Giovanni 16:15

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neff
00mercoledì 25 agosto 2021 18:03
MI rivolgo a qualcuno esperto di lingua greca , supponendo che ci sia tra voi, per avere chiarimenti sul versetto posto come titolo, di Giovanni 16:15, in quanto mi interesserebbe sapere la traduzione originale della intera frase , ma sopratutto della parola originale da cui si traduce : tutte, se ha solamente questo solo e unico significato, o possibile altro. Grazie
jwfelix
00mercoledì 25 agosto 2021 19:10

jwfelix
00mercoledì 25 agosto 2021 19:26
(SimonLeBon)
00mercoledì 25 agosto 2021 23:19
Re:
neff, 8/25/2021 6:03 PM:

MI rivolgo a qualcuno esperto di lingua greca , supponendo che ci sia tra voi, per avere chiarimenti sul versetto posto come titolo, di Giovanni 16:15, in quanto mi interesserebbe sapere la traduzione originale della intera frase , ma sopratutto della parola originale da cui si traduce : tutte, se ha solamente questo solo e unico significato, o possibile altro. Grazie




Caro Neff,
la frase è molto semplice e nel frattempo pone grandi problemi.
Di solito infatti si suppone che il figlio mentre è qui in terra è sottomesso e sottoposto al Padre.
Qui sembrerebbe affermare il contrario, cioè che tutte le cose che ha il Padre, sono sue.

"Tutte" vuol dire "tutte", anche se in ambito biblico sono previste eccezioni al senso che si usa in matematica.


Simon
neff
10giovedì 26 agosto 2021 10:26
Re: Re:
(SimonLeBon), 25/08/2021 23:19:




Caro Neff,
la frase è molto semplice e nel frattempo pone grandi problemi.
Di solito infatti si suppone che il figlio mentre è qui in terra è sottomesso e sottoposto al Padre.
Qui sembrerebbe affermare il contrario, cioè che tutte le cose che ha il Padre, sono sue.

"Tutte" vuol dire "tutte", anche se in ambito biblico sono previste eccezioni al senso che si usa in matematica.


Simon




Vi ringrazio; quindi la traduzione non lascia spazio ad altro significato.

Comunque, riguardo la sottintesa difficoltà, una risposta non lessicale grammaticale , me la sono data, e in rapporto al suo contesto

A mio parere quel tutte va riferito a cose da annunciare nel futuro , diluite nel tempo, quindi parallelamente quel "sono tutte mie" non è seduta stante nel suo presente, ma progressivamente.

Romani 8:32
"Colui che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per noi tutti, non ci donerà forse anche tutte le cose con lui?"

Anche volendolo intendere in maniera larga, quel tutte le cose con lui.. non è nell'immediato, ma ricevendole insieme con lui in modo comunque progressivo , come progetto o promessa , o volontà paterna , considerando che in Ap 1:1 siamo circa nel 96 D.C. quando Gesù ispira Giovanni a scrivere delle visioni profetiche, o rivelazione, datagli dal Padre .. viceversa mentre era in vita sulla terra non conosceva neppure il giorno e l'ora.

Per esempio un padre che dice al figlioletto di 8 anni che quello che ha è tutto suo... chiaramente divenendolo in rapporto a quello che ha e/o avrà nel tempo

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