Re:
samuele_92, 31/07/2010 12.27:
Spesso è bene studiare la Bibbia nella lingua originale, perché si scopre quanto essa sia perfetta: è interessante notare come, in ebraico, i nomi attribuiti a Dio siano molteplici, come Eloim e Jahwè. Ora, voi TdG affermate che il nome di Dio sarebbe Geova. Niente di più sbagliato; nella Bibbia il nome Jahwè viene scritto senza le vocali. Siccome gli ebrei NON volevano che si pronunciasse il nome di Dio, hanno escogitato un sistema: quando loro arrivavano a leggere il nome JHW, invece di leggere Jahwè leggevano Adonai, che vuol dire Signore. Gli ebrei lo sapevano, ma se un non ebreo fosse giunto a quel nome, lo avrebbe letto normalmente Jahwè. Il sistema quindi che scogitarono gli ebrei per non far leggere il nome di Dio, era quello di scrivere accanto al JHW le vocali di Adonai, da far leggere a un non ebreo. Dall'unione di queste parole voi TdG avete fatto scaturire il nome Geova. Ma Geova è il nome di Dio? è proprio il CONTRARIO! Cioè è il nome che gli ebrei hanno inventato per NON far pronunciare il nome di Dio. Questo dimostra come la Bibbia sia sempre chiara e perfetta. Il nome Geova non esiste: sarebbe come prendere il vocabolo italiano "ETERNO" (Jahwè), che è uno dei tanti appellativi di Dio, e "SIGNORE" (Adonai), e alla fine unire le consonanti di Eterno e le vocali di Signore: esce una parola senza senso! Così come la parola Geova. P.S.=CONOSCERE LA BIBBIA IN LINGUA ORIGINALE è MOLTO IMPORTANTE!
Aspetto, con cortesia e pazienza, dei chiarimenti e un confronto sereno.Grazie
Lascia stare le lingue originali….
Mi sa che tu abbia semplicemente ripetuto le solite cose lette, rilette e stralette nel web ..ma che non corrispondono necessariamente a verità.
Oggi, l’opinione generale è che la pronuncia più corretta o più probabile (anche se incerta) sia Yahweh o Yahvé, come confermano dizionari ed enciclopedie. Inoltre si legge che la forma Jehovah o Geova è un barbarismo proveniente da una lettura sbagliata del testo ebraico. Il nome Geova è stato definito da studiosi “ibrido”, “sgorbio”, “mostro filologico”. Barbarismo derivante da un’erronea lettura della Bibbia ebraica. Qualcuno ha detto: “Geova non è effettivamente un termine biblico e non c’è giustificazione per l’inserimento di questo termine”(RHODES, 1993, pp. 50-51)
In realtà, anche se può sembrare strano e incredibile, quest’ultima affermazione è falsa!
Perché Yahweh?
Uno dei motivi è questo:
Nel 1569 il teologo ebraista Gilbert Genebrard, scrisse che la forma YHWH doveva essere letta Iehué (Egli è), introducendo il significato teologico del Nome nella ricerca della sua vocalizzazione. Partendo da Esodo 3:14 che in ebraico dice: << ’Ehyèh ‘Ashèr ‘Ehyèh >> “Io sarò quel che sarò” (ma tradotto spesso “Io sono colui che sono”), la spiegazione suppone che il nome Yahveh derivi dalla radice haiah, “essere” nella sua forma verbale di imperfetto, ovvero che la pronuncia del Nome si debba ricercare nella sua etimologia ^.
Ma:…
Fino al 70 della nostra era i sommi sacerdoti, il giorno del Yom Kippur (Annuale giorno dell’espiazione, festa solenne caratterizzata dal digiuno e dall’esame di coscienza) leggevano la benedizione di Numeri 6:24-27 pronunciando YHWH secondo le sue lettere, ovvero come si scrive.
Il Talmud (testo sacro dell’ebraismo) precisa che nel Tempio, antecedentemente alla sua distruzione, il Nome si pronunciava “come si scrive” o “secondo le sue lettere”.
