Confutazione trasmissione Radio Maria del GRIS di dicembre 2013...

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
viceadmintdg1
00domenica 8 dicembre 2013 22:22
...su: nuovi movimenti religiosi / Vaccinazioni / cristologia / Natale / Immagini subliminali
viceadmintdg1
00domenica 8 dicembre 2013 22:24
La trasmissione si apre con l’intervento del conduttore don Franco Fiorino. Fa alcune precisazioni di ordine generale precisando che nella conduzione di tale programma di confronto con la dottrina dei tdG si riconoscono nelle raccomandazioni di Sant’Agostino che disse:


“uccidiamo gli errori e salviamo le persone” anche quelle che sbagliano. Di fronte ad un errore che riguarda la fede e le vite delle persone noi non possiamo tacere, non possiamo fare finta di nulla


In seguito cita: l’ESORTAZIONE APOSTOLICA EVANGELII GAUDIUM DEL SANTO PADRE FRANCESCO AI VESCOVI AI PRESBITERI E AI DIACONI ALLE PERSONE CONSACRATE E AI FEDELI LAICI SULL' ANNUNCIO DEL VANGELO NEL MONDO ATTUALE che al punto 63 fa riferimento ai nuovi movimenti religiosi:


"63. La fede cattolica di molti popoli si trova oggi di fronte alla sfida della proliferazione di nuovi movimenti religiosi, alcuni tendenti al fondamentalismo ed altri che sembrano proporre una spiritualità senza Dio. Questo è, da un lato, il risultato di una reazione umana di fronte alla società materialista, consumista e individualista e, dall’altro, un approfittare delle carenze della popolazione che vive nelle periferie e nelle zone impoverite, che sopravvive in mezzo a grandi dolori umani e cerca soluzioni immediate per le proprie necessità. Questi movimenti religiosi, che si caratterizzano per la loro sottile penetrazione, vengono a colmare, all’interno dell’individualismo imperante, un vuoto lasciato dal razionalismo secolarista. Inoltre, è necessario che riconosciamo che, se parte della nostra gente battezzata non sperimenta la propria appartenenza alla Chiesa, ciò si deve anche ad alcune strutture e ad un clima poco accoglienti in alcune delle nostre parrocchie e comunità, o a un atteggiamento burocratico per rispondere ai problemi, semplici o complessi, della vita dei nostri popoli. In molte parti c’è un predominio dell’aspetto amministrativo su quello pastorale, come pure una sacramentalizzazione senza altre forme di evangelizzazione".

E’ chiarissimo ciò che dice il papa. Siamo persone in cammino, dobbiamo affrontare il cammino della fede e portare la luce del Vangelo a tutti. Ed è quello che sta facendo anche Radio Maria. Questa trasmissione vuole fornire degli spunti per non lascarsi prendere da idee e prassi che noi non condividiamo delle dottrine che si rifanno a coloro che si chiamano testimoni di Geova.



Parola a chi desidera replicare.
admintdg2
00martedì 10 dicembre 2013 18:32

“uccidiamo gli errori e salviamo le persone” anche quelle che sbagliano. Di fronte ad un errore che riguarda la fede e le vite delle persone noi non possiamo tacere, non possiamo fare finta di nulla



Il messaggio che Gesù ha affidato ai suoi discepoli di predicare può essere semplificato nella frase "Consacrali nella verità. La tua parola è verità." (Giovanni 17:17 CEI) I TdG, con la loro predicazione, portano alle persone la "verità" insegnata da Gesù, tocca poi ad ognuno di noi vivere quella "verità", al giudizio ci penserà chi di dovere.
Come Cristiani, non possiamo fare a meno di predicare questa "verità" anche se la maggioranza non l'accetta come tale, convinti che Geova e Gesù apprezzeranno e benediranno i "miseri" sforzi che riusciamo a fare per ubbidire ai suoi comandamenti.



La fede cattolica di molti popoli si trova oggi di fronte alla sfida della proliferazione di nuovi movimenti religiosi, alcuni tendenti al fondamentalismo ed altri che sembrano proporre una spiritualità senza Dio. Questo è, da un lato, il risultato di una reazione umana di fronte alla società materialista, consumista e individualista e, dall’altro, un approfittare delle carenze della popolazione che vive nelle periferie e nelle zone impoverite, che sopravvive in mezzo a grandi dolori umani e cerca soluzioni immediate per le proprie necessità.



Prendere in considerazione che le persone si rendono conto di essere spiritualmente povere ed agiscono per non esserlo più, è troppo difficile da pensarlo? Le persone cercano di soddisfare il proprio bisogno spirituale la dove pensano di poterlo fare.
Se cattolici si sentono attirati da altri gruppi è perché, evidentemente, pensano che rimanendo dove sono la loro povertà spirituale rimarrà tale e quale a vita.
Piuttosto che preoccuparsi di quello che fanno le persone, non dovreste preoccuparvi di quello che non fate per trattenerli nel vostro gregge?



Questi movimenti religiosi, che si caratterizzano per la loro sottile penetrazione, vengono a colmare, all'interno dell’individualismo imperante, un vuoto lasciato dal razionalismo secolarista. Inoltre, è necessario che riconosciamo che, se parte della nostra gente battezzata non sperimenta la propria appartenenza alla Chiesa, ciò si deve anche ad alcune strutture e ad un clima poco accoglienti in alcune delle nostre parrocchie e comunità, o a un atteggiamento burocratico per rispondere ai problemi, semplici o complessi, della vita dei nostri popoli. In molte parti c’è un predominio dell’aspetto amministrativo su quello pastorale, come pure una sacramentalizzazione senza altre forme di evangelizzazione".



Conoscete, o almeno pensate di conoscere, il problema, e la soluzione? E' solo una questione di strutture e di un clima poco accogliente a tenere lontane le vostre "pecore" dal vostro ovile?


E’ chiarissimo ciò che dice il papa. Siamo persone in cammino, dobbiamo affrontare il cammino della fede e portare la luce del Vangelo a tutti. Ed è quello che sta facendo anche Radio Maria.



Per quanto le nuove tecnologie possano aiutarci nella diffusione della Parola di Dio, il contatto umano è insostituibile.
Se volete insegnare la Parola di Dio ai vostri adepti, dovete alzarvi dalle vostre comode sedie e andarli a trovare a casa loro, ma veramente però, e non solo come fate vedere negli spot pubblicitari usati per farvi donare dei soldi.



Questa trasmissione vuole fornire degli spunti per non lasciarsi prendere da idee e prassi che noi non condividiamo delle dottrine che si rifanno a coloro che si chiamano testimoni di Geova.



E cosi pensate di esservi messi la coscienza a posto? E' questa la soluzione per risolvere la questione?
E' come dire ad un affamato: Hai fame? Io non ti do niente, ma mi raccomando, non andare da nessun altro a chiedere da mangiare!

viceadmintdg1
00venerdì 13 dicembre 2013 22:05
In seguito da la parola ad Aldo Lorenzi, in collegamento da Bergamo, per la rubrica “Mutamenti dottrinali” che affronta oggi il tema delle vaccinazioni:


“La proibizione delle vaccinazioni durò dagli anni '30 sino agli anni '60. Farò citazioni tratte dalle pubblicazioni dei tdG dove si evince che negli anni '30 e '40 venne fatta un’assillante campagna denigratoria nei confronti delle vaccinazioni.

