DILUVIO

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jwfelix
00mercoledì 20 febbraio 2008 22:55
Qui parlano del diluvio.

forumbiblico.forumfree.net/?t=25306172

jwfelix
00mercoledì 20 febbraio 2008 23:02
Re:
jwfelix, 20/02/2008 22.55:

Qui parlano del diluvio.

forumbiblico.forumfree.net/?t=25306172





e qui
forumbiblico.forumfree.net/?t=25306501
((Leonida))
00giovedì 29 maggio 2008 23:29
Sto leggendo "L'incredibile scoperta dell'arca di Noè" di Charles Sellier & David Balsiger.
Trovo già dalle prime cento pagine alcune imprecisioni o stranezze che non corrispondono a quanto sapevo in base alle pubblicazioni. O anche semplici curiosità.

Per esempio, basandosi su analisi astronomiche computerizzate, hanno determinato che le prime piogge si verificarono nel 2345 a.C. a differenza delle nostre pubblicazioni che datano il Diluvio al 2370 a.C.
Poi non ricordo di aver mai letto che Noè avesse una squadra di decine e decine di uomini che assoldava al suo servizio per la costruzione dell'Arca e che pagava per le giornate dedicate al lavoro. Lui avrebbe fatto da caposquadra con l'ausilio dei figli.

Un'altra curiosità è che la quantità di ossigeno nell'aria prima del Diluvio corrispondeva al 30% rispetto ad ora che è del 21%.
Questo perchè c'era una cortina di nubi e vapore acqueo che creava una pressione atmosferica di 5Kg per cm quadrato.
Tale cortina faceva sì che la temperatura fosse sempre mite e gli animali e le piante crescessero il doppio di ora.
Con il Diluvio tale protezione atmosferica è andata distrutta.

Continuo con la lettura in cerca di altri particolari..

















((Leonida))
00venerdì 30 maggio 2008 09:14
Per quanto riguarda l'innesco del cataclisma vengono teorizzate due ipotesi.
Una è che il Diluvio Universale sarebbe stato provocato dal conflitto gravitazionale che si verificò quando Marte e/o Venere passò/passarono pericolosamente vicino alla terra. Quindi ci fu uno strappo gravitazionale che fece salire la marea fino a quasi 2.000 m.

Un'altra ipotesi sarebbe il passaggio ravvicinato di un meteoroide astronomico, o l'impatto di uno o più asteroidi. Questo perchè sonos tati trovati elementi di meteoriti di condrite carbonifera nello strato di iridio scoperto nell'ultima stratificazione lasciata dal Diluvio.

Un'altro cambiamento post Diluvio è l'inclinazione dell'asse terrestre.
Era di circa 27° rispetto agli attuali 23° e mezzo.
Minore è l'inclinazione della terra, minore è la rigidezza degli inverni.
christofer2006
00venerdì 30 maggio 2008 09:22
Conosco questo libro. E direi che supposizioni che hai postato sopra, in linea di massima sono palusibili, almeno alcune!
dispensa.
00venerdì 30 maggio 2008 14:02
Quello che non condivido è l'esistenza delle nubi, considero soltanto un effetto serra dovuto a vapore acqueo, come acque di sopra,nella distesa...per distesa non si intende tetto..terrazza " la distesa venne chiamata cielo,Genesi 1:8 e su nel cielo vi erano le acque di sopra . Mentre Le acque sotto i cieli si raccoglievano in un solo luogo chiamato mare o meglio Mari al plurale...no cielo.

L'arcobaleno non era possibile averlo, in quel contesto di serra con coltre molto spessa di vapore..Ma mano che parte di essa si condensava si raccoglieva sulla terra, fino all'apparire attraverso essa dei due luminari. Fermando perciò la stessa condensazione della coltre di vapore.

La datazione del c14, a motivo di ciò diventa molto discutibile da prima del diluvio, argomento che avevo intuito molti anni fa, e poi confermato da qualche studioso del campo, facendo il mio stesso esempio della bottiglia, nel suo caso con dimostrazione tecnica

Luciano_59
00mercoledì 10 dicembre 2008 11:31
...Ma...l'ipotesi che il diluvio non sia avvenuto, come descrive la
Bibbia, non è possibile?
Ciao.
dom@
00mercoledì 10 dicembre 2008 16:26
Re:
Luciano_59, 12/10/2008 11:31 AM:

...Ma...l'ipotesi che il diluvio non sia avvenuto, come descrive la
Bibbia, non è possibile?
Ciao.



Se la bibbia la fatto scrivere Dio, Ed quello che ti dice come e' venuto il diluvio, ed descrive che e' successo, come puo' eseere altre possibilita'? [SM=g8019] Sisi, delle storielle vanno ingiro tande [SM=x1408403]


Luciano_59
00mercoledì 10 dicembre 2008 19:22
Re: Re:
dom@, 10/12/2008 16.26:



Se la bibbia la fatto scrivere Dio, Ed quello che ti dice come e' venuto il diluvio, ed descrive che e' successo, come puo' eseere altre possibilita'? [SM=g8019] Sisi, delle storielle vanno ingiro tande [SM=x1408403]




Già...se la Bibbia fosse stata fatta scrivere da Dio...nulla da
eccepire.
Ma se non lo fosse....?
Personalmente, visti certi racconti alquanto improponibili,
rapportandoli ad una normale vita umana (specialmente per quanto
riguarda il diluvio), un punto interrogativo, quanto meno, lo
metterei.
Ciao.

Vittorio_
00mercoledì 10 dicembre 2008 20:07
Sono d'accordo con Luciano, alla fine di dubbi oltre ad averne noi (atei e/o agnostici) penso anche che a voi non manchino, o andate per "partito preso" e pensate in base a cieca fiducia spirituale?

