Confutazione trasmissione radio Maria del GRIS di settembre 2019...

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viceadmintdg1
00domenica 15 settembre 2019 16:52
...scontri e incontri fra tdG e cattolici parte 4 su il culto delle immagini
viceadmintdg1
00domenica 15 settembre 2019 16:53
Dopo il preambolo di don Fiorino, il conduttore, prende la parola Rocco Politi. Circa l'attendilita' delle critiche dei fuoriusciti rimandiamo, come di consueto, al seguente articolo del nostro sito TdGOnline:

I FUORIUSCITI DEI TESTIMONI DI GEOVA: TRA FENOMENOLOGIA E STATISTICA – Cosa dicono gli esperti
viceadmintdg1
00domenica 15 settembre 2019 21:27
Il successivo e ultimo intervento è di don Battista Cadei che affronta il tema Il culto delle immagini sacre dicendo:



Sembrerebbe che la Bibbia vieti tutte le immagini:
Deuteronomio 5;7-9: «Non avrai altri dèi di fronte a me. Non ti farai idolo né immagine alcuna di quanto è lassù nel cielo né di quanto è quaggiù sulla terra né di quanto è nelle acque sotto la terra. Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. Perché io, il Signore, tuo Dio, sono un Dio geloso».
Ma altrove la Bibbia le comanda, ad esempio in Esodo 25:18: «Farai due cherubini d’oro: li farai lavorati a martello sulle due estremità del propiziatorio».
Dio non vieta tutte le immagini, ma di trattarle come divinità. Da quando il Figlio di Dio si è fatto uomo, i cristiani lo raffigurano. Nel medioevo i disegni biblici sulle pareti delle cattedrali istruivano chi non sapeva leggere, tanto che questi quadri erano chiamati la “Bibbia dei poveri”.

Racconto ora l'esperienza di uno scontro violento
La sig.ra B., 80enne e analfabeta, mi accoglieva sempre cordialmente. Quando mi confidò di essere visitata dai tdG, le dissi che non insegnano cose giuste, ma lei mi rispose che sono brava gente e parlano del Signore. Con lei era difficile argomentare. Un giorno busso alla sua porta e trovo due signore che stanno facendole lo «studio biblico». Lei si aspettava di vedere un confronto tra un prete e 2 tdG, per fare chiarezza. Dopo le prime parole cortesi, il discorso si tramutò in una disputa urlata (da disturbare il condominio!). Altro che chiarezza! Alla fine la vecchietta commentò amaramente: «Sono più confusa di prima!». Ancora oggi mi vergogno di quella disputa. Riflettendo, capii che quel metodo era sbagliato. Conclusi che devo testimoniare Gesù coi fatti e le parole, ma che Lui non va difeso con la violenza né fisica, né verbale. Mi dispiaceva che una persona così semplice e ben intenzionata assorbisse quella mentalità. Ma secondo il Vangelo, Dio si rivela ai semplici. «Pensaci tu, Signore!». Continuai a farle visita senza toccare quell’argomento. Dopo un po' le domandai: «Quelle signore vengono ancora?». Rispose: «No, e non devono più venire». Sorpreso domandai il perché, e lei mi spiegò che quando le due proclamatrici videro che la signora aveva ben assorbito la loro dottrina, fecero la mossa sbagliata. Sappiate che le pareti del suo appartamentino erano piene di immagini sacre: il Crocifisso e la Madonna, poi san Michele Arcangelo, i santi medici Cosma e Damiano e tanti altri. Quando le due istruttrici le dissero: «Adesso è ora di far sparire tutti questi idoli», ottennero ciò che io non avevo ottenuto con la mia abilità teologica e biblica (si fa per dire). Rispose decisa: «Fuori da questa casa e non fatevi più vedere!». Le immagini di Gesù e della Beata Vergine salvarono la sua fede. Per quella signora le immagini erano state l’unica convincente “Bibbia dei poveri”. Da allora mi arrabbiai sempre di meno.

Un'altra esperienza è quella di Paul, il ragazzo tedesco che incontrò Gesù nell'arte.
Negli anni 1970 mi recai in Cecoslovacchia (ora Repubblica Ceca) avendo conosciuto alcuni laici cattolici che curavano clandestinamente l'istruzione cristiana dei ragazzi, perché il regime comunista e ateo vietava ai sacerdoti qualsiasi attività di catechesi. Tra quei ragazzi ne vidi uno, di forse 18 anni, con in mano un libro in tedesco, e ne fui incuriosito. Col poco tedesco che conoscevo, gli chiesi di parlarmi di sé. Si chiamava Paul, ed era un sudeto. Cioè? Dal 1919 la Cecoslovacchia includeva una notevole minoranza (23%) di lingua tedesca, nel Sudetenland (= regione dei sudeti). Nel 1938 Hitler la occupò: la madre di Paul divenne responsabile della gioventù hitleriana. Presto scoppiò la 2a guerra mondiale (1939-1945) e Hitler fu sconfitto. Quasi tutti i sudeti furono espulsi dalla Cecoslovacchia, passata sotto l'influenza di Stalin, il quale nel 1948 fece vincere il comunismo. Tra i pochi sudeti rimasti in patria, c'era la madre di Paul, la quale, forse per far dimenticare il suo passato hitleriano-nazista, divenne animatrice dalla gioventù comunista ed educò il figlio nel più stretto ateismo marxista. Ma Paul era un ragazzo curioso e indipendente. Appassionato di storia dell'arte europea, volle studiare il Vangelo, per capire le opere d'arte, per lo più cristiane. Questa lettura trasformò Paul in un cristiano convinto, in barba a sua madre, e nonostante che il regime comunista discriminasse i ragazzi cristiani, che non potevano fare studi superiori né altra carriera. Immaginatevi e la disperazione della madre di Paul, che non volle più riconoscerlo come suo figlio. Ma Paul si consacrò a Dio come terziario laico domenicano.
La Costituzione dell'Europa tace le sue radici ebraico-cristiane. È corretto questo? Uno ha il diritto di essere laico e anche non credente. Ma ignorare le immagini sacre sarebbe come togliere dai musei italiani ed europei le opere cristiane: in molti casi resterebbero i muri vuoti!



