Bibbia in napoletano

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Alex69rm
00giovedì 15 gennaio 2009 20:09
Non so a quanti potrà interessare, ma esiste una versione in napoletano della Bibbia..

www.labibbianapoletana.it
barnabino
00giovedì 15 gennaio 2009 20:10

La traduzione è fedelissima alla Bibbia della CEI (Conferenza Episcopale Italiana) e alla Bibbia di Gerusalemme, alla Bibbia di Mons. Ravasi



Non è fatta sui testi originali, ma ricalca la CEI, poco interessante...

Shalom

Alex69rm
00giovedì 15 gennaio 2009 20:29
Re:
barnabino, 15/01/2009 20.10:


La traduzione è fedelissima alla Bibbia della CEI (Conferenza Episcopale Italiana) e alla Bibbia di Gerusalemme, alla Bibbia di Mons. Ravasi



Non è fatta sui testi originali, ma ricalca la CEI, poco interessante...

Shalom





quella CEI non è tratta dai testi originali? [SM=g8019]


barnabino
00giovedì 15 gennaio 2009 20:59
Si, potrebbe essere interessante per come hanno reso in napoletano la CEI, ma non contiene nulla di nuovo rispetto al conosciuto, volevo dire questo.

Shalomme
jwfelix
00giovedì 15 gennaio 2009 22:26
Re: Re:
Alex69rm, 15/01/2009 20.29:




quella CEI non è tratta dai testi originali? [SM=g8019]






Nella traduzione della CEI alla voce "L'EDIZIONE IN LINGUA ITALIANA DELLA SACRA BIBBIA PER L'USO LITURGICO" al sottotitolo "Come si è proceduto" (pag. VIII) troviamo scritto che "la nuova versione, pur partendo dal testo U.T.E.T., doveva essere condotta sui testi originali, tenendo però conto della versione dei LXX, della Volgata e della Neo-Volgata…".
Che questo sia vero è confermato anche dalle seguenti frasi che si riferiscono a come è stata fatta la Bibbia CEI tratte sempre dal libro "LA TRADUZIONE DELLA BIBBIA nella Chiesa italiana. Il Nuovo Testamento a cura di Carlo Buzzetti e Carlo Ghidelli. CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA, Ufficio Liturgico Nazionale. © EDIZIONI SAN PAOLO s.r.l., 1988":
"Fu scelta la soluzione intermedia, quella cioè di far uso di un testo base e come tale fu adottata l'eccellente versione dei monsignori Rossano, Penna e Galbiati, edita in bella veste dall'Unione tipografica editoriale torinese (UTET)." (pag.81)
"Il comitato per la versione italiana della Bibbia incominciò col precisare a se stesso che la nuova versione, pur partendo dal testo UTET, doveva essere condotta sui testi originali, tenendo però conto della versione dei LXX, della Volgata e della Neo-Volgata e di quanto, nell'esegesi cristiana dei secoli precedenti, potesse costituire un'indicazione impegnativa o utile per il traduttore". (pag. 81)
"La finalità e l'urgenza dell'iniziativa fecero giudicare non opportuno approntare una versione del tutto nuova del Testo Sacro. Si preferì curare – come avvenne inizialmente – la revisione di una traduzione già esistente. La scelta cadde sulla Bibbia UTET di Enrico Galbiati, Angelo Penna, Piero Rossano, che aveva incontrato favorevole accoglienza da parte del pubblico e giudizio positivo da parte degli specialisti, soprattutto nel settore della critica testuale per la fedeltà all'originale". (pag. 100)
"Come è detto all'inizio dell'edizione biblica CEI, questa traduzione serve come base per quella". (pag. 113)
"<<la nuova versione, pur partendo dal testo UTET>> viene condotta sui testi originali, tenendo però conto della versione dei LXX e della Neo-Vulgata e di quanto, nell'esegesi cristiana dei secoli precedenti, potesse costituire un'indicazione impegnativa o utile per il traduttore". (pag. 115)
F.Delemme
00venerdì 16 gennaio 2009 00:08

Esiste anche in lingua siciliana. E' stata pubblicata (non interamente) dal Centro Studi Storico-Sociali siciliani di Catania nel 1973.
Esistono anche i quattro Vangeli secondo la parlata ragusana (Contea di Modica) e il Vangelo di Luca in uno dei tanti dialetti della lingua siciliana.
Quella del CSSSS (tradotta e parafrasata) iniziava così:

NewWorldOne
00venerdì 16 gennaio 2009 09:43
Re:
F.Delemme, 16/01/2009 0.08:


Esiste anche in lingua siciliana. E' stata pubblicata (non interamente) dal Centro Studi Storico-Sociali siciliani di Catania nel 1973.
Esistono anche i quattro Vangeli secondo la parlata ragusana (Contea di Modica) e il Vangelo di Luca in uno dei tanti dialetti della lingua siciliana.
Quella del CSSSS (tradotta e parafrasata) iniziava così:





