Del Castillo e le donne del mondo

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(SimonLeBon)
00martedì 13 gennaio 2015 22:37
Carrellata di ritratti con l'amore come fil rouge
(ANSA) - TRIESTE, 13 GEN - LUCIANO DEL CASTILLO; DALLA LUNA AL VENTO (Tempesta editore, pp. 91, 28 euro). Luciano del Castillo le ama le donne. A indagare, osservare le donne fotografate in ogni angolo del pianeta, si comprende che il filo rosso, l'unico, che lega le decine di scatti, è l'amore. Non un sentimento animato da una spinta erotica quanto da una forma di rispetto, di affezione antica, quasi filiale, che dell'uomo adulto ha, in aggiunta, una forte carica di sensualità. E' "Dalla Luna al vento. Donne nelle fotografie di Luciano del Castillo", che deve il titolo a un verso di una poesia di Garcìa Lorca maturo (Orto di marzo).
Il libro, il secondo del fotografo, è una carrellata di volti e corpi apparentemente senza logica e senza tempo: immagini scattate tanti anni fa, a Berlino ad esempio, e foto dei recentissimi viaggi in Colombia e in Perù. Potrebbe far pensare a un album somatico sul modello dei vecchi testi di geografia: dallo Sri Lanka alla Libia, dalla Serbia al Kurdistan, alla Palestina, a Roma. Ma a uno sguardo più accurato un messaggio emerge, forte, a rilievo, da sfiorare, quasi da toccare. E' l'emozione, la sorpresa che la donna, la sua intimità e l'enorme carico di misteri che porta con sé, ancora fa vibrare nel fotografo. Si tratti della donna serba dalle unghie smaltate, il sorriso sdentato, ori, bracciali e orecchini che in un ambiente degradato con la mano destra fa il minaccioso segno del "tre", o delle bambine innocenti di Herat (Afghanistan) che con un bastoncino governano le bestie; si tratti delle immacolate e gioiose studentesse vestite di bianco che attraversano un campo disseminato di croci a Hikkadwa nello Sri Lanka dopo lo tsunami o della splendida ragazza brasiliana che attraversa, fiera e disincantata, la favela di Vigario Geral, a Rio de Janeiro.
Tutte le donne sono uguali e vanno profondamente rispettate: c'è quasi un gesto affettuoso nell'immortalare la prostituta ben in carne che in una radura di Maccarese (Roma) sorride si riveste dopo l'ennesimo cliente. E lei ride, divertita, rilassata. Così come un timore si riconosce nel fotografare lo sguardo determinato e di sfida della donna di Cienfuegos (Cuba) che aspira da un sigaro e fissa l'obiettivo. Di qua e di là del pianeta: al rigore quasi geometrico dei burka nei quali sono inscatolate le donne afghane corrisponde la leggera e solare libertà delle giovani cubane impegnate nella pittura o nel guardare oltre una finestra. E più vicino a casa, in Sicilia, c'è una bella foto di Letizia Battaglia, la fotografa per antonomasia, e uno spazio per Fatima del Castillo, la sorella, che "sognava la scuola per tutti i bambini", e ora ha smesso di sognare.
"Le sue foto parlano. Non sono figure impresse in un pezzo di carta, sono storie che adoperano le immagini al posto delle parole", spiega di del Castillo la scrittrice cubana Karla Suarez, che firma l'introduzione al libro.
Siciliano di Palermo, classe 1960, del Castillo si definisce un viaggiatore. Ha lavorato allo storico giornale "L'Ora", da anni è all'Agenzia ANSA. (ANSA).
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(SimonLeBon)
00martedì 13 gennaio 2015 22:37
Re: Carrellata di ritratti con l'amore come fil rouge
"Dalla luna al vento" mi sembra un ottimo titolo!

Simon
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