Dio esiste, Godel l'aveva dimostrato matemeticamente

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pseudonico
00lunedì 21 gennaio 2013 10:43
non pubblicò le sue ricerche a causa dei pregiudizi nell'ambiente universitario
FONTE
anto_netti
00lunedì 21 gennaio 2013 15:21
Kurt Godel, formulò la prova matematica dell’esistenza di Dio. Esiste un libro con la dimostrazione delle equazioni di Kurt Godel presentato dal matematico Piergiorgio Odifreddi. Quello che suona male è come sia possibile che Kurt Godel, essendo l’elaboratore dei teoremi di incompletezza, che sconvolgevano tutte le teorie logico-matematiche elaborate fino a quel momento, si sia cimentato poi nella dimostrazione matematica dell’esistenza di Dio. I suoi teoremi di incompletezza dicevano che era impossibile dimostrare che un qualsiasi teorema sia vero o falso. E allora come era possibile rispondere alla domanda: “Dio esiste o non esiste?” O meglio se vogliamo rispondere sottoforma di teorema: “Dio esiste? E’ vero o falso?”

www.ibs.it/code/9788833916798/gouml;del-kurt/prova-matematica-d...

Ma esiste anche un libro sulla prova matematica dell’inesistenza di Dio. L’autore è Paulos John A.

www.ibs.it/code/9788817024891/paulos-john-a-/prova-matematica-d...

La verità invece è che purtroppo matematicamente non è possibile dimostrare l’esistenza di Dio, come non è possibile dimostrarne matematicamente l’inesistenza.

Perché? Perché Dio è spirito e non può essere misurato. Nella sua dimora, i cieli spirituali, troviamo l’eternità e l’infinito. Non esiste il tempo. Passato, presente e futuro coesistono allo stesso tempo. Nei cieli spirituali non troviamo niente che può essere soggetto alle leggi fisiche e matematiche. Pur avendo Dio inventato la matematica e le leggi fisiche, Egli è al di sopra sia della matematica e delle leggi fisiche.

Ma allora perché esiste sia la prova matematica dell’esistenza di Dio e sia la prova matematica dell’inesistenza di Dio? La matematica ha nel suo seno l’infinito, quindi prevede tutte le possibilità, esattamente come il mondo quantistico che prevede tutte le infinite sovrapposizioni quantistiche degli infiniti eventi.

Ora, noi crediamo per fede e in base alle Sacre Scritture. Nel nuovo mondo potremo vedere Dio. Naturalmente non direttamente. Questo possono farlo solo gli angeli. Solo gli angeli possono vedere Dio per come egli é. Nessun essere umano può vedere Dio e vivere. Lo vedremo attraverso le sue opere. E la comunicazione che potremo avere con lui tramite i suoi santi angeli.

Scientificamente parlando, l’unica equazione che può dimostrare l’esistenza di Dio, però in maniera indiretta è: E = m x c^2. La famosa equazione di Albert Einstein. Spiegata in maniera entusiasmante da Aczel Amir D. l’autore del libro “L’equazione di Dio”.

www.ibs.it/code/9788856501001/aczel-amir-d-/equazione-dio-einst...

Ciao
Anto_netti
(SimonLeBon)
00lunedì 21 gennaio 2013 22:17
Re:
Che dire, se si potesse dimostrare Dio, ci dovrebbero poi credere tutti... [SM=g2037509]

Simon

p.s. Invece ci credono i cristiani e anche i demoni, ma non tutti.
dispensa.
00lunedì 21 gennaio 2013 22:25
Re:
anto_netti, 21/01/2013 15:21:

Kurt Godel, formulò la prova matematica dell’esistenza di Dio. Esiste un libro con la dimostrazione delle equazioni di Kurt Godel presentato dal matematico Piergiorgio Odifreddi. Quello che suona male è come sia possibile che Kurt Godel, essendo l’elaboratore dei teoremi di incompletezza, che sconvolgevano tutte le teorie logico-matematiche elaborate fino a quel momento, si sia cimentato poi nella dimostrazione matematica dell’esistenza di Dio. I suoi teoremi di incompletezza dicevano che era impossibile dimostrare che un qualsiasi teorema sia vero o falso. E allora come era possibile rispondere alla domanda: “Dio esiste o non esiste?” O meglio se vogliamo rispondere sottoforma di teorema: “Dio esiste? E’ vero o falso?”

www.ibs.it/code/9788833916798/gouml;del-kurt/prova-matematica-d...

