Chiesa ortodossa

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christofer2006
00mercoledì 11 giugno 2008 19:06
Dal catechismo ortodosso (sono menzionati anche i Testimoni):


Chi e' il capo della Chiesa?

Cristo, vivente in eterno, è l’unico Capo del suo corpo: all’unanime consenso delle sue membra – clero e popolo – Cristo ha affidato il compito di conservare infallibilmente il deposito della fede e di guidare le vicende d’ogni giorno nell’attesa del Suo ritorno. Nella Chiesa ha il primato dell’infallibilità il sommo pontefice delle anime nostre, Gesù Cristo; insieme a lui, è infallibile chiunque dispensa con ortodossia la parola della verità. Gesù ai dodici ha detto:
"I capi delle nazioni dominano su di esse e i grandi esercitano su di esse il potere. Non sarà così tra voi". (Mt 20, 17-28)

Su chi e' fondata la Chiesa?

Sulla pietra che è Cristo, il Figlio di Dio, così come proclamò l’apostolo Simone detto Pietra (Pietro):
“Avvicinandovi a Lui, pietra vivente rigettata dagli uomini ma scelta da Dio e preziosa, anche voi siete edificati come pietre viventi”. (I Pt 2, 1-5)

Perche' a volte si dice che la Chiesa e'‘Romana’?

Dopo secoli di persecuzioni, in cui la Chiesa fu imporporata dal sangue di tanti testimoni (martiri), l’imperatore romano Costantino – davvero tredicesimo apostolo – le diede pace e libertà. La Chiesa si diffuse in tutto l’Impero e animò allora tutta la società, tanto che romano diventò sinonimo di cristiano. Lo stesso Costantino volle fondare una nuova capitale, cristiana, e su sette colli che si affacciano sul Bosforo, presso un villaggio chiamato Bisanzio, fece nascere una Nuova Roma. Purtroppo, dicendo ‘romana’ o ‘cattolica‘, spesso s’indica – superficialmente - la Chiesa dei Franchi ovvero il Patriarcato d’Occidente che si è separato dalla comunione con tutte le altre Chiese.

La Chiesa quindi non e' Una?

La Chiesa è Una, anche se – storicamente – si è organizzata attorno a 5 grandi città, i cui vescovi furono detti patriarchi: Roma Antica, Nuova Roma, Alessandria, Antiochia e Gerusalemme. Sotto impulso dei Franchi, tra l’anno 800 e il 1274, il Patriarcato di Roma Antica si separò dalla comunione con il resto della Chiesa Cattolica, ma continuò a dirsi cattolico. Fu quindi necessario chiamare ortodosso chi conserva fedelmente e integralmente, senza omissioni o aggiunte, la fede degli apostoli, dei martiri e dei padri, la fede espressa nei santi sette Concili Ecumenici. Ortodossia vuol dire, infatti, esatta fede. Al cristiano non è lecito essere in comunione con eretici e scismatici, ma deve ugualmente nutrire un grande amore per loro; è necessario pregare perché si convertano e ritornino alla Chiesa: un solo ovile sotto un solo pastore, Cristo Gesù.

Tutti i cristiani fanno parte della Chiesa?

Dalla Chiesa inizialmente si separarono i Franco-cattolici, raggruppati attorno al patriarcato di Roma Antica. Essi poi si separarono anche tra loro, dando vita a tante altre organizzazioni religiose (Protestanti o Evangelici, sino a giungere ai cosiddetti Testimoni di Geova). In età recente – o perché costretti o perché mossi da interessi umani - alcuni gruppi di ortodossi hanno abbandonato la madre Chiesa. Essi sono chiamati Uniati perché conservano molte usanze ortodosse (o quel che chiamano ‘rito bizantino’) ma, uniti ai Franco-cattolici, ne professano tutti i dogmi e dipendono dal Vaticano.

Come si manifesta l'unita' della Chiesa?

Lì dove c’è il vescovo, c’è la Chiesa: per indicare un particolare territorio dove opera un vescovo, noi parliamo di diocesi. Ora, pur essendo migliaia le diocesi, e sparse da un confine all’altro della terra, divise in tante nazioni e lingue, ognuna con proprie tradizioni e usi locali, tutte – quasi un miracolo – professano integralmente la fede cattolica e apostolica, avendo come unificante guida centrale soltanto i Concili Ecumenici, i canoni dei Padri, la Tradizione.

