Cristianità e Mitraismo

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L' Apostolo
00giovedì 3 marzo 2011 18:36
Il confronto tra Mitraismo e Cristianesimo desta molta curiosità ed interrogativi in quanto esistono molte similitudini tra queste due religioni. Tale confronto però risulta abbastanza laborioso, in quanto, avendo il culto di Mitra origini molto antiche (intorno al 1400 a.C.), si può risalire ad almeno due tipi di mitraismo riconosciuti: quello persiano, l'originale e quello romano, sviluppatosi attorno al terzo/quarto secolo a.C.

Similitudini tra le due religioni
Visione del mondo
Ambedue hanno simili credenze sul mondo, il destino, paradiso ed inferno (il primo abitato dai beati, il secondo popolato da demoni e situato al centro della Terra), e l'immortalità dell'anima. Le loro concezioni sulla battaglia tra Bene e Male sono praticamente identiche, inclusa una grande e finale battaglia alla fine dei tempi. Tutte e due aspettano il Giudizio finale e la resurrezione.

Battesimo
Ambedue le religioni utilizzano il battesimo come purificazione ed unico modo per entrare a far parte della comunità. In realtà il rito romano è completamente diverso, senza alcuna somiglianza reale: il battesimo romano di Mitra si esprime nel rituale della taurobolia, consistente nel disporre il fedele in una cavità sotterranea, chiusa in alto da una grata, sulla quale è condotto, e conseguentemente sgozzato, un toro; il fedele viene così immerso nel sangue ancora caldo dell'animale. Il battesimo cristiano, come è noto, avviene per immersione in una vasca d'acqua, senza alcun sacrificio animale e senza sangue. Non si hanno invece notizie circa il battesimo mitraico iraniano[1]

Nascita di Mitra e nascita di Gesù
Racconto della nascita
Sia alla nascita di Mitra che a quella di Cristo assistono pastori. In realtà nel Vangelo secondo Luca i pastori non assistono direttamente alla nascita, ma vi si recano in seguito. Ci sono due leggende legate alla nascita di Mitra. La prima lo vuole nato da una roccia femmina, o petra genetix e venerato dai pastori recanti oro incenso e mirra, proprio come i Re Magi.

Nascita da una vergine
La seconda, sorprendentemente simile alla tradizione sulla nascita di Cristo, lo vuole nato da una donna vergine. Il tema della nascita delle divinità da vergini è presente in moltissime religioni antiche (come anche Horus, Buddha). In alcune culture il calendario cominciava originariamente nella costellazione della Vergine, pertanto il Sole sarebbe "nato da una Vergine". [2]
Per quanto riguarda il cristianesimo la nascita verginale di Gesù, qualora la si voglia intendere come mito, nel vangelo di Matteo (1,22 - 23) è messa in relazione con un brano del profeta Isaia (7,14) (secondo la Bibbia detta dei Settanta, una versione in lingua greca composta intorno al II secolo avanti Cristo e in seguito la più diffusa in ambiente cristiano), in cui si parla di una vergine che concepirà un figlio. Il riferimento è all'interno della scrittura biblica, seppure secondo una nuova interpretazione rispetto a quella tradizionale ebraica.

