Cerco qualcuno che mi spieghi gentilmente la lezione e il significato non dogmatici di questo racconto.

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Antonio
00martedì 2 marzo 2021 18:37
Un levita, dopo aver recuperato la propria concubina (moglie) infedele dal suocero, durante il viaggio di ritorno (insieme alla stessa e al suo servitore) decide di trascorrere saggiamente la notte in territorio israelita, anziché pagano e straniero.

Si ferma, pertanto, in una città della tribù di Beniamino, dove nessuno gli concede ospitalità, se non fosse per un uomo anziano di età che li ospita nella propria abitazione.

Quella notte, però, degli uomini malvagi e depravati vogliono avere dei rapporti sessuali con il levita, ovvero l'ospite di casa e, fin qui, il racconto segue la normale routine quotidiana, in quanto persone del genere sono state sempre presenti anche fra il popolo di Dio.

Quello che cerco di capire è la parte seguente del racconto, a partire da come mai, anziché cercare aiuto e gridare (erano in una cittadina) come avrebbe fatto una qualsiasi israelita per non incorrere nella pena di morte in caso di violenza sessuale, il padrone di casa offre (più o meno discutibilmente, in quanto l'ospite, si sa, è "sacro") invece a quegli uomini la propria figlia vergine, ma anche la concubina (moglie) del suo ospite (l'ospite è "sacro", ma sua moglie no?)!

Quegli uomini malvagi non accettano l'offerta e insistono, perciò il levita (l'ospite) consegna loro la sua concubina (moglie) che viene violentata ed abusata tutta la notte fino alla morte.

Il marito, apparentemente dopo una serena e tranquilla notte trascorsa con la coscienza pulita, trova la concubina (moglie) morta sulla soglia di casa mentre si accinge a ripartire il mattino seguente.

Il suo cordoglio per la perdita della povera consorte (avendola volontariamente e deliberatamente consegnata a quegli uomini malvagi e depravati) è tale da spingerlo a tagliarne il cadavere in 12 parti da inviare come prova del malfatto a ciascuna delle tribù di Israele, in quanto la parola di un levita unita a quella di almeno di 2 o 3 testimoni presenti all'accaduto, ovvero l'anziano padrone di casa, sua figlia vergine offerta inizialmente dallo stesso e il servitore del levita (ospite), non sarebbe stata evidentemente sufficiente.

Quegli uomini malvagi si sono resi colpevoli di almeno due peccati che prevedevano la pena di morte: la violenza sessuale (ma anche se fosse stata consenziente, essendo sposata, sarebbe stata considerata immoralità sessuale) e l'omicidio della sventurata concubina.

Il rifiuto di consegnarli da parte della tribù di Beniamino la rende, giustamente, partecipe della colpa del sangue (a dimostrazione che la morte della concubina non fosse da imputare, per giustizia, alla sua infedeltà) e deve essere, pertanto, punita.

Le restanti tribù, innocenti e giustiziere (secondo la Legge Mosaica), combattono quindi contro la colpevole tribù di Beniamino, ma senza aver ottenuto prima istruzioni favorevoli da parte di Dio che indica la tribù che deve colpire per prima, ovvero quella di Giuda. Il risultato? 22.000 soldati giustizieri e innocenti muoiono il primo giorno.

Pensando ad un malinteso o ad una disapprovazione, le tribù giustiziere e innocenti combattono anche un secondo giorno contro la colpevole tribù di Beniamino, ma solo dopo aver ottenuto nuovamente istruzioni e il comando favorevole da parte di Dio. Il risultato? Altri 18.000 soldati giustizieri e innocenti muoiono il secondo giorno.

