Confutazione trasmissione radio Maria del GRIS di settembre 2015...

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
viceadmintdg1
00giovedì 24 settembre 2015 19:43
... la dimora di Dio/ congregazione o chiesa?
viceadmintdg1
00giovedì 24 settembre 2015 19:51
Dopo il preambolo di don Fiorino, prende la parola Alessando Spoto che affronta il tema:

Il luogo di dimora di Dio: Alcione? dicendo:


Per quanto possa sembrare incredibile, per quasi ottant'anni la Società Torre di Guardia ha insegnato che Dio aveva il suo "luogo di dimora" nelle costellazione delle Pleiadi, distante circa 450 anni luce dalla Terra.
Nel terzo volume dei suoi Studi delle Scritture C.T. Russell, il fondatore della Società, scrisse:

«Alcione, il centro delle famose stelle delle Pleiadi, è il "trono di mezzanotte", il punto centrale dell'intero sistema gravitazionale, dal quale l'Onnipotente governa il suo universo» (327).

Questo concetto venne ribadito più volte, in molte altre pubblicazioni negli anni seguenti:
«...per questo motivo pensiamo che le Pleiadi possono rappresentare la residenza di Geova, il posto dal quale egli governa l'universo» (La Torre di Guardia del 15/6/1915).

«Per queste ed altre ragioni gli Studenti Biblici [i TdG] hanno ottime ragioni per ritenere che il trono di Geova Dio, il centro dell'universo spirituale, si trovi nella regione delle Pleiadi» (The Golden Age, 10/9/1924, pp.793, 794).

«Si pensa con fondati motivi che ... una delle stelle della costellazione delle Pleiadi sia il luogo di dimora di Geova. Le Pleiadi sono il luogo dell'eterno trono di Dio» (Riconciliazione, p.14; 1928).
«La Bibbia sembra dimostrare che il trono di Dio nei cieli si trovi in una regione a Nord, vicino ad un gruppo di stelle chiamate Pleiadi» (The Golden Age, 16/5/1928, pag. 540).
«Il gruppo di stelle meglio conosciuto con il nome di "costellazione delle Pleiadi", situato a Nord, sembra essere indicato dalla Bibbia come il centro dell'Universo celeste, il luogo del trono di Geova dal quale esercita la sua suprema autorità» (Annuari del 1928 e 1929).
Si incominciò ad abbandonare questo "intendimento" solo a partire dal 1953:

«...sarebbe poco saggio per noi cercare di fissare il trono di Dio in un luogo particolare dell'universo» (La Torre di Guardia, ed. inglese, del 15/11/1953, p.703).

Nel 1954 si dette il colpo decisivo a questa "verità", alla quale i TdG avevano creduto per quasi ottant'anni:

«A proposito, le Pleiadi non si possono più considerare come il centro dell'universo e sarebbe stolto cercar di determinare il trono di Dio in un particolare punto dell'universo» (La Torre di Guardia, inglese, del 1/9/1954, p. 542).
Quindi, Russell, Rutherford e tutti i TdG che avevano creduto per decenni che Dio abitava nelle Pleiadi erano degli stolti...
Anche questa "verità" è stata nascosta ai TdG; quasi nessuno di loro, infatti, ne sa nulla. La Watch Tower non ne parla in nessuna pubblicazione recente, cioè degli ultimi trent'anni. Perché nel libro Proclamatori non si dice nulla di questo interessante esempio di "intendimento" biblico?
«Supponi che tu stia ancora qui nel 1925, cosa faresti? Io dissi che credo di dover essere a casa nelle Pleiadi prima di allora». WT 1/11/1920, p. 334.
Alla nascita di Gesù il vangelo dice che apparve una moltitudine di angeli, "che lodava Dio e diceva: 'Gloria a Dio nei luoghi altissimi, e sulla terra pace fra gli uomini di buona volontà" (Luca 2: 13,14). Da dove erano venuti tutti questi angeli? Nel libro Liberazione (pp. 116-117, ed. 1926) si leggeva che «ci deve essere stata una gioia traboccante nel cielo e canti di illimitata gloria al Signore quando questa potente moltitudine cominciò il suo viaggio verso la terra ... probabilmente occorsero vari giorni per fare il viaggio dalle Pleiadi alla Terra...»,
La Watch Tower comunque non ha ancora abbandonato del tutto l'idea che Dio risieda in un determinato luogo dell'universo fisico. Nel libro Potete vivere pp. 36, 37, si legge infatti che

«Essendo una persona con un corpo spirituale, Dio deve avere un luogo in cui vivere. La Bibbia ci dice che i cieli sono lo "stabilito luogo di dimora" di Dio. ... Ma qualcuno chiederà: ‘Se Dio è una persona reale che vive in un determinato luogo del cielo, come fa a vedere tutto quello che succede altrove? E come può esercitare il suo potere in ogni parte dell’universo?’ ... Che Dio sia una persona non ne limita affatto il potere o la grandezza ... Per capire meglio, pensate al campo d’azione di una centrale elettrica. Una centrale è situata in un determinato luogo in una città o nei dintorni. Ma distribuisce l’elettricità a tutta la zona, fornendo luce e forza motrice. In modo analogo, Dio risiede nei cieli. Ma il suo spirito santo, la sua invisibile forza attiva, può agire ovunque nell’universo. Mediante il suo santo spirito Dio creò i cieli, la terra e ogni forma di vita. ... Dio non ebbe bisogno di essere presente di persona. Può inviare il suo spirito, la sua forza attiva, a compiere qualsiasi cosa egli voglia anche in luoghi lontanissimi. Che Dio meraviglioso!».

