Compleanni

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Roberto 62,5
10venerdì 8 novembre 2019 20:39
I testimoni di Geova non festeggiano i compleanni,ma la Bibbia condanna un cristiano
quando partecipa ad un compleanno?

I motivi per i quali i tdg non partecipano ai compleanni ne festeggiano il proprio compleanno sono essenzialmente due:
1* l'origine pagana dei compleanni.

Questa motivazione non è affatto strutturale e si basa sul fatto che il compleanno faceva parte di riti idolatrici.
Visto su questo punto dovrebbe
essere vietato anche l'uso della cravatta dell'incenso e di altre
usanze moderne.
Ma oggi non conta più il significato primitivo di un'istanza.

2* Il compleanno è descritto in maniera negativa nella Bibbia
e non risulta che nessun adoratore del vero Dio lo abbia festeggiato.

Anche qui il ragionamento non si basa sul sul fatto che la Bibbia
condanna chiaramente la cosa.
Tanto più che la le scritture greche affermano:

Paolo scrisse: “… dov’è lo spirito di Geova, li c’è libertà” (2 Corinti 3:17). Non critica i cristiani che celebrano un giorno particolare come giorno speciale, al contrario condanna coloro che sono pronti a giudicare altri in base a questo.

Romani14:5,6,10 “Un [uomo] giudica un giorno più di un altro; un altro giudica un giorno come tutti gli altri; ciascuno sia pienamente convinto nella sua propria mente. Colui che osserva il giorno lo osserva per Geova. E chi mangia, mangia per Geova, poiché rende grazie a Dio; e chi non mangia non mangia per Geova, eppure rende grazie a Dio. Ma tu, perché giudichi il tuo fratello? O anche tu, perché disprezzi il tuo fratello? Poiché tutti compariremo davanti al tribunale di Dio;”



Colossesi 2:16 dalla Nuova Gerusalemme afferma: “Nessuno dunque vi condanni più in fatto di cibo o di bevanda, o riguardo a feste, a noviluni e a sabati”
johnny01
00venerdì 8 novembre 2019 20:46
Roberto 62,5, 08/11/2019 20.39:

I testimoni di Geova non festeggiano i compleanni,ma la Bibbia condanna un cristiano
quando partecipa ad un compleanno?

I motivi per i quali i tdg non partecipano ai compleanni ne festeggiano il proprio compleanno sono essenzialmente due:
1* l'origine pagana dei compleanni.

Questa motivazione non è affatto strutturale e si basa sul fatto che il compleanno faceva parte di riti idolatrici.
Visto su questo punto dovrebbe
essere vietato anche l'uso della cravatta dell'incenso e di altre
usanze moderne.
Ma oggi non conta più il significato primitivo di un'istanza.

2* Il compleanno è descritto in maniera negativa nella Bibbia
e non risulta che nessun adoratore del vero Dio lo abbia festeggiato.

Anche qui il ragionamento non si basa sul sul fatto che la Bibbia
condanna chiaramente la cosa.
Tanto più che la le scritture greche affermano:

Paolo scrisse: “… dov’è lo spirito di Geova, li c’è libertà” (2 Corinti 3:17). Non critica i cristiani che celebrano un giorno particolare come giorno speciale, al contrario condanna coloro che sono pronti a giudicare altri in base a questo.

Romani14:5,6,10 “Un [uomo] giudica un giorno più di un altro; un altro giudica un giorno come tutti gli altri; ciascuno sia pienamente convinto nella sua propria mente. Colui che osserva il giorno lo osserva per Geova. E chi mangia, mangia per Geova, poiché rende grazie a Dio; e chi non mangia non mangia per Geova, eppure rende grazie a Dio. Ma tu, perché giudichi il tuo fratello? O anche tu, perché disprezzi il tuo fratello? Poiché tutti compariremo davanti al tribunale di Dio;”



Colossesi 2:16 dalla Nuova Gerusalemme afferma: “Nessuno dunque vi condanni più in fatto di cibo o di bevanda, o riguardo a feste, a noviluni e a sabati”

Riguardo ai primi cristiani, lo storico Augustus Neander scrive: “La nozione della festa del compleanno era lungi dalle idee dei cristiani di questo periodo in genere”. Verso la metà del terzo secolo E.V., Origene disse nel suo commentario su Matteo, capitolo 14: “Alcuni di quelli che ci hanno preceduti hanno notato quanto è scritto in Genesi sul genetliaco di Faraone e hanno detto che le feste del compleanno sono celebrate dall’uomo indegno che ama le cose legate alla nascita; e noi, accettando questo suggerimento, non troviamo in nessuna Scrittura che un giusto osservasse il compleanno”.
johnny01
00venerdì 8 novembre 2019 20:47
Ricordiamo che il compleanno è ancora oggi la festa più importante per i satanisti... Un motivo ci sarà. Prova a rifletterci.
giusyforever
00venerdì 8 novembre 2019 21:03
Re:
Roberto 62,5, 08/11/2019 20.39:


Colossesi 2:16 dalla Nuova Gerusalemme afferma: “Nessuno dunque vi condanni più in fatto di cibo o di bevanda, o riguardo a feste, a noviluni e a sabati”




OK allora festeggiamo HALLOWEEN?

