Confutazione trasmissione Radio Maria del GRIS di aprile 2013...

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viceadmintdg1
00mercoledì 10 aprile 2013 21:07
...su i cambiamenti dei tdG/croce da aborrire?/corpo risorto di Cristo
viceadmintdg1
00mercoledì 10 aprile 2013 21:13
Apre la trasmissione di aprile, come è consuetudine da novembre 2012, il conduttore don Franco Fiorino precisando fra le altre cose che


“Vogliamo parlare dei tdG con molto rispetto, ma allo stesso tempo senza sottrarci dal dire la verità!”

viceadmintdg1
00mercoledì 10 aprile 2013 21:19
Successivamente il conduttore da la parola ad una certa Marta De Rossi (uno pseudonimo), che dice di essere cresciuta in una famiglia di tdG, ma di aver lasciato la Congregazione in età adulta per le esperienze, a suo dire, deludenti che avrebbe vissuto, in primis una mancanza di amore autentico. Ha anche scritto un libro nel quale racconta la sua esperienza.
Alcuni ex tdG stessi hanno espresso riserve circa l'autenticità del suo racconto, come una ricerca online può dimostrare.
Noi preferiamo non commentare, anche perché non conosciamo la storia di Marta. Diciamo solo che ci dispiace che ritenga negativa l'esperienza vissuta all'interno della Congregazione e ancor di più se tale esperienza le ha arrecato delle sofferenze. Rispettiamo quindi la sua scelta e non la vogliamo giudicare.
Quello che possiamo aggiungere è che diversamente da Marta, la stragrande maggioranza dei tdG ha trovato nella Congregazione un sostegno, non solo spirituale e un profondo senso di fratellanza e autentico amore cristiano, che auguriamo anche a lei di ritrovare!
viceadmintdg1
00domenica 14 aprile 2013 10:21
Successivamente don Fiorino presenta il secondo ospite della trasmissione


Ora diamo la parola ad Aldo Lorenzi, in collegamento telefonico da Bergamo, autore del libro I testimoni di Geova. Scritti, dottrine ed evoluzione storica, edito da Il Cerchio.
Cosa ti ha spinto a scrivere questo libro:




“Tutto è iniziato per caso, quando nel 1981 due tdG hanno suonato a casa mia. Pur essendo catechista non sono stato in grado di controbattere ad alcune loro specifiche obiezioni che ancora ricordo perché mi sono rimaste impresse e sono:

1.Gesù è morto su un palo e non sulla croce. I tuoi sacerdoti ti hanno sempre raccontato delle panzane
2.Dio ha un nome che è Geova.

Allora non conoscevo ne la dottrina ne la prassi dei tdG. Così ho deciso di conoscerli meglio. Non li ho mai scacciati e li ho sempre accolti. Anzi, purtroppo ora loro non vengono più a casa mia, mi evitano come fossi un satana! Addirittura mi hanno tolto l’abbonamento alla Torre di Guardia!
Ho fatto moltissime ricerche, ho contattato molte persone sia in Italia che all’estero. Sono venuto in possesso di molto materiale, che il semplice tdG non possiede, come circolari interne riservate agli anziani o loro libri datati.
Tutta questa ricerca e raccolta di documentazione mi ha permesso di rispondere alla provocazioni che i tdG fanno a me e alle altre persone quando vanno nelle loro case. Ora io infatti collaboro con il Centro di ascolto cattolico locale.
Nella loro breve storia si sono ripetutamente contraddetti su punti dottrinali di una certa importanza. Ed è proprio grazie a queste ricerche che io non sono di ventato tdG.
Sono convinto che se tutti i cattolici contattati dai tdG approfondissero, anzitutto la loro fede, ma poi anche quello che viene proposto dai tdG nessuno diventerebbe tdG.
Ad un certo punto, incoraggiato da altri, ho deciso di mettere a disposizione di tutti il materiale immane raccolto nel corso degli anni e così ho pubblicato diverse opere che ritengo essere un valido aiuto per quei cristiani che desiderano conoscere meglio il pensiero e le dichiarazioni fatte dalla Società Torre di Guardia su vari argomenti e poter così dimostrare al tdG che viene a casa nostra che queste dichiarazioni sono state nel tempo frequentemente smentite da essi stessi o dai fatti, come ad es. le predizioni apocalittiche sulla fine del mondo!
Se qualcuno fosse interessato ad avere documentazione, noi del Centro Cattolico di ascolto siamo disponibilissimi!
Non si tratta certo di una ricerca per andare contro alle persone ma per mostrare che se i tdG sono ancorati alla Parola di Dio, come dicono, perché continuano a cambiare? La Parola di Dio non cambia!
Come può essere vera una cosa se continua ad essere contraddetta?



Parola a chi desidera replicare...
Aquila-58
00lunedì 15 aprile 2013 19:25
Grazie Admin,

viceadmintdg1, 13/04/2013 18:22:

Successivamente don Fiorino presenta il secondo ospite della trasmissione


Ora diamo la parola ad Aldo Lorenzi, in collegamento telefonico da Bergamo, autore del libro I testimoni di Geova. Scritti, dottrine ed evoluzione storica, edito da Il Cerchio.
Cosa ti ha spinto a scrivere questo libro:



“Tutto è iniziato per caso, quando nel 1981 due tdG hanno suonato a casa mia. Pur essendo catechista non sono stato in grado di controbattere ad alcune loro specifiche obiezioni che ancora ricordo perché mi sono rimaste impresse e sono:

1.Gesù è morto su un palo e non sulla croce. I tuoi sacerdoti ti hanno sempre raccontato delle panzane



Gentilmente, mi permetta. Noi non andiamo per le case a dire che i sacerdoti raccontano panzane nè usiamo una simile terminologia. Sosteniamo che non vi sia alcuna prova né biblica né storica che Cristo sia stato messo a morte su una crux commissa o immissa e che la parola “croce” sia "sovraccarica" di un fardello storico-teologico che ben travalica il significato “asciutto” del sostantivo stauros, che preferiamo lasciare con la traduzione letterale, “palo, piolo”.
Questo però non significa tacciare altri di dire “panzane”, ma affermare ciò che si ritiene sia la cosa che si ricava dalle evidenze bibliche, a fronte di ciò (mi riferisco alla crux commissa o immissa) che non si ricava da nulla, per ciò che concerne la Bibbia e le prove storiche (del tutto mancanti...) riguardanti la prassi in uso nel I secolo, in Palestina, al tempo di Gesù...

viceadmintdg1, 13/04/2013 18:22:


2.Dio ha un nome che è Geova.

Allora non conoscevo ne la dottrina ne la prassi dei tdG. Così ho deciso di conoscerli meglio. Non li ho mai scacciati e li ho sempre accolti. Anzi, purtroppo ora loro non vengono più a casa mia, mi evitano come fossi un satana! Addirittura mi hanno tolto l’abbonamento alla Torre di Guardia!
Ho fatto moltissime ricerche, ho contattato molte persone sia in Italia che all’estero. Sono venuto in possesso di molto materiale, che il semplice tdG non possiede, come circolari interne riservate agli anziani o loro libri datati.
Tutta questa ricerca e raccolta di documentazione mi ha permesso di rispondere alla provocazioni che i tdG fanno a me e alle altre persone quando vanno nelle loro case.



noi cristiani testimoni di Geova facciamo delle “provocazioni” alle persone quando andiamo a predicare di casa in casa? [SM=g27993]
Le assicuro che questa storia mi giunge francamente nuova..... e dire che sono uno zelante predicatore del regno che opera con altri zelanti predicatori del Regno!
Sinceramente (e mi creda), non ci passa neppure per la testa di andare a provocare le persone bussando nelle loro case.......premettendo che noi cristiani testimoni di Geova ubbidiamo al comando scritturale di Mt. 28:19-20 la nostra opera è fondamentalmente quella predicare la buona notizia del Regno di Dio prima del sopraggiungere della fine (Mt. 24:14).
Le sembra una........ provocazione?