Ma esiste anche un libro sulla prova matematica dell’inesistenza di Dio. L’autore è Paulos John A.

www.ibs.it/code/9788817024891/paulos-john-a-/prova-matematica-d...

La verità invece è che purtroppo matematicamente non è possibile dimostrare l’esistenza di Dio, come non è possibile dimostrarne matematicamente l’inesistenza.

Perché? Perché Dio è spirito e non può essere misurato. Nella sua dimora, i cieli spirituali, troviamo l’eternità e l’infinito. Non esiste il tempo. Passato, presente e futuro coesistono allo stesso tempo. Nei cieli spirituali non troviamo niente che può essere soggetto alle leggi fisiche e matematiche. Pur avendo Dio inventato la matematica e le leggi fisiche, Egli è al di sopra sia della matematica e delle leggi fisiche.

Ma allora perché esiste sia la prova matematica dell’esistenza di Dio e sia la prova matematica dell’inesistenza di Dio? La matematica ha nel suo seno l’infinito, quindi prevede tutte le possibilità, esattamente come il mondo quantistico che prevede tutte le infinite sovrapposizioni quantistiche degli infiniti eventi.

Ora, noi crediamo per fede e in base alle Sacre Scritture. Nel nuovo mondo potremo vedere Dio. Naturalmente non direttamente. Questo possono farlo solo gli angeli. Solo gli angeli possono vedere Dio per come egli é. Nessun essere umano può vedere Dio e vivere. Lo vedremo attraverso le sue opere. E la comunicazione che potremo avere con lui tramite i suoi santi angeli.

Scientificamente parlando, l’unica equazione che può dimostrare l’esistenza di Dio, però in maniera indiretta è: E = m x c^2. La famosa equazione di Albert Einstein. Spiegata in maniera entusiasmante da Aczel Amir D. l’autore del libro “L’equazione di Dio”.

www.ibs.it/code/9788856501001/aczel-amir-d-/equazione-dio-einst...

Ciao
Anto_netti



daccordo la matematica potrebbe dimostrarlo, ma io preferisco il metodo diretto..osservare le meraviglie che mi circondano, vedendoci riflesso me stesso. [SM=g27987]

Circa il tempo, passato presente futuro, da un punto di vista degli eventi credo che La visione di Dio sia infinita quanto l'evento stesso.

Solo così posso trovare nel mio e nei profeti la spiegazione.


anto_netti
00martedì 22 gennaio 2013 08:38
Re: Re:
(SimonLeBon), 21/01/2013 22:17:

Che dire, se si potesse dimostrare Dio, ci dovrebbero poi credere tutti... [SM=g2037509]

Simon

p.s. Invece ci credono i cristiani e anche i demoni, ma non tutti.



Ottima considerazione!!!

Infatti Dio vuole che crediamo per fede e non per visione.

Ciao
anto_netti
Lungosonno
00martedì 22 gennaio 2013 12:53
ci sono tre modi per cercare di gettare un ponte sull'abisso creato o scavato
tra il visibile e l'invisibile

sono ovviamente ponti tradizionali
che nulla hanno a che fare con:vivere per fede e nn per visione

giustamente a pochi resta la capacità
di nutrire la fede

tre ponti:l'alta matematica,la musica e le immagini mitiche
il misticismo potrebbe essere il quarto ponte,se nn fosse che esso fa coincidere
visibile e invisibile

ad ogni modo la ricerca di ingabbiare Dio riuscendo attraverso la ragione
è da tempo abbandonata
nn solo per l'impossibilità di riuscirvi
ma dal turbamento che l'invisibile provoca nella società odierna

Lungosonno
00martedì 22 gennaio 2013 13:39
come avrà fatto....se anch'esso in matematica era un platonista?

