Atti 13:48 tradotto male per negare la predestinazione?

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Francescoemiliano
01lunedì 8 novembre 2010 21:02
"E divennero credenti tutti quelli che erano destinati alla vita eterna"
Ho scoperto che la TNM traduce questo passo in maniera diversa rispetto a quasi tutte le bibbie in commercio cattoliche od evangeliche.
Infatti invece di tradurre "destinati, ordinati, preordinati, prestabiliti" traduce "disposti" mentre sembra che si intenda coloro che "sono stati disposti da Dio", attirati dal Padre e non dalla propria volontà.
Il Commentario de "La Parola.net" valdese difende la traduzione dei testimoni di Geova traducendo in maniera simile mentre altri siti dicono che è assolutamente sbagliata tale traduzione.
http://www.riforma.net/bibbia/domande/predestinati_disponibili.htm
http://lanuovavia.org/giacintobutindaro/2010/08/30/ordinati-a-vita-eterna-da-chi-quando-e-perche/

Ora vi copio due commentari biblici che sono giunti a conclusioni diverse:

1) Commentario Online del sito "La Parola.net"
Tutti coloro che erano ordinati in vita eterna credettero.

Queste parole sembrano esprimere, nel modo più crudo che si possa dare, l'idea della predestinazione individuale. Ed in questo senso le intese il Calvino: "Ordinatio ista nonnisi ad aeternum Dei consilium potest referri". "Questo "ordinare" non può essere riferito che all'eterno decreto di Dio" (Comment. in loco e Instit. 3, 24:2 e 13). Il Barde s'attiene alla spiegazione calvinista. "Il termine, egli dice, è un participio passivo, e significa: disposti, ordinati, come si legge in Senofonte ep' oktw tetagmenoi soldati disposti per otto. Il nostro testo, quindi, dopo aver messo in rilievo il lato umano della conversione Atti 13:46, mette ora con altrettanta chiarezza in evidenza la sovrana libertà di Dio in cotest'atto. Concetto essenzialmente paolino; non si può fare a meno di riconoscerlo, perché è la dottrina di Romani 8:28; 9:11; Efesini 1:4,11 ecc.". La parola dell'originale tetagmenoi ( tassw o tattw , pongo, colloco, ordino, regolo, schiero (in senso militare), metto in ordine di battaglia ecc.) non include affatto l'idea d'un decreto eterno; ond'è che il Bengel dice bene: "L'uomo non può disporsi, ordinarsi (se pur è lecito di dir così) a vita eterna, che mediante la fede; quindi, cotesta disposizione a vita eterna è divina. Luca non tratta predestinazione eterna; egli descrive quell'ordinamento o quella disposizione che si opera nello stesso tempo, in cui uno ode l'annunzio della salvazione in Cristo. Lo stesso verbo tattw ordino, dispongo, non è mai usato ad esprimere predestinazione eterna". Il fatto che il verbo ordinare, disporre, è un termine militare, ha persuaso il Wordsworth ed altri, a dare al nostro passo questo senso: "Tutti coloro che si erano schierati per andare innanzi nella via della vita eterna, credettero, cioè confessarono arditamente la loro fede, in faccia ad ogni sorta di pericoli". Nella quale spiegazione, il tetagmenoi del testo non è preso come passivo, ma come medio. La spiegazione più semplice, più naturale di questo passo mi pare connettersi col pensiero del Bengel essere questa. È un fatto che quando uno arriva ad afferrare la salvazione, ei non ci arriva a caso, o a capriccio; ei ci arriva per un concorso di circostanze, in cui è manifesta la mano della Provvidenza di Dio. Ognuno di noi lo sa per esperienza. Questa sapiente e provvida preparazione non incatena però l'individuo; il quale è lasciato libero di risolversi pel sì o pel no; di accettare o rifiutare il dono di Dio. In Atti 13:48, eccone di quelli che l'accettano e credono; in Atti 13 :46, eccone di quelli che lo rifiutano e si giudicano così da se stessi indegni della vita eterna. È innegabile che questa frase di Atti 13 :46 non ha senso se non si riconoscono alla libertà dell'individuo il diritto ed i mezzi di decidersi per Cristo.