Finalmente, per volontà di Dio, il terzo giorno la tribù di Beniamino viene sconfitta dopo aspra battaglia, tranne per 600 soldati che riescono a fuggire e a cui sarà concesso il privilegio di ripopolare la tribù con mogli prese "in modo non proprio convenzionale" dato che le restanti tribù giurano di non dare loro le proprie figlie, ma ulteriori 60 soldati, giustizieri e innocenti, delle altre tribù muoiono anche in questo giorno in aggiunta a quelli precedenti.

Ogni essere vivente (anche animale) della tribù di Beniamino viene fatto passare a fil di spada e giustizia è stata fatta, immagino senza il cordoglio, però, da parte di circa 40.060 famiglie israelite che hanno perso un padre, un marito, un fratello o un figlio nella consapevolezza che stava andando a fare innocentemente giustizia secondo le istruzioni di Dio.

Chiedo, cortesemente, quali siano la lezione e il significato non dogmatici di questo racconto (per ulteriori dettagli, si legga Giudici 18-21).

Grazie.
Seabiscuit
01martedì 2 marzo 2021 19:22
Mi chiedo: te cosa ne hai dedotto e...cosa te ne importa? Cioè, il succo del tuo discorso quale sarebbe? Posso dire che a me, oggi non tange molto?

Poi sarebbe da verificare il racconto se combacie col tuo, ma siccome non me frega più di tanto, ancora non l'ho fatto
Seabiscuit
00martedì 2 marzo 2021 19:43


Nel caso ti interessasse davvero, l'opinione dei TdG su questo racconto (poi magari ci dici perché interessa a te):

"VITTORIA SOLO MEDIANTE LA PURA ADORAZIONE

Gli ultimi cinque capitoli di Giudici non sono disposti in ordine cronologico. In effetti questi capitoli sono appendici del libro di Giudici. I capitoli 17 e 18 narrano l’inizio dell’adorazione idolatrica poco dopo la morte di Giosuè e il peccato e l’ingiustizia commessi sin dall’inizio in relazione ad essa. Gli ultimi tre capitoli descrivono com’era divenuta profondamente radicata in quel primo periodo la corruzione causata dall’influenza dei Cananei. E questo ci aiuta a capire perché Dio comandò lo sterminio dei popoli cananei.

Tuttavia, quest’ultimo racconto, che descrive la guerra impegnata contro Beniamino dalle altre tribù a causa dell’estrema degradazione morale di Beniamino, pure illustra come Israele nel complesso si era mantenuto libero da tale corruzione. Le tribù sostennero con grande zelo ciò ch’era giusto. Ma avevano evidentemente confidato in sé e la loro azione non fu motivata primariamente dal desiderio di cancellare l’onta dal nome di Geova. Qui, come in tutti i racconti dei giudici, l’assoluta necessità di confidare completamente in Geova è messa in risalto in questo modo: Pur con il loro zelo per la pura adorazione, nei primi due tentativi di punire Beniamino le 11 tribù confidarono a quanto sembra nella loro potenza. In quelle battaglie furono sconfitte, subendo una perdita di 40.000 uomini. Il sommo sacerdote Fineas stava presso la sacra Arca che era stata portata da Silo a Betel, dov’era accampato l’esercito. Ma dopo due sconfitte digiunarono e offrirono olocausti e offerte di comunione, riconoscendo così che doveva essere Geova a combattere la battaglia per loro. Solo allora Geova diede i Beniaminiti nelle loro mani. — Giud. 20:20-29.

La lettura del libro di Giudici rafforza la fede. È una poderosa testimonianza della santità di Geova Dio, del fatto che insiste sulla pura adorazione, e della grande misericordia che mostra a quelli che lo invocano con sincerità e verità. Il libro ispira nei suoi lettori la fiducia che saranno vittoriosi ‘rotolando le loro opere su di lui’. Mediante Gesù Cristo, il Condottiero e grande Giudice che Geova ha nominato, coloro che confidano in Lui otterranno la liberazione, non importa quanto siano grandi gli ostacoli. — Prov. 16:3; Rom. 8:35-39."

wol.jw.org/it/wol/d/r6/lp-i/1978085?q=Giudici+18&p=par
Giandujotta.50
00martedì 2 marzo 2021 20:00

Tutto può essere utile...
anche un cattivo esempio..
Una testimonianza che con il senno odierno ci fa riflettere sui rapporti umani da replicare o non replicare.