anche lui come tanti
è inflazionato

ad oggi coloro che eventualmente cercano di dimostrare l'esistenza di Dio
dovrebbero estraniarsi dal sapere....poi forse
Lungosonno
00martedì 22 gennaio 2013 13:45


contemporaneo...no??
Lungosonno
00martedì 22 gennaio 2013 14:05
chi oggi vorrebbe mettere sul trono
di nuovo
l'invisibile o meglio gli invisibili?

la vita di tutti i giorni si svolge con lo sfondo di entità invisibili
le astrazioni della fisica(si dice così?)
tutte quelle forme di energia che compongono il materiale che vediamo,quello visibile,contro cui urtiamo

e le entità invisibili della teologia davanti alle quali ancora della gente si inginocchia?
e gli ideali quelli invisibili che trascinano alla guerra e alla morte?
e le nostre motivazioni e la nostra follia?

e il tempo...qualcuno l'ha visto di recente,il tempo?ah
entità invisibili che diamo per scontato...........
ma ne sono attaccati ricevendo da noi esseri umani fragili
la conferma della loro esistenza

ma questa parte invisibile nn sebra certo rispecchiare la parte invisibile
buona,benefica....dove risiede Dio?

nei valori della famiglia? [SM=g27993]
nei rapporti umani? [SM=g27993]
nella felicità individuale? [SM=g27993]
ecc ecc
Lungosonno
00martedì 22 gennaio 2013 14:36
visto che restano attaccati alla parte invisibile che però nella vita quotidiana accettano senza pensarci
tipo:Successo-Costo/rendimento-Economia-Dominio
oppure come nell'antica roma o in grecia:Fortuna-Speranza-Amicizia-Persuasione ecc ecc

tutto materiale che voleva esprimere entità invisibili

mi chiedo:se resto attaccato come un capperotto a quel materiale
nn c'è la realistica possibilità che l'invisibile che risiede "dietro"
venga rafforzato?

queste semplici considerazioni sono state già fatte
ma è bene ricordarle
almeno per quanto riguarda gli idoli moderni contenenti dell'invisibile
che certo nn è lo spirito vivificante,quello puro

eppure l'essere umano è intelligente
e preferisce le particelle al mito,ai miti...le cose dello spirito gli sono precluse?
nn del tutto
Lungosonno
00martedì 22 gennaio 2013 14:53
Un filosofo di nome Henri Bergson spiega come mai LORO preferiscano le particelle ai miti:"L'intelletto umano si sente a proprio agio tra gli oggetti inanimati,soprattutto tra gli oggetti solidi
dove la nostra azione trova il suo fulcro e la nostra industriosità
i suoi utensili...i nostri concetti si sono formati sul modello dei solidi"...

e ne deduce che,di conseguenza,l'intelletto nn è lo strumento adatto per vivere e per descrivere la vita

e intanto,quello stesso inidoneo intelletto si batte ferocemente contro altri tipi di descrizione,come il mito,che esso condanna con solide argomentazioni
cercando appunto di sgretolarne la sua consistenza,il suo valore,la sua efficacia

(eppure le Sue qualità la Sua sempiterna potenza e divinità si comprendono dalle cose fatte..che contengono l'invisibile)
monseppe2
00martedì 22 gennaio 2013 21:43
"Riflessioni".

Dio esiste?

Io, tu e gli altri esistono?

Se io, tu e gli altri non esistessero, Dio esisterrebbe?

Che cosa "definisce" il termine: "Dio"?

é scritto: noi stessi siamo "déi". Lo siamo perché possiamo rendere reale ciò che prima non lo era.

Prima non era l'automobile, ora è l'automobile, prima non era la rete, ora è la rete ecc.

Per quanto siano potenti le opere che possiamo fare, però, sono e resteranno sempre "piccole cose".

Potremo rendere (in un futuro lontano) attiva una stella, ma non potremo mai fornire la materia e l'energia necessarie per generarla dal nulla.

Mi guardo forse allo specchio e mi chiedo se io esisto?
Eppure vediamo la grandezza che ci circonda e spesso, pur di non ammettere certe evidenze, osiamo dire che non ce l'ha messa nessuno... che è venuta da sola.

Anche uno scolaro crede ciecamente che una "retta" sia una teoria infinita di punti, comprendendo l'infinito stesso. Eppure nega che Dio possa "esistere"!