Giuseppe Flavio (storico e scrittore 37-100 E.V.), il quale conosceva bene la classe sacerdotale dell’epoca, precisò che, di fronte all’assalto dei Romani contro il Tempio, gli Ebrei invocarono il nome di Dio. Egli diede solo un’indicazione (della massima importanza) su quella pronuncia che non voleva svelare. Ne La Guerra Giudaica scrisse: “Il sommo sacerdote aveva il capo coperto da una tiara di lino… circondata da un’altra corona d’oro, che portava in rilievo le lettere sacre, consistenti in quattro vocali”.
Intorno al 1100-1200 due studiosi ebrei, Maimonide e Giuda Halevi fornirono delle informazioni che segnarono una svolta nella storia del Nome. Entrambi ricordarono (nei loro scritti) che il Tetragramma si leggeva secondo le sue lettere o vocali. Partendo da questo presupposto da quel periodo in poi, alcuni, come Gioacchino da Fiore e Innocenzo III, cercarono di vocalizzare il Tetragramma con le sue lettere, ma dando una traslitterazione greca (IEUE o IEVE); ma l’espressone “pronunciato secondo le sue lettere” è perfettamente esatta solo in ebraico.
Tra il 1400 e il 1500 Pietro Galatino cercò di mettere ordine nelle varianti di pronuncia del Tetragramma. Nel suo libro De arcanis catholoce ueritas dimostrò che la trascrizione migliore era la forma I-eh-ou-a
Se Pietro Galatino avesse trascritto direttamente la forma masoretica, avrebbe ottenuto Yehouah e non Iehoua. La forma Iehoua è evidentemente molto vicina alla forma masoretica, tuttavia non è completamente identica. Contrariamente a quanto affermano proprio i dizionari attuali, questa forma vocalizzata non deriva da una lettura erronea del tetragramma nella Bibbia ebraica. Di fatto, questa vocalizzazione del nome divino in Iehoua è davvero sorprendente, in quanto la sua somiglianza con la forma masoretica costituisce una strana coincidenza (?)
Nella polemica sul Nome, forse gli sprovveduti non sono coloro che adottano la lettura “ingenua” Yehowah, come invece qualcuno vorrebbe dare da intendere.
Inoltre il noto professore George Wesley Buchanan, che ha scritto a favore di una forma ebraica trisillabica del Nome, ha scritto che “nelle intere Scritture non vi è nome contenente il tetragramma che allo stesso tempo ometta la vocale assente nella pronuncia Yahweh” e che c’era un solo gruppo di persone che pronunciava il nome divino in modo simile alla pronuncia Yahweh, i Samaritani; ma tutti gli altri esempi dell’antichità mantengono la vocale centrale. Inoltre sottolinea “che il nome Yahweh non suona neppure semitico” se confrontato ad altre forme del nome divino, presenti in alcune sezioni della Bibbia. Fornisce esempi tratti dal capitolo 15 di Esodo usando “Yahweh” e “Yahowah” nelle stesse frasi. Quelle con Yahowah “suonano dolci e poetiche”, mentre quelle con Yahweh “suonano rozze e aritmiche”.
Inoltre:
Sia nella Bibbia greca( Settanta) sia in quella ebraica salta all’occhio una differenza fondamentale: gli Ebrei si sono preoccupati di far iniziare i loro nomi con Yeho- (oppure Yo-) o di farli terminare con –yah, ma non avviene mai il contrario, senza eccezioni. Tra le centinaia di nomi teoforici riportati nella Bibbia è impossibile trovarne anche solo uno che cominci per Yah-.
Di conseguenza, poiché il Tetragramma è il nome teoforico per eccellenza, la sua lettura, per essere coerente con l’insieme degli altri nomi teoforici, dovrebbe avere la sequenza YeHô- aH o IeHOA.
Dunque coloro che vocalizzano YHWH in Yahweh sono costretti ad ammettere che il Tetragramma, nome teoforico per eccellenza, non appartiene alla famiglia dei nomi teoforici, ma questo è un’evidente assurdità. E’ chiaro che il nome Yahvé è completamente isolato dagli altri nomi teoforici: Giosuè, Gionatan, Gesù, Giovanni, ecc.
Ti consiglio di leggerti il libro: “Storia del Nome di Dio” di Gèrard Gertoux, ebraista e specialista del Tetragramma.
Anche se la forma Yehowah non è certissima, è probabile, perlomeno senz’altro di più di Yahweh.
Per me...e non solo.. Geova è la forma più corretta per pronunciare il nome di Dio!!!