viceadmintdg1, 09/01/2012 19.38:
“Qui c’è un inganno, Gesù non è stato creato ma è stato generato
Il punto è che non è scritto
da nessuna parte che Gesù sia stato "
generato" nel senso di “
generazione eterna” , non capisco dove Minuti lo legga: in Colossesi 1:15 viene detto che Gesù è il
prototokos pases ktiseos,, il
primogenito di tutta la Creazione (o “
di ogni creatura”).
L' aggettivo
prototokos (
protos [“
primo”] +
tikto [“
dare alla luce, partorire”] significa letteralmente "
primo nato", e indica certamente la preminenza, ma il contesto e la costruzione grammaticale del passo
non esclude in nessun modo (se non per motivi teologici...) il
prototokos, cioè il primogenito, dalla
pases ktiseos, cioè da "
tutta la creazione” (o da “
ogni creatura” di Dio", qui, vi è il sostantivo
ktisis, che significa “
creazione, creatura”).
Gesù è ovviamente escluso da
ta panta, cioè da tutte le cose create “
per mezzo di Lui”, dalla creazione mediata (
Colossesi 1:16: “
ta panta di' autou kai eis auton ektistai”, CEI: “
Tutte le cose sono state create per mezzo di Lui e in vista di Lui”), ma non da “
pases ktiseos”, da “
tutta la creazione”.
Non c' è alcuna ragione biblica (ma solo e soltanto teologica!) per escludere Gesù dalla “
pases ktiseos”, da “
tutta la creazione” di Dio!
Rivediamo bene cose è scritto in
Colossesi 1:16, secondo la traduzione CEI: “
Tutte le cose sono state create per mezzo di Lui e in vista di Lui”. Perchè “
in vista di Lui”?
Perchè come primogenito di tutta la creazione di Dio, Egli sarebbe divenuto “
l' erede di tutte le cose”, si confronti
Ebrei 1:2.
Con questa terminologia, la Bibbia ci vuole comunicare in termini umani e accessibili a tutti, la realtà circa l' origine del Cristo preesistente, usando peraltro una terminologia comune nell' ambito giudaico, dove il cristianesimo nacque e crebbe, e dove Gesù, gli apostoli e i primi discepoli operarono: Egli è
il primo nato in ordine temporale e
il preminente , esattamente come il primogenito della famiglia ebraica di
Esodo 22:29 era il primogenito sia in ordine temporale che, ovviamente, quanto a preminenza: "
Mi devi dare il primogenito dei tuoi figli".....
del resto lo stesso Gesù descrisse chiaramente la sua origine in
Gv. 5:26 e 6:57, e
1 Corinti 8:6 afferma che “
da Dio sono tutte le cose”, affermazione che,
essendo riferita a Dio, va intesa in senso omnicomprensivo, compreso quindi il proprio Figlio Unigenito, anche Lui "da Dio".....
la Bibbia non fa alcuna distinzione tra generato e creato, e la distinzione fatta dai sostenitori della Trinità è soltanto un gioco di parole e nulla più. La Bibbia dimostra semmai che i due termini, quando sono riferiti all' azione creativa divina, sono sinonimi, non antonimi.
Infatti,
un figlio non si crea ma si genera, e gli angeli sono espressamente chiamati "
Figli di Dio" (
Genesi 6:2 ; Giobbe 1:6 ; 2:1), e tuttavia, degli angeli viene detto (anche se non esplicitamente) che sono creati, vedi
Colossesi 1:16, prova che
generato e
creato sono termini che indicano soltanto l' azione divina di
porre in essere qualcuno o qualcosa che precedentemente non esisteva (si confrontino anche
Salmo 90:2 e
Proverbi 8:24-25).....
viceadmintdg1, 09/01/2012 19.38:
nella sua natura divina dall’eternità,
E qui l' inganno risiede soltanto in quel che dice Minuti....
Bibbia alla mano, che cos' è esattamente la "sostanza o natura divina"?