Come so che "il fuoco" esiste?
1) lo vedo
2) ne sento il calore

Dio lo "vedo"? No
Ne sento il Suo "Calore" No.

Allora potrei dire che Dio "non esiste"? NO!

Dove sta quindi il problema?

Non sta nel determinare con assolutismo che un'entià sempiterna e onnipotente e cosciente esista o meno. Il problema è un'altro.

Il problema è:

Io, sono disposto a "riconoscere" la sua esistenza, sempiternità e cosciente intelletto (il suo amore)?
Più esattamente, io, sono disposto a riconescerlo "superiore" a me, e a tutti gli atri?

Io, posso "conoscerlo"?
Perché una cosa, o entità, che essa esista o meno, se io non ne posso essere in alcun modo consapevole (ovvero conoscerla), essa stessa diventa per me come un qualcosa che "non esiste".

"(Romani 1:19-20) 19 poiché quello che si può conoscere di Dio è manifesto fra loro, poiché Dio lo ha reso loro manifesto. 20 Poiché le sue invisibili [qualità], perfino la sua sempiterna potenza e Divinità, si vedono chiaramente fin dalla creazione del mondo, perché si comprendono dalle cose fatte, così che sono inescusabili;
"


Io quindi, posso dimostrare che Dio esiste.
Lo posso dimostrare, perché. "io sono".

Io, posso però farlo conoscere ad altri?
Non senza che prima io stesso non lo abbia "conosciuto".

Ed Egli ci ha dato, mediante la sua Parola, ogni informazione necessaria perché ciò sia possibile per tutti coloro che lo ricercano.

Per dire: Dio non esiste, si deve "conoscere che Egli non Sia"

Chi lo nega pertanto, nega se stesso:

(Romani 1:21-23) 21 perché, sebbene abbiano conosciuto Dio, non lo hanno glorificato come Dio né lo hanno ringraziato, ma hanno vaneggiato nei loro ragionamenti e il loro cuore senza intelligenza si è ottenebrato. 22 Benché asseriscano di essere saggi, sono divenuti stolti 23 e hanno mutato la gloria dell’incorruttibile Dio in qualcosa di simile all’immagine dell’uomo corruttibile, di uccelli, di quadrupedi e di cose striscianti.

Chi rifuta di "conoscerlo", Ignora se stesso.

monseppe2
anto_netti
00mercoledì 23 gennaio 2013 08:51
Re: "Riflessioni".
monseppe2, 22/01/2013 21:43:



Io quindi, posso dimostrare che Dio esiste.
Lo posso dimostrare, perché. "io sono".

Chi lo nega pertanto, nega se stesso.

Chi rifuta di "conoscerlo", Ignora se stesso.




[SM=g1861209]

E' vero! Se noi esistiamo se tutto ciò che ci circonda esiste, questa è una prova indiretta che Dio esiste. La prova che esiste alla base dell'esistenza dell'universo un qualcosa di vivente che ne caratterizza la sua essenza. L'universo è governato da leggi che presuppongono l'esistenza di un'intelligenza che lo domina.

Come infatti ci indicano le Sacre Scritture, la prova dell'esistenza di Dio si vede osservando la creazione. Non c'è nessun altra verità più convincente di questa.

Anche la famosa equazione di Einstein M = m x c^2, dimostra in maniera indiretta l'esistenza di Dio, in quanto Egli è colui che è abbondante in energia dinamica. Cosa anche questa indicata nelle Sacre Scritture.

Ciao
anto_netti
Lungosonno
00mercoledì 23 gennaio 2013 10:24
come Geova si farà conoscere
nel tempo della fine?

delle azioni concrete lo dimostrano
ma solo per una minoranza

e la maggioranza come lo conoscerà?attraverso il giudizio severo?
nel momento ultimo della loro vita,quando attraverso Cristo le nazioni saranno definitivamente scrollate?

oppure poco prima anche attraverso dotti studi,tipo matematici?

sta di fatto che oggi è un'altra èra della coscienza(del mondo)
rispetto un passato lontano dove il mondo era permeato,abitato sia da corpi fisici sia da corpi immaginali,spirituali

cosa sembra essere rimasto come conseguenza del progressivo venir meno
dell'interesse verso le cose che la coscienza
chiama magiche,mistiche e mitiche?

