GHIRLANDA

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Spener
00mercoledì 24 febbraio 2010 11:26

Caro Polymetis


Caro Spener, non hai letto bene, se prendi il mio post del 11/02/2010 0.43 c'è scritto: “tornerò ad occuparmi dell'insostenibile accusa che Barnabino mi rivolge di essere superficiale almeno dopo il 15“, non “il 15”, “almeno dopo il 15”.



Non è colpa mia se ti contraddici nei tuoi stessi post.
Infatti il 07/02/2010, all'ora dei vampiri h 0.23, avevi scritto:


"Avevo deciso si soprassedere a questa patetica discussione fino al 15, cioè fino a quando avrei avuto qualcosa da dire sull’argomento"



... deciti!
"Fino al" ... oppure "almeno dopo"?

Comunque sia ... ti aspettiamo.


"o non ho alcuna fretta, non ricordate la frase di Confucio “Raccogli le tue cose, vai sulla riva del fiume, siediti e aspetta. Un giorno vedrai il cadavere del tuo nemico passarti davanti”?



Preferisco Sun Tzu:
"non si è mai visto che un'abile manovra duri a lungo"


temo di non poterlo accontentare sulla sinteticità della risposta, perché attualmente essa conta già circa 25 pagine di word, e conto di aggiungerne altre 5, appena avrò tempo ovviamente.



Prov 10:19

Shalom



Siamo al 24 febbraio, e ancora non sappiamo se quella famosa immagine è una ghirlanda come dice Barnabino oppure una croce come sostiene Polymetis.

UP

RIASSUNTO DELLE PUNTATE PRECEDENTI:

Rosso ... Polymetis
Blu ..... Barnabino

01/02/2010 15.41
Un'altra bella croce del 253 nell’Ipogeo degli Aurelii, con un uomo che addita la croce nel cielo


"Mi limito solo ad osservare che gli studi specifici più recenti (quelli del Bisconti e di Himmelmann) non ritengono quel dipinto una croce cristiana, il che rivela, come minimo, un modo di procedere quanto meno dilettantesco ed approsimativo, dato che il manuale del Bisconti è quello riferimento in Italia"

"Io mi sono limitato a citare il manuale del Bisconti che presenta una sintesi del punto della situazione. Che ovvimente vi sia un dibattito tra specialisti non lo metto in dubbio, ma non ci interessa"


01/02/2010 23.51
è da diversi decenni che si illustra il carattere sincretistico dell’Ipogeo: non è plausibile dire che non sia cristiano

02/02/2010 13.39
La fantasia malata di singoli ricercatori può partorire tutto, e ciò che conta è tenere dritta la barra di navigazione, anche se che i TdG hanno costruito tutta la loro dottrina e la loro traduzione della Bibbia con un collage delle più disparate ipotesi minoritarie

02/02/2010 13.39
il fatto che si sia potuto interpretare quella dell’ipogeo degli Aureli prima come una croce, e poi negli autori che hai citato come una ghirlanda, indichi chiaramente che questa ghirlanda non si veda e sia una congettura

02/02/2010 19.39
in base a che cosa tu ti permetta di venirmi a parlare di interpretazioni dell’Ipogeo degli Aureli facendoti scudo con questo o quel ricercatore

03/02/2010 22.14
appena torno a Venezia mi divertirò a decuplicare le tre citazioni che tu hai fatto, a costo di dover passare in rassegna i 200 mila volumi della sezione di arte antica

03/02/2010 22.14
pretendi che gli altri si inchinino al tuo fantomatico consensus su cosa sarebbe una croce nell’Ipogeo degli Aureli

7/02/2010 0.23
Nel mio caso la foto dell’Ipogeo degli Aureli è stata presa da un articolo sulla crocifissione nell’arte paleo-cristiana curato dal dott. Andrea Nicolotti e presente in rete. Ovviamente, pur essendo in rete, il redattore è un antichista, e dunque ci si può fidare a riportare quello che dice

07/02/2010 0.23
"Avevo deciso si soprassedere a questa patetica discussione fino al 15, cioè fino a quando avrei avuto qualcosa da dire sull’argomento"
Seabiscuit
00giovedì 25 febbraio 2010 10:05
Re:
Spener, 24.02.2010 11:26:


Caro Polymetis


Caro Spener, non hai letto bene, se prendi il mio post del 11/02/2010 0.43 c'è scritto: “tornerò ad occuparmi dell'insostenibile accusa che Barnabino mi rivolge di essere superficiale almeno dopo il 15“, non “il 15”, “almeno dopo il 15”.



Non è colpa mia se ti contraddici nei tuoi stessi post.
Infatti il 07/02/2010, all'ora dei vampiri h 0.23, avevi scritto:


"Avevo deciso si soprassedere a questa patetica discussione fino al 15, cioè fino a quando avrei avuto qualcosa da dire sull’argomento"



... deciti!
"Fino al" ... oppure "almeno dopo"?

Comunque sia ... ti aspettiamo.


"o non ho alcuna fretta, non ricordate la frase di Confucio “Raccogli le tue cose, vai sulla riva del fiume, siediti e aspetta. Un giorno vedrai il cadavere del tuo nemico passarti davanti”?



Preferisco Sun Tzu:
"non si è mai visto che un'abile manovra duri a lungo"


temo di non poterlo accontentare sulla sinteticità della risposta, perché attualmente essa conta già circa 25 pagine di word, e conto di aggiungerne altre 5, appena avrò tempo ovviamente.



Prov 10:19

Shalom



Siamo al 24 febbraio, e ancora non sappiamo se quella famosa immagine è una ghirlanda come dice Barnabino oppure una croce come sostiene Polymetis.

