Confutazione trasmissione radio Maria del GRIS di aprile 2019...

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viceadmintdg1
00domenica 21 aprile 2019 22:40
...Pasqua di risurrezione o Cena del Signore in commemorazione della morte di Cristo?
viceadmintdg1
00domenica 21 aprile 2019 22:48
Dopo il preambolo di don Fiorino, il conduttore, prende la parola Rocco Politi. Circa l'attendilita' delle critiche dei fuoriusciti rimandiamo, come di consueto, al seguente articolo del nostro sito TdGOnline:

I FUORIUSCITI DEI TESTIMONI DI GEOVA: TRA FENOMENOLOGIA E STATISTICA – Cosa dicono gli esperti?
viceadmintdg1
00domenica 21 aprile 2019 22:50
Il successivo e ultimo intervento è di don Battista Cadei che affronta il tema: Pasqua di risurrezione o Cena del Signore in commemorazione della morte di Cristo? dicendo:


In questo mese di aprile la Chiesa Cattolica, e non solo, celebra la passione, morte e risurrezione di Gesù Cristo. I tdG celebrano la Cena del Signore in commemorazione della morte di Gesù. Ne parliamo brevemente, per mostrare le grandi differenze tra noi e i tdG.
Anzitutto professiamo che Gesù è morto su una croce e non su un palo, come insegnano i tdG. La parola greca del Vangelo è 'stauròs' che originariamente significava palo, ma riferita al greco biblico del NT significa croce. Ho insegnato greco per alcuni decenni, quello che dico è confermato da tutti i vocabolari. I tdG dicono che comunque questo legno non è da onorare: «Cosa provereste se un vostro carissimo amico fosse messo a morte dietro false accuse? Vi fareste una copia dello strumento con cui è stato ucciso?» (Ragioniamo facendo uso delle Scritture, p.88). Ma la parola di Dio dice il contrario in Galati 6,14: «Quanto a me invece non ci sia altro vanto che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo». Gesù disse: «Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici”» (Giovanni 15,13).
I tdG, il 14 del mese di nisan, che quest'anno coincide col nostro venerdì santo il 19 aprile, celebrano la Commemorazione della morte di Gesù, che da essi non è vista come atto gratuito d'amore, bensì come il doveroso pagamento del riscatto. A questa Commemorazione invitano anche i non tdG. Nell’anno 2018 c’erano nel mondo 8.360.594, tdG effettivi, ma i presenti alla Commemorazione erano 20.329.317. Da dove vengono quei presenti in più? Sono quelli che, anche cattolici praticanti, accettano di partecipare alla commemorazione annuale della morte di Gesù. A livello giornalistico alcune volte i tdG affermano di essere nel mondo 20 milioni (quasi tre volte il numero effettivo di tdG predicatori). Anchʼio sono stato invitato. Ma per non gonfiare il loro numero, gentilmente ho rifiutato. Invito a fare altrettanto,
Dopo 3 giorni Gesù è risuscitato col suo vero corpo, e non con un corpo apparente, come dicono i tdG. Gesù risorto disse in Luca 24,43: «Toccatemi e guardate, perché uno spirito non ha carne e ossa come invece vedete che ho io”». E Pietro al centurione Cornelio disse in Atti 10,41: noi «abbiamo mangiato e bevuto con lui dopo la sua risurrezione dai morti”».
Se domandiamo ai cattolici se è più importante il Natale o la Pasqua, molti rispondono il Natale, ma è più importante non la venuta del Figlio di Dio sulla terra, bensì il compimento della redenzione tramite la sua morte e risurrezione.
I tdG fanno la Commemorazione della morte, ma non festeggiano la Pasqua di Risurrezione, dicendo che la Pasqua è una festa pagana. Ma la Bibbia dice il contrario: gli apostoli, a partire dalla Pentecoste concentrano la loro predicazione su Gesù, Morto, Risuscitato e Signore. Questo è tanto centrale, che i cristiani, fin dai primi tempi, anziché il sabato, celebrano come festiva la domenica (Ne parla s. Ignazio, morto martire nell'anno 107);
Il Catechismo della Chiesa Cattolica n° 1343, dice che ogni domenica è un piccola Pasqua: «“Il primo giorno della settimana”, cioè la domenica, giorno della risurrezione di Gesù, i cristiani si riunivano “per spezzare il pane” (At 20,7)». Deriva dal latino dominica= 'giorno del Signore'; nelle lingue slave è chiamata 'voskresenye'='risurrezione'.
Talora a Pasqua qualche sacerdote, vedendo la Chiesa particolarmente piena, perché vengono anche quei cattolici che normalmente non vanno a messa, non si trattiene dal dire che non basta venire in Chiesa solo a Pasqua. Così uno, quella rara volta che viene in Chiesa, viene rimproverato. Fece diversamente A.G. Roncalli, il futuro Giovanni XXIII (1958-1963), che prima di diventare papa, negli anni 1944-1953 fu nunzio apostolico cioè ambasciatore del papa in Francia. Qui come un buon parroco andava a visitare i malati e i carcerati, e promosse anche la predicazione di una Missione per i tanti italiani emigrati in Francia. Alla fine della predicazione fu organizzato per tutti gli italiani un pranzo, al quale vennero anche tanti uomini che non erano venuti alle prediche. Mons. Roncalli li salutò cordialmente e spiegò che anticamente la santa messa aveva la forma di una cena – a ricordo dell'ultima cena di Gesù – e concluse che essere venuti a pranzo era un po' come esser venuti a messa. Mi auguro che – come raccomanda papa Francesco – i pastori non bastonino le pecore che non vanno a messa, ma diano loro il benvenuto, così che si sentano come accolti a casa loro. Francesco raccomanda di stare nel gregge per sentire l'odore delle pecore e accompagnare quelli che rimangono indietro. Questo non è buonismo, ma mitezza evangelica, come preannunciato dal profeta in Isaia 42,3:
il Messia «non spezzerà una canna incrinata, non spegnerà uno stoppino dalla fiamma smorta».



