Carissimo Dom@

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domingo7
00giovedì 7 marzo 2019 08:31
Pietro a Roma
La venuta di Pietro a Roma è storicamente abbastanza documentata, tanto che la Nuova Riveduta del 2016 la dà per sicura (e non è poco, dopo le polemiche portate avanti da mezzo millennio dai protestanti).

Il problema è piuttosto il potere temporale dei papi che si è rivelato nei secoli totalmente infondato, specialmente dopo che la cosiddetta donazione di Costantino è stata sbugiardata come apocrifa dagli studi di Lorenzo Valla.

it.wikipedia.org/wiki/Donazione_di_Costantino

Il problema però è che ogni autorità religiosa (tavola valdese, papa o corpo direttivo dei testimoni di Geova) si trova a gestire denunce che, a priori, è impossibile dire se siano vere e terribili o semplicemente inventate di sana pianta da psicopatici e profittatori.

La soluzione sembrerebbe quella della prudenza e della discrezione. Anche Paolo consiglia di "Non accettare accuse contro un presbìtero se non vi sono due o tre testimoni. Quelli poi che risultano colpevoli, rimproverali alla presenza di tutti, perché anche gli altri abbiano timore" (1 Timoteo 5,19-20)

Nella Chiesa Cattolica tutto questo è stato terribilmente complicato dalle persecuzioni naziste e comuniste che per decenni hanno eliminato preti, vescovi e laici scomodi, accusandoli falsamente di pederastia e pedofilia e soprattutto dall'atteggiamento di papa Woitila, mentalmente stordito negli ultimi anni del suo ministero, in grave ritardo sui tempi e fortemente legato all'esperienza maturata negli ultimi anni della realtà comunista polacca (ancora nel 1984, fallito il tentativo di accusare il padre Popielusko di pederastia, le autorità polacche procedettero alla sua eliminazione fisica, massacrandolo di botte, bastonandolo ed affogandolo nella Wistola)
Aquila-58
00giovedì 7 marzo 2019 09:28
Re:
Carissimo, bentornato!

domingo7, 07/03/2019 08.31:

La venuta di Pietro a Roma è storicamente abbastanza documentata, tanto che la Nuova Riveduta del 2016 la dà per sicura (e non è poco, dopo le polemiche portate avanti da mezzo millennio dai protestanti).

Il problema è piuttosto il potere temporale dei papi che si è rivelato nei secoli totalmente infondato, specialmente dopo che la cosiddetta donazione di Costantino è stata sbugiardata come apocrifa dagli studi di Lorenzo Valla.

it.wikipedia.org/wiki/Donazione_di_Costantino

Il problema però è che ogni autorità religiosa (tavola valdese, papa o corpo direttivo dei testimoni di Geova) si trova a gestire denunce che, a priori, è impossibile dire se siano vere e terribili o semplicemente inventate di sana pianta da psicopatici e profittatori.

La soluzione sembrerebbe quella della prudenza e della discrezione. Anche Paolo consiglia di "Non accettare accuse contro un presbìtero se non vi sono due o tre testimoni. Quelli poi che risultano colpevoli, rimproverali alla presenza di tutti, perché anche gli altri abbiano timore" (1 Timoteo 5,19-20)

Nella Chiesa Cattolica tutto questo è stato terribilmente complicato dalle persecuzioni naziste e comuniste che per decenni hanno eliminato preti, vescovi e laici scomodi, accusandoli falsamente di pederastia e pedofilia e soprattutto dall'atteggiamento di papa Woitila, mentalmente stordito negli ultimi anni del suo ministero, in grave ritardo sui tempi e fortemente legato all'esperienza maturata negli ultimi anni della realtà comunista polacca (ancora nel 1984, fallito il tentativo di accusare il padre Popielusko di pederastia, le autorità polacche procedettero alla sua eliminazione fisica, massacrandolo di botte, bastonandolo ed affogandolo nella Wistola)




a mio parere il problema nasce nel momento stesso in cui nell' ekklesìa si passa dall' anziano- presbitero/sorvegliante-episcopo (identica figura nella primitiva Congregazione Cristiana, come si evince dalla Rivelazione neotestamentaria) al Vescovo Unico Monarchico....poi il passaggio al papato e quindi alla formazione di una classe clericale e sacerdotale nell' ekklesìa (inesistente nella struttura teocratica stabilita da Dio nel I secolo) ne è stata solo (si fa per dire...) una conseguenza.