Lascio la parola a chi desidera replicare...
Aquila-58
00giovedì 19 settembre 2019 12:38
viceadmintdg1, 15/09/2019 21.27:



Sembrerebbe che la Bibbia vieti tutte le immagini:
Deuteronomio 5;7-9: «Non avrai altri dèi di fronte a me. Non ti farai idolo né immagine alcuna ».
Ma altrove la Bibbia le comanda, ad esempio in Esodo 25:18: «Farai due cherubini d’oro: li farai lavorati a martello sulle due estremità del propiziatorio».

Dio non vieta tutte le immagini, ma di trattarle come divinità.





Ma non devono neppure essere oggetto di venerazione, perché in tal caso diverrebbe idolatria!

Leggiamo ad esempio Numeri 21:8 (CEI):
«Il Signore disse a Mosè: «Fatti un serpente e mettilo sopra un’asta; chiunque sarà stato morso e lo guarderà, resterà in vita».

Ecco il punto!

Ciò che per Dio, ovviamente, non doveva in alcun modo essere oggetto di adorazione o venerazione, diventò un idolo. Infatti, il serpente di rame che Mosè aveva fatto nel deserto finì per essere adorato e perciò il fedele re Ezechia lo fece a pezzi (2 Re 18:4).

"4 Egli eliminò le alture e frantumò le stele, tagliò il palo sacro e fece a pezzi il serpente di bronzo, che aveva fatto Mosè; difatti fino a quel tempo gli Israeliti gli bruciavano incenso e lo chiamavano Necustàn. " (2 Re 18:4 CEI).






(segue, a presto...)

Aquila-58
00venerdì 20 settembre 2019 17:55
viceadmintdg1, 15/09/2019 21.27:


Da quando il Figlio di Dio si è fatto uomo, i cristiani lo raffigurano. Nel medioevo i disegni biblici sulle pareti delle cattedrali istruivano chi non sapeva leggere, tanto che questi quadri erano chiamati la “Bibbia dei poveri”.




Direi che anche questa argomentazione non regge!

Gesù disse: “23 Ma viene l'ora - ed è questa - in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità: così infatti il Padre vuole che siano quelli che lo adorano. 24 Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorare in spirito e verità". “ (Giovanni 4:23-24 CEI)

Quindi dobbiamo adorare il Padre, cioè Dio in spirito e verità, non con l’ ausilio di immagini o statue o quant’ altro.


Che dire di chi non sapeva leggere?

"Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!" (Luca 11,28 CEI)


Infatti "la parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell'anima e dello spirito, fino alle giunture e alle midolla, e discerne i sentimenti e i pensieri del cuore" (Ebrei 4:12 CEI)



(segue, a presto….)





Aquila-58
00sabato 21 settembre 2019 20:46
viceadmintdg1, 15/09/2019 21.27:




Racconto ora l'esperienza di uno scontro violento
La sig.ra B., 80enne e analfabeta, mi accoglieva sempre cordialmente. Quando mi confidò di essere visitata dai tdG, le dissi che non insegnano cose giuste, ma lei mi rispose che sono brava gente e parlano del Signore. Con lei era difficile argomentare. Un giorno busso alla sua porta e trovo due signore che stanno facendole lo «studio biblico». Lei si aspettava di vedere un confronto tra un prete e 2 tdG, per fare chiarezza. Dopo le prime parole cortesi, il discorso si tramutò in una disputa urlata (da disturbare il condominio!). Altro che chiarezza! Alla fine la vecchietta commentò amaramente: «Sono più confusa di prima!». Ancora oggi mi vergogno di quella disputa. Riflettendo, capii che quel metodo era sbagliato. Conclusi che devo testimoniare Gesù coi fatti e le parole, ma che Lui non va difeso con la violenza né fisica, né verbale. Mi dispiaceva che una persona così semplice e ben intenzionata assorbisse quella mentalità.