Data della celebrazione
Nella cultura ellenica, i culti di Mitra e di Apollo si fusero. Stessa sorte toccò agli albori del Cristianesimo proprio a Gesù, il quale venne addirittura raffigurato, nella prima iconografia, alla guida di un carro solare. Sia la nascita di Mitra che di Cristo sono celebrate il 25 dicembre, data comune alla nascita di altri personaggi divini o semi-divini (come Horus, Shamash e Tammuz, altre divinità "solari").
Da "Nuova enciclopedia cattolica dell’Ordine Francescano"(1941):
« Per inspiegabile che sembri, la data di nascita di Cristo non è nota. I vangeli non ne indicano né il giorno né l’anno […] fu assegnata la data del solstizio d’inverno perché in quel giorno in cui il sole comincia il suo ritorno nei cieli boreali, i pagani che adoravano Mitra celebravano il Dies Natalis Solis Invicti (Giorno della Nascita del Sole invincibile). »
Il vescovo siriano Jacob Bar-Salibi scrive nel XX secolo [3]:
« Era costume dei pagani celebrare al 25 dicembre la nascita del Sole, in onore del quale accendevano fuochi come segno di festività. Anche i Cristiani prendevano parte a queste solennità. Quando i dotti della Chiesa notarono che i Cristiani erano fin troppo legati a questa festività, decisero in concilio che la "vera" Natività doveva essere proclamata in quel giorno. »
L’Enciclopedia Italiana Treccani, edizione 1949, Sansoni, vol. XXIV, pag 299, dice:
« I Padri dei primi secoli non sembrano aver conosciuto una festa della natività di Gesù Cristo … La festa del 25 dicembre sarebbe stata istituita per contrapporre una celebrazione cristiana a quella mitraica del Dies Natalis Solis Invicti (Giorno Natalizio dell'Invincibile Sole), nel solstizio invernale. »
Nella rivista Famiglia Cristiana del 1 dicembre 2002, leggiamo:
« La celebrazione del 25 dicembre, come commemorazione della nascita di Gesù Cristo, è attestata per la prima volta nel Cronografo romano del 354, redatto sotto papa Liberio, che fa riferimento ad un elenco di feste compilato originariamente nel 336. Questa data, di cui non si trova traccia nei Vangeli, fu probabilmente scelta per sostituire la festa del Sole invitto, introdotta a Roma nel 274 dall’imperatore Aureliano »
Il termine solstizio viene dal latino solstitium, che significa letteralmente "sole fermo" (da sol, "sole", e sistere, "stare fermo"). Se ci troviamo nell’emisfero nord della terra, nei giorni che vanno dal 22 al 24 dicembre possiamo infatti osservare come il sole sembra fermarsi in cielo, fenomeno tanto più evidente quanto più ci si avvicina all’equatore. In termini astronomici, in quel periodo il sole inverte il proprio moto nel senso della "declinazione", cioè raggiunge il punto di massima distanza dal piano equatoriale. Il buio della notte raggiunge la massima estensione e la luce del giorno la minima. Si verificano cioè la notte più lunga e il giorno più corto dell’anno. Subito dopo il solstizio, la luce del giorno torna gradatamente ad aumentare e il buio della notte a ridursi fino al solstizio d’estate, in giugno, quando avremo il giorno più lungo dell’anno e la notte più corta. Il giorno del solstizio cade generalmente il 21, ma per l’inversione apparente del moto solare diventa visibile il terzo/quarto giorno successivo. Il sole, quindi, nel solstizio d’inverno giunge nella sua fase più debole quanto a luce e calore, pare precipitare nell’oscurità, ma poi ritorna vitale e "invincibile" sulle stesse tenebre. E proprio il 25 dicembre sembra rinascere, ha cioè un nuovo "Natale". Questa interpretazione "astronomica" può spiegare perché il 25 dicembre sia una data celebrativa presente in culture e paesi così distanti tra loro. Tutto parte da una osservazione attenta del comportamento dei pianeti e del sole, e gli antichi, pare strano, conoscevano bene gli strumenti che permettevano loro di osservare e descrivere movimenti e comportamenti degli astri.[4]
L' Apostolo
00giovedì 3 marzo 2011 18:37

Giorno santo
Ambedue considerano la domenica come giorno santo della settimana. Per quanto riguarda i cristiani esso ha origine dal fatto che Gesù sarebbe risorto «il primo giorno dopo il sabato». Originariamente, i 7 giorni della settimana erano chiamati in base ai 7 corpi celesti allora conosciuti (e rappresentanti 7 divinità) e che si pensava ruotassero intorno alla Terra, ovvero Luna, Marte, Mercurio, Giove, Venere, Saturno, Sole . Abbiamo quindi Lunae dies, Martis dies, Mercurĭi dies, Iovis dies, Venĕris dies, Saturni dies, Solis dies. I primi cinque mostrano chiaramente l'origine dell'attuale denominazione dei giorni della settimana nella lingua italiana (lunedì, martedì, mercoledì, giovedì, venerdì) e nelle altre lingue (da notare che molte lingue del nord europa hanno mantenuto anche l'originale denominazione per i giorni di sabato e domenica, come ad esempio l'inglese con Saturday e Sunday). Il Solis dies mutò in Dies dominicus, il giorno del Signore, mantenendo la sua caratteristica di giornata di festa e di riposo dal lavoro e divenne l'ultimo giorno della settimana ("il settimo giorno"), anziché il primo. Il Saturni dies diventò Sabbatum, derivando dallo shabbath ebraico, probabilmente per coerenza con le scritture, secondo le quali Gesù è resuscitato il giorno dopo lo shabbath.
L'immagine di Mitra veniva sepolta in una tomba all'interno di una caverna e questa veniva ritualisticamente rimossa ogni anno e si diceva che tornasse alla vita di nuovo. il trionfo di Mitra e l'ascensione al Paradiso erano celebrati durante l'equinozio di primavera, quando il Sole raggiungeva il suo apogeo.