Lascio la parola a chi desidera replicare...
Aquila-58
00lunedì 22 aprile 2019 07:20
Secondo le Scritture neotestamentarie e secondo

il comando del Signore Gesù
, si deve celebrare annualmente una

Pasqua di resurrezione o si deve celebrare annualmente la

Commemorazione della morte del Signore?







A presto per la risposta a Radio Maria…






dom@
00lunedì 22 aprile 2019 07:55
Inanzitutto la Bibbia mette ". Ben chiaro come. E' morto e' morto . E la Resuzzione
Della vostra CEI.
C.E.I.:
Numeri 21:8
Il Signore disse a Mosè: «Fatti un serpente e mettilo sopra un'asta; chiunque, dopo essere stato morso, lo guarderà resterà in vita».
C.E.I.:
Giovanni 3:14
E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo,

dom@
00lunedì 22 aprile 2019 08:08
Re:
dom@, 4/22/2019 7:55 AM:

Inanzitutto la Bibbia mette ". Ben chiaro come. E' morto e' morto . E la Resuzzione
Della vostra CEI.
C.E.I.:
Numeri 21:8
Il Signore disse a Mosè: «Fatti un serpente e mettilo sopra un'asta; chiunque, dopo essere stato morso, lo guarderà resterà in vita».
C.E.I.:
Giovanni 3:14
E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo,




Nascondono il palo con""" asta. """Neanche il dizzionario puo puo capire :(

www.dizionario-italiano.it/dizionario-italiano.php?parola=un%27al...