UP

RIASSUNTO DELLE PUNTATE PRECEDENTI:

Rosso ... Polymetis
Blu ..... Barnabino

01/02/2010 15.41
Un'altra bella croce del 253 nell’Ipogeo degli Aurelii, con un uomo che addita la croce nel cielo


"Mi limito solo ad osservare che gli studi specifici più recenti (quelli del Bisconti e di Himmelmann) non ritengono quel dipinto una croce cristiana, il che rivela, come minimo, un modo di procedere quanto meno dilettantesco ed approsimativo, dato che il manuale del Bisconti è quello riferimento in Italia"

"Io mi sono limitato a citare il manuale del Bisconti che presenta una sintesi del punto della situazione. Che ovvimente vi sia un dibattito tra specialisti non lo metto in dubbio, ma non ci interessa"


01/02/2010 23.51
è da diversi decenni che si illustra il carattere sincretistico dell’Ipogeo: non è plausibile dire che non sia cristiano

02/02/2010 13.39
La fantasia malata di singoli ricercatori può partorire tutto, e ciò che conta è tenere dritta la barra di navigazione, anche se che i TdG hanno costruito tutta la loro dottrina e la loro traduzione della Bibbia con un collage delle più disparate ipotesi minoritarie

02/02/2010 13.39
il fatto che si sia potuto interpretare quella dell’ipogeo degli Aureli prima come una croce, e poi negli autori che hai citato come una ghirlanda, indichi chiaramente che questa ghirlanda non si veda e sia una congettura

02/02/2010 19.39
in base a che cosa tu ti permetta di venirmi a parlare di interpretazioni dell’Ipogeo degli Aureli facendoti scudo con questo o quel ricercatore

03/02/2010 22.14
appena torno a Venezia mi divertirò a decuplicare le tre citazioni che tu hai fatto, a costo di dover passare in rassegna i 200 mila volumi della sezione di arte antica

03/02/2010 22.14
pretendi che gli altri si inchinino al tuo fantomatico consensus su cosa sarebbe una croce nell’Ipogeo degli Aureli

7/02/2010 0.23
Nel mio caso la foto dell’Ipogeo degli Aureli è stata presa da un articolo sulla crocifissione nell’arte paleo-cristiana curato dal dott. Andrea Nicolotti e presente in rete. Ovviamente, pur essendo in rete, il redattore è un antichista, e dunque ci si può fidare a riportare quello che dice

07/02/2010 0.23
"Avevo deciso si soprassedere a questa patetica discussione fino al 15, cioè fino a quando avrei avuto qualcosa da dire sull’argomento"



inizia a diventare sospetta la latitanza di Poly in questa discussione, anche perchè in altro forum continua a scrivere

viceadmintdg1
00giovedì 25 febbraio 2010 10:55
Re:

Siamo al 25 febbraio, e ancora non sappiamo se quella famosa immagine è una ghirlanda come dice Barnabino oppure una croce come sostiene Polymetis.

UP

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Rosso ... Polymetis
Blu ..... Barnabino

01/02/2010 15.41
Un'altra bella croce del 253 nell’Ipogeo degli Aurelii, con un uomo che addita la croce nel cielo


"Mi limito solo ad osservare che gli studi specifici più recenti (quelli del Bisconti e di Himmelmann) non ritengono quel dipinto una croce cristiana, il che rivela, come minimo, un modo di procedere quanto meno dilettantesco ed approsimativo, dato che il manuale del Bisconti è quello riferimento in Italia"

"Io mi sono limitato a citare il manuale del Bisconti che presenta una sintesi del punto della situazione. Che ovvimente vi sia un dibattito tra specialisti non lo metto in dubbio, ma non ci interessa"


01/02/2010 23.51
è da diversi decenni che si illustra il carattere sincretistico dell’Ipogeo: non è plausibile dire che non sia cristiano

02/02/2010 13.39
La fantasia malata di singoli ricercatori può partorire tutto, e ciò che conta è tenere dritta la barra di navigazione, anche se che i TdG hanno costruito tutta la loro dottrina e la loro traduzione della Bibbia con un collage delle più disparate ipotesi minoritarie

02/02/2010 13.39
il fatto che si sia potuto interpretare quella dell’ipogeo degli Aureli prima come una croce, e poi negli autori che hai citato come una ghirlanda, indichi chiaramente che questa ghirlanda non si veda e sia una congettura

02/02/2010 19.39
in base a che cosa tu ti permetta di venirmi a parlare di interpretazioni dell’Ipogeo degli Aureli facendoti scudo con questo o quel ricercatore

03/02/2010 22.14
appena torno a Venezia mi divertirò a decuplicare le tre citazioni che tu hai fatto, a costo di dover passare in rassegna i 200 mila volumi della sezione di arte antica

03/02/2010 22.14
pretendi che gli altri si inchinino al tuo fantomatico consensus su cosa sarebbe una croce nell’Ipogeo degli Aureli

7/02/2010 0.23
Nel mio caso la foto dell’Ipogeo degli Aureli è stata presa da un articolo sulla crocifissione nell’arte paleo-cristiana curato dal dott. Andrea Nicolotti e presente in rete. Ovviamente, pur essendo in rete, il redattore è un antichista, e dunque ci si può fidare a riportare quello che dice

07/02/2010 0.23
"Avevo deciso si soprassedere a questa patetica discussione fino al 15, cioè fino a quando avrei avuto qualcosa da dire sull’argomento"



barnabino
00sabato 27 febbraio 2010 14:18
Si è poi saputo più nulla della croce degli Aurelii?

Shalom
Spener
00sabato 27 febbraio 2010 15:00
Re: Re:

Siamo al 27 febbraio, e ancora non sappiamo se quella famosa immagine è una ghirlanda come dice Barnabino oppure una croce come sostiene Polymetis.