E poi volevo chiedere anche questo (leggermente OT):

C'è qualche passo biblico che condanna il dubbio?
Se si, anche se venuto a chi ha molta fede?


Vittorio_
dom@
00mercoledì 10 dicembre 2008 20:56
Re: Re: Re:
Luciano_59, 12/10/2008 7:22 PM:


Già...se la Bibbia fosse stata fatta scrivere da Dio...nulla da
eccepire.
Ma se non lo fosse....?
Personalmente, visti certi racconti alquanto improponibili,
rapportandoli ad una normale vita umana (specialmente per quanto
riguarda il diluvio), un punto interrogativo, quanto meno, lo
metterei.
Ciao.




Ma se Gesu' Cristo, ha detto che c'e' stato un "diluvio" E se vuoi essere cristiano ciai una grande dificolta' non credere a diluvio. E come dire che CRISTO E' MENSOGNERO [SM=g8121] [SM=g7574]


37 Come fu ai giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell'uomo. 38 Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e marito, fino a quando Noè entrò nell'arca, 39 e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e inghiottì tutti, così sarà anche alla venuta del Figlio dell'uomo. [SM=g7302]




Jon Konneri
00giovedì 11 dicembre 2008 00:15
Re: Re: Re: Re:
dom@, 10/12/2008 20.56:



Ma se Gesu' Cristo, ha detto che c'e' stato un "diluvio" E se vuoi essere cristiano ciai una grande dificolta' non credere a diluvio. E come dire che CRISTO E' MENSOGNERO [SM=g8121] [SM=g7574]


37 Come fu ai giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell'uomo. 38 Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e marito, fino a quando Noè entrò nell'arca, 39 e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e inghiottì tutti, così sarà anche alla venuta del Figlio dell'uomo. [SM=g7302]







Vedo che hai imparato qualcosa
[SM=g7153]
dom@
00giovedì 11 dicembre 2008 04:24
Re: Re: Re: Re: Re:
Jon Konneri, 12/11/2008 12:15 AM:



Vedo che hai imparato qualcosa
[SM=g7153]



JON conosci quella canzone,che dice...

.. Viva NOEeeee'

Gran patriiarca,

che scese sull'Arca,

Per farsi vede.

Che l'inventore

di vivi e l'iquore

cantarallegre mi fa'.

Oila' [SM=g8298] [SM=g8174] [SM=g7153]




mitezza
00venerdì 12 dicembre 2008 22:51
L'incredibile sta nell'accettare cio che è vero
La bibbia o meglio dire il messaggio di Dio,non è un'annotazione dettagliata di fatti e misfatti,ma di situazioni verificatesi secondo verità.Tutte le supposizioni che l'uomo puo dedurre sono sono "fantasie" diciamo renali attraverso le quali svoga la sua incertezza per assimilarla alla sua veritò,poichè si deduce che questa persona(o piu)soffrano per il solo fatto di non essere Dio,e di non aver potuto raccontare le cose secondo la loro supposizione.
Gli argomenti biblici sono veraci sotto tutti i punti di vista,scentifici,storici e psicologici e solo chi a scarsa conoscenza della PAROLA DI DIO,si oppone con i suoi interrogativi o sofferenze perche non è minimente vicino alla Sapienza Divina [SM=g8079]
Luciano_59
00sabato 13 dicembre 2008 10:55
Re: L'incredibile sta nell'accettare cio che è vero
mitezza, 12/12/2008 22.51:

Gli argomenti biblici sono veraci sotto tutti i punti di vista,scentifici,storici e psicologici e solo chi a scarsa conoscenza della PAROLA DI DIO,si oppone con i suoi interrogativi o sofferenze perche non è minimente vicino alla Sapienza Divina [SM=g8079]


..Beh..dal punto di vista scientifico ho dei grossi dubbi: mi
piacerebbe sentire un parere scientifico su quante possibilità ci
sono che piante e vegetazione, progettate per vivere sul terreno,
all'asciutto, con la necessità di avere ossigeno e luce, possano
rimanere in vita dopo essere state immerse per un anno sott'acqua.
Ciao.

barnabino
00lunedì 29 dicembre 2008 15:45
Beh, se ammettiamo che il diluvio fu non un evento naturale ma sovra-naturale allora la domanda che fai mi pare un pò oziosa... si, Dio poteva far sopravvivere ciò che voleva!

Shalom
Luciano_59
00martedì 30 dicembre 2008 11:34
Re:
barnabino, 29/12/2008 15.45:

Beh, se ammettiamo che il diluvio fu non un evento naturale ma sovra-naturale allora la domanda che fai mi pare un pò oziosa... si, Dio poteva far sopravvivere ciò che voleva!

Shalom


...Già...questa risposta l'ho già sentita nel forum precedente a
questo.
Ti ripropongo la stessa risposta che diedi a suo tempo: se tutto ciò
che risulta umanamente e logicamente improponibile lo spieghi con il
miracolo divino,...beh, allora non c'è gara, vincerai sempre tu.
Ciao.
Methatron
00martedì 13 gennaio 2009 20:21
Simpatico il tuo nick name... ma dove sono finiti i moderatori? Tristezza...
admintdg2
00martedì 13 gennaio 2009 23:49
OK

Admintdg2
dispensa.
00venerdì 23 gennaio 2009 18:48
Salve, vorrei portare all'attenzione quanto si diceva nel programma Voyager riguardo delle mappe geografiche della terra prima del 1492, e della scoperta dell'America, le quali riportano l'immagine globale di tutti i continenti compreso l'Antardide però senza ghiacci rivelando particolari costieri che solo oggi è stato possibile rilevare mediante le nuove tecnologie.

Come si spiega tutto questo?