Nella rivista The Golden Age del 12 ottobre 1921 p. 8 dal titolo “L’infamia della vaccinazione”, venivano riportati pareri di medici contrari alla vaccinazione:

“La vaccinazione è responsabile del vaiolo… rende facilmente soggetti alla difterite, alla febbre tifoide, alla meningite, ecc.”

A p. 17:

“la vaccinazione non ha mai fatto ne mai farà evitare malattie. E’ una delle pratiche più barbare che esistano. Il diavolo sta cercando di fare tutto ciò che è in suo potere per causare maggior danno possibile e possiamo attribuirgli questa pratica malvagia. Utilizzate i vostri diritti cittadini affinché la pratica diabolica della vaccinazione sia per sempre abolita”.

The Golden Age del 1 maggio 1929 p. 502:

“Le persone ragionevoli preferirebbero avere il vaiolo piuttosto che essere vaccinati, perché la vaccinazione può causare: la sifilide, il cancro, l’eczema la tubercolosi e persino la lebbra e tante altre malattie disgustose. Per questo la vaccinazione dovrebbe essere considerata un crimine”.

The Golden Age del 4 febbraio 1931 p. 291:

“I cosiddetti "scienziati" moderni…stanno disperatamente tentando di sostenere una teoria secondo la quale non solo non vi sarebbe alcuna sostanziale differenza fra l’uomo e la bestia, ma che il primo abbia l’assoluto diritto di mischiarsi con l’altra in qualunque modo gli piaccia…
Il sangue dell’uomo è sacro. Esso non può essere contaminato venendo in contatto con il sangue di altre creature, sia superiori che inferiori, o mediante il metodo insidioso dei sieri, oppure usandone come cibo…

A p. 292:

“Mentre agli Israeliti era stato concesso di mangiare la carne, tuttavia era stato anche detto loro: "Solo il sangue non dovete mangiare. Lo dovreste versare sulla terra come l’acqua". (Deut. 12:16). Se Dio proibì al Suo popolo di fare alcun uso del sangue degli animali scannati eccetto che versarlo per terra, che diritto ha qualcuno adesso di dire agli altri suoi simili che il sangue di un vitello o di un cavallo, dopo essere stato avvelenato e reso impuro al massimo grado, deve, invece di essere versato in terra, essere iniettato in ciò che di più sacro oggi esiste al mondo, cioè il sangue di bambini vivi?...La proibizione contro il mangiare il sangue è perpetua, essa è valida di generazione in generazione.

A p. 293:

“Quando le cellule del sangue estraneo vengono in contatto con l’uomo attraverso le sue vene, l’uomo perde la sua normalità, non è più se stesso, gli vien meno l’equilibrio e la dignità”.

Nella stessa pagina troviamo l’articolo "La sacralità del sangue umano: Motivi per cui la vaccinazione è antiscritturale” in cui viene affermato:

“La vaccinazione è una diretta violazione del patto eterno che Dio stipulò con Noè, dopo il Diluvio”.

Quindi i tdG per non violare questo patto non praticavano la vaccinazione. Ma come facevano ad avere l’autorizzazione per accedere nelle scuole pubbliche rifiutando la vaccinazione?


A questo punto Lorenzi legge da una pubblicazione di un fuoriuscito, secondo cui i tdG si facevano iniettare da un medico altre sostanze e ottenevano così il certificato.


Nella rivista Consolation del 31/5/39 p. 5 si legge:

"La pratica della vaccinazione non è altro che un deliberato avvelenamento del sangue. Tutte le vaccinazioni sono antifisiologiche e sono un crimine contro natura”.

Questa rivista omette però di dire che a quel tempo erano disponibili informazioni sul carattere benefico delle vaccinazioni nella prevenzioni delle malattie infettive! In effetti sono diminuite sensibilmente le persone colpite da malattie contagiose grazie alle vaccinazioni, smentendo quanto affermato in precedenza dalle riviste dei TdG.

Ciò che è importante evidenziare è che la vaccinazione è stata proibita, non perché alcuni medici la ritenevano dannosa, ma perché considerata un crimine e una violazione della legge di Geova Dio, infatti il sangue essendo considerato sacro, doveva essere versato a terra non usato per altro scopo, non poteva essere contaminato con il sangue di altre creature.

Finalmente nel 1953 avvenne un importante mutamento dottrinale:

Nella Torre di Guardia del 1/11/1953, p. 445 si legge:

“E’ la vaccinazione una violazione della legge di Dio che vieta di ricevere del sangue nell’organismo? … Esaminata la cosa, non ci sembra che sia una violazione del patto eterno con Noè”.

Anche nel libro Accertatevi del 1953 (ed. inglese) a p. 48 si legge:

“Le vaccinazioni o inoculazioni non sono più considerate come alimentazione del sangue e non più collegate con le relazioni sessuali”.

Concludo con l’invito accorato a pregare il buon Dio che aiuti il Corpo Direttivo ad affinare il suo intendimento anche sulle trasfusioni di sangue, come è stato per le vaccinazioni, evitando così che esistano altre vittime innocenti in nome di una non corretta interpretazione biblica.



Lascio la parola a chi desidera replicare...
admintdg2
00domenica 15 dicembre 2013 14:49
Re:
viceadmintdg1, 13/12/2013 22:05:

In seguito da la parola ad Aldo Lorenzi, in collegamento da Bergamo, per la rubrica “Mutamenti dottrinali” che affronta oggi il tema delle vaccinazioni



Inserire nella rubrica "mutamenti dottrinali" il cambio d'opinione sulle vaccinazioni è già forviante, ma ci meraviglieremmo del contrario.
Non esiste mica una dottrina chiamata vaccinazioni, ma su Radio Maria tutto fa brodo .
Per non annoiare i lettori nel confutare punto su punto su quanto detto sulle vaccinazioni, invitiamo chi vuol documentarsi sulla nostra posizione, a leggere quanto già pubblicato nel nostro sito.


www.tdgonline.net/indice/articoli/vaccinazioni.htm

Francamente diventa difficile da parte nostra voler difendere o ricusare una pratica medica, visto che, oltre ai risvolti positivi sull'uso dei vaccini, non possiamo fare a meno di pensare a tutte quelle persone che nel mondo hanno sofferto e continuano a soffrire proprio per il loro uso.

Solo qualche considerazione sull'ultima parte dell'intervento del Sig. Lorenzi


Concludo con l’invito accorato a pregare il buon Dio che aiuti il Corpo Direttivo ad affinare il suo intendimento anche sulle trasfusioni di sangue, come è stato per le vaccinazioni, evitando così che esistano altre vittime innocenti in nome di una non corretta interpretazione biblica.