UP

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Rosso ... Polymetis
Blu ..... Barnabino

01/02/2010 15.41
Un'altra bella croce del 253 nell’Ipogeo degli Aurelii, con un uomo che addita la croce nel cielo


"Mi limito solo ad osservare che gli studi specifici più recenti (quelli del Bisconti e di Himmelmann) non ritengono quel dipinto una croce cristiana, il che rivela, come minimo, un modo di procedere quanto meno dilettantesco ed approsimativo, dato che il manuale del Bisconti è quello riferimento in Italia"

"Io mi sono limitato a citare il manuale del Bisconti che presenta una sintesi del punto della situazione. Che ovvimente vi sia un dibattito tra specialisti non lo metto in dubbio, ma non ci interessa"


01/02/2010 23.51
è da diversi decenni che si illustra il carattere sincretistico dell’Ipogeo: non è plausibile dire che non sia cristiano

02/02/2010 13.39
La fantasia malata di singoli ricercatori può partorire tutto, e ciò che conta è tenere dritta la barra di navigazione, anche se che i TdG hanno costruito tutta la loro dottrina e la loro traduzione della Bibbia con un collage delle più disparate ipotesi minoritarie

02/02/2010 13.39
il fatto che si sia potuto interpretare quella dell’ipogeo degli Aureli prima come una croce, e poi negli autori che hai citato come una ghirlanda, indichi chiaramente che questa ghirlanda non si veda e sia una congettura

02/02/2010 19.39
in base a che cosa tu ti permetta di venirmi a parlare di interpretazioni dell’Ipogeo degli Aureli facendoti scudo con questo o quel ricercatore

03/02/2010 22.14
appena torno a Venezia mi divertirò a decuplicare le tre citazioni che tu hai fatto, a costo di dover passare in rassegna i 200 mila volumi della sezione di arte antica

03/02/2010 22.14
pretendi che gli altri si inchinino al tuo fantomatico consensus su cosa sarebbe una croce nell’Ipogeo degli Aureli

7/02/2010 0.23
Nel mio caso la foto dell’Ipogeo degli Aureli è stata presa da un articolo sulla crocifissione nell’arte paleo-cristiana curato dal dott. Andrea Nicolotti e presente in rete. Ovviamente, pur essendo in rete, il redattore è un antichista, e dunque ci si può fidare a riportare quello che dice

07/02/2010 0.23
"Avevo deciso si soprassedere a questa patetica discussione fino al 15, cioè fino a quando avrei avuto qualcosa da dire sull’argomento"






Spener
00domenica 28 febbraio 2010 18:36
Re: Re: Re:

Siamo al 28 febbraio, e ancora non sappiamo se quella famosa immagine è una ghirlanda come dice Barnabino oppure una croce come sostiene Polymetis.

UP

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Rosso ... Polymetis
Blu ..... Barnabino

01/02/2010 15.41
Un'altra bella croce del 253 nell’Ipogeo degli Aurelii, con un uomo che addita la croce nel cielo


"Mi limito solo ad osservare che gli studi specifici più recenti (quelli del Bisconti e di Himmelmann) non ritengono quel dipinto una croce cristiana, il che rivela, come minimo, un modo di procedere quanto meno dilettantesco ed approsimativo, dato che il manuale del Bisconti è quello riferimento in Italia"

"Io mi sono limitato a citare il manuale del Bisconti che presenta una sintesi del punto della situazione. Che ovvimente vi sia un dibattito tra specialisti non lo metto in dubbio, ma non ci interessa"


01/02/2010 23.51
è da diversi decenni che si illustra il carattere sincretistico dell’Ipogeo: non è plausibile dire che non sia cristiano

02/02/2010 13.39
La fantasia malata di singoli ricercatori può partorire tutto, e ciò che conta è tenere dritta la barra di navigazione, anche se che i TdG hanno costruito tutta la loro dottrina e la loro traduzione della Bibbia con un collage delle più disparate ipotesi minoritarie

02/02/2010 13.39
il fatto che si sia potuto interpretare quella dell’ipogeo degli Aureli prima come una croce, e poi negli autori che hai citato come una ghirlanda, indichi chiaramente che questa ghirlanda non si veda e sia una congettura

02/02/2010 19.39
in base a che cosa tu ti permetta di venirmi a parlare di interpretazioni dell’Ipogeo degli Aureli facendoti scudo con questo o quel ricercatore

03/02/2010 22.14
appena torno a Venezia mi divertirò a decuplicare le tre citazioni che tu hai fatto, a costo di dover passare in rassegna i 200 mila volumi della sezione di arte antica

03/02/2010 22.14
pretendi che gli altri si inchinino al tuo fantomatico consensus su cosa sarebbe una croce nell’Ipogeo degli Aureli

7/02/2010 0.23
Nel mio caso la foto dell’Ipogeo degli Aureli è stata presa da un articolo sulla crocifissione nell’arte paleo-cristiana curato dal dott. Andrea Nicolotti e presente in rete. Ovviamente, pur essendo in rete, il redattore è un antichista, e dunque ci si può fidare a riportare quello che dice

07/02/2010 0.23
"Avevo deciso si soprassedere a questa patetica discussione fino al 15, cioè fino a quando avrei avuto qualcosa da dire sull’argomento"



nevio63
00domenica 28 febbraio 2010 19:38

E se Polymetis avesse avuto un problema di una qualche gravita'? Non lo leggo dal 16 febbraio scorso, neanche in info, magari ha l'influenza, qualcuno gli telefoni per sapere almeno come sta.
Spener
00lunedì 1 marzo 2010 15:19
Siamo al 1 MARZO, e ancora non sappiamo se quella famosa immagine è una ghirlanda come dice Barnabino oppure una croce come sostiene Polymetis.