83pico@live.it
00mercoledì 25 marzo 2009 00:00
Re:
dispensa., 23/01/2009 18.48:

Salve, vorrei portare all'attenzione quanto si diceva nel programma Voyager riguardo delle mappe geografiche della terra prima del 1492, e della scoperta dell'America, le quali riportano l'immagine globale di tutti i continenti compreso l'Antardide però senza ghiacci rivelando particolari costieri che solo oggi è stato possibile rilevare mediante le nuove tecnologie.

Come si spiega tutto questo?





Puoi linkare il documentario?
snob.
00mercoledì 25 marzo 2009 00:35
Re: Re:
83pico@live.it, 3/25/2009 12:00 AM:




Puoi linkare il documentario?




Essite anche l'osservazione-prova dell'altezza dei ghiacci dell'antardide che potrebbero corrispondere a 40 giorni e 40 notti di pioggia più o meno...

Se sei interessato a "prove" scientifiche o segni dell'esistenza di Dio, li hai visti i video del prof. Valla ?

Uno sull'eclissi solare, testimonidigeova.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd...

L'altro la costola di adamo, basta che scrivi costola su youtube, controlla (ti avverto che sbaglia la parte dei numeri, l'ho corretta nella discussione di edomerida).
monseppe
00domenica 16 agosto 2009 05:20
Diluvio e Dio
Diluvio.

Testimonianze ce ne sono fin troppe, ma capire come poté accadere e da dove venne tutta quell'acqua è cosa sia difficile da spiegarsi che da credere.

Personalmente sono rimasto colpito dalla semplicità con la quale tali diffici fenomeni fisici che poterono accadere furono descritti. Credo in Dio e cerco sempre di capire come egli stesso opera.

I miracoli, sono sempre davanti ai nostri occhi. Un oggeto cade. Cosa lo attrae a terra? La forza di gravità, e fin qui molti subito dicono: ovvio!.

Ma cosa è la "gravità?" sapreste spiegare di quali forze è composta e come operano? (é una domanda retorica). Se io dicessi che è un "miracolo" vi scandalizzereste? Un "miracolo", per me, è ogni cosa meravigliosa che il nostro creatore ha fatta; noi cerchiamo solo di capirla, e nel frattempo, restandoci misteriosa, usiamo la parola "miracolo" quando ne prendiamo atto che pur esiste. "Miracolo" è l'originale sviluppo della vita che osserviamo attualmente solo sulla terra.

Riguardo alla terra la bibbia semplicemente registra:

(Genesi 1:1) 1 In principio Dio creò i cieli e la terra.

Chi pertanto vorrebbe ridurre ad una mera descrizione scentifica la nostra esistenza, e volesse ignorare l'intervento di tale creatore, dovrebbe domandarsi: "se esisto, come faccio ad esistere?" E se volesse rigettare la sempiterna esistenza di Dio, dovrebbe ricordare che a scuola, quando studiava geometria, prendeva un buon voto quando diceva: "la retta è una teoria infinita di punti". Se infatti la facesse iniziare da un qualsiasi riferimento la dovrebbe definire una "semiretta" e se ne ponesse un limite alla sua lunghezza, la dovrebbe definire un "segmento di retta".
E' poi così tanto difficile capire il nostro eterno Creatore o il suo operato?

Parliamo perciò del "Diluvio".

Dopo che nel primo giorno la luce del sole (soffusa) raggiunge la tenebrosa superfice della terra attraverso la coltre di polveri e vapori che la avvolgeva, Dio, nel seguire la preparazione del nostro abitat, ne stabilì la velocità di rotazione sul suo asse definendo in tal modo i due periodi chiamati poi "giorno" e "notte".
Cosa successe probabilmente affinché la "luce" arrivasse sulla superfice della terra? Scientificamente potrei dire che "Dio" avviò il precesso di condesazione della spessa coltre di polveri e di gas quasi incandescenti dando inizio alla formazione di grandi quantità di acqua.
Non che tale fenomeno non si possa verificare "scentificamente" in modo spontaneo, secondo le leggi fisiche oggi conosciute, ma semplicemente Dio ne calibrò il fenomeno in modo che si formassero le sostanze e le quantità che Egli stesso aveva deciso che si dovessero formare. Tale acqua aveva anche lo scopo di accelerare la formazione della crosta terrestre.
Per riscontro, proprio per il calore, tale acqua creava moltissimo vapore. Verso il termine del secondo giorno creativo, avendo raggiunto una opportuna saturazione fra Acqua e vapor acqueo (e altre svariate sostanze), Dio permise una sorta di separazione fra questi due stati della materia

dicendo:

(Genesi 1:6-8) ...“Si faccia una distesa fra le acque e avvenga una divisione fra le acque e le acque”. 7 Quindi Dio faceva la distesa e faceva una divisione fra le acque che dovevano essere sotto la distesa e le acque che dovevano essere sopra la distesa. E così si fece. 8 E Dio chiamava la distesa Cielo...

Si venne a creare quindi un intercapedine formato da vari gas rarefatti (diversi da quelli attuali) che separarono l'acqua liquida dall'acqua allo stato di vapore e che Dio appunto chiamò "cielo".

Durante tutto il terzo giorno creativo, tali acque sopra la distesa, si diradarono progressivamente, perdendo molta della parte corpuscolata che ancora potevano avere, mentre, sotto il peso dell'aumento della parte liquida, le parti più deboli della crosta terrestre formatasi sprofondarono facendo innalzare quelli che oggi noi conosciamo come continenti. Nel frattempo, il diradarsi delle acque sopra la distesa aumentava permettendo a della luce soffusa di raggiungere le parti asciutte della terra che emergevano, e (mediante creazione) Geova creava le molte specie vegetali che ora potevano riprodursi in modo tale che quasi tutto il terzo giorno termina con la formazione della vegetazione sulla terra.