Che ne dici?

Attendo risposta Grazie
Roberto 62,5
00venerdì 8 novembre 2019 21:07
Re:
johnny01, 08/11/2019 20.47:

Ricordiamo che il compleanno è ancora oggi la festa più importante per i satanisti... Un motivo ci sarà. Prova a rifletterci.




Non è un motivo scritturale per vietare i compleanni,piuttosto nella Bibbia l'esortazione è di "non andare oltre ciò che è scritto".
Roberto 62,5
00venerdì 8 novembre 2019 21:20
Re: Re:
giusyforever, 08/11/2019 21.03:




OK allora festeggiamo HALLOWEEN?

Che ne dici?

Attendo risposta Grazie




Credo che sia sbagliato festeggiare Halloween come altre
feste di origine idolatria che mantengono il significato primitivo.
Ma per quanto riguarda la nascita,
l'anniversario di matrimonio e altre ricorrenze che hanno un significato particolare per la persona,non vi è nessun significato riguardante l'adorazione pagana.
Pertanto l'apostolo Paolo,quando dice che qualcuno giudica un "giorno più di un altro guorno",e lo fa alla lode di Geova probabilmente intende dire che in quel giorno Dio gli ha dato la vita,quindi lo ringrazia.
giusyforever
00venerdì 8 novembre 2019 21:26
Re: Re: Re:
Roberto 62,5, 08/11/2019 21.20:




Credo che sia sbagliato festeggiare Halloween come altre
feste di origine idolatria che mantengono il significato primitivo.
Ma per quanto riguarda la nascita,
l'anniversario di matrimonio e altre ricorrenze che hanno un significato particolare per la persona,non vi è nessun significato riguardante l'adorazione pagana.
Pertanto l'apostolo Paolo,quando dice che qualcuno giudica un "giorno più di un altro guorno",e lo fa alla lode di Geova probabilmente intende dire che in quel giorno Dio gli ha dato la vita,quindi lo ringrazia.




giusyforever
00venerdì 8 novembre 2019 21:27
E anche nella civiltà greco-romana gli anniversari erano ampiamente diffusi. Sia sotto forma di riti religiosi che commemoravano la nascita delle divinità maggiori. Come la dea della luna Artemide, la Diana dei Latini, che veniva festeggiata con una torta di farina e miele con tanto di fiammelle a mo' di candele che simboleggiavano la luce dell' astro notturno. Sia sotto forma di solennità civili come quelle che a Roma e in altri paesi del mediterraneo celebravano la nascita dei sovrani e dei grandi uomini di Stato. E tutti quelli che potevano permetterselo imitavano i vip regalandosi dolci e lumina-rie. Che servivano a rischiarare il cammino del nuovo anno. È questa l' origine delle nostre cande-line. Ed è proprio in quanto eredità pagana che il compleanno viene rifiutato dal cristianesi-mo che considera la vera nascita il giorno del battesimo, quando cioè si rinasce alla vera vi-ta. Da questo derivano nomi come Renato, volgarizzazione di Rinato. Non a caso i registri parrocchiali riportavano solo le date di battesimo, matrimonio e morte, ovvero i sacramenti che corrispondevano ai tempi dell' anima e non a quelli del corpo. Per la Chiesa la morte, che inaugura la vita eterna, è molto più importante della nascita biologica, al punto che il cosiddetto dies natalis, ovvero il giorno natale dei santi è in realtà quello della loro morte. Il compleanno tor-na a galla con la società moderna che si secolarizza emancipandosi dalla tradizione cristia-na.
(SimonLeBon)
00venerdì 8 novembre 2019 21:33
Re:
Roberto 62,5, 08/11/2019 20:39:

I testimoni di Geova non festeggiano i compleanni,ma la Bibbia condanna un cristiano quando partecipa ad un compleanno?

I motivi per i quali i tdg non partecipano ai compleanni ne festeggiano il proprio compleanno sono essenzialmente due:
1* l'origine pagana dei compleanni.

Questa motivazione non è affatto strutturale e si basa sul fatto che il compleanno faceva parte di riti idolatrici.
Visto su questo punto dovrebbe
essere vietato anche l'uso della cravatta dell'incenso e di altre
usanze moderne.
Ma oggi non conta più il significato primitivo di un'istanza.

2* Il compleanno è descritto in maniera negativa nella Bibbia
e non risulta che nessun adoratore del vero Dio lo abbia festeggiato.

Anche qui il ragionamento non si basa sul sul fatto che la Bibbia
condanna chiaramente la cosa.
Tanto più che la le scritture greche affermano:

Paolo scrisse: “… dov’è lo spirito di Geova, li c’è libertà” (2 Corinti 3:17). Non critica i cristiani che celebrano un giorno particolare come giorno speciale, al contrario condanna coloro che sono pronti a giudicare altri in base a questo.

