I PARTE:
Caro Minuti,
viceadmintdg1, 17/12/2011 10.55:
vi mostro un altro punto in cui la Madonna viene bersagliata da inventori di sofisticazioni, ossia la questione dei presunti fratelli di Gesù”
In oriente veniva chiamato fratello anche un parente lontano non solo un fratello carnale! E non solo in oriente, anche in Italia spesso ci si riferisce a parenti chiamandoli fratelli. Ci sono molti es. della Bibbia di ciò come ad es:
Genesi 12:5: “Abramo prese dunque Sarai sua moglie e Lot figlio di suo fratello e tutti i beni che avevano accumulato e le anime che avevano acquistato ad Haran, e uscirono per andare nel paese di Canaan. Infine giunsero nel paese di Canaan”.
Genesi 13:8: “Perciò Abramo disse a Lot: “Ti prego, non continui alcuna lite fra me e te e fra i miei mandriani e i tuoi mandriani, poiché noi siamo fratelli”.
Abramo chiama Lot suo fratello eppure era suo zio! Mi pare che questa sia una documentazione onesta e autorevole del valore ampio del termine fratello nella Bibbia. Ma vediamo altri esempi biblici:
1 Cronache 15:5: “dei figli di Cheat, Uriel il capo e i suoi fratelli, centoventi”;
Qui si parla di 120 fratelli ed è chiaro che non possono essere fratelli carnali.
1 Cronache 9:6: “E dei figli di Zera, Ieuel, e seicentonovanta loro fratelli”.
Anche qui è chiaro che non si tratta di fratelli carnali ma si parla in senso esteso!
Vero, ma c' è anche il rovescio della medaglia, caro Minuti. Nella Bibbia, infatti, sono chiamati espressamente fratelli anche Caino e Abele, che sono figli dello stesso padre e della stessa madre (
Genesi 4:1-2 ; 1 Gv. 3:12), sono chiamati espressamente fratelli (carnali) i gemelli Giacobbe ed Esaù, figli di Isacco e Rebecca (
Genesi 25:24-26), sono chiamati espressamente fratelli (carnali) Giacomo e Giovanni figli di Zebedeo e di sua moglie (
Mt. 4:21 ; 27:56 ; si confronti anche
Giudici 8:19), sono chiamati espressamente fratelli (carnali) Mosè ed Aaronne (
Numeri 26:59), sono chiamati espressamente fratelli (carnali) Lazzaro, fratello di Marta e Maria (
Gv. 11:1, 19).
Pertanto, limitarsi ai soli esempi biblici che propongono il significato estensivo del termine “
fratello”, non limitato solamente, cioè, alla fratellanza
in senso carnale,
ed evitare gli altri esempi, significa solo fare teologia allo stato puro.
Tra l' altro, riguardo ai fratelli di Gesù, è più giusto chiamarli fratellastri, dato che Giuseppe, come ben sappiamo, era solo il suo padre putativo.
viceadmintdg1, 17/12/2011 10.55:
La Bibbia, quando vuole indicare fratello in senso stretto, indica anche il nome della madre, per es.
Genesi 43:29: “Quando egli alzò gli occhi e vide Beniamino suo fratello, figlio di sua madre, proseguì, dicendo: “È questo vostro fratello, il più giovane di cui mi avete parlato?” E aggiunse: “Dio ti mostri il suo favore, figlio mio”.
Ma lo fa anche nel caso dei fratellastri di Gesù, se è per questo:
“
Atti 1:14” “
Di comune accordo tutti questi perseveravano nella preghiera, insieme ad alcune donne e Maria madre di Gesù e ai fratelli di lui”.
Nel
versetto 13 vengono citati gli apostoli. Ricorda, caro Minuti, quando Gesù disse chi erano i suoi fratelli in senso spirituale?
“
E stese la mano verso i suoi discepoli e disse: Ecco mia madre e i miei fratelli. Poiché chiunque fa la volontà del Padre mio che è in cielo, egli mi è fratello e sorella e madre” (
Mt. 12:49-50).
Ora colleghiamo con
Gv. 7:5, dove si dice che i fratelli di Gesù “
non esercitavano fede in lui”.