Con il quarto giorno, accelerando il diradarsi della coltre nuvolosa sopra la distesa, che anche andava sempre più innalzandosi, permise alla luce del già creato sole da miliardi di anni di poter essere riconosiuto o identificato, attraverso la coltre nuvolosa.
Continuando a diradarsi, anche la luce della luna divenne visibile e identificabile. Verso la fine del quarto giorno, la coltre di vapor acqueo che avvolgeva l'intera terra si era innalzata ulteriormente diradandosi (NON PERDENDO ACQUA) ma "diradandosi" appunto per effetto dell'innalzamento in quota, permettendo perdino alle stelle più luminose di poter essere identificate (diciamo quelle di magnitudo (luminosità) simile a quelle della costellazione di Orione).

Ora le "cateratte" dei cieli erano pienamente formate. Immaginate una enorme sfera di vapore acqueo ad alta temperatura, quasi allo stato ionizzato (con le molecole di H2O molto distanziate fra loro) ad una quota che non vi so dire, perché dovrei inventarla, ma che dovrebbe essersi stabilizzata su una fascia molto calda della troposfera e che
(evidentemente per intervento divino) tale "sfera" ruotasse intorno alla terra, abbastanza velocemente da potersi mantenere costantemente a quella orbita.
Essendo infatti la volta ruotante a evidentemente alta velocià, poteva restare, per così dire, in "orbita" senza che il suo peso influenzasse la pressione terrestre formata dalla normale atmosfera sottostante.
Tale rotazione, infatti, avrebbe anche mantenuto uniforme la temperatura fra la parte illuminata dal sole e quella non illuminata dal sole fornendo alla terra il clima uniforme in ogni sua latitudine con piccolissime variazioni stagionali.

Tale volta, sappimo dalla Bibbia e dalle informazioni storiche di molti popoli, fu attiva fino al diluvio.

La bibbia semplicemente registra:

(Genesi 7:11-12) ...Nel seicentesimo anno della vita di Noè, nel secondo mese, il diciassettesimo giorno del mese, in quel giorno tutte le sorgenti delle vaste acque dell’abisso si ruppero e le cateratte dei cieli si aprirono. 12 E sulla terra piovve a dirotto per quaranta giorni e quaranta notti.


L'espressione: "vaste acque dell’abisso" credo che vada intesa come che riferisca per "abisso" appunto l'enorme spessore (allo stato diradato, praticamente ionizzato) di tale volta di acque che ruotava sopra l'atmosfera terestre. L'espressione "vaste acque" stava ad indicare che il volume di acqua che si sarebbe ricondensato era davvero notevole. Per "sorgenti" scentificamente, io capirei che l'energia che manteneva in movimento rotatorio intorno alla terra, fu, evidentemente per volontà divina, alterata con una certa progressione da poter scaricare in 40 giorni e 40 notti l'intera massa di Acqua immagazzinata in tale enorme sfera.

"semplice semplice" diceva qualcuno ;-)

Così io, monseppe capisco cosa successe in quel tempo. Chi ha da proporre qualcosa di più ragionevolmente accettabile, sarà mio piacere ascoltarlo. Se però vuole escludere una "volontà divina" in tale operato... bé risponda prima a questa semplice domanda: è nato prima l'uovo o la gallina? :-)

monseppe









nevio63
00domenica 16 agosto 2009 07:09
Re: Diluvio e Dio
monseppe: Diluvio: .... Credo in Dio e cerco sempre di capire come egli stesso opera.... I miracoli, sono sempre davanti ai nostri occhi....  Un "miracolo", per me, è ogni cosa meravigliosa che il nostro creatore ha fatta; noi cerchiamo solo di capirla. ...Riguardo alla terra la bibbia semplicemente registra: (Genesi 1:1) 1 In principio Dio creò i cieli e la terra. Chi pertanto vorrebbe ridurre ad una mera descrizione scentifica la nostra esistenza, e volesse ignorare l'intervento di tale creatore, dovrebbe domandarsi: "se esisto, come faccio ad esistere? ....Parliamo perciò del "Diluvio". Dopo che nel primo giorno la luce del sole......  Chi ha da proporre qualcosa di più ragionevolmente accettabile, sarà mio piacere ascoltarlo. Se però vuole escludere una "volontà divina" in tale operato... bé risponda prima a questa semplice domanda: è nato prima l'uovo o la gallina? :-)

Carissimo fratello, ho letto con vero interesse la tua proposta di un modello fisico (pur in sintesi estrema) del racconto diluviano. Ho trovato spunti interessanti come quello che descrive questa enorme massa di vapore d'acqua rotante, fortemente ionizzato, cosi' da aumentare le forze anti-coesive tra le molecole di vapore acqueo , mantenuta dalla sua stessa rotazine a un livello superiore a quello della troposfera cosi' da non aumentare di troppo la pressione atmosferica e consentire certi altri processi vitali sulla terra. Certe domande pero' rimangono: come si sono salvate quelle specie acquatiche, sia d'acqua dolce che d'acqua salata, che non tollererebbero significativi sbalzi della salinita' ? Perche' in porzioni, isolate per lunghi tempi geologici, dell'ambiente terrestre vivono specie del tutto particolari (marsupiali in Australia, specie simili ma non uguali in America del Sud e Africa e continente indiano, dove la distanza genetica tra le specie (es.Puma e Leone e Tigre) e' compatibile con la speciazione conseguente alla separazione di queste porzioni di globo terracqueo, per un certo periodo tutt'uno (pangea). Se appena 5000 anni fa Noe' ha portato tutti i rappresentanti delle famiglie (ammettendo il diverso concetto biblico e scientifico legato alla parola specie) di animali terrestri, oggi si sarebbe dovuta ritrovare in tutta la terra una fauna omogenea. Io credo che il diluvio sia avvenuto su una porzione ridotta della terra, "la terra abitata" dall'uomo, quella che Dio voleva "resettare". Cosi' tutto sarebbe piu' compatibile col racconto biblico, o no? nevio63
monseppe
00domenica 16 agosto 2009 10:34
Ciao Nevio63

Ricordo che il mio intervento è, giocoforza, nella fascia delle ipotesi. Complesse ricerche fisiche che non sono alla mia portata dovrebbero essere fatte al riguiardo. Al presente, è la spiegazione (ricordando la parte avuta da Dio al riguardo) più scentificamente plausibile che riesco a trovare.

