Confutazione trasmissione radio maria del GRIS di giugno 2012...

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viceadmintdg1
00lunedì 2 luglio 2012 19:56
...sulla terra paradisiaca
viceadmintdg1
00lunedì 2 luglio 2012 23:45
Dopo aver confutato le obiezioni di Lorenzo Minuti e dei membri del gruppo p-greco, siamo giunti al turno di Sandro Leoni che fa la seguente obiezione sulla terra paradisiaca:


I TdG vengono da noi a predicare la promessa di una terra paradisiaca. Questa è una delle esche che usano per adescare i nuovi adepti. Si tratta di una promessa che in realtà è una bugia autentica. Perché anzitutto non ci da nulla di più rispetto a quello che noi crediamo. Infatti il cielo è decisamente meglio della terra. Tanto è vero che anche la loro categoria di prescelti, gli unti, vanno in cielo. Noi cattolici, ma anche ortodossi e protestanti, crediamo invece che tutti, senza discriminazione, siamo destinati ad un trono di gloria preparato per noi, prima della creazione del mondo. Per tutti noi c’è il cielo. Se uno crede a questo, che è una promessa di Gesù, non può risultare appetibile la prospettiva di una terra paradisiaca, con la villetta, il ruscello, i fiori, il cerbiatto, il leone che gioca con i bambini ecc. cose che rientrano in una favola waltdisneyana, ma non sono reali. Ma noi abbiamo di più e di meglio!

La terra paradisiaca anche se è come oggi vorremmo fosse la terra, loro la prospettano come una realtà eterna, che alla lunga diventa una cosa pizzosa. Una corretta antropologia, deve tener conto dell'aspirazione dell'uomo a trascendersi. Cioè di andare oltre l’orizzonte conquistabile. Il fine di tutto è Dio, e lui ci ha creati per ammetterci alla comunione con sè. Ma vi pare che un padre possa rifiutare una cosa del genere al proprio figlioletto? Lui non può desiderare niente di meno per noi. Quindi il cielo, anche se non fosse esplicitamente scritto nella Bibbia, ma lo è, è la meta di ogni cristiano.

Cristo disse: “Padre, dove sono io voglio che siano anche loro”. “Tornerò e vi prenderò con me”.

Quindi la terra paradisiaca è: falsa, imbrogliona, velenosa, depauperante delle ricchezze che noi già abbiamo.



Lascio la parola a chi vuole replicare...
Barnaba1977
00martedì 3 luglio 2012 10:39

I TdG vengono da noi a predicare la promessa di una terra paradisiaca.
[...]
Si tratta di una promessa che in realtà è una bugia autentica.



Si dovrebbe dimostrare questo asserto con la Bibbia.

Dio pose l'uomo in un giardino (ebraico pardès, persiano pairidaēza e greco paràdeisos), un parco chiamato Eden.

(Genesi 2:8) Inoltre, Geova Dio piantò un giardino in Eden, verso oriente, e vi pose l’uomo che aveva formato.

Diede poi questo comando ad Adamo:

(Genesi 2:16, 17) E Geova Dio impose all’uomo anche questo comando: “Di ogni albero del giardino puoi mangiare a sazietà. Ma in quanto all’albero della conoscenza del bene e del male non ne devi mangiare, poiché nel giorno in cui ne mangerai positivamente morirai”.

Quindi, che sarebbe successo ad Adamo ed Eva se non avessero commesso il peccato originale? Non sarebbero morti ma avrebbero vissuto per l'eternità. Questa credenza dell'eternità della Terra è qualcosa di ridondante nelle scritture:

(Ecclesiaste 1:4) Una generazione va e una generazione viene; ma la terra sussiste fino a tempo indefinito.
(Salmo 104:5) Egli ha fondato la terra sui suoi luoghi stabiliti; Non sarà fatta vacillare a tempo indefinito, o per sempre.
(Salmo 119:90) La tua fedeltà è di generazione in generazione. Hai solidamente fissato la terra, affinché continui a sussistere.