Tutto qui.

Cari saluti


dom@
00giovedì 7 marzo 2019 09:33
Re:
domingo7, 3/7/2019 8:31 AM:

La venuta di Pietro a Roma è storicamente abbastanza documentata, tanto che la Nuova Riveduta del 2016 la dà per sicura (e non è poco, dopo le polemiche portate avanti da mezzo millennio dai protestanti).

Il problema è piuttosto il potere temporale dei papi che si è rivelato nei secoli totalmente infondato, specialmente dopo che la cosiddetta donazione di Costantino è stata sbugiardata come apocrifa dagli studi di Lorenzo Valla.

it.wikipedia.org/wiki/Donazione_di_Costantino

Il problema però è che ogni autorità religiosa (tavola valdese, papa o corpo direttivo dei testimoni di Geova) si trova a gestire denunce che, a priori, è impossibile dire se siano vere e terribili o semplicemente inventate di sana pianta da psicopatici e profittatori.

La soluzione sembrerebbe quella della prudenza e della discrezione. Anche Paolo consiglia di "Non accettare accuse contro un presbìtero se non vi sono due o tre testimoni. Quelli poi che risultano colpevoli, rimproverali alla presenza di tutti, perché anche gli altri abbiano timore" (1 Timoteo 5,19-20)

Nella Chiesa Cattolica tutto questo è stato terribilmente complicato dalle persecuzioni naziste e comuniste che per decenni hanno eliminato preti, vescovi e laici scomodi, accusandoli falsamente di pederastia e pedofilia e soprattutto dall'atteggiamento di papa Woitila, mentalmente stordito negli ultimi anni del suo ministero, in grave ritardo sui tempi e fortemente legato all'esperienza maturata negli ultimi anni della realtà comunista polacca (ancora nel 1984, fallito il tentativo di accusare il padre Popielusko di pederastia, le autorità polacche procedettero alla sua eliminazione fisica, massacrandolo di botte, bastonandolo ed affogandolo nella Wistola)


Caro Domingo la storia di San Paolo e' stata forgiata Dalle scritture Greeke Cristiane.
Una Notte Cristo visita a San Paolo. E gli dice :)

C.E.I.:

Atti 23:11
""La notte seguente gli venne accanto il Signore e gli disse: «Coraggio! Come hai testimoniato per me a Gerusalemme, così è necessario che tu mi renda testimonianza anche a Roma».
--------------
Il Signore Cristo SE voleva avesse fatto pure cosi. Con Sant Pietro. :)
Pietro non Mai piede a Roma :)
E' Ben chiaro Che sant Paolo era apostolo dei Gentili. ) ( E Sant Pietro apostolo dei Giudei :)
C.E.I.:

1Pietro 1:1-2
1 Pietro, apostolo di Gesù Cristo, ai fedeli dispersi nel Ponto, nella Galazia, nella Cappadòcia, nell'Asia e nella Bitinia, eletti
1. Galazia.
2. Cappadocia .
3. Nell'Asia
4. Britinia. eleltti
---------------
1 Pietro
2 secondo la prescienza di Dio Padre, mediante la santificazione dello Spirito, per obbedire a Gesù Cristo e per essere aspersi del suo sangue: grazia e pace a voi in abbondanza.

domingo7
00giovedì 7 marzo 2019 11:15
Carissimo Dom@
Ho raccolto alcune testimonianze storiche sulla venuta di Pietro a Roma nella paginetta:

digilander.libero.it/domingo7/PIETRO%20FU%20DAVVERO%20A%20...

Si può legittimamente dubitare, ma alcune testimonianze sono molto antiche e mi sembrano al di sopra di molti sospetti.

Anche il protestantesimo, che per mezzo millennio ha dubitato della venuta di Pietro a Roma, oggi è molto più aperto a questa possibilità.

domingo7
00giovedì 7 marzo 2019 11:18
Re: Re:
Aquila-58, 07/03/2019 09.28:

Carissimo, bentornato!




a mio parere il problema nasce nel momento stesso in cui nell' ekklesìa si passa dall' anziano- presbitero/sorvegliante-episcopo (identica figura nella primitiva Congregazione Cristiana, come si evince dalla Rivelazione neotestamentaria) al Vescovo Unico Monarchico....poi il passaggio al papato e quindi alla formazione di una classe clericale e sacerdotale nell' ekklesìa (inesistente nella struttura teocratica stabilita da Dio nel I secolo) ne è stata solo (si fa per dire...) una conseguenza.