Questa "verità" della Watch Tower non è quindi sostanzialmente cambiata. L'unica differenza tra le deliranti affermazioni di Russell e successori (fino al 1953) e gli 'intendimenti' di Brooklyn è che non si indica più con esattezza in quale luogo dell'universo fisico si trovi la "residenza di Dio".



Parola a chi desidera replicare...
Aquila-58
00domenica 27 settembre 2015 21:32
Grazie Admin,

viceadmintdg1, 17/09/2015 21:57:

Dopo il preambolo di don Fiorino, prende la parola Alessando Spoto che affronta il tema:

Il luogo di dimora di Dio: Alcione?

Per quanto possa sembrare incredibile, per quasi ottant'anni la Società Torre di Guardia ha insegnato che Dio aveva il suo "luogo di dimora" nelle costellazione delle Pleiadi, distante circa 450 anni luce dalla Terra.
Nel terzo volume dei suoi Studi delle Scritture C.T. Russell, il fondatore della Società, scrisse:

... probabilmente occorsero vari giorni per fare il viaggio dalle Pleiadi alla Terra...»,




caro Spoto, lei era già nato nel 1915? Oppure nel 1925?

Probabilmente no, il punto è che non eravamo nati neppure noi e quindi non vedo perchè io, per esempio, debba sentirmi coinvolto da quello che affermavano certe pubblicazioni così.....recenti [SM=g27987].
Mi scusi, la sua chiesa non ha chiesto anche perdono, per bocca di alcuni papi, dei tanti errori commessi in passato, errori terribili, ben più gravi di quello di affermare che Dio dimori nelle Pleiadi?
Quindi che problema dovrebbe esserci per me, che ho 57 anni, nel riconoscere che le affermazioni di quelle pubblicazioni sono sbagliate?
Possiamo anche usare la sua espressione "affermazioni deliranti" (benchè assai poco cristiana...), che problema c' è?

viceadmintdg1, 17/09/2015 21:57:


La Watch Tower comunque non ha ancora abbandonato del tutto l'idea che Dio risieda in un determinato luogo dell'universo fisico. Nel libro Potete vivere pp. 36, 37, si legge infatti che

«Essendo una persona con un corpo spirituale, Dio deve avere un luogo in cui vivere. La Bibbia ci dice che i cieli sono lo "stabilito luogo di dimora" di Dio. ... Ma qualcuno chiederà: ‘Se Dio è una persona reale che vive in un determinato luogo del cielo, come fa a vedere tutto quello che succede altrove? E come può esercitare il suo potere in ogni parte dell’universo?’ ... Che Dio sia una persona non ne limita affatto il potere o la grandezza ... Per capire meglio, pensate al campo d’azione di una centrale elettrica. Una centrale è situata in un determinato luogo in una città o nei dintorni. Ma distribuisce l’elettricità a tutta la zona, fornendo luce e forza motrice. In modo analogo, Dio risiede nei cieli. Ma il suo spirito santo, la sua invisibile forza attiva, può agire ovunque nell’universo. Mediante il suo santo spirito Dio creò i cieli, la terra e ogni forma di vita. ... Dio non ebbe bisogno di essere presente di persona. Può inviare il suo spirito, la sua forza attiva, a compiere qualsiasi cosa egli voglia anche in luoghi lontanissimi. Che Dio meraviglioso!».

Questa "verità" della Watch Tower non è quindi sostanzialmente cambiata. L'unica differenza tra le deliranti affermazioni di Russell e successori (fino al 1953) e gli 'intendimenti' di Brooklyn è che non si indica più con esattezza in quale luogo dell'universo fisico si trovi la "residenza di Dio".

Parola a chi desidera replicare...



guardi, Lei sta dicendo il falso, legga infatti agli ignari ascoltatori di Radio Maria cosa è scritto nell' enciclopedia biblica PERSPICACIA NELLO STUDIO DELLE SCRITTURE, alla voce "Cielo", di cui riporto solo una breve ma indicativa parte:

"Cieli spirituali.

"Le stesse parole usate nelle lingue originali a proposito dei cieli fisici vengono usate anche per i cieli spirituali. Come si è visto, Geova, essendo uno Spirito, non dimora nei cieli fisici.

Ma, poiché è “l’Alto ed Eccelso” che dimora “nell’alto” (Isa 57:15), la sua “alta dimora di santità e bellezza” è ben descritta dal significato fondamentale di qualcosa di elevato o eccelso insito nel termine ebraico. (Isa 63:15; Sl 33:13, 14; 115:3) Quale Fattore dei cieli fisici (Ge 14:19; Sl 33:6), Geova ne è anche il Proprietario. (Sl 115:15, 16) Nei cieli egli fa tutto ciò di cui si diletta, compresi atti miracolosi. — Sl 135:6.
Spesso perciò i “cieli” rappresentano Dio stesso e la sua posizione sovrana. Il suo trono è nei cieli, cioè nel reame spirituale su cui pure domina. (Sl 103:19-21; 2Cr 20:6; Mt 23:22; At 7:49) Dalla sua suprema o eccelsa posizione Geova in effetti ‘guarda’ i sottostanti cieli fisici e la terra (Sl 14:2; 102:19; 113:6), e da tale posizione elevata parla, esaudisce suppliche e giudica. (1Re 8:49; Sl 2:4-6; 76:8; Mt 3:17) Leggiamo quindi che Ezechia e Isaia, di fronte a una grave minaccia, “continuarono a pregare . . . e a gridare ai cieli per invocare soccorso”. (2Cr 32:20; cfr. 2Cr 30:27). Anche Gesù usò il termine cielo per riferirsi a Dio quando chiese ai capi religiosi se il battesimo di Giovanni era “dal cielo o dagli uomini”. (Mt 21:25; cfr. Gv 3:27). Il figlio prodigo confessò di aver peccato “contro il cielo” e contro il proprio padre. (Lu 15:18, 21) L’espressione “regno dei cieli”, pertanto, non significa semplicemente che tale regno ha sede nei cieli spirituali, da dove governa, ma anche che è “il regno di Dio”. — Da 2:44; Mt 4:17; 21:43; 2Tm 4:18.
A motivo della celeste posizione di Dio, sia uomini che angeli alzano le mani o il viso verso i cieli nell’invocare il suo intervento (Eso 9:22, 23; 10:21, 22), nel fare un giuramento (Da 12:7) e nel pregare (1Re 8:22, 23; La 3:41; Mt 14:19; Gv 17:1). In Deuteronomio 32:40 Geova dice che lui stesso ‘alza al cielo la mano in giuramento’. Secondo Ebrei 6:13, questo evidentemente significa che Geova giura per se stesso. — Cfr. Isa 45:23
"