Ancora, troviamo una stretta connessione tra la durata della terra e l'umanità:

(Isaia 45:18) Poiché questo è ciò che ha detto Geova, il Creatore dei cieli, il [vero] Dio, il Formatore della terra e il suo Fattore, Colui che la stabilì fermamente, che non la creò semplicemente per nulla, che la formò pure perché fosse abitata: “Io sono Geova, e non c’è nessun altro.

Per di più si parla come ricompensa per i giusti il possedimento della Terra, mentre per i malvagi c'è la morte:

(Salmo 37:9-11) Poiché i malfattori stessi saranno stroncati, Ma quelli che sperano in Geova sono coloro che possederanno la terra. E ancora un poco, e il malvagio non sarà più; E certamente presterai attenzione al suo luogo, ed egli non sarà. Ma i mansueti stessi possederanno la terra, E in realtà proveranno squisito diletto nell’abbondanza della pace.

Questi sono solo alcuni motivi che ci spingono a credere in un paradiso terrestre.


Questa è una delle esche che usano per adescare i nuovi adepti.



Noi presentiamo quella che per noi è la verità. Questo "male pensare" sui nostri motivi è indicativo di quel che queste persone hanno realmente nel cuore: una profonda ostilità nei nostri confronti. Altroché sentimenti di cristiano amore! Preghiamo costantemente Geova affinché tali persone si sottomettano umilmente alla Parola di Dio, anziché sovrastarla dall'alto della loro sophia.


Perché anzitutto non ci da nulla di più rispetto a quello che noi crediamo. Infatti il cielo è decisamente meglio della terra.

Tanto è vero che anche la loro categoria di prescelti, gli unti, vanno in cielo. Noi cattolici, ma anche ortodossi e protestanti, crediamo invece che tutti, senza discriminazione, siamo destinati ad un trono di gloria preparato per noi, prima della creazione del mondo. Per tutti noi c’è il cielo.



Da nessuna parte nelle nostre pubblicazioni mi è parso di leggere che gli unti siano più fortunati delle altre pecore. Come già abbondantemente illustrato sopra il proposito originale di Geova era che l'uomo vivesse per sempre sulla Terra, non altrove. Tant'è che in questo modo acquistano senso le varie risurrezioni operate dal Cristo:

(Giovanni 11:17-44) Quindi Gesù, arrivato, trovò che era già da quattro giorni nella tomba commemorativa. Ora Betania era vicina a Gerusalemme, a circa tre chilometri di distanza. Così molti dei giudei erano venuti da Marta e Maria per consolarle riguardo al loro fratello. Marta dunque, avendo udito che Gesù veniva, gli andò incontro; ma Maria era seduta a casa. Marta disse dunque a Gesù: “Signore, se tu fossi stato qui mio fratello non sarebbe morto. E anche adesso so che quante cose tu chieda a Dio, Dio te le darà”. Gesù le disse: “Tuo fratello sorgerà”. Marta gli disse: “So che sorgerà nella risurrezione, nell’ultimo giorno”. Gesù le disse: “Io sono la risurrezione e la vita. Chi esercita fede in me, benché muoia, tornerà in vita; e chiunque vive ed esercita fede in me non morirà mai. Credi tu questo?” Gli disse: “Sì, Signore; io ho creduto che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, Colui che viene nel mondo”. E detto questo, se ne andò e chiamò sua sorella Maria, dicendo segretamente: “Il Maestro è presente e ti chiama”. Questa, udito ciò, si alzò in fretta e andò da lui. In effetti, Gesù non era ancora venuto nel villaggio, ma era sempre nel luogo dove Marta gli era andata incontro. Perciò i giudei che erano con lei nella casa e la consolavano, vedendo Maria alzarsi in fretta e uscire, la seguirono, supponendo che andasse alla tomba commemorativa per piangere là. Quindi Maria, quando fu arrivata dov’era Gesù, scortolo, cadde ai suoi piedi, dicendogli: “Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto”. Gesù, perciò, vedendola piangere e vedendo piangere i giudei venuti con lei, gemé nello spirito e si turbò; e disse: “Dove l’avete posto?” Gli dissero: “Signore, vieni e vedi”. Gesù cedette alle lacrime. Perciò i giudei dicevano: “Vedi, che affetto aveva per lui!” Ma alcuni di loro dissero: “Non poteva quest’[uomo] che ha aperto gli occhi del cieco impedire che questi morisse?” Quindi Gesù, gemendo di nuovo dentro di sé, venne alla tomba commemorativa. Era, in effetti, una spelonca, e contro di essa era posta una pietra. Gesù disse: “Togliete la pietra”. Marta, la sorella del deceduto, gli disse: “Signore, ormai deve puzzare, poiché è il quarto giorno”. Gesù le disse: “Non ti ho detto che se credi vedrai la gloria di Dio?” Perciò tolsero la pietra. Ora Gesù alzò gli occhi al cielo e disse: “Padre, ti ringrazio di avermi ascoltato. Veramente, io sapevo che mi ascolti sempre; ma ho parlato a motivo della folla che sta intorno, affinché credano che tu mi hai mandato”. E, dette queste cose, gridò ad alta voce: “Lazzaro, vieni fuori!” L’[uomo] che era stato morto venne fuori con i piedi e le mani avvolti in fasce, e il viso avvolto in un panno. Gesù disse loro: “Scioglietelo e lasciatelo andare”.

