Confutazione trasmissione radiomaria del gris di gennaio 2012...

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viceadmintdg1
00lunedì 30 gennaio 2012 23:51
...sul nome divino
viceadmintdg1
00lunedì 30 gennaio 2012 23:55
Sandro Leoni ha fatto il seguente commento sul nome di Dio:



A noi non ci tocca più di tanto, ma per la Società Torre di Guardia il nome di Dio è una questione fondamentale. Per loro se uno non adopera il nome di Dio, nella forma Geova, non si può salvare. Queste sono cose scritte da loro!
Geova è certamente una pronuncia sbagliata del Tetragramma, che è il risultato di una mescolanza di vocali e consonanti di nomi diversi. Geova è un ibrido, un mostro linguistico, un barbarismo, uno sgorbio ha scritto Ravasi, prima di diventare cardinale.



Sempre in proposito aggiunge Lorenzo Minuti:


Vorrei aggiungere che la parola Geova era assolutamente sconosciuta a tutta la società ebraica antica, nell’AT, per secoli ancora, finché nel 1200 per uno sbaglio, molto diabolico, è venuta fuori questa mistura di 2 parole in una che non andava bene neppure per il NT, quindi non ha cittadinanza la parola Geova.



Riprende la parola Leoni:


Infatti Geova in ebraico non significa nulla, mentre Jhavé ha un significato, tanto è vero che gli ebrei si rifiutano anche oggi di nominare Jahvé quale nome di Dio!



A voi la parola per la risposta...
Aquila-58
00mercoledì 1 febbraio 2012 20:06
Re:
Grazie Admin,

viceadmintdg1, 30/01/2012 23.55:

Sandro Leoni ha fatto il seguente commento sul nome di Dio:


Geova è un ibrido, un mostro linguistico, un barbarismo, uno sgorbio ha scritto Ravasi, prima di diventare cardinale.




.....mostro linguistico,barbarismo, sgorbio: Gianfranco Ravasi non ha certo lesinato le definizioni, anche.....colorite, per descrivere la pronuncia "Geova"...
Ma ha proprio ragione Gianfranco Ravasi? Stanno realmente così le cose?
Prendo la mia copia della Bibbia di Gerusalemme, e nella nota in calce a Mt. 1:21, leggo quanto segue: "Gesù, ebraico Yehosua".
La cosa mi incuriosisce, e prendo allora la Bibbia Ebraica - Profeti Posteriori, del Rabbino Dario Disegni, dove ad esempio in Zaccaria 6:11 leggo quanto segue:
"Prendo argento ed oro e fanne corone che porrai sul capo di Jehosciùa [cioè a dire Giosuè, l' aggiunta è mia] figlio di Jehotsadac [cioè a dire Iozadac, l' aggiunta è mia] sommo sacerdote".

Mi faccio prendere ancor più dall' interesse, e provvedo a fare ulteriori ricerche nei miei libri.
Scopro quindi i seguenti nomi teoforici, che elenco (il primo nome è la vocalizzazione ebraica masoretica, il nome accanto è la relativa resa della LXX):


Yeho'ada - Ioiada (1 Cronache 8:36)
Yeho'adan - Ioaden (2 Cronache 25:1)
Yeho'adin - Ioadin (2 Re 14:2)
Yeho'ahaz - Ioakaz (2 Cronache 36:1)
Yeho'as - Ioas (1 Re 14:8)
Yehohanan - Ioanan (Esdra 10:28)
Yehonadab - Ionadab(2 Samuele 13:5)
Yehonatan - Ionatan(1 Samuele 14:6)
Yehoram - Ioram (2 Re 1:17)
Yehosadaq - Iosadak(1 Cronache 5:40)
Yehosab'at- Iosabet(2 Cronache 22:11)
Yehosapat - Iosapat(1 Cronache 18:15)
Yehoseba - Iosabéé(2 Re 11:2)
Yehosua - Iesou (2 Re 23:8)
Yehoyada - Ioadaé (1 Cronache 12:28)
Yehoyakin - Ioakin (2 Re 24:12)
Yehoyaqim - Ioakim (1 Cronache 3:15)
Yehoyarib - Iarib (1 Cronache 24:7)
Yehozabad - Iozabad(1 Cronache 26:4)

Possiamo quindi vedere che, senza eccezioni, i nomi teoforici che cominciano per YHW sono vocalizzati YeHO (IO nella Settanta), mentre quelli che terminano con YHW sono vocalizzati YaHU (YA e YOU nella Settanta).

Inoltre, la vocalizzazione "a" segue molto spesso la sequenza YeHO, il che da la sequenza normale YeHO-()a.
Uno studio suo nomi biblici ha mostrato una frequenza altissima di questa serie vocalica (non si troverà mai, ad esempio, YeHO-()i, YeHO-()é, ecc.), e la sequenza YeHO-()a è talmente universale nei nomi teoforici che alcuni nomi sono stati "teoforizzati" per assonanza.

La mia breve ricerca lascia spazio all' articolo della Torre di Guardia del 1 febbraio 1999, che dimostra che non solo la pronuncia "Geova" non è un mostro filologico, come vorrebbero far credere certi biblisti, ma che al contrario, vi possono essere degli indizi concreti per non ritenerla affatto errata.

Ecco l' articolo della Torre di Guardia, che invito tutti e leggere....

(segue....)
Aquila-58
00mercoledì 1 febbraio 2012 20:28
Torre di Guardia del 1 febbraio 1999 pp. 30-31: 


“Geova” o “Yahweh”? 

