Gay e credente. Si può?

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Itok
00mercoledì 27 aprile 2016 17:52
Salve a tutti.
Certo che troverò qui la comprensione di cui ho bisogno senza essere giudicato, mi rivolgo a voi perché un problema recentemente mi affligge.
Sono gay, lo sono sempre stato, nonostante abbia tentato di reprimere questo lato mio oscuro. Sono gay, è vero, ma sono anche credente praticante, cattolico che sempre più si avvicina ai TDG. Vi racconto, se avete voglia di ascoltarla, la mia storia. Con l'inizio della pubertà mi resi conto di non essere un ragazzino come tutti gli altri. Mi resi conto di essere diverso. Sì, perché mentre i miei coetanei iniziavano a guardare e commentare le donne, ad avere le prime esperienze con loro, io sentivo che non era quella la mia strada. Fu un fulmine a ciel sereno, quando realizzai che mi piacevano i maschi. Mi chiusi in me stesso, e vissi anni di repressione, di lacrime e solitudine. Perché a me? Perché sono nato sbagliato? Mi sentivo sporco, me la prendevo col Destino, così crudele e beffardo. La Fede fu la mia salvezza, le preghiere la mia forza, il Signore la mia consolazione. Accettai la mia condizione, ammisi quella che è per me una malattia e cercai il confronto con dei miei simili. Fu a Roma, in un gruppo di preghiera composto da quelle che vengono in modo dispregiativo definite "cattochecche" dagli altri omosessuali, che incontrai un ragazzo. Provammo subito un forte sentimento di attrazione reciproca, che ci portò a impegnarci in una lunga relazione, che dura tutt'ora. Da tempo conviviamo, seppur nella pura ed assoluta Castità, temendo una-giusta- Punizione Divina. Tuttavia, e qui risiede il senso di questo topic, da poco tempo lui manifesta il desiderio di fare l'amore con me per consolidare il legame delle nostre anime. Io non sono convinto, ma in fondo forse lo voglio anche io, a patto che avvenga sotto la benedizione del Signore e la protezione dello Spirito Santo, al quale siamo entrambi devoti. La mia domanda è: premesso che il nostro collante è l'amore e non vi è nel nostro rapporto malizia alcuna, peccheremmo gravemente nell'intrattenere (perdonatemi) rapporti anali? O comunque unirci in un atto meno violento? Ripeto, vivo male la mia condizione di peccatore e sono tormentato da un dissidio interiore che non mi dà pace: da una parte l'amore per il mio ragazzo, dall'altra la fortissima Fede nel Signore e la paura di impelagarmi in una selva oscura senza via d'uscita. Vi chiedo di aiutarmi a fare chiarezza. Cos'è giusto? Cosa sbagliato?
arianna(2013)
00mercoledì 27 aprile 2016 18:32
La soluzione è la continenza.
Giandujotta.50
00mercoledì 27 aprile 2016 19:01
E' indubbiamente un tema molto delicato perchè sono in ballo sentimenti emozioni e anche il parere del Creatore,
visto che tu senti di dovergli rispetto...almeno così ho inteso.

puoi intanto dare uno sguardo a come viene trattato l'argomento nel sito ufficiale Jw.org

per esempio:

QUI

e QUI

e anche QUI
(SimonLeBon)
00mercoledì 27 aprile 2016 19:07
Re:
Itok, 27/04/2016 17:52:

Salve a tutti.
Certo che troverò qui la comprensione di cui ho bisogno senza essere giudicato, mi rivolgo a voi perché un problema recentemente mi affligge. ... Vi chiedo di aiutarmi a fare chiarezza. Cos'è giusto? Cosa sbagliato?



Caro Itok,
Per intanto benvenuto.
Personalmente, ti comprendo fino ad un certo punto. Ad esempio, cosa vuol dire andare a vivere con una persona da cui ci si sente attratti, ma restare in castità? Normalmente se uno/a fa una cosa, non si pone come meta la seconda (e viceversa). Questo è cio' che noi tdG facciamo, non andiamo a convivere.