Culto
I vescovi cristiani a Roma utilizzarono il titolo mitraico del più alto sacerdote del Pater Patrum, di cui papa è l'abbreviazione.[5]
I temi del Toro e della grotta sono stati trovati in chiese cristiane dedicati all'arcangelo Michele, che dopo la legalizzazione del cristianesimo divenne il santo patrono dei soldati (vedi la grotta santa nel monte Gargano in Puglia, convertita a santuario in onore di Michele nel 493). Bisogna ricordare che il culto di Mitra era presente soprattutto nella classe militare.
Molte chiese furono costruite sopra a mitrei distrutti, come per esempio San Clemente a Roma.
Toro e cripta sono legati anche al culto del santo cattolico Saturnino, di Tolosa, Francia.

Ricerche storiche
Alcuni studi, in gran parte opera di apologeti cristiani, sostengono che il Cristianesimo avrebbe caratteri del tutto originali rispetto al mitraismo romano. Tutte le somiglianze tra Gesù e Mitra sarebbero, in parte, elementi che gli adoratori di Mitra hanno copiato dal Cristianesimo dal II sec. d.C., ed in parte, arbitrarie speculazioni di tempi recenti.
A sostegno di questa tesi ci sono i seguenti studiosi:
Lo studioso Richard Gordon, in Image and Value in the Greco-Roman World, dice apertamente che nel culto di Mitra non esiste «nessuna morte di Mitra», dunque non si potrebbe neppure parlare di resurrezione.
Il teologo cristiano Ronald H. Nash sostiene[6]:
« Le asserzioni di una dipendenza del Cristianesimo dal Mitraismo sono state rigettate per diversi motivi. Il Mitraismo non aveva concetti di morte e risurrezione del suo dio e in esso non aveva luogo il concetto di rinascita - almeno durante le sue fasi iniziali... Inoltre, il Mitraismo era essenzialmente un culto militare. Pertanto, bisogna guardare con scetticismo all'idea che esso possa essere stato accolto da persone pacifiche come i primi Cristiani »
L’apologeta en:Josh McDowell riporta ciò che dice lo studioso Bill Wilson[7]:
« Sebbene vi siano diverse fonti che suggeriscono che il Mitraismo includesse la nozione di rinascita, esse sono tutte post-Cristiane. La più antica risale al secondo secolo d.C. »
Altri studi confermerebbero invece la tesi secondo la quale il cristianesimo avrebbe attinto in larga parte dal mitraismo:
Luigi Cascioli[8] scrive che l'ambasciatore di Spagna presso gli Stati della Chiesa, Mendoza, riportò la seguente testimonianza al suo governo a proposito di cosa Papa Paolo III affermava su Gesù:
« Spingeva la sua irriverenza fino al punto di affermare che Cristo non era altri che il sole, adorato dalla setta mitraica, e Giove Ammone, rappresentato nel paganesimo sotto la forma di montone e di agnello. Egli spiegava le allegorie della sua incarnazione e della sua resurrezione mettendo in parallelo Cristo e Mitra. Egli diceva ancora che l'adorazione dei magi non era altro che la cerimonia nella quale i preti di Zaratustra offrivano al loro dio oro, incenso e mirra, le tre cose attribuite all'astro della luce. Egli sosteneva che la costellazione della Vergine, o meglio ancora di Iside, che corrisponde al solstizio in cui avvenne la nascita di Mitra, erano state prese come allegorie per determinare la nascita di Cristo per cui Mitra e Gesù erano lo stesso Dio. Egli osava dire che non c'era nessun documento valido per dimostrare l'esistenza di Cristo e che, per lui, la sua convinzione era che non fosse mai esistito. »
Ernest Renan, nel The origin of Christianity, propose l'idea che il mitraismo fosse il primo competitore del cristianesimo tra il secondo e il terzo secolo d.C., mentre in Marc-Aurèle et la fin du monde antique scrisse:
« Se il cristianesimo fosse stato fermato alla sua nascita da qualche malattia mortale, il mondo sarebbe diventato mitraico »
L' Apostolo
00giovedì 3 marzo 2011 18:40

« Se il cristianesimo fosse stato fermato alla sua nascita da qualche malattia mortale, il mondo sarebbe diventato mitraico »



In realtà il vero cristianesimo fu colpito da una malattia mortale: L' Apostasia, infatti oggi il mondo ha ereditato un neopaganesimo sotto mentite spoglie cristiane. In realtà il mitraismo ha fatto più che uccidere il cristianesimo, l'ha modificato geneticamente!