viceadmintdg1, 13/04/2013 18:22:


Ora io infatti collaboro con il Centro di ascolto cattolico locale.
Nella loro breve storia si sono ripetutamente contraddetti su punti dottrinali di una certa importanza. Ed è proprio grazie a queste ricerche che io non sono di ventato tdG.
Sono convinto che se tutti i cattolici contattati dai tdG approfondissero, anzitutto la loro fede, ma poi anche quello che viene proposto dai tdG nessuno diventerebbe tdG.




non si tratta di “contraddizioni” come Lei afferma. Noi riteniamo che non la Parola di Dio, ovviamente, ma il suo intendimento sia graduale, progressivo, prova ne sia, ad esempio, che il mysterion di Dio è stato tenuto nascosto per secoli e svelato ai santi, vedasi Efes. 1:9-10 ; 3:4-5 ; Col. 1:26.
Non è un caso che il libro profetico di Daniele parli di sigillare quelle parole in vista del “tempo della fine” laddove la conoscenza sarebbe “accresciuta” e dove quelle parole sarebbero state comprese dai saggi e non dagli empi (Daniele 12:4, 9-10 CEI).
In Daniele si parla espressamente del "tempo della fine", laddove poi nel contesto matteano Cristo si fa anche riferimento al libro del profeta (Mt. 24:15). 
Nel contesto matteano, Gesù fa una domanda fatidica: 
"Chi è realmente lo schiavo fedele e discreto"? 
Cristo afferma che "costui" è stato costituito sopra i domestici per dare cibo a tempo debito, tutto in previsione del ritorno del Signore (Mt. 24:45-47). 
In questo contesto, non si sta parlando genericamente del cristiano vigilante o del cristiano addormentato ma di "qualcuno" che il Signore ha stabilito affinchè, attraverso il cibo a tempo debito, si potesse riconoscere il suo ritorno, anche attraverso quella conoscenza graduale di cui parlò Daniele riguardo al “tempo della fine”. 
Lo sa che anche la cattolicissima Bibbia di Gerusalemme concorda con questa impostazione? 

"La prima [delle tre parabole, quella del servo fedele e discreto, l' aggiunta è mia..] mette in scena un servo di Cristo incaricato di una funzione nella chiesa, come furono gli apostoli" (nota in calce a Mt. 24:45-51)...... 

viceadmintdg1, 13/04/2013 18:22:


Ad un certo punto, incoraggiato da altri, ho deciso di mettere a disposizione di tutti il materiale immane raccolto nel corso degli anni e così ho pubblicato diversi opere che ritengo essere un valido aiuto per quei cristiani che desiderano conoscere meglio il pensiero e le dichiarazioni fatte dalla Società Torre di Guardia su vari argomenti e poter così dimostrare al tdG che viene a casa nostra che queste dichiarazioni sono state nel tempo frequentemente smentite da essi stessi o dai fatti, come ad es. le predizioni apocalittiche sulla fine del mondo!



ma Lei ha letto la recentissima Torre di Guardia che parla proprio di questo argomento? La trova apocalittica? Talmente apocalittica che, andando a predicare di casa in casa, poco prima del fatidico 21 dicembre 2012, una signora mi ha chiesto cosa ne pensassimo della fine del mondo prevista per quel giorno.
Risposi a quella signora:
Guardi Signora, Le assicuro che il 22 dicembre 2012, quindi il giorno dopo, io sarò qui a darle la Torre di Guardia del Gennaio 2013 che parla proprio della “fine del mondo” e che le spiega che cosa dobbiamo intendere realmente con questa espressione".....

Le sue “apocalittiche previsioni” alludono alla solita storia del 1975, ma guardi che la famosa Svegliatevi del 1969 parlava dei 6000 anni della cronologia biblica, dalla creazione di Adamo, che scadeva proprio nel 1975, ma riguardo alla “fine del mondo”, la stessa Svegliatevi fu categorica in quanto scrisse:
Giacchè la Bibbia non lo dichiara specificatamente [riguardo alla "fine del mondo"...], nessun uomo può dirlo”!
E che dire del Ministero del regno del giugno del 1974 che, dopo aver esortato ad aumentare l' opera di pioniere, affermava che quello era “un modo eccellente d' impiegare il breve tempo che rimane prima della fine del mondo malvagio”?

E' molto diverso da quello che scrisse Paolo in 1 Cor. 7:29:
Questo vi dico fratelli: il tempo si è fatto breve; d' ora innanzi quelli che hanno moglie vivano come se non l' avessero” (CEI)?

Peggio ancora Pietro, che si aspettava di lì a poco la fine di tutto:
La fine di tutte le cose è vicina” (1 Pt. 4:7 CEI).

Si chiama attesa, tensione escatologica, ben presente già in era apostolica, figuriamoci oggi!

Ma Lei le ha mai ragionate queste cose?

viceadmintdg1, 13/04/2013 18:22:


Se qualcuno fosse interessato ad avere documentazione, noi del Centro Cattolico di ascolto siamo disponibilissimi!
Non si tratta certo di una ricerca per andare contro alle persone ma per mostrare che se i tdG sono ancorati alla Parola di Dio, come dicono, perché continuano a cambiare? La Parola di Dio non cambia!
Come può essere vera una cosa se continua ad essere contraddetta?

Parola a chi desidera replicare...



Ho già spiegato sopra come stanno le cose: non cambia la Parola di Dio ma è il suo intendimento che è progressivo.

Perchè non fa leggere al Centro Cattolico queste nostre parole?

Saluti.
admintdg2
00martedì 16 aprile 2013 17:08
Visto che il fratello Aquila ha già ben argomentato sugli aspetti dottrinali, mi permetterei di dare uno stampo diverso alla risposta… vorrei rispondere sul metodo usato dalla radio per screditarci, metodo molto lontano dal loro proponimento:


“Vogliamo parlare dei tdG con molto rispetto, ma allo stesso tempo senza sottrarci dal dire la verità!”



Le due testimonianze sopracitate servono veramente a presentare la verità sui TdG?

Abbiamo già detto che non vogliamo commentare esperienze personali, che senza metterle in dubbio, come qualche ex TdG ha fatto, sono e rimangono esperienze personali che non possono stabilire una regola che valga per i milioni di TdG in tutto il mondo. Per un ex TdG che dice di essersi trovato male, potremmo citare migliaia di altre esperienze che affermano il contrario, quindi il punto focale è prendere queste esperienze per quello che sono. Prendiamo per scontato che tanti cattolici divorziano, abortiscono, delinquono, ma questo non significa che TUTTI i cattolici fanno questo, quindi, per analogia, non possiamo certo affermare che, il semplice fatto che una persona non si è trovata bene fra i TdG, allora tutti gli altri fanno bene a guardarsi dai TdG.
Capisco che la trasmissione ha un suo obiettivo, ma l’informazione data sui TdG è palesemente diretta a screditarli e a mettere in guardia gli ascoltatori da loro. La verità richiederebbe molto di più.

Altra conferma, di quanto sopra, la troviamo su quanto dice il secondo ospite, Aldo Lorenzi.



“Ho fatto moltissime ricerche, ho contattato molte persone sia in Italia che all’estero. Sono venuto in possesso di molto materiale, che il semplice tdG non possiede, come circolari interne riservate agli anziani o loro libri datati. ”



Ecco servita una dose di mistero sui TdG, sull'esistenza di materiale segreto che il semplice TdG non possiede.
Un alone di mistero degno del moderno Vatileaks, con tanto di corvi e maggiordomi, pronti a “rubare” circolari con chissà quali segreti. Anche questo è un pessimo modo di presentare la verità sui TdG, ma l’importante è screditarli, questo deve rimanere nella mente del radioascoltatore.



Tutta questa ricerca e raccolta di documentazione mi ha permesso di rispondere alla provocazioni che i tdG fanno a me e alle altre persone quando vanno nelle loro case. Ora io infatti collaboro con il Centro di ascolto cattolico locale.