Tutto qui.

Cari saluti





Certo, il vero problema è la politicizzazione della Chiesa, in parte giustificata dalla necessità di costruire una diga al paganesimo dei barbari invasori e in parte legata al desiderio di auto costruire un regno sulla terra, senza attendere il ritorno di Cristo.


Aquila-58
01giovedì 7 marzo 2019 11:23
Re: Re: Re:
domingo7, 07/03/2019 11.18:



Certo, il vero problema è la politicizzazione della Chiesa, in parte giustificata dalla necessità di costruire una diga al paganesimo dei barbari invasori e in parte legata al desiderio di auto costruire un regno sulla terra, senza attendere il ritorno di Cristo.






proprio così, concordo...


dom@
00giovedì 7 marzo 2019 17:25
Re: Pietro a Roma
domingo7, 3/7/2019 8:31 AM:

La venuta di Pietro a Roma è storicamente abbastanza documentata, tanto che la Nuova Riveduta del 2016 la dà per sicura (e non è poco, dopo le polemiche portate avanti da mezzo millennio dai protestanti).

Il problema è piuttosto il potere temporale dei papi che si è rivelato nei secoli totalmente infondato, specialmente dopo che la cosiddetta donazione di Costantino è stata sbugiardata come apocrifa dagli studi di Lorenzo Valla.

it.wikipedia.org/wiki/Donazione_di_Costantino

Il problema però è che ogni autorità religiosa (tavola valdese, papa o corpo direttivo dei testimoni di Geova) si trova a gestire denunce che, a priori, è impossibile dire se siano vere e terribili o semplicemente inventate di sana pianta da psicopatici e profittatori.

La soluzione sembrerebbe quella della prudenza e della discrezione. Anche Paolo consiglia di "Non accettare accuse contro un presbìtero se non vi sono due o tre testimoni. Quelli poi che risultano colpevoli, rimproverali alla presenza di tutti, perché anche gli altri abbiano timore" (1 Timoteo 5,19-20)

Nella Chiesa Cattolica tutto questo è stato terribilmente complicato dalle persecuzioni naziste e comuniste che per decenni hanno eliminato preti, vescovi e laici scomodi, accusandoli falsamente di pederastia e pedofilia e soprattutto dall'atteggiamento di papa Woitila, mentalmente stordito negli ultimi anni del suo ministero, in grave ritardo sui tempi e fortemente legato all'esperienza maturata negli ultimi anni della realtà comunista polacca (ancora nel 1984, fallito il tentativo di accusare il padre Popielusko di pederastia, le autorità polacche procedettero alla sua eliminazione fisica, massacrandolo di botte, bastonandolo ed affogandolo nella Wistola)



Caro Domingo unichicament Che Pietro stato portato a Roma in secreto. :)


dom@
00giovedì 7 marzo 2019 21:55
Re: Carissimo Dom@
domingo7, 3/7/2019 11:15 AM:

Ho raccolto alcune testimonianze storiche sulla venuta di Pietro a Roma nella paginetta:

digilander.libero.it/domingo7/PIETRO%20FU%20DAVVERO%20A%20...

Si può legittimamente dubitare, ma alcune testimonianze sono molto antiche e mi sembrano al di sopra di molti sospetti.

Anche il protestantesimo, che per mezzo millennio ha dubitato della venuta di Pietro a Roma, oggi è molto più aperto a questa possibilità.





Alcune riflessioni su il tuo sito
Ne Paolo. Ne Pietro hanno vissuto a l'anno 96 .
TESTIMONIANZE AUTOREVOLI A FAVORE DI ROMA

Clemente Romano (ca. 96 d.C.) per primo parla della morte di Pietro e di Paolo, dicendo: "Per l'invidia e gelosia furono perseguitate le più grandi e più giuste colonne le quali combatterono sino alla morte. Poniamoci dinanzi agli occhi i buoni apostoli. Pietro che per l'ingiusta invidia soffrì non uno, ma numerosi tormenti, e così col martirio raggiunse il posto della gloria. Fu per effetto di gelosia e discordia che Paolo mostrò come.
--------
Clemente Romano sbaglia :)
(SimonLeBon)
10giovedì 7 marzo 2019 22:24
Re: Carissimo Dom@
domingo7, 07/03/2019 11:15:

Ho raccolto alcune testimonianze storiche sulla venuta di Pietro a Roma nella paginetta:

digilander.libero.it/domingo7/PIETRO%20FU%20DAVVERO%20A%20...

