Grazie Admin......
viceadmintdg1, 12/02/2012 11.19:
Come di consueto il gruppo p greco continua con l'analisi dei versetti del Vangelo di Marco. Ecco la prima obiezione
Marco 12:25: Poiché quando sorgono dai morti, gli uomini non si sposano né le donne sono date in matrimonio, ma sono come gli angeli nei cieli.
Notiamo che qui è usato il verbo sorgere in luogo di risorgere.
Abbiamo già parlato di questo, e con santa pazienza andiamo a ripetere.
La TNM usa sempre "
sorgere" come traduzione del verbo greco
anistemi, che secondo il
Dizionario Esegetico del Nuovo Testamento significa “
alzare, alzarsi, levarsi, risorgere” (
pagina 276), mentre usa il sostantivo "risurrezione" come traduzione del greco "
anastasis" ....
per accorgersene, non c' è bisogno di allontanarsi troppo.
Basta infatti restare nello stesso contesto. Vediamo:
"
Marco 12:23 - TNM: "
Nella risurrezione ("
anastasis", sostantivo),
di quale di loro sarà moglie? Poichè i sette l' ebbero in moglie"
"
Marco 12:25 - TNM: "
Poiché quando sorgono ("
anistemi", verbo)
dai morti, gli uomini non si sposano né le donne sono date in matrimonio, ma sono come gli angeli nei cieli"
Mi pare che qui si parli di risurrezione, e non di qualcos' altro....
viceadmintdg1, 12/02/2012 11.19:
In effetti per loro non si tratta di una vera risurrezione, ma semplicemente di una ricreazione ossia di un clone, di una riproduzione di quella persona morta, ma non certo di una risurrezione, che consiste invece nel riportare in vita per l’eternità proprio quel corpo che era morto, non un clone.
Ma la storia del clone non ha letteralmente senso, e i cristiani testimoni di Geova non pensano affatto che quello che verrà risorto sarà un clone!
La continuità fra la vita presente e quella futura è garantita non dall' immortalità di un "
quid spirituale cosciente" che sopravvive alla morte, perpetuando la personalità del defunto, ma dalla fedeltà a Dio che darà la vita eterna a coloro che esercitano fede nel Figlio Suo Gesù Cristo alla
parousìa e nella risurrezione dell' "ultimo giorno" (
Gv. 6:39-40).
Questo è chiarissimo dall' estensione del significato di
nefesh che Gesù opera, riguardo alla
psychè neotestamentaria, leggendo ad esempio leggendo
Matteo 6:25.
Associando la
psychè al cibo e alle bevande, Gesù mostra che essa include l' aspetto fisico della vita, e tuttavia coloro che esercitano fede in lui possono elevare i propri desideri e i propri pensieri verso le cose relative ai “nuovi cieli e alla nuova terra”.
In tal modo Gesù estende il significato di psychè alla ricerca di qualcosa di più elevato, cioè la vita eterna che in lui è stata donata all' umanità. Resta il fatto, però, che associando la
psychè agli alimenti e alle bevande, Gesù mostra come la
psychè costituisca l' aspetto fisico dell' esistenza e non una componente immateriale della nostra natura.
L' insegnamento di Gesù secondo cui per salvare la propria
psychè bisogna essere disposti a rinunciare ad essa ("
chi vuol salvare la sua psychè la perderà, ma chi perde la sua psychè per amor mio e della buona notizia (o vangelo) la salverà",
Marco 8:35) permette a Cristo di ampliare il concetto di
nefesh, come detto: basta leggere anche altri passi, oltre quello già citato, come
Mt. 16:25, 10:39 ; Luca 9:24 ; 17:33 ; Gv. 12:25!
La
psychè è si la vita fisica,
ma Gesù vi include la vita eterna che è offerta a coloro che sono disposti a donare la propria esistenza, la propria psychè, per causa sua.
Resta inteso che, in attesa della risurrezione
nell' ultimo giorno, anche nel N.T come nell' A.T. (
Gv. 6:40; Daniele 12.13), i morti continuano ad essere
koimethentas, “
dormienti” e il loro sonno un sonno inconsapevole.
Ma che cosa significa che il defunto vive nella memoria di Dio? Innanzitutto, come detto, Dio ha di nuovo in mano il suo spirito (
Ecclesiaste/Qoelet 12:7), cioè la sua forza vitale (
Giacomo 2:26 ; Giobbe 27:3), e gliela ridarà di nuovo alla risurrezione (
Salmo 104:29-30).
Il defunto si trova nel suo stato di sonno incosciente, e proprio la fedeltà a Dio (
Gv. 12:25 - CEI: "
chi ama la propria vita (psychè) la perde, e chi odia la propria vita (psychè) in questo mondo, la conserverà per la vita eterna") insieme al suo sonno inconsapevole, garantiscono la sua continuità.