Meraviglioso! [SM=g8149]
admintdg2
00venerdì 16 gennaio 2009 10:01
Re:
F.Delemme, 16/01/2009 0.08:


Esiste anche in lingua siciliana. E' stata pubblicata (non interamente) dal Centro Studi Storico-Sociali siciliani di Catania nel 1973.
Esistono anche i quattro Vangeli secondo la parlata ragusana (Contea di Modica) e il Vangelo di Luca in uno dei tanti dialetti della lingua siciliana.
Quella del CSSSS (tradotta e parafrasata) iniziava così:





Per un siciliano leggere il suo dialetto è una cosa bellissima.
Devo confessare,però, che alcuni termini sono per me "arabo".
Ad esempio "ncafolu". Mai sentita la parola divisione "tradotta" così.
Ed ho letto solo qualche riga, figuriamoci a leggerla tutta.

F.Delemme
00venerdì 16 gennaio 2009 17:12
Re: Re:
admintdg2, 16/01/2009 10.01:




Per un siciliano leggere il suo dialetto è una cosa bellissima.
Devo confessare,però, che alcuni termini sono per me "arabo".
Ad esempio "ncafolu". Mai sentita la parola divisione "tradotta" così.
Ed ho letto solo qualche riga, figuriamoci a leggerla tutta.





Molte sono le parole "arabe" della lingua siciliana. Normalmente "Cafolu" significa buco profondo ed ampio. Nel catanese significa anche "molto".
E' stato preferito "cafolu" a "spaccazza" (piccola fenditura) perchè legato alla separazione e contemporaneamente alla profondità.

Nel trapanese si preferisce "Cafocchiu" (voragine).

Ricordati che la lingua siciliana si parlava e scriveva già ai tempi di Federico II (scuola poetica siciliana) alla fine del 1200. Qualche annetto dopo, assistemmo allo "scippo" dell'Alighieri. Gli Atti notarili del tempo e i documenti importanti sono scritti in lingua siciliana e non toscana. [SM=g8152]
Alex69rm
00venerdì 16 gennaio 2009 22:11
Re: Re: Re:
F.Delemme, 16/01/2009 17.12:




Molte sono le parole "arabe" della lingua siciliana. Normalmente "Cafolu" significa buco profondo ed ampio. Nel catanese significa anche "molto".
E' stato preferito "cafolu" a "spaccazza" (piccola fenditura) perchè legato alla separazione e contemporaneamente alla profondità.

Nel trapanese si preferisce "Cafocchiu" (voragine).

Ricordati che la lingua siciliana si parlava e scriveva già ai tempi di Federico II (scuola poetica siciliana) alla fine del 1200. Qualche annetto dopo, assistemmo allo "scippo" dell'Alighieri. Gli Atti notarili del tempo e i documenti importanti sono scritti in lingua siciliana e non toscana. [SM=g8152]




cos'è lo "scippo" dell'Alighieri? La Divina Commedia era siciliana?? [SM=g8019]
Chameleon.
00domenica 18 gennaio 2009 00:25
Re: Re: Re: Re:
Alex69rm, 16/01/2009 22.11:




cos'è lo "scippo" dell'Alighieri? La Divina Commedia era siciliana?? [SM=g8019]



Credo si riferisca al primato di lingua, passato al toscano...


F.Delemme
00domenica 18 gennaio 2009 00:27
Re: Re: Re: Re:
Alex69rm, 16/01/2009 22.11:




cos'è lo "scippo" dell'Alighieri? La Divina Commedia era siciliana?? [SM=g8019]




Abbiamo anche quella in lingua siciliana. Anzi ne approfitto per dire che sarà presentata a settembre una nuovissima traduzione della "Divina Commedia" in lingua siciliana in tre volumi.

Lo scippo era riferito alla gloria che s'è preso l'Alighieri, essendo stato considerato il "padre" della lingua italiana. Anche se alcuni testi scolastici e non, affermano il contrario, è evidente la "taroccatura". Le date parlano chiaro e i documenti anche.
[SM=g7574]
Alex69rm
00domenica 18 gennaio 2009 09:16
Re: Re: Re: Re: Re:
F.Delemme, 18/01/2009 0.27:




Abbiamo anche quella in lingua siciliana. Anzi ne approfitto per dire che sarà presentata a settembre una nuovissima traduzione della "Divina Commedia" in lingua siciliana in tre volumi.

Lo scippo era riferito alla gloria che s'è preso l'Alighieri, essendo stato considerato il "padre" della lingua italiana. Anche se alcuni testi scolastici e non, affermano il contrario, è evidente la "taroccatura". Le date parlano chiaro e i documenti anche.
[SM=g7574]




ma la lingua italiana assomiglia molto piu' al toscano che al siciliano.. [SM=g8102]


F.Delemme
00domenica 18 gennaio 2009 15:37
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Alex69rm, 18/01/2009 9.16:




ma la lingua italiana assomiglia molto piu' al toscano che al siciliano.. [SM=g8102]






Il toscano del 1400 somiglia molto al siciliano del 1200. [SM=g7574]
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