Romani14:5,6,10 “Un [uomo] giudica un giorno più di un altro; un altro giudica un giorno come tutti gli altri; ciascuno sia pienamente convinto nella sua propria mente. Colui che osserva il giorno lo osserva per Geova. E chi mangia, mangia per Geova, poiché rende grazie a Dio; e chi non mangia non mangia per Geova, eppure rende grazie a Dio. Ma tu, perché giudichi il tuo fratello? O anche tu, perché disprezzi il tuo fratello? Poiché tutti compariremo davanti al tribunale di Dio;”

Colossesi 2:16 dalla Nuova Gerusalemme afferma: “Nessuno dunque vi condanni più in fatto di cibo o di bevanda, o riguardo a feste, a noviluni e a sabati”



Caro Roberto,

conosci qualche cristiano che nella Bibbia ha festeggiato il suo compleanno o quello di qualcun altro?

Simon
(SimonLeBon)
00venerdì 8 novembre 2019 21:34
Re:
Roberto 62,5, 08/11/2019 21:20:



Credo che sia sbagliato festeggiare Halloween come altre
feste di origine idolatria che mantengono il significato primitivo.
Ma per quanto riguarda la nascita,
l'anniversario di matrimonio e altre ricorrenze che hanno un significato particolare per la persona,non vi è nessun significato riguardante l'adorazione pagana.
Pertanto l'apostolo Paolo,quando dice che qualcuno giudica un "giorno più di un altro guorno",e lo fa alla lode di Geova probabilmente intende dire che in quel giorno Dio gli ha dato la vita,quindi lo ringrazia.



Eppure i tortelloni di zucca sono squisiti, non capisco cosa ci trovi di male!?

Simon
giusyforever
00venerdì 8 novembre 2019 21:36
L'origine delle feste di compleanno

"Le varie usanze con cui oggi la gente festeggia i compleanni hanno una lunga storia. Affondano le radici nel reame della magia e della religione. L'usanza di fare gli auguri, i rega-li e una festa — con tanto di candeline accese — aveva nell'antichità lo scopo di proteggere dai demoni il festeggiato e di garantirne la sicurezza nel nuovo anno…Fino al IV secolo il cristianesimo respinse la celebrazione dei compleanni giudicandola un'usanza pagana". (Schwäbische Zeitung (supplemento Zeit und Welt) del 3-4 aprile 1981, pag. 4.)
"I greci credevano che ognuno avesse uno spirito protettore o dèmone che era presen-te alla sua nascita e vigilava su di lui durante la sua vita. Questo spirito aveva una relazione mistica con il dio nel cui compleanno la persona era nata. Anche i romani accettavano questa idea…Questa nozione è stata tramandata nel pensiero religioso dell'uomo e si ritrova nell'angelo custode, nella fata buona e nel santo patrono…L'usanza delle candeline accese sulla torta ebbe origine dai greci…Venivano messe sugli altari dei templi di questa dea [Artemide] torte al miele tonde come la luna e con candeline accese. . . . Nella credenza popolare, le candeline sono dotate di uno speciale potere magico per esaudire i desideri…Le candeline accese e i fuochi sacrificali hanno avuto uno speciale significato mistico sin da quando l'uomo ha eretto i primi altari ai suoi dèi. Le candeline della torta di compleanno sono pertanto un omaggio e un tributo al bambino che compie gli anni e portano fortuna…I saluti e gli auguri di buon compleanno sono una parte essenziale di questa festa…L'idea trae le sue origini dalla magia…Gli auguri di buon compleanno possono esercitare un'influenza buona o cattiva perché quel giorno si è più vicini al mondo degli spiriti". (The Lore of Birthdays, di Ralph e Adelin Linton, New York, 1952, pagg. 8, 18-20)

L'Encyclopedia Americana (1991) afferma: "Nel mondo antico — in Egitto, Grecia, Ro-ma e Persia — si celebrava il genetliaco di divinità, re e nobili". Gli autori di un libro sui com-pleanni ne rivelano la ragione fondamentale. Essi scrivono: "Mesopotamia ed Egitto, culla della civiltà, furono anche i primi paesi in cui gli uomini usavano ricordare e festeggiare il compleanno. Nei tempi antichi era importante tenere una registrazione del giorno della nascita soprattutto perché la data di nascita era essenziale per fare l'oroscopo". (Ralph e Adelin Linton, The Lore of Birthdays; pag. 10) La diretta relazione con l'astrologia preoccupa notevolmente chi evita l'astrologia a motivo di ciò che dice la Bibbia al riguardo. (Isaia 47:13-15)

"Un altro ostacolo al compleanno va ricercato nella stessa Bibbia, dove la nozione è sì presente, ma il più delle volte è associata all'idea della disgrazia subita dal popolo eletto e alle prove inflitte dai nemici di Dio. I Padri della Chiesa, greci (Filone, Origene) e latini (Girolamo, Ambrogio, Agostino), non hanno mancato di ricordarlo per opporsi con vigore agli usi rituali del compleanno nell'antichità pagana". (L'invenzione del compleanno a cura di Jean-Claude Schmitt (2012) Editori Laterza; pag. 36)
Le uniche feste di compleanno menzionate nella Bibbia sono quelle di due governanti che non adoravano il vero Dio. (Genesi 40:20; Marco 6:21) Queste celebrazioni, però, ap-paiono in una luce sfavorevole, poiché furono tenute entrambe da persone che non adoravano Dio. Il prof. Margoliouth fa questo commento: "La celebrazione dei compleanni nella famiglia degli Erodi…era senz'altro un'imitazione di usanze greco-romane di quel tem-po".