Cosa sono i Concili Ecumenici?

Tra 325 e 787, imperatori amanti di Cristo convocarono tutti i vescovi per trattare gravi questioni che riguardavano la Chiesa e che turbavano la pace sociale. I vescovi ascoltarono ciò che il Santo Spirito decise ed emanarono, all’unanimità, alcuni documenti solenni. Tutto ciò che allora si decise, fu accolto come regola di fede e di vita dalla Chiesa intera: perciò quei sette Concili si chiamano Ecumenici, universali.
325, Costantino: i Padri condannano l’eresia di Ario, il quale negava la divinità di Cristo. 381, Teodosio I: i Padri condannano l’eresia che negava la divinità dello Spirito; al vescovo di Nuova Roma fu riconosciuto lo stesso primato d’onore che sino ad allora godeva il vescovo di Roma Antica. 431, Teodosio II: i Padri proclamano che la Vergine Maria è veramente Theotokos (Madre-di-Dio). 451, Pulcheria: i Padri proclamano che Cristo è Theantropos (Dio-Uomo); disponendo che le circoscrizioni ecclesiastiche corrispondano alle realtà civile, il Concilio riconosce che – di fatto – il vescovo di Nuova Roma estende la sua giurisdizione su Sicilia e Grande Grecia. 553, Giustiniano: i Padri condannano l’eresia di Origene e altre empie dottrine dettate dalla filosofia ellenica. 681, Costantino IV: i santi Padri condannano l’eretico Onorio, papa di Roma Antica, che aveva aderito a mostruose dottrine. 787, Irene: i Padri proclamano la liceità del culto delle icone: l’ortodossia delle decisioni conciliari sarà confermata nell’843 dall’imperatrice Teodora e da san Metodio di Siracusa, vescovo di Nuova Roma e Patriarca Ecumenico.
Anche altri Concili particolari hanno un valore quasi pari a quello dei Concili Ecumenici.
692, sotto Giustiniano II: il Concilio Quintosesto vieta alcune bizzarre usanze che – nell’incolto e oscuro Medioevo dell’Occidente – s’erano diffuse tra i fedeli di Roma Antica. 1341, 1342, 1351: a Costantinopoli si smaschera l’inganno d’alcuni atei, tra i quali Giovanni (detto l’Italo) e Barlaam di Seminara. 1848: i patriarchi di tutta la Chiesa denunciano la sciocca idea – diffusa in quegli anni – d’un Primato del pontefice francocattolico su tutti i cristiani e d’una sua presunta, personale Infallibilità.
Molti considerano ecumenico, giustamente, anche un concilio celebrato a Costantinopoli nell’869. A quel tempo, Giovanni VIII, papa di Roma Antica, pur essendo sottoposto al dominio dei Franchi, solennemente condannò (figli di Giuda! – disse - traditori di Cristo!) chi profanava il Credo dicendo che “lo Spirito procede dal Padre e dal Figlio”. Giovanni VIII morì assassinato.

Qual’è l’incontro più importante della Chiesa?

I concili sono una straordinaria epifania, manifestazione del Santo Spirito; tuttavia il momento della Chiesa più grande e più santo è la celebrazione della Divina Liturgia.
C’è nell’arco dell’anno un grande Sabato: la data è stata indicata dai santi Padri che si riunirono nel primo Concilio Ecumenico. Al tramonto di quel sabato, la Chiesa si raduna per celebrare la nascita del giorno che non conosce tramonto, l’ottavo giorno, il giorno della Pasqua e della Risurrezione di Cristo.
Luce gioiosa della santa gloria del Padre immortale, celeste, santo, beato, o Cristo Gesù: giunti al tramonto del sole, e vista la luce vespertina, cantiamo il Padre, il Figlio e il santo Spirito, Dio. E’ cosa degna cantarti in ogni tempo con voci armoniose, o Figlio di Dio, tu che dai la vita; perciò il mondo ti glorifica.
Ascoltiamo le antiche profezie, col cuore circondiamo e abbracciamo il santo colle di Sion, cantiamo gli inni della Risurrezione: molti prolungano per tutta la notte l’attesa. Verso l’alba, il vescovo – con i sacerdoti e i diaconi – sale al ‘Sepolcro vuoto’ che è l’altare e lì presenta non già gli antichi azzimi, come i Giudei, ma il pane, impastato col nuovo lievito, e il vino che rallegra il cuore dell’uomo. Tutta la Chiesa fa memoria della salvezza, dall’incarnazione di Cristo al suo glorioso Ritorno; la Chiesa supplica il Santo Spirito perché venga e cambi il pane nel Corpo di Cristo, e il vino nel suo prezioso Sangue. Il vescovo fa quindi partecipare i presenti ai santi Doni, offerti alla Trinità e dalla Trinità ricevuti per la nostra santificazione e salvezza.
Lo stesso facciamo nel corso dell’anno: ogni tramonto del sabato è l’alba d’una Pasqua della settimana, è il ‘Giorno del Signore’ (domenica). Anche in altri giorni celebriamo l’Eucaristia, nel ricordo della testimonianza gloriosa che i santi, in cospetto del mondo, hanno reso alla potenza della preziosa e vivificante Croce.

