Re:
Antonio977, 05.09.2015 10:25:
Ciao a tutti/e
ho un quesito da porvi, se potete rispondere qui altrimenti va bene anche in privato.
Un proclamatore non batezzato che rinuncia al servizio di campo come si pone all'interno della congregazione? come un disassociato o può essere comunque frequentato a livello di amicizia personale o come amicizia "del mondo"?
Grazie per la delucidazione
Un abbraccio
Dipende molto se ha deciso lui stesso di non essere piu' un proclamatore non battezzato,oppure se non è piu' idoneo per esserlo...Se cosi' fosse ci sarebbe stato un annuncio in sala dicendo solo che non è piu' un proclamatore....
Ho trovato interessante cio' che dice questo articolo...
se una persona non battezzata dice agli anziani che non vuole più essere considerata un proclamatore, essi accetteranno la sua decisione. In entrambi i casi è opportuno che il comitato di servizio della congregazione disponga che venga fatto un semplice annuncio in un momento adatto, dicendo “. . . non è più un proclamatore della buona notizia”.
In che modo i Testimoni considereranno tale individuo in seguito? Ebbene, prima egli era un ‘incredulo’ che frequentava le adunanze. Poi è voluto diventare un proclamatore della buona notizia ed è diventato idoneo per esserlo. Ora non lo è più, per cui egli è di nuovo una persona del mondo.
La Bibbia non richiede che i Testimoni evitino di rivolgergli la parola, poiché non si tratta di un disassociato. Tuttavia, i cristiani eserciteranno cautela nei confronti di tale persona del mondo che non adora Geova, proprio come gli israeliti facevano nei confronti dei residenti forestieri incirconcisi. Tale cautela aiuta a proteggere la congregazione da ogni traccia di “lievito”, o elemento corruttore. (1 Corinti 5:6) Se in seguito egli esprime il sincero desiderio che si tenga con lui uno studio biblico, e gli anziani sono d’accordo, forse questo lo aiuterà a capire di nuovo quale privilegio è adorare Geova insieme al Suo popolo. — Salmo 100.
Se gli anziani notano che una tale persona costituisce particolarmente una minaccia per la congregazione, possono mettere in guardia a livello personale coloro che sono in pericolo. Ad esempio, l’ex proclamatore può essere un giovane che ha ceduto ad ubriachezza o immoralità. Nonostante sia stato annunciato che egli non è più un proclamatore non battezzato, egli potrebbe cercare di socializzare con i giovani della congregazione. In tal caso gli anziani parlerebbero in privato con i genitori dei giovani in pericolo, e forse anche con tali giovani. (Ebrei 12:15, 16; Atti 20:28-30) Nel raro caso di una persona violenta o molto pericolosa, le si può dire che non è bene accetta alle adunanze e che ogni suo tentativo di entrare sarà interpretato come una violazione di proprietà.
Fonte:w 15/11/88