Hai fatto una buona osservazione riguardo al mare, ma sempre restando contesto di quel tempo, non credi che la salinità degli oceani formatasi dopo l'affioramento delle terre, nel terzo giorno, potesse essere notevolmente diversa da quella attuale?

L'evaporazione delle acque poteva sia essere accelerata dal calore globale della terra in quei tempi, sia rallentata dalla mancanza di forti radiazioni solari che venivano filtrate dalla coltre sopra la distesa.

Inoltre, quale che fosse la salinità dei mari al momento del diluvio, in soli circa 40 giorni, come minimo, essa si deve essere più che dimezzata, non ti pare? La spegazione più logica ipotizzabile al presente è pertanto che le specie marine di quel tempo (che potevano esssere diverse dl punto di vista di funzionalità biologiche) avessero una costitusione fisica capace di adattarsi con una certa facilità alle variazioni della salinità marina.

Certo, sarebbe facile rispondere: era Dio che stava soprassediendo tutti questi fenomeni, ma è ragionevole cercare di comprendere come egli stesso usò le sue leggi di fisica, di chimica e biologia che noi oggi conosciamo per compiere tutto il suo proposito senza giocoforza violarle facendo "solo" azione di forza divina.

Prova a riflettere.
SE il diluvio fosse stato solo un fenomeno locale, seppure di vaste dimensioni (diciamo l'intera area Mesopotamica), che senso avrebbe la dichiarazione dei testimoni (noè e le storie tramandata da varie e diversi popoli) che dichiarano che l'acqua salì al di sopra dei monti (certamente più bassi prima del diluvio) e che l'acqua restò per circa un anno?
Se si fosse formato un grande mare (come il mar Nero o il mar Caspio), nell'area Mesopotamica, non dovrebbe esserci tutt'ora? Infatti, se il livello delle acque era davvero elevato per giocoforza fisica si sarebbe stabilizzato formando probabilmente un grande bacino con un affluente ed un estuario, non ti pare?

A seguito dell'enorme massa di acqua che cadde, poi, è geologicamente ragionevole ipotizzare cedimenti in alcune zone (fossa delle marianne) ed innalzamenti in altre zone (Catena dell'Imalaia) della crosta terrestre.

La durata di un anno delle acque esclude che alcune specie di animali potesse essere sopravissuta in modo da migrare l'addove stessero sorgendo affiorando nuovamente le terre dei diversi continenti.
Petanto, giustamente, al presento non so e non posso rispondere alla domanda, "come si diffusero in altri continenti le originali specie salvate dal diluvio da Noè". Le specie ci sono. Ne prendo atto.

Una cosa è certa. Al presente non lo possiamo sapere con sicurezza, ma le conoscenze scentifiche ci permettono di ipotizzare dei modelli o dei ipotesi che poi solo nel tempo la ricerca scentifica potrà smentire o confermare.

Vuoi sapere cosa davve successe? [SM=g7413] fai tutto il possibile per essere fra coloro che, rivedendo Noè, glielo chederanno personalmente! (consentimi questa "escamotage") [SM=g10765]

monseppe
nevio63
00domenica 16 agosto 2009 11:11
Re:
monseppe, .. Ricordo che il mio intervento è nella fascia delle ipotesi.... Complesse ricerche fisiche che non sono alla mia portata dovrebbero essere fatte al riguardo. Al presente, è la spiegazione (ricordando la parte avuta da Dio al riguardo) più scentificamente plausibile che riesco a trovare. ....... Al presente non lo possiamo sapere con sicurezza, ma le conoscenze scentifiche ci permettono di ipotizzare dei modelli o delle ipotesi che poi solo nel tempo la ricerca scentifica potrà smentire o confermare. Vuoi sapere cosa davvero successe?  fai tutto il possibile per essere fra coloro che, rivedendo Noè, glielo chederanno personalmente! (consentimi questa "escamotage") monseppe

Carissimo e simpaticissimo fratello monseppe, per il problema della sopravvivenza di certe specie acquatiche alle variazioni di salinita', anche minime variazioni, dell'ordine del grammo per litro di contenuto in sali dell'acqua, sarebbe fatale, almeno secondo le conoscenze scientifiche umane e sempre secondo queste conoscenze 5000 anni fa, che per la geologia sono 5 minuti fa, le cose sarebbero andate ugualmente. Sempre per la scienza, 5000 fa, la situazione altezza e conformazione delle catene montuose, profondita' delle fosse oceaniche e altre caratteristiche della topografia del globo non si sono mosse se non di qualche inezia. Che ci possa essere stato un precipitare drammatico delle situazioni post diluvio, una catasrofe, sempre 5000 anni fa non e' testimoniato questo dalla geologia ne' dalla paleontologia (crisi biologiche si assegnano ad altri periodi come la fine del triassico 65 milioni di anni fa es.) Insomma e' una questione di fede e non e' vietato fare alcuna ipotesi, percio' trovo bello che tu, io e altri amanti dell'esplorazione dello scibile facciamo ricerche e ipotesi. Per il tuo amorevole consiglio di fare il possibile per essere nel nuovo mondo io ti ringrazio tantissimo e dico che spero di esserci nella speranza che Geova abbia pieta' di me e dei miei difetti che sono tanti. nevio63    

monseppe
00domenica 16 agosto 2009 23:24
riflessioni
Ciao Nevio.