E quali sarebbero queste provocazioni? La nostra presenza alla sua porta in ubbidienza ad un comando di Cristo?
Avremmo tanti argomenti provocanti da usare, se solo lo vorremmo, per far notare alle persone come la religione cattolica è lungi dall’essere la Chiesa di Cristo, ed in tanti ormai se ne sono accorti, ma lo scopo delle nostre visite alle persone è ben altro, noi portiamo la Buona Notizia del Regno, chi vorrà capire, capirà.



Sono convinto che se tutti i cattolici contattati dai tdG approfondissero, anzitutto la loro fede, ma poi anche quello che viene proposto dai tdG nessuno diventerebbe tdG.



Poveretti, i cattolici fanno quello che gli è stato insegnato, perché adesso indicarli come colpevoli se cambiano “pascolo”? I colpevoli della loro “ignoranza” sono altri. Non bastano i “Buon Giorno”, i “Buona Sera” o i “Buon Pranzo” a soddisfare il bisogno spirituale di una persona. Possono andare bene come contorno per una gita a Roma, ma ci vuole ben altro.
Ci vuole lo studio della Parola di Dio, e quando questo avviene con noi, automaticamente la persona viene portata ad analizzare quella che è stata la SUA fede e la SUA conoscenza fino a quel momento e chissà perché, in tanti, decidono di battezzarsi come TdG.



Non si tratta certo di una ricerca per andare contro alle persone ma per mostrare che se i tdG sono ancorati alla Parola di Dio, come dicono, perché continuano a cambiare? La Parola di Dio non cambia! Come può essere vera una cosa se continua ad essere contraddetta?



Far parte del popolo di Dio non significa certo aver ricevuto tutta la conoscenza o l’intendimento possibile ed immaginabile. Persino gli apostoli, benché fossero stati insieme a Gesù, dovettero cambiare idea su aspettative che non si sarebbero realizzate al loro tempo.
Se analizzo le centinaia di credenze dei cattolici, noterò che tutto quello che un cattolico crede oggi, non è stato certo “partorito” al concilio di Nicea, ma negli anni sono state aggiunte molte cosette di cui ci piacerebbe parlare.
Potete trovare questa lunga sequela di credenze aggiunte e variate qui:


www.disinformazione.it/eresiechiesa.htm

Colpevolizzarci per dei cambiamenti avvenuti nel nostro intendimento di qualche argomento diventa ridicolo rispetto a come e a quanto è stato cambiato nella dottrina cattolica.

Attendiamo con ansia il prossimo “esperto” con il suo libro sui TdG.
viceadmintdg1
00giovedì 25 aprile 2013 14:18
Successivamente, don Fiorino da la parola a don Battista Cadei in collegamento telefonico da Bergamo, chiamato a trattare il tema della risurrezione:



Prima di parlare di risurrezione vorrei parlare ancora della morte di Gesù. La questione non è tanto nella forma, croce o palo che sia, ma nel fatto che per loro questo patibolo va odiato e aborrito.

Cito da una loro fonte:

"Cosa provereste se un vostro carissimo amico fosse messo a morte dietro false accuse? Vi fareste una copia dello strumento con cui è stato ucciso? Lo considerereste un oggetto caro o lo aborrireste?" (rs p. 88 par. 5 Croce)

Il vero motivo di avversione è che la croce è onorata e venerata dalle chiese, e siccome esse sono diaboliche, dicono, sicuramente è diabolica anche la croce.
Ma dire che la croce è da odiare e aborrire è un ragionamento umano, contrario alla Bibbia. Infatti san Paolo dice in 1 corinti 1:23,24:

"Mentre i Giudei chiedono segni e i Greci cercano sapienza, 23 noi invece annunciamo Cristo crocifisso: scandalo per i Giudei e stoltezza per i pagani; comunque, per quelli che sono i chiamati, sia giudei che greci, Cristo potenza di Dio e sapienza di Dio".

Anche in Galati 6:14 leggiamo:

"Quanto a me invece non ci sia altro vanto che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo, per mezzo della quale il mondo per me è stato crocifisso, come io per il mondo".



Spazio alla replica
Aquila-58
00giovedì 25 aprile 2013 18:22
Grazie Admin,

viceadmintdg1, 24/04/2013 17:16:



Successivamente, don Fiorino da la parola a don Battista Cadei in collegamento telefonico da Bergamo, chiamato a trattare il tema della risurrezione:


“Prima di parlare di risurrezione vorrei parlare ancora della morte di Gesù. La questione non è tanto nella forma della croce ma nel fatto che per loro questo patibolo, croce o palo che sia, va odiato e aborrito.
Cito da una loro fonte: 

"Cosa provereste se un vostro carissimo amico fosse messo a morte dietro false accuse? Vi fareste una copia dello strumento con cui è stato ucciso? Lo considerereste un oggetto caro o lo aborrireste?" (rs p. 88 par. 5 Croce) 





Caro Cadei, Lei deve sapere che “aborrire” non significa “odiare”.
I cristiani testimoni di Geova non “odiano” proprio un bel nulla....
Ci sono due numeri della Torre di Guardia che spiegano benissimo il concetto, perchè non li legge agli ascoltatori di Radio Maria?

Anche ignorando le testimonianze e supponendo che Gesù sia stato ucciso su una croce, bisognerebbe venerarla? No, poiché Gesù fu messo a morte come un criminale, come gli uomini messi al palo al suo fianco, e il modo in cui morì lo presentò nella maniera più denigratoria. I cristiani del I secolo non avrebbero considerato sacro lo strumento della sua morte. Venerarlo avrebbe significato glorificare l’azione sbagliata commessa mediante esso, l’omicidio di Gesù.
Se il vostro più caro amico venisse messo a morte dietro falsa accusa, fareste un’immagine dello strumento dell’esecuzione (ad esempio il capestro, o la sedia elettrica, o il fucile di un plotone di esecuzione) per poi baciare quell’immagine, accendere candele davanti ad essa o portarla al collo come un ornamento sacro? Sarebbe impensabile. Lo stesso vale per la venerazione della croce
” (Torre di Guardia 1/5/1989).

Ancora...

Pur non portando croci, questi cristiani [i cristiani testimoni di Geova, l' aggiunta è mia..] apprezzano profondamente il fatto che Cristo è morto per loro. Sanno che il sacrificio di Cristo è una meravigliosa dimostrazione della “potenza di Dio” e del Suo eterno amore. (1 Corinti 1:18; Giovanni 3:16) Ma non hanno bisogno dell’ausilio di alcun oggetto materiale, come una croce, per adorare questo Dio d’amore. Infatti, come esortò Paolo, ‘camminano per fede, non per visione’. — 2 Corinti 5:7.” (Torre di Guardia 15/8/1987).

Lei capisce che tra il respingere una forma di venerazione che riteniamo sbagliata e “odiare” c' è una discreta differenza.....non le pare?