Nella Bibbia non si parla solo bene dei servitori di Geova..
non è un libro che narra solo episodi positivi..
è una delle cose che mi colpirono circa l'attendibilità delle Scritture
Angelo Serafino53
00martedì 2 marzo 2021 20:32
Re:
Giandujotta.50, 02/03/2021 20:00:


Tutto può essere utile...
anche un cattivo esempio..
Una testimonianza che con il senno odierno ci fa riflettere sui rapporti umani da replicare o non replicare.

Nella Bibbia non si parla solo bene dei servitori di Geova..
non è un libro che narra solo episodi positivi..
è una delle cose che mi colpirono circa l'attendibilità delle Scritture


infatti
Ricordo un discorso pubblico che feci sull'ospitalità

feci notare che l'assenza di questa qualità
può essere indice di gravi problemi spirituali
e presi come esempio questo caso.

*** w05 15/1 p. 27 par. 9 Punti notevoli del libro di Giudici ***
19:14, 15. La mancanza di ospitalità degli abitanti di Ghibea era sintomo di una carenza morale. I cristiani sono esortati a ‘seguire il corso dell’ospitalità’. — Romani 12:13.


Le migliaia di fedeli che morirono durante la campagna punitiva morirono per una causa giusta. I sopravvissuti che ottennero la vittoria rivendicarono se stessi davanti a Geova Dio e davanti a tutti i lettori della sua Parola. Questa rivendicazione valeva il costo, e la nazione d’Israele fu purificata da un male morale molto degradante

Pino2019
00mercoledì 3 marzo 2021 07:24
Re:



Chiedo, cortesemente, quali siano la lezione e il significato non dogmatici di questo racconto (per ulteriori dettagli, si legga Giudici 18-21).



Una possibile spiegazione può essere questa:

wol.jw.org/it/wol/d/r6/lp-i/1961254?




Antonio
00mercoledì 3 marzo 2021 09:16
Re:
Vi spiego il motivo della mia curiosità, che non si limita solo a questo racconto ma a tantissimi altri (si va dai prepuzi dei filistei chiesti da Saul a Davide come prezzo della sposa per dargli in moglie sua figlia alle emorroidi d'oro donate dai filistei nel restituire l'Arca della Testimonianza rubata e sottratta), ma non posso certo trattarli tutti in un post.

Questo episodio mi incuriosisce in quanto gli Israeliti decidono di punire la colpevole tribù di Beniamino, ma prima interrogano Dio:

"Gli uomini d’Israele, escluso Beniamino, radunarono 400.000 soldati armati di spada, ognuno dei quali era un esperto guerriero. Questi si mossero e salirono a Bètel per interrogare Dio. Quindi il popolo d’Israele chiese: “Chi di noi deve salire per primo nella battaglia contro i beniaminiti?” Geova rispose: “Giuda salirà per primo”." (Giudici 20:17, 18, in grassetto la risposta di Dio)

Poi, lo interrogano nuovamente:

"E gli israeliti salirono a piangere davanti a Geova fino a sera e interrogarono Geova, dicendo: “Dobbiamo andare di nuovo a combattere i nostri fratelli, il popolo di Beniamino?” E Geova disse: “Salite contro di loro”." (Giudici 20:23, in grassetto la risposta di Dio)

Come risultato, 40.000 soldati (che ricevettero tali risposte) persero la vita.