Che uomo crudele sarebbe Gesù secondo il credo cattolico, il quale avrebbe strappato Lazzaro a qualcosa di migliore riportandolo qui sulla Terra e rendendolo nuovamente soggetto al peccato! Inoltre non abbiamo ricevuto nessuna testimonianza dall'oltretomba su quale luogo meraviglioso sia l'aldilà. Gesù non ha mai negato la speranza della risurrezione così come la concepivano gli i patriarchi ebrei, ma anzi la avvalorò.


Se uno crede a questo, che è una promessa di Gesù, non può risultare appetibile la prospettiva di una terra paradisiaca, con la villetta, il ruscello, i fiori, il cerbiatto, il leone che gioca con i bambini ecc. cose che rientrano in una favola waltdisneyana, ma non sono reali. Ma noi abbiamo di più e di meglio!



Gesù non ha mai promesso nulla di tutto ciò. Questa è una bugia. Gesù promise ai suoi apostoli, quindi una ristretta cerchia di persone:

(Giovanni 14:2, 3) Nella casa del Padre mio ci sono molte dimore. Altrimenti, ve l’avrei detto, perché vado a prepararvi un luogo. E, se sarò andato e vi avrò preparato un luogo, verrò di nuovo e vi riceverò a casa presso di me, affinché dove sono io siate anche voi.

Questa speranza non era quindi per tutti.


La terra paradisiaca anche se è come oggi vorremmo fosse la terra, loro la prospettano come una realtà eterna, che alla lunga diventa una cosa pizzosa. Una corretta antropologia, deve tener conto dell'aspirazione dell'uomo a trascendersi. Cioè di andare oltre l’orizzonte conquistabile. Il fine di tutto è Dio, e lui ci ha creati per ammetterci alla comunione con sè. Ma vi pare che un padre possa rifiutare una cosa del genere al proprio figlioletto? Lui non può desiderare niente di meno per noi. Quindi il cielo, anche se non fosse esplicitamente scritto nella Bibbia, ma lo è, è la meta di ogni cristiano.



Considerare la vita eterna pizzosa è veramente un'opinione gretta e priva di ogni fondamento. Noi non crediamo in nessuna "antropologia" distorta da credenze extrabibliche e dettate dall'intelletto umano. Noi crediamo in ciò che Dio ci ha rivelato attraverso la Bibbia.

Potrei rispondere anche che stare su di una nuvoletta con l'arpa per l'eternità sarebbe "pizzoso", ma preferisco non mettermi al loro livello. Ancora oggi, dopo secoli di studi sulla fisica, equipe scienziati si arrovellano per capire cosa permetta ai corpi di avere una massa, cos'è la gravità, quali sono le reali dimensioni dell'universo, ecc. Qualcuno può pensare che il nostro amorevole Dio permetterebbe davvero che l'uomo si annoiasse a morte in una vita eterna?