Chi celebra l'Eucaristia?

Nella celebrazione della Divina Liturgia si manifesta concretamente la Chiesa, Corpo di Cristo, colonna e fondamento della verità, della quale fanno parte tutti i redenti.
Entra in chiesa vestito a festa: per te si è aperto il Paradiso. Entra con modestia e timore: è il tremendo tribunale di Cristo. Entra e presèntati: fatti riconoscere con il segno della croce. Saluta e bacia gli angeli e i santi, tuoi amici e fratelli di fede lì presenti: l’affetto e la tua preghiera siano luminosi come la candela che accendi davanti alle loro icone. Se vuoi, puoi portare il pane e il vino per celebrare l’Eucaristia, dolci e frutta per far festa insieme a tutti i presenti, vivi e anche defunti che lì o in altri luoghi dormono nell‘attesa della risurrezione. In chiesa, ognuno ha il suo posto: il vescovo, alla cattedra; il sacerdote, all’altare, con il diacono accanto; il cantore, nel coro; l’uomo, davanti all’icona di Cristo, Dio-Uomo; la donna, davanti all’icona della Madre di Dio, la Regina seduta alla sua destra.
La Chiesa non è un insieme disordinato di gente: fedele al mandato di Cristo, essa supplica il Santo Spirito perché riempia della sua divina grazia alcuni uomini provati scelti come vescovi, sacerdoti e diaconi.
www.ortodoxia.it/CATECHISMO5.htm

Esperidia
00mercoledì 11 giugno 2008 22:39

ai cosiddetti Testimoni di Geova


[SM=x69]
Wiki NT
00mercoledì 11 giugno 2008 23:04

Al cristiano non è lecito essere in comunione con eretici e scismatici

Teodoro Studita
00mercoledì 11 giugno 2008 23:41
Ciò che citate non è "il catechismo ortodosso", ma un mini catechismo messo insieme da alcuni volenterosi ortodossi italofoni. Non ha nessun valore normativo e rappresenta, nella migliore delle ipotesi, le vedute di chi l'ha scritto.
Wiki NT
00mercoledì 11 giugno 2008 23:50
Re:
Teodoro Studita, 6/11/2008 11:41 PM:

Ciò che citate non è "il catechismo ortodosso", ma un mini catechismo messo insieme da alcuni volenterosi ortodossi italofoni. Non ha nessun valore normativo e rappresenta, nella migliore delle ipotesi, le vedute di chi l'ha scritto.




Ok, ma salvo restando che non è normativo, esiste invece in qualche documento normativo qualcosa di simile alla seguente affermazione?

"Al cristiano non è lecito essere in comunione con eretici e scismatici"

Teodoro Studita
00giovedì 12 giugno 2008 00:08
o beata simplicitas...
Essere in comunione vuol dire partecipare al 100% della stessa fede (essere parte dello stesso corpo), se c'è uno scisma di qualsiasi tipo ipso facto non si è più in comunione, è del tutto pleonastico. In ogni modo sta tutto nei canoni apostolici, il primo volume del Mansi.
Wiki NT
00giovedì 12 giugno 2008 00:52
Re:
Teodoro Studita, 6/12/2008 12:08 AM:

o beata simplicitas...
Essere in comunione vuol dire partecipare al 100% della stessa fede (essere parte dello stesso corpo), se c'è uno scisma di qualsiasi tipo ipso facto non si è più in comunione, è del tutto pleonastico. In ogni modo sta tutto nei canoni apostolici, il primo volume del Mansi.




certo, talmente semplice che è come dire ... al sole non è lecito esser luna, avevi ragione, solo uno pseudodocumento poteva contenere una non-informazione come quella.