Il divieto di allora sui vaccini era proprio perché veniva utilizzato il sangue per produrli, e questo non poteva essere accettato.
Oggi non è più cosi e quindi tutti noi ci sottoponiamo, se richieste, a delle vaccinazioni.
La cosa che è cambiata non è l'intendimento, ma la produzione dei vaccini che, in coscienza, possiamo decidere se accettarli o meno.

Anche noi vogliamo farvi un accorato appello:
Smettetela di fare campagne contro l'uso del preservativo, specie in quei Paesi dove l'AIDS regna sovrana, in nome di una presunta educazione morale che avete ormai perso da secoli.
Solo la moralità contenuta nelle Sacre Scritture può aiutare le persone a cambiare stile di vita sessuale, ma chi insegna questo deve dimostrarlo con le proprie azioni di averlo già fatto, cosa che non è avvenuta nel vostro caso.
In base a quale principio biblico correttamente interpretato potete accettate, quindi, che milioni di persone siano costrette a soffrire ed in tanti a morire a causa di una malattia tremenda?
Solo per dimostrare che, se vogliono, non avete niente in contrario che si possono vaccinare?
viceadmintdg1
00lunedì 16 dicembre 2013 21:46
L’intervento successivo è di don Paolo Sconocchini in collegamento da Ancona che riprende il tema della cristologia iniziato in precedenza:


Nelle trasmissioni precedenti ho spiegato che per i tdG Gesù ha un ruolo secondario. I protagonisti della storia della salvezza sono Geova Dio e Satana. Gesù è uno dei tanti personaggi della Bibbia. E’ l’arcangelo Michele che ha riparato i danni provocati dall’angelo infedele. Per loro addirittura l’AT risucchia e annulla il NT. Per loro il NT è un appendice dell’AT e se non c’era era meglio. Questo perché negano la divinità a Gesù. Per loro non è Dio ma è il rappresentante legale di Geova. Tutto ciò che dice e fa, lo fa in quanto rappresentante. Ma tale espressione è inserita abusivamente nella Bibbia.

Tutte le Bibbie cattoliche e protestanti traducono così

Gv 16:27: “avete creduto che io sono venuto da Dio” o “uscito” o “vengo” o “procedo” da Dio

La TNM invece traduce: “avete creduto che sono uscito come rappresentante del Padre”.

L’espressione "come rappresentante" è un'interpolazione, non c’è nel testo greco. Viene inserita arbitrariamente, proprio perché credono che Gesù sia una creatura e quindi non poteva cambiare l’antico patto o perdonare i peccati. Se lo fa è perché è un suo rappresentante legale. Non per autorità propria ma lo fa per incarico del Padre. Ciò lo inseriscono nel testo ma si tratta di una vera manipolazione della Parola di Dio, tradotta in base alle proprie credenze. Quindi non è parola di Dio ma parola del Corpo Direttivo.

Ma questo lo ammettono anche loro, non i fedeli che non sono in grado di controllare queste cose e accettano ad occhi chiusi ciò che dice il Corpo Direttivo. E’ il corpo direttivo stesso ad ammetterlo.

Del resto l’accusa più grave che si fa al geovismo è di aver tradotto la Bibbia secondo il proprio credo e questo essi lo ammettono nella Torre di Guardia del 15 giugno 1964 a p. 383 dove scrivono:

“La Traduzione del Nuovo Mondo delle Scritture Greche Cristiane ha dato origine all'accusa che il Comitato di Traduzione della Bibbia del Nuovo Mondo si sia lasciato influenzare dalle sue credenze religiose. Tale accusa è fondata, ma questo non è stato fatto erroneamente o indebitamente. Tale accusa è fondata, ma questo non è stato fatto erroneamente o indebitamente”.

Perciò il corpo direttivo ha tradotto la Bibbia manipolandola, traducendola secondo le proprie credenze religiose. Ma questo non va fatto. Sono le credenze che si devono adattare alla Bibbia non il contrario.



Successivamente fa alcune precisazioni sulla distinzione fra AT e NT per mostrare l’esistenza di


“una continuità non di un conflitto, visto che l’AT preannuncia la venuta di Gesù e il NT lo spiega lo illumina, perfeziona l’AT.

L’espressione massima di ciò la troviamo nel sermone del monte dove Gesù porta alla perfezione massima alcune parti dell’AT ma non lo fa in qualità di rappresentante ma dice “io vi dico”, cioè con l’autorevolezza del Signore.

Per concludere, i tdG sono considerati più un gruppo giudaico che cristiano. Non accettano infatti l’originalità del NT e rimangono nel versante del giudaismo quindi la loro cristologia e soteriologia non sono perfettamente cristiane!



Parola a chi desidera replicare...
Aquila-58
00martedì 17 dicembre 2013 19:19
Grazie Admin,

viceadmintdg1, 16/12/2013 14:57:


Successivamente fa alcune precisazioni sulla distinzione fra AT e NT per mostrare l’esistenza di

“una continuità non di un conflitto, visto che l’AT preannuncia la venuta di Gesù e il NT lo spiega lo illumina, perfeziona l’AT.






Io trovo del tutto riduttiva questa “lettura” del N.T. come dell’ A.T..
Il punto è che entrambi i testamenti vanno letti alla luce degli accadimenti edenici laddove, dopo il peccato originale, Dio preordinò o predestinò subito il “seme” del riscatto e della redenzione del genere umano discendente da quella prima coppia.

Quel “seme” che, attraverso il patriarca Abraamo, sarebbe arrivato sino al Cristo (Gen. 3.15 ; 22:18 ; Gal. 3:16 ; Mt. 1:1-17) che, per mezzo del suo Regno, avrebbe condotto l’ umanità redenta e ubbidiente (Ebrei 5:9) alla condizione iniziale che il Creatore si era proposto, una condizione mai goduta dai discendenti di Adamo (Gen. 1:28 ; 1 Cor. 15:24-28).
Pertanto, partendo da questo indispensabile preambolo, condicio sine qua non per comprendere l’ intera Bibbia (pena falsarne il significato…), il N.T. inevitabilmente si concentra sul mysterion di Dio, il Cristo, mysterion taciuto alle generazioni precedenti e svelato con la Rivelazione neotestamentaria (Efes. 3:1-11 ; Col. 1:26-27), così come il radunare in Cristo tutte le cose (Efes. 1:9-10).
Ne consegue che, per tale motivazione, il N.T. è inevitabilmente cristocentrico, ma tutta la Bibbia (quindi entrambi i testamenti) va letta alla luce di quello che accadde nell' Eden.

viceadmintdg1, 16/12/2013 14:57:




L’espressione massima di ciò la troviamo nel sermone del monte dove Gesù porta alla perfezione massima alcune parti dell’AT ma non lo fa in qualità di rappresentante ma dice “io vi dico”, cioè con l’autorevolezza del Signore.





Converrà non dimenticare mai che:
1) Dio dapprima ci ha parlato per mezzo dei profeti e poi, alla fine di questi giorni (ἐπ' ἐσχάτου τῶν ἡμερῶν τούτων) e quindi in via definitiva, per mezzo del Figlio, Ebrei 1:1-2;
2) Che Cristo disse solo ciò che il Padre gli comandò di dire, Gv. 12:49-50;
3) Che tutto ciò era già stato profetizzato nel Deuteronomio (Deut. 18:18-19)
Con questo in mente, occorre ricordare che Cristo affermò che tutto ciò che diceva e insegnava non apparteneva a Lui ma a Colui che lo aveva mandato, vedasi Gv. 7:16-17 ; 14:24.

