Aiuto..dubbi dopo lettura apostata

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Pagine: 1, 2, [3]
barnabino
00mercoledì 13 luglio 2011 16:30
Caro Giullare,


Non dare voce ai fuoriusciti che hanno abbracciato una nuova fede, potrebbe essere sinonimo d’intolleranza…



Non è l'intolleranza la ragione per cui non vogliamo dare voce, né ascoltare la voce, di coloro che sono fuoriusciti e hanno abbracciato una nuova fede, dato che non abbiamo alcun problema a cercare di capire quello che insegnano altre fedi e non abbiamo alcun problema di intolleranza verso di esse. Ti dirò di più... non abbiamo neppure alcun problema di intolleranza verso gli apostati, non ricordo alcun azione intrapresa dai testimoni di Geova per bloccare la loro informazione, per quanto ci riguarda finché sono nella legalità possono insegnare qualunque cosa.

Piuttosto ci rendiamo conto di come il loro insegnamento sia, questo si, caratterizzato (dispiace dirlo) da uso scorretto e tendenzioso delle informazioni e persino della loro esperienza personale. Questo ci porta ad evitare i loro insegnamenti come chiunque eviterebbe di cibarsi di cibo avariato e non c'è nulla di male in questo, non vedo perché si dovrebbe assaggiare il veleno per rendersi conto che fa male.

Intolleranza? No, assolutamente, semplicemente il cristianesimo non ritiene che tutte le strade portino a Dio, è una religione che si proclama la verità e dunque non c'è semplicemente posto per altre visioni o rivelazioni. Questo non significa intolleranza, né significa disprezzare altre religioni.

Shalom
barnabino
00mercoledì 13 luglio 2011 16:35

Tu come TDG puoi usare il termine… di fatto ho specificato che è apostata solo per il gruppo da dove è uscito (o cacciato)



Naturalmente il termine può essere usato con più significati, per apostasia però si indica l'abbandono di una fede per un'altra. Io, ad esempio, sono un apostata, ho infatti lasciato volontariamente una chiesa, quella cattolica, a cui ero stato coattamente affigliato, per quella dei cristiani testimoni di Geova. Se mi chiamassero apostata non ci troverei nulla di strano, io stesso mi definisco tale come vedi...

Shalom
Giullare108
00mercoledì 13 luglio 2011 16:59
Continuo a dire che non era una critica verso i TDG, non sono i TDG che critico per l’uso del termine, è chiaro che uno che “rinnega” la vostra fede da voi può meritare quell’appellativo. Io non sono un TDG, perché dovrei definire apostata un vostro fuoriuscito? Lo è solo per voi… non per il resto dell’umanità. Questo era il senso. Mi rivolgevo a un non TDG…

Barnabino, in questo caso i cattolici possono chiamarti apostata… Ma io non essendo credente non posso. Nemmeno se lo fossi, intendo dire che potrei chiamarti apostata solo se fossi cattolico.

Ora io non conosco le intenzioni di superfili84… dovesse aderire alla vostra fede ha tutti i diritti di usare il termine. Anche se non è battezzato, ma si sente già un TDG, ha il diritto di usarlo. Ma se invece è ancora un po’ confuso, non ha le idee chiare sul da farsi, per lui dire apostata è improprio.

Per quanto riguarda l’intolleranza, non ho fatto un’affermazione. La vostra è intolleranza, ma verso chi è colpevole di apostasia, non verso la sua nuova fede. Intolleranti in quanto non sopportate che un fuoriuscito racconti menzogne a discapito di tutto il gruppo. Penso che questo sia normale… Ma converrete con me, che non tutti i fuoriusciti (apostati o no), abbiano la fissa di sparlare… Alcune, al di la della fede, erano e rimangono brave persone.
barnabino
00mercoledì 13 luglio 2011 17:18
Caro Giullare,


Io non sono un TDG, perché dovrei definire apostata un vostro fuoriuscito?



Non un fuoriuscito, è un apostata solo chi (secondo la definizione) abbandona la propria fede, specialmente per rinnegarla o adottarne un'altra. Non è che è un "apostata" per noi, ma lo è in generale, così come un "emigrante" lo è per tutti, indifferentemente se ha lasciato il tuo paese o un'altro, così "apostata" indica solo la condizione di una persona che ha lasciato una fede per un'altra, non c'entra nulla che tu sia o meno credente o testimone di Geova.


Intolleranti in quanto non sopportate che un fuoriuscito racconti menzogne a discapito di tutto il gruppo



In questo caso "intolleranza" mi sembra una parola un po' grossa, dato che ha connotazioni che in genere vanno oltre il rifiuto di un insegnamento, comunque ho capito cosa intendevi dire.