mi sembra sia rimasto il "mostruoso"in senso spirituale
forse esagero...ma
vi sono rappresentazioni di ciò che è invisibile come lupi mannari,vampiri ecc

cioè sembra che la permeabilità al mondo da parte di entità invisibili sia in prevalenza....dei mostri...delle ns paure e delle ns perversioni

nn riesco a trovare nulla di veramente valido che rappresenti
almeno parti consistenti ed apprezzabili
di Dio,della sua persona
se nn,faticosamente in una minoranza costituita legalmente
dallo spirito che opera in questo tempo della fine

dispensa.
00mercoledì 23 gennaio 2013 15:21
Re:
Lungosonno, 23/01/2013 10:24:

come Geova si farà conoscere
nel tempo della fine?

delle azioni concrete lo dimostrano
ma solo per una minoranza

e la maggioranza come lo conoscerà?attraverso il giudizio severo?
nel momento ultimo della loro vita,quando attraverso Cristo le nazioni saranno definitivamente scrollate?

oppure poco prima anche attraverso dotti studi,tipo matematici?

sta di fatto che oggi è un'altra èra della coscienza(del mondo)
rispetto un passato lontano dove il mondo era permeato,abitato sia da corpi fisici sia da corpi immaginali,spirituali

cosa sembra essere rimasto come conseguenza del progressivo venir meno
dell'interesse verso le cose che la coscienza
chiama magiche,mistiche e mitiche?

mi sembra sia rimasto il "mostruoso"in senso spirituale
forse esagero...ma
vi sono rappresentazioni di ciò che è invisibile come lupi mannari,vampiri ecc

cioè sembra che la permeabilità al mondo da parte di entità invisibili sia in prevalenza....dei mostri...delle ns paure e delle ns perversioni

nn riesco a trovare nulla di veramente valido che rappresenti
almeno parti consistenti ed apprezzabili
di Dio,della sua persona
se nn,faticosamente in una minoranza costituita legalmente
dallo spirito che opera in questo tempo della fine




E tu credi di essere diverso da questa minoranza?

facile amare chi perfetto, viceversa difficile amarlo con tutti i suoi difetti.

bella sfida per chi doveva morire per noi.

Fare la distinzione tra cattivo e cattivo, tra la cattiveria, amoralità, apatia; qui sta il nocciolo della bellezza come della bruttezza d'animo.

Poi cosa non sempre facile da un punto di vista umano



Lungosonno
00mercoledì 23 gennaio 2013 18:35
Re: Re:
dispensa., 23/01/2013 15:21:



E tu credi di essere diverso da questa minoranza?


facile amare chi perfetto, viceversa difficile amarlo con tutti i suoi difetti.

bella sfida per chi doveva morire per noi.

Fare la distinzione tra cattivo e cattivo, tra la cattiveria, amoralità, apatia; qui sta il nocciolo della bellezza come della bruttezza d'animo.

Poi cosa non sempre facile da un punto di vista umano







ci sono e ci resto nella minoranza....

ma tu,quale minoranza intendi?..o meglio a quale minoranza fai riferimento?

giusto per nn equivocare
dispensa.
00mercoledì 23 gennaio 2013 19:07
Re: Re: Re:
Lungosonno, 23/01/2013 18:35:




ci sono e ci resto nella minoranza....

ma tu,di quale minoranza intendi?..o meglio a quale minoranza fai riferimento?

giusto per nn equivocare



per coerenza alla tua medesima osservazione , non poteva essere che quella stessa minoranza di cui consideri con dolenzia, ossia in modo difficoltoso, il vederci qualche parte della bellezza divina.

Per aiutarti nel tuo, volendo prevenire a ragione o a torto; ho voluto perciò farti soffermare che comunque Cristo è morto per noi, anche se imperfetti, il che vuol dire imitarlo.

Non solo, ma per non risultare ipocrita, io vivo con sincerità l'amore e l'affetto con i miei anche quando non fanno parte di questa minoranza, questo vivendolo nella misura che essi ti consentono di farlo, rispecchiando comunque dei lati che sono sempre immagine divina, pur disabile.