Particolarmente importante è il passo di Gv. 7:16-17 che traggo dalla Bibbia CEI:

La mia dottrina non è mia, ma di colui che mi ha mandato. Chi vuol fare la sua volontà, riconoscerà se questa dottrina viene da Dio o se io parlo da me stesso”.

Mi pare tutto molto chiaro: alla luce di quanto evidenziato, il Cristo, che venne “nel nome del Padre suo” (Gv. 5:43), parlò con le parole che il Padre gli comandò di dire e con la dottrina che Dio (come dice Gesù) gli comandò di insegnare, usando l’ autorevolezza del Signore semplicemente perché, in quanto Cristo e Salvatore, lo era, come da annuncio angelico (Luca 2:11), ma parlò e insegnò ciò che Dio gli comandò di dire e insegnare e in modo definitivo, come visto da Ebrei 1:2 che parla della fine di questi giorni, pertanto essendo in tal modo Colui che rappresenta Dio e parla e insegna le cose di Dio in via definitiva, Egli può parlare con l’ autorevolezza espressa nel Sermone del Monte, mai però pretendendo che quell’ insegnamento fosse suo, come visto dal passo giovanneo sopra esposto.

Lei può controbattere quanto scritto alla prossima trasmissione di Radio Maria?
barnabino
00martedì 17 dicembre 2013 19:41

Tutte le Bibbie cattoliche e protestanti traducono così

Gv 16:27: “avete creduto che io sono venuto da Dio” o “uscito” o “vengo” o “procedo” da Dio

La TNM invece traduce: “avete creduto che sono uscito come rappresentante del Padre”.

L’espressione "come rappresentante" è un'interpolazione, non c’è nel testo greco



L'impressione è che Sconocchini non conosca il greco e usi argomenti privi di pertinenza, infatti che "tutte le bibbie" traducano in una certa maniera non è garanzia di correttezza, per valutare il testo ci si deve riferire al greco, che indicativamente Sconocchini evita accuratamente di citare.

Il testo greco usa la preposizione para seguita da genitivo e come è ben noto specialmente con verbi che indicano essere, venire o mandare questo costrutto ha il significato di qualcuno "da parte di" qualcun altro, vale a dire un messaggero, messo o rappresentante, come rendono alcuni dizionari. Anche la CEI in Marco 14,43 rende la stessa costruzione in modo molto simile parlando di "una folla
con spade e bastoni, mandata (para+genitivo) dai capi dei sacerdoti".

Direi che lo Sconocchini oltre ad essere alquanto sgradevole nelle sue argomentazioni prive di ogni seria base grammaticale, dimostra di non essersi neppure documentato un minimo.

Shalom
viceadmintdg1
00domenica 22 dicembre 2013 19:31
L’ultimo intervento è a cura di don Battista Cadei in collegamento da Bergamo che parla del mistero del Natale dicendo:



Per noi cristiani è importante perchè celebra l’incarnazione del figlio di Dio. Per i tdG è qualificata come una festa pagana e quindi contraria alla Parola di Dio.

In realtà anche su questo tema hanno fatto cambiamenti nella loro storia, in contraddizione l’uno con l’altro. Dal 1870 al 1930 i tdG hanno festeggiato regolarmente la nascita di Gesù il 25 dicembre, anche con la distribuzione dei regali.

Poi i dirigenti della Società Torre di Guardia hanno stabilito che il Natale è una festa pagana che offende Dio.

Ma quali argomenti sostengono i tdG:

1) La Bibbia no indica la data della nascita di Gesù.

Rispondiamo: E’ vero ma il Natale non vuole essere il compleanno bensì il ricordo del fatto che Gesù è veramente nato circa 2000 anni fa a Betlemme di Giudea e che la sua venuta segna l’inizio della nuova ed eterna alleanza.

2) Il 25 dicembre era la festa di nascita del Dio sole, quindi festa pagana che non piace a Dio.

Rispondiamo: anticamente i pagani festeggiano la nascita del Dio sole, Sol invictus, invece i cristiani celebrano la nascita di Gesù Cristo. Sono 2 cose diverse. Se la festa pagana dispiaceva a Dio, la celebrazione del Natale di Gesù è un’altra cosa. I padri della chiesa hanno intenzionalmente sostituito la festa pagana facendo i cristiani il seguente ragionamento: voi da pagani adoravate il dio sole ora che siete cristiani dovete adorare colui che è il vero sole e la vera luce. Il simbolo della luce e del sole in riferimento al messia è ben presente nella Bibbia.

Ecco alcuni esempi.

Malachia 3:20: “Per voi invece, cultori del mio nome, sorgerà il sole di giustizia con raggi benefici e voi uscirete saltellanti come vitelli di stalla”

Isaia 60:1-3: Àlzati, rivestiti di luce, perché viene la tua luce, la gloria del Signore brilla sopra di te. 2Poiché, ecco, la tenebra ricopre la terra, nebbia fitta avvolge i popoli; ma su di te risplende il Signore, la sua gloria appare su di te. 3Cammineranno le genti alla tua luce, i re allo splendore del tuo sorgere.

Luca 1:78,79: “Grazie alla tenerezza e misericordia del nostro Dio, ci visiterà un sole che sorge dall'alto,79per risplendere su quelli che stanno nelle tenebre e nell'ombra di morte, e dirigere i nostri passi sulla via della pace".

Giovanni 1:4,5: “In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l'hanno vinta”.

Giovanni 8:12: “Di nuovo Gesù parlò loro e disse: "Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita".

Anche in Apocalisse 1:16 è presentato come sole: “Teneva nella sua destra sette stelle e dalla bocca usciva una spada affilata, a doppio taglio, e il suo volto era come il sole quando splende in tutta la sua forza”.

Così anche in Apocalisse 21:22-23: “In essa non vidi alcun tempio: il Signore Dio, l'Onnipotente, e l'Agnello sono il suo tempio. 23La città non ha bisogno della luce del sole, né della luce della luna: la gloria di Dio la illumina e la sua lampada è l'Agnello”.

Nella Gerusalemme celeste Dio e l’agnello sono il suo sole. Dunque ci riteniamo autorizzati a celebrare il Natale come nascita di Gesù, sole di giustizia e luce del mondo.

3) Ma è lecito prendere spunto da un concetto pagano per esprimere una realtà cristiana?

Rispondiamo: una volta escluso qualsiasi equivoco o ambiguità si. La Bibbia stessa usa simboli o immagini pagane per esprimere realtà cristiane. Ad es. l’apostolo Paolo parlando ai pagani di Atene cita l’inno al Dio Giove (Zeus in greco) di un poeta pagano e dice in Atti 17:28:

In lui infatti viviamo, ci muoviamo ed esistiamo, come hanno detto anche alcuni dei vostri poeti: "Perché di lui anche noi siamo stirpe".
La citazione di Paolo "Perché di lui anche noi siamo stirpe" è un verso di una poesia del poeta pagano Arato.