Come renderemo noi dunque il tetagmenoi del testo? Io lo renderei così: E tutti quelli che erano disposti per la vita eterna, credettero; intendendo per quel disposti non una disposizione esterna, meccanica, forzata; ma una disposizione interna, dell'animo, individuale, nata e cresciuta in un'atmosfera santificata dalla Provvidenza di Dio. Si osservi che mentre il Bengel nota che il verbo tattw non è mai usato ad esprimere idee di predestinazione eterna, il nostro tetagmenoi si trova in Atti 20:13 nel senso di un uomo internamente disposto, determinato, deciso a fare una certa cosa: "Facemmo vela verso Asso, ove dovevamo riprendere Paolo; è lui che s'era deciso a far così ('outwV gar diatetagmenoV hn) ei preferiva far la strada a piedi". La locuzione del testo non ha nulla di straordinario; è locuzione comune, usuale; ma a noi è difficile di considerarla come tale, perché la ci appar sempre circondata dalle nebbie delle discussioni.
[URL=http://www.laparola.net/testo.php?versioni[]=Commentario&riferimento=Atti13]http://www.laparola.net/testo.php?versioni[]=Commentario&riferimento=Atti13

2) Commentario del sito web "Riforma" già indicato in alto all'inizio
Il termine “tetagmenoi” è nominativo, plurale, maschile, participio perfetto, passivo di “tasso”, che significa “disporre, stabilire in una certa condizione, dedicare ad un fine, destinare”, qui è passivo (non riflessivo), ed indica coloro che sono stati disposti, non “si sono disposti” né “si dispongono”.

La maggior parte delle accezioni del verbo sono passive, ed indicano subordinazione. Qualcuno stabilisce, prestabilisce.

http://www.riforma.net/bibbia/domande/predestinati_disponibili.htm
barnabino
00lunedì 8 novembre 2010 21:08
Secondo te? Hai mai provato ad aprire un dizionario? Ad occhio e croce mi pare che, di per sé, entrambe le traduzioni siano possibili. Tu cosa hai capito, o meglio, che cosa vuoi sapere da noi che tu non possa trovare in un dizionario?

Shalom
Amalia 52
00lunedì 8 novembre 2010 21:12
Le Scritture parlano di certuni che, quando erano ancora increduli, “erano giustamente disposti per la vita eterna” e che col tempo divennero credenti. (Atti 13:48) Non possiamo sapere chi è giustamente disposto finché non gli abbiamo dato testimonianza, forse molte volte. Tenendo presente questo, vogliamo trattare con “mitezza” e “profondo rispetto” quelli che non hanno ancora accettato il messaggio della salvezza, nella speranza che alcuni di loro infine lo accettino. — 2 Timoteo 2:25; 1 Pietro 3:15.


Ogni persona mostra un certo atteggiamento prevalente, e ha una particolare disposizione radicata nel proprio cuore simbolico. (Matteo 12:34, 35; 15:18-20) Per questo motivo, riguardo a una persona, leggiamo che “il suo cuore è disposto al combattimento”. (Salmo 55:21) Leggiamo pure che “chi è incline [o, disposto] al furore fa molte trasgressioni”, e che “esistono compagni disposti a spezzarsi l’un l’altro, ma esiste un amico che si tiene più stretto di un fratello”. (Proverbi 18:24; 29:22)


Quelli che non sono giustamente disposti per la vita eterna non diverranno credenti. Per loro è impossibile esercitare fede. (2 Tessalonicesi 3:2) Inoltre, nessuno può divenire un vero seguace di Gesù Cristo a meno che non si lasci ammaestrare e che Geova, che vede ciò che è nel cuore, non lo attiri. (Giovanni 6:41-47) Naturalmente, quando i testimoni di Geova predicano di casa in casa non hanno pregiudizi nei confronti di nessuno. Essi non possono leggere i cuori, ma lasciano i risultati nelle amorevoli mani di Dio.

