evoluti gradualmente in un arco di milioni di anni. Pertanto la documentazione fossile non sostiene la teoria dell’evoluzione. Invece è in armonia con il punto di vista biblico circa gli atti creativi di Dio.
.Piero:
01domenica 24 aprile 2011 14:49
Re: Re: Re: Re:
dispensa., 4/23/2011 8:04 PM:



scusami la domanda, ma tu la leggi la bibbia?
Ad Adamo fu impedito di andare a prendere il frutto dell'albero della vita, per questo motivo Dio vi mise a guardia due angeli con la loro spada, proprio per evitare che Adamo si comportasse da ladro, come aveva già fatto con il precedente albero.

Il tuo ragionamento quindi non riesco a seguirlo, perchè ignoro su cosa ti stai basando.

Se era come dici tu Cristo doveva morire in termini spiritali, peccando.



Perchè Cristo doveva morire spiritualmente? non capisco, Cristo era senza peccato, e quindi vivo spiritualmente, ma era soggetto alla morte corporale come tutti gli uomini, compreso Adamo.


Ascolta leggiti attentamente cosa scrive Paolo ai (1) Corinti 15:20.26; e nonmi venire a dire che si tratta dii morte spirituale, altrimenti dovremopensare che quei che asppartengono a Cristo sono tutti morti spiritualmente, cioè peccatori priva di vita spirituale.ciao




Quelli che appartengono a Cristo, in grazia del sacrificio di Cristo (morte corporale), possono vivere spiritualmente, mentre prima, a causa del peccato originale, erano vivi corporalmente, ma morti spiritualmente.
Il battesimo fa vivere in Cristo, e libera gli uomini dalla morte spirituale, ma non li libera dalla morte corporale.

Forse ti sei solo spiegato male.


(garoma)
00domenica 24 aprile 2011 15:54
Re:
Sergio_Tdg, 24/04/2011 14.11:

,se mi trovate un KM oppure un altra rivista che lo spiega come dite voi ve ne sarei grato.


Eccoti accontentato:

Il primo riferimento alla morte nelle Scritture è quello di Genesi 2:16, 17, dove è riportato il comando dato da Dio al primo uomo circa il mangiare dell’albero della conoscenza del bene e del male, comando la cui violazione avrebbe comportato la morte. (Vedi NM, nt.). Invece per gli animali evidentemente la morte era già un processo naturale, poiché la Bibbia non li menziona affatto quando affronta l’argomento dell’introduzione della morte nella famiglia umana. (Cfr. 2Pt 2:12). La gravità dell’avvertimento di Dio riguardante la pena di morte per la disubbidienza sarebbe dunque stata ben compresa dal suo figlio umano, Adamo. La disubbidienza al Creatore fu la causa della morte di Adamo. (Ge 3:19; Gc 1:14, 15) In seguito il peccato di Adamo con la sua conseguenza, la morte, si estese a tutti gli uomini. — Ro 5:12; 6:23.
it-2 337

Dicendo che la morte “entrò nel mondo”, la Bibbia indica che in origine l’umanità non avrebbe dovuto subire la morte. Nel caso dell’uomo, la vecchiaia e la morte sono la conseguenza della ribellione del primo uomo contro Dio. Gli animali, invece, non sono stati creati per vivere per sempre. — Genesi 3:21; 4:4; 9:3, 4.
Il progetto dell’uomo era diverso da quello degli animali. Noi siamo una forma di vita superiore agli animali, proprio come gli angeli sono una forma di vita superiore agli uomini. (Ebrei 2:7) A differenza degli animali, l’uomo è stato fatto “a immagine di Dio”. (Genesi 1:27) Inoltre, al contrario degli animali, nella Bibbia Adamo è chiamato “figlio di Dio”. (Luca 3:38)
g 5/06 8