Aquila-58
00lunedì 22 aprile 2019 19:27
viceadmintdg1, 21/04/2019 12.27:


In questo mese di aprile la Chiesa Cattolica, e non solo, celebra la passione, morte e risurrezione di Gesù Cristo. I tdG celebrano la Cena del Signore in commemorazione della morte di Gesù. Ne parliamo brevemente, per mostrare le grandi differenze tra noi e i tdG.




I cristiani testimoni di Geova celebrano la Commemorazione della morte di Gesù perché è l’ unico comando scritturale che il Signore ci ha lasciato:


23 Io, infatti, ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho trasmesso: il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito, prese del pane 24 e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: "Questo è il mio corpo, che è per voi; fate questo in memoria di me". 25 Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: "Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne bevete, in memoria di me". 26 Ogni volta infatti che mangiate questo pane e bevete al calice, voi annunciate la morte del Signore, finché egli venga. “ (1 Corinzi 11,23-26 CEI).



Paolo fa riferimento alle parole del Signore e, come si vede, si tratta di un memoriale (“fate questo in memoria di me”) e ogni volta che si celebra, si annuncia la morte del Signore “finchè egli venga”.


viceadmintdg1, 21/04/2019 12.27:



Anzitutto professiamo che Gesù è morto su una croce e non su un palo, come insegnano i tdG. La parola greca del Vangelo è 'stauròs' che originariamente significava palo, ma riferita al greco biblico del NT significa croce. Ho insegnato greco per alcuni decenni, quello che dico è confermato da tutti i vocabolari.





Evidentemente, nel suo insegnamento, ha dimenticato il Vocabolario della Lingua greca – greco italiano F. Montanari, che insieme al Rocci, è il Dizionario maggiormente usato nei licei.

Il Montanari da del sostantivo stauros il significato di “palo, piolo” mentre “croce” lo da come significato “estensivo” (pagina 1959).

Lo stesso dicasi per il Rocci, che da del sostantivo, come primo significato, “palo” (pagina 1674).

Anche il Dizionario Esegetico del Nuovo Testamento di Balz e Schneider, volume II, pagina 1397), afferma che “Nel N.T., in tutti i passi, il vocabolo, che per se designa un palo eretto, si riferisce allo strumento di esecuzione capitale, per quei tempi specificatamente romano”.

Mi sorge il dubbio che, invece del greco, lei abbia insegnato teologia…….





(segue, a presto……..)



(SimonLeBon)
00lunedì 22 aprile 2019 21:54
Re:
Aquila-58, 22/04/2019 19:27:

...

Mi sorge il dubbio che, invece del greco, lei abbia insegnato teologia…….





Concordo, bisogna appoggiarsi alla teologia cattolica successiva per far diventare non solo lo stauros ma anche il singolare xylon una croce a due bracci.

Simon
Aquila-58
00martedì 23 aprile 2019 12:30
viceadmintdg1, 21/04/2019 12.27:



I tdG dicono che comunque questo legno non è da onorare: «Cosa provereste se un vostro carissimo amico fosse messo a morte dietro false accuse? Vi fareste una copia dello strumento con cui è stato ucciso?» (Ragioniamo facendo uso delle Scritture, p.88). Ma la parola di Dio dice il contrario in Galati 6,14: «Quanto a me invece non ci sia altro vanto che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo».




Guardi, il passo di Galati 6:14 non va estrapolato dal suo contesto per fargli dire quello che non dice...

I “giudaizzanti” volevano costringere i cristiani della Galazia a circoncidersi solo per non essere perseguitati a causa della "croce" di Cristo (Galati 6:12 CEI), che per i Giudei era pietra di scandalo, in quanto nessun Giudeo poteva neppure concepire che il Re Messianico Figlio di Davide, tanto atteso, potesse essere messo a morte in quel totale disonore!

La circoncisione (come la "sapienza di parola" di 1 Corinzi 1,17) avrebbe “annullato lo scandalo della croce” (Galati 5:11 CEI))

Al contrario, per Paolo l’ unico vanto era nella "croce" di Cristo, ma perché?