Ma Geova ha provveduto la Restaurazione tramite i Testimoni di Geova! [SM=x1408427]
L' Apostolo
00giovedì 3 marzo 2011 19:04

È POSSIBILE che molte tradizioni e diversi rituali ritenuti propri del tipo di cristianesimo praticato oggi da milioni di persone siano in realtà di origine pagana? In un articolo che Tullio Benez ha scritto per la rivista Molto Interessante (luglio 1984) viene data una risposta affermativa a questa domanda. Tra le tante religioni pagane ritualistiche degli antichi, nell’articolo viene preso in esame il culto di Mitra, dio del sole, culto che conobbe il massimo splendore nei primi secoli dell’èra volgare nell’area dell’impero romano.

Benez menziona alcune caratteristiche che contraddistinguevano il culto mitraico. Per esempio, descrivendo l’altare in pietra all’interno di una catacomba dedicata a Mitra, dice dei personaggi che vi erano raffigurati: “Il dio con il toro è fiancheggiato da due giovani con fiaccole accese, l’uno indica verso l’alto e l’altro verso il basso. Vengono chiamati Cauto e Cautopates. Insieme al dio Mitra formano per i credenti qualcosa di simile alla Trinità”. E ancora: “Nel tardo culto di Mitra compare il ‘triplice dio’”. A quale conclusione perviene l’autore? “L’analogia con la Trinità cristiana è evidente”.

Questo dio del sole viene inoltre raffigurato adorno di un’aureola. Ricordando che essa compare nelle raffigurazioni sacre definite ‘cristiane’, lo scrittore afferma che anche in questo caso “la somiglianza è molto evidente”.

Come riferiscono gli storici, dopo un periodo di grande splendore, il culto del dio Mitra si scontrò con il cristianesimo apostata, che l’imperatore Costantino all’inizio del IV secolo innalzò a religione dell’impero. A quel tempo, tuttavia, c’erano ancora molti praticanti della religione mitraica. Cosa fece Costantino per indurre tutti i suoi sudditi ad adeguarsi alla religione che avrebbe dovuto “tenere unito l’Impero”? Secondo l’autore, ecco alcuni dei provvedimenti presi da Costantino a questo scopo: “Nonostante il fatto che l’imperatore stesso fosse seguace del culto del sole (fu battezzato soltanto sul letto di morte), egli decise che il cristianesimo dovesse essere la religione di tutti i romani. Per rendere accettabile la nuova religione anche ai seguaci di Mitra egli dichiarò la domenica giorno di festa in tutto l’Impero (sino ad allora i cristiani non avevano alcun giorno di riposo perché rifiutavano, nel loro credo, il sabbath ebraico).

“Un’altra decisione imperiale avrebbe dovuto avvicinare cristiani e mitraisti: il giorno della nascita di Gesù venne fissato nello stesso giorno della nascita di Mitra. (Nell’anno 354 viene citato per la prima volta il 25 dicembre come data di questo evento). Sino ad allora i cristiani non avevano mai festeggiato il Natale”.

francesca(1)
00giovedì 3 marzo 2011 19:11


leggerò con attenzione....ora ho pochissimo tempo...


se vuoi rispondere solo a questa domanda: chi ha scopiazzato chi?


L' Apostolo
00giovedì 3 marzo 2011 19:13
Re:
francesca(1), 03/03/2011 19.11:



leggerò con attenzione....ora ho pochissimo tempo...


se vuoi rispondere solo a questa domanda: chi ha scopiazzato chi?