IBRIDO”, “sgorbio”, “mostro filologico”.

Cosa può spingere studiosi di ebraico biblico a usare espressioni così forti? Il punto in discussione è se “Geova” sia la pronuncia corretta del nome di Dio in italiano o no.

La controversia va avanti da oltre cento anni.

Oggi la maggioranza degli studiosi sembra favorire il bisillabo “Yahweh”. Ma la pronuncia “Geova” è davvero un “mostro filologico”? 

Alla radice della controversia
 
Secondo la Bibbia, Dio stesso rivelò il suo nome all’umanità. (Esodo 3:15) Ci sono prove scritturali che gli antichi servitori di Dio usavano liberamente quel nome. (Genesi 12:8; Rut 2:4) Il nome di Dio era noto anche ad altre nazioni. (Giosuè 2:9) Fu così specialmente dopo che gli ebrei reduci dall’esilio in Babilonia vennero in contatto con gente di molte nazioni. (Salmo 96:2-10; Isaia 12:4; Malachia 1:11)

Un dizionario biblico dice: “Ci sono molte prove che nel periodo postesilico numerosi stranieri furono attratti dalla religione degli ebrei”. (The Interpreter’s Dictionary of the Bible)
Comunque, nel I secolo E.V. prese piede una superstizione riguardante il nome di Dio. Alla fine non solo la nazione ebraica smise di usare apertamente il nome di Dio, ma alcuni arrivarono addirittura a proibire assolutamente di pronunciarlo. Così la pronuncia corretta andò perduta. O no? 

Cosa contiene un nome? 

In ebraico il nome divino è scritto יהוה. Queste quattro lettere, che si leggono da destra a sinistra, sono generalmente chiamate il Tetragramma. Molti nomi di persone e luoghi menzionati nella Bibbia incorporano una forma abbreviata del nome divino. È possibile che questi nomi propri forniscano qualche indizio su come si pronunciava il nome di Dio? 

Secondo George Buchanan, professore emerito del Wesley Theological Seminary di Washington, la risposta è sì.

Buchanan spiega: “Anticamente i genitori erano soliti dare ai figli nomi che derivavano da quelli delle loro divinità. Ciò significa che pronunciavano il nome dei figli come quello della divinità. Il Tetragramma era usato nei nomi di persona, e c’era sempre la vocale mediana”. 
Prendiamo ad esempio alcuni nomi propri contenuti nella Bibbia che incorporano una forma abbreviata del nome di Dio. Gionatan, che nella Bibbia ebraica compare nelle forme Yohnathàn o Yehohnathàn, significa “Yaho o Yahowah ha dato”, dice Buchanan.
Il nome del profeta Elia in ebraico è ’Eliyàh o ’Eliyàhu. Secondo Buchanan, il nome significa: “Il mio Dio è Yahu o Yahu-wah”.
Analogamente il nome ebraico reso Giosafat è Yehohshafàt, che significa “Yaho ha giudicato”.
 
Una pronuncia bisillabica del Tetragramma come “Yahweh” non consentirebbe la presenza del suono vocalico o nel nome di Dio. Ma nelle decine di nomi biblici che incorporano il nome divino, questo suono vocalico mediano compare sia nelle forme originali che in quelle abbreviate, come Yehohnathàn o Yohnathàn.

Perciò Buchanan dice riguardo al nome divino: “La vocale u o oh non viene omessa in nessun caso. A volte il nome era abbreviato in ‘Ya’, ma mai in ‘Ya-weh’. . . . Quando il Tetragramma veniva pronunciato con una sola sillaba era ‘Yah’ o ‘Yo’. Quando veniva pronunciato con tre sillabe doveva essere ‘Yahowah’ o ‘Yahuwah’. Se mai veniva abbreviato in due sillabe, sarebbe stato ‘Yaho’”. — Biblical Archaeology Review. 

Queste osservazioni ci aiutano a capire ciò che scrisse l’ebraista del XIX secolo Gesenius nel suo lessico di ebraico veterotestamentario:

Coloro che considerano הה [Ye-ho-wah] come la vera pronuncia [del nome di Dio] non sono del tutto senza una base per difendere la loro opinione. In questo modo le sillabe abbreviate ה [Ye-ho] e י [Yo], con cui iniziano molti nomi propri, possono essere spiegate in maniera più soddisfacente”. — Hebrew and Chaldee Lexicon to the Old Testament Scriptures. 

Tuttavia, nell’introduzione della sua recente traduzione del Pentateuco, Everett Fox afferma: “Sia i vecchi che i nuovi tentativi di ricuperare la pronuncia ‘corretta’ del nome ebraico [di Dio] non hanno avuto successo; né la pronuncia ‘Geova’ che a volte si sente, né quella usata di norma dagli studiosi, ‘Yahweh’, possono essere provate in maniera conclusiva”. — The Five Books of Moses.
 
Senza dubbio il dibattito fra gli studiosi continuerà.
Gli ebrei smisero di pronunciare il nome del vero Dio prima che i masoreti mettessero a punto il sistema di vocalizzazione. Così non c’è modo per dimostrare in maniera definitiva quali vocali erano usate con le consonanti YHWH (יהוה).

Nondimeno i nomi dei personaggi biblici — la cui corretta pronuncia non è mai andata perduta — forniscono un indizio concreto su quella che poteva essere l’antica pronuncia del nome di Dio. Per questo motivo almeno alcuni studiosi convengono che, tutto considerato, la pronuncia “Geova” non è affatto un “mostro filologico”. 
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