(Giacomo 1:17) Ogni dono buono e ogni regalo perfetto viene dall’alto, poiché scende dal Padre delle luci [celestiali], e presso di lui non c’è variazione del volgimento d’ombra.

Questa è vera fede. Chinarsi al volere di Dio senza fare distorte elucubrazioni sulla nostra condizione per dirimere ciò che a noi può sembrare negativo, fiduciosi che Geova ha già pensato a tutto per il nostro bene.


Cristo disse: “Padre, dove sono io voglio che siano anche loro”. “Tornerò e vi prenderò con me”.

Quindi la terra paradisiaca è: falsa, imbrogliona, velenosa, depauperante delle ricchezze che noi già abbiamo.



Poi accusano noi di estrarre i versetti dal loro contesto! In quei passi a nessun lettore può sfuggire il contesto: Gesù stava parlando dei suoi apostoli, persone destinate alla speranza celeste. Come già detto, quest'argomento è inconsistente.

La speranza di un paradiso celeste per tutti è biblicamente una filosofia ed un laccio di porre la propria opinione al di sopra della vera fede, è qualcosa di contrario al proposito di Dio e sminuisce il valore delle risurrezioni del Cristo. E' qualcosa di veramente satanico.
Aquila-58
00martedì 3 luglio 2012 21:21
Grazie Admin,

viceadmintdg1, 01/07/2012 14.04:

Dopo aver confutato le obiezioni di Lorenzo Minuti e dei membri del gruppo p-greco, siamo giunti al turno di Sandro Leoni che fa la seguente obiezione sulla terra paradisiaca:

I TdG vengono da noi a predicare la promessa di una terra paradisiaca. Questa è una delle esche che usano per adescare i nuovi adepti. Si tratta di una promessa che in realtà è una bugia autentica. Perché anzitutto non ci da nulla di più rispetto a quello che noi crediamo. Infatti il cielo è decisamente meglio della terra.



mi chiedo su che base Sandro Leoni possa affermare ciò.
Adamo ed Eva furono creati per vivere per sempre nella più completa felicità su una terra paradisiaca, e così sarebbe stato per loro e per tutti noi se non ci fosse stato il peccato originale e se la creazione non fosse stata sottoposta alla “caducità” (Romani 8:20- CEI).
Ma la Parola di Dio descrive la gioia che ci sarà nella terra paradisiaca avvenire, sulla base del proposito originario e immutabile di Dio. Isaia da uno splendido affresco della nuova terra paradisiaca (Isaia 11:6-9), lo stesso N.T. ci parla di Dio che “pianta la tenda con gli uomini, abiterà con loro, ed essi saranno suoi popoli” (Apocalisse 21:3 – CEI).
Risultato?
E asciugherà ogni lacrima dai loro occhi e non vi sarà più la morte né lutto né lamento né affanno, perchè le cose di prima sono passate” (Apocalisse 21:4 - CEI).
Non male, mi pare.....

viceadmintdg1, 01/07/2012 14.04:


Tanto è vero che anche la loro categoria di prescelti, gli unti, vanno in cielo. Noi cattolici, ma anche ortodossi e protestanti, crediamo invece che tutti, senza discriminazione, siamo destinati ad un trono di gloria preparato per noi, prima della creazione del mondo.



ma è sbagliato! “Prima della fondazione del mondo”, quindi in Genesi 3.15, visto che Gesù mette la fondazione del mondo in relazione con Abele (Luca 11:50-51), è stato preordinato o predestinato quel seme mediante il quale tutte le nazioni della terra (non del cielo!) si sarebbero benedette, leggasi Genesi 22:18.
Infatti questo è un regno celeste preordinato per regnare sulla terra, su una nuova terra paradisiaca dove quel regno estenderà il suo dominio (Daniele 7:13-14, 18, 27 ; Apocalisse 5:9-10),
Basta del resto leggere Ebrei 2:5, dove viene usato il sostantivo greco oikoumene, che significa “terra abitata”:
lì viene detto che la terra abitata avvenire sarà sottoposta a Gesù...ed è la speranza dei giusti di Mt. 25:34,37, 46, a cui è stato promesso un regno “dalla fondazione del mondo”, e la cui speranza è quella della vita eterna, non dell' immortalità celeste (confronta 1 Cor. 15:53-54).
Questi giusti vivranno per sempre sulla terra paradisiaca, come scrisse il salmista nel Salmo 37:29....