[SM=x69] inizialmente eri apparentemente talmente contrario al diluvio universale.. che non ti facevo neppure un fratello... perdona questa mia debolezza umana (mi sono lasciato ingannare).

Farò delle "riflessioni" per cercar di farti capire il punto.

Analizzo il problema:

La bibbia dice che ci fu un diluvio che sommerse l'intera terra abitata.

VERO. In diversi contesti questa espressione si applica ai viventi locali che sono oggetto di ciò che viene detto. Ma non sempre; analizza questa espressione:

(Colossesi 1:23) 23 purché, naturalmente, rimaniate nella fede, stabiliti sul fondamento e saldi e non essendo smossi dalla speranza di quella buona notizia che avete udito, e che è stata predicata in tutta la creazione che è sotto il cielo. Di questa [buona notizia] io, Paolo, son divenuto ministro.

Ovviamente qui Paolo, se non era uno che esagerava, impone un minimo di riflessione. Egli specifica che la buona notizia era predicata "in tutta la creazione che è sotto il cielo". Sarebbe una falsità, vista dai nostri giorni, che sappiamo che a quel tempo erano viventi etnie ancora a loro sconosciute in altri luoghi lontani della terra.

Paolo era però apostolo "per le nazioni". Fu pertanto in senso profetico che egli fece quella dichiarazione come se fosse già avvenuta.
Se infatti leggi la nota alla scrittura, riporta questo versetto vedi associa la creazione all'ansia dell'unto in genere:

(Romani 8:19) 19 Poiché l’ansiosa aspettazione della creazione attende la rivelazione dei figli di Dio.

Quindi, anche se il verbo ha un senso compiuto (è stata), lo ha nel senso che Paolo, avendo iniziato tale opera, ben sapeva profeticamente che si sarebbe "certamente" compiuta in tutta la terra abitata (o creazione che è sotto il cielo); ne era stato incaricato come "ministro". Pertanto vedendo lontano, come in altre espressioni bibliche è riportato, parla del fatto come se fosse già accaduto al suo presente, anche se era vero che in "tutta la terra allora conosciuta" di fatto la buona notizia era allora predicata.

[SM=x1408435] per questo certi archeologi snobbano la bibbia, devono arrovellarsi il lato spirituale del cervello (o del cuore) e non sempre sono disposti a farlo.

Vedi quanto è simile questa espressione:

(Genesi 6:17) 17 “E in quanto a me, ecco, sto per portare il diluvio di acque sulla terra per ridurre in rovina ogni carne in cui è attiva la forza della vita di sotto i cieli. Tutto ciò che è sulla terra spirerà.

Pertando, o si fa Dio bugiardo, se fu solo una locale alluvione, o realmente accadde un catasclisma a livello globale. O la scienza diventa superiore al Dio che l'ha stabilita fermamente dettandone le sue leggi?

Ora, riguardo alla globalità del diluvio, io mi devo chiedere: Mentiva Dio quando fece scrivere ciò che segue?

(Genesi 7:19-20) 19 E le acque prevalsero tanto grandemente sulla terra che tutti gli alti monti che erano sotto tutti i cieli furono coperti. 20 Le acque prevalsero su di essi di quindici cubiti e i monti furono coperti.

Quindici cubiti (evidentemente misurati da Noè durante un anno), sono circa 7 metri. Ipotizzando quindi che i monti di quei tempi antidiluviani (per consentire un clima uniforme) fossero solo colline (alte massimo 400-500 metri) in ogni caso essi furono sommersi da 7 metri di acqua. Ora, sempre restando in ipotesi di 500 metri, rispetto al livello delle acque (mari) che erano allora presenti, in soli 40 gioni (e notti) TUTTA la crosta terrestre fu sollecitata da da una uniforme pressione di circa 5 tonellate per centimetro quadrato (ti ricordo.. 5000 anni fa! Ma se si misura la crosta terrestre attuale.. certamente i conti in termini di resitenza della crosta sarebbero diversi, non ti pare?).

Se aggiungi (sempre in ipotesi) che la massima profondità marina prima del diluvio allora fosse essa pure di circa 500 metri, in tale punto la pressione diverrebbe di 10 tonellate per centimetro quadrato. Non credi che in qualche punto la crosta dovette cedere? E le acque si ritirarono progressivamente (via via che la crosta terrestre cedeva in vari punti sotto l'enorme peso. Infatti sarebbe utopistico ipotizzare che tale massa di acqua caduta "evaporasse" spontaneamente... anche se evaporasse, avrebbe poi dovuto ripiovere! Non ti pare? E similmente, pure l'Ararat, evidentemente si stava innalzando sotto tali tremende sollecitazioni, quando l'arca di Noè si depositò sul suo suolo asciutto.

Tutto in un anno! I geologi moderni, giustamente nel contesto che rinnegano un diluvio universale, valutano tempi però lunghissimi per le alterazioni orografiche della terra. Ignorando l'impatto ambientale di un diluvio universale, scartato solo perchè di natura divina, sono per forza costretti ad estrapolare per lo stesso risultato (innalzamento di monti come Everest e catene come l'Imalaya e formazioni come la fossa delle Marianne) tempi diluiti nei milioni di anni di progressiva sollecitazione della crosta terrestre.