UP

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Rosso ... Polymetis
Blu ..... Barnabino

01/02/2010 15.41
Un'altra bella croce del 253 nell’Ipogeo degli Aurelii, con un uomo che addita la croce nel cielo


"Mi limito solo ad osservare che gli studi specifici più recenti (quelli del Bisconti e di Himmelmann) non ritengono quel dipinto una croce cristiana, il che rivela, come minimo, un modo di procedere quanto meno dilettantesco ed approsimativo, dato che il manuale del Bisconti è quello riferimento in Italia"

"Io mi sono limitato a citare il manuale del Bisconti che presenta una sintesi del punto della situazione. Che ovvimente vi sia un dibattito tra specialisti non lo metto in dubbio, ma non ci interessa"


01/02/2010 23.51
è da diversi decenni che si illustra il carattere sincretistico dell’Ipogeo: non è plausibile dire che non sia cristiano

02/02/2010 13.39
La fantasia malata di singoli ricercatori può partorire tutto, e ciò che conta è tenere dritta la barra di navigazione, anche se che i TdG hanno costruito tutta la loro dottrina e la loro traduzione della Bibbia con un collage delle più disparate ipotesi minoritarie

02/02/2010 13.39
il fatto che si sia potuto interpretare quella dell’ipogeo degli Aureli prima come una croce, e poi negli autori che hai citato come una ghirlanda, indichi chiaramente che questa ghirlanda non si veda e sia una congettura

02/02/2010 19.39
in base a che cosa tu ti permetta di venirmi a parlare di interpretazioni dell’Ipogeo degli Aureli facendoti scudo con questo o quel ricercatore

03/02/2010 22.14
appena torno a Venezia mi divertirò a decuplicare le tre citazioni che tu hai fatto, a costo di dover passare in rassegna i 200 mila volumi della sezione di arte antica

03/02/2010 22.14
pretendi che gli altri si inchinino al tuo fantomatico consensus su cosa sarebbe una croce nell’Ipogeo degli Aureli

7/02/2010 0.23
Nel mio caso la foto dell’Ipogeo degli Aureli è stata presa da un articolo sulla crocifissione nell’arte paleo-cristiana curato dal dott. Andrea Nicolotti e presente in rete. Ovviamente, pur essendo in rete, il redattore è un antichista, e dunque ci si può fidare a riportare quello che dice

07/02/2010 0.23
"Avevo deciso si soprassedere a questa patetica discussione fino al 15, cioè fino a quando avrei avuto qualcosa da dire sull’argomento"


Seabiscuit
00lunedì 1 marzo 2010 21:47
Spener, oramai penso proprio che dobbiamo rassegnarci. Poly è troppo impegnato a spiegare ai bunkaroli che la pietra sulla quale è fondata la chiesa è Pietro. [SM=g27987]
Seabiscuit
00lunedì 1 marzo 2010 22:48
Poly, ma insomma! Ci prendi in giro per caso? Qua siamo tutti preoccupati per la tua assenza.
Chi ti ha dato per disperso, chi pensa che sei malato, chi crede che stai a lucidare le colonne al tempio di Efesto...

ma rispondi almeno qualcosa daaaaai. Dì che non la sai, che ti sei sbagliato, che avevi libri ottocenteschi, da la colpa a qualche tuo professore (meglio se deceduto) oppure a Teodoro Studita, ma non lasciarci così in attesa ehhhh che sei peggio di un film horror.

[SM=g2037506] [SM=x1408414]
Spener
00martedì 2 marzo 2010 08:58
Siamo al 2 MARZO, e ancora non sappiamo se quella famosa immagine è una ghirlanda come dice Barnabino oppure una croce come sostiene Polymetis.

UP

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Rosso ... Polymetis
Blu ..... Barnabino

01/02/2010 15.41
Un'altra bella croce del 253 nell’Ipogeo degli Aurelii, con un uomo che addita la croce nel cielo


"Mi limito solo ad osservare che gli studi specifici più recenti (quelli del Bisconti e di Himmelmann) non ritengono quel dipinto una croce cristiana, il che rivela, come minimo, un modo di procedere quanto meno dilettantesco ed approsimativo, dato che il manuale del Bisconti è quello riferimento in Italia"

"Io mi sono limitato a citare il manuale del Bisconti che presenta una sintesi del punto della situazione. Che ovvimente vi sia un dibattito tra specialisti non lo metto in dubbio, ma non ci interessa"


01/02/2010 23.51
è da diversi decenni che si illustra il carattere sincretistico dell’Ipogeo: non è plausibile dire che non sia cristiano

02/02/2010 13.39
La fantasia malata di singoli ricercatori può partorire tutto, e ciò che conta è tenere dritta la barra di navigazione, anche se che i TdG hanno costruito tutta la loro dottrina e la loro traduzione della Bibbia con un collage delle più disparate ipotesi minoritarie

02/02/2010 13.39
il fatto che si sia potuto interpretare quella dell’ipogeo degli Aureli prima come una croce, e poi negli autori che hai citato come una ghirlanda, indichi chiaramente che questa ghirlanda non si veda e sia una congettura

02/02/2010 19.39
in base a che cosa tu ti permetta di venirmi a parlare di interpretazioni dell’Ipogeo degli Aureli facendoti scudo con questo o quel ricercatore

03/02/2010 22.14
appena torno a Venezia mi divertirò a decuplicare le tre citazioni che tu hai fatto, a costo di dover passare in rassegna i 200 mila volumi della sezione di arte antica

03/02/2010 22.14
pretendi che gli altri si inchinino al tuo fantomatico consensus su cosa sarebbe una croce nell’Ipogeo degli Aureli

7/02/2010 0.23
Nel mio caso la foto dell’Ipogeo degli Aureli è stata presa da un articolo sulla crocifissione nell’arte paleo-cristiana curato dal dott. Andrea Nicolotti e presente in rete. Ovviamente, pur essendo in rete, il redattore è un antichista, e dunque ci si può fidare a riportare quello che dice

07/02/2010 0.23
"Avevo deciso si soprassedere a questa patetica discussione fino al 15, cioè fino a quando avrei avuto qualcosa da dire sull’argomento"


EverLastingLife
00martedì 2 marzo 2010 09:54
Povero Poly, è in difficoltà. E' crudele infierire...