"In tempi posteriori gli ebrei considerarono le feste di compleanno come parte di un'a-dorazione idolatrica, opinione che sarebbe stata abbondantemente confermata da ciò che vedevano nelle comuni usanze seguite in tali occasioni". (The Imperial Bible Dictionary, a cura di Patrick Fairbairn, Londra, 1874, Vol. I, pag. 225)
Sul racconto del compleanno di Erode, il dott. Richard Lenski afferma: "I giudei aborri-vano festeggiare i compleanni, ritenendola un'usanza pagana, ma i vari Erode in queste celebrazioni superarono perfino i romani, tanto che l'espressione 'compleanno di Erode' (He-rodis dies) rimase a indicare uno sfarzo spropositato".

La Cyclopædia di M'Clintock e Strong (1882, Vol. I, pag. 817) dice "La Bibbia non ripor-ta nessun caso di celebrazione del compleanno fra gli ebrei stessi…Infatti, più tardi gli ebrei consideravano le feste di compleanno come parte dell'adorazione idolatrica…e questo proba-bilmente a motivo dei riti idolatrici che si tenevano in onore di quelli che erano ritenuti gli dèi patroni del giorno in cui si teneva il ricevimento".

I cristiani del I° secolo non avrebbero mai celebrato la nascita di Gesù poiché sape-vano che le feste di compleanno erano legate a una superstizione. "Il compleanno antico e pagano era concepito come un rito religioso ed è per questo che fu rifiutato dal cristianesimo". (Copertina di "L'invenzione del compleanno a cura di Jean-Claude Schmitt (2012) Editori Laterza")
Greci e romani credevano che uno spirito assistesse alla nascita degli esseri umani e li proteggesse per tutta la vita. Un libro dice: "Questo spirito aveva una relazione mistica con il dio nel cui compleanno la persona era nata". (The Lore of Birthdays) Dio non avrebbe certo approvato una celebrazione che collegasse Gesù a una superstizione. (Isaia 65:11, 12)
Non sorprende dunque leggere che "I primi cristiani non festeggiavano la nascita di Cristo perché consideravano il festeggiare la nascita di qualcuno un'usanza pagana". (The World Book Encyclopedia, Vol. 3, pag. 416)
"Sebbene presso gli antichi l'usanza di festeggiare l'anniversario della propria nascita fosse comune, in origine essa era disapprovata dai cristiani", scrive William S. Walsh in un suo libro (Curiosities of Popular Customs). Lo storico Walsh prosegue citando antichi scritti cristiani sul soggetto, e dice: "Origene pertanto, in un'omelia su Levitico xii 2, assicura ai suoi ascoltatori che 'fra i santi nessuno tenne mai una festa o un banchetto per il suo com-pleanno né fece baldoria il giorno della nascita di suo figlio o di sua figlia. Ma i peccatori fan-no baldoria e festeggiano in quei giorni'".


La festa del compleanno era comune in molte culture politeistiche. Si celebravano riti idolatrici in onore delle divinità di ciascun particolare giorno di nascita, e si celebrava anche il genetliaco di dèi mitici come Saturno e Apollo. Il dott. John C. McCollister dice nel suo libro The Christian Book of Why: "I cristiani del primo secolo non celebravano una festa per onora-re la nascita di Gesù e per la stessa ragione non osservavano l'anniversario della nascita di nessun altro. A quell'epoca tutti i cristiani pensavano che tutte le feste di compleanno (anche di quello del Signore) fossero usanze pagane".

Anche "Agostino si opponeva alla pratica del compleanno…a causa del suo legame con il paganesimo". (L'invenzione del compleanno a cura di Jean-Claude Schmitt (2012) Editori Laterza; pag. 42)