Biblicamente la questione è molto chiara, perché persone con tendenze omosessuali (ma anche con molte altre tendenze) esistono da sempre, non sono un'invenzione dei nostri giorni.

Cosa cerchi qui da noi, se posso chiedere?

Simon
Itok
00mercoledì 27 aprile 2016 19:33
Grazie mille :)
Non so, ho tante domande e penso che persone di fede come voi possano aiutarmi... vivo questa sorta di dissidio interiore da cui non riesco a uscire... siamo andati a vivere assieme perché innamorati e non pensavamo di peccare, dal momento che viviamo un amore molto casto..
(garoma)
00mercoledì 27 aprile 2016 20:24
Ciao Itok, la Bibbia è molto chiara sull'argomento, ti riporto un pensiero riportato in 1Corinti 6:9 Che cosa! Non sapete che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non siate sviati. Né fornicatori, né idolatri, né adulteri, né uomini tenuti per scopi non naturali, né uomini che giacciono con uomini, 10 né ladri, né avidi, né ubriaconi, né oltraggiatori, né rapaci erediteranno il regno di Dio. 11 E questo eravate alcuni di voi. Ma siete stati lavati, ma siete stati santificati, ma siete stati dichiarati giusti nel nome del nostro Signore Gesù Cristo e con lo spirito del nostro Dio.

Come puoi leggere anche allora vi erano persone che vivevano una realtà come la tua ma la vera fede in Dio e l'amore per Dio riuscì a cambiare quelle persone. Il fatto stesso che ti poni il problema è un'evidenza che sai bene cosa pensa Dio di una convivenza simile.

Cosa dovresti fare? Tu lo sai altrimenti non ti porresti il problema, devi solo chiederti: quale amore è più grande per te, quello per Dio o per l'altro? Poi fai la tua scelta.
Aquila-58
00mercoledì 27 aprile 2016 20:28
Re:
Itok, 27/04/2016 17.52:

un dissidio interiore che non mi dà pace: da una parte l'amore per il mio ragazzo, dall'altra la fortissima Fede nel Signore e la paura di impelagarmi in una selva oscura senza via d'uscita. Vi chiedo di aiutarmi a fare chiarezza. Cos'è giusto? Cosa sbagliato?



Ecco, questo è il punto fondamentale del tuo bel racconto.

Cos'è giusto? Cosa sbagliato?

Chi può dirtelo se non Dio?
Nessuno tranne Lui.
Allora confida in Lui, rivolgiti a Lui in preghiera e cercalo sinceramente, chiamandolo tranquillamente con quello che nella nostra lingua italiana è il suo nome, Geova.

Egli ti guiderà nella via giusta se ti rivolgerai a Lui con cuore completo.
Confida completamente in Geova e getta su di Lui tutto il tuo peso (Prov. 3:5-6 ; Salmo 55:22).
Dato che credi fermamente nell' azione dello spirito santo, pensi che Geova - se lo cerchi con cuore completo - non ti guiderà nella giusta via per mezzo del suo spirito?

E' l' unica via che puoi seguire per trovare la strada giusta...

Ti cito questo passo dell' Ecclesiaste che fa riflettere, te lo cito dal testo della CEI:

"9 Godi, o giovane, nella tua giovinezza,
e si rallegri il tuo cuore nei giorni della tua gioventù.
Segui pure le vie del tuo cuore
e i desideri dei tuoi occhi.
Sappi però che su tutto questo
Dio ti convocherà in giudizio.
" (Qoelet 11:9 CEI).
Seabiscuit
00mercoledì 27 aprile 2016 22:02
Comunque la risposta alla domanda in tema è SI, si può essere gay e credente. Così come una persona si mantiene casta perché non vuole o non trova un compagno/a da sposare e vuole attenersi ai principi biblici per piacere a Dio