Sono un po' di informazioni che ho trovato fra la Rete e il WTL. Ma perchè?
francesca(1)
00giovedì 3 marzo 2011 19:15
Re: Re:
L' Apostolo, 03/03/2011 19.13:




Sono un po' di informazioni che ho trovato fra la Rete e il WTL. Ma perchè?




come perchè? per sapere no!?!...

visto che mi pare si parli di 1500 anni prima di Cristo... o sbaglio??....


solo che ho proprio fretta devo scappare... alla prossima

L' Apostolo
00giovedì 3 marzo 2011 19:20




Mitra e altri due personaggi. Cosa vi ricorda? [SM=x1408427]




francesca(1)
00giovedì 3 marzo 2011 19:21


credo tu abbia frainteso la mia domanda... non mi riferivo a te

mi riferivo alle somiglianze di queste due religioni ...


ecco.... ora scappo perdavvero..
L' Apostolo
00giovedì 3 marzo 2011 19:23

visto che mi pare si parli di 1500 anni prima di Cristo... o sbaglio??....



Solo per un tipo di mitraismo. Come puoi notare gli studiosi ne individuanno diversi.
L' Apostolo
00giovedì 3 marzo 2011 19:26


Sole Invictus




Messia Solare
L' Apostolo
00giovedì 3 marzo 2011 19:29
Ovviamente pur non condividendo tutto, è interessante anche questo link:

http://www.serenoeditore.com/milano/archeo/iconografia.htm


Quello che aveva predetto Gesù si avverò: La Grande Apostasia.
L' Apostolo
00giovedì 3 marzo 2011 19:33
L' Apostolo
00giovedì 3 marzo 2011 19:42
*** cf cap. 18 pp. 185-188 “Continua a seguirmi” ***

Lo sdegno e la gioia del Re messianico

10 Come il Padre suo, il nostro Signore è per natura una persona felice. (1 Timoteo 1:11) Come uomo, Gesù non era critico né esigente. Ma oggi sulla terra accadono cose che devono riempirlo di giusto sdegno. È certo adirato con tutte quelle organizzazioni religiose che affermano falsamente di rappresentarlo. Infatti predisse: “Non chiunque mi dice: ‘Signore, Signore’, entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. Molti mi diranno in quel giorno: ‘Signore, Signore, non abbiamo . . . in nome tuo compiuto molte opere potenti?’ E allora io confesserò loro: Non vi ho mai conosciuti! Andatevene via da me, operatori d’illegalità”. — Matteo 7:21-23.

11 Queste parole possono lasciare perplessi molti che oggi si definiscono cristiani. Perché Gesù rivolgerebbe parole così forti a persone che hanno compiuto “molte opere potenti” nel suo nome? Le chiese della cristianità hanno promosso opere di beneficenza, aiutato i poveri, costruito ospedali e scuole, e fatto molte altre cose. Per capire come mai hanno provocato il suo sdegno, facciamo un esempio.

12 Un uomo e una donna, marito e moglie, devono mettersi in viaggio e, non potendo portare con sé i bambini, assumono una baby-sitter. Le istruzioni che le danno sono semplici: le dicono di avere cura dei bambini, dare loro da mangiare, assicurarsi che siano puliti e tenerli lontani dai pericoli. Quando i genitori ritornano, però, rimangono sbigottiti trovando i loro figli affamati, sporchi, malaticci e infelici. Piangono per richiamare l’attenzione della baby-sitter, ma rimangono inascoltati. Perché? Lei è in cima a una scala che lava i vetri. Furibondi i genitori esigono una spiegazione. La ragazza risponde: “Guardate tutto quello che ho fatto! Non sono puliti i vetri? Ho fatto anche delle riparazioni in casa, tutto per voi!” I genitori si sentiranno sollevati? Niente affatto. Non le avevano mai chiesto di fare quelle cose; era ai bambini che doveva badare. Sono infuriati perché lei non ha seguito le loro istruzioni.

13 La cristianità si è comportata come quella baby-sitter. A coloro che l’avrebbero rappresentato, Gesù diede istruzioni perché nutrissero spiritualmente le persone insegnando loro la verità della Parola di Dio e aiutandole a essere spiritualmente pure. (Giovanni 21:15-17) Ma la cristianità ha mancato clamorosamente di ubbidire. Ha lasciato la gente spiritualmente affamata, confusa dalle falsità e ignara delle fondamentali verità bibliche. (Isaia 65:13; Amos 8:11) Neanche i suoi tentativi per rendere il mondo migliore scusano la sua sfacciata disubbidienza. Infatti questo sistema di cose è come un’abitazione che sta per essere demolita. La Parola di Dio indica chiaramente che il mondo di Satana sarà presto distrutto. — 1 Giovanni 2:15-17.