Immagino che lei vorrà rimediare all' errore alla prossima trasmissione di Radio Maria, vero?


viceadmintdg1
00martedì 29 settembre 2015 00:11
Il successivo intervento è di Rocco Politi. Circa l'attendilita' delle critiche dei fuoriusciti rimandiamo al seguente articolo del nostro sito:

I FUORIUSCITI DEI TESTIMONI DI GEOVA: TRA FENOMENOLOGIA E STATISTICA – Cosa dicono gli esperti?
viceadmintdg1
00mercoledì 30 settembre 2015 23:28
L'ultimo intervento è a cura di don Battista Cadei che affronta il tema:

La Congregazione dei tdG o la ‏Chiesa dei cristiani? dicendo:




È noto che i tdG e i cattolici usano linguaggi diversi. Per esempio, quella che essi chiamano Congregazione cristiana dei tdG, i cattolici la chiamano ‏Chiesa di Cristo. Per la verità non è solo una diversità di parole, perché il loro contenuto è differente, in ‪quanto il nostro concetto di ‏Chiesa come è presentata nel Catechismo è molto diverso dal concetto di Congregazione come è spiegata dalla loro letteratura. Siccome è un argomento molto vasto, ne tratteremo in più puntate nei mesi successivi, cominciando dal loro concetto di congregazione.
I tdG, dalla constatazione che in cielo gli angeli sono organizzati al servizio di Dio, e la natura visibile è ben organizzata, concludono che «Geova è un Dio di organizzazione» Potete vivere, p. 191.

A p. 193, leggiamo: «Gesù predisse che anche nei nostri giorni ci sarebbe stata un'unica fonte di istruzione spirituale per il popolo di Dio.Parlando della propria presenza nel potere del Regno, Gesù disse in Mt 24,45-49: "Chi è realmente lo schiavo fedele e discreto che il suo signore ha costituito sopra i propri domestici per dar loro il cibo a suo tempo? Felice quello schiavo se il suo signore arrivando lo troverà a fare così. Veramente vi dico: Lo costituirà sopra tutti i suoi averi".Nel 1914, al suo ritorno nel potere del Regno, Cristo trovò un gruppo di persone, "uno schiavo fedele e discreto", impegnato a provvedere "cibo" o informazioni spirituali? Sì, trovò un tale "schiavo", composto dei rimanenti dei suoi 144.000 "fratelli" sulla terra (Riv12,10; 14,1-3). E dal 1914 milioni di persone hanno accettato il "cibo" da essi provveduto, e hanno cominciato a praticare con loro la vera religione. Questa organizzazione di servitori di Dio è nota col nome di testimoni di Geova".

Sull'identificazione del servo fidato e prudente di Mt 24,45, i tdG hanno avuto delle oscillazioni, e anche oggi non manca qualche equivoco. All'inizio molti ritenevano che tale servo fosse il loro fondatore Russell. Ma ben presto si fece strada l'idea, riaffermata nel 1927, che lo schiavo fedele e discreto fosse da identificare con "l'intero corpo dei fedeli cristiani unti con lo spirito", cioè quelle poche migliaia di destinati al cielo, ancora viventi sulla terra. Ma ecco l'equivoco: dopo averlo affermato, se ne dimenticano, e praticamente fanno coincidere lo schiavo col Corpo Direttivo un gruppo ristretto.

Potete vivere, p.195: «Anche oggi la visibile organizzazione di Dio è guidata e diretta in modo teocratico. Alla sede centrale dei testimoni di Geova a Brooklyn (New York) c'è un corpo direttivo, composto da anziani cristiani di varie parti della terra, che soprintende alle attività mondiali del popolo di Dio. Questo corpo direttivo è composto da membri dello "schiavo fedele e discreto". Serve quale portavoce di questo "schiavo fedele". I membri del corpo direttivo, come gli apostoli e gli anziani di Gerusalemme, hanno molti anni di esperienza nel servizio di Dio. Ma nel prendere decisioni non confidano nella sapienza umana. Essendo guidati teocraticamente, seguono l'esempio del primo corpo direttivo di Gerusalemme, le cui decisioni si basavano sulla Parola di Dio ed erano prese sotto la guida delle spirito santo. – Atti 15,13-17.28-29».

I tdG proclamatori, p. 626: « Oggi i testimoni di Geova riconoscono che La Torre di Guardia e altre pubblicazioni simili sono impiegate dallo schiavo fedele e discreto per dispensare il cibo spirituale. Non sostengono che questa classe dello schiavo sia infallibile, ma la considerano l'unico canale che il Signore usa negli ultimi giorni di questo sistema di cose».