Si può legittimamente dubitare, ma alcune testimonianze sono molto antiche e mi sembrano al di sopra di molti sospetti.

Anche il protestantesimo, che per mezzo millennio ha dubitato della venuta di Pietro a Roma, oggi è molto più aperto a questa possibilità.




Caro Domingo,
Ci ho pensato a lungo a suo tempo, ma temo che ormai il mito e l'abuso dell'immagine che vuole Pietro a Roma (con tutto il corollario di miracoli posticci che ci avrebbe fatto) abbiamo sovrascritto le esili indicazioni della sua reale presenza.

Clemente è la fonte piu' antica e rileggendolo non mi pare dia alcuna indicazione geografica a proposito della sua morte. Anche quando parla di Paolo, non indica località precise (che noi pur conosciamo) nel suo peregrinare.

Ignazio non è affidabile nel suo complesso: sia la struttura, sia il contenuto delle sue lettere, scritte in questo ipotetico quantro strano viaggio verso Roma per diventare "farina per i leoni", lasciano non poco perplessi.

C'è pero' una questione nella questione, che non ho ancora risolto, comunque la si voglia mettere.
Pietro avrebbe "dettato" il vangelo a Marco, che agiva da "ermeneuta" per conto di quello. Ora Marco è considerato dalla critica il primo di tutti i vangeli e sarebbe quindi stato scritto a Roma, proprio nel periodo in cui la capitale dell'impero prendeva il sopravvento su Gerusalemme, a livello di centro direzionale del cristianesimo.

Ora come si spiega che il vangelo di Marco è il meno diffuso, il meno copiato e meno tramandato di tutti?
Sembra che anche la comunità romana gli preferisse il vangelo di Matteo o quello di Luca, a giudicare dal numero di copie ritrovate.
Hai mai studiato la questione?

Simon
dom@
00giovedì 7 marzo 2019 22:29
Re: Re: Carissimo Dom@
dom@, 3/7/2019 9:55 PM:




Alcune riflessioni su il tuo sito
Ne Paolo. Ne Pietro hanno vissuto a l'anno 96 .
TESTIMONIANZE AUTOREVOLI A FAVORE DI ROMA

Clemente Romano (ca. 96 d.C.) per primo parla della morte di Pietro e di Paolo, dicendo: "Per l'invidia e gelosia furono perseguitate le più grandi e più giuste colonne le quali combatterono sino alla morte. Poniamoci dinanzi agli occhi i buoni apostoli. Pietro che per l'ingiusta invidia soffrì non uno, ma numerosi tormenti, e così col martirio raggiunse il posto della gloria. Fu per effetto di gelosia e discordia che Paolo mostrò come.
--------
Clemente Romano sbaglia :)




C.E.I.:

Atti 28:30
Paolo trascorse due anni interi nella casa che aveva preso a pigione e accoglieva tutti quelli che venivano a lui,
------
SE Pietro era a Roma. Avesse venuto a trovare a Paolo . "Accoglieva tutti quelli che venivano a Lui. "
luluana2011.1978ana2011
00venerdì 8 marzo 2019 14:52
Papi
1" Pietro 2 ..da,4..a..8...
Cosa dice Pietro di Gesù?
dom@
00venerdì 8 marzo 2019 18:01
Re: Papi
luluana2011.1978ana2011, 3/8/2019 2:52 PM:

1" Pietro 2 ..da,4..a..8...
Cosa dice Pietro di Gesù?




C.E.I.
2 Pietro 4:4 Stringendovi a lui,"""" pietra viva,""" rigettata dagli uomini, ma scelta e preziosa davanti a Dio,
5 anche voi venite """impiegati come pietre vive"""per la costruzione di un edificio spirituale, per un sacerdozio santo, per offrire sacrifici spirituali graditi a Dio, per mezzo di Gesù Cristo.
"""""6 Si legge infatti nella
Scrittura:"""""
Ecco io pongo in Sion
una pietra angolare, scelta, preziosa
e chi crede in essa non resterà confuso.
7 Onore dunque a voi che credete; ma per gli increduli
la pietra che i costruttori hanno scartato
è divenuta la pietra angolare,
8 sasso d'inciampo e """"""pietra di scandalo."""""
------------------------
E la Pietra continua a mietere vittime .:(
youtu.be/SJn-_MoX5eY