ELL

dispensa.
00martedì 2 marzo 2010 19:21

Povero Poly, è in difficoltà. E' crudele infierire...

ELL



Non lo credo, piuttosto penso che quando si deve creare lo sfondo di un palcoscenico, e la relativa divina commedia, occorrre del tempo, diverso invece se si trattava di cose concrete, reali. [SM=x1408399]
jwfelix
00martedì 2 marzo 2010 21:48
Spener
00mercoledì 3 marzo 2010 08:51
Re:
Siamo al 3 MARZO, e ancora non sappiamo se quella famosa immagine è una ghirlanda come dice Barnabino oppure una croce come sostiene Polymetis.

UP

RIASSUNTO DELLE PUNTATE PRECEDENTI:

Rosso ... Polymetis
Blu ..... Barnabino

01/02/2010 15.41
Un'altra bella croce del 253 nell’Ipogeo degli Aurelii, con un uomo che addita la croce nel cielo


"Mi limito solo ad osservare che gli studi specifici più recenti (quelli del Bisconti e di Himmelmann) non ritengono quel dipinto una croce cristiana, il che rivela, come minimo, un modo di procedere quanto meno dilettantesco ed approsimativo, dato che il manuale del Bisconti è quello riferimento in Italia"

"Io mi sono limitato a citare il manuale del Bisconti che presenta una sintesi del punto della situazione. Che ovvimente vi sia un dibattito tra specialisti non lo metto in dubbio, ma non ci interessa"


01/02/2010 23.51
è da diversi decenni che si illustra il carattere sincretistico dell’Ipogeo: non è plausibile dire che non sia cristiano

02/02/2010 13.39
La fantasia malata di singoli ricercatori può partorire tutto, e ciò che conta è tenere dritta la barra di navigazione, anche se che i TdG hanno costruito tutta la loro dottrina e la loro traduzione della Bibbia con un collage delle più disparate ipotesi minoritarie

02/02/2010 13.39
il fatto che si sia potuto interpretare quella dell’ipogeo degli Aureli prima come una croce, e poi negli autori che hai citato come una ghirlanda, indichi chiaramente che questa ghirlanda non si veda e sia una congettura

02/02/2010 19.39
in base a che cosa tu ti permetta di venirmi a parlare di interpretazioni dell’Ipogeo degli Aureli facendoti scudo con questo o quel ricercatore

03/02/2010 22.14
appena torno a Venezia mi divertirò a decuplicare le tre citazioni che tu hai fatto, a costo di dover passare in rassegna i 200 mila volumi della sezione di arte antica

03/02/2010 22.14
pretendi che gli altri si inchinino al tuo fantomatico consensus su cosa sarebbe una croce nell’Ipogeo degli Aureli

7/02/2010 0.23
Nel mio caso la foto dell’Ipogeo degli Aureli è stata presa da un articolo sulla crocifissione nell’arte paleo-cristiana curato dal dott. Andrea Nicolotti e presente in rete. Ovviamente, pur essendo in rete, il redattore è un antichista, e dunque ci si può fidare a riportare quello che dice

07/02/2010 0.23
"Avevo deciso si soprassedere a questa patetica discussione fino al 15 [febbraio], cioè fino a quando avrei avuto qualcosa da dire sull’argomento"



jwfelix
00mercoledì 3 marzo 2010 10:19
Tra qualche giorno arriva la primavera.
Si spera che Poly esca dal letargo.

Spener
00mercoledì 3 marzo 2010 10:23
Re:
jwfelix, 03/03/2010 10.19:

Tra qualche giorno arriva la primavera.
Si spera che Poly esca dal letargo.




Perchè "dovrebbe svergognare Spenerino"?? Io che c'entro? ... sono solo curioso di sapere se quella è una ghirlanda o una croce.

... è da un mese che non dormo per sta storia!




jwfelix
00mercoledì 3 marzo 2010 10:35
Re: Re:
Spener, 03/03/2010 10.23:



Perchè "dovrebbe svergognare Spenerino"?? Io che c'entro? ... sono solo curioso di sapere se quella è una ghirlanda o una croce.

... è da un mese che non dormo per sta storia!



Appunto, lui vorrebbe svergognarti, o meglio avrebbe voluto farlo, ma non trova gli attrezzi per farlo.

E' rinchiuso in quella stanza da giorni e ha già consultato 1374 volumi senza avere ancora trovato nulla ed è disperato per questo.