Il fatto rimane curioso, in quanto precedentemente (Giosuè 9) gli Israeliti non poterono annullare il loro giuramento e patto stipulato con i gabaoiniti (quando si accorsero che era frutto di un loro imbroglio per salvarsi la vita), nonostante violasse il comando (ribadito più volte) di Dio di votare tutti alla distruzione e di non stringere alcuna alleanza, come se il giuramento espresso in nome di Dio da uomini fosse più forte, più importante o maggiore, del comando espresso da Dio stesso.
Come risultato, di questa eccezione, scelta e decisione presa dagli Israeliti in maniera totalmente "autonoma" e "indipendente" (infatti, non si sa se deliberatamente o per dimenticanza, "non interrogarono Geova" come si legge nel versetto 14) in violazione di un comando di Dio ripetuto più volte, non muore nessuno.

Vi chiedo solo una grande cortesia e un grosso piacere. Rispondetemi come volete, tranne che così:

Seabiscuit, 02/03/2021 19:22:


Poi sarebbe da verificare il racconto se combacie col tuo, ma siccome non me frega più di tanto, ancora non l'ho fatto



perché sto citando la TNM, edizione italiana del 2017, e con queste risposte mi sorge il dubbio che una persona l'abbia letta, mentre io parto dal presupposto che voi la conosciate molto meglio di me.

Grazie.
Pino2019
00mercoledì 3 marzo 2021 10:35
Re: Re:

Vi spiego il motivo della mia curiosità, che non si limita solo a questo racconto ma a tantissimi altri (si va dai prepuzi dei filistei chiesti da Saul a Davide come prezzo della sposa per dargli in moglie sua figlia alle emorroidi d'oro donate dai filistei nel restituire l'Arca della Testimonianza rubata e sottratta), ma non posso certo trattarli tutti in un post.



Tieni presente che spesso il racconto biblico non narra tutti i particolari di una vicenda quindi si possono fare solo supposizioni. Inoltre bisognerebbe calarsi nella cultura e negli usi e costumi di popoli vissuti oltre 3000 anni fa ,usanze che spesso, essendo passati secoli, non conosciamo fino in fondo.

Le nostre pubblicazioni hanno provato a dare delle spiegazioni che sono quelle che ti sono state menzionate.

Da parte nostra abbiamo fiducia che come dicono le sacre scritture Dio non agisce ingiustamente.

Comunque essendo passi che coinvolgono l' antico polpolo d' Israele hai provato a chiedere anche in qualche forum di cultura ebraica?

Pino2019
00mercoledì 3 marzo 2021 10:46
Re: Re: Re:

Vi spiego il motivo della mia curiosità, che non si limita solo a questo racconto ma a tantissimi altri (si va dai prepuzi dei filistei chiesti da Saul a Davide come prezzo della sposa per dargli in moglie sua figlia alle emorroidi d'oro donate dai filistei nel restituire l'Arca della Testimonianza rubata e sottratta), ma non posso certo trattarli tutti in un post.




Tieni presente che spesso il racconto biblico non narra tutti i particolari di una vicenda quindi si possono fare solo supposizioni.


Forse anche il reso del popolo d' Israele aveva qualche responsabilità anche solo per aver tollerato un certo tipo di degrado morale che poi ha raggiunto il suo culmine con quanto fatto dagli abitanti di Gaaba?

In effetti Dio gli dice di andare ma non che li avrebbe preservati da qualsiasi perdita. Forse come diceva la rivista che ti ho menzionato dovevano dimostrare che non tolleravano più una tale condizione di degrado morale.

Inoltre bisognerebbe calarsi nella cultura e negli usi e costumi di popoli vissuti oltre 3000 anni fa ,usanze che spesso, essendo passati secoli, non conosciamo fino in fondo.


Da parte nostra abbiamo fiducia che come dicono le sacre scritture Dio non agisce ingiustamente.

Comunque essendo passi che coinvolgono l' antico polpolo d' Israele hai provato a chiedere anche in qualche forum di cultura ebraica?