Shalom
(Naaman)
00mercoledì 13 luglio 2011 17:20
Re: Re: Re: Re:
F.Delemme, 12/07/2011 23.14:

Forse Naaman pensa che tutte le informazioni pubblicate nelle nostre pubblicazioni siano VANGELO. I testimoni di Geova non lo pensano.



Caro Delemme...ma le pare?!?!?! Non lo penso nemmeno io! Tutto si può dire tranne che io creda che le informazioni contenute nelle vostre pubblicazioni...specialmente quelle relative a certe vostre interpretazioni profetiche...siano VANGELO!!! Io penso proprio l'opposto!

F.Delemme, 12/07/2011 23.14:

I testimoni di Geova "profetizzano" nel senso che proclamano ciò che dice la Bibbia e ne dà l'interpretazione più probabile senza asserire di essere infallibile.



Beh certe interpretazioni sono state davvero molto improbabili lungo tutto l'arco della storia della WTS...e non è che le cose siano cambiate poi tanto in tempi recenti. Ancora oggi si possono rilevare numerosissime interpretazioni improbabili provenienti da Brooklin circa le profezie. Ognuno poi è libero di seguire le interpretazioni che crede più probabili s'intende. Aggiungo inoltre che pur non trovando plausibili certe interpretazioni profetiche della WTS non disdegno di leggere qualche vostro commentario così come non disdegno di leggere qualche commentario avventista, battista, pentecostale, cristadelfiano, etc. in quanto mi piace documentarmi il più possibile.
Saluti...
barnabino
00mercoledì 13 luglio 2011 17:25
Caro Naaman,


Ancora oggi si possono rilevare numerosissime interpretazioni improbabili provenienti da Brooklin circa le profezie. Ognuno poi è libero di seguire le interpretazioni che crede più probabili s'intende



Sulle profezie lo schiavo fedele e discreto non è mai stato dogmatico, si rende conto che come cristiani dobbiamo tenere bene in mente il giorno della parousia di Cristo, ma al tempo stesso che solo quando sarà il momento ci renderemo conto dell'adempimento esatto delle profezie che riguardano il suo ritorno, così come Daniele si rese conto solo al momento del loro adempimento delle profezie riguardanti la liberazione del suo popolo.

Questo non toglie che lo schiavo fedele e discreto ha il merito di non addormentarsi e continuare a cercare nelle Scritture, certi che al momento opportuno la verità si dischiuderà chiara sotto i nostri occhi!

Shalom
(Naaman)
00mercoledì 13 luglio 2011 17:29
Re:
barnabino, 13/07/2011 17.25:

Questo non toglie che lo schiavo fedele e discreto ha il merito di non addormentarsi e continuare a cercare nelle Scritture, certi che al momento opportuno la verità si dischiuderà chiara sotto i nostri occhi!



Naturalmente le certezze ed i meriti che si attribuisce il CD e che i tdG attibuiscono al CD mi sono noti da tempo...inutile ricordarmele.
Seabiscuit
00mercoledì 13 luglio 2011 17:32
Re: Re:
(Naaman), 13.07.2011 17:29:



Naturalmente le certezze ed i meriti che si attribuisce il CD e che i tdG attibuiscono al CD mi sono noti da tempo...inutile ricordarmele.



è anche noto che non hai capito un H di quello che ha appen scritto Barnabino (altrimenti non rispondevi così)


(Naaman)
00mercoledì 13 luglio 2011 17:32
Re:
Seabiscuit, 13/07/2011 17.32:



è anche noto che non hai capito un H di quello che ha appen scritto Barnabino (altrimenti non rispondevi così)






Scusa Sea...ma secondo te cosa avrei dovuto rispondere?
Seabiscuit
00mercoledì 13 luglio 2011 17:44
Re: Re:
(Naaman), 13.07.2011 17:32:




Scusa Sea...ma secondo te cosa avrei dovuto rispondere?



Naaman, non posso mica suggerirti come rispondere, ma permettimi di osservare che se uno ti dice che:
"Sulle profezie lo schiavo fedele e discreto non è mai stato dogmatico, si rende conto che come cristiani dobbiamo tenere bene in mente il giorno della parousia di Cristo, "

e tu poi rispondi che "Naturalmente le certezze ed i meriti che si attribuisce il CD e che i tdG attibuiscono al CD mi sono noti da tempo"

scusa se mi permetto ma secondo me non hai capito un H

di quali certezze vai parlando scusa?