Aquila-58
00mercoledì 27 aprile 2016 22:06
Re:
Seabiscuit, 27/04/2016 22.02:

Così come una persona si mantiene casta perché non vuole o non trova un compagno/a da sposare e vuole attenersi ai principi biblici per piacere a Dio





esatto, è proprio questo il punto!
La Bibbia esorta alla castità e alla continenza se non si è sposati, trovo ragionevole pensare che la stessa cosa valga anche per chi prova sentimenti per una persona dello stesso sesso...
(SimonLeBon)
00mercoledì 27 aprile 2016 22:33
Re:
Seabiscuit, 27/04/2016 22:02:

Comunque la risposta alla domanda in tema è SI, si può essere gay e credente. Così come una persona si mantiene casta perché non vuole o non trova un compagno/a da sposare e vuole attenersi ai principi biblici per piacere a Dio




Si quello che scrivevo è che normalmente, tra noi tdG, non si va a convivere con qualcuno per cui si prova attrazione, ma non ci sono i presupposti per sposarsi.

Simon
(garoma)
00giovedì 28 aprile 2016 07:34
Re:
Seabiscuit, 27/04/2016 22.02:

Comunque la risposta alla domanda in tema è SI, si può essere gay e credente. Così come una persona si mantiene casta perché non vuole o non trova un compagno/a da sposare e vuole attenersi ai principi biblici per piacere a Dio




E' indubbio che la risposta alla domanda posta nel titolo del 3D è "sì" ma mi sembra di capire che il nostro caro amico cerchi anche una risposta alla sua convivenza e alla richiesta di rapporti fisici dell'altro.

Da ciò che scrive è indubbio che vive un conflitto interno grandissimo ma, fermo restando che si può essere gay e credente, la scrittura di 1 Corinti 6 da me citata, è molto chiara, "uomini che giacciono con uomini" non erediteranno il regno di Dio. Certo non sta a noi giudicare nessuno, ne mi permetto di farlo in questo caso ma, visto che il nostro amico cerca l'approvazione di Dio, è fondamentale che egli sappia anche cosa pensa Dio di un rapporto del genere, poi lui faccia la sua scelta.


Itok
00giovedì 28 aprile 2016 22:58
Grazie a tutti davvero...
Ma una domanda... secondo voi continuandl a stare con questa persona e vivendo un amore quasi platonico (nel senso solo amore baci carezze e non oltre) sto facendo peccato? Inoltre appena saranno ultimati i decreti attuativi della legge cirinná vorrei usufruire della stessa (cioé unirmi civilmente col mio ragazzo), per motivi più che altro di sicurezza (se dovesse succedere qualcosa a uno dei due)...però non so se sto facendo la cosa giusta... [SM=g7556]
dipassaggio01
00venerdì 29 aprile 2016 01:18
Mi pare di capire che rispetti la Bibbia, e ti apprezzo per i sentimenti che hai espresso riguardo alla tua fede in Dio.

Per trovare la risposta alla tua ultima domanda riguardo al peccato potresti riflettere su queste scritture, misurando di conseguenza le tue scelte attuali.

Proverbi 22:33 Accorto è chi ha visto la calamità e va a nascondersi, ma gli inesperti son passati oltre e devono subire la pena.

1 Corinti 6:18 Fuggite la fornicazione...

Giacomo 1:15 Quindi il desiderio, quando è divenuto fertile, partorisce il peccato....

Ora sta a te fare le tue valutazioni personali.
Ciao!
(garoma)
00venerdì 29 aprile 2016 08:02
Re:
Itok, 28/04/2016 22.58:

Grazie a tutti davvero...
Ma una domanda... secondo voi continuandl a stare con questa persona e vivendo un amore quasi platonico (nel senso solo amore baci carezze e non oltre) sto facendo peccato? Inoltre appena saranno ultimati i decreti attuativi della legge cirinná vorrei usufruire della stessa (cioé unirmi civilmente col mio ragazzo), per motivi più che altro di sicurezza (se dovesse succedere qualcosa a uno dei due)...però non so se sto facendo la cosa giusta... [SM=g7556]


Ti riporto un articolo su una nostra pubblicazione:

Cos’è l’omosessualità?