"Annunciare Cristo crocifisso” (1 Corinzi 1,23 CEI) significava annunciare la morte di un uomo avvenuta nella più terribile delle umiliazioni e nel totale disonore e, per giunta, predicare la necessità di esercitare fede in Lui come unico mezzo di salvezza posto da Dio (Giovanni 3:17)

Dal momento che Cristo era morto in questo modo, ogni cristiano era esposto al biasimo del Cristo e al pubblico ludibrio, agli occhi del mondo.

Ma Paolo fu perseguitato dagli ebrei proprio perché predicava “il Cristo crocifisso”, cioè il sacrificio salvifico di Cristo e la necessità – per la salvezza - di riporre fede in Cristo e nel suo sacrificio di riscatto.

In conseguenza di tale dichiarazione il mondo era per l’apostolo come qualcosa di messo in "croce", condannato, morto, mentre il mondo considerava Lui con odio, come un criminale messo in "croce" e i suoi seguaci allo stesso modo.

Il "vanto" paolino consisteva quindi non nella "croce" in se (come fa apparire lei, citando solo la prima parte del versetto di Galati 6:14! ), ma perchè per mezzo del sacrificio di Cristo il mondo precedente era stato "messo in croce", cioè non esisteva più (come dice il resto del versetto che lei omette)!

Le sembra un modo corretto di leggere la Bibbia?




viceadmintdg1, 21/04/2019 12.27:



Gesù disse: «Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici”» (Giovanni 15,13).




Appunto! Ciò che conta è il sacrificio di riscatto di Gesù, non la forma dello strumento di supplizio, che per voi è questione di vita o di morte, a quanto pare…





(segue, a presto.....)




Aquila-58
00mercoledì 24 aprile 2019 20:31
viceadmintdg1, 21/04/2019 12.27:



I tdG, il 14 del mese di nisan, che quest'anno coincide col nostro venerdì santo il 19 aprile, celebrano la Commemorazione della morte di Gesù, che da essi non è vista come atto gratuito d'amore, bensì come il doveroso pagamento del riscatto.




Direi che è falso!
Alla Commemorazione della morte di Gesù, si ricorda proprio il dono gratuito di Dio, che ha dato suo Figlio per la salvezza del mondo e il gesto di amore di Gesù stesso (Romani 3:24-26 ; 1 Giovanni 4:9-10 ; Giovanni 15:13), ma si spiega anche il “perché” Gesù doveva morire.

Si da una spiegazione a queste parole di Gesù:

28 Come il Figlio dell'uomo, che non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti". “ (Matteo 20:28 CEI).

Come vede, fu proprio Gesù a parlar del riscatto e Paolo scrisse che questo è stato fatto per tutti:

5 Uno solo, infatti, è Dio e uno solo anche il mediatore fra Dio e gli uomini, l'uomo Cristo Gesù, 6 che ha dato se stesso in riscatto per tutti. Questa testimonianza egli l'ha data nei tempi stabiliti “ (1 Timoteo 2:5-6 CEI)

Gli ascoltatori di Radio Maria sanno perché Gesù e Paolo parlarono di un riscatto?
Sanno perché abbiamo bisogno del riscatto di Cristo?

Li avete informati? O per voi è più importante la forma dello strumento di supplizio di Gesù?



viceadmintdg1, 21/04/2019 12.27:




A questa Commemorazione invitano anche i non tdG. Nell’anno 2018 c’erano nel mondo 8.360.594, tdG effettivi, ma i presenti alla Commemorazione erano 20.329.317. Da dove vengono quei presenti in più? Sono quelli che, anche cattolici praticanti, accettano di partecipare alla commemorazione annuale della morte di Gesù. A livello giornalistico alcune volte i tdG affermano di essere nel mondo 20 milioni (quasi tre volte il numero effettivo di tdG predicatori). Anchʼio sono stato invitato. Ma per non gonfiare il loro numero, gentilmente ho rifiutato. Invito a fare altrettanto,




Francamente, queste non mi sembrano parole degne di un cristiano e di un uomo di chiesa......