Hai mai fatto un paragone fra gli altri pianeti del nostro sistema solare, (Quelli extrasolari non li conosciamo ancora) e la nostra terra? Mercurio è praticamente una roccia tempestata di crateri. Venere, ha il monte più alto che si conosca (ora non ricordo la misura e non la cito), ma ha una atmosfera invivibile. Marte sembra un pianeta già vissuto (ha più aspetti simili degli altri pianeti, riguardo alla terra) ma attualmente è morto. Giove, è il nostro scudo di protezione (devia e si prende molti asteroidi e comete) ecc. Quanto è bella la terra! Che artista è stato il nostro creatore!

Tu insisti sulla salinità delle acque. Eppure Geova, non accenna minimamente alla fauna acquatica. Che essa sia sopravissuta per sua volontà o meno, di sicuro non fu Noè a salvarla, non aveva vasi con pesci nell'arca. Che dire della flora terrestre? Certamente molta vegetazione fu distrutta, ma i suoi semi, evidentemente, Geova sapeva o preordinò che sopravvissero a un anno di immersione. (A proposito, acqua troppo salata non credi che avrebbe ucciso tali i semi?) [SM=g7566]

Certo, non si può spiegare tutto. Certo, alcune cose restano dubbie. Una certezza però l'abbiamo da Geova:

(Tito 1:2) ...in base alla speranza della vita eterna che Dio, che non può mentire, promise prima di tempi di lunga durata,

NON può mentire! Questo mi basta, mentre cerco di capirne la grandezza e la meraviglia del suo operare. Abbi pace e resta sempre sull'arca :-).

giuseppe
Luciano_59
00lunedì 17 agosto 2009 00:19
Re: Diluvio e Dio
monseppe, 16/08/2009 5.20:


Tale volta, sappimo dalla Bibbia e dalle informazioni storiche di molti popoli, fu attiva fino al diluvio.


Così, questo dio, durante la formazione della terra, avrebbe
predisposto questa enorme massa di acqua che gli sarebbe servita
per attivare il diluvio.
Era già tutto previsto?
Di lì a qualche migliaio di anni, il genere umano sarebbe diventato
così corrotto da meritare una punizione e la massa d'acqua serviva
allo scopo.

Pertando, o si fa Dio bugiardo, se fu solo una locale alluvione, o realmente accadde un catasclisma a livello globale. O la scienza diventa superiore al Dio che l'ha stabilita fermamente dettandone le sue leggi?


Ci potrebbe essere anche un'altra opzione: quella che la Bibbia
racconta verità umane mischiate a storie fantastiche, compresa
l'esistenza di un dio come descritto nella Bibbia stessa.

Ciao.
monseppe
00lunedì 17 agosto 2009 01:34
Diluvio e Dio
ciao Luciano_59.

Non so quanto tu conosca della bibbia.

Il proposito di Dio per il genere umano partì con un intento eterno; Dio è Amore.

Se adamo ed Eva si fossero mantenuti leali a Dio, riconescendone il diritto di stabilire per loro ciò che era bene o ciò che era male, sarebbero vissuti in eterno, generando la sufficente prole atta a riempire la terra di simili crature umane perfette che dovevano vivere in eterno in tale giardino mantenuto in tali condizioni appunto dalle acque che erano sopra la distesa. Adamo ed Eva avevano il loro libero arbitrio, potendo segliere se obbedire o meno a Dio.

Pertanto le acque sopra la distesa, furono create per durate in eterno. Gli animali si sarebbero mantenuti sottomessi all'uomo, sia che fossero stati dei dinosauri o dei topolini. Adamo ed Eva non si dovevano ammalare né dovevano morire mai.

Geova non usò la sua prescienza per stabilire in anticipo come rimediare ad un errore delle sue creature. Egli è "L'Iddio onnipotente". Geova legge però i nostri cuori e può sapere con buon anticipo le nostre inclinazioni malvagie. Infatti, cerca di aiutarci ad evitare gli errori.

(Genesi 4:6-7) 6 Allora Geova disse a Caino: “Perché ti accendi d’ira e perché il tuo viso è dimesso? 7 Se ti volgi per fare il bene, non ci sarà un’esaltazione? Ma se non ti volgi per fare il bene, il peccato è in agguato all’ingresso, e la sua brama è verso di te; e tu, da parte tua, lo dominerai?”

Ma ciò che oggi viviamo mostra che i nostri primogenitori preferirono usare il loro libreo arbitrio, istigati da Satana, e ribellarsi a Dio stabilendo per se stessi cosa fosse giusto o sbagliato, introducendo così la sofferenza, la malvagità, e la morte che fino ad oggi abbiamo su tutta la terra.

NON era questo il proposito che Dio, comunque, mediante il sacrificio di riscatto di suo figlio, Gesù, ha provveduto a rimediare mediante un regno eterno dopo che suo figlio Gesù, avrà riportato il genere umano alla condizione perfetta adamica originale.

Tu NON puoi dimostrare che Dio non esiste. Dovresti prima spiegare chi ha messo nello spazio il sole che ci scalda e che ci mantiene in vita. Certamente non lo hai messo tu, e neppure io.

Io invece, ringrazio Geova, per ogni cosa buona che ancora oggi, in questo mondo malvagio mi può dare. Sapendo che presto tutte queste brutte cose devono finire. Questa, è la volontà di Dio.

Forse tu hai conosciuto tuo padre. Io no. Eppure Geova, per quanto possa essere lontano nel reame spirituale, si è fatto conoscere a me, e di questo gli sono grato e spero di continuare ad apprezzarlo come amorevole padre celeste.