Francescoemiliano
00lunedì 8 novembre 2010 21:15
Re:
barnabino, 08/11/2010 21.08:

Secondo te? Hai mai provato ad aprire un dizionario? Ad occhio e croce mi pare che, di per sé, entrambe le traduzioni siano possibili. Tu cosa hai capito, o meglio, che cosa vuoi sapere da noi che tu non possa trovare in un dizionario?

Shalom




Entrambe le accezioni sono possibili però se lo si traduce "disposti" sembra che, ottenere la vita eterna, dipenda dalla volontà umana mentre se lo si rende "ordinati, prestabiliti" sembra che dipenda da Dio.
In ogni modo non è mia intenzione fare polemiche, infatti nel mio primo messaggio ho riportato il Commento di un pastore valdese che lo interpreta come i TdG.
Forse mi sono espresso male io.
Non ho fatto studi classici e purtroppo non conosco il greco.
Ad esempio sul web, uno studioso della Bibbia, Giacinto Butindaro, ha scritto:

Nella loro versione si legge invece: ‘Tutti quelli che erano giustamente disposti per la vita eterna divennero credenti’. Anche in questo caso la Parola di Dio è stata adacquata, perché da come hanno tradotto loro il senso della frase di Luca è reso molto meno forte. Infatti Luca dice che coloro che erano stati preordinati a vita eterna da Dio credettero, mentre loro gli fanno dire che coloro che avevano una disposizione per la vita eterna credettero. Quel ‘giustamente disposti per’ non è affatto "ordinati a".
Ma perché tutti questi passi sono stati adacquati? Perché, come abbiamo già visto, la Torre di Guardia rigetta la predestinazione sia dei giusti alla gloria che degli empi alla perdizione.
jwfelix
00lunedì 8 novembre 2010 21:31
A queste parole, i pagani erano fuori di sé dalla gioia e si misero a lodare Dio; e tutti quelli disposti ad accettare la vita eterna, credettero. (Una Parola una Vita)


P.S. NON FUNZIONA L'EDITOR
Dopo che invio mi lascia solo questo di sopra

Se qualche admin sa il perchè me lo dica.

GRAZIE

Intanto accontentatevi di questo
jwfelix
00lunedì 8 novembre 2010 21:31
A queste parole, i pagani erano fuori di sé dalla gioia e si misero a lodare Dio; e tutti quelli disposti ad accettare la vita eterna, credettero. (Una Parola una Vita)

L'obiezione rivolta afferma che "anche in questo caso la Parola di Dio è stata adattata per i suoi propri scopi", rendendo "" con "giustamente disposti" per rigettare la dottrina della predestinazione.
Il termine in questione è il participio perfetto passivo del verbo "" che significa: indicare, destinare, designare, stabilire, disporre. In quanto passivo può essere reso con "erano destinati" (come fa la TILC o la CEI) o "preordinati". Il passivo in greco indica che il soggetto della frase subisce l'azione, quindi grammaticalmente 'erano destinati o preordinati'. Ma poiché nel tempo perfetto - e non solo - il passivo coincide con il medio (solo il futuro e l'aoristo hanno i genus verbi distinti) la frase è perfettamente traducibile come fa la TNM lasciando intuire una traduzione originaria media.
Poiché in italiano non esiste la diatesi media, la perifrasi 'giustamente disposti' è perfettamente giustificata dal punto di vista linguistico. Ecco un esempio di come, nel greco, un verbo passivo possa essere reso nella forma media: In Atti 19:9 si dice: "•" che molte tradu-zioni italiane rendono con "Alcuni si indurivano" o "si ostinavano" dove è chiaro che il verbo "•" reso "si indurivano" o "si ostinavano" viene interpretato come un'azione media/riflessiva, mentre sappiamo che nell'originale greco è un imperfetto indicativo passivo, che, a rigor di termini, dovrebbe essere reso con "erano induriti" o "erano [resi] ostinati". Ma poiché, come riferito sopra, in quasi tutti i tempi dei verbi greci il medio e il passivo combaciano, tanto da dover parlare di diatesi media/passiva, tale traduzione è possibilissima. La TNM ha dalla sua parte non solo l'aspetto grammaticale ma anche quello contestuale, infatti, si accorda perfettamente con il discorso di Paolo e Barnaba che pronunciarono poco prima: "Era necessario che la parola di Dio per prima fosse rivolta a voi. Siccome la respingete e non vi giudicate degni della vita eterna, ecco noi ci rivolgiamo alle nazioni" (vers. 46). In questo caso "" è seconda persona plurale media del presente indicativo del verbo "" e quindi: "voi [vi] rifiutate" indicando così chiaramente una responsabilità personale e smantellando nel contempo qualsiasi idea fatalistica o di predestinazione.