Anzi, l' uso di questa terminologia può avere, come unico sbocco presso alcuni ascoltatori, quello di "generare" odio non verso la croce (che davvero nessuno di noi "odia"!) ma piuttosto verso i cristiani testimoni di Geova.
Lei comprende questo aspetto?


viceadmintdg1, 24/04/2013 17:16:


Il vero motivo di avversione è che la croce è onorata e venerata dalle chiese, e siccome esse sono diaboliche, dicono, sicuramente è diabolica anche la croce.




no, i veri motivi, banalmente, sono i seguenti:
1) non c' è alcuna prova, nè biblica nè storica che, nel I secolo e nella Palestina, la crocifissione avvenisse per mezzo di una crux commissa o immissa e se Lei ha una prova storica riguardante il I secolo ce la segnali....
2) il termine "croce" si porta dietro un sovraccarico, storico e teologico, del tutto anacronistico nel I secolo, che travalica (e di molto) il significato che il sostantivo stauros comunicava, ragion per cui i cristiani testimoni di Geova, lungi dall' avere avversioni di sorta, preferiscono mantenere per il sostantivo il significa "asciutto" di "piolo, palo"..tutto qui...

viceadmintdg1, 24/04/2013 17:16:


Ma dire che la croce è da odiare e aborrire è un ragionamento umano, contrario alla Bibbia. Infatti san Paolo dice in 1 corinti 1:23,24:

"Mentre i Giudei chiedono segni e i Greci cercano sapienza, 23noi invece annunciamo Cristo crocifisso: scandalo per i Giudei e stoltezza per i pagani; comunque, per quelli che sono i chiamati, sia giudei che greci, Cristo potenza di Dio e sapienza di Dio".




caro Cadei, Lei neppure immagina quante volte abbiamo confutato questa obiezione, invero piuttosto risibile!
"Noi invece annunciamo Cristo crocifisso", secondo la versione della CEI: appunto!
E' il sacrificio di Cristo e il perdono dei peccati in base al Suo nome (Luca 24:46-48), non la croce o il palo in se stesso, che viene annunciato.
E' il sacrificio di Cristo che per i giudei è scandalo e per i pagani stoltezza, non la croce o il palo, mi capisce Cadei?
Vediamo anche Galati 6:12-14: non si è perseguitati per la croce o il palo in quanto tali e non ci si vanta della croce o del palo in quanto tali, ma di ciò che rappresenta il sacrificio di riscatto di Cristo e ciò che significa per noi e per la nostra vita, vedasi Marco 8:34, che ci indica un preciso modo di vivere, non una venerazione di uno strumento di morte! Mi capisce Cadei?
Lei può replicare alla prossima trasmissione di Radio Maria?

viceadmintdg1, 24/04/2013 17:16:


Anche in Galati 6:14 leggiamo:

"Quanto a me invece non ci sia altro vanto che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo, per mezzo della quale il mondo per me è stato crocifisso, come io per il mondo".


Spazio alla replica



ne ho già parlato, che altro aggiungere.....sulla base di quanto scritto in Galati 6:14, Le chiedo: ci si deve vantare della croce o del palo di Cristo in quanto strumento o perchè per mezzo del sacrificio di Cristo, per il cristiano, il mondo è stato crocifisso o messo al palo e noi per il mondo, cioè a dire per il cristiano il mondo e le cose del mondo non esistono più (1 Gv. 2:15)?
Lei può rispondermi alla prossima trasmissione di Radio Maria?
Le sarei grato per questo....
dom@
00giovedì 25 aprile 2013 18:52
Chissà' perché Gesù disse come Mose'! Mica Mose' a messo il serpente a una croce!?

C.E.I. Giovanni 3:14
«E, come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che il Figlio dell'uomo sia innalzato,
[SM=g10765]
admintdg2
00venerdì 26 aprile 2013 11:10
Solo una breve considerazione


Prima di parlare di risurrezione vorrei parlare ancora della morte di Gesù. La questione non è tanto nella forma, croce o palo che sia, ma nel fatto che per loro questo patibolo va odiato e aborrito.

Cito da una loro fonte:

"Cosa provereste se un vostro carissimo amico fosse messo a morte dietro false accuse? Vi fareste una copia dello strumento con cui è stato ucciso? Lo considerereste un oggetto caro o lo aborrireste?" (rs p. 88 par. 5 Croce)



Sarebbe curioso conoscere quale risposta darebbero i suoi radioascoltatori a questa domanda.


Il vero motivo di avversione è che la croce è onorata e venerata dalle chiese, e siccome esse sono diaboliche, dicono, sicuramente è diabolica anche la croce.



Associazione di idee completamente fuori luogo.
Oltre a dire che la croce è onorata e venerata, Don Cadei, avrebbe dovuto aggiungere un altro termine riferito alla croce: ADORAZIONE
Don Cadei conoscerà bene questa funzione, ma evita di citarla, come sempre quando si parla di immagini, per evitare di sentirsi accusato di idolatria.
Che lo dica o meno, il risultato finale non cambia, la croce per il cattolico è un idolo da appendere al collo, da baciare, da usare nelle più svariate forme della propria religiosità, addirittura senza il Cristo. Già la forma è sacra.
Don Cadei sa benissimo che i TdG rifuggono ogni forma d'idolatria e questo è l'unico motivo per cui la forma dello strumento usato per uccidere Gesù, per noi, passa in secondo piano.
La Parola di Dio ci insegna a riporre fede nel sangue versato da Gesù e nessun idolo ne potrà prendere il posto.



Ma dire che la croce è da odiare e aborrire è un ragionamento umano, contrario alla Bibbia. Infatti san Paolo dice in 1 corinti 1:23,24:
"Mentre i Giudei chiedono segni e i Greci cercano sapienza, 23 noi invece annunciamo Cristo crocifisso: scandalo per i Giudei e stoltezza per i pagani; comunque, per quelli che sono i chiamati, sia giudei che greci, Cristo potenza di Dio e sapienza di Dio".

Anche in Galati 6:14 leggiamo:

"Quanto a me invece non ci sia altro vanto che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo, per mezzo della quale il mondo per me è stato crocifisso, come io per il mondo".



Quindi a suo dire, la croce era importante per S. Paolo, la considerava una ragione di vanto. Magari se lo immagina con una croce al collo o con una croce in mano mentre andava in predicazione.
Nulla di tutto questo, e lei lo sa, caro Don Cadei.
Per S. Paolo, come per tutti i primi cristiani, il suo vanto era Gesù Cristo e non lo strumento della sua morte.
Questo era il punto centrale della sua predicazione:


Ricòrdati di Gesù Cristo, risorto dai morti, discendente di Davide, come io annuncio nel mio Vangelo, 9 per il quale soffro fino a portare le catene come un malfattore.
Ma la parola di Dio non è incatenata! 10 Perciò io sopporto ogni cosa per quelli che Dio ha scelto, perché anch’essi raggiungano la salvezza che è in Cristo Gesù, insieme alla gloria eterna. 11 Questa parola è degna di fede: Se moriamo con lui, con lui anche vivremo; 12 se perseveriamo, con lui anche regneremo; se lo rinneghiamo, lui pure ci rinnegherà; 13 se siamo infedeli, lui rimane fedele, perché non può rinnegare se stesso. (2 Timoteo 2:8-13 CEI)
viceadmintdg1
00domenica 28 aprile 2013 21:48
Don Battista Cadei continua il suo intervento parlando del corpo risorto di Cristo. Ecco la sua obiezione:


Parliamo ora al del tema della risurrezione. Gesù è risuscitato col suo vero corpo. Viceversa i tdg dicono che Gesù risorgendo assunse un corpo apparente; negano la risurrezione fisica.

Scrivono né Il mio libro di racconti biblici, p. 102:

"Sai che ne fu del corpo di Gesù? Dio lo fece sparire. Dio non riportò Gesù in vita con il corpo di carne col quale era morto. Diede a Gesù un corpo nuovo, spirituale, come lo hanno gli angeli in cielo".

Anzitutto il Vangelo non parla di questo. Dice che la tomba fu trovata vuota non perché Dio disintegrò il corpo di Gesù ma perché era uscito vivo da esso. Infatti gli angeli dissero alle donne:

Lc 24:5,6: "Mentre le [donne] erano spaventate e tenevano la faccia rivolta al suolo, gli [uomini] dissero loro: “Perché cercate il Vivente fra i morti? 6 [[Egli non è qui, ma è stato destato.]]"

Del resto Luca e Giovanni sottolineano proprio la corporeità di Gesù risorto.

Luca 24:37: "Ma, essendo atterriti e spaventati, immaginavano di vedere uno spirito. 38 Ed egli disse loro: “Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? 39 Vedete le mie mani e i miei piedi, che sono proprio io; toccatemi e vedete, perché uno spirito non ha carne ed ossa come vedete che ho io”. 40 [[E dicendo questo mostrò loro le sue mani e i suoi piedi.]] 41 Ma mentre non credevano ancora per pura gioia e si meravigliavano, disse loro: “Avete lì qualcosa da mangiare?” 42 E gli porsero un pezzo di pesce arrostito; 43 ed egli lo prese e lo mangiò davanti ai loro occhi".