Ossia anche in quei casi per il quale magari risulta troppo debole questo loro riflettere quasi istintivamente la sua immagine, per ricevere infine qualcosa da DIo in termini di salvezza, o opportunità; cosa che non può farmi di certo piacere.

In questo dire se abbiano uno stesso equilibrio, ben condividiamolo alla gloria di Geova





Lungosonno
00mercoledì 23 gennaio 2013 19:29
Re: Re: Re: Re:
dispensa., 23/01/2013 19:07:



per coerenza alla tua medesima osservazione , non poteva essere che quella stessa minoranza di cui consideri con dolenzia, ossia in modo difficoltoso, il vederci qualche parte della bellezza divina.

Per aiutarti nel tuo, volendo prevenire a ragione o a torto; ho voluto perciò farti soffermare che comunque Cristo è morto per noi, anche se imperfetti, il che vuol dire imitarlo.

Non solo, ma per non risultare ipocrita, io vivo con sincerità l'amore e l'affetto con i miei anche quando non fanno parte di questa minoranza, questo vivendolo nella misura che essi ti consentono di farlo, rispecchiando comunque dei lati che sono sempre immagine divina, pur disabile.

Ossia anche in quei casi per il quale magari risulta troppo debole questo loro riflettere quasi istintivamente la sua immagine, per ricevere infine qualcosa da DIo in termini di salvezza, o opportunità; cosa che non può farmi di certo piacere.

In questo dire se abbiano uno stesso equilibrio, ben condividiamolo alla gloria di Geova









terrò in considerazione [SM=g2037509]

anche il tuo punto di vista
christofer2006
00mercoledì 23 gennaio 2013 21:34
Fra i libri finalizzati a negare l'esistenza di Dio o a provarla, posti agli estremi, collocherei questo, di un matematico che invece sostiene che con la matematica non si può ne provare ne negare Dio. Può però aiutarci, sostiene l'autore, ad avvicinare il suo mistero e a coglierne la grandezza.

anto_netti
00giovedì 24 gennaio 2013 09:31
Re:
christofer2006, 23/01/2013 21:34:

Fra i libri finalizzati a negare l'esistenza di Dio o a provarla, posti agli estremi, collocherei questo, di un matematico che invece sostiene che con la matematica non si può ne provare ne negare Dio. Può però aiutarci, sostiene l'autore, ad avvicinare il suo mistero e a coglierne la grandezza.




Interessante!

Ciò che dice l'autore rafforza la tesi di quanto sia improbabile dimostrare l'esistenza o l'inesistenza di Dio con la matematica. O meglio proprio dell'impossibilità da parte della matematica di poter dare queste dimostrazioni per un ente che è spirito.

Esiste anche un libro che porta lo stesso titolo del libro di Aczel Amir D., cioè "L'equazione di Dio". Questo invece di essere un libro scientifico è un libro di fantascienza. Anche se non è un libro di molto successo. Infatti potenzialmente poteva essere un racconto molto originale ma l'autore non è riuscito a svilupparlo bene e risulta quindi un racconto malriuscito. Ma è interessante perché in esso una razza di alieni con tecnologie molto avanzate e in contatto con la razza umana, cerca di dare una risposta al quesito se Dio esiste o non esiste. Ma la conclusione è che non è possibile dare una risposta scientifica a questo quesito in quanto Dio è spirito.

www.futureshock-online.info/pubblicati/fsk37/html/sawyer.htm

Ciao
anto_netti
Barnaba1977
00giovedì 24 gennaio 2013 10:20
Prima bisognerebbe dare una definizione matematica di che cos'è Dio e, visto che qualsiasi religione giudica Dio insondabile al pensiero umano, ne consegue che non è dimostrabile l'esistenza o l'inesistenza di Dio.

Ciò che sappiamo di Dio è:
- è il supremo
- è onnipotente
- è superiore a noi
- si pone dei vincoli
- abbonda (?) di energia
- è amore

Non possiamo quindi creare una descrizione matematica di Dio poiché ci mancano proprio i dati per descriverlo.
Lungosonno
00giovedì 24 gennaio 2013 13:38
Re: Re:
anto_netti, 24/01/2013 09:31:



Interessante!

