Re:
jean, 25/04/2015 14:47:
Sono sempre lo stesso utente jean, non uso altri nomi. a meno che qualcun altro usi lo stesso nick.
Con rif. a Matteo 24. Fino al v. 14 Gèsù parla del nostro tempo.
non necessariamente...i vv. 9-14 indicano invece che si può parlare anche del "termine del sistema di cose" giudaico, quindi anche qui Gesù intreccia in realtà le due prospettive (confr. Mt. 10:17-22 e Col. 1:23))...
jean, 25/04/2015 14:47:
Dal v. 15 al 20 della fine di Gerusalemme.
per sommi capi, siamo d' accordo...
jean, 25/04/2015 14:47:
Dal 21 al 33 rif. ai nostri giorni. Il v.34 sul termine generazione si presta a 2 fasi. La prima fino al 70 e la successiva ai nostri giorni. Entrambi le fasi o i tempi contengono la espressione “finché tutte queste cose non siano avvenute”.
mi sembra una forzatura del testo.
Innanzitutto, nei vv. 21-22 non si parla solo dei nostri tempi, ma anche del periodo della "fine" di Gerusalemme e del 2^ Tempio, giacchè ciò che accadde dal 66 al 70 della nostra Era Volgare (il tempo abbreviato....) costituisce "figura" della grande tribolazione avvenire...
Pertanto, non vedo dove tu legga che le entrambe le due fasi contengano l' espressione "
finchè tutte queste cose non siano avvenute", che io leggo solo in Mt. 24:34.
E' una totale forzatura del testo, giacchè come è stato giustamente osservato, i due adempimenti in realtà camminano in parallelo....
jean, 25/04/2015 14:47:
Quali cose? Cose che dovevano precedere l'anno 70 e cose che dovevano precedere l'anno X del nostro tempo. Possiamo pensare che il modo di esprimersi di Gesù, andando avanti e indietro nel tempo, intrecciando avvenimenti sul termine dei 2 sistemi di cose inclusa la parola “generazione” avesse qualche scopo che a noi sfugge?
e perchè mai dovremmo cercare significati occulti quando invece possiamo benissimo spiegare il termine "generazione" matteano come biblicamente viene usato in Esodo 1:6,
ergo una "generazione" che indica in realtà un periodo di tempo che ha un inizio e una fine e in cui si intrecciano diverse vite, che vissero tutte un particolare tempo, quello della benevolenza del Faraone verso gli ebrei?
Questo ci aiuta a comprendere che, biblicamente parlando, il termine "generazione" non indica solo la generazione in senso naturale e la profezia matteana non fa che confermarlo, a nostro avviso...
jean, 25/04/2015 14:47:
Può essere se pensiamo che già nel primo secolo pensavano fosse imminente la presenza di Cristo......può essere se pensiamo che nel nostro tempo sono state fissate date e aspettative.
direi che questo non significhi nulla.
Che il popolo di Dio abbia sempre atteso la
parousìa di Cristo e che l' abbia attesa come imminente (Giac. 5:8) o addirittura della
fine di tutte le cose (1 Pt. 4:7) indica null' altro che la tensione escatologica è stata sempre viva nel popolo di Dio.
Dio permette che, nella sua parola, fatta scrivere da uomini (e non, per esempio, da angeli….) quegli stessi uomini possano esprimere quelli che erano i sentimenti e le più vive aspettative dell’ epoca, senza mai dimenticare che Paolo stesso, in ogni caso, dice che la conoscenza e la profezia sono parziali (1 Cor. 13:9)…….
jean, 25/04/2015 14:47:
Per quanto riguarda il prossimo futuro nemmeno voi sapete esattamente in che ordine cronologico si compirà la fine o la successione esatta degli avvenimenti. La perfezione matematica non c'è nelle profezie sulla fine del mondo per cui un po' di polverone-confusione-intreccio servirà a provare la fede più che l'umana scienza matematica.....o le febbrili attese.
dobbiamo cogliere il segno della
parousìa e del
sunteleias tou aionos (Mt. 24:3) e lo schiavo fedele e discreto è tale proprio perchè ci aiuta, a differenza dello schiavo malvagio, ad essere pronti per quel giorno e a non fare come i falsi profeti che dicono che
il Signore ritarda, perdendo
drammaticamente il senso di urgenza.
Per il cristiano vale la regola petrina: vivere costantemente nell' aspettativa della parousìa e della fine (lo spiega splendidamente Pietro in 2 Pt. 3:11-12).
Ciao.