Beata semplicità (in italiano è ancora più semplice)
barnabino
00giovedì 12 giugno 2008 09:00

o beata simplicitas



Disse Jah Hus dal rogo...
christofer2006
00giovedì 12 giugno 2008 09:05
Re:
Teodoro Studita, 11/06/2008 23.41:

Ciò che citate non è "il catechismo ortodosso", ma un mini catechismo messo insieme da alcuni volenterosi ortodossi italofoni. Non ha nessun valore normativo e rappresenta, nella migliore delle ipotesi, le vedute di chi l'ha scritto.



Si trova online quello ufficiale?

Per ufficiale intendi il Catechismo ortodosso del Vescovo Alessandro della Chiesa Ortodossa Russa?
Teodoro Studita
00giovedì 12 giugno 2008 10:37
Non esiste un "catechismo ufficiale" per un motivo molto semplice: il nostro catechismo è la liturgia, che ha 27 volumi tra ufficiature e innografia. Basta andare in chiesa e si impara tutto ciò che serve semplicemente pregando. Se poi uno è interessato alla dogmatica, può leggere il testo dei primi sette concili ecumenici, più i canoni apostolici, il trullano e i maggiori sinodi locali (se è interessato ad una chiesa autocefala in particolare).
Eupeptico
00giovedì 12 giugno 2008 10:40
Re:

o beata simplicitas...



Ma quand'è che la finisci di venire qui a fare il maestrino usando questa supponenza?

Stiamo ancora aspettando che vai ad informarti su Ippolito, che evidentemente citi senza conoscere.

Eupeptico


Eupeptico
00giovedì 12 giugno 2008 11:31
Comunque, caro Wiki, qui trovi il catechismo pubblicato sul sito della "Russian Orthodox Church - Representation to the European Institutions"

http://orthodoxeurope.org/page/10/1.aspx


Eupeptico
Wiki NT
00giovedì 12 giugno 2008 11:44
Re:
thx ...

Ma perchè i sacerdoti hanno tutti sta benedetta barba?

Ora che ci penso .. Studita, il tuo pizzetto è un caso?

E il tuo di pizzetto Felix? Anche quello un caso? [SM=x1408447]
Teodoro Studita
00giovedì 12 giugno 2008 12:04
Ecco, il catechismo di Ilarione è decisamente più serio e ben fatto, un ottimo modo per conoscere la chiesa ortodossa dal di fuori.
Quanto alla barba, mi sembra che esista un canone apostolico che dice qualcosa come "se il Signore ci avesse voluto senza barba, semplicemente non ce l'avrebbe fatta". A questo si aggiunga che secondo l'iconografia che ci è giunta sia Gesù che gli apostoli erano tutti piuttosto barbuti quindi canoni+tradizione determinano questa consuetudine. Quanto alla mia, ce l'avevo già 10 anni prima di diventare ortodosso, ora è solo più... canonica.
Wiki NT
00giovedì 12 giugno 2008 12:12
Sul sito che mi hai indicato segnalavano tra i siti ortodossi attendibili quello della "chiesa ortodossa americana".
www.oca.org/QA.asp?ID=208&SID=3

QUESTION:


How do we answer a Jehovah's Witness who feels he is absolutely correct in all he believes?



Come dobbiamo rispondere ad un Testimone di Geova convinto della correttezza del proprio credo?

ANSWER:


How do we answer a Jehovah's Witness who feels he is absolutely correct in all he believes? With a great deal of love and kindness!




Va affrontato con grande amore e bontà!


Being argumentative or insulting will not convert him/her; rather, it will produce a much stronger Jehovah's Witness. Jehovah Witnesses are used to being rejected.



La discussione e l'insulto non lo/la convertiranno; produrrà invece un testimone di Geova ancora più forte. I Testimoni di Geova sono abituati ad essere respinti.


Embrace them with the love we believe God Himself to be, rather than with antagonism. Actions in such cases speak much, much louder than words.



Abbracciateli con l'Amore, che crediamo essere Dio stesso, invece che con l'antagonismo. Le azioni in certi casi parlano molto, molto più delle parole.