Ciò che dice l'autore rafforza la tesi di quanto sia improbabile dimostrare l'esistenza o l'inesistenza di Dio con la matematica. O meglio proprio dell'impossibilità da parte della matematica di poter dare queste dimostrazioni per un ente che è spirito.

Esiste anche un libro che porta lo stesso titolo del libro di Aczel Amir D., cioè "L'equazione di Dio". Questo invece di essere un libro scientifico è un libro di fantascienza. Anche se non è un libro di molto successo. Infatti potenzialmente poteva essere un racconto molto originale ma l'autore non è riuscito a svilupparlo bene e risulta quindi un racconto malriuscito. Ma è interessante perché in esso una razza di alieni con tecnologie molto avanzate e in contatto con la razza umana, cerca di dare una risposta al quesito se Dio esiste o non esiste. Ma la conclusione è che non è possibile dare una risposta scientifica a questo quesito in quanto Dio è spirito.

www.futureshock-online.info/pubblicati/fsk37/html/sawyer.htm

Ciao
anto_netti



personalmente
proprio per il fatto di avere mal sviluppato l'argomento e di avere tirato in ballo
la razza di alieni
ci vedo una sorta di ricalco...vecchio e spento di idee,di immaginazione,di spirito

in quanto
quella razza di alieni altro non è
che l'influenza di entità invisibili,lo spirito del vecchio sistema di cose
che secoli fa
attraverso eminenti filosofi
e modernamente attraverso figure di spicco della scienza psichica e delle religioni
volevano spiegare..l'anima e l'invisibile

l'alieno in questione mi sembra lo spirito generato dall'indipendenza da Dio
che a sua volta spinge l'essere umano a congetture
sull'esistenza o sulla razionalizzazione di Dio stesso
mah

nn riescono a sormontare quel muro che separa il visibile dall'invisibile


quello che cerco di esprimere
è che qualsiasi ricerca
è in qualche modo condizionata
un po come dire:che i soliti noti amministrano, benchè essi cambiano denominazione.
ma anche questo
Voi ne siete più a conoscenza di me
anto_netti
00venerdì 8 luglio 2016 10:45
Allego un interessante articolo sul teorema di Dio di Kurt Godel. Che pur essendo corretto secondo alcuni ricercatori, essi ci hanno tenuto a sottolineare che più di una dimostrazione dell’esistenza di Dio, esso dimostri quanto una tecnologia superiore è possibile e possa aiutare la scienza.

24 Ottobre 2013

"Sì, il teorema di Dio è corretto": due matematici fanno rivivere l'opera di Gödel

I ricercatori ne avrebbero verificato la correttezza grazie alla capacità di calcolo di un laptop. Si tratta di una prova matematica dell'esistenza di un essere superiore ed è stato sviluppato alla fine del secolo scorso dal celebre studioso. Sulla base di principi di logica modale dovrebbe provare che deve esistere un essere superiore


BERLINO - "Se Dio è possibile, allora esiste necessariamente. Ma Dio è possibile. Quindi esiste necessariamente". Questo, in estrema sintesi il Teorema di Gödel, del quale due ricercatori - Christoph Benzmuller della Libera Università di Berlino e Bruno Woltzenlogel Paleo dell'Università Tecnica di Vienna - avrebbero dimostrato la correttezza grazie alla capacità di calcolo di un computer portatile. Il cosiddetto "Teorema di Dio" è una sorta di prova matematica dell'esistenza di un essere superiore ed è stato sviluppato alla fine del secolo scorso dal matematico Kurt Gödel, che sulla base di principi di logica modale dovrebbe provare che deve esistere un essere superiore.

Gödel sostenne che, per definizione, non può esistere niente di più grande di un essere supremo e propose un modello matematico per provare l'esistenza di un tale potere, fondato su alcuni assiomi: "Ogni proprietà positiva è necessariamente positiva. Per definizione Dio ha tutte e solo le proprietà positive. L'esistenza necessaria è una proprietà positiva. Quindi Dio, se è possibile, possiede necessariamente l'esistenza. Il sistema di tutte le proprietà positive è compatibile. Quindi Dio è possibile. Essendo possibile, Dio esiste necessariamente". E' importante aggiungere che Gödel era molto religioso, esattamente l'opposto di Albert Einstein che vedeva Dio come un'entità impersonale da cogliere con la sola ragione. Finché visse Gödel non rese nota mai la prova ontologica di Dio, forse perché temeva di essere frainteso. Venne pubblicata soltanto nove anni dopo la sua morte negli Stati Uniti.