L'uomo è predestinato?

Ci chiediamo: "L'uomo è predestinato?". Se così fosse, che motivo ci sarebbe di predicare e di sforzarsi di fare la volontà di Dio?
Inoltre, se Dio avesse predestinato Adamo, allora sarebbe stato Lui a dare il via, creando Adamo, a tutta la malvagità perpetrata durante la storia umana. Sarebbe stato Lui la Fonte di tutte le guerre, la delinquenza, l'immoralità, l'oppressione, le malattie, … Ma non è affatto così.
Se i singoli individui fossero predestinati a salvarsi, non potrebbero assolutamente venir meno, indipendentemente da quello che fanno.
Dio si propose che una classe di persone si conformasse al modello stabilito da Gesù Cristo.
Comunque, quelli scelti da Dio per far parte di questa classe devono mostrarsi fedeli sino alla fine se vogliono ottenere la ricompensa posta loro dinanzi. Infatti, ciò "non toglie il libero arbitrio nè esclude la cooperazione dell'uomo". (GA 3Vol)

Il pensiero di alcuni studiosi

Il pensiero di alcuni studiosi ci aiuterà a capire meglio il tutto.

"O. "erano disposti per,"…". (LB)

"Gr. Segnalati…". (VM)

"O: "erano disposti per"…". (ABV)

"Credettero i ben disposti…". (Nuevo Testamento (1961) A.F.E.B.E.)

"48…"Udendo ciò i Gentili gioivano, e glorificavano la parola del Si-gnore, e quanti erano determinati per la vita eterna credettero." – A Com-mentary on Acts of Apostles (1863) J. W. McGarvey
"…No predestinati (Calvino), neanche ordinati, ma…disposti.". (Nuevo Testamento (1981) P. Besson)

"Erano "ordinati", cioè "disposti" a conseguire la vita eterna, coloro che corrispondevano con umiltà e diligenza agli inviti della grazia di-vina.". (Il Vangelo e Atti (1953) Pia Società di San Girolamo – Città del Va-ticano.)

"48.ordinati. Nessun accenno di predestinazione. La parola significa 'pronti', 'disposti', e implica la scelta umana." – The Acts of the Apostles in the Revised Version, With Introduction and Commentary by The Rt. Rev. A.W.F.Blunt, BD, Bishop of Bradford, The Claredon Bible, Claredon Press, Oxford, 1948 reprint (first published 1923).

"xiii.48…(ii) Il verbo, come la traduzione suggerisce sopra, è me-dio…e quindi implica azioni personali…". – Acts, An Introduction and Commentary, E.M.Blaiklock; Tyndale N.T. Commentaries, Intervarsity Press, Additonal notes, p. 110, 1974 edition.



Francescoemiliano
00lunedì 8 novembre 2010 21:52
Re:
jwfelix, 08/11/2010 21.31:

A queste parole, i pagani erano fuori di sé dalla gioia e si misero a lodare Dio; e tutti quelli disposti ad accettare la vita eterna, credettero. (Una Parola una Vita)