"I primi cristiani non festeggiavano la nascita di Cristo. I compleanni stessi erano legati a usanze pagane; i Vangeli non dicono nulla sulla data effettiva in cui nacque Cristo". (J. Golby e W. Purdue, The Making of the Modern Christmas)
Un'enciclopedia dice che "Durante i primi tre secoli dell'era cristiana ci fu una conside-revole opposizione nella Chiesa alle usanze pagane di celebrare i compleanni". (Collier's Encyclopedia (1984) Vol. 6, pag. 403)
Sì, "Fino al IV secolo il cristianesimo respinse la celebrazione dei compleanni giudicandola un'usanza pagana". (Schwäbische Zeitung (supplemento Zeit und Welt) del 3-4 aprile 1981, pag. 4)
In pratica, "Non c'era posto per il compleanno nel cristianesimo in quanto pratica reli-giosa, com'era stato durante l'antichità pagana…Il fatto che il paganesimo abbia invece conosciuto una celebrazione religiosa del compleanno, sia privata (tutti i mesi e poi tutti gli anni), sia pubblica (specialmente per i re ellenistici e gli imperatori romani), non poteva far altro che allontanare ulteriormente questa pratica". (L'invenzione del compleanno a cura di Jean-Claude Schmitt (2012) Editori Laterza; pag. 46)
Tutto questo accadeva molti secoli fa. Perché mai dovrebbe influire sulla celebrazione dei compleanni del nostro tempo? Se i cristiani del primo secolo non festeggiavano né il pro-prio compleanno né quello di Gesù, perché i sinceri cristiani d'oggi non dovrebbero seguire il loro esempio?

giusyforever
00venerdì 8 novembre 2019 21:36
CONCLUSIONE

Tenendo presente tutte queste cose i testimoni di Geova non partecipano alle feste di compleanno. Certo la nascita di un bambino è un avvenimento gioioso, stupendo. Naturalmente tutti i genitori si rallegrano man mano che i figli crescono e fanno progressi ogni anno che passa.
La Parola di Dio non dà mai il comando di celebrare i compleanni e li menziona solo in relazione a persone che non adoravano il vero Dio. (Gen. 40:20; Matt. 14:6-11) Poiché le usanze popolari che si osservano alle feste di compleanno hanno origine dalla superstizione pagana, né gli antichi Giudei né i primi cristiani celebrarono i compleanni. Anche oggi i veri cristiani ubbidiscono al comando relativo alle false usanze religiose e a quelli che le seguono: "'Uscite di mezzo a loro e separatevi', dice Geova, 'e cessate di toccare la cosa impura'". — 2 Cor. 6:17.
Sebbene la nascita di un bambino sia un'occasione gioiosa, la Bibbia la mette nella giusta prospettiva con questo interessante commento: "Un nome è meglio che il buon olio, e il giorno della morte che il giorno della nascita". (Ecclesiaste 7:1) Com'è possibile? Alla nascita ereditiamo tutti l'imperfezione e il peccato dai nostri antenati, Adamo ed Eva. Nasciamo senza il favore di Dio con la prospettiva di una vita breve e piena di affanni, seguita dalla morte. — Giobbe 14:1-4; Romani 5:12.
'Ma non è questo un atteggiamento da estremisti o da fanatici?' chiederà qualcuno. 'Dopo tutto che male c'è a festeggiare il compleanno? Lo spiritismo o l'astrologia oggi non c'entrano'.
Una cosa interessante è che gran parte di quello che oggi viene preso per ovvio nel festeggiare il compleanno conserva il sapore di antichi riti religiosi. "L'usanza delle candeline accese sulla torta ebbe origine dai greci. Filòcoro [antico storico greco] indica che il sesto giorno di ogni mese, l'anniversario della nascita di Artemide, dea della luna e della caccia [nonché della fertilità], venivano messe sugli altari dei templi di questa dea torte al miele tonde come la luna e con le candeline accese". (The Lore of Birthdays, di Ralph e Adelin Linton, New York, 1952, pag. 26.) Qual è il significato delle candeline? La stessa fonte dice: "Nella credenza popolare, le candeline sono dotate di uno speciale potere magico per esaudire desideri…Le candeline accese e i fuochi sacrificali hanno avuto uno speciale significato mistico sin da quando l'uomo ha eretto i primi altari ai suoi dèi. Le candeline della torta di compleanno sono pertanto un omaggio e un tributo al bambino che compie gli anni e portano fortuna".
E che dire del tradizionale augurio di "Buon compleanno"? The Lore of Birthdays a pagina 20 dice: "I saluti e gli auguri di buon compleanno sono una parte essenziale di questa festa…l'idea trae le sue origini dalla magia. La stregoneria viene impiegata soprattutto per gettare incantesimi, buoni e cattivi. Si è specialmente sensibili a tali incantesimi nel giorno del compleanno, perché in quel tempo i propri spiriti sono in giro…Gli auguri di buon compleanno possono esercitare un'influenza buona o cattiva perché quel giorno si è più vicini al mondo degli spiriti".
Significa questo che i cristiani non possono avere niente a che fare con alcuna usanza che abbia origine da falsi riti religiosi? No. Ci sono moltissime comuni usanze che non hanno origini di questo genere. Ma quando una certa usanza conserva ancor oggi caratteristiche che vanno contro i principi biblici, allora i veri cristiani devono per coscienza rifiutarsi di seguirla.


Hal.9000
00venerdì 8 novembre 2019 22:03
Scusa Roberto, ma il tuo problema esattamente qual è?
barnabino
10venerdì 8 novembre 2019 22:41
Gli ebrei del I secolo non festeggiavano i compleanni che consideravano una usanza pagana. Ma il tuo problema, esattamente, quale è?