È bene ricordare, però, che la Bibbia sottolinea la differenza fra esseri umani e animali. È l’uomo, non l’animale, che è stato fatto ‘a immagine e somiglianza di Dio’. (Genesi 1:26) E mentre gli animali furono creati per vivere per un tempo limitato, gli esseri umani ebbero la prospettiva di vivere sulla terra per sempre. (Genesi 3:22, 23; Salmo 37:29) Gesù Cristo disse che per ricevere la “vita eterna” dobbiamo esercitare fede e acquistare conoscenza di Dio, cose che gli animali non sono in grado di fare. (Giovanni 3:36; 17:3) Inoltre la Bibbia paragona chi non è degno di essere risuscitato agli “animali irragionevoli nati secondo natura per essere presi e distrutti”. — 2 Pietro 2:9-12.
g04 22 6, 9

Domande dai lettori
♦ Apocalisse 21:4 dice che nel nuovo mondo non ci sarà più la morte. Significa questo che nemmeno gli animali moriranno allora? — M. I., New York.
Questo testo non significa che ogni morte sarà abolita. Le creature umane ribelli morranno durante il regno millenario di Cristo, e quelli che si schiereranno con Satana alla fine dei mille anni periranno. (Isa. 65:17, 20; Apoc. 20:7-10) È vero, Apocalisse 20:14 mostra la morte distrutta e Apocalisse 21:4 dice poi che non ci sarà più morte, ma la morte a cui si riferisce è la morte ereditata da Adamo. Gli uomini allora non degenereranno e non morranno per la trasgressione di Adamo, ma in qualunque tempo futuro Geova Dio potrebbe condannare qualche ribelle volontario che volesse turbare la pace del nuovo mondo. Pertanto Apocalisse 21:4 parla solo della morte adamica degli uomini, e non si applica al regno animale.
In quanto alla domanda se gli animali morranno nel nuovo mondo non possiamo essere dogmatici. Si ritiene che gli uomini non li uccideranno per alimento, né che gli animali si aggrediranno l’un l’altro. Nel nuovo mondo si adempirà l’originale proposito di Geova relativo alle provviste di cibo, come fu dichiarato ad Adamo ed Eva: “Ecco, io vi do ogni erba che fa seme sulla superficie di tutta la terra, ed ogni albero fruttifero che fa seme; questo vi servirà di nutrimento. E ad ogni animale della terra e ad ogni uccello dei cieli e a tutto ciò che si muove sulla terra ed ha in sé un soffio di vita, io do ogni erba verde per nutrimento”. (Gen. 1:29, 30) Se quell’animale notevolmente carnivoro, il leone, “mangerà lo strame come il bue”, certamente neanche gli altri saranno carnivori. (Isa. 11:6-9) Incidentalmente questo indica che Apocalisse 21:4 non elimina ogni morte della vita organica, perché le piante moriranno per divenire nutrimento degli uomini e degli animali.
Ma solo che gli animali non saranno più adoperati per nutrimento non dimostra ch’essi vivranno per sempre. C’è motivo di credere ch’essi moriranno. La disubbidienza dell’uomo nell’Eden non portò la morte agli animali — essi eran vissuti e morti e numerose forme s’erano estinte per migliaia d’anni prima della creazione dell’uomo. Il nuovo mondo eliminerà gli effetti della disubbidienza di Adamo, ma questo non ha rapporto con la morte degli animali. Lo stato della bestia è rimasto immutato dalla sua creazione — essa vive il suo periodo di vita e muore. In nessun tempo le è stata posta dinanzi la prospettiva della vita eterna.
La posizione dell’uomo è diversa. Adamo aveva dinanzi a sé la speranza della vita eterna, ma quella speranza svanì quando mancò di superare la prova d’ubbidienza. Se avesse superato quella prova egli avrebbe infine mangiato dell’“albero della vita”. Mediante Adamo tutti gli uomini perdettero l’opportunità della vita eterna, ma mediante l’opera di redenzione di Cristo Gesù l’opportunità è ripristinata e le persone di buona volontà possono sperare nella vita eterna nel nuovo mondo. Nulla di questo riguarda gli animali.
Se un uomo è volontariamente malvagio e disprezza il riscatto, non otterrà mai la vita eterna, benché ora viva per alcuni anni. Egli perde la migliore opportunità che sia offerta al genere umano, e cade nel medesimo stato degli animali, uno stato che non presenta alcuna opportunità di vita eterna. Di tali persone l’apostolo Pietro scrisse: “Ma questi uomini come animali irragionevoli nati naturalmente per esser presi e distrutti, vogliono, nelle cose delle quali sono ignoranti e parlano abusivamente, persino subire la distruzione nella loro propria condotta di distruzione”. — 2 Piet. 2:12, NM.
Se gli animali avessero l’opportunità di ricevere la vita eterna, perché questi uomini che perdono tale opportunità sarebbero paragonati a loro? Risulta che non c’è nessuna base scritturale per sostenere che gli animali vivranno per sempre nel nuovo mondo, ma piuttosto ch’essi continueranno a nascere, crescere, generare, e morire. Le argomentazioni contrarie sono generalmente fondate su motivi sentimentali.
w52 45