La festa del Natale quindi non è una festa pagana, ma la festa di Gesù, il verso sole, la vera luce che illumina ogni uomo che viene nel mondo.

Cosa significa, cosa deve significare dunque il natale per noi cristiani?

Certo non il consumismo paganeggiante che talora regna in persone che non prendono sul serio il loro essere cristiani. Il natale deve essere il tempo per approfondire la propria fede in Dio che ha assunto la natura umana come piccolo bimbo nel grembo di una umile madre terrena, per essere vicino a noi uomini, per mostrarci in maniera visibile l’amore di Dio

Ma qual è il vero motivo dell’avversione dei tdG al Natale?

Il motivo vero è che per loro Gesù è una creatura e non Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero. Quindi dovevano trovare un motivo per escludere l’importanza del natale.

Nel libro Potete vivere per sempre su una terra paradisiaca si legge a p. 119, nella didascalia:

“Per voi Gesù è un re vittorioso o un bambino indifeso?” Loro ovviamente sostengono che è un re vittorioso.

Rispondiamo: si tratta di una domanda umana e non biblica. Perché la Parola di Dio, presenta Gesù povero e indifeso ed è proclamato re proprio quando viene inchiodato in croce. Dal punto di vista umano è un paradosso e San Paolo lo riconosce in 1 Corinti 1:18,19,22-25:

La parola della croce infatti è stoltezza per quelli che si perdono, ma per quelli che si salvano, ossia per noi, è potenza di Dio. Sta scritto infatti: Distruggerò la sapienza dei sapienti e annullerò l'intelligenza degli intelligenti.

Mentre i Giudei chiedono segni e i Greci cercano sapienza, 23noi invece annunciamo Cristo crocifisso: scandalo per i Giudei e stoltezza per i pagani; 24ma per coloro che sono chiamati, sia Giudei che Greci, Cristo è potenza di Dio e sapienza di Dio. 25Infatti ciò che è stoltezza di Dio è più sapiente degli uomini, e ciò che è debolezza di Dio è più forte degli uomini.

Queste parole rispondono alla domanda dei tdG riportata sopra e dimostrano che la domanda è fuori luogo, perché l’uomo indifeso, nato bambino ma che si è poi consegnato volontariamente nelle mani dei persecutori e poi inchiodato in croce in mezzo a tormenti, insulti e scherni, lui dimostra proprio la sua grandezza in quel momento. Il Vangelo evidenzia la regalità di Cristo quale re proprio in quella occasione, come attesta anche la scritta posta sopra di lui. Quindi è un re potente che si manifesta tale proprio passando per la croce!



Parola a chi desidera replicare...
admintdg2
00lunedì 23 dicembre 2013 18:38

Per noi cristiani è importante perchè celebra l’incarnazione del figlio di Dio. Per i tdG è qualificata come una festa pagana e quindi contraria alla Parola di Dio.



La nascita di Gesù e il Natale sono due cose che non hanno niente in comune, ecco perché consideriamo importante la Sua nascita e pagano il Natale.


In realtà anche su questo tema hanno fatto cambiamenti nella loro storia, in contraddizione l’uno con l’altro. Dal 1870 al 1930 i tdG hanno festeggiato regolarmente la nascita di Gesù il 25 dicembre, anche con la distribuzione dei regali.



Una volta capita l’origine, è chiaro che ci si adegua. Sarebbe stato peggio perseverare nell’errore o cercare di giustificarlo con motivazioni surreali.


Poi i dirigenti della Società Torre di Guardia hanno stabilito che il Natale è una festa pagana che offende Dio.



Penso sia inutile ripercorrere la storia di questa festa, la conosce pure mio figlio che l’ha studiata alle elementari. Anche voi conoscete la sua storia ed è sorprendente che critichiate chi non la considera cristiana.


Ma quali argomenti sostengono i tdG:

1) La Bibbia no indica la data della nascita di Gesù.

Rispondiamo: E’ vero ma il Natale non vuole essere il compleanno bensì il ricordo del fatto che Gesù è veramente nato circa 2000 anni fa a Betlemme di Giudea e che la sua venuta segna l’inizio della nuova ed eterna alleanza.



Se parliamo di ricordare Gesù, noi lo facciamo ogni giorno senza bisogno di aspettare una data in particolare, se proprio doveva essere fatto in una data precisa, sicuramente Gesù stesso avrebbe fatto in modo che venisse trascritta nei vangeli, cosa che è avvenuta con quella della Sua morte. Se la data della nascita di Gesù non c’è, un motivo deve pur esserci, no?



2) Il 25 dicembre era la festa di nascita del Dio sole, quindi festa pagana che non piace a Dio.

Rispondiamo: anticamente i pagani festeggiano la nascita del Dio sole, Sol invictus, invece i cristiani celebrano la nascita di Gesù Cristo. Sono 2 cose diverse. Se la festa pagana dispiaceva a Dio, la celebrazione del Natale di Gesù è un’altra cosa. I padri della chiesa hanno intenzionalmente sostituito la festa pagana facendo i cristiani il seguente ragionamento: voi da pagani adoravate il dio sole ora che siete cristiani dovete adorare colui che è il vero sole e la vera luce. Il simbolo della luce e del sole in riferimento al messia è ben presente nella Bibbia.



Mi perdoni, ma questa supposizione è davvero priva di qualsiasi logica, come anche i versetti citati che nulla hanno a che fare con il Natale. Per quanto Gesù possa essere identificato, simbolicamente parlando, con il sole, non si vede cosa c’entri con Gesù tutto il resto legato alla festa, albero di natale, presepi, stelle comete, babbo natale e compagnie varie.
Sarebbe più semplice dire: abbiamo cambiato nome ad una festa pagana e siccome il 25 Dicembre si festeggiava il Natale più importante per i romani, quello del Sol Invictus, una volta “cristianizzati” per decreto imperiale quelle popolazioni, il 25 Dicembre rimase "festivo" spacciandola ora come data della nascita di Gesù. Poi la forma d’imposizione della festa possiamo anche immaginarla cosi come la descrive: eravate pagani, ora non lo siete più quindi il 25 Dicembre diventa la festa che celebra la nascita di Gesù. Firmato: il vostro imperatore!




3) Ma è lecito prendere spunto da un concetto pagano per esprimere una realtà cristiana?

Rispondiamo: una volta escluso qualsiasi equivoco o ambiguità si. La Bibbia stessa usa simboli o immagini pagane per esprimere realtà cristiane. Ad es. l’apostolo Paolo parlando ai pagani di Atene cita l’inno al Dio Giove (Zeus in greco) di un poeta pagano e dice in Atti 17:28:

In lui infatti viviamo, ci muoviamo ed esistiamo, come hanno detto anche alcuni dei vostri poeti: "Perché di lui anche noi siamo stirpe".
La citazione di Paolo "Perché di lui anche noi siamo stirpe" è un verso di una poesia del poeta pagano Arato.