Di fatto oggi il ruolo di schiavo è svolto dal Corpo direttivo nel quale non tutti sono cosiddetti unti .

Dov'è la base biblica di questo comportamento? I tdG fanno uno sforzo enorme per dimostrare che la Congregazione è strutturata come la prima comunità cristiana di Gerusalemme. Ma, a parte l'enorme “evoluzione” istituzionale dai tempi di Russell ai giorni nostri, si può facilmente dimostrare che tante cose non hanno una base biblica. Per es.: dove è scritto che tutti devono predicare, e tutti devono distribuire stampa? La Bibbia dice che nella comunità cristiana non tutti devono fare tutto in Ef 4,11-12:

Ed egli ha dato ad alcuni di essere apostoli, ad altri di essere profeti, ad altri ancora di essere evangelisti, ad altri di essere pastori e maestri, per preparare i fratelli a compiere il ministero, allo scopo di edificare il corpo di Cristo. Evidentemente: non tutti hanno la stessa funzione!



Parola a chi desidera replicare...
(SimonLeBon)
00giovedì 1 ottobre 2015 23:50
Re:
viceadmintdg1, 9/30/2015 11:28 PM:

L'ultimo intervento è a cura di don Battista Cadei che affronta il tema:

La Congregazione dei tdG o la ‏Chiesa dei cristiani? dicendo:




È noto che i tdG e i cattolici usano linguaggi diversi. Per esempio, quella che essi chiamano Congregazione cristiana dei tdG, i cattolici la chiamano ‏Chiesa di Cristo. Per la verità non è solo una diversità di parole, perché il loro contenuto è differente, in ‪quanto il nostro concetto di ‏Chiesa come è presentata nel Catechismo è molto diverso dal concetto di Congregazione come è spiegata dalla loro letteratura. Siccome è un argomento molto vasto, ne tratteremo in più puntate nei mesi successivi, cominciando dal loro concetto di congregazione.
I tdG, dalla constatazione che in cielo gli angeli sono organizzati al servizio di Dio, e la natura visibile è ben organizzata, concludono che «Geova è un Dio di organizzazione» Potete vivere, p. 191.

A p. 193, leggiamo: «Gesù predisse che anche nei nostri giorni ci sarebbe stata un'unica fonte di istruzione spirituale per il popolo di Dio.Parlando della propria presenza nel potere del Regno, Gesù disse in Mt 24,45-49: "Chi è realmente lo schiavo fedele e discreto che il suo signore ha costituito sopra i propri domestici per dar loro il cibo a suo tempo? Felice quello schiavo se il suo signore arrivando lo troverà a fare così. Veramente vi dico: Lo costituirà sopra tutti i suoi averi".Nel 1914, al suo ritorno nel potere del Regno, Cristo trovò un gruppo di persone, "uno schiavo fedele e discreto", impegnato a provvedere "cibo" o informazioni spirituali? Sì, trovò un tale "schiavo", composto dei rimanenti dei suoi 144.000 "fratelli" sulla terra (Riv12,10; 14,1-3). E dal 1914 milioni di persone hanno accettato il "cibo" da essi provveduto, e hanno cominciato a praticare con loro la vera religione. Questa organizzazione di servitori di Dio è nota col nome di testimoni di Geova".

Sull'identificazione del servo fidato e prudente di Mt 24,45, i tdG hanno avuto delle oscillazioni, e anche oggi non manca qualche equivoco. All'inizio molti ritenevano che tale servo fosse il loro fondatore Russell. Ma ben presto si fece strada l'idea, riaffermata nel 1927, che lo schiavo fedele e discreto fosse da identificare con "l'intero corpo dei fedeli cristiani unti con lo spirito", cioè quelle poche migliaia di destinati al cielo, ancora viventi sulla terra. Ma ecco l'equivoco: dopo averlo affermato, se ne dimenticano, e praticamente fanno coincidere lo schiavo col Corpo Direttivo un gruppo ristretto.

Potete vivere, p.195: «Anche oggi la visibile organizzazione di Dio è guidata e diretta in modo teocratico. Alla sede centrale dei testimoni di Geova a Brooklyn (New York) c'è un corpo direttivo, composto da anziani cristiani di varie parti della terra, che soprintende alle attività mondiali del popolo di Dio. Questo corpo direttivo è composto da membri dello "schiavo fedele e discreto". Serve quale portavoce di questo "schiavo fedele". I membri del corpo direttivo, come gli apostoli e gli anziani di Gerusalemme, hanno molti anni di esperienza nel servizio di Dio. Ma nel prendere decisioni non confidano nella sapienza umana. Essendo guidati teocraticamente, seguono l'esempio del primo corpo direttivo di Gerusalemme, le cui decisioni si basavano sulla Parola di Dio ed erano prese sotto la guida delle spirito santo. – Atti 15,13-17.28-29».

I tdG proclamatori, p. 626: « Oggi i testimoni di Geova riconoscono che La Torre di Guardia e altre pubblicazioni simili sono impiegate dallo schiavo fedele e discreto per dispensare il cibo spirituale. Non sostengono che questa classe dello schiavo sia infallibile, ma la considerano l'unico canale che il Signore usa negli ultimi giorni di questo sistema di cose».

Di fatto oggi il ruolo di schiavo è svolto dal Corpo direttivo nel quale non tutti sono cosiddetti unti .