Perché mai dovremmo “gonfiare” il numero dei partecipanti alla Commemorazione?
Prima della Commemorazione della morte di Gesù, i cristiani testimoni di Geova in tutto il mondo invitano tutte le persone a partecipare alla stessa, una celebrazione che si svolge non solo per commemorare la morte del Signore, ma anche per ricordare cosa significa la sua morte per noi e per mostrare gratitudine per il provvedimento divino del riscatto.

Quindi è ovvio che prendano parte alla cerimonia sia i cristiani testimoni di Geova che persone interessate o le persone che studiano la Bibbia con noi…




(segue, a presto…..)


Aquila-58
10giovedì 25 aprile 2019 19:56
viceadmintdg1, 21/04/2019 12.27:




Dopo 3 giorni Gesù è risuscitato col suo vero corpo, e non con un corpo apparente, come dicono i tdG. Gesù risorto disse in Luca 24,43: «Toccatemi e guardate, perché uno spirito non ha carne e ossa come invece vedete che ho io”». E Pietro al centurione Cornelio disse in Atti 10,41: noi «abbiamo mangiato e bevuto con lui dopo la sua risurrezione dai morti”».




Evidentemente Cristo in quell’ occasione materializzò il proprio corpo carnale o – per essere più precisi - più corpi carnali, dato che Marco afferma che Gesù Risorto “apparve sotto altro aspetto a due di loro, mentre erano in cammino verso la campagna” (Marco 16:12 CEI).
Quindi, come poteva essere risorto con il “il suo corpo carnale” se Marco dice che “apparve sotto altro aspetto”?

Non è nulla di strano, comunque: anche gli angeli che andarono a mangiare a casa di Lot materializzarono dei corpi (Genesi 19:1-3).

Inoltre i cristiani testimoni di Geova non dicono affatto che Gesù risorse “con un corpo apparente”, dove lo ha letto?

I cristiani testimoni di Geova, al pari di Paolo, dicono che Cristo è uno “spirito datore di vita” (1 Corinzi 15,45 CEI) e che ha un corpo spirituale, non carnale, visto che i suoi coeredi celesti avranno un corpo conforme al suo, non le pare? (1 Corinti 15:44 ; Filippesi 3:20-21)




viceadmintdg1, 21/04/2019 12.27:



Se domandiamo ai cattolici se è più importante il Natale o la Pasqua, molti rispondono il Natale, ma è più importante non la venuta del Figlio di Dio sulla terra, bensì il compimento della redenzione tramite la sua morte e risurrezione.




Una volta tanto concordo con lei!

viceadmintdg1, 21/04/2019 12.27:




I tdG fanno la Commemorazione della morte, ma non festeggiano la Pasqua di Risurrezione, dicendo che la Pasqua è una festa pagana. Ma la Bibbia dice il contrario: gli apostoli, a partire dalla Pentecoste concentrano la loro predicazione su Gesù, Morto, Risuscitato e Signore.




Guardi, quello che lei dice è falso!
La Pasqua, tanto per cominciare, è una festa ebraica e non credo che gli ebrei possano essere definiti “pagani”, vero?
Gesù stesso, la sera dell’ Ultima Cena, mangiò la Pasqua….
Lei dice che “gli apostoli, a partire dalla Pentecoste concentrano la loro predicazione su Gesù, Morto, Risuscitato e Signore “, ma ciò è del tutto riduttivo, perché la risurrezione di Cristo è la base stessa della fede cristiana:

se Cristo non è risorto, vana è la vostra fede e voi siete ancora nei vostri peccati. “ (1 Corinzi 15:17 CEI)