L'obiezione rivolta afferma che "anche in questo caso la Parola di Dio è stata adattata per i suoi propri scopi", rendendo "" con "giustamente disposti" per rigettare la dottrina della predestinazione.
Il termine in questione è il participio perfetto passivo del verbo "" che significa: indicare, destinare, designare, stabilire, disporre. In quanto passivo può essere reso con "erano destinati" (come fa la TILC o la CEI) o "preordinati". Il passivo in greco indica che il soggetto della frase subisce l'azione, quindi grammaticalmente 'erano destinati o preordinati'. Ma poiché nel tempo perfetto - e non solo - il passivo coincide con il medio (solo il futuro e l'aoristo hanno i genus verbi distinti) la frase è perfettamente traducibile come fa la TNM lasciando intuire una traduzione originaria media.
Poiché in italiano non esiste la diatesi media, la perifrasi 'giustamente disposti' è perfettamente giustificata dal punto di vista linguistico. Ecco un esempio di come, nel greco, un verbo passivo possa essere reso nella forma media: In Atti 19:9 si dice: "•" che molte tradu-zioni italiane rendono con "Alcuni si indurivano" o "si ostinavano" dove è chiaro che il verbo "•" reso "si indurivano" o "si ostinavano" viene interpretato come un'azione media/riflessiva, mentre sappiamo che nell'originale greco è un imperfetto indicativo passivo, che, a rigor di termini, dovrebbe essere reso con "erano induriti" o "erano [resi] ostinati". Ma poiché, come riferito sopra, in quasi tutti i tempi dei verbi greci il medio e il passivo combaciano, tanto da dover parlare di diatesi media/passiva, tale traduzione è possibilissima. La TNM ha dalla sua parte non solo l'aspetto grammaticale ma anche quello contestuale, infatti, si accorda perfettamente con il discorso di Paolo e Barnaba che pronunciarono poco prima: "Era necessario che la parola di Dio per prima fosse rivolta a voi. Siccome la respingete e non vi giudicate degni della vita eterna, ecco noi ci rivolgiamo alle nazioni" (vers. 46). In questo caso "" è seconda persona plurale media del presente indicativo del verbo "" e quindi: "voi [vi] rifiutate" indicando così chiaramente una responsabilità personale e smantellando nel contempo qualsiasi idea fatalistica o di predestinazione.

L'uomo è predestinato?

Ci chiediamo: "L'uomo è predestinato?". Se così fosse, che motivo ci sarebbe di predicare e di sforzarsi di fare la volontà di Dio?
Inoltre, se Dio avesse predestinato Adamo, allora sarebbe stato Lui a dare il via, creando Adamo, a tutta la malvagità perpetrata durante la storia umana. Sarebbe stato Lui la Fonte di tutte le guerre, la delinquenza, l'immoralità, l'oppressione, le malattie, … Ma non è affatto così.
Se i singoli individui fossero predestinati a salvarsi, non potrebbero assolutamente venir meno, indipendentemente da quello che fanno.
Dio si propose che una classe di persone si conformasse al modello stabilito da Gesù Cristo.
Comunque, quelli scelti da Dio per far parte di questa classe devono mostrarsi fedeli sino alla fine se vogliono ottenere la ricompensa posta loro dinanzi. Infatti, ciò "non toglie il libero arbitrio nè esclude la cooperazione dell'uomo". (GA 3Vol)

Il pensiero di alcuni studiosi

Il pensiero di alcuni studiosi ci aiuterà a capire meglio il tutto.

"O. "erano disposti per,"…". (LB)

"Gr. Segnalati…". (VM)

"O: "erano disposti per"…". (ABV)

"Credettero i ben disposti…". (Nuevo Testamento (1961) A.F.E.B.E.)

"48…"Udendo ciò i Gentili gioivano, e glorificavano la parola del Si-gnore, e quanti erano determinati per la vita eterna credettero." – A Com-mentary on Acts of Apostles (1863) J. W. McGarvey
"…No predestinati (Calvino), neanche ordinati, ma…disposti.". (Nuevo Testamento (1981) P. Besson)

"Erano "ordinati", cioè "disposti" a conseguire la vita eterna, coloro che corrispondevano con umiltà e diligenza agli inviti della grazia di-vina.". (Il Vangelo e Atti (1953) Pia Società di San Girolamo – Città del Va-ticano.)

"48.ordinati. Nessun accenno di predestinazione. La parola significa 'pronti', 'disposti', e implica la scelta umana." – The Acts of the Apostles in the Revised Version, With Introduction and Commentary by The Rt. Rev. A.W.F.Blunt, BD, Bishop of Bradford, The Claredon Bible, Claredon Press, Oxford, 1948 reprint (first published 1923).