14 Viceversa Gesù deve essere molto felice vedendo dal cielo che milioni di persone assolvono l’incarico di fare discepoli, incarico che lui diede ai suoi seguaci prima di lasciare la terra. (Matteo 28:19, 20) Che privilegio poter rallegrare il Re messianico! Non smettiamo mai di sostenere “lo schiavo fedele e discreto”. (Matteo 24:45) A differenza del clero della cristianità, la classe dei cristiani unti è stata in prima linea nell’opera di predicazione e ha cibato fedelmente le pecore di Cristo.

15 Possiamo essere certi che il Re è sdegnato vedendo la mancanza di amore che prevale sulla terra. Forse ricordiamo che i farisei criticavano Gesù perché compiva guarigioni di sabato. Erano così insensibili e cocciuti che non riuscivano a vedere oltre la loro rigida interpretazione della Legge mosaica e della legge orale. I miracoli di Gesù recavano immensi benefìci. Ma la gioia, il sollievo, la forte fede che derivavano da quei miracoli li lasciavano indifferenti. Cosa pensava di loro Gesù? Una volta si guardò “attorno verso di loro con indignazione, essendo molto addolorato per l’insensibilità dei loro cuori”. — Marco 3:5.

16 Oggi Gesù vede molte più cose che lo addolorano. I capi della cristianità sono accecati dalla loro devozione a tradizioni e dottrine che sono in contrasto con le Scritture. Inoltre sono infuriati a causa della predicazione della buona notizia del Regno di Dio. In molte parti del mondo il clero ha fomentato una furiosa persecuzione contro quei cristiani che cercano sinceramente di predicare il messaggio che predicò Gesù. (Giovanni 16:2; Rivelazione 18:4, 24) Al tempo stesso, in molti casi quegli ecclesiastici esortano i loro seguaci ad andare in guerra e uccidere, come se questo facesse piacere a Gesù Cristo.

17 Invece i veri seguaci di Gesù cercano di mostrare amore al prossimo. Nonostante l’opposizione, portano la buona notizia a “ogni sorta di uomini”, proprio come fece Gesù. (1 Timoteo 2:4) E l’amore che si mostrano l’un l’altro viene notato: è il loro principale segno di identificazione. (Giovanni 13:34, 35) Trattando i compagni di fede in modo amorevole, rispettoso e dignitoso seguono davvero Gesù, il Re messianico, e rallegrano il suo cuore.

18 Ricordiamo inoltre che il nostro Signore è addolorato quando i suoi seguaci non perseverano, lasciano raffreddare il loro amore per Geova e smettono di servirlo. (Rivelazione 2:4, 5) D’altra parte si compiace di quelli che perseverano sino alla fine. (Matteo 24:13) A tutti i costi, teniamo sempre a mente il comando di Cristo: “Continua a seguirmi”. (Giovanni 21:19)

Faxino
00giovedì 3 marzo 2011 23:15
Una foto postata mi ha fatto sorridere non meno... quella sul sole invicto che somiglia tantissimo alla statua della libertà americana.
Però, a parte tutto, come si può far ragionare le persone in merito? Esiste argomentazione contro questi ritrovamenti?
Farò ricerche anch'io in merito, perchè proprio in questi giorni mi ha "spiazzato" un tantino un signore abbastanza colto, affermando le tue informazioni. Dopo 2 ore di testimonianza se ne esce con questo argomento e prima di fargli "una visita" volevo approfondire in merito.
Ciao
francesca(1)
00mercoledì 9 marzo 2011 16:43

IL CULTO DI MITHRA ERA UN CULTO DI ELITE

ristretto a una precisa categoria di persone nell' ambito della società romana del 1° secolo.

Da alcuni anni molti studiosi cominciano a ipotizzare

che il culto di Mithra sia il vero precursore , in un qualche modo ,

della Massoneria.

a parte i 7 gradi di iniziazione , lo stesso carattere del rito fa pensare a questa ipotesi.

Un rito a cui potevano accedere solo persone di un alto livello sociale della Roma di allora,

allora, è assolutamente impensabile che un culto così esclusivo e settario potesse acquisire elementi di un culto, quello cristiano ,
che era riservato ai derelitti e agli schiavi.

Questo è solo un primo accenno.


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