Angelo Serafino53
00mercoledì 3 marzo 2021 10:56
Re: Re:
Antonio, 03/03/2021 09:16:

Vi spiego il motivo della mia curiosità, che non si limita solo a questo racconto ma a tantissimi altri (si va dai prepuzi dei filistei chiesti da Saul a Davide come prezzo della sposa per dargli in moglie sua figlia alle emorroidi d'oro donate dai filistei nel restituire l'Arca della Testimonianza rubata e sottratta), ma non posso certo trattarli tutti in un post.

Questo episodio mi incuriosisce in quanto gli Israeliti decidono di punire la colpevole tribù di Beniamino, ma prima interrogano Dio:

"Gli uomini d’Israele, escluso Beniamino, radunarono 400.000 soldati armati di spada, ognuno dei quali era un esperto guerriero. Questi si mossero e salirono a Bètel per interrogare Dio. Quindi il popolo d’Israele chiese: “Chi di noi deve salire per primo nella battaglia contro i beniaminiti?” Geova rispose: “Giuda salirà per primo”." (Giudici 20:17, 18, in grassetto la risposta di Dio)

Poi, lo interrogano nuovamente:

"E gli israeliti salirono a piangere davanti a Geova fino a sera e interrogarono Geova, dicendo: “Dobbiamo andare di nuovo a combattere i nostri fratelli, il popolo di Beniamino?” E Geova disse: “Salite contro di loro”." (Giudici 20:23, in grassetto la risposta di Dio)

Come risultato, 40.000 soldati (che ricevettero tali risposte) persero la vita.

Il fatto rimane curioso, in quanto precedentemente (Giosuè 9) gli Israeliti non poterono annullare il loro giuramento e patto stipulato con i gabaoiniti (quando si accorsero che era frutto di un loro imbroglio per salvarsi la vita), nonostante violasse il comando (ribadito più volte) di Dio di votare tutti alla distruzione e di non stringere alcuna alleanza, come se il giuramento espresso in nome di Dio da uomini fosse più forte, più importante o maggiore, del comando espresso da Dio stesso.
Come risultato, di questa eccezione, scelta e decisione presa dagli Israeliti in maniera totalmente "autonoma" e "indipendente" (infatti, non si sa se deliberatamente o per dimenticanza, "non interrogarono Geova" come si legge nel versetto 14) in violazione di un comando di Dio ripetuto più volte, non muore nessuno.

Vi chiedo solo una grande cortesia e un grosso piacere. Rispondetemi come volete, tranne che così:



perché sto citando la TNM, edizione italiana del 2017, e con queste risposte mi sorge il dubbio che una persona l'abbia letta, mentre io parto dal presupposto che voi la conosciate molto meglio di me.

Grazie.


caro Antonio

io ritengo le tue domande legittime, perchè sono bibliche
questo forum difficilmente esclude domande scomode
ritengo le tue domande anche come linfa per questo forum
qualcuno di noi vedrai ci proverà a risponderti

ci sentiamo....
Gioacchino59
00mercoledì 3 marzo 2021 12:29
Questo episodio, come tanti altri simili narrati nell'antico testamento, a parte che mi piacerebbe avere un riscontro storico, mi ha sempre destato notevoli perplessità e fatto pensare come sia difficile e complesso considerare il Dio degli ebrei lo stesso annunciatoci dal Cristo.
E' pur vero che Lui citava da tali scritture, ma lo faceva sempre facendo notare come si dovessero interpretare in modo meno letterale, ma sempre ovviamente conforme ai suoi principi.
Penso anche che, pur essendo le sacre scritture ispirate da Dio, all'atto pratico poi sono scritte da uomini che hanno travisato la parola di Dio, così come nel tempo si sono fatte guerre in nome di Dio, in entrambi gli schieramenti, ma alla fin fine tutto era fuor che il volere di Dio.
Non posso pensare che il Dio d'amore dei cristiani possa essere quello raccontato da fanatici ebrei ...
Forse sono superficiale? può essere! ma quel che è certo è che tali racconti hanno una notevole complessità, il più delle volte difficile da comprendere ...
[SM=x1408424]
Giandujotta.50
00mercoledì 3 marzo 2021 12:39
Gioacchino, non dobbiamo dimenticare che tra Geova e il popolo di Israele c'era un contratto che loro hanno accettato: Lui sarebbe stato il loro Dio che li guidava in cambio dell'ubbidienza...
E'stato costretto a ripudiarla dopo infinite volte che hanno disubbidito e l'hanno offeso oltremisura, inserendo addirittura idoli nel tempio commettendo, per così dire, fornicazione con altre religioni..