Loro v'inciampano perché non credono alla parola; a questo sono stati destinati.
dom@
00sabato 9 marzo 2019 18:12
SE avessero scelto il Santo Cornelius le sarebbe meglio come primo :papa? Gia aveva stato visitato da un Angelo :)

Atti 10
Il vangelo annunciato ai pagani; Cornelio invita Pietro a casa sua

C.E.I.:
Atti 10 1 C'era in Cesarèa un uomo di nome Cornelio, centurione della coorte Italica,
2 uomo pio e timorato di Dio con tutta la sua famiglia; faceva molte elemosine al popolo e pregava sempre Dio.
"""3 Un giorno verso le tre del pomeriggio """"
"""vide chiaramente in visione un angelo di Dio""""
""""venirgli incontro e chiamarlo: «Cornelio!». """""
"""4 Egli lo guardò e preso da timore disse: «Che c'è, Signore?». """
""""Gli rispose: «Le tue preghiere e le tue elemosine sono salite, in tua memoria, innanzi a Dio. """""
5 E ora manda degli uomini a Giaffa e fa' venire un certo Simone detto anche Pietro. 6 Egli è ospite presso un tal Simone conciatore, la cui casa è sulla riva del mare».
""""7 Quando l'angelo che gli parlava se ne fu andato,""""
""""Cornelio chiamò due dei suoi servitori e un pio soldato fra i suoi attendenti e,
8 spiegata loro ogni cosa, li mandò a Giaffa.
----------------------
Le Pietre sono pericolose. Basta una Pietra per perdere la battaglia.
(Davide abbatte Golia)
domingo7
00lunedì 11 marzo 2019 14:53
Pietro a Roma
Penso che il papato vada contestato soprattutto per gli abusi politici e religiosi che ha fatto nella storia: la polemica sulla venuta di Pietro a Roma non mi pare che aggiunga nulla di costruttivo .....

Quanto alle testimonianze del I e II secolo mi paiono più attendibili dei molti dubbi sorti dopo più di un millennio durante la riforma protestante.

A nulla giovava ai primi cristiani credere e diffondere una testimonianza taroccata sulla venuta di Pietro a Roma, visto che il Papato non esisteva ancora.....

Molto giovava invece a Lutero, Calvino, Enrico VIII, Melantone e Zwingli negare la venuta di Pietro a Roma soprattutto per staccarsi quanto prima dai fratelli cattolici.....
dom@
00martedì 12 marzo 2019 00:57
Re: Pietro a Roma
domingo7, 3/11/2019 2:53 PM:

Penso che il papato vada contestato soprattutto per gli abusi politici e religiosi che ha fatto nella storia: la polemica sulla venuta di Pietro a Roma non mi pare che aggiunga nulla di costruttivo .....

Quanto alle testimonianze del I e II secolo mi paiono più attendibili dei molti dubbi sorti dopo più di un millennio durante la riforma protestante.

A nulla giovava ai primi cristiani credere e diffondere una testimonianza taroccata sulla venuta di Pietro a Roma, visto che il Papato non esisteva ancora.....

Molto giovava invece a Lutero, Calvino, Enrico VIII, Melantone e Zwingli negare la venuta di Pietro a Roma soprattutto per staccarsi quanto prima dai fratelli cattolici.....



Caro Domingo SE Christo parlasse cielo come Saulo dicesse. "Doming, Domingo. "
Perche mi persecuiti ?

C.E.I.:

Atti 9:4-5
4 e cadendo a terra udì una voce che gli diceva: «Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?».

5 Rispose: «Chi sei, o Signore?». E la voce: «Io sono Gesù, che tu perseguiti!
:(
domingo7
00martedì 12 marzo 2019 08:02
Carissimo Dom
Ma no .....non voglio certo convincere o, peggio, perseguitare nessuno....

Esprimo solo un'opinione personale, lasciando liberi tutti di pensarla diversamente....

La polemica sulla venuta di Pietro a Roma è comunque di stampo "vecchio protestante": di "testimone di Geova" o "studente biblico originale" mi pare che contenga ben poco ......