Per chiarire il punto, ecco come alcuni dizionari definiscono l’omosessualità:

Dizionario Enciclopedico Italiano di G. Treccani: “L’inclinazione erotica verso soggetti del proprio sesso; . . . non comprendendo obbligatoriamente il congiungimento carnale, perché può dar luogo a tutte le varianti amorose eterosessuali, comprese quelle dell’amor platonico”.

Webster’s Third New International Dictionary of the English Language: “Attività erotica con un individuo del proprio sesso”.
The Random House Dictionary of the English Language: “Desiderio o comportamento sessuale rivolto a una persona o a persone del proprio sesso”.

È interessante che, stando alle definizioni dei dizionari, l’omosessualità include il DESIDERIO sessuale per individui del proprio sesso. Tuttavia la Bibbia distingue fra la pratica di ciò che è male e i desideri o le inclinazioni peccaminose. Questi desideri possono essere presenti nonostante gli energici sforzi per sradicarli dalla mente e dal corpo. Possono esserci fratelli o sorelle cristiani che, a causa dell’ambiente in cui sono vissuti e forse di altri fattori, provano occasionalmente il desiderio di avere rapporti sessuali con individui del loro stesso sesso. Ma combattono questo desiderio innaturale di ispirazione demonica, e non cedono. Perciò non sono persone che praticano l’omosessualità. Tengono sotto controllo i loro pensieri, sapendo che se si lascia divenire fertile un desiderio errato, esso si tradurrà inevitabilmente in azioni errate. — Giacomo 1:14, 15; Colossesi 3:5-10.

Ciò che Dio condanna nella Bibbia, e che costituisce un peccato meritevole di disassociazione, è l’“attività erotica” o “comportamento sessuale” con una persona del proprio sesso. Questa attività o comportamento non deve necessariamente consistere nella sodomia perché si possa parlare di omosessualità. Qualsiasi attività che implichi i genitali di almeno una di queste persone, come baci, carezze, strofinare le proprie parti sessuali contro l’altra persona, o altri simili comportamenti volti a procurarsi piacere sessuale con un altro individuo dello stesso sesso costituisce omosessualità. E anche se la maggior parte delle persone pensa che gli omosessuali siano solo maschi, il termine si applica anche alle donne che compiono pratiche simili, sebbene in genere siano chiamate lesbiche.

Evitate la condotta sessuale errata

Coloro che provano desideri omosessuali devono combattere strenuamente contro di essi. Nello stesso tempo dobbiamo stare attenti a non cadere vittime di persone che si lasciano sopraffare dai loro desideri errati. A volte atti omosessuali sono scaturiti da cose che in se stesse non sono errate, come il farsi grattare la schiena o farsela lavare sotto la doccia, o farlo ad altri. Altre volte può succedere che alcuni lottino fra loro per gioco e si eccitino sessualmente. Bisogna stare attenti. Ricordate che queste cose possono portare, ed è già successo, a commettere atti omosessuali, anche fra cristiani.

TG 15/11/1983 Manteniamo il punto di vista di Dio sul sesso




(SimonLeBon)
00venerdì 29 aprile 2016 15:57
Re:
Itok, 28/04/2016 22:58:

Grazie a tutti davvero...
Ma una domanda... secondo voi continuandl a stare con questa persona e vivendo un amore quasi platonico (nel senso solo amore baci carezze e non oltre) sto facendo peccato? Inoltre appena saranno ultimati i decreti attuativi della legge cirinná vorrei usufruire della stessa (cioé unirmi civilmente col mio ragazzo), per motivi più che altro di sicurezza (se dovesse succedere qualcosa a uno dei due)...però non so se sto facendo la cosa giusta... [SM=g7556]



Carissimo,
Ti posso rispondere a livello personale, da eterosessuale.