Leggiamo poi la famosa testimoninanza di Tommaso in Giovanni 20:27:

"Poi disse a Tommaso: “Metti il tuo dito qui, e vedi le mie mani, e prendi la tua mano e mettila nel mio fianco, e smetti di essere incredulo ma divieni credente”"

Credo che le prove che Gesù è risorto fisicamente sono talmente esplicite che occorre fare un verso sforzo, come fanno loro, per dire che è risorto solo apparentemente.

Ma quali sono gli argomenti da loro usati per negare la risurrezione corporea di Gesù.

Sostanzialmente sono 2:

1) La Bibbia dice che Gesù è risucitato secondo lo spirito. La Bibbia e san Paolo in particolare, parlano spesso della contrapposizione tra carne e spirito ma essi vanno compresi nel senso biblico. La carne significa l’uomo debole, destinato a morire. Ad es.:

1 Pietro 1:24: "Poiché “ogni carne è come l’erba, e tutta la sua gloria è come il fiore dell’erba; l’erba si secca e il fiore cade,"

Matteo 16:17: "In risposta, Gesù gli disse: “Felice te, Simone figlio di Giona, perché non te [lo] hanno rivelato la carne e il sangue, ma il Padre mio che è nei cieli."

Qui carne indica l’umanità, infatti non dipende dalle doti naturali di Simon Pietro ma per un dono del Padre.

Carne può anche significare la chiusura ai doni di Dio e di conseguenza l’inclinazione al male. Ad es.

Matteo 26:41: "Vigilate e pregate di continuo, per non entrare in tentazione. Lo spirito, certo, è desideroso, ma la carne è debole”."

Ecco la carne è la debolezza umana, che può anche inclinare al peccato. Del resto ha questo senso la frase

Galati 5:17: "Poiché la carne è contro lo spirito nel suo desiderio, e lo spirito contro la carne;"

Ma Gesù è realmente resuscitato col suo vero corpo.

Ora cerchiamo di capire le 2 frasi usate dai tdG per dimostrare che Gesù non è risorto fisicamente:

1 Pietro 3:18: "Infatti, anche Cristo morì una volta per sempre in quanto ai peccati, un giusto per ingiusti, per condurvi a Dio, essendo messo a morte nella carne, ma essendo reso vivente nello spirito."

1 Corinti 15:45: "Così è anche scritto: “Il primo uomo Adamo divenne anima vivente”. L’ultimo Adamo divenne spirito vivificante."

Queste 2 frasi non significano che Gesù è morto con il corpo e resuscitato senza corpo. No, significa che ha assunto la debolezza umana, sottomettendosi alla morte, ma poi è risuscitato libero dalle debolezze umane, non morirà di nuovo anzi con la capacità di dare la vita. Questo è in significato del dire che Gesù è reso vivo nello spirito!

2) Il secondo argomento usato per negare la risurrezione corporea di Gesù sono i riferimenti in cui Gesù dopo la risurrezione non è stato riconosciuto immediatamente. Ma se leggiamo con attenzione il Vangelo, non dice mai che è risorto con un corpo apparente. La prima apparizione a Maddalena, il Vangelo dice che era ancora buioi. Quanto alla pesca miracolosa, Gesù distava circa 200 metri essendo sulla riva. Ma che dire dei discepoli di Emmaus che erano vicini? Il vangelo indica il motivo per cui non lo riconobbero subito:

Luca 24:15,16: "Ora, mentre conversavano e ragionavano, Gesù stesso si accostò e camminava con loro; 16 ma i loro occhi erano trattenuti dal riconoscerlo."

Poi quando Gesù spezza il pane si aprirono i loro occhi e lo riconobbero. Quindi il problema non era dovuto al corpo apparente ma al fatto che i loro occhi erano velati e poi si sono persi.

Ma perché i tdG negano la risurrezione di Gesù col corpo fisico nonostante le evidenze bibliche?

Loro dicono che Gesù doveva morire in base alla legge del taglione. Doveva pagare In Potete vivere su una terra paradisiaca, p. 62 si legge:

“Vi è implicato un principio legale contenuto nella legge che Dio diede alla nazione d’Israele, e cioè: ‘Vita per vita’. (Esodo 21:23; Deuteronomio 19:21)

Ma i tdG dimenticano che la legge del taglione è stata abolita da Gesù

Matteo 5:38-41: "“Avete udito che fu detto: ‘Occhio per occhio e dente per dente’. 39 Ma io vi dico: Non resistete a chi è malvagio; ma a chi ti schiaffeggia sulla guancia destra, porgi anche l’altra. 40 E se uno vuole farti causa per impossessarsi della tua veste, lascia che ti prenda anche il mantello;"

Poi Gesù per dire che non va seguita la legge del taglione, dice che bisogna imitare il Padre celeste, che fa sorgere il sole sui buoni e cattivi e piovere su giusti e ingiusti.

Secondo loro quindi, facendo un ragionamento da ragioniere, dicono che la morte di Gesù è un pagamento, un riscatto e quindi non può riprendersi il copro che è servito per pagare la disubbidienza del corpo di Adamo. Riprendersi il copro sarebbe come restituire il pagamento, cioè annullarlo.

Ma se fosse così quello che è scritto nei Vangeli è un inganno, mentre invece noi leggiamo per es. in San Paolo che “c’è un solo Dio, un solo mediatore fra Dio e gli uomini, l’uomo Cristo Gesù, il Cristo risorto, che è un uomo, quindi non apparenza umana, come sono apparsi alcuni angeli!

Quindi non è che Gesù muore per pagare affinché Dio deponga la sua ira. No

“Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo figlio unigenito. Affinchè chiunque crede in lui non muoia ma abbia vita eterna”.

Quindi è un atto di amore voluto da Dio!

Loro cercano di rendere tutto razionale, a loro modo, quindi la croce non va bene, la trinità non va bene, perché secondo la loro visione carnale non sono razionali e dicono che i misteri sono stati inventati!



Lascio la parola a chi desidera replicare...
Aquila-58
00lunedì 29 aprile 2013 19:36
SUL CORPO RISORTO DI CRISTO.....
I PARTE:

Grazie Admin,


viceadmintdg1, 26/04/2013 23:19:

Don Battista Cadei continua il suo intervento parlando del corpo risorto di Cristo. Ecco la sua obiezione:

“Parliamo ora al del tema della risurrezione. Gesù è risuscitato col suo vero corpo. Viceversa i tdg dicono che Gesù risorgendo assunse un corpo apparente; negano la risurrezione fisica.

Scrivono né Il mio libro di racconti biblici, p. 102:

"Sai che ne fu del corpo di Gesù? Dio lo fece sparire. Dio non riportò Gesù in vita con il corpo di carne col quale era morto. Diede a Gesù un corpo nuovo, spirituale, come lo hanno gli angeli in cielo".

Anzitutto il Vangelo non parla di questo. Dice che la tomba fu trovata vuota non perché Dio disintegrò il corpo di Gesù ma perché era uscito vivo da esso. Infatti gli angeli dissero alle donne:

Lc 24:5,6: "Mentre le [donne] erano spaventate e tenevano la faccia rivolta al suolo, gli [uomini] dissero loro: “Perché cercate il Vivente fra i morti? 6 [[Egli non è qui, ma è stato destato.]]"


