Re: Re:
anto_netti, 27/02/2015 08:47:
Infatti l'ateo non crede, perché è estremamente convinto che la scienza sia in grado di mostrare tutta la verità. Che il mondo fisico sia l'unica realtà esistente. Spiegabile attraverso la scienza e la matematica. E siccome non vi è nessuna prova scientifica e nessun teorema o equazione che dimostri l'esistenza di Dio. Per l'ateo, Dio semplicemente non esiste.
Ma a l'ateo sfugge una cosa, che la scienza non è infallibile, e che nella matematica ci sono ancora molte cose da capire. E che sono discipline inventate dagli uomini per spiegare il mondo. E che si procede per tentativi per capire il mondo. La certezza non esiste in tutto quello che si è scoperto.
Sfugge poi a l'ateo il fatto che non esiste neanche nessuna prova scientifica e nessun teorema o equazione che dimostri l'inesistenza di Dio.
Ciao
anto_netti
Ti dirò, mia figlia è atea, e quando le ho chiesto di spiegarmi il motivo per cui lei si rifiuta di credere, ha esposto argomentazioni che nulla hanno a che fare con ciò che tu esponi.
Lei ha motivato il suo ateismo con frasi tipo:
1) Non è possibile mostrare ciò che non esiste, mentre se qualcosa esiste, è possibile mostrarla, quindi chi crede che DIO non esiste, non può dimostrare di aver ragione, mentre chi crede che DIO esiste può farlo solo se ciò che crede è vero; di conseguenza, il fatto che un ateo non riesca a dimostrare che DIO non esiste, non dimostra che si sbaglia, mentre il fatto che un credente non riesca a dimostrare che DIO esiste, dimostra che si sbaglia.
2) Quando un credente risponde a una domanda tirando in ballo DIO e un ateo risponde alla stessa domanda rispondendo "Non lo so", sicuramente entrambi ignorano la risposta, ma, mentre il credente crede di saperla, l'ateo sa di non saperla.
3) Chi crede in DIO, gli attribuisce qualità come: onnipotenza, onniscenza, amore per gli esseri viventi. Ma se ci guardiamo intorno, vediamo che le cose al mondo non vanno certo come se esistesse un essere che ha tutte queste caratteristiche.
FORSE esiste qualcuno onnipotente e onnisciente, ma certamente non ama gli esseri viventi, sennò userebbe le proprie qualità in loro favore, cosa che chiaramente non avviene.
FORSE esiste qualcuno onnisciente che ama gli esseri viventi, ma certamente non è onnipotente, perché mi pare che non riesca a fare un gran che per loro.
FORSE esiste qualcuno onnipotente che ama gli esseri viventi, ma certamente non è onnisciente, perché mi pare che non sappia proprio cosa fare per aiutare coloro che ama.
FORSE esiste veramente una mente superiore, ma, se esiste, non fa nulla per meritare il nostro riconoscimento.
Io rispondo che
1) Le caratteristiche che un credente attribuisce a DIO, sono tali che è impossibile dimostrarne l'esistenza, quindi il fatto che un credente non riesce a dimostrare l'esistenza di DIO, non dimostra nulla.
2) Credere di sapere è una cosa, avere fede è un'altra. Il credente è tale perché ha fede, non perché crede.
3) Il fatto che DIO sia onnipotente, onnisciente, e ci ami, non significa che debba fare i comodi nostri. DIO ha fornito agli esseri viventi tutto ciò che occorre per essere felici; se noi usiamo male ciò che un DIO onnipotente onnisciente e amorevole ci ha dato, è solo colpa nostra.
Ovviamente io non la convinco, né lei convince me.