Se io provassi attrazione per una donna, che pero' per qualche motivo non posso sposare, ma comunque mi piace e potremmo sostenerci l'un l'altra nella vita, cristianamente; se fosse questo il caso, cristianamente, non andrei ad abitare con lei.
Se fossi stato cattolico probabilmente non mi sarei posto il problema, visto che in quella chiesa lo fanno quasi tutti (e ho scritto 'quasi').

Ma da tdG non posso condividere la convivenza. Se avessi bisogno di assistenza, andrei ad abitare con miei famigliari o con un amico, ma non con un/a possibile candidato al matrimonio.

Simon

Aquila-58
00venerdì 29 aprile 2016 22:55
Re:
Itok, 28/04/2016 22.58:

Grazie a tutti davvero...
.però non so se sto facendo la cosa giusta... [SM=g7556]





è questo il punto da approfondire: perchè ritieni che vi sia la possibilità, da parte tua, di non fare la cosa giusta?
Cosa ti porta ad avere questo dubbio?
Parliamone, con assoluta libertà....


Itok
00giovedì 5 maggio 2016 00:20
Il fatto che tutti, soprattutto i credenti, hanno sempre sostenuto il fatto che il nostro fosse un amore sbagliato, un sentimento che va contro la natura delle cose... ho cercato intimamente la risposta ma nulla, neanche un cenno. I miei coetanei nati nella mia stessa condizione vivono la loro omosessualità in modo estremamente libero, non considerano il sesso finalizzato al piacere un atto impuro... anzi la maggior parte dei miei conoscenti pratica sesso occasionale e conosco tante coppie aperte. Io non voglio essere come loro. Però anche io sono umano e come tale ho dei desideri, inoltre mi è successa la disgrazia di innamorarmi ed essere ricambiato..
Aquila-58
00giovedì 5 maggio 2016 07:46
Re:
Itok, 05/05/2016 00.20:



Io non voglio essere come loro. Però anche io sono umano e come tale ho dei desideri, inoltre mi è successa la disgrazia di innamorarmi ed essere ricambiato..




ecco il punto che vorrei approfondire: tu stesso dici: "io non voglio essere come loro", ma "ho dei desideri uniti a dei sentimenti".

E' questo il punto che occorre a mio parere approfondire: perchè dici "io non voglio essere come loro"?

Cosa, dentro di te, ti spinge a fare un' affermazione del genere?

E' qui che a mio parere bisogna lavorare....
(garoma)
00giovedì 5 maggio 2016 10:52
Geova ci ha creati per provare sentimenti di affetto e amore, per cui che tu senta sentimenti simili è normale ma è l'oggetto dei tuoi desideri o dei tuoi sentimenti che dovrebbero farti riflettere.

E' lodevole che tu dica "non voglio essere così o come gli altri" questo vuol dire che dentro vivi un conflitto tra sentimenti e amore per Dio, cosa prevarrà? Tutto dipende da quanto più amore provi per Dio o per lui.

Anche Paolo viveva un conflitto interiore: Romani 7:21 Trovo dunque nel mio caso questa legge: che quando desidero fare ciò che è giusto, ciò che è male è presente in me. 22 Realmente mi diletto nella legge di Dio secondo l’uomo che sono interiormente, 23 ma vedo nelle mie membra un’altra legge che combatte contro la legge della mia mente e mi conduce prigioniero alla legge del peccato che è nelle mie membra.

