Al cervello 'piacciono' le bugie, impara a dirle in fretta

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Amalia 52
00martedì 25 ottobre 2016 16:10

E' un effetto valanga, da piccole diventano sempre più grandi


A essere disonesti ci 'si prende gusto'. Una volta che si inizia infatti, è difficile smettere e ora c'è anche una spiegazione scientifica. Lo dimostra il test condotto dai ricercatori dello University College di Londra, guidati da Neil Garrett, in cui si è chiesto a un gruppo di volontari di cominciare a mentire. Il risultato, pubblicato sulla rivista Nature Neuroscience, dimostra che una volta che si inizia, il grado di consapevolezza al comportamento scorretto si riduce sempre più, in un effetto valanga.

Un test ha individuato la propensione a mentire
I ricercatori hanno messo 80 persone, tra i 18 e 65 anni, davanti ad un barattolo di vetro con delle monete e hanno chiesto loro di mandare una stima della cifra contenuta in esso ad un partner sconosciuto attraverso il computer. Si sono presentati cinque diversi scenari basati sulla motivazione dei partecipanti a mentire: il partecipante ha comunicato al partner una stima accurata delle monete, traendone beneficio entrambi; il volontario ha comunicato una stima falsa per trarne beneficio, arrecando al tempo stesso un danno all'altra persona; il partecipante ha comunicato una stima falsa per trarne beneficio, senza costi per l'altro; il volontario ha comunicato una stima che non arrecava alcun danno per se ma beneficio per l'altro; infine ha comunicato una stima di cui beneficiava il partner, arrecando un danno a se stesso.

Il cervello si adatta velocemente alle bugie

I ricercatori hanno potuto così osservare che, quando con una stima al rialzo il partecipante ne beneficiava a spese dell'altro, esagerava la sua stima sempre di più. Con la risonanza magnetica i ricercatori hanno inoltre visto che l'amigdala, l'area del cervello responsabile delle emozioni, era quella più attiva quando la persona diceva la prima bugia per tornaconto personale. Poi la risposta dell'amigdala diminuiva progressivamente ad ogni bugia, la cui consistenza invece aumentava. ''Quando mentiamo per il nostro interesse, l'amigdala produce una sensazione negativa che limita il punto a cui siamo preparati a dire bugie'', spiega Tali Sharot, uno dei ricercatori. ''Questa risposta - continua Sharot - si affievolisce man mano che continuiamo a mentire. Più si sbiadisce, più grandi diventano le nostre bugie, anche in futuro".

Nei prossimi studi, secondo i ricercatori, bisognerà cercare di capire se questi atti di disonestà sono collegati ad una minore risposta emotiva, e se l'escalation in altri tipi di comportamenti ha lo stesso effetto.

www.ansa.it/scienza/notizie/rubriche/biotech/2016/10/25/al-cervello-piacciono-le-bugie-impara-a-dirle-in-fretta_005e0903-b932-448e-9397-4b04ff36b...
TeoTerrone
00martedì 25 ottobre 2016 17:03
Ovviamente stiamo parlando del cervello...diversamente maschile.
Vero!?
[SM=g27995]
Amalia 52
00martedì 25 ottobre 2016 17:24
Re:
TeoTerrone, 25.10.2016 17:03:

Ovviamente stiamo parlando del cervello...diversamente maschile.
Vero!?
[SM=g27995]



[SM=x1408435]

E qui ci sta bene questo aforisma,vero? [SM=g27988]

[IMG]http://i66.tinypic.com/29d4j5.png[/IMG]
TeoTerrone
00giovedì 27 ottobre 2016 08:59
Re: Re:
Amalia 52, 25/10/2016 17.24:



[SM=x1408435]

E qui ci sta bene questo aforisma,vero? [SM=g27988]

[IMG]http://i66.tinypic.com/29d4j5.png[/IMG]




[SM=x1408438]
del resto...chi di aforisma ferisce....

[SM=g7393] [SM=g7393] [SM=g7393]
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