Abbi pace.

monseppe
nevio63
00lunedì 17 agosto 2009 07:54
Re: riflessioni
monseppe: Ciao Nevio. Inizialmente eri apparentemente talmente contrario al diluvio universale.. che non ti facevo neppure un fratello...
 
nevio63: Ciao Giuseppe, cercare di mettere d'accordo, come cerco di fare da anni, cio' che la scienza afferma attualmente e il racconto biblico dovrebbe costituire piuttosto un segno della volonta' ferma, da parte mia, di voler credere in Geova Dio e non il contrario, o no?

monseppe: Farò delle "riflessioni" per cercar di farti capire il punto.....  Paolo... specifica che la buona notizia era predicata "in tutta la creazione che è sotto il cielo". Sarebbe una falsità, vista dai nostri giorni, che sappiamo che a quel tempo erano viventi etnie ancora a loro sconosciute in altri luoghi lontani della terra. Paolo era però apostolo "per le nazioni". Fu pertanto in senso profetico che egli fece quella dichiarazione come se fosse già avvenuta......Vedi quanto è simile questa espressione: (Genesi 6:17) “E in quanto a me, ecco, sto per portare il diluvio di acque sulla terra per ridurre in rovina ogni carne in cui è attiva la forza della vita di sotto i cieli. Tutto ciò che è sulla terra spirerà. ......

nevio63: Ti diro', Giuseppe, tanto tempo fa, e' stata, per me, proprio la similitudine rilevata, tra le parole di Paolo, riguardanti l'estensione dell'area geografica raggiunta dalla predicazione al suo tempo (attribuire al versetto un valore profetico e' lecito ma anche arbitrario) e le parole di Genesi 6:17, riferite alla terra da ridurre in rovina (per via del peccato dell'uomo e non altro) che mi hanno persuaso della possibilita' che le parole "tutta la terra" potessero riferirsi alla terra abitata dagli uomini (magari quella fetta maggioritaria di umanita', nel caso di Paolo, coinvolta nella prima diffusione del cristianesimo).
 
monseppe: (Genesi 7:19-20) 19 E le acque prevalsero tanto grandemente sulla terra che tutti gli alti monti che erano sotto tutti i cieli furono coperti. 20 Le acque prevalsero su di essi di quindici cubiti e i monti furono coperti, sono circa 7 metri. Ipotizzando quindi che i monti di quei tempi antidiluviani (per consentire un clima uniforme) fossero solo colline (alte massimo 400-500 metri) in ogni caso essi furono sommersi da 7 metri di acqua. Ora, sempre restando in ipotesi di 500 metri, rispetto al livello delle acque (mari) che erano allora presenti, in soli 40 gioni (e notti) TUTTA la crosta terrestre fu sollecitata da da una uniforme pressione di circa 5 tonellate per centimetro quadrato (ti ricordo.. 5000 anni fa! Ma se si misura la crosta terrestre attuale.. certamente i conti in termini di resitenza della crosta sarebbero diversi, non ti pare?). Se aggiungi (sempre in ipotesi) che la massima profondità marina prima del diluvio allora fosse essa pure di circa 500 metri, in tale punto la pressione diverrebbe di 10 tonellate per centimetro quadrato. Non credi che in qualche punto la crosta dovette cedere? E le acque si ritirarono progressivamente (via via che la crosta terrestre cedeva in vari punti sotto l'enorme peso. Infatti sarebbe utopistico ipotizzare che tale massa di acqua caduta "evaporasse" spontaneamente... anche se evaporasse, avrebbe poi dovuto ripiovere! Non ti pare? E similmente, pure l'Ararat, evidentemente si stava innalzando sotto tali tremende sollecitazioni, quando l'arca di Noè si depositò sul suo suolo asciutto. Tutto in un anno! I geologi moderni, giustamente nel contesto che rinnegano un diluvio universale, valutano tempi però lunghissimi per le alterazioni orografiche della terra... Tu insisti sulla salinità delle acque. Eppure Geova, non accenna minimamente alla fauna acquatica. Che essa sia sopravissuta per sua volontà o meno, di sicuro non fu Noè a salvarla, non aveva vasi con pesci nell'arca. Che dire della flora terrestre? Certamente molta vegetazione fu distrutta, ma i suoi semi, evidentemente, Geova sapeva o preordinò che sopravvissero a un anno di immersione. (A proposito, acqua troppo salata non credi che avrebbe ucciso tali i semi?)

nevio63: Caro Giuseppe, cio' che hai affermato qui e' assolutamente contrario, non solo al principio fondamentale delle scienze geologiche: quello detto dell'"attualismo", secondo cui tutto cio' ha coinvolto fisicamente, chimicamente la terra, dal punto di vista della fenomenologia, ha seguito un percorso cronologico simile all' "attuale", poi considerazioni sui drammatici sconvolgimenti dell'orografia in un anno, contraddicono altre leggi come quella dell'isostasia ( in tal caso, una massa solida, come una porzione di crosta terrestre coinvolta, "galleggiante" in una fluida, come la porzione di "mantello" superiore in cui essa galleggia, come una nave in mare, non puo' allontanarsi dal proprio equilibrio cosi notevolmente, come da te ipotizzato, e riequilibrarsi in un anno ne in cento, tra l'altro non lasciando traccia di racconti di immense catastrofi e distruzioni ne' al tempo di Noe ne' in quello immediatamente successivo). Per l'osservazione che hai fatto, sulla salinita' eccessiva che avrebbe distrutto i semi delle piante, io veramente parlo di salinita' in difetto, rispetto al normale 34/1000, in quanto l'acqua sarebbe stata fortissimamente diluita dalle piogge del diluvio, magari per i semi delle piante non ci sarebbe stato problema ma per le specie d'acqua salata e dolce credo non ne sarebbero sopravvissute un gran che.  
 
monseppe: Certo, non si può spiegare tutto. Certo, alcune cose restano dubbie. Una certezza però l'abbiamo da Geova: (Tito 1:2) ...Dio NON può mentire! Questo mi basta. Giuseppe.

nevio63: E questo caro fratello Giuseppe, deve bastare pure a me che vorrei vedere la salvezza di Geova e non la distruzione. Un carissimo saluto fraterno, Sergio. 
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