Caro Cadei, l' angelo sta semplicemente dicendo alle donne che era inutile cercare il Vivente in un sepolcro, a motivo del fatto che Egli era stato risorto e non poteva quindi essere lì. Punto.
L' angelo non sta certo spiegando loro la “dinamica” della risurrezione ma solo che Egli era risorto....
Il punto è: in che modo era risorto, visto che il corpo carnale di Cristo, all' interno del sepolcro, ovviamente non c' era più?
E' molto semplice, caro Cadei.
Alcuni passi biblici, se letti attentamente e con cuore completo, ci spiegano l' arcano, cominciamo dal primo:
hos metaschematisei to soma tes tapeinoseos hemon summorfon toi somati tes doxes autou kata ten energeian tou dunasthai auton kai hupotaxai autoi ta panta”,
alla lettera, solo per la parte che ci interessa in questa sede:
che trasformerà il corpo della bassezza di noi conforme al corpo della gloria di lui, …......” (Filip. 3:21). Qui viene detto che Cristo, quando sarebbe tornato, avrebbe trasformato il corpo misero, umiliato, della bassezza, “per conformarlo al corpo glorioso” (CEI) del Cristo.
Abbiamo pertanto due elementi importanti:
a) il corpo della bassezza sarebbe stato trasformato (qui troviamo il verbo metaschematizo, “trasformare”, secondo il Dizionario Esegetico del Nuovo Testamento);
b) conformemente al “corpo glorioso” di Cristo. Si parla quindi di Cristo come dell' avente un “corpo glorioso” (CEI).
1 Cor. 15:44 parla di un soma psuchikon, un “corpo psichico”, cioè fisico che viene “seminato”, ma che risorge come corpo pneumatico, cioè spirituale. Nel versetto 51 Paolo dice che “pantes de allagesometha”, cioè a dire: “tutti saremo trasformati”.

Come?

1 Cor. 15:53 dice che “dei gar to ftharton touto endusasthai aftharsian kai to thneton touto endusasthai athanasian”, ergoE' necessario infatti che il (corpo) corruttibile questo rivestire incorruttibilità e il (corpo) mortale questo rivestire l' immortalità".

Che significa “rivestire”? Significa forse che ciò che è mortale, cioè il corpo psichico, viene assorbito da un nuovo “vestito”, cioè un corpo spirituale incorruttibile?
No, qui troviamo il verbo greco endyo, “rivestire, indossare” ed è usato ad esempio in Coloss. 3:9-10, “svestirsi dell' uomo vecchio....rivestire il nuovo” (CEI).
Qui viene detto di spogliarsi della vecchia persona con le sua pratiche e rivestire la nuova, non indossare una nuova veste sopra la vecchia......anche Efes. 4:22-24 , altra ricorrenza del verbo endyo, esprime un concetto simile: “abbandonare.....l' uomo vecchio che si corrompe....e a rivestire (endyo, come nei passi precedenti)l' uomo nuovo, creato secondo Dio nella giustizia e nella vera santità” (CEI).
Paolo non dice di mantenere la vecchia persona sotto la nuova, ma di togliere la vecchia persona e rivestire la nuova persona.....allo stesso modo, una volta che il corpo psichico è trasformato, mutato in corpo pneumatico ed ha rivestito l' incorruzione e l' immortalità, ciò che era corruttibile è tolto perchè ce ne siamo spogliati, non ci portiamo dietro un corpo carnale, corruttibile, nascosto sotto un veste incorruttibile.
Una volta che ha rivestito l' immortalità, quel corpo psichico mortale è tolto, ce ne siamo svestiti, sbarazzati, lo abbiamo abbandonato, come l' “uomo vecchio” di cui sopra, dato che in cristiano è una nuova creazione, laddove le cose vecchie sono passate (2 Cor. 5:17 ; Galati 6:15).

2 Cor. 5:1,4 spiega benissimo il tutto.
Paolo contrappone la “casa terrena”, paragonata ad una tenda,, cioè il corpo psichico, fisico ad una “casa eterna nei cieli”, il corpo pneumatico, spirituale.

Oidamen gar hoti ean he epigeios hemon oikia tou skenous kataluthei, oikodomen ek theou echomen, oikian acheiropoieton aiônion en tois ouranois
cioè a dire (tratto letteralmente dal cattolico Nuovo Testamento interlineare greco latino italiano P. Beretta, edizioni San Paolo):

Sappiamo infatti che qualora la terrestre di noi casa di tenda sia distrutta, un edificio da Dio abbiamo, una casa non fatta da mani d' uomo, eterna nei cieli"
Qui abbiamo il verbo greco katalyo che, secondo il Dizionario Esegetico del Nuovo Testamento, significa “disciogliere, disgregare, distruggere, abrogare, abolire”.
Lo stesso DENT, a proposito del passo paolino, afferma che qui si ha il significato di “smontare, disfare, demolire la nostra abitazione terrena, il corpo”.
Pertanto, la casa terrena, che Paolo paragona ad una tenda, viene disciolta (il prefisso lyo indica lo sciogliersi di qualcosa, in questo caso della tenda terrena, il corpo psichico, terreno, fisico), demolita, distrutta, disfatta.
Viene “assorbita” dalla casa celeste, il corpo pneumatico?
Il versetto 4 spiega che così non è.
Infatti dice: “hina katapothei to thneton hupo tes zoes”. Il cattolico Nuovo Testamento interlineare greco latino italiano P. Beretta, edizioni San Paolo rende letteralmente: “affinchè sia inghiottito il mortale dalla vita”.

Qui troviamo il verbo katapino che secondo il Dizionario Esegetico del Nuovo Testamento, significa “tracannare, ingoiare, inghiottire, divorare”. Attenzione: lo stesso verbo viene usato anche in 1 Cor. 15:54. La morte non è assorbita dalla vita ma è inghiottita dalla vita, sparisce, non esiste più!

Pertanto, se i coeredi di Cristo avranno, nella loro gloria celeste, un corpo “conformato al corpo glorioso” (CEI) del Cristo, è ovvio che anche il corpo glorioso del Cristo sia a sua volta conforme al loro e che quindi la vecchia “casa terrena”, il corpo psichico o fisico, nel caso di Cristo come di coloro che avranno un corpo glorioso conforme al suo, sia dissolta, distrutta, demolita, sparita, smontata, disciolta, inghiottita, divorata!

Con questo excursus scritturale, caro Cadei, tutto risulterà più chiaro e allora passiamo a bomba alla seconda parte....

(segue...)
Aquila-58
00lunedì 29 aprile 2013 19:38
SUL CORPO RISORTO DI CRISTO.....
II PARTE:

viceadmintdg1, 26/04/2013 23:19:


Del resto Luca e Giovanni sottolineano proprio la corporeità di Gesù risorto.

Luca 24:37: "Ma, essendo atterriti e spaventati, immaginavano di vedere uno spirito. 38 Ed egli disse loro: “Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? 39 Vedete le mie mani e i miei piedi, che sono proprio io; toccatemi e vedete, perché uno spirito non ha carne ed ossa come vedete che ho io”. 40 [[E dicendo questo mostrò loro le sue mani e i suoi piedi.]] 41 Ma mentre non credevano ancora per pura gioia e si meravigliavano, disse loro: “Avete lì qualcosa da mangiare?” 42 E gli porsero un pezzo di pesce arrostito; 43 ed egli lo prese e lo mangiò davanti ai loro occhi".




Che significa “corporeità”, mi domando?
Fondamentalmente, che differenza c' è tra gli angeli che andarono a mangiare e bere a casa di Lot (Genesi 19:1-3) e Cristo risorto che mangia il pesce con i discepoli? Sia nel caso di Lot che nel caso di Cristo risorto di tratta di esseri spirituali incarnati, che cioè si sono materializzati in corpi. Cristo evidentemente materializzò dei corpi diversi (un passo di Marco, che vedremo, lo dice espressamente...) da quello che aveva nella sua vita terrena, in caso contrario mi resta difficile capire come, ad esempio, Maria Maddalena possa averlo scambiato per l' ortolano (Gv. 20:15) e qui non viene detto affatto che i suoi occhi fossero “trattenuti dal riconoscerlo”, come si afferma nel caso dei discepoli di Emmaus......

viceadmintdg1, 26/04/2013 23:19:


Leggiamo poi la famosa testimonianza di Tommaso in Giovanni 20:27:

"Poi disse a Tommaso: “Metti il tuo dito qui, e vedi le mie mani, e prendi la tua mano e mettila nel mio fianco, e smetti di essere incredulo ma divieni credente”"

Credo che le prove che Gesù è risorto fisicamente sono talmente esplicite che occorre fare un verso sforzo, come fanno loro, per dire che è risorto solo apparentemente.




mi pare che queste non siano manco lontanamente prove che Egli sia risorto fisicamente, caro Cadei.
Come ho spiegato sopra, perchè mai dovrebbe essere impossibile per il Figlio Unigenito di Dio materializzare il suo medesimo corpo martoriato, a maggior ragione per dimostrare all' incredulo Tommaso che quello era proprio Lui?...
Come per Dio nulla è impossibile (Mt. 19:26), lo stesso è per il Figlio di Dio a cui il Padre “ha dato in mano ogni cosa” (quindi ogni potere, ogni autorità, Gv. 3:35), non vedo alcun valido motivo per supporre il contrario...

viceadmintdg1, 26/04/2013 23:19:


Ma quali sono gli argomenti da loro usati per negare la risurrezione corporea di Gesù.