"xiii.48…(ii) Il verbo, come la traduzione suggerisce sopra, è me-dio…e quindi implica azioni personali…". – Acts, An Introduction and Commentary, E.M.Blaiklock; Tyndale N.T. Commentaries, Intervarsity Press, Additonal notes, p. 110, 1974 edition.






Due ultime domande:

1) Che opera è "Una parola Una Vita"?
Su Google non compare nessun risultato.
E' una traduzione della Bibbia o solo del NT? Quando è stata pubblicata?

2) Ma se Dio non predestina allora i 144.000, che sono un numero chiuso, non sono stati predestinati?
Come può essere che solo 144.000 siano interiormente disposti al reame celeste e poi il numero finale lo si sà in anticipo quindi ciò lascerebbe intravvedere un po' di predestinazione.

In ogni modo mi è sembrata ben articolato l'approfondimento di jwfelix.
Io a casa ho anche la Nuovissima versione dai testi originali, che però lo rende "preordinati".
In ogni modo entrambe le interpretazioni sono corrette, anche se però la maggior parte delle edizioni bibliche in commercio lo interpreta nel senso di "ordinare, destinare" come la Nuova Riveduta, la Diodati, quelle cattoliche eccetera.
Amalia 52
00lunedì 8 novembre 2010 22:01
Re: Re:
Francescoemiliano, 08.11.2010 21:52:





2) Ma se Dio non predestina allora i 144.000, che sono un numero chiuso, non sono stati predestinati?
Come può essere che solo 144.000 siano interiormente disposti al reame celeste e poi il numero finale lo si sà in anticipo quindi ciò lascerebbe intravvedere un po' di predestinazione.





Ciò che Dio ha preordinato è un gruppo, una classe di persone, non i singoli individui.

Facciamo un esempio: Supponiamo che un governo decida di istituire un ente speciale. Ne stabilisce le funzioni, i poteri e le dimensioni. L’ente entra in funzione qualche tempo dopo essere stato istituito e i suoi componenti rilasciano una dichiarazione di questo tenore: “Alcuni anni fa il governo ha stabilito i nostri compiti. Ora possiamo iniziare il lavoro che ci è stato assegnato”. Ne dedurreste che anni prima il governo deve aver predeterminato chi sarebbero stati i singoli individui che avrebbero lavorato in quell’ente? No. In modo simile Geova predeterminò che avrebbe istituito un “ente speciale” per porre rimedio agli effetti del peccato di Adamo. Preordinò la classe di persone che vi avrebbe prestato servizio, ma non i singoli individui. Questi sarebbero stati scelti in un secondo tempo, e le decisioni che essi avrebbero preso nella vita avrebbero influito sulla loro possibilità di essere infine approvati. [SM=g28004]

Fonte:w 15/1/05 Potete controllare il vostro destino?
Francescoemiliano
00lunedì 8 novembre 2010 22:08
Ad Amalia
Amalia 52, 08/11/2010 22.01:




Ciò che Dio ha preordinato è un gruppo, una classe di persone, non i singoli individui.

Facciamo un esempio: Supponiamo che un governo decida di istituire un ente speciale. Ne stabilisce le funzioni, i poteri e le dimensioni. L’ente entra in funzione qualche tempo dopo essere stato istituito e i suoi componenti rilasciano una dichiarazione di questo tenore: “Alcuni anni fa il governo ha stabilito i nostri compiti. Ora possiamo iniziare il lavoro che ci è stato assegnato”. Ne dedurreste che anni prima il governo deve aver predeterminato chi sarebbero stati i singoli individui che avrebbero lavorato in quell’ente? No. In modo simile Geova predeterminò che avrebbe istituito un “ente speciale” per porre rimedio agli effetti del peccato di Adamo. Preordinò la classe di persone che vi avrebbe prestato servizio, ma non i singoli individui. Questi sarebbero stati scelti in un secondo tempo, e le decisioni che essi avrebbero preso nella vita avrebbero influito sulla loro possibilità di essere infine approvati. [SM=g28004]





Fatta bene questa risposta.
Mi sembra di averla già letta in passato.
Mi ricorda qualche pubblicazione della WT.
Mi puoi dire gentilmente quale?
Qualche pubblicazione (poche) ce l'ho ancora.
Mi interessa.
Magari vedo se c'è l'ho.
Grazie.