Shalom
Roberto 62,5
10venerdì 8 novembre 2019 22:59
Ma questi non sono ragionamenti basati sulla Bibbia perché l'apostolo Paolo afferma che la congregazione di Dio" non ha nessuna usanza".
Quindi il discorso se i cristiani possano o no festeggiare il compleanno o l 'anniversario di matrimonio va oltre "ciò che è scritto".
È ciò che indica la parola di Dio,in romani 14:5,6"Uno giudica un giorno più importante di un altro,un altro giudica i giorni
tutti uguali,ciascuno sia pienamente convinto di ciò che pensa.
gigi osserva il giorno lo osserva per Geova.
Chi mangia, mangia per Geova,dal momento che rende grazie a Dio e
chi non mangia lo fa per Geova,e anche lui rende grazie.

Quindi non si può dire assolutamente che il fatto di festeggiare il giorno della propria nascita sia qualcosa che
sia condannato dalla Bibbia,in quanto è una cosa che viene rimessa alla coscienza dei singoli.In quanto riguarda al partecipare al compleanno altrui,se ricordando il giorno della nascita non vi è un riferimento preciso all'idolatria,
il fatto di partecipare alla ricorrenza non mi sembra qualcosa di contaminato agli occhi di Dio.
"nessuno vi giudichi per quello che mangiate o bevete,o riguardo all'osservanza i feste lune nuove o sabati"-colossesi 2:16-.
Quindi ritengo che sia profondamente sbagliato giudicare negativamente un fratello o il figlio di un fratello solo per il fatto che partecipa ad una festa di compleanno,e sulla base di questo determinare l'espulsione dalla congregazione locale e il onseguente ostracismo.

barnabino
10venerdì 8 novembre 2019 23:02

Ma questi non sono ragionamenti basati sulla Bibbia



Perché? Secondo te la Bibbia non condanna le usanze e tradizioni pagane? Mi pare un ragionamento basato sulla Bibbia rifiutare di mischiare la luce con le tenere, Cristo e Belial. Nella Bibbia non trovi la lista di tutte le tradizioni e feste pagane in ogni epoca e popolo, trovi i principi che ti aiutano a riconoscerle.


Quindi ritengo che sia profondamente sbagliato giudicare negativamente un fratello o il figlio di un fratello solo per il fatto che partecipa ad una festa di compleanno,e sulla base di questo determinare l'espulsione dalla congregazione locale e il onseguente ostracismo



Non capisco il problema, puoi stare benissimo con le persone che festeggiano il compleanno e sono il 99,5% della popolazione italiana dunque hai solo l'imbarazzo della scelta, non resti certo solo specialmente se fai buone torte, non è che te l'ha ordinato il medico di stare con i testimoni di Geova imponendogli una celebrazione che ritengono errata... che ragioni sono?

Shalom [SM=g2037509]
barnabino
10venerdì 8 novembre 2019 23:09
Robby, non capisco il piagnisteo... vuoi festeggiare i compleanni? Certamente hai amici che lo fanno, stai con loro, dove è il problema? Perché vuoi imporre il compleanni a chi non li vuole festeggiare?

Shalom
Roberto 62,5
00venerdì 8 novembre 2019 23:25
Personalmente no festeggio i compleanni,ma se dovessi essere invitato a una festa di compleanno non risponderei mai che la Bibbia condanna i compleanni.
La Bibbia non si esprime in merito.
Il fatto che eclesiaste dica che
il giorno della morte sia più importante del giorno della nascita non vuol dire che non si può festeggiare il giorno della nascita o partecipare al giorno del compleamano di un'altra persona,quello che è importante è che tutto venga fatto "alla gloria di Dio"
Anthony.Sidra
00venerdì 8 novembre 2019 23:50
Re: Re:
Roberto 62,5, 08/11/2019 21.07:




Non è un motivo scritturale per vietare i compleanni,piuttosto nella Bibbia l'esortazione è di "non andare oltre ciò che è scritto".

Aldilà della scrittura c'è un motivo fondamentale.

Ti faccio 2 domande coscenziose prima della spiegazione fatti delle risposte da te.

Se vai allo stadio sulla tribuna della Lazio ci vai vestito da romanista?

Se vai a lavoro dove di norma indossano una divisa ci vai vestito da wrestler?

Non c'è una condanna verso il compleanno, solo 2 avvenimenti negativi ma che non lo condannano.
Tuttavia c'è una condanna verso "le cose di questo mondo" e un avversione totale verso le usanze pagane.
Il compleanno anche se non condannato direttamente èra un usanza pagana, non festeggiandolo semplicemente prendiamo una posizione ben definita: come vestirsi con i colori della squadra giusta.
Se lo festeggiassimo mostreremo un invidia verso le cose che non appartengono al adorazione di Dio.
Si tratta quindi solo di una presa di posizione nulla di più.