Perché quindi i cristiani testimoni di Geova non celebrano la Pasqua di risurrezione?
Semplice: perché il Signore Gesù non ha mai comandato di celebrare una Pasqua per la sua risurrezione.
Questo – lo ripeto – è l’ unico comando che Gesù ci ha lasciato: commemorare e proclamare la sua morte finchè egli arrivi
:

dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: "Questo è il mio corpo, che è per voi; fate questo in memoria di me". 25 Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: "Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne bevete, in memoria di me". 26 Ogni volta infatti che mangiate questo pane e bevete al calice, voi annunciate la morte del Signore, finché egli venga. “ (1 Corinzi 11:24-26 CEI)

Cristo non ha lasciato ai cristiani altri comandi, non ha comandato di celebrare nessun giorno particolare eccetto quello narrato da Paolo e ripreso dai Vangeli.
Lei può smentirmi con le Scritture?


Posso rammentarle quello che scrisse l’ apostolo Giovanni:

9 Chi va oltre e non rimane nella dottrina del Cristo, non possiede Dio. Chi invece rimane nella dottrina, possiede il Padre e il Figlio. “ (2 Giovanni 9 CEI)

Converrà riflettere, amici di Radio Maria?



(segue, la conclusione. A presto…)


Aquila-58
00venerdì 26 aprile 2019 22:04
viceadmintdg1, 21/04/2019 12.27:




Questo è tanto centrale, che i cristiani, fin dai primi tempi, anziché il sabato, celebrano come festiva la domenica (Ne parla s. Ignazio, morto martire nell'anno 107);




Ma non ne parla il N.T.!
Ma scusi, Ignazio non è lo stesso che attesta, dal II secolo, l’ esistenza di un Vescovo Unico Monarchico, laddove invece nella primitiva ekklesìa cristiana del I secolo episcopo e presbitero erano identica figura (Tito 1:5-7)?


Non c’ è uno straccio di Scrittura del N.T. che comandi al cristiano di celebrare la festività successiva al sabato ebraico (la nostra domenica), lei può trovarmela?



viceadmintdg1, 21/04/2019 12.27:



Il Catechismo della Chiesa Cattolica n° 1343, dice che ogni domenica è un piccola Pasqua: «“Il primo giorno della settimana”, cioè la domenica, giorno della risurrezione di Gesù, i cristiani si riunivano “per spezzare il pane” (At 20,7)».


Lascio la parola a chi desidera replicare...




Non mi pare che questo passo possa attestare che “ogni domenica i cristiani si riunivano per spezzare il pane”.
In Atti 20:7 Paolo e i suoi conservi cristiani si riunirono il primo giorno della settimana per spezzare il pane semplicemente perché il giorno dopo Paolo sarebbe dovuto partire:

“7 Il primo giorno della settimana ci eravamo riuniti a spezzare il pane, e Paolo, che doveva partire il giorno dopo, conversava con loro e prolungò il discorso fino a mezzanotte
. “ (Atti 20,7 CEI)

Testo greco dove ho evidenziato in grassetto:

Paulos dielegeto autois mellon exienai tei epaurion


Alla lettera

Paolo conversava con loro stando per partire l' indomani

Ma come mai in Atti 2:42-47 viene detto che questo avveniva ogni giorno?

” “42 Erano perseveranti nell'insegnamento degli apostoli e nella comunione, nello spezzare il pane e nelle preghiere. 43 Un senso di timore era in tutti, e prodigi e segni avvenivano per opera degli apostoli. 44Tutti i credenti stavano insieme e avevano ogni cosa in comune; 45 vendevano le loro proprietà e sostanze e le dividevano con tutti, secondo il bisogno di ciascuno. 46 Ogni giorno erano perseveranti insieme nel tempio e, spezzando il pane nelle case, prendevano cibo con letizia e semplicità di cuore, 47 lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo. Intanto il Signore ogni giorno aggiungeva alla comunità quelli che erano salvati. (Atti 2,42-47 CEI)”


Alla prossima puntata di Radio Maria…



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