Aquila-58
00lunedì 8 novembre 2010 22:17
Re: "E divennero credenti tutti quelli che erano destinati alla vita eterna"
Francescoemiliano, 08/11/2010 21.02:

Ho scoperto che la TNM traduce questo passo in maniera diversa rispetto a quasi tutte le bibbie in commercio cattoliche od evangeliche.
Infatti invece di tradurre "destinati, ordinati, preordinati, prestabiliti" traduce "disposti" mentre sembra che si intenda coloro che "sono stati disposti da Dio", attirati dal Padre e non dalla propria volontà.



Bella domanda,Francescoemiliano!
Il testo greco (traslitterato) di Atti 13:48 legge:
"akouonta de ta ethne echairon kai edoxazon ton logon tou kuriou, kai episteusan hosoi esan tetagmenoi eis zoen aionion",
alla lettera, si potrebbe tradurre:
"Udendo allora le genti (o "le persone delle nazioni") si rallegravano e glorificavano la Parola del Signore e credettero quanti erano ordinati (o "disposti") alla vita eterna".
Qui Luca usa il verbo greco tasso, che significa "disporre, stabilire, comandare, dedicarsi".
La traduzione della TNM pertanto è legittima: infatti questo passo ci ricollega a Romani 8:29, dove si parla di persone "preordinate ad essere modellate secondo l' immagine del Figlio suo".
Quando costoro sono stati "preordinati"? "Prima della fondazione del mondo" (Efesini 1:4-5), come Cristo stesso (1 Pietro 1:20).
Sono stati preordinati per essere "figli adottivi" di Dio in vista del regno celeste (Romani 8:15-17), visto che il primo ad essere "preordinato" come "figlio adottivo" di Dio, quale Re Messianico, fu Cristo stesso (2 Samuele 7:12-16 ;1 Cronache 17:11-14 ; Salmo 2:7 ; Ebrei 1:5).
Ma Cristo estese i propri privilegi regali ai suoi coeredi celesti, vedasi Luca 22:29-30 e Rivelazione/Apocalisse 3:21.
La preordinazione, pertanto, riguarda una classe (quella dei 144.000) scelta già in Genesi 3:15 ("prima della fondazione del mondo", confronta Luca 11:50-51), non il singolo individuo.
Che, infatti, può "portare a termine la propria salvezza" (sto prendendo dal testo greco letterale) sforzandosi fino alla fine "con timore e tremore" (Filippesi 2:12, si confronti Rivelazione/Apocalisse 2:10), cosa che non sarebbe necessaria se ad essere preordinato fosse il singolo individuo.
Pertanto, coloro che udirono la Parola in Atti 13:48 erano giustamente disposti per la vita eterna (si pensi anche a Lidia, Atti 16:14: Dio gli aprì il cuore, affinchè divenisse credente, perchè Dio "lesse" quel cuore, e vedendolo "disposto alla vita eterna", lo "aprì").
La traduzione della TNM è la migliore in assoluto, anche alla luce dei passi che ti ho citato.
Grazie.
[SM=g27985]





barnabino
00lunedì 8 novembre 2010 22:25
Caro Francesco,


Entrambe le accezioni sono possibili però se lo si traduce "disposti" sembra che, ottenere la vita eterna, dipenda dalla volontà umana mentre se lo si rende "ordinati, prestabiliti" sembra che dipenda da Dio.



Si, è con questo? Non possiamo cambiare la lingua greca, il senso attivo o passivo del verbo vanno determinati in base al contesto.


Ad esempio sul web, uno studioso della Bibbia, Giacinto Butindaro, ha scritto



Mi pare che sia ovvio che se entrambe le traduzioni sono possibili quello che scrive non ha senso.


Ma se Dio non predestina allora i 144.000, che sono un numero chiuso, non sono stati predestinati?



No, è il numero che è determinato, non gli individui che vanno a formarlo.