Ha comunicato alla nostra redazione che appena finirà in quella biblioteca andrà in quella dell'ONU spacciandosi per TdG con la speranza di trovare quella maledetta ghirlanda

Noi intanto [SM=g1871114]


jwfelix
00mercoledì 3 marzo 2010 10:36
DAi che adesso posta un rotolo [SM=x1408399]
Polymetis
00mercoledì 3 marzo 2010 10:43
E' da un po' che non non aprivo questo forum, e vedo che avete aperto una discussione, voglio dunque aggiornavi. La cosa ha assunto delle dimensioni da tesi di laurea, nel senso che, come forse ricorderete, la discussione non era minimamente su una ghirlanda, ma essa era un argomento tra i tanti, esattamente come Barnabino era un interlocutore tra i tanti. Come già specificato, non ho minimamente asserito quando avrei risposto, ma solo quando avrei iniziato a fare delle ricerche al 15. Infatti scrivere che avevo deciso di soprassedere alla discussione fino al 15 febbraio, non implica il dire che avrei scritto qualcosa il 15 febbraio, ma solo che non mi sarei occupato della discussione fino al 15 febbraio, e infatti è da allora che me ne occupo. QUanto alla croce nell'ipogeo degli aureli, ho già trovato quello che mi serve, infatti avevo promesso di decuplicare le citazioni di Barnbanino e la cosa è stata semplice, ora però sono invischiato nelle questione delle àncore, che avevo aperto con Dispensa. Mi sono dato a tutti i cataloghi di gemme cristiane antiche, ed in particolare all'ultimo di Spier del 2007, e alla pittura catacombale, per mostrare il motivo cruciforme dell'ancora, al momento sono impantanato su questo perché continuo a trovare nuovo materiale, e a venir sballotato tra tutte le biblioteche di storia dell'arte di Venezia. COnsiderati tutti i miei impegni, come una relazione la settimana prossima su Moira ed Aisa in Omero, e il viaggio che farò a Parigi nella medesima settimana, ancora non intravedo la fine del mio lavoro sulla crocifissione, perché tra l'altro ho deciso di fare una sorta di appendice sulla crocifissione nel diritto penale romano epigrafico. Un mese, due settimane? Chi può dirlo. NOn ho nessuna fretta come vi dicevo.

Ad maiora
Spener
00mercoledì 3 marzo 2010 11:17
Re:


COnsiderati tutti i miei impegni



A me basta un "sì, è una ghirlanda" oppure "no, confermo che è una croce". Insomma, tra tutti sti impegni... questo non mi sembra un compito così gravoso.


Un mese, due settimane? Chi può dirlo. NOn ho nessuna fretta come vi dicevo



Ma... caro, nemmeno noi abbiamo fretta.

Ciao
Polymetis
00mercoledì 3 marzo 2010 14:31

A me basta un "sì, è una ghirlanda" oppure "no, confermo che è una croce". Insomma, tra tutti sti impegni... questo non mi sembra un compito così gravoso.



Ho trovato sia fonti precedenti sia fonti susseguenti al Bisconti citato da Barbaba che dicono sia una croce, anzi, ho addirittura scoperto che l'ipotesi della ghirlanda non è affatto nuova, risale al Bendinelli, e dunque chi negli anni successivi ha parlato di croce non l'ha fatto ignorando che poteva essere una ghirlanda, ma scientemente. Se poi fosse una croce o una ghirlanda, solo Zeus lo sa. Quello che mi interesseva mostrare è che non c'è niente che imponga di pensare che sia una ghirlanda, e che dunque la croce è quello che si vede, mentre la ghirlanda è l'intepretazione. Più che altro mi interessava dimostrare che non esiste un consensus pro-ghirlanda, e a questo serviranno le citazioni. Ma questo è diverso dall'affermare che è una ghirlanda, quello che mi interessava, il target del mio scritto, sarà mostrare che non è possibile dare del superficiale o del non aggiornato a chi pensa sia una croce, sia perché fonti specialistiche anche sussegguenti al Bisconti la danno come croce, sia perché questa tesi è molto più vecchia di Bisconti e dunque anche le pubblicazioni precedenti a Bisconti che la danno come croce non sono semplicemente "non aggiornate", bensì fanno una scelta consapevole.
EverLastingLife
00mercoledì 3 marzo 2010 14:48
Re:
Polymetis, 03/03/2010 10.43:



COnsiderati tutti i miei impegni, come una relazione la settimana prossima su Moira ...




Moira Orfei, quella del circo? [SM=x1408399]

ELL


jwfelix
00mercoledì 3 marzo 2010 14:51
Re: Re:
EverLastingLife, 03/03/2010 14.48:



Moira Orfei, quella del circo? [SM=x1408399]

ELL



[SM=x1408403] [SM=x1408403] [SM=x1408403] [SM=x1408403] [SM=x1408403]

No, forse è la sorella con cui ogni tanto esco in servizio.
Stasera glielo chiedo
dispensa.
00mercoledì 3 marzo 2010 18:42
Fabrizio Bisconti lo avevo gà letto per altro, è simpatico

[IMG]http://[IMG]http://i50.tinypic.com/f0xg6.jpg[/IMG][/IMG]


scoperta è stata invece annunciata da “L’Osservatore Romano” nella sua edizione del 28 giugno.

È la scoperta della più antica raffigurazione dell’apostolo Paolo che si conosca, risalente alla fine del IV secolo: la raffigurazione riprodotta sopra in questa pagina.

Questa immagine di Paolo è affiorata il 19 giugno scorso dagli scavi che sono in corso in una catacomba intitolata a santa Tecla, lungo la via Ostiense che porta da Roma al mare, a poca distanza dalla basilica dell’apostolo.

Ripulendo con raggi laser la volta di un cubicolo, gli archeologi hanno visto tornare alla luce una ricca decorazione ad affresco. Al centro della volta è apparsa l’immagine del Buon Pastore, con attorno, in quattro tondi, le figure di Paolo, la meglio conservata, di Pietro e probabilmente di altri due apostoli.

Gli archeologi Fabrizio Bisconti e Barbara Mazzei, in due ampi resoconti sul giornale della Santa Sede, hanno fornito tutti i dettagli della scoperta. Ma c’è un elemento che colpisce più di altri. E riguarda i motivi che portarono a raffigurare l’apostolo Paolo così come lo vediamo in questo affresco e poi in tanti altri successivi: con l’aspetto di un filosofo, lo sguardo pensoso, la fronte alta, la calvizie incipiente, la barba appuntita.

