Utilizzate molecole dagli effetti sconosciuti su almeno 350 pazienti.
Utilizzate molecole dagli effetti sconosciuti su almeno 350 pazienti. La vicenda scoperta durante un’ispezione del ministero della Sanità
PARIGI. Venivano «ricoverati» nell’abbazia di Saint-Croix, vicino a Poitiers, e accuditi dalle monache benedettine, all’ombra di conifere secolari. Erano 350 malati di Alzheimer, Parkinson o vittime croniche d’insonnia. La sera veniva loro applicato un cerotto, con alcune molecole che dovevano diffondere il proprio effetto benefico, derivati della melatonina, e guarire malattie neurologiche. Trascorrevano la notte sul posto e la mattina dopo si sottoponevano a un’analisi del sangue. Dopo rientravano a casa, per poi ritornare qualche giorno più tardi per i controlli del caso. «Sperimentazioni cliniche selvagge e illegali», le ha definite l’Agenzia nazionale della sicurezza dei medicinali (Ansm), la stessa che dà il via libera (ma la regolamentazione in Francia è molto severa) ai test clinici veri. Ma non a questo.
Il coperchio sulla brutta storia è stato appena sollevato e sta venendo fuori di tutto, una vicenda che mescola «ciarlataneria» (la parola utilizzata da Agnès Buzyn, ministro della Sanità) al solito tentativo di approfittare della vulnerabilità di chi è malato davvero, fino a misteriosi risvolti di misticismo religioso. In ogni caso, l’esperimento è stato bloccato dall’Ansm, che ne ha subito denunciato i responsabili.
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