In più mi pare sia stata abbandonata pure da una parte del mondo evangelico, che stampa le "Nuove Rivedute" raccontando nelle introduzioni che Pietro fu a Roma ....
Aquila-58
00martedì 12 marzo 2019 08:45
Re: Carissimo Dom
domingo7, 12/03/2019 08.02:

Ma no .....non voglio certo convincere o, peggio, perseguitare nessuno....

Esprimo solo un'opinione personale, lasciando liberi tutti di pensarla diversamente....

La polemica sulla venuta di Pietro a Roma è comunque di stampo "vecchio protestante": di "testimone di Geova" o "studente biblico originale" mi pare che contenga ben poco ......

In più mi pare sia stata abbandonata pure da una parte del mondo evangelico, che stampa le "Nuove Rivedute" raccontando nelle introduzioni che Pietro fu a Roma ....




Onestamente, Domingo, devo dirti che l' argomento della presenza o meno di Pietro a Roma non mi appassiona per nulla.
Molto più interessante, per me, è invece constatare che non c' è mai stato, nella primitiva ekklesìa cristiana, un Vescovo Unico Monarchico (da cui poi il papato..), visto che anziani/presbiteri- sorveglianti/episcopi erano identica figura....
Questo è molto più importante: lo stesso Pietro parlò di un kleros, che non era una classe clericale/sacerdotale (inesistente della primitiva ekklesìa cristiana), ma banalmente "le porzioni avute in sorte" , cioè a dire le persone affidate del gregge (1 Pt. 5:3)

Cari saluti.


(SimonLeBon)
00martedì 12 marzo 2019 09:00
Re: Carissimo Dom
domingo7, 12/03/2019 08:02:

Ma no .....non voglio certo convincere o, peggio, perseguitare nessuno....

Esprimo solo un'opinione personale, lasciando liberi tutti di pensarla diversamente....

La polemica sulla venuta di Pietro a Roma è comunque di stampo "vecchio protestante": di "testimone di Geova" o "studente biblico originale" mi pare che contenga ben poco ......

In più mi pare sia stata abbandonata pure da una parte del mondo evangelico, che stampa le "Nuove Rivedute" raccontando nelle introduzioni che Pietro fu a Roma ....



Caro Domingo,
Come ho scritto sopra, la questione mi sembra poco documentata e anche tutto sommato poco documentabile per trarre conclusioni decisive.

Ci sono indizi antichissimi a sfavore, l'elenco dei saluti da Paolo nella sua lettera ai romani, e indizi a favore, ma molto piu' tardi, nei padri apostolici, quando già stava nascendo il "mito".

Di pratico pero' non resta molto, anche considerando la domanda che ho posto piu' sopra.

Simon
Amalia 52
00martedì 12 marzo 2019 09:11
Secondo la sua stessa testimonianza, Pietro redasse la prima lettera a Babilonia. (1Pt 5:13) Forse scrisse di là anche la seconda. È chiaro che si tratta di Babilonia, la città sull’Eufrate, e non di Roma, come sostengono alcuni. Poiché gli era stata affidata ‘la buona notizia per quelli che sono circoncisi’, c’era da aspettarsi che Pietro prestasse servizio in un centro del giudaismo, come Babilonia. (Gal 2:8, 9) Babilonia ospitava una folta comunità ebraica. Parlando delle origini del Talmud babilonese, l’Encyclopaedia Judaica (Gerusalemme, 1971, vol. 15, col. 755) menziona le “grandi accademie [giudaiche] di Babilonia” nell’era volgare. Dato che Pietro scrisse “ai residenti temporanei dispersi nel Ponto, nella Galazia, nella Cappadocia, nell’Asia e nella Bitinia”, tutte regioni letterali (1Pt 1:1), è logico che il luogo di provenienza della lettera, “Babilonia”, fosse la città letterale così chiamata. La Bibbia non indica mai che Babilonia si riferisca in particolare a Roma, né dice che Pietro sia mai stato a Roma.