In effetti, in una mostra d’arte dedicata a san Paolo inaugurata pochi giorni fa in un’ala dei Musei Vaticani, sono esposte le teste scolpite in epoca romana di due filosofi – uno dei quali probabilmente è Plotino – che presentano forti somiglianze con le antiche raffigurazioni di Paolo, a partire da quella che è stata ora scoperta.

La stessa questione si pone per l’apostolo Pietro, raffigurato tradizionalmente con capigliatura corta, folta e candida, col volto ampio e lo sguardo deciso, con la barba anch’essa corta e piena. E così per altri protagonisti della storia sacra.

La ritrattistica era diffusissima nell’arte greca e romana. Ma nella cultura ebraica le immagini umane erano interdette e quindi era impensabile che Paolo e gli altri si facessero ritrarre. Solo più tardi la Chiesa accettò di raffigurare i personaggi della fede cristiana.
Ma come? Ecco la suggestiva spiegazione che ha dato il professor Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani e grande storico dell’arte, nel presentare la mostra su san Paolo:

“Il problema si pose fra il III e il IV secolo quando una Chiesa ormai diffusa e strutturata giocò il grande e geniale azzardo che sta alla base di tutta la nostra storia artistica. Accettò e fece proprio il mondo delle immagini e lo accettò nelle forme in cui lo aveva elaborato la tradizione stilistica e iconografica ellenistico-romana. Avvenne così che Cristo buon pastore assumesse il volto di Febo Apollo o di Orfeo, e che Daniele nella fossa dei leoni avesse le sembianze di Ercole, l’atleta nudo vittorioso.

“Ma come rappresentare Pietro e Paolo, i principi degli apostoli, le colonne portanti della Chiesa, i fondamenti della gerarchia e della dottrina? Qualcuno ebbe un’idea felice. Diede ai protoapostoli le sembianze dei protofilosofi. Così Paolo, calvo, barbato, l’aria grave e assorta dell’intellettuale, ebbe il volto di Platone o forse di Plotino, mentre quello di Aristotele fu dato al pragmatico e terrestre Pietro, che ha il compito di guidare nelle insidie del mondo la Chiesa professante e combattente”.

***

Se così avvenne, la Chiesa dei primi secoli non ebbe dunque alcuna timidezza ad attribuire agli apostoli, e in particolare a Paolo, l’aspetto del filosofo, né a tramandare, a studiare, a proclamare il suo pensiero nella sua interezza, certamente non facile ad essere capito e accettato.

Lo stesso si può dire dei Padri della Chiesa. In una fase di cristianesimo in espansione, in una fase in cui la trasmissione della fede cristiana alle genti era in pieno sviluppo, la Chiesa non pensò mai di annacquare o addomesticare il proprio messaggio per renderlo più accettabile agli uomini del tempo. [SM=x1408403] [SM=x1408403]

Il ritratto di Paolo filosofo è un monito eloquente per chi oggi ritiene inattuale un papa teologo come Benedetto XVI, moderno Padre della Chiesa.
Polymetis
00mercoledì 3 marzo 2010 20:49
Non capisco cosa ci sia di male, o di annacquante rispetto alla fede, nel rappresentare la propria fede attraverso i moduli stilistici che vengono dalla propria cultura, ad esempio Cristo come nuovo Orfeo. Non solo mi sembra una cosa bellissima, bella ed ultra-nota, ma pure anche inevitabile. Tutto questo scandalizzarsi a stracciarsi le vesti per delle ovvietà che oggi si insegnano suoi libri di storia dell'arte delle scuole medie, e che non fanno problema a nessuno se non alle sette americane, è uno dei fattori che mi sconvolgono sempre quando discuto coi TdG. Perché a me non importa nulla, e anzi, mi delizia, di vedere Cristo identificato con Febo Apollo o con Orfeo, o di vedere il riutilizzo dello spirito dei miei elleni per veicolare il messaggio cristiano? Forse perché conosco studi come quelli di H. Rahner, e dunque so bene cosa c'è dietro questo tipo di operazioni. Nulla di manipolatorio o di annacquante, ma anzi, la volontà di prendere il meglio e la grandezza del paganesimo per usare le sue forme al fine di esprimere contenuti cristiani. Il terzo protestantesimo americano è attaccato ad un'infantile idea della purezza religiosa, che non conosce i naturali ed inevitabili processi di inculturazione tra le religioni dovuti all'ambiente vitale in cui si sviluppano. Ad esempio non si rendono conto che gran parte della religione dell'antico israele e delle narrazioni bibliche è il reciclo di miti pagani del medio-oriente, e che lo stesso YWHW altro non era che un piccolo dio locale, probabilmente sposato con una dea, e che per una serie di accidenti storici fece carriera. Sfortunatamente alcuni hanno fatto perder tempo allo studio dello yahwismo sostendo che Ashera non era la moglie di YWHW ma il palo o albero sacro ad esso abbinato in alcuni santuari: queste posizioni reazionarie oggi sono sempre più marginali, grazie al cielo.
Allo stesso modo bisogna che i TdG mollino la Bibbia per un attimo, giacché non capiscono nulla delle sue dinamiche rendondola avulsa dal contesto, e aprano Kavafis, Platone, e l'imperatore Giuliano, affinché la smettano con la loro considerazione insignificante nel paganesimo di far perdere tempo nelle discussioni sventolando come prova di chissà quale male che un motivo iconografico sia di derivazione pagana, quando evidentemente ignorano che questo oltre ad essere inevitabile è la struttura portante di tutta la religione biblica. I TdG hanno bisogno di un urgente corso di ellenizzazione.
dispensa.
00mercoledì 3 marzo 2010 21:03

Non capisco cosa ci sia di male, o di annacquante rispetto alla fede, nel rappresentare la propria fede attraverso i moduli stilistici che vengono dalla propria cultura, ad esempio Cristo come nuovo Orfeo. Non solo mi sembra una cosa bellissima, bella ed ultra-nota, ma pure anche inevitabile. Tutto questo scandalizzarsi a stracciarsi le vesti per delle ovvietà che oggi si insegnano suoi libri di storia dell'arte delle scuole medie, e che



Certo perchè Zeus, Orfeo, tritone, Mitra, erano dei perfetti stili di cristiani fedeli a Dio, per il quale si può identificare Dio stesso in loro.
A questo punto non si capisce perchè la stessa tradizione pagana dell'occulto li considera essere capricciosi e infernali.