Ma egli si rivolse alla giusta fonte per vincere questo conflitto secondo il volere di Dio: Romani 7:Misero uomo che sono! Chi mi libererà dal corpo che subisce questa morte? 25 Grazie a Dio per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore! Così, dunque, con la [mia] mente io stesso sono schiavo della legge di Dio, ma con la [mia] carne della legge del peccato

Fai anche tu lo stesso, prega Dio, rivolgiti a Lui, leggi la Sua Parola, confida in Lui e allora potrai vedere le cose diversamente.
g68g
00giovedì 5 maggio 2016 12:55
Chiedo: Dio non può guarire ,sanare e liberare le persone come Itok che vivono questa condizione, come promette nella Sua Parola ?

1^ Corinti 6, 9 Non v'illudete; né fornicatori, né idolatri, né adùlteri, né effeminati, né sodomiti, 10 né ladri, né avari, né ubriachi, né oltraggiatori, né rapinatori erediteranno il regno di Dio. 11 E tali eravate alcuni di voi; ma siete stati lavati, siete stati santificati, siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù Cristo e mediante lo Spirito del nostro Dio.
barnabino
00giovedì 5 maggio 2016 14:20

Dio non può guarire ,sanare e liberare le persone come Itok che vivono questa condizione



L'omosessualità non è una malattia che deve essere guarita...

Shalom
g68g
00giovedì 5 maggio 2016 14:44
Caro barnabino
Qualsiasi definizione tu voglia dare al problema dell'omosessualità , resta di fatto che come recitano le scritture è un peccato , ed il peccato è una schiavitù " Gv. 8, 34-36 "da cui nessuno è capace di liberarsi, e come recita 1^ Corinti 6, 9, soggetti che erano colpiti da tale condizione , accostatisi a Dio, e chiesto di essere liberati :

11 E tali eravate alcuni di voi; ma siete stati lavati, siete stati santificati, siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù Cristo e mediante lo Spirito del nostro Dio.
O pensi che divenendo credenti nati di nuovo, hanno continuato a vivere in quella condizione ??
Per testimonianza ti dico che nelle comunità evangeliche, io personalmente conosco due fratelli in Cristo, che hanno vissuto lungamente l'omosessualità, ma avendo conosciuto Il Signore Gesù, sono stati da Lui liberati da tale schiavitù di peccato come Egli promette, e oggi hanno moglie e figli .
(garoma)
00giovedì 5 maggio 2016 15:02
Re:
g68g, 05/05/2016 12.55:

Chiedo: Dio non può guarire ,sanare e liberare le persone come Itok che vivono questa condizione, come promette nella Sua Parola ?

1^ Corinti 6, 9 Non v'illudete; né fornicatori, né idolatri, né adùlteri, né effeminati, né sodomiti, 10 né ladri, né avari, né ubriachi, né oltraggiatori, né rapinatori erediteranno il regno di Dio. 11 E tali eravate alcuni di voi; ma siete stati lavati, siete stati santificati, siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù Cristo e mediante lo Spirito del nostro Dio.


Premesso che l'omosessualità non è una malattia, la scrittura che indichi non dice affatto che Dio guarì quelle persone ma, che essi grazie all'amore per Dio e Gesù, furono santificati in quanto essi cambiarono la loro condotta.

E' evidente dal fatto che si parla anche di; avidi, avari, rapinatori e oltraggiatori, che certamente non possono definirsi malattie ne guariti per miracolo.


barnabino
00giovedì 5 maggio 2016 15:03
Caro Gigi,


Qualsiasi definizione tu voglia dare al problema dell'omosessualità



Il punto è che mi pare molto scorretto verso Itok parlare dell'omosessualità come di una malattia da curare o guarire.


il peccato è una schiavitù Gv. 8, 34-36 da cui nessuno è capace di liberarsi, e come recita 1^ Corinti 6, 9, soggetti che erano colpiti da tale condizione , accostatisi a Dio, e chiesto di essere liberati



Non lo mettiamo in dubbio che solo con l'aiuto dello spirito santo si possono vincere le nostre tendenze peccaminose, ma questo vale per qualunque peccato e non c'entra nulla con la malattia. Per questo Garoma ha invitato Itok a farne oggetto di preghiera...