Il primo a sostenere che Pietro subì il martirio a Roma fu Dionisio, vescovo di Corinto nella seconda metà del II secolo. Qualche tempo prima, Clemente di Roma, pur menzionando insieme Paolo e Pietro, aveva precisato che l’apostolo Paolo si era distinto per la sua predicazione sia in Oriente che in Occidente, come per dire che Pietro non andò mai in Occidente. Dato che la spietata persecuzione dei cristiani da parte del governo romano (sotto Nerone) a quanto pare non era ancora iniziata, Pietro non avrebbe avuto motivo di celare l’identità di Roma usando un altro nome. Scrivendo la lettera ai Romani, Paolo nominò molti a cui inviava saluti a Roma, ma non menzionò Pietro. Se Pietro fosse stato un noto sorvegliante di quella città, un’omissione del genere sarebbe stata assai improbabile. Il nome di Pietro non è incluso neanche fra quelli di coloro che inviavano saluti nelle lettere che Paolo scrisse da Roma: Efesini, Filippesi, Colossesi, 2 Timoteo, Filemone ed Ebrei.

Fonte
domingo7
00martedì 12 marzo 2019 13:48
Ok, ok .... gli amici testimoni di Geova non sono convinti della venuta di Pietro a Roma e non sarò certo io a volerli convincere ....

In realtà la venuta di Petro a Roma non è affatto fondamentale per la fede critiana (vero che una parte dei protestanti non crede alla venuta di Pietro a Roma, mentre una restante parte l'accetta come possibile, pur criticando il papato come istituzione).

Il vescovo di Roma ebbe comunque, per alcuni secoli, una ragione nel contenere la furia distruttiva delle invasioni barbariche, nel convertire i popoli pagani e nell'arginare l'avanzata dell'Islam.

Come capo della cristianità ebbe una logica ed una funzione positiva, al di là della venuta o meno di Pietro a Roma.....

Dapprima esercitò il primato come un "Primus inter pares" con i vescovi delle principali metropoli cristiane (Antiochia, Gerusalemme, Costantinopoli e Alessandria).

Poi ci furono sicuramente gli abusi, le storture, le degenerazioni e i deliriii temporali.....complice anche la separazione delle chiese orientali e l'avanzata dell'Islam in Oriente

E qui mi pare che le critiche abbiano un terreno molto più fertile ... ma, ripeto, è solo la mia personalissima opinione di cattolico ....

Cari saluti a tutti.
barnabino
00martedì 12 marzo 2019 13:57
Anche a me pare che la questione abbia più un valore ideologico (sia in chi afferma che chi nega) che teologico. Storicamente il NT pare tacere, tranne un possibile accenno a "Babilonia" che però non è scontato sia un riferimento Roma e non a Babilonia, dove vi era comunque una prospera comunità giudaica. Le prime tradizioni patristiche sono molto sfumate e si rafforzano man mano che passano gli anni a volte con accenti mitologici anche se storicamente non è possibile negare che vi sia un fondo di verità. Non è un argomento che mi abbai mai appassionato particolarmente devo dire se non nella misura di notare, appunto, un predominio dell'ideologia sulla documentazione storica.

Shalom
domingo7
00martedì 12 marzo 2019 14:31
Ma Babilonia esisteva ancora ai tempi di Pietro?
Verso il 120 a.C. i seleucidi entrarono in guerra con i Parti, popolo situato ad oriente della Persia: la città di Babilonia fu abbandonata, i resti di quella che era stata una grande città furono rasi al suolo da satrapo Euemero (o Evemero) e la rovina di Babilonia fu completa.

Secondo Flavio Giuseppe e Filone (Flavio Giuseppe , Antichità Giudaiche XV, 2, 2 ; Filone , Legatio ad Caium, 182) presso le antiche rovine vivevano comunque ancora all’inizio del I secolo dell’era volgare alcuni giudei.

www.ccel.org/j/josephus/works/ant-15.htm

All'inizio dell'Era Volgare, secondo lo storico e geografo Strabone, la grande città era comunque ormai diventata un "gran deserto" (Strabone, Geografia XVI, 1, 5).

penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Roman/Texts/Strabo/16A*.html

Sempre secondo Flavio Giuseppe, le rovine di Babilonia sarebbero state abbandonate nella seconda metà del sec. I dagli stessi giudei che si trasferirono a Seleucia (Antichità Giudaiche XVIII, 3, 8).

www.ccel.org/j/josephus/works/ant-18.htm


In pratica presso le rovine di Babilonia c'era sicuramente una piccola comunità giudaica ma dell’esistenza di comunità cristiane non abbiamo alcuna testimonianza storica attendibile.

Nel 116 d.C. Traiano svernò a Babilonia, ma secondo gli storici del tempo la città era ormai diventata un cumulo di macerie.





