Cargo Cult

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Jon Frum
00domenica 2 dicembre 2018 12:38
Discussione per anonimi
Cosa ne pensate delle analogie tra l'Antico Testamento ed i resoconti sul culto del cargo?
EverLastingLife
00domenica 2 dicembre 2018 12:56

Discussione anonima convalidata.

ELL/MOD
I-gua
00domenica 2 dicembre 2018 13:42
Quali sarebbero?
A cosa ti riferisci?

[SM=g1871112]
Aquila-58
00domenica 2 dicembre 2018 13:42
Re: Discussione per anonimi
Jon Frum, 02/12/2018 12.38:

Cosa ne pensate delle analogie tra l'Antico Testamento ed i resoconti sul culto del cargo?



il culto del cargo parla di un inizio perfetto dell' umanità e di un peccato originale?

Se non parla di questo non vi può essere alcuna analogia con l' A.T. che parla solo di questo, nel senso del disegno divino di riscatto e redenzione della progenie di Adamo, a partire da Abraamo fino al seme messianico



barnabino
00domenica 2 dicembre 2018 14:00
Più che Antico Testamento (che cosa intendi poi? L'Antico Testamento è una raccolta di testi scritti molto diversi tra loro) mi pare di sentire una riedizione in chiave aliena del Dio emanato dall'uomo (alla Feuerbach).

Shalom
Chameleon.
00domenica 2 dicembre 2018 14:46
Forse si riferisce a miracoli, inondazioni, fuochi dal cielo etc. e intende dire che, così come gli indigeni credevano che fosse Dio a far cadere i pacchi di cibo e utensili, alla stessa maniera all'epoca dell'AT erano fenomeni spiegabili, ma gli uomini del tempo, come gli indigeni del culto del cargo, li attribuivano a Dio.
Questo dando per scontato che l'anonimo voglia arrivare da qualche parte, ma sarebbe bene spiegare meglio tutto da subito (quali analogie? In quale ordine di senso?).
barnabino
00domenica 2 dicembre 2018 14:51
Si, la domanda è piuttosto generica, senza specificare di che cosa parliamo, di quale analogie e di quali testi dell'Antico Testamento si fa riferimento è difficile discutere qualcosa... certo come detto non è una novità l'idea che Dio sia un'emanazione dell'uomo in risposta a certi stimoli e bisogni.

Shalom
Chameleon.
00domenica 2 dicembre 2018 15:29
Il problema è che non è che conoscendo i cargo si conosce tutto l'Universo e tutte le dimensioni possibili.

Sarebbe riduttivo creare un'analogia del tipo: "Siccome gli indigeni, non vedendo né comprendendo la causa degli arrivi di cibo e materiale, credevano che gli uomini volanti fossero divinità che dispensavano cibo, allora qualsiasi manifestazione incomprensibile è spiegabile senza tirare in mezzo Dio".

Perché anche pochi secoli fa la scienza avrebbe considerato impossibile la trasmissione di immagini in tempo reale da un continente all'altro o la videoregistrazione di eventi, giacché non si conosceva una dimensione che andasse oltre quella tangibile (l'acqua, la meccanica etc.). Ricordiamoci che fino a soli 300 anni fa neanche si sapeva com'era fatta l'Australia, o giù di lì.
Oggi si sa che esistono tante di queste dimensioni, molte delle quali sono attualmente non conoscibili dall'uomo.
Si sa che il tempo è relativo e muta a seconda della posizione nell'Universo, così come la gravità.
Si sa che esistono le onde elettromagnetiche, misurabili solo attraverso appositi strumenti.
Non sappiamo quasi nulla di ciò che esiste al di fuori della Terra, ma in realtà non sappiamo molte cose neanche sulla stessa Terra, giacché nessuno è mai riuscito a creare la vita da zero o a far nascere nuovi organi funzionali da zero.
Questa incapacità di dimostrare in maniera sperimentale l'origine delle cose, associata a una incompleta conoscenza sulle varie dimensioni della materia (e anche della non materia), non ha molto a che vedere con chi credeva che il pacco di Bartolini fosse nato spontaneamente sul gradino di casa, perché Bartolini il pacco ce lo porta e il corriere lo vediamo (situazione replicabile) mentre su tutte le dimensioni della materia, dell'Universo e su varie forze invisibili e su come funzionano sappiamo ben poco.