viceadmintdg1, 01/07/2012 14.04:


Per tutti noi c’è il cielo. Se uno crede a questo, che è una promessa di Gesù, non può risultare appetibile la prospettiva di una terra paradisiaca, con la villetta, il ruscello, i fiori, il cerbiatto, il leone che gioca con i bambini ecc. cose che rientrano in una favola waltdisneyana, ma non sono reali. Ma noi abbiamo di più e di meglio!



Gesù non ha promesso il cielo a tutti, ma ha detto che coloro che saranno suoi coeredi celesti (Romani 8:15-17) lo saranno perchè membri di un regno celeste che regnerà sulla terra, proprio come Gesù (Luca 22:29-30 ; Apocalisse 5:9-10)

viceadmintdg1, 01/07/2012 14.04:


La terra paradisiaca anche se è come oggi vorremmo fosse la terra, loro la prospettano come una realtà eterna, che alla lunga diventa una cosa pizzosa.



pizzosa? Adamo ed Eva furono creati per vivere per sempre in una terra paradisiaca, e con loro tutta la loro progenie, tutto il genere umano (Genesi 1:28).....altro che pizzosa....

viceadmintdg1, 01/07/2012 14.04:


Una corretta antropologia, deve tener conto dell'aspirazione dell'uomo a trascendersi. Cioè di andare oltre l’orizzonte conquistabile. Il fine di tutto è Dio, e lui ci ha creati per ammetterci alla comunione con sè. Ma vi pare che un padre possa rifiutare una cosa del genere al proprio figlioletto? Lui non può desiderare niente di meno per noi. Quindi il cielo, anche se non fosse esplicitamente scritto nella Bibbia, ma lo è, è la meta di ogni cristiano.



l' antropologia biblica è quella espressa dal salmista nel Salmo 115:16: “i cieli sono i cieli del Signore, ma la terra l' ha data ai figli dell' uomo” (CEI).
Il fine dell' uomo è quello di vivere in completa armonia con il suo Creatore, ed è per questo che Dio creò l' uomo e la donna.
Quando l' umanità sarà stata guarita dalle conseguenze del peccato adamico (Apocalisse 22:1-2), Dio sarà “tutto in tutti” (1 Cor. 15:28), e il genere umano avrà la vera vita che non ha mai potuto godere, quella che Dio gli prospettò fin dal principio, in Eden.....

viceadmintdg1, 01/07/2012 14.04:


Cristo disse: “Padre, dove sono io voglio che siano anche loro”. “Tornerò e vi prenderò con me”.

Quindi la terra paradisiaca è: falsa, imbrogliona, velenosa, depauperante delle ricchezze che noi già abbiamo.

Lascio la parola a chi vuole replicare...



che “sante” parole!
Caro Leoni, le sfugge un piccolo particolare: che Gesù disse quelle cose ai suoi fedeli apostoli, in Gv. 17:24, che Lei parafrasa.
Ma perchè Gesù disse che i suoi fedeli apostoli lo avrebbero seguito nelle dimore del Padre suo (Gv. 14:2)?
Lo spiega lo stesso Gesù:
Voi siete quelli che avete perseverato con me nelle mie prove, e io preparo per voi un regno, come il Padre mio l' ha preparato per me, perchè mangiate e beviate alla mia mensa nel mio regno. E siederete in trono a giudicare le dodici tribù d' Israele” (Luca 22:29-30- CEI).

Sarebbero andati in cielo non perchè sia la meta di tutti i giusti, ma per regnare con Cristo (confronta 2 Tim. 2:12)...
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