Dov'è la base biblica di questo comportamento? I tdG fanno uno sforzo enorme per dimostrare che la Congregazione è strutturata come la prima comunità cristiana di Gerusalemme. Ma, a parte l'enorme “evoluzione” istituzionale dai tempi di Russell ai giorni nostri, si può facilmente dimostrare che tante cose non hanno una base biblica. Per es.: dove è scritto che tutti devono predicare, e tutti devono distribuire stampa? La Bibbia dice che nella comunità cristiana non tutti devono fare tutto in Ef 4,11-12:

Ed egli ha dato ad alcuni di essere apostoli, ad altri di essere profeti, ad altri ancora di essere evangelisti, ad altri di essere pastori e maestri, per preparare i fratelli a compiere il ministero, allo scopo di edificare il corpo di Cristo. Evidentemente: non tutti hanno la stessa funzione!



Parola a chi desidera replicare...



Caro Cadei,
Capisco il suo imbarazzo nel parlare dell'organizzazione della sua chiesa, e quindi comprendo umanamente lo stratagemma del voler parlare solo dell'organizzazione delle chiese altrui.

Il problema principale che trovo è che tutta la sua dotta trattazione di quello che comunemente viene chiamata l'"ecclesiologia", se tralasciamo le immancabili battutine, si limita alla
citazione di un singolo versetto di Efesini 4,11-12. Un po' poco, mi sembra, anche per il tollerante e confidente pubblico radiomariano.

Purtroppo per lei, la Bibbia ci offre uno scorcio di com'erano organizzate a suo tempo le prime comunità cristiane e il confronto con la sua chiesa cattolica, con sede nello stato Vaticano ed una banca propria, sarebbe quantomeno imbarazzante.

Per incominciare, proprio perché non tutti hanno la stessa funzione all'interno della comunità cristiana, l'apostolo Paolo menziona alcuni dettagli di come ci si debba coordinare e dice: 1 Co. 14,29
"I profeti parlino in due o tre e gli altri giudichino. 30 Se uno di quelli che sono seduti riceve una rivelazione, il primo taccia: 31 tutti infatti potete profetare, uno alla volta, perché tutti possano
imparare ed essere esortati. 32 Ma le ispirazioni dei profeti devono essere sottomesse ai profeti, 33 perché Dio non è un Dio di disordine, ma di pace." (CEI)
Dunque anche se stiamo alle parole dell'apostolo Paolo, oltre che al nostro libro "Potete vivere", dobbiamo concludere che "Dio non è un Dio di disordine, ma di pace".

Quanto allo "schiavo fedele e discreto", mi viene spontaneo l'accostamento con il "servo cattolico", che si preoccupa, da solo, di pascere tutto il gregge di questo mondo.
Ora non so quanti tra il folto pubblico radiomariano sanno effettivamente che la propria guida spirituale è invece contemporaneamente il "Vescovo di Roma", il "Vicario di Cristo", il "Successore degli apostoli", il "Pontefice Massimo della Chiesa Universale", il "Patriarca dell'Occidente", il "Primate d'Italia",
l'"Arcivescovo Metropolita della Provincia di Roma", il "Sovrano della Città del Vaticano" e per finire in bellezza, appunto il "Servo dei Servi di Dio". (P. De Rosa, "Vicari di Cristo", Armenia Editore).

Ora non so lei Cadei, ma se io personalmente dovessi scegliere tra avere uno "schiavo fedele e discreto" o invece un "servo dei servi di Dio", che contemporaneamente e improvvisamente vanta un'altra decina di titoli altisonanti ed è anche il beneficiario unico degli utili di una banca internazionale, io mi sentirei piu' sicuro dei servizi del primo.

Veniamo ora alla struttura delle comunità cristiane, caro Cadei, mi permetta un suggerimento, forse dovrebbe menzionare le lettere pastorali dell'apostolo Paolo che parlano dei presbiteri o anziani.
1 Timoteo 5,17 afferma che "I presbiteri che esercitano bene la presidenza siano trattati con doppio onore, soprattutto quelli che si affaticano nella predicazione e nell'insegnamento."
Mentre nella lettera a Tito l'Apostolo si esprime con chiarezza come segue: "5 Per questo ti ho lasciato a Creta perché regolassi ciò che rimane da fare e perché stabilissi presbiteri in ogni città,
secondo le istruzioni che ti ho dato: 6 il candidato deve essere irreprensibile, sposato una sola volta , con figli credenti e che non possano essere accusati di dissolutezza o siano insubordinati.
7 Il vescovo infatti, come amministratore di Dio, dev'essere irreprensibile: non arrogante, non iracondo, non dedito al vino, non violento, non avido di guadagno disonesto, 8 ma ospitale, amante del bene, assennato, giusto, pio, padrone di sé, 9 attaccato alla dottrina sicura, secondo l'insegnamento trasmesso, perché sia in grado di esortare con la sua sana dottrina e di confutare coloro che
contraddicono." (CEI)

Ora capirà anche lei l'imbarazzo del pubblico radiomariano nel leggere che le comunità paoline del primo secolo erano rette da vescovi "sposati una sola volta" come si sforza di dire il testo CEI, per nascondere la traduzione letterale che è "mariti di una sola moglie" ("mias gunaikos aner", nel caso conoscesse un
po' di greco). Ora è indubbio che le congregazioni di noi tdG sono coordinate da "anziani" o "presbiteri"
con le caratteristiche che abbiamo letto, tra cui quella di essere regolarmente e onorevolmente sposati.
Come la mettiamo con le diocesi cattoliche?

In aggiunta, sarebbe anche interessante sapere come mai i sacerdoti cattolici rappresentano una "gerarchia" stipendiata e pagata coi soldi del "popolo" laico. Succedeva cosi' tra gli apostoli e nelle chiese paoline? Lo spieghi ai suoi ascoltatori, ascolteremo volentieri anche noi.