La festa del Natale quindi non è una festa pagana, ma la festa di Gesù, il verso sole, la vera luce che illumina ogni uomo che viene nel mondo.



Alla domanda bastava rispondere: non è lecito, ma qualcuno 1700 anni fa ha deciso che doveva essere fatto e noi continuiamo a farlo nonostante ne conosciamo l'origine e la piega tutt'altro che cristiana che ha preso nei tempi recenti.
Non commentabile, perchè completamente fuori luogo, l’esempio di Paolo, anche un ateo, parlando di un argomento religioso, può dire qualcosa di corretto ma non per questo l’essere ateo diventa giusto e quindi esempio da seguire.
L'apostolo Paolo, nel citare quel poeta, non incoraggiò di certo a seguire le idee pagane che quel poeta poteva avere.




Cosa significa, cosa deve significare dunque il natale per noi cristiani?

Certo non il consumismo paganeggiante che talora regna in persone che non prendono sul serio il loro essere cristiani. Il natale deve essere il tempo per approfondire la propria fede in Dio che ha assunto la natura umana come piccolo bimbo nel grembo di una umile madre terrena, per essere vicino a noi uomini, per mostrarci in maniera visibile l’amore di Dio



Dovete ammetterlo: avete un grosso problema da risolvere, ammesso che siate interessati a cosa pensano o a cosa fanno i cattolici durante il Natale. Vi vediamo più interessati a quello che non facciamo noi, piuttosto che a quello che fanno i vostri. Un padre, prima di criticare i figli degli altri, penserà se è libero di parola nel farlo...voi non lo siete, mi dispiace scriverlo.


Ma qual è il vero motivo dell’avversione dei tdG al Natale?

Il motivo vero è che per loro Gesù è una creatura e non Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero. Quindi dovevano trovare un motivo per escludere l’importanza del natale.



Che significa che per noi Gesù è una creatura e non Dio da Dio?
Per noi, e non solo per noi, Gesù è il FIGLIO di DIO, e da che mondo è mondo essere figlio di qualcuno è diverso dall'essere quel qualcuno.
Le Scritture sono piene di questa espressione: FIGLIO di DIO e non Dio da Dio.
Anche i demoni conoscevano chi era Gesù: Gli spiriti impuri, quando lo vedevano, cadevano ai suoi piedi e gridavano: «Tu sei il Figlio di Dio!». (Marco 3:11 CEI) Loro lo conoscevano bene e sapevano con chi avevano a che fare.

Quando l’angelo Gabriele annuncia a Maria la futura nascita di Gesù, gli dice chiaramente come sarà chiamato: «Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio» (Luca 1:35 CEI)
Chissà se Maria aveva qualche dubbio su chi veramente era suo Figlio?

Anche l'apostolo Giovanni, conosceva bene chi era Gesù: "E noi stessi abbiamo veduto e attestiamo che il Padre ha mandato il suo Figlio come salvatore del mondo. 15 Chiunque confessa che Gesù è il Figlio di Dio, Dio rimane in lui ed egli in Dio. (1 Giovanni 4:14,15 CEI)

Quanti altri passi potrei citarle, ma non le direi niente di nuovo di quanto ben sappiamo e crediamo: Gesù è il FIGLIO di DIO.

Tralascio la parte seguente in quanto poco ha a che fare con l’argomento Natale.

Dobbiamo ancora una volta evidenziare come il voler far apparire non Cristiani noi, rivela quanto siete lontani dall'esserlo voi veramente. Nessuno vi vieterà di festeggiare il Natale, i cattolici ed anche i non cattolici lo faranno come sempre, ma non veniteci a dire che chi non lo festeggia non può essere considerato un Cristiano, perché l'essere Cristiani vuol dire seguire l'esempio di Cristo e da quanto ci risulta, in nessun passo dei Vangeli si parla che Gesù e i suoi apostoli si radunassero il 25 Dicembre o in un'altra data a festeggiare la Sua nascita.

Aquila-58
00lunedì 23 dicembre 2013 18:47
Grazie Admin,

viceadmintdg1, 19/12/2013 09:34:

L’ultimo intervento è a cura di don Battista Cadei in collegamento da Bergamo che parla del mistero del Natale dicendo:

Per noi cristiani è importante perchè celebra l’incarnazione del figlio di Dio. Per i tdG è qualificata come una festa pagana e quindi contraria alla Parola di Dio.




Di nuovo con la differenziazione tra “noi cristiani” e i testimoni di Geova? Cadei, Cadei…….
Cadei, alla prossima trasmissione di Radio Maria lei può darmi una definizione di “cristiano” che sia in linea con l’ etimologia stessa del termine (e non con il suo catechismo)?

viceadmintdg1, 19/12/2013 09:34:


In realtà anche su questo tema hanno fatto cambiamenti nella loro storia, in contraddizione l’uno con l’altro. Dal 1870 al 1930 i tdG hanno festeggiato regolarmente la nascita di Gesù il 25 dicembre, anche con la distribuzione dei regali.




E che vuol dire? Anche a me risulta che una volta la chiesa cattolica pensasse che nel Limbo fossero finiti i patriarchi e, successivamente, i neonati morti non ancora battezzati e adesso mi pare che il vostro intendimento sia cambiato, mi chiedo come mai……

viceadmintdg1, 19/12/2013 09:34:



Poi i dirigenti della Società Torre di Guardia hanno stabilito che il Natale è una festa pagana che offende Dio.

Ma quali argomenti sostengono i tdG:

1) La Bibbia no indica la data della nascita di Gesù.

Rispondiamo: E’ vero ma il Natale non vuole essere il compleanno bensì il ricordo del fatto che Gesù è veramente nato circa 2000 anni fa a Betlemme di Giudea e che la sua venuta segna l’inizio della nuova ed eterna alleanza.




Nobile intento.
Mi chiedo, pertanto, alla luce di quel che lei afferma, perché, vista l’ importanza, Cristo non abbia comandato di ricordare la Sua nascita avvenuta a Betleem come “segno dell’ inizio della nuova ed eterna alleanza” e che in nessuna parte del N.T. si abbia sentore di una simile ricorrenza, insomma come mai gli apostoli non abbiano mai sentito il bisogno di commemorare un simile portento….è una domanda che non possiamo fare a meno di porci…lei sa rispondere?
E, comunque, l’ eterna alleanza è contrassegnata dal sangue di Cristo, ergo dal suo sacrificio e dalla risurrezione, vedasi Luca 22:20 e Ebrei 13:20!

viceadmintdg1, 19/12/2013 09:34:



2) Il 25 dicembre era la festa di nascita del Dio sole, quindi festa pagana che non piace a Dio.

Rispondiamo: anticamente i pagani festeggiano la nascita del Dio sole, Sol invictus, invece i cristiani celebrano la nascita di Gesù Cristo. Sono 2 cose diverse. Se la festa pagana dispiaceva a Dio, la celebrazione del Natale di Gesù è un’altra cosa. I padri della chiesa hanno intenzionalmente sostituito la festa pagana facendo i cristiani il seguente ragionamento: voi da pagani adoravate il dio sole ora che siete cristiani dovete adorare colui che è il vero sole e la vera luce. Il simbolo della luce e del sole in riferimento al messia è ben presente nella Bibbia.




