Re:
Caro Michele,
qui trovi la nostra spiegazione ufficiale:
*** w17 giugno p. 13 Continuiamo ad apprezzare i tesori spirituali ***
PROTEGGIAMO I NOSTRI TESORI SPIRITUALI
19 Satana e il suo mondo cercano costantemente di indurci ad apprezzare sempre meno, o addirittura smettere di apprezzare, i tesori spirituali di cui abbiamo parlato in questo articolo. Dato che non siamo immuni dalle tattiche di Satana, potremmo lasciarci facilmente allettare dalle promesse di una brillante carriera, dal sogno di vivere nel lusso o dal desiderio di ostentare ciò che possediamo. Ma l’apostolo Giovanni disse che questo mondo passa e pure il suo desiderio (1 Giov. 2:15-17). Dobbiamo perciò sforzarci di proteggere ciò che ci sta a cuore e salvaguardare il nostro amore per le ricchezze spirituali.
20 In conclusione, dovremmo essere disposti a rinunciare a qualsiasi cosa possa prendere il posto del nostro profondo amore per il Regno di Dio. Continuiamo dunque a predicare con zelo, ad apprezzare il nostro ministero e a cercare le verità contenute nella Bibbia. In questo modo accumuleremo “un tesoro [...] nei cieli dove non si avvicina il ladro né la tignola consuma”. Perché è importante farlo? Gesù rispose: “Dov’è il vostro tesoro, là sarà anche il vostro cuore” (Luca 12:33, 34).
e ancora:
*** w03 1/6 pp. 4-5 La generosità che piace a Dio ***
“Fate doni di misericordia”
In parecchie occasioni Gesù incoraggiò i suoi discepoli a ‘fare doni di misericordia’ o, come rendono la frase altre traduzioni, a ‘dare in elemosina’ o a ‘fare elemosina’. (Luca 12:33; CEI; La Bibbia Concordata) Gesù avvertì comunque di non fare dell’ostentazione intesa solo a glorificare il donatore anziché Dio. “Quando dunque fai doni di misericordia”, disse, “non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle vie, per essere glorificati dagli uomini”. (Matteo 6:1-4) Seguendo questa esortazione, i primi cristiani evitavano l’ostentazione tipica della pia élite religiosa dei loro giorni e preferivano aiutare quelli che erano nel bisogno con servizi personali o doni in privato.
In Luca 8:1-3, per esempio, ci è detto che Maria Maddalena, Giovanna, Susanna e altre donne usavano “i loro averi” per servire con discrezione Gesù e gli apostoli. Benché non fossero indigenti, questi uomini avevano abbandonato i loro mezzi di sussistenza per concentrare i propri sforzi esclusivamente sul ministero. (Matteo 4:18-22; Luca 5:27, 28) Aiutandoli a portare a termine l’incarico affidato loro da Dio, in effetti queste donne glorificavano Dio. Ed Egli mostrò di apprezzarlo facendo mettere per iscritto nella Bibbia un resoconto dei loro atti di misericordia e generosità affinché tutte le generazioni future potessero leggerlo. — Proverbi 19:17; Ebrei 6:10.
Gazzella era un’altra donna premurosa che “abbondava in buone opere e faceva doni di misericordia”. Cuciva abiti per le vedove bisognose nella sua città di mare, Ioppe. Non sappiamo se pagasse lei stessa la stoffa o se si limitasse a regalare la fattura. Nondimeno le sue buone opere l’avevano resa cara non solo alle persone che aveva aiutato ma anche a Dio, il quale benedisse misericordiosamente la sua buona volontà. — Atti 9:36-41.
Simon