(Naaman)
00mercoledì 13 luglio 2011 17:55
Re: Re: Re:
Seabiscuit, 13/07/2011 17.44:



Naaman, non posso mica suggerirti come rispondere, ma permettimi di osservare che se uno ti dice che:
"Sulle profezie lo schiavo fedele e discreto non è mai stato dogmatico, si rende conto che come cristiani dobbiamo tenere bene in mente il giorno della parousia di Cristo, "

e tu poi rispondi che "Naturalmente le certezze ed i meriti che si attribuisce il CD e che i tdG attibuiscono al CD mi sono noti da tempo"

scusa se mi permetto ma secondo me non hai capito un H

di quali certezze vai parlando scusa?







Ma io non ho commentato la parte del post che tu hai evidenziato. Ho commentato la seconda parte del post...ed in quella seconda parte ci sono dei riferimenti a presunti meriti e presunte certezze. Ho anche grassettato i termini. Non mi hai letto con attenzione devo supporre...


Seabiscuit
00mercoledì 13 luglio 2011 17:57
Re: Re: Re: Re:
(Naaman), 13.07.2011 17:55:



Ma io non ho commentato la parte del post che tu hai evidenziato. Ho commentato la seconda parte del post...ed in quella seconda parte ci sono dei riferimenti a presunti meriti e presunte certezze. Ho anche grassettato i termini. Non mi hai letto con attenzione devo supporre...





diciamo che ho capito bene e che la tua risposta è voluta essere un tantino polemica [SM=g27988]

fine OT per entrambi
[SM=g1944981]


barnabino
00mercoledì 13 luglio 2011 18:08

Naturalmente le certezze ed i meriti che si attribuisce il CD e che i tdG attibuiscono al CD mi sono noti da tempo...inutile ricordarmele



Il CD non si attribuisce nulla, dato che nessuno è obbligato a riconoscerlo come tale, i membri dello schiavo fedele e discreto potrebbero benissimo decidere di sfiduciarlo se non lavorasse più per gli interessi del regno di Dio, così nessun TdG attribuisce "certezze" allo Corpo Direttivo, sono solo nostri fratelli e come noi schiavi di Cristo, come noi imperfetti... anzi, il loro lavoro è sotto gli occhi ed il controllo di tutti, perciò se gli attribuiamo dei meriti (come ne riconosciamo i limiti!) è a ragion veduta.

Shalom
(Naaman)
00mercoledì 13 luglio 2011 18:36
Re:
Seabiscuit, 13/07/2011 17.57:



diciamo che ho capito bene e che la tua risposta è voluta essere un tantino polemica [SM=g27988]

fine OT per entrambi
[SM=g1944981]






accolgo l'osservazione di Sea...effettivamente certi interventi risultano essere inutilmente polemici ed andrebbero evitati.
...mi sembra, tra l'altro, che abbiamo espresso le nostre posizioni in maniera chiara...e questo penso che basti...
non voglio nè essere nè sembrare ulteriormente polemico...per cui ritengo giusto non aggiungere altro. Ciao Sea [SM=g2037508]
Giullare108
00giovedì 14 luglio 2011 02:07
Non lo so, dici che un “apostata” sia un apostata per tutti. Che questa è una condizione e lo paragoni ad un immigrato. Continuo a pensare che non sia corretto, in quanto rimane apostata solo per il gruppo con cui condivideva una fede. E’ una persona che abiura la propria fede. Come può assumere la condizione di apostata per tutti. Comunque, non sto certo a far polemica su un termine… va bene così.
barnabino
00giovedì 14 luglio 2011 10:50
Caro Giullare,


Non lo so, dici che un “apostata” sia un apostata per tutti. Che questa è una condizione e lo paragoni ad un immigrato. Continuo a pensare che non sia corretto, in quanto rimane apostata solo per il gruppo con cui condivideva una fede



Non sono io che ho inventato la lingua italiana, io mi attengo solo lessico... se una persona si è "allontana da una fede o gruppo" si trova in quella condizione indipendentemente da quale gruppo si tratti.


E’ una persona che abiura la propria fede. Come può assumere la condizione di apostata per tutti



Sarebbe come dire che che una persona che lascia il proprio paese non si possa chiamare "migrante" perché non è emigrata dal paese in cui vivi. Un migrante è un migrante per tutti, così come chi lascia la sua fede la lascia per tutti. Non c'è nulla di offensivo in questo, si descrive solo una condizione.


Comunque, non sto certo a far polemica su un termine… va bene così



Neppure io, non era una questione personale, semplicemente sono un po' stufo dell'uso a volte polemico che viene fatto da alcuni rispetto all'uso di certi termini. Certo, poi quando noi parliamo di apostati ci riferiamo in particolare a coloro che hanno lasciato la nostra religione per un'altra, questo è chiaro e capisco quello che tu volevi dire!

Shalom
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 02:04.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com