VEDI SITO DI AMNESTY INTERNATIONAL

L'articolo è intitolato: Police allegedly support attack on Jehovah's Witnesses by radical supporters of the Georgian Orthodox Church
Eupeptico
00giovedì 12 giugno 2008 12:23
Wiki la tua traduzione non è molto corretta. C'è una sfumatura che gli fa cambiare il senso.

Tu scrivi:"La discussione e l'insulto non lo/la convertiranno; produrrà invece un testimone di Geova ancora più forte. I Testimoni di Geova vanno rigettati"

Bigonerebbe invece tradurre con:"La discussione e l'insulto non lo/la convertiranno; produrrà invece un testimone di Geova ancora più forte. I Testimoni di Geova sono abituati ad essere respinti


Ciao
Eup
Wiki NT
00giovedì 12 giugno 2008 12:27
Re:
Eupeptico, 6/12/2008 12:23 PM:

Wiki la tua traduzione non è molto corretta. C'è una sfumatura che gli fa cambiare il senso.

Tu scrivi:"La discussione e l'insulto non lo/la convertiranno; produrrà invece un testimone di Geova ancora più forte. I Testimoni di Geova vanno rigettati"

Bigonerebbe invece tradurre con:"La discussione e l'insulto non lo/la convertiranno; produrrà invece un testimone di Geova ancora più forte. I Testimoni di Geova sono abituati ad essere respinti


Ciao
Eup



Il che rende il messaggio ancora più sgradevole
Eupeptico
00giovedì 12 giugno 2008 12:30
Re:
Teodoro Studita, 12/06/2008 12.04:

Ecco, il catechismo di Ilarione è decisamente più serio e ben fatto, un ottimo modo per conoscere la chiesa ortodossa dal di fuori.
Quanto alla barba, mi sembra che esista un canone apostolico che dice qualcosa come "se il Signore ci avesse voluto senza barba, semplicemente non ce l'avrebbe fatta". A questo si aggiunga che secondo l'iconografia che ci è giunta sia Gesù che gli apostoli erano tutti piuttosto barbuti quindi canoni+tradizione determinano questa consuetudine. Quanto alla mia, ce l'avevo già 10 anni prima di diventare ortodosso, ora è solo più... canonica.




Come?! ... poco più su hai scritto:


il nostro catechismo è la liturgia, che ha 27 volumi tra ufficiature e innografia. Basta andare in chiesa e si impara tutto ciò che serve semplicemente pregando



Possibile che uno ti chiede informazioni e tu gli dici che deve "andare in chiesa" e "pregare"!?

Devo essere io a linkare il "catechismo di Ilarione"? ... per poi sentirti dire: "Ecco, il catechismo di Ilarione è decisamente più serio e ben fatto, un ottimo modo per conoscere la chiesa ortodossa dal di fuori" ! Ma tu che ci stai a fare qui dentro? Non potevi linkarlo tu quando ti hanno chiesto info?

Eupeptico

Teodoro Studita
00giovedì 12 giugno 2008 13:06
Guarda eupeptico, esistono decine di "catechismi", nessuno dei quali può dirsi "il catechismo ortodosso", il nostro unico e universale catechismo è la liturgia. Questo è ciò che ho detto e questo ripeto. Il catechismo di Ilarione è uno di questi, uno dei migliori di quelli che circolano, non mi sembra di parlare arabo.
Eupeptico
00giovedì 12 giugno 2008 13:25

catechismo di Ilarione è uno di questi, uno dei migliori di quelli che circolano, non mi sembra di parlare arabo



La prossima volta che ti chiedono informazioni sulla tua fede ... invece di invitarli ad andare in "chiesa a pregare" ... vedi allora di linkare il catechismo di Ilarone, visto che è "uno dei migliori di quelli che circolano".

Non serve saper parlare arabo ...


Eupeptico
PS
Guarda che io sto sempre aspettando che vai a leggerti Ippolito ... visto che lo hai citato senza conoscerne il contenuto (almeno in relazione all'eucarestia)

Teodoro Studita
00giovedì 12 giugno 2008 13:38

La prossima volta che ti chiedono informazioni sulla tua fede ... invece di invitarli ad andare in "chiesa a pregare" ... vedi allora di linkare il catechismo di Ilarone, visto che è "uno dei migliori di quelli che circolano".



Dopo aver detto a un filologo "se conoscessi la patristica" adesso vieni ad insegnare al delegato laico per l'Italia al Patriarcato di Mosca cosa rappresenta meglio la chiesa ortodossa, questa è la tipica umiltà dei testimoni di Geova o sei un caso isolato?