Adesso i due scienziati hanno mostrato che la dimostrazione di Gödel era matematicamente corretta. Tuttavia, i matematici tengono a sottolineare che questo lavoro ha più a che fare con la dimostrazione che una tecnologia superiore può aiutare la scienza, che non col fatto che Dio esista o no. "La prova ontologica dell'esistenza di Dio di Gödel - ha commentato Benzmueller - era più che altro un buon esempio di qualcosa di inaccessibile in matematica o per l'intelligenza artificiale, che con l'attuale tecnologia abbiamo risolto".

Kurt Gödel nacque nel 1906 a Brünn, odierna Brno, in Moravia, all'epoca parte dell'Impero austro-ungarico, da famiglia di origine tedesca. Dopo gli studi all'Università di Vienna fisica, matematica e filosofia, prese la cittadinanza austriaca diventando docente. Sono gli anni in cui pubblicò "i teoremi dell'incompletezza". Nel 1933 attraversò l'Oceano per andare all'Institute of Advanced Study di Princeton
nel New Jersey, su invito di Von Neumann. Qui incontrò Einstein di cui divenne amico. Pochi anni dopo il trasferimento negli Stati Uniti, la docenza allo IAS e, nel 1948, la cittadinanza statunitense. Morì a Princeton nel 1978, all'età di settantadue anni.

Ciao
anto_netti
Avogrado
00sabato 4 gennaio 2020 21:42

Forse la domanda dovrebbe essere:

la matematica è stata inventata da DIO
oppure se ne è solo servito ed esiste a priori?
johnny01
00domenica 5 gennaio 2020 00:33
Avogrado, 04/01/2020 21.42:


Forse la domanda dovrebbe essere:

la matematica è stata inventata da DIO
oppure se ne è solo servito ed esiste a priori?

In che senso?
barnabino
00domenica 5 gennaio 2020 11:52

la matematica è stata inventata da DIO
oppure se ne è solo servito ed esiste a priori?



La matematica è una scienza e l'ha inventata l'uomo.

Shalom
Avogrado
00domenica 5 gennaio 2020 14:05
Re:
barnabino, 05/01/2020 11.52:


la matematica è stata inventata da DIO
oppure se ne è solo servito ed esiste a priori?



La matematica è una scienza e l'ha inventata l'uomo.

Shalom



Mhhhh, non ne sono tanto sicuro
non è un'invenzione dell'uomo ma una scoperta del creato
non a caso le operazioni fondamentali sono 4


barnabino
00domenica 5 gennaio 2020 15:12

Mhhhh, non ne sono tanto sicuro
non è un'invenzione dell'uomo ma una scoperta del creato
non a caso le operazioni fondamentali sono 4



Diciamo che il rapporto tra matematica e realtà è un problema filosofico ancora irrisolto. Di certo la matematica è un modello per descrivere la realtà, ma se venga prima la realtà o la matematica è duro da dire. Mi pare fosse Galileo che scriveva che "la matematica è l'alfabeto col quale Dio ha scritto l’universo".

Shalom


giusyforever
00domenica 5 gennaio 2020 15:44
Dio si è servito della matematica

In effetti in natura c'è molto delle sequenze di Fibonacci

Le distanze dei pianeti e tantissime altre cose si basano sulla matematica

La matematica è una cosa solo logica o l'ha inventata Dio?

Non saprei ma penso Dio si serva della matematica ma non che l'abbia creata

Poi non so. La mia è solo un'opinione. Già che la matematica non è un'opinione

[SM=g2037509] [SM=g7364] [SM=g7364] [SM=g7364]
falcon2600
00domenica 5 gennaio 2020 21:07
Mi pare che Kant abbia stabilito che l'esistenza di Dio sul piano "razionale" non può essere dimostrata, come la sua inesistenza! Quindi rimane un dibattito infinito...
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