DUEL.
00domenica 24 aprile 2011 16:42


Non mi quadra,

ripeto vivere in un paradiso di felicità quando poi gli animali a cui ti affezioni muoiono, non mi sembra poi così paradisiaco

Volete dirmi che un essere perfetto rimane senza emozioni alla morte di un animale domestico a cui è affezionato!?!?!

se è così, ben venga l'imperfezione ci sarebbe da dire!

ripeto la cosa non mi quadra.
Giandujotta.50
00domenica 24 aprile 2011 17:07
Re:
DUEL., 24/04/2011 16.42:



Non mi quadra,

ripeto vivere in un paradiso di felicità quando poi gli animali a cui ti affezioni muoiono, non mi sembra poi così paradisiaco

Volete dirmi che un essere perfetto rimane senza emozioni alla morte di un animale domestico a cui è affezionato!?!?!

se è così, ben venga l'imperfezione ci sarebbe da dire!

ripeto la cosa non mi quadra.




recentemente è morto il mio cane. Inutile parlarti del mio dolore.Se hai avuto animali, lo immagini.
Sarebbe stato bello pensare alla risurrezione anche per gli animali, come penso alla risurrezione delle persone che ho amato e che non ci sono piu.
Ma Geova ha stabilito un suo "ordine" di cose.
Presumo che tu sia vegetariano, per cui comprendo il tuo pensiero...
Ma non dobbiamo dimenticare che "Poiché i vostri pensieri non sono i miei pensieri, né le mie vie sono le vostre vie”, è l’espressione di Geova. 9 “Poiché come i cieli sono più alti della terra, così le mie vie sono più alte delle vostre vie, e i miei pensieri dei vostri pensieri." (Isaia 55:8,9)
Sicuramente sotto il suo regno capiremo anche questo aspetto. Ora non ci resta che avere fiducia che quel che sarà, sarà per il nostro bene.
Seabiscuit
00domenica 24 aprile 2011 19:14
Re:
DUEL., 24.04.2011 16:42:



Non mi quadra,

ripeto vivere in un paradiso di felicità quando poi gli animali a cui ti affezioni muoiono, non mi sembra poi così paradisiaco

Volete dirmi che un essere perfetto rimane senza emozioni alla morte di un animale domestico a cui è affezionato!?!?!

se è così, ben venga l'imperfezione ci sarebbe da dire!

ripeto la cosa non mi quadra.



ma secondo te nel paradiso terrestre se mi si infilerà una spina nel dito non proverò dolore? O se mi arrampicherò su un albero e cado, non proverò dolore? Secondo me hai un quadro un pò distorto su cosa sia il paradiso, la vita eterna e vivere in felicità.




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