Shalom

g68g
00giovedì 5 maggio 2016 16:56

Premesso che l'omosessualità non è una malattia, la scrittura che indichi non dice affatto che Dio guarì quelle persone ma, che essi grazie all'amore per Dio e Gesù, furono santificati in quanto essi cambiarono la loro condotta.


Caro garoma
Chiamala come vuoi questa condizione, ma se leggi bene le scritture , è Dio che : lava santifica e giustifica , e quindi libera da tale condizione, o anche tu pensi che essi dopo aver creduto in Dio hanno continuato a vivere in quelle condizioni di peccato ?
ma siete stati lavati, siete stati santificati, siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù Cristo e mediante lo Spirito del nostro Dio.
Dio , lava santifica e giustifica, coloro che libera da quelle condizioni di peccato .



Il punto è che mi pare molto scorretto verso Itok parlare dell'omosessualità come di una malattia da curare o guarire.


Caro barnabino
Ci dici come la definisci tale condizione , visto che con le proprie forze una persona anche volendone uscire, non riesce a liberarsene ?
Chiamala come vuoi, ma resta di fatto che è un peccato; è una schiavitù dalla quale non ci si può liberare da soli.
E' scritto :
Giovanni 8, 34 Gesù rispose loro: «In verità, in verità vi dico che chi commette il peccato è schiavo del peccato. 35 Ora lo schiavo non dimora per sempre nella casa: il figlio vi dimora per sempre. 36 Se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete veramente liberi.
Come leggi Il Figlio di Dio, può liberare da ogni schiavitù di peccato
barnabino
00giovedì 5 maggio 2016 17:09
Caro Gigi,


Ci dici come la definisci tale condizione , visto che con le proprie forze una persona anche volendone uscire, non riesce a liberarsene ?



Non certo una "malattia", per un cristiano si tratta di una tendenza peccaminosa, visto che il peccato consiste nella pratica.


resta di fatto che è un peccato; è una schiavitù dalla quale non ci si può liberare da soli



Infatti abbiamo invitato Itok a farne oggetto di riflessione e preghiera, perché ci vuole una grande fede e l'aiuto di Dio per vincere le nostre tendenze innate.


Come leggi Il Figlio di Dio, può liberare da ogni schiavitù di peccato



Non lo mettiamo in dubbio, ma né Dio né Cristo vanno contro le nostre scelte annullando la nostra volontà personale, ci danno sempre la possibilità di scegliere, per questo invitiamo Itok a rafforzare la sua fede nel sacrificio di Cristo e pregare Dio affinché lo aiuti a fare le scelte giuste dal punto di vista delle Scritture, Paolo visse questa situazione di conflitto interiore quando disse: "Poiché la carne è contro lo spirito nel suo desiderio, e lo spirito contro la carne; poiché questi sono opposti l’uno all'altro, così che non fate le cose stesse che vorreste fare".

Shalom


Aquila-58
00giovedì 5 maggio 2016 17:56
Re:
g68g, 05/05/2016 12.55:

Chiedo: Dio non può guarire ,sanare e liberare le persone come Itok che vivono questa condizione, come promette nella Sua Parola ?

1^ Corinti 6, 9 Non v'illudete; né fornicatori, né idolatri, né adùlteri, né effeminati, né sodomiti, 10 né ladri, né avari, né ubriachi, né oltraggiatori, né rapinatori erediteranno il regno di Dio. 11 E tali eravate alcuni di voi; ma siete stati lavati, siete stati santificati, siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù Cristo e mediante lo Spirito del nostro Dio.




lavati, santificati, giustificati non significa guariti da malattie - definire l' omosessualità una "malattia" è tipico di certo fanatismo evangelico - ma non avere più in un modus vivendi (e sto parlando di pratica) - che Dio non approva, al pari delle altre pratiche elencate nel capitolo 6 della prima epistola ai Corinti...
Definire l' omosessualità come una sorta di malattia da cui guarire è quanto di più becero si possa affermare, invitare la persona a riflettere e a farsi guidare da Dio in preghiera per comprendere se una certa via sia giusta o errata (visto che ci sono in gioco dei sentimenti) è l' unica cosa giusta da fare.