(SimonLeBon)
00martedì 12 marzo 2019 15:05
Re:
domingo7, 12/03/2019 13:48:

Ok, ok .... gli amici testimoni di Geova non sono convinti della venuta di Pietro a Roma e non sarò certo io a volerli convincere ....

In realtà la venuta di Petro a Roma non è affatto fondamentale per la fede critiana (vero che una parte dei protestanti non crede alla venuta di Pietro a Roma, mentre una restante parte l'accetta come possibile, pur criticando il papato come istituzione). ...
Cari saluti a tutti.



Caro Domingo,

Molti anni fa mia mamma è stata a Roma e una autonominata-guida le ha fatto vedere la prigione dove era stato rinchiuso Pietro, che aveva colpito il terreno facendone uscire l'acqua usata per battezzare gli altri prigionieri.

Il tutto per sole 10'000 lire, da pagare alla "guida".

E' finita che erano tutti contenti e contente e lei si ricorda ancora l'acqua che scorre...

Detto questo, hai ragione tu, Pietro a Roma o non a Roma, per la nostra fede cambia poco. Le sue lettere sono li da leggere e da applicare, anche per noi oggi.

Simon
barnabino
00martedì 12 marzo 2019 15:07
Sono testimonienza che vanno comparate con altre, infatti a Babilonia nel I secolo (con la designazione non è detto che si intenda la città storica ma una regione più estesa) vi era una delle più grandi e potenti comunità ebraiche, anche stando alla testimonianza di Giuseppe Flavio nelle Antichità Giudaiche che parla di un Sommo Sacerdote che era di originario di quella comunità.

Nell'enciclopedia giudaica trovi molte informazioni in merito

www.jewishencyclopedia.com/view.jsp?artid=52&letter=B

Tra l'altro dice: "Babilonia divenne con la caduta di Gerusalemme il vero baluardo del giudaismo". Con alterne fortune vi furono sempre ebrei in quella zona ed il Talmud babilonese è una testimonianza della solidità di quella comunità nel corso dei secoli.

Questo solo per dire che la presenza di Pietro a Roma resta più legata alla tradizione successiva che a precise testimonienze del NT.

Shalom
dom@
00martedì 12 marzo 2019 16:54
domingo7
00martedì 12 marzo 2019 23:36
Salti logici e voli pindarici
Qualche salto logico, nei ragionamenti cattolici ed acattolici, comunque resta. Quando Pietro mandò saluti da Babilonia, sarebbe potuto essere a Babilonia, nella regione babilonese, a Babilonia in Egitto o a Roma.

I saluti poi, ammesso che siano stati mandati da Babilonia in Mesopotamia, non escludono né dimostrano che Pietro si sia poi recato a Roma .....

Del resto, il fatto che a Babilonia nel I secolo dopo Cristo ci fosse una colonia giudaica e che da Babilonia nel secolo III -IV sia venuto pure un famoso Talmud non prova né esclude che colà esistesse una missione cristiana nel I secolo dell'era volgare ...

Al di là di tutto condivido in pieno la tesi di Simon: la cosa più importante è l'insegnamento di Pietro contenuto nelle sue due lettere ispirate .....
barnabino
00martedì 12 marzo 2019 23:48
Si, Domingo... la questione a me pare alla fine più ideologica che altro, teologicamente che fosse a Babilonia, in Egitto con Marco o a Roma è poco significativo. Certo l'unico accenno esplicito ad una località nel NT è Babilonia, ma anche qui... fa la differenza? Ad un musulmano che ci leggesse la questione sembrerebbe assolutamente priva di importanza rispetto all'insegnamento di Cristo.

Shalom
dom@
00mercoledì 13 marzo 2019 20:15
Attendo
Domingo Pietro dice Che il Giudizio comincia da Pietro :)

C.E.I.:

1Pietro 4:17
È giunto infatti il momento """in cui inizia il giudizio dalla casa di Dio;""""e se inizia da noi,"""" quale sarà la fine di coloro che rifiutano di credere al vangelo di Dio?"""

Un impiegato di Pietro razzista :(

youtu.be/Zo94Ow4wck8




erevnitis
00mercoledì 13 marzo 2019 21:24
Comunque in un broadcasting mi sembra che non si escluda che Pietro sia potuto effettivamente andato a Roma.
barnabino
00mercoledì 13 marzo 2019 21:53
Si, anche a me sembra di ricordare.

Shalom
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