Re: E poi?
nevio63, 06/09/2010 13.20:
Cosa verrà ancora discusso, criticato, eroso di quella raccolta che nell'insieme chiamiamo Bibbia?
Allora ci dobbiamo fidare dei critici letterari della Bibbia, sì o no?
Aspetteremo la tesi dell'esperto filologo di turno?
Che garanzie ci sono per il resto della selezione pervenutaci?
Magari libri validamente ispirati sono rimasti fuori dalla canonizzazione e testi apocrifi sono entrati per il rotto della cuffia, chi lo può dire?
O non si tocca nulla, o tutto diventa discutibile.
- “La verità è che tutti questi pretesi fatti non sono che dei miti che i vostri maestri e voi stessi avete fabbricato, senza pervenire neppure a dare alle vostre menzogne una tinta di verosimiglianza, benché è noto che molti tra di voi, come gente ubriaca che batte se stessa, hanno rimaneggiato a loro piacimento, tre o quattro volte e anche di più, i testi primitivi della Chiesa, al fine di confutare
quello che vi si obietta” – Celso. Discorso vero I, 20132.
- “Ci sono certi libri delle Scritture che l’eresia non ha accolto. Quelli che riceve, non li ammette integralmente, ma essa li adatta al suo sistema con addizioni ed amputazioni. Anche quando li conserva più o meno integri, nondimeno li stravolge e immagina delle interpretazioni differenti” – Tertulliano, Liber de praescriptione haereticorum, XVII, 1.
- “Laddove si trova divergenza di dottrina, si deve dunque supporre che le Scritture e le interpretazioni sono state falsificate (…). Una delle sue mani ha falsificato il testo; l’altra il senso, secondo la sua interpretazione. Valentino che sembra conservare integralmente la Scritture, non è meno perfido di Marcione che ha materialmente attentato alla sua verità. Marcione in effetti, si è servito apertamente e pubblicamente non della piuma, ma del ferro, ed ha massacrato le Scritture per adattarle al suo sistema” – Tertulliano, op cit.133
- “In effetti ho scritte delle lettere che i fratelli mi hanno chiesto di scrivere. E queste lettere, gli apostoli del diavolo le hanno mischiate con le zizzanie, tagliando qui, aggiungendo là; è per questi che c’è la parola: “Maledizione su di essi”. Non è dunque strano che abbiamo cominciato ad alterare perfino le Scritture del Signore, dal momento che si sono attaccati a quelle che non erano da lui” – Dionisio, vescovo di Corinto citato da Eusebio, HE, IV, 23, 12.
- “Oggi la cosa è evidente, ci sono molte diversità nei manoscritti, sia per la negligenza di certi copisti, sia per l’audacia perversa di qualcuno a correggere il testo, sia ancora per il fatto che quelli che aggiungono o tolgono a loro piacimento, giocano il ruolo di correttori”. – Origene, In Mt. 15.24.134