Poi ci sono gli atei irriducibili, i quali da rinchiusi in casa (limite sensoriale: ovvero, in assenza di conoscenza su quante e quali siano le forze e le dimensioni non ancora esplorate e forse in parte mai esplorabili da un essere come l'uomo che sotto alcuni aspetti - come la vista ad esempio - è inferiore anche ad alcuni animali) credono che l'hot dog lasciato sulla finestra dal garzone della pizzeria sia frutto di evoluzione dei muschi presenti nel davanzale: ma questo accade perché pretendono che tutto sia già capito e conosciuto (grossa falla: un cane che per suoi limiti vede solo in bianco e nero non può aver ragione sul pensare che il mondo sia effettivamente solo in bianco e nero), pretendono che non esista altro che un mix di materia tangibile e caso, e quindi non resta che arrangiarsi stendendo il tempo all'infinito e ipotizzando l'equivalente di Piramidi di Cheope nate grazie agli agenti geologici, giustificando il tutto con "siccome il meteorite ha fatto un buco, allora dopo milioni di anni anche la Piramide di Cheope può essere nata dal caso". Quando magari la spiegazione più plausibile è ovviamente un'altra, se solo qualche cane ammettesse che semplicemente "non ce la fa" a vedere i colori.
kierkegaard1
00domenica 2 dicembre 2018 16:38
Le tre leggi di Clarke sono tre adagi formulati dallo scrittore britannico Arthur C. Clarke (1917 – 2008).

«Quando un illustre ma anziano scienziato sostiene che qualcosa è possibile, ha quasi certamente ragione. Quando sostiene che qualcosa è impossibile, ha quasi certamente torto.»

«L'unica maniera per scoprire i limiti del possibile è avventurarsi poco al di là di essi nell'impossibile.»

«Qualunque tecnologia sufficientemente avanzata è indistinguibile dalla magia

it.wikipedia.org/wiki/Tre_leggi_di_Clarke
Chameleon.
00domenica 2 dicembre 2018 17:41
Infatti, ora in molti non capiscono (o meglio, non vogliono capire) che il tutto esiste, in quanto tutto, in misura proporzionale alle proprie capacità di percepirlo.
Una statua di cera non percepirà niente: per lei non esiste nulla, neanche sé stessa.
Un cane percepisce solo il bianco e nero: per lui non esisteranno i colori.
Un pesce percepisce solo il mare e qualcosina del "fuori": se uscisse fuori per un tempo solo un po' lungo morirebbe.
Un essere umano è anche lui limitato: per lui esiste solo ciò che può misurare direttamente (attraverso i sensi) o con gli strumenti da lui costruiti.
Se però noto che esistono cose impossibili da spiegare con accidentali interazioni di materia, fino a dover arrivare a trascendere nel filosofico (la teoria dei multiversi ad esempio) pur di cavarsela in qualche modo, giacché non si riesce a cavare granché pilotando la materia, figuriamoci con interazioni accidentali, allora non c'è nessun "cargo umano" (o dovuto al caso), ma solo quella vita che la statua di cera non può percepire, quei colori che il cane non può vedere, quelle montagne che il pesce non potrà conoscere, quell'intelligenza superiore che l'uomo non ha i mezzi per misurare. Tutte cose che esistono oggettivamente ma non sono misurabili dai citati interessati.
Anche se un cane o un pesce avesse un IQ identico a quello umano, non potrebbero avere prove scientifiche oggettive dell'esistenza dei colori o dei monti, perché il cane vedrebbe sempre in b/n e il pesce penserebbe che finché non tocca e non vede la montagna coi suoi occhi, questa non è dimostrabile scientificamente.
Ma non per questo non esiste.
(SimonLeBon)
00domenica 2 dicembre 2018 18:43
Re: Discussione per anonimi
Jon Frum, 02/12/2018 12:38:

Cosa ne pensate delle analogie tra l'Antico Testamento ed i resoconti sul culto del cargo?



Io conosco i "cargo" delle ferrovie, che hanno una loro filosofia, ma mi sa che intendi qualcos'altro... [SM=g10765]

Simon
Jon Frum
00martedì 4 dicembre 2018 12:11
Secondo Mauro Biglino il culto del cargo spiegherebbe l'origine delle religioni senza tirare in ballo l'esistenza di un Dio spirituale. Secondo lui civiltà aliene evidentemente più avanzate tecnologicamente della nostra hanno dato il via all'evoluzione dell'uomo sulla terra per poi andarsene (sui motivi ci sarebbe da discutere più a fondo). Oggi le persone veramente intelligenti cercano risposte nella scienza, mentre i più diciamo sprovveduti aspettano inutilmente un ritorno delle loro divinità e come quegli indigeni sprecano tempo e risorse adorandole e illudendosi di ottenere il loro favore offrendo loro un certo ventaglio di 'sacrifici' (offerte votive, ceri e candele, processioni, ma anche la vostra opera di predicazione eccetera)
Come rispondete?
Seabiscuit
00martedì 4 dicembre 2018 13:56
Re:
Jon Frum, 04.12.2018 12:11:


Come rispondete?




Che siamo cristiani non rettiliani
barnabino
00martedì 4 dicembre 2018 14:03

Secondo Mauro Biglino il culto del cargo spiegherebbe l'origine delle religioni senza tirare in ballo l'esistenza di un Dio spirituale



Mi pare appunto una riedizione in chiave ufologica di Feuerbach. Nullq di particolarmente nuovo o originale.


Oggi le persone veramente intelligenti cercano risposte nella scienza



Non mi pare che la scienza non abbia confermato l'esistenza di tecnologie extraterrestri. Le persone veramente intelligenti cercano appunto risposte nella scienza e non in pseudoscienze come l'ufologia

Shalom
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