Shalom
Aquila-58
00lunedì 8 novembre 2010 22:30
Aggiungo: il DENT (Dizionario Esegetico del Nuovo Testamento), a pagina 1574, avalla ciò che ho sopra detto.
Si legge, infatti, riguardo all' uso di tasso in questa ricorrenza neotestamentaria: "L' espressione "destinato alla vita eterna", di Atti 13:48 si riferisce NON ALLA PREDESTINAZIONE DEL SINGOLO, MA ALL' ELEZIONE DELLA TOTALITA' DEI SALVATI".
Come volevasi dimostrare...
Grazie.
[SM=g27985]
LeonardoN
00martedì 9 novembre 2010 11:56
Carissimo FrancescoEmiliano,
una traduzione può essere tecnicamente possibile anche in modi che si prestano ad esegesi diverse ma se si allarga la veduta del contesto a quello che l'intera Bibbia dice sull'argomento, perchè la si considera tutta ispirata da Dio, è più facile riconoscere la resa traduttiva esegeticamente corretta.
La domanda da farsi in questi casi è: la predestinazione del giudizio eterno dei singoli individui è insegnata dalla Bibbia? Può tale insegnamento armonizzarsi con la personalità di Dio che la Bibbia ci fa conoscere? Ma questo è un altro bel tema ...
E' per questo che i testimoni di Geova considerano fondamentale lo studio biblico per argomenti [SM=g27988]

Leo
barnabino
00venerdì 29 dicembre 2017 01:28
Faccio un "up" perché di nuovo si rimprovere la Nuova TNM di non aver tradotto "meglio" il passo eliminando "giusta disposizione" in favore di "ordinati" per rendere la forma passiva del verbo tasso. La traduzione della TNM non è grammaticalmente errata, perché prendendo il verbo come un medio la traduzione letterale sarebbe "essi ordinarono/disposero se stessi". Che Wallace in questo contesto lo consideri un "nonsense" non significa che sia errata in sé, né io vedo alcun nonsense se parliamo appunto di una disposione o ordine mentale, che parte della propria interorità che si attua con la conversione. Di certo la parola tetamenoi non include l'idea di pre-ordinazine o pre-destinazione, questo mi pare sottolineato da tutti i dizionari. Tradurre con l'italiano "destinati" potrebbe fornire un'idea distorta del significato al letture, al di là di quello che credono i testimoni di Geova. Il Clarke dice: "hence it has been considered here as implying the disposition or readiness of mind of several persons in the congregation, such as the religious proselytes mentioned Act 13:43, who possessed the reverse of the disposition of those Jews who spake against those things, contradicting and blaspheming, Act 13:45".

Anche il Robertson dice: "Periphrastic past perfect passive indicative of tassō, a military term to place in orderly arrangement. The word “ordain” is not the best translation here. “Appointed,” as Hackett shows, is better. The Jews here had voluntarily rejected the word of God. On the other side were those Gentiles who gladly accepted what the Jews had rejected, not all the Gentiles. Why these Gentiles here ranged themselves on God’s side as opposed to the Jews Luke does not tell us". Dunque anche per il Robertson il senso non è di una preordinazione ma che i Gentili hanno accettato volentieri ciò che i Giudei avevano rigettato schierando se stessi dalla parte di Dio. Dunque si parla di ordinare/nominare se stessi alla vita eterna grazie alla fede manifestata in Dio. Questo non toglie altre spiegazioni, notoriamente il passo è controverso e usato dai Calvinisti per la dottrina della predestinazione, ma la TNM non va contro alla grammatica.

Shalom

Aquila-58
00venerdì 29 dicembre 2017 06:37
Re:
barnabino, 29/12/2017 01.28:

Faccio un "up" perché di nuovo si rimprovare la Nuova TNM di non aver tradotto "meglio" il passo eliminando "giusta disposizione" in favore di "ordinati" per rendere la forma passiva del verbo tasso.




hanno la testa inguaribilmente dura, Barny.

Non c' è peggior sordo di chi non vuol sentire, si sa....


giusyforever
00venerdì 29 dicembre 2017 08:45
Ma allora se siamo destinati che combattiamo a fare?
O forse siamo destinati anche a combattere?

Questo è un no sense

[SM=g7422]
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