E' ovvio che questi fratelli non potevano essere i suoi discepoli, dato che non credevano in lui. Ma dopo la sua ascensione al cielo, ritroviamo gli stessi discepoli (
Atti 1:13) e i fratelli (fratellastri) di Gesù insieme a Maria sua madre (
Atti 1:14). Tutti pregavano insieme, indice che ora i fratelli (fratellastri) di Gesù esercitavano fede in lui.
Pertanto, se gli apostoli sono i suoi fratelli in senso spirituale, sulla base di
Mt. 12:49-50, e sono menzionati in
Atti 1:13, è ovvio che i fratelli del
versetto 14 potevano essere solo i suoi fratelli (fratellastri) carnali, menzionati insieme a Maria madre di Gesù.
Come spiegherò tra breve,
sulla base dei termini greci, non abbiamo alcun motivo scritturale per negare che costoro fossero i fratelli (fratellastri) carnali di Gesù...
viceadmintdg1, 17/12/2011 10.55:
Era normale nel mondo ebraico chiamare fratelli anche i parenti più prossimi! Questo fa capire cosa si intende nella Bibbia per fratelli di Gesù.
Assolutamente no! Abbiamo visto che in ambito giudaico il termine fratelli può avere anche un significato estensivo, riferito ai parenti più prossimi, o anche in senso spirituale o nel senso di fratellanza riguardo all' appartenere al popolo di Dio, Israele.
Ma il N.T. è stato redatto in greco e, come vedremo, l' uso dei termini in questa lingua toglie ogni dubbio circa l' identità dei fratelli (fratellastri) di Gesù.
Innanzitutto, vediamo bene il significato dei termini greci che ci interessano per questa trattazione:
Il sostantivo
adelphos secondo il Dizionario Esegetico del Nuovo Testamento significa “
fratello”, secondo il Vocabolario greco italiano L. Rocci significa, nella prima accezione, “
fratello” e nella seconda accezione “
fratello nel senso di parente”, e secondo il Vocabolario greco italiano F. Montanari, “
fratello da parte di entrambi i genitori” e “
significato estensivo: “parente”.
Il sostantivo
anepsios, secondo il Dizionario Esegetico del Nuovo Testamento, significa “
cugino”, mentre l' aggettivo
syngenes, secondo il Dizionario Esegetico del Nuovo Testamento, significa “
parente”.
Alla luce di quanto illustrato sopra, e dell' uso biblico che viene fatto di tali termini, sostenere che i "
fratelli" di Gesù erano in realtà "
cugini o parenti" (in base al significato estensivo del termine "
fratello" in ebraico), è un ragionamento che non regge:
l' evangelista avrebbe avuto a disposizione, per cugino, il sostantivo
anepsios (usato in
Colossesi 4:10 a proposito di Marco, cugino di Barnaba), e l' aggettivo
syngenes ("parente"), usato ad esempio in
Luca 1:58, 2:44, 14:12 e 21:16.
Ma non li usò nel caso dei fratelli (fratellastri) di Gesù!!!.
Da notare altri importanti particolari:
Nei passi di
Luca 14:12 e
21:16 si fa,
nello stesso versetto, una netta distinzione tra i termini greci resi "
fratelli" e "
parenti", in quanto vengono usati distintamente, al plurale, i sostantivi
adelphos e
syngenes!
In particolare l' uso che ne fa l' apostolo Paolo
toglie ogni dubbio, ribadiamolo: nella sua
lettera ai Colossesi (4:10) definisce Marco "
cugino" (
anepsios)" di Barnaba", mentre in un' altra sua lettera, quella
ai Galati (1:19), egli usa non
anepsios o
syngenes per definire Giacomo, ma
adelphos, "
fratello del Signore".
E la stessa cosa fa in
1 Corinti 9:5, distinguendo gli "
adelphoi", i "
fratelli" (fratellastri) di Gesù, dai suoi fratelli spirituali, vale a dire Cefa (Pietro) e gli altri apostoli !!!
Più chiaro di così si muore!
Altri particolari ancora: in
Luca 1:36 Elisabetta viene definita
parente di Maria (futura) madre di Gesù. Domanda: perchè, dato il significato estensivo in ambito giudaico dei termini “
fratello, sorella”, a proposito di Elisabetta parente di Maria, viene usato l' aggettivo
syngenes (
parente) e non
adelphe (
sorella)?
(segue...)