Gesù è stato mandato alla casa di Israele, come nazione, la quale non l'ha riconosciuto, non l'ha accettato se non alcuni individualmente..
ed è così che l'ha ripudiata definitivamente..

probabile che l'episodio di cui si parla, sia stata una delle tante volte che ha cercato di farli ragionare...
avrebbero dovuto domandarsi perchè il loro Dio li aveva abbandonati, darsi la risposta che era chiara, e agire di conseguenza
Angelo Serafino53
00giovedì 4 marzo 2021 10:04
Re:
Antonio, 02/03/2021 18:37:



Chiedo, cortesemente, quali siano la lezione

Grazie.




Una lezione di questo racconto è l’imparzialità di Dio
e rispetta i patti

Gli ex abitanti furono estirpati da quel territorio per le stesse motivazioni.

Il patto tra Dio e gli israeliti ,che essi stessi approvarono con queste parole
(Esodo 19:8) ...: “Siamo disposti a fare tutto ciò che Geova ha proferito”. ...

quel patto prevedeva questo

una lunga serie di divieti sessuali

(Levitico 18:6-30) .......... “‘Nessuno tra voi deve avvicinarsi ad alcun parente stretto per avere rapporti sessuali. Io sono Geova. 7 Non devi avere rapporti sessuali con tuo padre e non devi avere rapporti sessuali con tua madre. È tua madre, e non devi avere rapporti sessuali con lei. 8 “‘. Non devi profanare in questo modo il nome del tuo Dio. Io sono Geova. 22 “‘Non devi avere rapporti sessuali con un maschio come li hai con una donna. È un atto detestabile. 23
.........
24 “‘Non rendetevi impuri mediante nessuna di queste cose, perché è mediante tutte queste cose che si sono rese impure le nazioni che scaccio davanti a voi.

25 Di conseguenza il paese è impuro, e io lo punirò per il suo errore, e il paese vomiterà i suoi abitanti. 26 Ma voi dovete osservare i miei decreti e le mie decisioni giudiziarie, e non dovete fare nessuna di queste cose detestabili, né voi né lo straniero che risiede tra voi. 27 Infatti, tutte queste sono le cose detestabili che hanno compiuto gli uomini che hanno abitato il paese prima di voi, e adesso il paese è impuro. 28 Allora, dal momento che non lo avrete contaminato, il paese non dovrà vomitarvi come invece vomiterà le nazioni che ci sono state prima di voi. 29 Se qualcuno fa una qualunque di queste cose detestabili, tutti coloro che le fanno devono essere stroncati di mezzo al loro popolo. 30 Dovete osservare i vostri obblighi verso di me non seguendo nessuna delle usanze detestabili che sono state seguite prima di voi, così da non rendervi impuri praticandole. Io sono Geova vostro Dio’”.

Se Geova non gli avesse estirpati,gli ex abitanti di canaan “griderebbero Giustizia”

I giusti sanno questo

(Ezechiele 18:24) 24 “‘Ma se un giusto abbandona la sua giustizia e fa il male, commettendo tutte le cose detestabili che commettono i malvagi, continuerà forse a vivere? Nessuna delle cose giuste che ha fatto sarà ricordata. A motivo della sua infedeltà e dei suoi peccati morirà.