Sostanzialmente sono 2:

1) La Bibbia dice che Gesù è risucitato secondo lo spirito. La Bibbia e san Paolo in particolare, parlano spesso della contrapposizione tra carne e spirito ma essi vanno compresi nel senso biblico. La carne significa l’uomo debole, destinato a morire. Ad es.:

1 Pietro 1:24: "Poiché “ogni carne è come l’erba, e tutta la sua gloria è come il fiore dell’erba; l’erba si secca e il fiore cade,"

Matteo 16:17: "In risposta, Gesù gli disse: “Felice te, Simone figlio di Giona, perché non te [lo] hanno rivelato la carne e il sangue, ma il Padre mio che è nei cieli."

Qui carne indica l’umanità, infatti non dipende dalle doti naturali di Simon Pietro ma per un dono del Padre.

Carne può anche significare la chiusura ai doni di Dio e di conseguenza l’inclinazione al male. Ad es.

Matteo 26:41: "Vigilate e pregate di continuo, per non entrare in tentazione. Lo spirito, certo, è desideroso, ma la carne è debole”."

Ecco la carne è la debolezza umana, che può anche inclinare al peccato. Del resto ha questo senso la frase

Galati 5:17: "Poiché la carne è contro lo spirito nel suo desiderio, e lo spirito contro la carne;"

Ma Gesù è realmente resuscitato col suo vero corpo.




Caro Cadei, il suo discorso non è applicabile al Cristo e Le spiego perchè: la Bibbia afferma che Cristo è stato “messo a morte nel corpo (in realtà sarx, “carne”, nel testo greco) e che è stato reso vivo nello spirito (CEI), “thanatotheis men sarki zoiopoietheis de pneumati”, 1 Pt. 3:18, punto e basta!
Qui troviamo il verbo greco zoopoieo che, secondo il Dizionario Esegetico del Nuovo Testamento significa “far vivere, dare vita, vivificare” ma sempre secondo lo stesso Dizionario, “zoopoieo viene prevalentemente inteso come risuscitamento dai morti, vedasi anche 1 Pt. 3:18”.

Quindi i passi da Lei ha citato non sono...pertinenti perchè non possono essere applicati a Cristo, infatti Lei dice “Ecco la carne è la debolezza umana, che può anche inclinare al peccato”, ma che c' entra questo con Gesù che era senza peccato (Ebrei 4:15)? Nulla, Egli è stato provato come noi sotto ogni aspetto ed è morto come noi, ma i passi che Lei ha citato, come contrapposizione “in senso biblico” tra carne e spirito, non sono applicabili al Cristo, come spiegato...


viceadmintdg1, 26/04/2013 23:19:


Ora cerchiamo di capire le 2 frasi usate dai tdG per dimostrare che Gesù non è risorto fisicamente:

1 Pietro 3:18: "Infatti, anche Cristo morì una volta per sempre in quanto ai peccati, un giusto per ingiusti, per condurvi a Dio, essendo messo a morte nella carne, ma essendo reso vivente nello spirito."

1 Corinti 15:45: "Così è anche scritto: “Il primo uomo Adamo divenne anima vivente”. L’ultimo Adamo divenne spirito vivificante."

Queste 2 frasi non significano che Gesù è morto con il corpo e resuscitato senza corpo. No, significa che ha assunto la debolezza umana, sottomettendosi alla morte, ma poi è risuscitato libero dalle debolezze umane, non morirà di nuovo anzi con la capacità di dare la vita. Questo è in significato del dire che Gesù è reso vivo nello spirito!




non è affatto così e gliel' ho già spiegato sopra!
Inoltre che significa dire che “Gesù è morto con il corpo ed è risuscitato senza corpo”, è semplicemente un nonsenso.
Se, come abbiamo visto, i coeredi celesti di Cristo avranno un corpo conforme al suo corpo glorioso (e abbiamo visto che non c' è alcuna ragione biblica per supporre un assorbimento di un corpo fisico, piuttosto una sua eliminazione, un suo “inghiottimento”, una sua demolizione, distruzione, sparizione), ciò significa che ”essere spirito” ed ”avere un corpo spirituale glorioso” (dato che i coeredi di Cristo nella risurrezione avranno non più un corpo psichico ma un corpo pneumatico, per giunta conforme al corpo glorioso del Cristo...) significa la medesima cosa: saranno “spiriti”, cioè “esseri spirituali” con un corpo spirituale...inoltre nel contesto del passo di 1 Cor. 15:45, laddove nel contesto medesimo si parla della risurrezione, viene semplicemente detto che il “primo” Adamo (che non diede la vita a nessuno, piuttosto la morte a tutti, confronta Romani 5:12) divenne un essere vivente, un essere umano, mentre l' Ultimo Adamo (che al contrario del “primo” Adamo, “figura” del Secondo, Romani 5:14, non ha dato la morte ma la vita a tutti, 1 Cor. 15:22) divenne “spirito” cioè un “essere spirituale” “datore di vita” (CEI), al contrario del Primo Adamo, datore solo di...morte.....

(segue...)
Aquila-58
00lunedì 29 aprile 2013 19:40
SUL CORPO RISORTO DI CRISTO.....
III PARTE:

viceadmintdg1, 26/04/2013 23:19:


2) Il secondo argomento usato per negare la risurrezione corporea di Gesù sono i riferimenti in cui Gesù dopo la risurrezione non è stato riconosciuto immediatamente. Ma se leggiamo con attenzione il Vangelo, non dice mai che è risorto con un corpo apparente. La prima apparizione a Maddalena, il Vangelo dice che era ancora buioi. Quanto alla pesca miracolosa, Gesù distava circa 200 metri essendo sulla riva. Ma che dire dei discepoli di Emmaus che erano vicini? Il vangelo indica il motivo per cui non lo riconobbero subito:

Luca 24:15,16: "Ora, mentre conversavano e ragionavano, Gesù stesso si accostò e camminava con loro; 16 ma i loro occhi erano trattenuti dal riconoscerlo."

Poi quando Gesù spezza il pane si aprirono i loro occhi e lo riconobbero. Quindi il problema non era dovuto al corpo apparente ma al fatto che i loro occhi erano velati e poi si sono persi.




Caro Cadei, quello che Lei afferma non è esatto, perchè questo viene detto solo riguardo ai discepoli di Emmaus, ma non si afferma nulla di tutto ciò riguardo alle altre apparizioni in cui Gesù non fu riconosciuto, quindi non si vede perchè ciò che viene detto a proposito dei discepoli di Emmaus debba essere applicato anche alle altre apparizione in cui Cristo non fu riconosciuto.
Piuttosto, in Marco 16:12 si dice che, dopo assere apparso a Maria Maddalena, apparve a due discepoli mentre erano in cammino verso la campagna, in altra forma o aspetto (morphè), quindi se per i discepoli di Emmaus il mancato riconoscimento immediato è senz' altro dipeso dal fatto che costoro fossero trattenuti dal riconoscerlo, per gli altri casi questo discorso non è applicabile, visto che, come ci informa Marco, Gesù appariva materializzando corpi diversi (“sotto altro aspetto, sotto altra forma”) e può certamente essere stato per questo motivo che Egli non veniva riconosciuto immediatamente, sbaglio?

viceadmintdg1, 26/04/2013 23:19:


Ma perché i tdG negano la risurrezione di Gesù col corpo fisico nonostante le evidenze bibliche?