Paradossalmente possiamo festeggiare durante la ricorrenza del nostro compleanno ma non possiamo festeggiare il compleanno ... Quindi non ci manca nulla tranquillo
barnabino
00sabato 9 novembre 2019 00:04
Caro Roberto,


Bibbia condanna i compleanni.
La Bibbia non si esprime in merito



Forse non capisci il senso di quello che scrivo: la Bibbia non può condannare ogni singola tradizione o usanza pagana, non contiene una lista di tutte usanze pagane, ma condanna le usanze pagane e ci spiega quali sono le caratteristiche di queste usanze. Se una usanza pagana non è citata nella Bibbia lecita? La Bibbia non condanna neppure l'eroina, ne deduci che sia cristiano farne uso? Poi fai quello che vuoi, ma il tuo ragionamento è poco logico.

Shalom
Hal.9000
00sabato 9 novembre 2019 07:12
Re:
Roberto 62,5, 08/11/2019 22.59:


Quindi ritengo che sia profondamente sbagliato giudicare negativamente un fratello o il figlio di un fratello solo per il fatto che partecipa ad una festa di compleanno,e sulla base di questo determinare l'espulsione dalla congregazione locale e il onseguente ostracismo


Forse è questo il tuo problema? hai un figlio che soffre per questo motivo e si sente emarginato?
[SM=g2037509]
Rodolphe1988
00sabato 9 novembre 2019 08:07
Io sono costretto a festeggiarlo perché la mia famiglia ci tiene tantissimo quindi seppur controvoglia lo festeggio, a me invece non interessa affatto 🤣
Non mi piaceva festeggiarlo nemmeno da piccolo figuratevi adesso che ho 31 anni 😅
giusyforever
00sabato 9 novembre 2019 09:01
Re:
Roberto 62,5, 08/11/2019 22.59:

l'apostolo Paolo afferma che la congregazione di Dio" non ha nessuna usanza".



Appunto Quindi nemmeno l'usanza di festeggiare il compleanno

Dimmi Che problemi hai?
Rodolphe1988
00sabato 9 novembre 2019 09:14
Roberto 62,5, 08/11/2019 20.39:

I testimoni di Geova non festeggiano i compleanni,ma la Bibbia condanna un cristiano
quando partecipa ad un compleanno?

I motivi per i quali i tdg non partecipano ai compleanni ne festeggiano il proprio compleanno sono essenzialmente due:
1* l'origine pagana dei compleanni.

Questa motivazione non è affatto strutturale e si basa sul fatto che il compleanno faceva parte di riti idolatrici.
Visto su questo punto dovrebbe
essere vietato anche l'uso della cravatta dell'incenso e di altre
usanze moderne.
Ma oggi non conta più il significato primitivo di un'istanza.

2* Il compleanno è descritto in maniera negativa nella Bibbia
e non risulta che nessun adoratore del vero Dio lo abbia festeggiato.

Anche qui il ragionamento non si basa sul sul fatto che la Bibbia
condanna chiaramente la cosa.
Tanto più che la le scritture greche affermano:

Paolo scrisse: “… dov’è lo spirito di Geova, li c’è libertà” (2 Corinti 3:17). Non critica i cristiani che celebrano un giorno particolare come giorno speciale, al contrario condanna coloro che sono pronti a giudicare altri in base a questo.

Romani14:5,6,10 “Un [uomo] giudica un giorno più di un altro; un altro giudica un giorno come tutti gli altri; ciascuno sia pienamente convinto nella sua propria mente. Colui che osserva il giorno lo osserva per Geova. E chi mangia, mangia per Geova, poiché rende grazie a Dio; e chi non mangia non mangia per Geova, eppure rende grazie a Dio. Ma tu, perché giudichi il tuo fratello? O anche tu, perché disprezzi il tuo fratello? Poiché tutti compariremo davanti al tribunale di Dio;”



Colossesi 2:16 dalla Nuova Gerusalemme afferma: “Nessuno dunque vi condanni più in fatto di cibo o di bevanda, o riguardo a feste, a noviluni e a sabati”

Buongiorno, allora il problema è sempre di chi giudica e non di chi agisce secondo coscienza in questo caso.
Una persona secondo me può benissimo partecipare a un compleanno come partecipa a una comunione a un battesimo a una cresima ecc ecc è una forma cordiale per stare assieme e questo non penso proprio che al giudizio di Dio sia una cosa negativa, bensì chi critica questa cosa verrà giudicato malamente.
Ricordiamoci che c'è differenza fra festeggiare una cosa che riguarda noi stessi e partecipare alla festa di un'altra persona.
Ti faccio un esempio: quando ci si laurea praticamente il 99% festeggia la laurea, se tu testimone di Geova non festeggi la tua perché sarebbe sbagliato agli occhi di Dio, non significa che tu non possa partecipare alla festa di laurea di un tuo compagno, in quanto tu ci andresti semplicemente per passare del tempo con lui in maniera pulita e cordiale quindi trovo estremamente grave condannare chi partecipa a una festa, se non è lui stesso il festeggiato.
Ricordo che un compleanno non è un rito satanico e chi vi partecipa non è una associazione a delinquere, quindi vai tranquillo se ti invitano a un compleanno vacci che non fai una cosa sbagliata, poi se tu invece credi di non festeggiare il tuo quello è un altro discorso.
Altrimenti allora tutti i Tdg non dovrebbero entrare in Chiesa perché casa di Dio per i cattolici, non dovrebbero partecipare a una comunione di un parente, a una cresima o a qualsiasi cerimonia perché pagana, se dovessimo guardare alla lettera tutte queste cose uno non potrebbe fare nulla.