Concludiamo con i suoi dubbi riguardo alla predicazione e alla sua insinuazione che tra i tdG "tutti devono fare tutto".
Ovviamente quello che afferma non corrisponde al vero, ma è una grossolana bugia.
Anche tra i tdG, l'abbiamo appena detto, esistono "vescovi" o "anziani" e "servitori di ministero" o "diaconi", ma ovviamente nessuno di loro percepisce denaro per esserlo, come invece succede nella sua chiesa cattolica.

Quanto al dovere di predicare, le basti sentirsi citare la conclusione del vangelo di Matteo che afferma:
"19 Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, 20 insegnando loro a osservare tutte quante le cose che vi ho comandate. Ed ecco
, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell’età presente». [Amen.]" (CEI)

E' evidente che il comando di "far discepoli" non era limitato agli 11 discepoli, ma è stato riportato per tutti noi ed esteso all'intera comunità cristiana, senza pero' che "tutti facciano tutto".

Se a lei Cadei non piacciono le nostre riviste, è ovviamente liberissimo di andare a predicare con le proprie che saranno certamente migliori: non vediamo l'ora di incontrarla di casa in casa!

Simon
Barnaba1977
00domenica 4 ottobre 2015 22:18

È noto che i tdG e i cattolici usano linguaggi diversi. Per esempio, quella che essi chiamano Congregazione cristiana dei tdG, i cattolici la chiamano ‏Chiesa di Cristo. Per la verità non è solo una diversità di parole, perché il loro contenuto è differente, in ‪quanto il nostro concetto di ‏Chiesa come è presentata nel Catechismo è molto diverso dal concetto di Congregazione come è spiegata dalla loro letteratura.



Chiaramente, usiamo linguaggi diversi, ma il nostro linguaggio soggiace ad una funzionalità, non certo ad un corpus dogmatico. Quindi, quello che noi chiamiamo "Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova" è relativo alla necessità di identificare tutti coloro che si professano TdG e la loro organizzazione. Assolutamente non vuole equipararsi al concetto di chiesa del cattolicesimo.


I tdG, dalla constatazione che in cielo gli angeli sono organizzati al servizio di Dio, e la natura visibile è ben organizzata, concludono che «Geova è un Dio di organizzazione» (Potete vivere, p. 191).

A p. 193, leggiamo: «Gesù predisse che anche nei nostri giorni ci sarebbe stata un'unica fonte di istruzione spirituale per il popolo di Dio.Parlando della propria presenza nel potere del Regno, Gesù disse (Mt 24,45ss.): "Chi è realmente lo schiavo fedele e discreto che il suo signore ha costituito sopra i propri domestici per dar loro il cibo a suo tempo? Felice quello schiavo se il suo signore arrivando lo troverà a fare così. Veramente vi dico: Lo costituirà sopra tutti i suoi averi".Nel 1914, al suo ritorno nel potere del Regno, Cristo trovò un gruppo di persone, "uno schiavo fedele e discreto", impegnato a provvedere "cibo" o informazioni spirituali? Sì, trovò un tale "schiavo", composto dei rimanenti dei suoi 144.000 "fratelli" sulla terra (Riv12,10; 14,1-3). E dal 1914 milioni di persone hanno accettato il "cibo" da essi provveduto, e hanno cominciato a praticare con loro la vera religione. Questa organizzazione di servitori di Dio è nota col nome di testimoni di Geova".

Sull'identificazione del servo fidato e prudente di Mt 24,45, i tdG hanno avuto delle oscillazioni, e anche oggi non manca qualche equivoco. All'inizio molti ritenevano che tale servo fosse il loro fondatore Russell. Ma ben presto si fece strada l'idea, riaffermata nel 1927, che lo schiavo fedele e discreto fosse da identificare con "l'intero corpo dei fedeli cristiani unti con lo spirito", cioè quelle poche migliaia di destinati al cielo, ancora viventi sulla terra. Ma ecco l'equivoco: dopo averlo affermato, se ne dimenticano, e praticamente fanno coincidere lo schiavo col Corpo Direttivo un gruppo ristretto (da 10 a 18 membri, con sede a Brooklyn, New York, coordinato da un Presidente).

Potete vivere, p.195: «Anche oggi la visibile organizzazione di Dio è guidata e diretta in modo teocratico. Alla sede centrale dei testimoni di Geova a Brooklyn (New York) c'è un corpo direttivo, composto da anziani cristiani di varie parti della terra, che soprintende alle attività mondiali del popolo di Dio. Questo corpo direttivo è composto da membri dello "schiavo fedele e discreto". Serve quale portavoce di questo "schiavo fedele". I membri del corpo direttivo, come gli apostoli e gli anziani di Gerusalemme, hanno molti anni di esperienza nel servizio di Dio. Ma nel prendere decisioni non confidano nella sapienza umana. Essendo guidati teocraticamente, seguono l'esempio del primo corpo direttivo di Gerusalemme, le cui decisioni si basavano sulla Parola di Dio ed erano prese sotto la guida delle spirito santo. – Atti 15,13-17.28-29».

I tdG proclamatori, p. 626: « Oggi i testimoni di Geova riconoscono che La Torre di Guardia e altre pubblicazioni simili sono impiegate dallo schiavo fedele e discreto per dispensare il cibo spirituale. Non sostengono che questa classe dello schiavo sia infallibile, ma la considerano l'unico canale che il Signore usa negli ultimi giorni di questo sistema di cose».



Spererei che la prossima volta io possa trovare citazioni un po' più recenti, rispetto a quelle di libri di ben trent'anni fa! Oppure mi vuol costringere a pensare che nella foga accusatoria lei, molto disonestamente, si rifà a vecchi concetti largamente superati? È come se per criticare qualche credo della Chiesa Cattolica addottassi come metro qualche documento medievale! Ovviamente, non sarebbe corretto ma al massimo potrebbe esser utile per dimostrare qualche vizio nell'evoluzione del pensiero. Ma è uno sforzo troppo grande da farsi con un gruppo che ritenete così poco importante da dedicargli a malapena un programma fisso sulla vostra emittente istituzionale. O no?