Testo Sacro alla mano, Minuti può spiegarvelo, cari ascoltatori di Radio Maria?
Possiamo darne una definizione biblica? No, non possiamo darla, semplicemente perchè il testo biblico
è totalmente estraneo ad ogni ragionamento riguardante la “natura o sostanza divina”....
dobbiamo quindi uscire dal perimetro della Sacra Scrittura e sconfinare nell' ontologia e nella metafisica greca, immettendo quindi il pensiero greco nel testo sacro.
No grazie!
viceadmintdg1, 09/01/2012 19.38:
come dice la Scrittura “come la rugiada sul vello”, e poi si è reso visibile prendendo la natura umana, cioè con l’incarnazione. Non possono quindi chiamarsi cristiani, come fanno erroneamente, dal momento che negano la realtà identificativa di Gesù Cristo, la divinità!
Continuare a reiterare la falsità che i cristiani testimoni di Geova non credano nella divinità di Cristo davvero non può che nuocere alla credibilità dei responsabili della trasmissione di Radio Maria.
I cristiani testimoni di Geova credono nella maniera più totale e assoluta che Gesù sia
theos, sostantivo greco che traduciamo con Dio,
quindi non negano nella maniera più assoluta la divinità di Cristo.
I cristiani testimoni
negano, invece, che Gesù sia "
Dio il Figlio, la seconda Persona di un Essere trino",
l' Iddio Ontologico trinitario, per formulare il quale dobbiamo ricorrere all' ontologia aristotelica, immettendo il pensiero greco nel testo sacro. E' cosa ben differente!
I cristiani testimoni di Geova non danno una
valenza ontologica all' essere
theos di Cristo, bensì gli danno una
valenza biblica, restando nel solco giudaico, laddove il Messia era già stato profetizzato, nel testo ebraico, come “
Dio Potente” (
Isaia 9:6 [9:5 CEI])) molti secoli prima, senza che questo avesse creato alcun problema circa la "
natura o sostanza divina" ai rigidissimi monoteisti ebrei....
Nella Parola di Dio (certamente non nella metafisica greca...) il sostantivo
theos è riferito sia al "
solo vero Dio" (
Gv.17:3), e a cui in questo caso va dato
un valore assoluto, sia ad altri che possono essere insigniti del titolo di
theos, cui va dato
un valore relativo o qualitativo (Il
Logos, gli angeli, gli stessi giudici d' Israele, cui Cristo fa riferimento in
Gv. 10:33-36, per spiegare
il vero valore della sua divinità a chi lo accusava di farsi Dio, citando la proprio la prima parte (non la seconda!) del
Salmo 82:6, attestando così proprio quel
valore relativo o qualitativo assegnato al sostantivo quando non è riferito al “
solo vero Dio” ...), senza che questo vada minimamente a ledere l' unicità e la posizione del "
solo vero Dio".
Questa applicazione biblica di
elohim/theos/theoi era una cosa tranquillamente accettata dai rigidissimi monoteisti ebrei....
Tale titolo viene loro conferito
in quanto al ruolo (di
rappresentante divino, di chi
agisce in nome e per conto del "solo vero Dio"), e
non in quanto alla "sostanza o natura" divina,
materia estranea al testo biblico, che non fa nessuna speculazione in tal senso.
Quindi, l' obiezione che i cristiani testimoni di Geova non siano tali perchè non riconoscono la divinità di Cristo
è palesemente falsa, fermo restando che la Bibbia ci richiede di esercitare fede nell' Unigenito Figlio di Dio (
Gv. 3:16), di ubbidirgli e di credere che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio (
Ebrei 5:9 ; Gv. 20:31),
per avere la salvezza e la vita eterna, per cui non ci viene richiesto affatto di credere che il Cristo preesistente sia “della stessa sostanza del Padre” o che abbia avuto in terra una “doppia natura”, terminologia che non appartiene neppure lontanamente al testo sacro!
Mi auguro di aver chiarito agli ascoltatori di Radio Maria che potranno leggere queste righe, dove realmente sta l' inganno....