Mi ricordo che è scritto che Dio odia anche la veste macchiata dal peccato.

L'approsimazione per identificarli con il vero Dio, è talmente relativa e contraddittoria che proprio non gli si addice una simile comparazione.

saluti
Polymetis
00mercoledì 3 marzo 2010 21:32
Il punto non è dire che Gesù è Orfeo, ma rappresentarlo come Orfeo, volendo con questo suggerire dei significati ben precisi. Ad esempio l'iconografia del buon pastore è ripresa in modo identico da alcune statue greche, ma in ambiente cristiano indica tutt'altro, cioè che Cristo è pastore di uomini. Oppure, raffigurarlo come Febo, vuol dire che egli è il vero solo degli uomini. Od Orfeo, che con la sua musica faceva venire a sé animali e montagne, è paragonato a Cristo che con la sua predicazione faceva venire tutte le genti, ecc. Si sceglie cioè il recupero di temi iconografici tratti dalla cultura di quelle persone per veicolare dei nuovi significati, e quest'operazione è qualcosa di culturalmente grandioso.
Spener
00mercoledì 3 marzo 2010 22:09
Re:
Polymetis, 03/03/2010 20.49:

Non capisco cosa ci sia di male, o di annacquante rispetto alla fede, nel rappresentare la propria fede attraverso i moduli stilistici che vengono dalla propria cultura, ad esempio Cristo come nuovo Orfeo. Non solo mi sembra una cosa bellissima, bella ed ultra-nota, ma pure anche inevitabile. Tutto questo scandalizzarsi a stracciarsi le vesti per delle ovvietà che oggi si insegnano suoi libri di storia dell'arte delle scuole medie, e che non fanno problema a nessuno se non alle sette americane, è uno dei fattori che mi sconvolgono sempre quando discuto coi TdG. Perché a me non importa nulla, e anzi, mi delizia, di vedere Cristo identificato con Febo Apollo o con Orfeo, o di vedere il riutilizzo dello spirito dei miei elleni per veicolare il messaggio cristiano? Forse perché conosco studi come quelli di H. Rahner, e dunque so bene cosa c'è dietro questo tipo di operazioni. Nulla di manipolatorio o di annacquante, ma anzi, la volontà di prendere il meglio e la grandezza del paganesimo per usare le sue forme al fine di esprimere contenuti cristiani. Il terzo protestantesimo americano è attaccato ad un'infantile idea della purezza religiosa, che non conosce i naturali ed inevitabili processi di inculturazione tra le religioni dovuti all'ambiente vitale in cui si sviluppano. Ad esempio non si rendono conto che gran parte della religione dell'antico israele e delle narrazioni bibliche è il reciclo di miti pagani del medio-oriente, e che lo stesso YWHW altro non era che un piccolo dio locale, probabilmente sposato con una dea, e che per una serie di accidenti storici fece carriera. Sfortunatamente alcuni hanno fatto perder tempo allo studio dello yahwismo sostendo che Ashera non era la moglie di YWHW ma il palo o albero sacro ad esso abbinato in alcuni santuari: queste posizioni reazionarie oggi sono sempre più marginali, grazie al cielo.
Allo stesso modo bisogna che i TdG mollino la Bibbia per un attimo, giacché non capiscono nulla delle sue dinamiche rendondola avulsa dal contesto, e aprano Kavafis, Platone, e l'imperatore Giuliano, affinché la smettano con la loro considerazione insignificante nel paganesimo di far perdere tempo nelle discussioni sventolando come prova di chissà quale male che un motivo iconografico sia di derivazione pagana, quando evidentemente ignorano che questo oltre ad essere inevitabile è la struttura portante di tutta la religione biblica. I TdG hanno bisogno di un urgente corso di ellenizzazione.




Ma non vi potete aprire un thread a parte per parlare delle vostre cose?
Io qui voglio sapere se quella ghirlanda è una ghirlanda o è una croce, e quali motivi spingono per una piuttosto che per l'altra conclusione.

Grazie.

nevio63
00giovedì 4 marzo 2010 05:41
Auguri Poly
Intanto Polymetis, mi fa piacere che stai bene e che la tua assenza e' motivata da un "eccesso di zelo" nelle ricerche che ti sei riproposto di esaurire. Magari, questi lavori, inutili non saranno e potrai farne anche una pubblicazione che arricchira' il sapere scientifico. Per cui, auguri per la tua carriera di accademico. Al di la' della ricchezza della tua ricerca sulla ghirlanda o croce degli Aureli, mi auguro che non posterai su un forum le 100 pagine a cui essa e' giunta, sarebbe una prova di forza sterile per le ricadute informative sui semplici come noi. Al limite fai in modo che chi volesse ritenere l'intero tuo lavoro possa leggerlo altrove, per un forum basta una sintesi, chesso', 2 pagine? Delle ricerche e delle citazioni bibliografiche piu'importanti. Spero che la tua motivazione sia far chiarezza d'informazione, per amore degli altri e della verita', non altro. Un saluto.

[SM=g1871113]
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