Di fatto oggi il ruolo di schiavo è svolto dal Corpo direttivo nel quale non tutti sono cosiddetti unti .



Si aggiorni! Non è "di fatto", ma bensì è così oggettivamente.

w13 15/7 p. 22 § 10
10 Chi è, allora, lo schiavo fedele e discreto? Sulla falsariga del modello stabilito da Gesù (cioè nutrire molti per mezzo di pochi), lo schiavo è formato da un piccolo gruppo di fratelli unti che sono direttamente impegnati a preparare e dispensare cibo spirituale durante la presenza di Cristo. Nel corso degli ultimi giorni questi fratelli unti hanno prestato servizio insieme presso la sede mondiale. Negli ultimi decenni è stato il Corpo Direttivo dei Testimoni di Geova a formare lo schiavo. Va notato comunque che, sebbene quest’ultimo sia composto da più persone, nella parabola si parla di un unico schiavo. Le decisioni del Corpo Direttivo vengono dunque prese collegialmente.


Quindi, ad oggi la nostra comprensione è che lo schiavo fedele e discreto sia il nostro corpo direttivo.


Dov'è la base biblica di questo comportamento? I tdG fanno uno sforzo enorme per dimostrare che la Congregazione è strutturata come la prima comunità cristiana di Gerusalemme. Ma, a parte l'enorme “evoluzione” istituzionale dai tempi di Russell ai giorni nostri, si può facilmente dimostrare che tante cose non hanno una base biblica.



Ma come? Muove un'accusa dicendo quel che non c'è ma senza mostrare quale sia la verità? Non è certo un modo di fare né costruttivo né, tantomeno, corretto...

Se io le mostro la base biblica per il nostro CD, lei cosa mi mostra? Ma vabbé, anche se ho percepito come voglia spostare su di noi l'onere della prova, le mostrerò la base biblica a sostegno del nostro modello, ma solo per amore della nostra platea di lettori.

Siamo nel primo secolo, subito dopo la conversione del centurione Cornelio e di Saulo di Tarso, divenuto Paolo. Nella "congregazione" (o chiesa) sorge una disputa in merito alla circoncisione: i cristiani avrebbero mantenuto l'obbligo di circoncidersi? A decidere su quell'annosa questione, ecco che si raduna il "corpo direttivo" di allora, che era tale non nel nome, ma nella funzione:

(Atti 15:6) E gli apostoli e gli anziani si radunarono per considerare la questione.

Ecco che un gruppo di cristiani unti prende la direttiva nel dirimere la questione. Oggi i TdG fanno lo stesso: hanno il loro gruppo di cristiani unti che tratta le questioni dottrinali e cerca di capire quel che insegna la Bibbia. Oltre a questo, funge da sentinella mantenendo ben sveglio il gregge assegnatogli. Lo schiavo è fedele, poiché continua a seguire l'unico pastore, cioè Gesù Cristo. Ma perché noi diciamo discreto? Qui troviamo una perla di traduzione della TNM! "Discreto" traduce il greco φρόνιμος (phronimos) che come prima traduzione ha intelligente, saggio e come seconda ha prudente. Il vocabolo rende l'idea di una intelligenza attenta, focalizzata su di un obiettivo. Non significa prudente nel senso che attua timorosamente o per vie traverse, ma attento nel non dirottare dal compito assegnatogli. È come un conducente di auto attento, che non significa che non faccia sorpassi o che non passi per zone impervie per raggiungere la sua meta, bensì che lo fa premurandosi di avere tutto ciò di cui ha bisogno per farlo, come un'auto ben revisionata. Il termine "discreto" in Italiano mantiene questa valenza: "prudente con discernimento"! Veramente il nostro corpo direttivo si è dimostrato tale!


Per es.: dove è scritto che tutti devono predicare,



Prima di ascendere al cielo Gesù disse a tutti i suoi discepoli, non solo ad alcuni:

(Matteo 28:19,20) Andate dunque e fate discepoli di persone di tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello spirito santo, insegnando loro ad osservare tutte le cose che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni fino al termine del sistema di cose”.


e tutti devono distribuire stampa?



Questa è bella! Lasciare letteratura è un modo di predicare, non qualcosa di separato! Ma lei mi vuol far proprio pensare che è un disonesto furbacchione?


La Bibbia dice che nella comunità cristiana non tutti devono fare tutto:. Ef 4,11-12:

Ed egli ha dato ad alcuni di essere apostoli, ad altri di essere profeti, ad altri ancora di essere evangelisti, ad altri di essere pastori e maestri, per preparare i fratelli a compiere il ministero, allo scopo di edificare il corpo di Cristo. Evidentemente: non tutti hanno la stessa funzione!



Certo! Ma tutti devono fare qualcosa! Una domanda: se le chiedessero cosa sta facendo la maggioranza di coloro che si professano cattolici, lei cosa risponderebbe? Direbbe forse che sono fedeli nel cercare di aderire all'ortoprassi cristiana? Oppure direbbe che c'è una generale tendenza a costruirsi una chiesa per conto proprio? Purtroppo, il desolante panorama che vedo è simile a questo:

(Apocalisse 3:15-18) ‘Conosco le tue opere, che non sei né freddo né caldo. Oh, fossi tu freddo oppure caldo! Così, poiché sei tiepido e non sei né caldo né freddo, ti vomiterò dalla mia bocca. Poiché dici: “Sono ricco e ho guadagnato ricchezze e non ho bisogno di nulla”, ma non sai d’essere miserabile e infelice e povero e cieco e nudo, ti consiglio di comprare da me oro raffinato dal fuoco affinché tu divenga ricco, e abiti bianchi affinché tu sia vestito e affinché la vergogna della tua nudità non sia manifesta, e collirio per ungere i tuoi occhi affinché tu veda.