Guarda che io sto sempre aspettando che vai a leggerti Ippolito ... visto che lo hai citato senza conoscerne il contenuto (almeno in relazione all'eucarestia)



Come al solito non hai la minima idea di che cosa stai parlando. Io ho citato lo psuedo-Ippolito a margine di un discorso ben più ampio e con fonti decisamente più antiche. Conosco bene il testo solo in traduzione (a parte dei frammenti che ho studiato alcuni anni orosono) e mi sono limitato a dare uno spot del testo. Ippolito è una fonte con problemi testuali enormi e che va pensata in greco per essere capita. Ciò che tu credi di averci capito è del tutto irrilevante, anche se mi rendo conto che viste le premesse dovremmo forse tutti buttare le sources chretiennes e leggete le edizioni-eupeptico, unico grande depositario di ogni scienza.

Eupeptico
00giovedì 12 giugno 2008 13:45

Dopo aver detto a un filologo "se conoscessi la patristica"




Io non ho mai detto una cosa del genere.
Stai delirando (come al solito)


adesso vieni ad insegnare al delegato laico per l'Italia al Patriarcato di Mosca cosa rappresenta meglio la chiesa ortodossa, questa è la tipica umiltà dei testimoni di Geova o sei un caso isolato?



Stai delirando ... ma ormai ne siamo tutti abituati. Non ho mai detto che tu non sai cosa "rappresenta meglio la chiesa ortodossa".
Ho detto che invece di venire qui a dire di "andare in chiesa a pregare" ... puoi citare il catechismo che ho citato io visto che per tua stessa mmissione è un "buon testo per avvicinarsi".


Come al solito non hai la minima idea di che cosa stai parlando. Io ho citato lo psuedo-Ippolito a margine di un discorso ben più ampio e con fonti decisamente più antiche.



Tu ha citato Ippolito non sapendo (=ignorando) che invece costui sostiene il valore simbolico dell'eucarestia.


leggete le edizioni-eupeptico, unico grande depositario di ogni scienza.



Magari ti risparmieresti qualche figura da cioccolataio come quella che hai fatto nel thread sull'eucarestia.

L'anno scorso ho ricevuto il seguente invito a relazionare:

RUSSIAN ORTHODOX CHURCH - DEPARTMENT OF RELIGION EDUCATION AND CATECHISM

Dear ****** *******,
We are glad to invite you in Moscow for participation in a conference "International Nativity Educational Lectures". The Conference is largest Russian forum on the problems of religion, education, science and culture.
With hope for fruitful cooperation,
*** ******* ****


Qualche contatto nella Chiesa Ortodossa Russa .... ce l'ho anche io. Quindi, te l'ho già detto altre volte, abbassa "la cresta".


Eup

Teodoro Studita
00giovedì 12 giugno 2008 14:14
Invito da parte di un gruppo che conosco perfettamente di incalliti creazionisti completamente isolati nel mondo ortodosso e al quale peraltro non sei andato.

Con questa unita a quello che pensi di avere capito di Ippolito possiamo farci una risata va'.
Eupeptico
00giovedì 12 giugno 2008 14:18
Re:
Teodoro Studita, 12/06/2008 14.14:

Invito da parte di un gruppo che conosco perfettamente di incalliti creazionisti completamente isolati nel mondo ortodosso e al quale peraltro non sei andato.

Con questa unita a quello che pensi di avere capito di Ippolito possiamo farci una risata va'.



Stai delirando! Come al solito.
Pensi di venire qui a fare lo sbruffoncello pensando che nessuno conosca come funziona la tua chiesa. Cosa che non è assolutamente vera perchè ho amici e contatti stretti nella Chiesa Ortodossa Russa.

In merito ad Ippolito... come diceva Christofer sei proprio masochista. Chiunque conosca l'opera di Ippolito si starà facendo due risate alla lettura dei tuoi "non" argomenti.

La "pettinata" che ti è stata data nel thread sull'eucarestia è lì da vedersi.

Eup


barnabino
00giovedì 12 giugno 2008 14:27
Caro Teodoro,

Scusami, ma non capisco se ti rendi conto che se hai un atteggiamento arrogante il minimo che puoi ottenere in risposta è qualche frecciatina per i tuoi errori: "con la misura con cui giudicate sarete misurati". Ricordi?