Qui entra in azione Geova con il suo spirito santo, quando ci si affida a Lui e da Lui ci si lascia guidare amorevolmente, non certo dando etichette....

(garoma)
00giovedì 5 maggio 2016 20:33
Re:
g68g, 05/05/2016 16.56:


Caro garoma
Chiamala come vuoi questa condizione, ma se leggi bene le scritture , è Dio che : lava santifica e giustifica , e quindi libera da tale condizione, o anche tu pensi che essi dopo aver creduto in Dio hanno continuato a vivere in quelle condizioni di peccato ?


Quindi anche l'essere avidi, avari, rapinatori e oltraggiatori è una malattia da cui si viene guariti miracolosamente da Dio?




g68g
00venerdì 6 maggio 2016 10:55


Non lo mettiamo in dubbio, ma né Dio né Cristo vanno contro le nostre scelte annullando la nostra volontà personale, ci danno sempre la possibilità di scegliere, per questo invitiamo Itok a rafforzare la sua fede nel sacrificio di Cristo e pregare Dio affinché lo aiuti a fare le scelte giuste dal punto di vista delle Scritture, Paolo visse questa situazione di conflitto interiore quando disse: "Poiché la carne è contro lo spirito nel suo desiderio, e lo spirito contro la carne; poiché questi sono opposti l’uno all'altro, così che non fate le cose stesse che vorreste fare".



Caro barnabino
Il caro Itok , è già consapevole che vivere l'omosessualità è una disubbidienza, e ha tentato di reprimere questi desideri, e sa anche che non riesce a vincere la sua condizione.
Per cui l'unico consiglio che gli si può dare è di accettare Gesù nella sua vita come il Signore e Salvatore, e andare a Lui e da Lui essere liberato dal peccato e da questa condizione che non lo lascia libero .



Matteo 11, 28 venite a me voi tutti che siete aggravati e stanchi ed io vi darò riposo....
Giovanni 6 6:37 Tutti quelli che il Padre mi dà verranno a me; e colui che viene a me, non lo caccerò fuori


Giovanni 8, 34 Gesù rispose loro: «In verità, in verità vi dico che chi commette il peccato è schiavo del peccato. 35 Ora lo schiavo non dimora per sempre nella casa: il figlio vi dimora per sempre. 36 Se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete veramente liberi.

Questo è il consiglio che gli si deve dare, poichè il caro Itok , a priori sa di voler fare la scelta giusta

Caro Itok
Che Dio ti benedica e ti auguro che aprendo il tuo cuore al Signore Gesù il Figliuol di Dio, Egli secondo la Sua promessa ti liberi, e ti dia una vita nuova .
Saluti
barnabino
00venerdì 6 maggio 2016 17:25
Caro Gigi,


Il caro Itok , è già consapevole che vivere l'omosessualità è una disubbidienza, e ha tentato di reprimere questi desideri, e sa anche che non riesce a vincere la sua condizione



Si, lo abbiamo già detto... sei tu che lo chiami "malato" e non noi.


Per cui l'unico consiglio che gli si può dare è di accettare Gesù nella sua vita come il Signore e Salvatore, e andare a Lui e da Lui essere liberato dal peccato e da questa condizione che non lo lascia libero



Anche questo lo abbiamo detto, per vincere una qualunque tendenza non basta la volontà personale ma ci vuole l'aiuto di Dio e il suo spirito, anche su questo siamo d'accordo. Dobbiamo andare avanti ancora molto a ripetere le stesse cose che, mi pare, edifichino ben poco la fede di Itok?

Shalom
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