Che sia ben presente è pacifico, mi domando in che modo ciò possa autorizzare una celebrazione del Natale di Gesù, cosa che gli apostoli e i discepoli del I secolo non hanno mai fatto……non conoscevano anche loro quei passi biblici che lei ora elenca?
Per convertire i pagani non era più sufficiente andare, fare discepoli, insegnare loro le cose che Egli ci ha comandato (Mt. 28:19-20)?
Occorreva forse escogitare dell' altro?
O sostituire una festa pagana con una festa cristiana e ciò alla luce delle sue parole di seguito riportate: “I padri della chiesa hanno intenzionalmente sostituito la festa pagana facendo i cristiani il seguente ragionamento: voi da pagani adoravate il dio sole ora che siete cristiani dovete adorare colui che è il vero sole e la vera luce"?

Non disse Gesù: "se rimanete nella mia parola, siete realmente miei discepoli"? (Gv. 8:31).....
Non disse Gesù: "Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore"? (Gv. 15:10).

viceadmintdg1, 19/12/2013 09:34:



Ecco alcuni esempi.

Malachia 3:20: “Per voi invece, cultori del mio nome, sorgerà il sole di giustizia con raggi benefici e voi uscirete saltellanti come vitelli di stalla”



Qui ci si riferisce alla guarigione divina verso il suo popolo, vedasi ad esempio Isaia 30:26.

Ecco il testo letterale secondo l’ interlineare ebraico italiano di A. Vianello di Malachia 3:20 (4:2 TNM)

E splenderà per voi che temete il mio nome il sole di giustizia e guarigione sulle sue ali, ed uscirete e salterete come vitelli di stalla”.

Il sole della giustizia è Gesù Cristo, la spirituale “luce del mondo” (Gv. 8:12). Egli si leva “con la guarigione sulle sue ali”, prima di tutto la guarigione spirituale e poi, nel nuovo mondo avvenire, la guarigione fisica di persone di tutte le nazioni (Mt. 4:23; Apoc. 22:1-2).

Ma continuo a non vedere come tutto questo possa autorizzare la celebrazione della Sua nascita e non piuttosto la stretta ubbidienza alla sua parola, che è quella che ci porta alla salvezza eterna (Ebrei 5:9)….

viceadmintdg1, 19/12/2013 09:34:



Isaia 60:1-3: Àlzati, rivestiti di luce, perché viene la tua luce, la gloria del Signore brilla sopra di te. 2Poiché, ecco, la tenebra ricopre la terra, nebbia fitta avvolge i popoli; ma su di te risplende il Signore, la sua gloria appare su di te. 3Cammineranno le genti alla tua luce, i re allo splendore del tuo sorgere.




Peccato però che si parli della gloria del Padre, cioè di YHWH e dello splendore di Gerusalemme, si legga Isaia 60:1-14……


viceadmintdg1, 19/12/2013 09:34:



Luca 1:78,79: “Grazie alla tenerezza e misericordia del nostro Dio, ci visiterà un sole che sorge dall'alto,79per risplendere su quelli che stanno nelle tenebre e nell'ombra di morte, e dirigere i nostri passi sulla via della pace".




L’aver mandato suo Figlio facendolo nascere in Israele era una prova di una prossima “alba” di misericordia e compassione divina verso di loro, secondo la profezia del sacerdote Zaccaria, ma di nuovo, come questo autorizzerebbe la celebrazione della nascita del Signore.
Le ricordo che Cristo ci ha comandato di celebrare un solo memoriale ed è scritto in Luca 22:19, punto!

viceadmintdg1, 19/12/2013 09:34:



Giovanni 1:4,5: “In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l'hanno vinta”.




Basta leggere Gv. 3:19: la base del giudizio divino è che la luce mandata da Dio è venuta nel mondo, del resto Dio ci salva per mezzo di Cristo, sbaglio? (Giuda 25)……Gesù ha vinto il mondo (Gv. 16:33) e anche i suoi coeredi celesti (Apoc. 3:21) possono vincere come Lui, non essendo sopraffatti dalle tenebre….
Vincono il mondo celebrando ciò che Cristo non ha comandato di celebrare?

viceadmintdg1, 19/12/2013 09:34:



Giovanni 8:12: “Di nuovo Gesù parlò loro e disse: "Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita".




Vedasi sopra, si ricordi inoltre che chi seguirà Cristo, esercitando fede in Lui, avrà vita eterna, giacchè Dio ci da la vita eterna per mezzo di Lui (1 Gv. 4:9)!

viceadmintdg1, 19/12/2013 09:34:



Anche in Apocalisse 1:16 è presentato come sole: “Teneva nella sua destra sette stelle e dalla bocca usciva una spada affilata, a doppio taglio, e il suo volto era come il sole quando splende in tutta la sua forza”.




Cadei, Gesù stesso diede, alla Trasfigurazione, un anticipo della sua gloria celeste che ora Giovanni vede, legga Mt. 17:2…

viceadmintdg1, 19/12/2013 09:34:



Così anche in Apocalisse 21:22-23: “In essa non vidi alcun tempio: il Signore Dio, l'Onnipotente, e l'Agnello sono il suo tempio. 23La città non ha bisogno della luce del sole, né della luce della luna: la gloria di Dio la illumina e la sua lampada è l'Agnello”.

Nella Gerusalemme celeste Dio e l’agnello sono il suo sole. Dunque ci riteniamo autorizzati a celebrare il Natale come nascita di Gesù, sole di giustizia e luce del mondo.




Qui ritorniamo alla profezia isaiana da lei accennata, Isaia 60:1-3, che addita proprio lo splendore di Gerusalemme, della vera Gerusalemme, la Nuova Gerusalemme (e non la Gerusalemme celeste come lei dice...), ma continuo a non trovare alcuna “autorizzazione” a celebrare la nascita di Gesù, “sole di giustizia” …..non è che per caso stiamo andando oltre ciò che è scritto, Cadei?

viceadmintdg1, 19/12/2013 09:34:



3) Ma è lecito prendere spunto da un concetto pagano per esprimere una realtà cristiana?

Rispondiamo: una volta escluso qualsiasi equivoco o ambiguità si. La Bibbia stessa usa simboli o immagini pagane per esprimere realtà cristiane. Ad es. l’apostolo Paolo parlando ai pagani di Atene cita l’inno al Dio Giove (Zeus in greco) di un poeta pagano e dice in Atti 17:28:

In lui infatti viviamo, ci muoviamo ed esistiamo, come hanno detto anche alcuni dei vostri poeti: "Perché di lui anche noi siamo stirpe".
La citazione di Paolo "Perché di lui anche noi siamo stirpe" è un verso di una poesia del poeta pagano Arato.




