Buongiorno a tutti, è la prima volta che scrivo in questo forum che però seguo con molto interesse da anni. Sono un fratello da circa una decina di anni e come si dice "nato nella verità".
Ho sempre condiviso le conclusioni e i consigli che Geova ci dispensa tramite il corpo direttivo.
Non capisco però la presa di posizione che il Corpo Direttivo sta acquisendo sul tema Vaccini Covid 19.
Nello specifico il continuo ricordarci la percentuale di vaccinati all'interno della famiglia Betel e dei volontari a tempo pieno.
Il fatto che è una libera scelta ma che puntualmente viene ribadito la "superiorità" su chi ha deciso, ed è legittimo che l'abbia fatto, in coscienza di vaccinarsi
In ultimo questo non è in linea su quanto la società si è espressa precedentemente su temi come la scelta di terapie o diete da seguire, penso che lo stesso valga per i vaccini, che sono terapie preventive MEDICHE. Ad esempio possiamo fare riferimento a questa torre di guardia:
www.jw.org/it/biblioteca-digitale/riviste/w20150915/coscienza-educata-dalla-bibbia-...
Penso che chi decide in coscienza di non accettare una determinata terapia, come nel caso dei vaccini, si senta in difetto in base alla posizione palesemente pro vaccino del corpo direttivo.
Ne approfitto per aggiungere che il mio post non è assolutamente critico nei confronti di nessuno che ha deciso in totale serenità e consapevolezza di vaccinarsi ne tanto meno con i cari fratelli del Corpo Direttivo. La mia vuole essere un analisi di come a questo punto c'è un approccio diverso quando si disquisisce di cure mediche. Anche perché ad esempio lo stesso approccio si può avere, ed è solo un esempio, se un fratello o sorella decide di curarsi il cancro con la chemio terapia o intraprendere percorsi meno tradizionali. Ovviamente la società non ha mai patteggiato per una cura specifica, perché non è il suo compito.
Grazie
eADV