Come al solito non hai la minima idea di che cosa stai parlando. Io ho citato lo psuedo-Ippolito a margine di un discorso ben più ampio e con fonti decisamente più antiche.



A dire il vero tu hai detto:

"Altra fonte che non ho citato perché più tarda è la Tradizione Apostolica di Ippolito, del 215 circa, ma che contiene materiale di secondo secolo"

Dunque non hai fatto nessun accenno a eventuali problemi testuali, anzi hai fatto credere che "contiene materiale del secondo secolo" e dunque antico quanto Giustino e Tertulliano.

A me pare che se mettiamo insieme tutte le fonti non possiamo altro che concludere che non esistesse una concezione unitaria, ma io come studioso non ho dogmi da cui dipendere.

Insomma, non è davvero possibile per te discutere con noi in maniera pacata e accademica? Non ti rendi conto che gloi attacchi ad personam evidenziano ancora di più la deblezza di certi argomenti?

Shalom




pavel43
00giovedì 12 giugno 2008 17:31
Mi sono affacciato a questa discussione per imparare qualcosa sulla chiesa ortodossa, invece siamo sempre alle solite baruffe chiozzotte.

Per Teodoro

Non sapevo che eri ortodosso.
Mi hanno regalato di recente “non dimenticatemi” di Pavel Florenskj , lettere dal gulag.
Figura affascinante, scusa la banalità ne ho voluto subito utilizzare il nome come nick.
Leggo che oltre che presbitero ortodosso era matematico. Scienziato, filosofo, teologo.
Alcuni lo dicono un gigante del XX secolo che solo da poco si sta scoprendo.
Ho provato in biblioteca a sfogliare qualche sua opera più impegnativa, niente da fare troppo difficile per me.
Come viene considerato oggi nella chiesa ortodossa russa?
Oltre alle lettere quale altra opera ,fra le meno impegnative, mi consiglieresti?

Grazie
Pavel
Teodoro Studita
00giovedì 12 giugno 2008 17:47
Di Florensky posso consigliarti l'unica cosa che ho letto:

link

Quanto a Ippolito, è bene che io vinca la pigrizia e spieghi un po' quel testo, nel caso in cui qualche sprovveduto voglia prendere sul serio eupeptico. Lo farò nel thread sull'eucaristia.
Eupeptico
00giovedì 12 giugno 2008 17:54
Re:

Quanto a Ippolito, è bene che io vinca la pigrizia e spieghi un po' quel testo, nel caso in cui qualche sprovveduto voglia prendere sul serio eupeptico



Era ora! Non chiedo di meglio, maestrino.

Eupeptico


barnabino
00giovedì 12 giugno 2008 22:28
Bene, sono contento che Teodoro ci parli un pò del testo dello pseudo-Ippolito! Mi pare che con le polemiche e le reciproche accuse non si arrivi da nessuna parte, torniamo a parlare dei testi!

Shalom

christofer2006
00venerdì 13 giugno 2008 11:27
Del catechismo postato all'inizio (anche se da quanto dice Teodoro non è ufficiale) mi pare particolarmente interessante questo passaggio:


Sotto impulso dei Franchi, tra l’anno 800 e il 1274, il Patriarcato di Roma Antica si separò dalla comunione con il resto della Chiesa Cattolica, ma continuò a dirsi cattolico. Fu quindi necessario chiamare ortodosso chi conserva fedelmente e integralmente, senza omissioni o aggiunte, la fede degli apostoli, dei martiri e dei padri, la fede espressa nei santi sette Concili Ecumenici. Ortodossia vuol dire, infatti, esatta fede. Al cristiano non è lecito essere in comunione con eretici e scismatici, ma deve ugualmente nutrire un grande amore per loro; è necessario pregare perché si convertano e ritornino alla Chiesa: un solo ovile sotto un solo pastore, Cristo Gesù.



Quindi, la chiesa cattolica romana, sarebbe uno scisma dalla chiesa ortodossa. Dal momento che la chiesa romana si è definita cattolica, usurpando tale termine, la chiesa ortodossa che era in realtà la "vera" chiesa cattolica, da li in poi si è chiamata appunto ortodossa. Ortodossa perchè sarebbe rimasta fedele alla retta dottrina, a differenza della chiera romana che invece avrebbe deviato dalla retta dottrina.

Ho compreso correttamente Teorodo?
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