Mi pare un argomento molto, molto debole Cadei…..non disse Paolo quanto segue?
Mi sono fatto tutto per tutti, per salvare ad ogni costo qualcuno” (1 Cor. 9:22 CEI)?
Paolo all’ Areopago non sta “usando simboli o immagini pagane per esprimere realtà cristiane” citando il poeta greco, né tanto meno alcuna filosofia stoica o epicurea, ma sta mettendo in pratica ciò che lui stesso scrisse in 1 Cor. 9:19-23!

viceadmintdg1, 19/12/2013 09:34:



La festa del Natale quindi non è una festa pagana, ma la festa di Gesù, il verso sole, la vera luce che illumina ogni uomo che viene nel mondo.




Una festa che Gesù non ha mai comandato di celebrare e che gli apostoli e i discepoli del I secolo mai hanno celebrato……davvero stranissimo, come mai non si sono mai sentiti "autorizzati" a farlo, nè ne hanno mai sentito il bisogno?

viceadmintdg1, 19/12/2013 09:34:



Cosa significa, cosa deve significare dunque il natale per noi cristiani?

Certo non il consumismo paganeggiante che talora regna in persone che non prendono sul serio il loro essere cristiani. Il natale deve essere il tempo per approfondire la propria fede in Dio che ha assunto la natura umana come piccolo bimbo nel grembo di una umile madre terrena, per essere vicino a noi uomini, per mostrarci in maniera visibile l’amore di Dio




Nobile intento (a parte il Dio che ha assunto la natura umana, tralasciamo…….), ammetterà però che la stragrande maggioranza delle persone “paganeggi” assai riguardo al consumismo e dicendo la “stragrande maggioranza” mi sto tenendo ben stretto…


(segue seconda parte......)
Aquila-58
00lunedì 23 dicembre 2013 18:54
II PARTE:


viceadmintdg1, 19/12/2013 09:34:



Ma qual è il vero motivo dell’avversione dei tdG al Natale?

Il motivo vero è che per loro Gesù è una creatura e non Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero. Quindi dovevano trovare un motivo per escludere l’importanza del natale.




Quindi, siccome lei dice che Cristo è “Dio da Dio, luce da luce, Dio vero da Dio vero, generato non creato della stessa sostanza del Padre”, immagino di trovare qualche accenno, nella Bibbia, ad una processione del Figlio dal Padre (dove se ne parla?), giacchè quello che lei afferma avviene solo nell’ ambito di una processione divina immanente per via di generazione, laddove il Padre dona al Figlio la propria sostanza, per via di generazione, nell’ ambito della “fecondità della vita immanente” di Dio, lei stavolta può trovarmi almeno uno straccio di supporto scritturale (come ha ritenuto di fare per il Natale)?

Se si, ci informi alla prossima trasmissione di Radio Maria, appositamente su questo argomento…

In caso contrario, non stiamo parlando di “favole” (2 Tim. 4:4)?

viceadmintdg1, 19/12/2013 09:34:



Nel libro Potete vivere per sempre su una terra paradisiaca si legge a p. 119, nella didascalia:

“Per voi Gesù è un re vittorioso o un bambino indifeso?” Loro ovviamente sostengono che è un re vittorioso.

Rispondiamo: si tratta di una domanda umana e non biblica. Perché la Parola di Dio, presenta Gesù povero e indifeso ed è proclamato re proprio quando viene inchiodato in croce. Dal punto di vista umano è un paradosso e San Paolo lo riconosce in 1 Corinti 1:18,19,22-25:

La parola della croce infatti è stoltezza per quelli che si perdono, ma per quelli che si salvano, ossia per noi, è potenza di Dio. Sta scritto infatti: Distruggerò la sapienza dei sapienti e annullerò l'intelligenza degli intelligenti.

Mentre i Giudei chiedono segni e i Greci cercano sapienza, 23noi invece annunciamo Cristo crocifisso: scandalo per i Giudei e stoltezza per i pagani; 24ma per coloro che sono chiamati, sia Giudei che Greci, Cristo è potenza di Dio e sapienza di Dio. 25Infatti ciò che è stoltezza di Dio è più sapiente degli uomini, e ciò che è debolezza di Dio è più forte degli uomini.




Ma che c’ entra! Paolo non sta dicendo che Gesù è proclamato re quando viene inchiodato, dove lo legge?
Paolo sta annunciando il “Cristo crocifisso” ma Paolo stesso in Rom. 3:25 afferma che “è lui che Dio ha stabilito apertamente come strumento di espiazione, per mezzo della fede nel suo sangue, a manifestazione della sua giustizia per la remissione dei peccati passati” (CEI)…....non si ripone fede in un oggetto o nel sangue in se stesso, queste espressioni paoline indicano che ciò che si predica è il sacrificio di salvifico di Cristo e che in Cristo e nel suo sacrificio di riscatto, dobbiamo riporre fede, Rom. 3:26!

Inoltre, non vi è alcun accenno nei passi paolini al fatto che Cristo sia stato fatto re alla “crocifissione”, dove lo legge? L’ apostolo Giovanni dice: “Ora si è compiuta la salvezza, la forza e il regno del nostro Dio e la potenza del suo Cristo…..” (Apoc. 12:10, si confronti Apoc. 11:15), alla cacciata di Satana dai cieli!
Mah…

viceadmintdg1, 19/12/2013 09:34:



Queste parole rispondono alla domanda dei tdG riportata sopra e dimostrano che la domanda è fuori luogo, perché l’uomo indifeso, nato bambino ma che si è poi consegnato volontariamente nelle mani dei persecutori e poi inchiodato in croce in mezzo a tormenti, insulti e scherni, lui dimostra proprio la sua grandezza in quel momento. Il Vangelo evidenzia la regalità di Cristo quale re proprio in quella occasione, come attesta anche la scritta posta sopra di lui. Quindi è un re potente che si manifesta tale proprio passando per la croce!

Parola a chi desidera replicare...



Ma per carità!
La scritta sopra la “croce” viene messa a mò di accusa: “questo è il re dei giudei” (Mt. 27:37)….ed è quello che dicevano i capi sacerdoti e gli scribi, legga Mt. 27:41-43: “E’ il re d’ Israele? Scenda ora dalla croce e crederemo in lui” (Mt. 27:42 CEI), ma i giudei si attendevano un re terreno, legga Gv. 6:14-15….. anche per noi cristiani [SM=g27988] Egli è il re d’ Israele, un re terreno (Atti 1:6)?

Caro Cadei, le sue argomentazioni appaiono, davvero, molto molto deboli….
viceadmintdg1
00domenica 29 dicembre 2013 11:01
Al termine della trasmissione diversi ascoltatori hanno posto domande sulla presunta presenza di immagini subliminali nelle pubblicazioni della Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova. Per sfatare questo falso mito rinviamo i nostri lettori all'articolo

Immagini subliminali nelle pubblicazioni dei testimoni di Geova?

del sito TdGonline che potete leggere a questo link

www.tdgonline.net/indice/articoli/subliminale.htm
viceadmintdg1
00lunedì 30 dicembre 2013 10:04
Con quest'ultima obiezione abbiamo concluso anche questo mese la confutazione delle critiche di Radio Maria a cura del GRIS!
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 23:38.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com