Ci fu errore da ambo le parti, è evidente. Il cristiano non deve mai mettersi a contendere (2 Timoteo 2:23-25), quindi la sua e quella delle due nostre sorelle in Cristo fu una pessima testimonianza.

Eppure il libro “Ragioniamo facendo uso delle Scritture” parla chiaro.
Proprio nell’ introduzione viene detto: “Lo scopo di questo libro non è quello di aiutare ad “avere la meglio” in discussioni polemiche con persone che non amano la verità “.

Questo per dire che ogni cristiano testimone di Geova sa che non deve contendere con la parola di Dio, ma essere dolce e mite con chi ci permette di farlo…..altrimenti, si passa alla porta accanto.

Ma i cristiani testimoni di Geova sono uomini e donne, possono sbagliare, come possono sbagliare i cattolici o chiunque altro...





(segue la conclusione, a presto…..)


(SimonLeBon)
00sabato 21 settembre 2019 21:33
Re:
Il Cadei questa volta mi strappa proprio un commento:




... Sappiate che le pareti del suo appartamentino erano piene di immagini sacre: il Crocifisso e la Madonna, poi san Michele Arcangelo, i santi medici Cosma e Damiano e tanti altri. Quando le due istruttrici le dissero: «Adesso è ora di far sparire tutti questi idoli», ottennero ciò che io non avevo ottenuto con la mia abilità teologica e biblica (si fa per dire). Rispose decisa: «Fuori da questa casa e non fatevi più vedere!». Le immagini di Gesù e della Beata Vergine salvarono la sua fede. Per quella signora le immagini erano state l’unica convincente “Bibbia dei poveri”. Da allora mi arrabbiai sempre di meno.
...



Mi pare un episodio abbastanza raccapriccante: la fede di una persona è legata a immagini "sacre". Cos'avrebbero da dire i santi Maria, Giuseppe, Pietro, Paolo, Giacomo e Giovanni di fronte a una tale scena? Proprio loro che, fedeli all'ebraismo non avevano mai usato immagini nell'adorazione di Dio; proprio loro che videro Gesu' spirare in poche ore e oggi lo ritroverebbero modellato da un artista, statua di fronte alla quale inginocchiarsi, o addirittura sostituito dal legno di una croce!
Poveri noi, e secondo il Cadei sarebbero elementi che "salvano la fede"!

Simon


Aquila-58
00domenica 22 settembre 2019 19:31
viceadmintdg1, 15/09/2019 21.27:




Dopo un po' le domandai: «Quelle signore vengono ancora?». Rispose: «No, e non devono più venire». Sorpreso domandai il perché, e lei mi spiegò che quando le due proclamatrici videro che la signora aveva ben assorbito la loro dottrina, fecero la mossa sbagliata. Sappiate che le pareti del suo appartamentino erano piene di immagini sacre: il Crocifisso e la Madonna, poi san Michele Arcangelo, i santi medici Cosma e Damiano e tanti altri. Quando le due istruttrici le dissero: «Adesso è ora di far sparire tutti questi idoli», ottennero ciò che io non avevo ottenuto con la mia abilità teologica e biblica (si fa per dire). Rispose decisa: «Fuori da questa casa e non fatevi più vedere!». Le immagini di Gesù e della Beata Vergine salvarono la sua fede. Per quella signora le immagini erano state l’unica convincente “Bibbia dei poveri”. Da allora mi arrabbiai sempre di meno.




A parte l’ errore madornale delle nostre due sorelle in Cristo, proclamatrici della buona notizia, che mai avrebbero dovuto permettersi di dire a quella signora cosa fare in casa sua, una domanda la pongo anche a lei, che ora “si arrabbia di meno”:

lei rimprovera (in senso bonario, s’ intende) quella signora quando per caso si inchina alla statua di Maria o a quelle dei santi?


Lei sa molto bene che in ambito cattolico le immagini hanno ben altro che la mera funzione "decorativa" o "catechetica": alle immagini viene tributato un vero e proprio culto nel caso di Gesù (per voi Dio Onnipotente) o venerazione (iperdulìa di Maria e dulìa dei santi…., come detto sopra).

Le statue ad esempio vengono vestite e ricoperte d'oro, vengono portate in processione, si brucia incenso e/o si accendono candele votive ai piedi delle statue dei cosiddetti "santi": questi sono veri e propri atti di culto più che venerazione...in una parola idolatria.

Mi sembra quindi oltremodo evidente che le immagini in ambito cattolico siano "oggetto" e non "strumento" di culto, iperdulìa o dulìa.

Se spiega queste cose a quella signora, non l’ aiuterà a conoscere le verità che “rende liberi”?



viceadmintdg1, 15/09/2019 21.27:




. Ma ignorare le immagini sacre sarebbe come togliere dai musei italiani ed europei le opere cristiane: in molti casi resterebbero i muri vuoti!

Lascio la parola a chi desidera replicare...



Non mi pare che qualcuno stia dicendo di “ignorare le immagini sacre”.
Si sta solo evidenziando l' innegabile pratica idolatrica che ne viene palesemente fatta nel cattolicesimo, tutto qui.



Alla prossima trasmissione di Radio Maria…...



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