Loro dicono che Gesù doveva morire in base alla legge del taglione. Doveva pagare In Potete vivere su una terra paradisiaca, p. 62 si legge:

“Vi è implicato un principio legale contenuto nella legge che Dio diede alla nazione d’Israele, e cioè: ‘Vita per vita’. (Esodo 21:23; Deuteronomio 19:21)

Ma i tdG dimenticano che la legge del taglione è stata abolita da Gesù

Matteo 5:38-41: "“Avete udito che fu detto: ‘Occhio per occhio e dente per dente’. 39 Ma io vi dico: Non resistete a chi è malvagio; ma a chi ti schiaffeggia sulla guancia destra, porgi anche l’altra. 40 E se uno vuole farti causa per impossessarsi della tua veste, lascia che ti prenda anche il mantello;"




ma che c' entra la legge del taglione che è stata abolita per mezzo di Cristo, Cadei?
Ciò che conta è il principio divino “vita per vita” che non viene meno e a cui Dio si è sempre attenuto. Lo ha fatto anche in altre circostanze e pur senza alcuna “legge del taglione”, legga Numeri 3:39-51, laddove al posto di tutti i primogeniti d' Israele, per il servizio del tempio, Geova prese in cambio i leviti. Però il prezzo pagato doveva essere equivalente: i leviti coprivano i primogeniti e dovevano essere in numero uguale, equivalente. Fu pagato, per ordine di Geova, del denaro per il riscatto di quelli che eccedevano. Il cambio tra i leviti e i primogeniti doveva quindi avvenire in maniera corrispondente.
Il principio divino dell' equivalenza è perfettamente applicato anche nel caso del riscatto di Cristo. La dimostrazione è data dall' apostolo Paolo:

Da Adamo la morte, da Cristo la vita:
Come dunque per la caduta di un uomo solo si è riversata su tutti gli uomini la condanna, così anche per l' opera giusta di uno solo si riversa su tutti gli uomini la giustificazione che da vita. Infatti, come per la disobbedienza di un solo uomo tutti sono stati costituiti peccatori, così anche per l' obbedienza di uno solo tutti saranno costituiti giusti” (Romani 5:18-19 CEI)

Come in Adamo tutti muoiono, così in Cristo tutti tutti riceveranno la vita” (1 Cor. 15:22 CEI).
Riscatto perfettamente equivalente quindi: ciò che abbiamo perduto a causa del “primo” Adamo, figura di colui che doveva venire (Romani 5:14) e del suo fallo, lo abbiamo nuovamente a motivo del sacrificio di riscatto dell' Ultimo Adamo!
Guardi che non è certo un caso che Cristo venga definito da Paolo “l' Ultimo Adamo”, perchè questo vuol indicare ancor più che il riscatto di Cristo (Mt. 20:28), sulla base del principio divino, che a sua volta ispirò la “legge del taglione” ma che venne deciso ben prima, esattamente in Genesi 3:15, è perfettamente equivalente: dal primo Adamo, datore di...morte, venne la morte, dall' Ultimo Adamo, spirito datore di vita, venne la vita.
Perfetta corrispondenza, quindi, ed è ridicola l' obiezione, che in genere fate, che il riscatto non è corrispondente perchè la grazia di Dio è sovrabbondante rispetto alla caduta e alle sue conseguenze (Romani 5:15-17), perchè questo è un preciso attributo divino (Esodo 20:5-6) che non toglie affatto l' equivalenza del riscatto: da Adamo e dal fallo la morte, dall' Ultimo Adamo e dal suo sacrificio di riscatto la vita!

viceadmintdg1, 26/04/2013 23:19:


Poi Gesù per dire che non va seguita la legge del taglione, dice che bisogna imitare il Padre celeste, che fa sorgere il sole sui buoni e cattivi e piovere su giusti e ingiusti.

Secondo loro quindi, facendo un ragionamento da ragioniere, dicono che la morte di Gesù è un pagamento, un riscatto e quindi non può riprendersi il copro che è servito per pagare la disubbidienza del corpo di Adamo. Riprendersi il copro sarebbe come restituire il pagamento, cioè annullarlo.

Ma se fosse così quello che è scritto nei Vangeli è un inganno, mentre invece noi leggiamo per es. in San Paolo che “c’è un solo Dio, un solo mediatore fra Dio e gli uomini, l’uomo Cristo Gesù, il Cristo risorto, che è un uomo, quindi non apparenza umana, come sono apparsi alcuni angeli!



ma che c' entra questo con il corpo risorto di Cristo, caro Cadei?
Gesù disse già quando era su questa terra di essere il mediatore tra gli uomini e Dio, il Padre:
“Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me” (Gv. 14:6) e Paolo non fa che riprendere questo concetto!
Tra l' altro, l' “uomo Gesù Cristo” è mediatore tra Dio e gli uomini perchè “in nessun altro c' è salvezza; non vi è infatti, sotto il cielo, altro nome dato agli uomini, nel quale è stabilito che noi siamo salvati” (Atti 4:12 CEI, confronta Gv. 3:16-17).

Ma il dono di grazia non è come la caduta: se infatti per la caduta di uno solo tutti morirono, molto di più la grazia di Dio e il dono concesso in grazia del solo uomo Gesù Cristo, si sono riversati in abbondanza su tutti” (Romani 5:15 CEI).
Ci si riferisce quindi al sacrificio di Cristo e non al “Cristo risorto che è uomo”!


viceadmintdg1, 26/04/2013 23:19:


Quindi non è che Gesù muore per pagare affinché Dio deponga la sua ira. No

“Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo figlio unigenito. Affinchè chiunque crede in lui non muoia ma abbia vita eterna”.

Quindi è un atto di amore voluto da Dio!




certo che è un atto d' amore straordinario di Dio, caro Cadei e su questo non ci piove. Ma qui l' alternativa secca è tra il morire (per chi non crede) e l' avere la vita eterna (per chi crede)....non per nulla l' apostolo aggiunge:
Chi crede nel Figlio ha la vita eterna, chi non ubbidisce al Figlio non vedrà la vita, ma l' ira di Dio rimane su di lui”! (Gv. 3:36 CEI)!
Lei sbaglia di grosso, caro Cadei!

viceadmintdg1, 26/04/2013 23:19:


Loro cercano di rendere tutto razionale, a loro modo, quindi la croce non va bene, la trinità non va bene, perché secondo la loro visione carnale non sono razionali e dicono che i misteri sono stati inventati!

Lascio la parola a chi desidera replicare...



la Bibbia parla di un solo mysterion, che è stato rivelato ai santi, si legga Efesini 1:9-10 ; 3:1-6 ; Colos. 1:26. La Bibbia non parla di altri misteri che avrebbero dovuto essere svelati successivamente:

Nulla vi è di nascosto che non sarà svelato né di segreto che non sarà conosciuto” (Mt. 10:26 CEI).

Grazie.
(SimonLeBon)
00domenica 5 maggio 2013 10:18
Re:
Giusto una noticina:

Aquila-58, 4/15/2013 7:25 PM:


... Sosteniamo che non vi sia alcuna prova né biblica né storica che Cristo sia stato messo a morte su una crux commissa o immissa e che la parola “croce” sia "sovraccarica" di un fardello storico-teologico che ben travalica il significato “asciutto” del sostantivo stauros, che preferiamo lasciare con la traduzione letterale, “palo, piolo”.



I termini stessi "crux commissa" o "crux immissa" sono dei "falsi medioevali": non risultano negli scritti, aimé anche quelli spesso solo copie medioevali, di alcun autore latino.

Simon
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