Lei e quelli come lei, che ruolo hanno in tutto questo? State scaldando i fedeli, oppure avete qualche responsabilità nel gelo spirituale che vediamo nella gente?
Aquila-58
00venerdì 9 ottobre 2015 19:20
Re:
Vorrei aggiungere qualche osservazione su questo punto specifico, se mi si consente....


viceadmintdg1, 30/09/2015 23:28:



si può facilmente dimostrare che tante cose non hanno una base biblica. Per es.: dove è scritto che tutti devono predicare, e tutti devono distribuire stampa? La Bibbia dice che nella comunità cristiana non tutti devono fare tutto in Ef 4,11-12:

Ed egli ha dato ad alcuni di essere apostoli, ad altri di essere profeti, ad altri ancora di essere evangelisti, ad altri di essere pastori e maestri, per preparare i fratelli a compiere il ministero, allo scopo di edificare il corpo di Cristo. Evidentemente: non tutti hanno la stessa funzione!

Parola a chi desidera replicare...




"dove è scritto che tutti devono predicare"? è la domanda che viene posta.

Facciamo due conticini, usando esclusivamente la Bibbia CEI (Conferenza Episcopale Italiana).

Gesù da questo comando ai discepoli (Mt. 28:16):

"19 Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, 20 insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo». " (Mt. 28:19-20)

La "fine del mondo" non è ancora giunta, vero? Tuttavia, Gesù è ancora con noi per guidare quest' opera.

Con noi chi? Chi avrebbe dovuto proseguirla dopo gli undici fedeli apostoli fino alla "fine del mondo"?

"Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi " (Gv. 20:21), disse Gesù risorto sempre agli undici fedeli apostoli.

Ma notate che cosa disse Gesù ad un uomo a cui chiese di seguirlo:

"59 A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». 60 Gli replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va' e annuncia il regno di Dio». " (Luca 9:59-60)

Si noti Luca 9:1-2:

"1 Convocò i Dodici e diede loro forza e potere su tutti i demòni e di guarire le malattie. 2 E li mandò ad annunciare il regno di Dio e a guarire gli infermi. ".

Quindi quell' uomo a cui Gesù chiese di seguirlo, doveva fre la stessa cosa che avrebbero dovuto fare i Dodici, che è poi esattamente quel che faceva Gesù:

"1 In seguito egli se ne andava per città e villaggi, predicando e annunciando la buona notizia del regno di Dio. C'erano con lui i Dodici " (Luca 8:1)...

.....e i 70 ( o 72) discepoli:

"1 Dopo questi fatti il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. 2 Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! ....9 guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: «È vicino a voi il regno di Dio»...11«Anche la polvere della vostra città, che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino». " (Luca 10:1-2, 9, 11).

E dopo la Pentecoste?

"4 Quelli però che si erano dispersi andarono di luogo in luogo, annunciando la Parola. " (Atti 8:4).

Si noti però il seguito:

"5 Filippo, sceso in una città della Samaria, predicava loro il Cristo. 6E le folle, unanimi, prestavano attenzione alle parole di Filippo, sentendolo parlare e vedendo i segni che egli compiva. 7 Infatti da molti indemoniati uscivano spiriti impuri, emettendo alte grida, e molti paralitici e storpi furono guariti. 8E vi fu grande gioia in quella città. " (Atti 8:5-8).

Infatti, Filippo è definito così:

"8 Ripartiti il giorno seguente, giungemmo a Cesarèa; entrati nella casa di Filippo l'evangelista, che era uno dei Sette, restammo presso di lui. " (Atti 21:8).

E' ovvio che "evangelista" ha il significato particolare di "missionario" giacchè come abbiamo visto, tutti predicavano la parola.

"11 Ed egli ha dato ad alcuni di essere apostoli, ad altri di essere profeti, ad altri ancora di essere evangelisti, ad altri di essere pastori e maestri, 12per preparare i fratelli a compiere il ministero, allo scopo di edificare il corpo di Cristo, " (Efes. 4:11-12)

Questi evangelisti erano, come Filippo, evangelizzatori missionari.
Ma questo non significa che non si potessero svolgere anche altri compiti, per esempio Timoteo fu evangelizzatore, o missionario ma svolgeva anche opera pastorale e di insegnamento (2 Tim 4:5; 1 Tim 1:3 ; 4:16).

Ogni cristiano deve predicare la buona notizia o Vangelo, come accadeva nel I secolo:

"14 In tal modo la maggior parte dei fratelli nel Signore, incoraggiati dalle mie catene, ancor più ardiscono annunciare senza timore la Parola. " (Filip. 1:14).

La predicazione del Vangelo deve essere la "calzatura ai piedi" del cristiano

"15 i piedi, calzati e pronti a propagare il vangelo della pace" (Efes. 6:15).



Tutti i cristiani che odono la buona notizia devono dire agli altri: "vieni a prendere gratuitamente l' acqua della vita"

"17 Lo Spirito e la sposa dicono: «Vieni!». E chi ascolta, ripeta: «Vieni!». Chi ha sete, venga; chi vuole, prenda gratuitamente l'acqua della vita" (Apoc. 22:17).



Radio Maria è ancora convinta che non tutti debbano predicare? [SM=g27985]





Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 12:25.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com