Il defunto si addormenta in un sonno inconsapevole e si risveglierà quando Dio lo richiamerà per mezzo di Gesù (
Gv. 5:28-29).
Quella che si rialzerà non sarà un clone, ma la stessa persona.
Dio è Onnipotente, e
per Lui ogni cosa è possibile (
Mt.19:26):
pensare che Dio debba aver bisogno della sopravvivenza di un "quid" spirituale immortale per garantire la continuità della persona e per far si che Egli riporti in vita la stessa persona, equivale a dargli dell' impotente, a negare la Sua Onnipotenza.
Come ho già avuto modo di dire in un' altra obiezione simile
DIO NON HA BISOGNO DI NULLA, ASSOLUTAMENTE DI NULLA, E PUO' RIPORTARE IN VITA LA MEDESIMA PERSONA CHE DORME NELLA MORTE E CHE GLI E' STATA FEDELE, SENZA LA SOPRAVVIVENZA DI ALCUN "QUID" IMMORTALE SPIRITUALE!
Gli addormentati nella morte, i dormienti, non si trovano al cospetto di Dio in un paradiso etereo in attesa di un ricongiungimento col corpo,
poichè le due cose sarebbero assolutamente inscindibili tra loro, ma
dove la Bibbia parla di un simile ricongiungimento "quid" spirituale immortale/corpo glorioso?
Ce lo sanno spiegare gli amici del gruppo p greco?
Essi dormono il loro sonno della morte, in attesa dell' unica speranza biblica: la risurrezione.
Questa è l' escatologia biblica, il resto sono invenzioni provenienti dalla fertile mente dei teologi!
viceadmintdg1, 12/02/2012 11.19:
Ne abbiamo il principale esempio proprio nella resurrezione di Gesù. In Luca 24:38, 39 si legge:
"Ed egli disse loro: “Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? 39 Vedete le mie mani e i miei piedi, che sono proprio io; toccatemi e vedete, perché uno spirito non ha carne ed ossa come vedete che ho io”...
Il Vangelo è chiaro; chi compare è proprio Gesù col suo copro, non un clone conservato nella memoria di Dio, come insegna la Società Torre di Guardia.
Ribadito che la Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova
non insegna neppure lontanamente la risurrezione di un clone, come ho ampiamente spiegati sopra, mi pare chiaro che Cristo abbia solo materializzato il suo corpo, come fecero gli angeli che andarono a mangiare a casa di Lot (
Genesi 19:1-3)....del resto, è scritto che Gesù "
apparve sotto altro aspetto (morphè) a due di loro mentre era in cammino verso la campagna" (
Marco 16:12 - CEI).....quindi Gesù non apparve sempre con lo stesso corpo che aveva in precedenza, e questa è una delle ragioni per cui non lo riconobbero immediatamente, ne Maria Maddalena nè i discepoli di Emmaus, vedasi ad esempio (
Gv. 20:11-18 ; Luca 24:13-31)....
viceadmintdg1, 12/02/2012 11.19:
Idem in Giovanni 20:19, 20: "Perciò, quando si fece tardi quel giorno, il primo della settimana, e, benché dov’erano i discepoli le porte fossero serrate per timore dei giudei, Gesù venne e stette in mezzo a loro, dicendo: “Abbiate pace”. 20 E dopo aver detto questo mostrò loro le mani e il fianco. Quindi i discepoli si rallegrarono vedendo il Signore".
Già spiegato sopra...
viceadmintdg1, 12/02/2012 11.19:
Anche qui notiamo che i discepoli vedevano proprio il Signore non una sua riproduzione. Era proprio Gesù con il suo corpo non era un clone!
Di nuovo con il clone!
viceadmintdg1, 12/02/2012 11.19:
Infine vogliamo far notare che qui il versetto insegna che tutti i risorti saranno come angeli nei cieli, si angeli in cielo, non su una futura terra paradisiaca.
E' un discorso che non ha senso!
Gesù non disse che
saranno angeli del cielo, ma
come angeli del cielo, cioè non potranno sposarsi nè procreare.....voglio ricordare agli amici del gruppo p greco che i cristiani, a detta dell' apostolo Pietro, attendono "
nuovi cieli e nuova terra" (
2 Pt. 3:13), mentre evidentemente gli amici del gruppo p greco attendono solo "
nuovi cieli e nuovi cieli"....contenti loro!
Noi ci atteniamo alla Sacra Scrittura!
viceadmintdg1, 12/02/2012 11.19:
Non ci saranno discriminazioni, tutti e non solo i 144000 saranno nei cieli come gli angeli!
).
"....
sarà sotto il dominio di Cristo e dei santi coeredi celesti, come già aveva profetizzato Daniele (
).
), e saranno governati da Cristo e coeredi celesti, il cui regno celeste è stato preordinato "
".....