Se ne ricava da questo racconto che Dio è imparziale e rispetta i patti.

Infatti quando tutta la Giudea si comportò male
Geova li cacciò tutti da quel territorio mandandoli in esilio nel 607 per 70 anni fino al 537
lasciando tutto quel territorio deserto senza abitante.
(2 Cronache 36:21) ...Si adempirono così le parole di Geova pronunciate da Geremia, fino a quando il paese non ebbe scontato i suoi Sabati. Tutti i giorni in cui il paese rimase desolato osservò il Sabato, fino al compimento di 70 anni
I-gua
00giovedì 4 marzo 2021 11:29
Ez 8
17E mi disse: “Hai visto, figlio dell’uomo? È di così poco conto per la casa di Giuda fare queste cose detestabili, riempire il paese di violenza e continuare a offendermi? Eccoli, stendono il ramo verso il mio naso.18Per questo agirò con furore. Il mio occhio non si impietosirà e non mostrerò compassione. Invocheranno ad alta voce il mio aiuto, ma io non li ascolterò”.
Angelo Serafino53
00sabato 6 marzo 2021 00:34
caro Antonio

non ho la presunzione di darti la risposta precisa che tu desideri,
ma ci stò provando.


Sicuramente in questo racconto c’è stata l’influenza dei Gebusei , cananei che non riuscirono a scacciare da quel territorio


Le conseguenze furono annunciate con queste parole:
(Numeri 33:55) “‘Se però non scaccerete davanti a voi gli abitanti del paese, quelli a cui permetterete di rimanere saranno per voi come qualcosa di irritante negli occhi e come una spina nel fianco, e vi tormenteranno nel paese in cui risiederete


*** it-1 p. 405 Canaan ***
Ma la nazione israelita non seguì il suo buon esempio e non eliminò completamente la fonte di contaminazione del paese.
La continua presenza dei cananei in mezzo agli israeliti li contagiò al punto che, con l’andar del tempo, senza dubbio provocò maggiori perdite di vite umane (per non menzionare delitti, immoralità e idolatria) di quante non ne avrebbe provocate il decreto di sterminio dei cananei se fosse stato fedelmente eseguito.


(Giudici 1:21) 21 I beniaminiti invece non scacciarono i gebusei che dimoravano a Gerusalemme; perciò ancora oggi i gebusei risiedono a Gerusalemme con i beniaminiti.
Ma né Giuda né Beniamino riuscirono a scacciare i gebusei dalla cittadella di Gerusalemme (Gios. 15:63; Giud. 1:21); solo durante il regno di Davide ne fu completata la conquista e la città divenne la capitale d’Israele. — II Sam. 5:6-9.
(Giosuè 15:63) 63 Quanto ai gebusei che vivevano a Gerusalemme, gli uomini di Giuda non riuscirono a scacciarli; per questo i gebusei continuano a risiedere fino a oggi con la gente di Giuda a Gerusalemme.




(1 Cronache 11:4, 5) 4 In seguito Davide e tutto Israele mossero contro Gerusalemme, cioè Gèbus, nella regione abitata dai gebusei. 5 Gli abitanti di Gèbus sbeffeggiarono Davide dicendogli: “Tu qui non entrerai mai!” Ciò nonostante, Davide catturò la fortezza di Sìon, che ora è la Città di David.

La lezione che è che nel nuovo mondo non ci saranno elementi contaminanti come “gebusei”

(1 Corinti 6:9-11) 9 Che cosa! Non sapete che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non siate sviati. Né fornicatori, né idolatri, né adulteri, né uomini tenuti per scopi non naturali, né uomini che giacciono con uomini, 10 né ladri, né avidi, né ubriaconi, né oltraggiatori, né rapaci erediteranno il regno di Dio. 11 E questo eravate alcuni di voi. Ma siete stati lavati, ...

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