Rodolphe1988
00sabato 9 novembre 2019 09:27
Faccio un altro esempio : una famiglia di Testimoni di Geova che conosco: padre, madre, 2 figli di cui uno sposato anche lui con una Tdg, hanno anche una terza figlia che NON è Tdg perché si è dissociata volontariamente (quindi l'unica della famiglia che non è più Tdg) e questa figlia si è sposata in municipio con il suo compagno (divorziato avente già un figlio) e nonostante ciò tutta la sua famiglia TDG ha partecipato al matrimonio sia alla cerimonia ed al pranzo e vedo che nessuno di loro è stato disassociato ed hanno un Ottimo rapporto con la loro figlia nonostante non sia più TDG. Altro esempio che dimostra che essere Tdg non significa non partecipare a cerimonie altrui seppur non si condividono le idee o le decisioni. Soprattutto quando si parla di famiglia.
Aquila-58
10sabato 9 novembre 2019 10:35
Re:
Rodolphe1988, 09/11/2019 09.27:

Faccio un altro esempio : una famiglia di Testimoni di Geova che conosco: padre, madre, 2 figli di cui uno sposato anche lui con una Tdg, hanno anche una terza figlia che NON è Tdg perché si è dissociata volontariamente (quindi l'unica della famiglia che non è più Tdg) e questa figlia si è sposata in municipio con il suo compagno (divorziato avente già un figlio) e nonostante ciò tutta la sua famiglia TDG ha partecipato al matrimonio sia alla cerimonia ed al pranzo e vedo che nessuno di loro è stato disassociato ed hanno un Ottimo rapporto con la loro figlia nonostante non sia più TDG. Altro esempio che dimostra che essere Tdg non significa non partecipare a cerimonie altrui seppur non si condividono le idee o le decisioni. Soprattutto quando si parla di famiglia.




sta alla coscienza di ognuno, Rodolfo.
per esempio, alla morte dei miei due genitori, ho partecipato al funerale in chiesa (e tieni conto che sono un nominato..), ma essendo lì come semplice osservatore.
Non ho partecipato a nessuna liturgia o usanza cattolica, ero lì come un palo ma ero lì, per i miei genitori, ripeto, come semplice osservatore.
Altri fratelli forse non lo avrebbero fatto, io si e - ripeto - sono un nominato


Rodolphe1988
00sabato 9 novembre 2019 11:04
Re: Re:
Aquila-58, 09/11/2019 10.35:




sta alla coscienza di ognuno, Rodolfo.
per esempio, alla morte dei miei due genitori, ho partecipato al funerale in chiesa (e tieni conto che sono un nominato..), ma essendo lì come semplice osservatore.
Non ho partecipato a nessuna liturgia o usanza cattolica, ero lì come un palo ma ero lì, per i miei genitori, ripeto, come semplice osservatore.
Altri fratelli forse non lo avrebbero fatto, io si e - ripeto - sono un nominato



Buongiorno Aquila è un piacere leggerla 😊
La ringrazio per la sua testimonianza 🙂
(SimonLeBon)
10sabato 9 novembre 2019 14:10
Re:
Rodolphe1988, 09/11/2019 09:14:

Buongiorno, allora il problema è sempre di chi giudica e non di chi agisce secondo coscienza in questo caso.
Una persona secondo me può benissimo partecipare a un compleanno come partecipa a una comunione a un battesimo a una cresima ecc ecc è una forma cordiale per stare assieme e questo non penso proprio che al giudizio di Dio sia una cosa negativa, bensì chi critica questa cosa verrà giudicato malamente. ...



A me è capitato ieri di finire "nel bel mezzo" di un aperitivo offerto da un collega di lavoro.
Tra l'altro siamo abbastanza amici e l'ho preso in giro perchè in effetti lo vedevo... invecchiato! [SM=g7405]

Simon
Rodolphe1988
00sabato 9 novembre 2019 14:32
Re: Re:
(SimonLeBon), 09/11/2019 14.10:



A me è capitato ieri di finire "nel bel mezzo" di un aperitivo offerto da un collega di lavoro.
Tra l'altro siamo abbastanza amici e l'ho preso in giro perchè in effetti lo vedevo... invecchiato! [SM=g7405]

Simon

🤣
verderame.1958
00sabato 9 novembre 2019 16:41
Re: Re:
Aquila-58, 09/11/2019 10.35:




- sono un nominato






Urca, allora mi sono sbagliato sul tuo conto. Pensavo che fossi L'INNOMINATO...di Manzoni
[SM=g8930]
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